Ospite indiscussa della puntata di oggi, Rosaria De Cicco, attrice italiana di origini napoletane con la quale si viaggia tra il passato, il presente e il futuro dell’arte cinematografica e dello spettacolo.
La star di numerosi capolavori del cinema italiano come “Le fate ignoranti”, “La kriptonite nella borsa”, “Napoli velata” e delle fiction televisive “Un posto al sole”, “Don Matteo” e “Distretto di polizia”, si rivolge al pubblico del salotto di Radio Roma per affrontare delle tematiche delicate, particolarmente attuali e che coinvolgono sia genitori sia figli.
Con l’avvento delle nuove tecnologie e le nuove piattaforme di comunicazione online, aumenta indirettamente il desiderio da parte di grandi e piccoli “diventare famosi”. Dove sono finiti quei bagagli fatti di conoscenza, voglia di imparare, curiosità e pazienza? Si sta letteralmente assistendo ad una perdita di tutti questi elementi, sopraffatti dal colosso della frenesia.
Rosaria è lieta di potersi fare portavoce di un messaggio importante, anche per quei genitori che spingono i propri figli a fare ciò che loro stessi avrebbero sempre voluto per il futuro.
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La star di numerosi capolavori del cinema italiano come “Le fate ignoranti”, “La kriptonite nella borsa”, “Napoli velata” e delle fiction televisive “Un posto al sole”, “Don Matteo” e “Distretto di polizia”, si rivolge al pubblico del salotto di Radio Roma per affrontare delle tematiche delicate, particolarmente attuali e che coinvolgono sia genitori sia figli.
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Rosaria è lieta di potersi fare portavoce di un messaggio importante, anche per quei genitori che spingono i propri figli a fare ciò che loro stessi avrebbero sempre voluto per il futuro.
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NovitàTrascrizione
00:00abbiamo appena concluso quello che è lo spazio dedicato alla cultura e ne abbiamo in qualche
00:04modo innescato un altro che è quello dedicato allo spettacolo, al cinema, al teatro, alla
00:10recitazione e cercheremo di approfondirlo insieme a lei Rosaria De Cicco, buongiorno Rosaria! Ciao
00:18Giulia, buongiorno a tutti, buongiorno da Napoli! Buongiorno da Napoli, eh l'avevo detto prima no,
00:24abbiamo parlato di Napoli quindi l'ho lanciata lì, volevo cercare in qualche modo di far
00:28indovinare il personaggio ai nostri amici, intanto grazie mille per aver accettato il
00:33nostro invito è veramente un onore e un piacere averti qui, abbiamo scelto queste immagini tratte
00:41dalla Criptonite nella Borsa che è in realtà un film davvero un capolavoro che in qualche modo
00:46andrebbe a riprendere poi anche tematiche di cui parleremo oggi insieme, giusto? Beh sì,
00:52innanzitutto devo dire che la Criptonite nella Borsa appunto non sempre me lo ricordano come
00:59film a cui ho partecipato un piccolo ruolo, però ho la soddisfazione di essere stata scelta da
01:04subito, cioè Ivan per il ruolo della maestra aveva proprio pensato a me sin dall'inizio,
01:09quindi è stata una cosa molto carina da parte sua, soprattutto perché io il libro lo avevo
01:15adorato, non pensando che potesse diventare un film né tantomeno che io potessi partecipare,
01:23io lo consiglio a chi non l'ha letto o a chi non ha visto il film, ma è meglio prima leggere il
01:28libro perché poi è uno dei casi in cui autore del libro e autore del film e regista sono lo stesso,
01:35però devo dire che il libro è veramente entusiasmante, è uno di quelli che non dormi
01:41la notte per poterlo finire, quindi un'esperienza molto molto molto carina. Assolutamente e poi
01:48parleremo del concetto di insegnamento, di coaching, però ancora non voglio svelare nulla,
01:54io vorrei iniziare con il tuo aiuto da professionista in questo settore, quindi da
01:59attrice professionista e prima ancora anche di esploratrice dello spettacolo, un po' di fare
02:04una panoramica rispetto al passato, abbiamo parlato ecco se ci hai seguito durante la
02:08trasmissione molto di storia, perché la storia è il nostro punto di partenza, quindi volevo capire
02:14un po' quali fossero le differenze sostanziali rispetto al passato, a questo relativo chiaramente
02:18questo mondo. Ma guarda, innanzitutto la storia è una delle mie passioni, pensa che ora io sto
02:26collaborando con l'università Federico II, con un laboratorio proprio su Federico II,
02:32quest'anno ricorrono gli 800 anni dalla fondazione dell'università, la prima università laica mai
02:39esistita e quindi la storia è fondamentale, la storia dello spettacolo chiaramente è una,
02:47è della professione, di questa professione proviene dal Carlo Di Tespi, cioè voglio dire
02:53il ruolo dell'attore è sempre stato un ruolo come dire marginale e centrale nello stesso tempo
03:01nella società, abbiamo da sempre rappresentato i costumi, le storie, i personaggi e nello stesso
03:10tempo però come dire gli attori erano considerati un po' saltimbanchi, quelli che comunque non
03:17facevano parte proprio del contesto civile, quindi un ruolo, una funzione è sempre un po'
03:26ambivalente e ancora adesso noi non siamo riconosciuti come categoria, non voglio parlare
03:32dal punto di vista giuridico ma anche sì, cioè l'attore è considerato libero professionista,
03:37non c'è la categoria dell'attore, questo crea molti problemi anche dal punto di vista proprio
03:44materiale, il riconoscimento della pensione, insomma tutta una serie di problemi che non
03:51riguardano magari chi ci sta ascoltando, però devono saperlo che non ci sono solo gli attori
03:57famosi, quelli che fanno i red carpet, la nostra compagine è composta da migliaia di persone che
04:06ogni giorno hanno anche difficoltà a esprimersi perché il lavoro per esempio non è continuativo,
04:14allora c'è bisogno di un'indemnità che ci aiuti nei momenti in cui non lavoriamo e su questo stiamo
04:21combattendo, ma da tanto e come si fa un passo avanti se ne fanno tre indietro, detto questo,
04:27quando io ho cominciato negli anni 80 c'era la gara a chi potesse entrare a far parte delle
04:35scuole prestigiose dell'epoca e non solo dell'epoca, la Silvio D'Amico, il Piccolo di Milano,
04:41la nascente scuola di Proietti, perché questo lavoro era considerato un lavoro in cui occorreva
04:49una grande preparazione e si iniziava dal teatro, il cinema, la televisione, venivano dopo,
04:55era più complicato arrivarci, io sono stata fortunata, ho fatto il mio primo film con Antonio
05:03Capuano nel 1990, nel 1991 è andato a Venezia, Vito e gli altri, da allora devo dire che io non
05:10mi posso proprio lamentare per il percorso fatto, anzi, perché allora se eri minimamente bravo,
05:19bene o male, qualche risultato lo avevi, le cose poi sono un po' cambiate con l'avvento delle
05:28fiction, io ne sono stata in qualche modo testimone perché la prima fiction seriale,
05:34Un posto al sole, è nata a Napoli nel 1996 e io sono stata il coach degli attori per otto anni,
05:44una nuova esperienza, poi ho avuto anche un ruolo, però diciamo che quello è stato lo
05:51spartiacque, un format australiano, hanno fatto capire in qualche modo che con tre telecamere e
05:59con una velocità maggiore si poteva arrivare ad un prodotto anche molto fruibile, da lì io
06:07posso dire che sono nate, al di là di quelle che c'erano, ma erano meno frequenti, sono nate
06:14una serie di fiction che hanno, come dire, cambiato un po' il modo di intendere questo
06:22lavoro, si cominciava sempre dal teatro, ma magari se avevi una faccia che fosse adatta in quel
06:30momento, preparazione o no, tutto sommato, eri quello che serviva e quindi in qualche modo è
06:38cambiato anche l'approccio alla professionalità di questo lavoro, purtroppo oggi tutti vogliono
06:49apparire, tutti vogliono avere il loro quarto d'ora di pubblicità che non si nega a nessuno,
06:54però molto spesso si crede di essere autori senza averne un background, senza avere le
07:01competenze, lo studio. Io infatti volevo arrivare a questo, perché io so che tu ci tieni anche a
07:09mandare un messaggio molto importante, oggi soprattutto con l'avvento dei social, ne
07:13parlavamo prima, noi abbiamo anche uno spazio qui dedicato interamente ai social, da un certo
07:18punto di vista hanno favorito la comunicazione, da altri punti di vista c'è stato qualche impedimento,
07:24è anche abbastanza imponente e magari adesso con i social tutti vogliono essere visibili,
07:29nel momento in cui poi invece si passa a un'altra realtà. Tutti lo sono di fatto,
07:33non è che tutti vogliono, tutti di fatto lo sono e la qualità ovviamente è diversa,
07:38viene dimenticata. Oggi tutti, anche perché voglio dire, se non c'è una tradizione di
07:46preparazione, salvo per pochi, noi abbiamo esempi di attori fantastici da Giancarlo Giannini al
07:53Sergio Castellitto, insomma come dire, per me un esempio straordinario era Mariangela Melato,
08:01che ho avuto la fortuna di conoscerci, anche di lavorare con loro. E come dire,
08:06la base culturale, perché l'attore, Giulia, quando io facevo le mie prime tournée col
08:12teatro di Roma, gli attori erano quelli che studiavano, leggevano i classici, che la mattina,
08:20quando si svegliavano, anche un po' tardi, andavano in giro per mostre nelle città,
08:24andavano a vedere, andavano nei musei, non so come dire, c'era una voglia di conoscenza e
08:33soprattutto di trasmissione anche di conoscenza, con una preparazione culturale di base che non
08:39era da poco, che oggi purtroppo non c'è. Oggi dai per scontato che un attore deve
08:44saper leggere un brano, molto spesso non lo sanno leggere. Il problema è che io poi ho un
08:51grande contatto con i giovani, sono tre anni che sono coach, perché questa mia seconda o barra
08:59terza vita mi ha portato ad avere un'esperienza non di insegnamento ma di coaching. Cioè io sono
09:05un allenatore degli attori e mi piace esserlo e sono a contatto con molti giovani e cerco di,
09:11in qualche modo, di suscitare, non di insegnare, non sono capace, ma di suscitare l'interesse
09:17nelle cose che potrebbero essere utili, non sono ma piacevoli, ma essenziali per una
09:24formazione di base. L'attore deve avere, secondo me, una formazione e una conoscenza e una urgenza
09:37di conoscenza, una curiosità della vita, non deve mai smettere di studiare.
09:43Sicuramente la curiosità è un elemento essenziale.
09:45Mentre noi, insomma, molto spesso siamo improvvisati. Io adoro i ragazzi che vogliono,
09:55però quando gli chiedo perché vuoi fare questo lavoro, ecco, io temo sempre che la risposta sia
10:02perché voglio uscire per televisione e anche magari, se non lo dicono, può essere una cosa
10:10che viene spinta dai genitori. Il rapporto genitori figli sicuramente anche in questo
10:17caso incide parecchio sulla carriera futura dei figli e molti spingono verso questo,
10:23sulla visibilità. Ma sì, perché loro sognano quello che non hanno avuto loro. Oggi tutti
10:29devono essere visibili, che siano i social o che sia la tv. In qualche modo, non so perché,
10:35perché credimi Giulia, questa è la cosa che meno sempre mi è piaciuta del mio lavoro.
10:40Io sono veramente molto scornosa, si dice a Napoli, quindi tendo a fuggire, a non apparire.
10:46Stamattina, giusto perché siete stati molto carini e simpatici, ma io meno compaio, più sono felice.
10:54Poiché c'eravamo dette che in qualche modo si poteva parlare anche di questa deviazione,
11:00di questa malformazione che adesso c'è riguardo a questo lavoro, allora mi fa piacere poterlo dire.
11:05Certo, perché chi meglio di voi, no? Chi meglio di voi che insomma appartenete a quella...
11:10Non lo so, non lo so, però ti posso dire che la mia carriera, tra virgolette, è stata costellata
11:17anche di impegno civile, di voglia di lottare per le battaglie importanti.
11:24Ecco, parlavate prima di Senza Tonica, in quanto buddista, facente parte della Soka Gakkai,
11:32io ho partecipato a Napoli attivamente alla mostra Senza Tonica, perché chiunque rappresenti,
11:41abbia un minimo di visibilità, deve, secondo me è il dovere, di dire le cose che ritiene
11:47che siano giuste, che possono aiutare. La pace è una cosa essenziale, io sarei,
11:56ho partecipato alla Life for Gaza, l'altra domenica al Palapartenope di Napoli,
12:026.000 persone che avevano dato il loro contributo per mandare aiuti a Gaza, è un dovere.
12:08Se io sto lì solo a firmare autografi o a farmi selfie, ma che senso ha? Se io non approfitto di
12:16avere un minimo di visibilità per dire la mia, che poi può essere sbagliata, non è che sia giusta.
12:25Certo, assolutamente. Però secondo me è un dovere e tanti molto più visibili e famosi di me lo fanno,
12:35però io ritengo che se non associamo il nostro lavoro ad una presenza nella società,
12:43noi rischiamo di diventare quantomeno superflui, se non inutili, ecco.
12:49Assolutamente. Io ti voglio ringraziare assolutamente, Rosaria, per questo approfondimento.
12:54Come dicevi tu, il nostro compito era quello di dare un messaggio importante e ci siamo, secondo me,
12:59riusciti grandemente, soprattutto in base anche alla tua esperienza e a quello che c'è stato dietro,
13:05per poter fare anche i confronti con il futuro. Ci saranno tantissime altre occasioni, mi auguro,
13:10anche per approfondire altre tematiche insieme. Ti voglio ringraziare ancora, in bocca al lupo per tutto
13:15e ti vengo a trovare a Napoli, promesso.
13:17D'accordo. Se vieni domenica, io sono in un teatro che si chiama Il Pozzo e il Pendolo, molto suggestivo,
13:24dove ci sarà una replica di questo monologo tratto da Dolores Claiborne di Stephen King,
13:32che al cinema è stato chiamato, come l'abbiamo fatto noi, come l'abbiamo fatto l'Ultima Eclissi,
13:37un monologo di un'assassina, ma c'è molto, molto di più. È uno dei miei spettacoli del cuore,
13:44quindi se si trovi, e chiunque si trovi.
13:47Benissimo, assolutamente. Ovviamente l'invito è rivolto anche ai nostri amici.
13:50Grazie ancora, è stato un piacere e un onore. Grazie.