• 2 settimane fa
"Generazione 500 euro": la fotografia scattata da CGIL sul lavoro degli under 35
Ospite in collegamento Natale Di Cola, segretario generale CGIL Roma e Lazio

I giovani hanno sempre più difficoltà nel mondo del lavoro, ma questa non è purtroppo una novità. Il dato rilevante è come sempre legato ai numeri: la chiamano "Generazione 500 euro" e già solo questo è un fattore allarmante.

Secondo una recente indagine di CGIL, infatti, nel Lazio quasi un giovane su due guadagna meno di 10mila euro all’anno: “Si tratta di oltre 227 mila dipendenti delle aziende del settore privato non agricolo. Contratti precari, part time involontario e discontinuità del lavoro sono le cause principali. Il 69% di loro ha un contratto a tempo determinato o stagionale, il 59% ha un contratto part time, il 54% nel corso dell’anno non riesce a lavorare complessivamente per oltre 3 mesi”.

“Una fotografia che mette in luce la difficoltà delle giovani generazioni a entrare nel mondo del lavoro ed entrarci in condizioni dignitose. - continua la nota del sindacato - Gli under 35 con bassissime retribuzioni sono per il 49% donne e per il 51% uomini ma l’incidenza è più altra tra le donne. Il 48,2% delle giovani donne che lavorano ha una retribuzione al di sotto dei 10mila euro, tra gli uomini si scende al 38,5%, e più in generale la concentrazione delle giovani lavoratrici è più alta nelle classi di retribuzione più basse”.

Quali sono i settori più "svantaggiati"? La maggiore incidenza è nelle attività artistiche e sportive, con il 70% degli under 35 al di sotto dei 10mila euro di retribuzione annua lorda, nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione, con il 63%, nei servizi di informazione e comunicazione con il 52%. Ma c'è anche una fetta importante nei settori privati dell’istruzione, della sanità e dell’assistenza sociale, con rispettivamente il 40% e il 34%.

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00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani. Bentornati a non solo Roma,
00:09continuiamo con i nostri approfondimenti giornalistici in compagnia dei nostri
00:13ospiti. I giovani hanno sempre più difficoltà nel mondo del lavoro e sono
00:18sicura che molti di voi penseranno che questa non è affatto una novità, ma il
00:22dato rilevante, come sempre, è legato ai numeri.
00:26La chiamano generazione 500 euro e già solo questo dovrebbe essere un dato che
00:31dovrebbe farci riflettere. È una recente indagine condotta dalla CGL Roma e
00:36Lazio che ha appurato come nella nostra regione un giovane su due guadagna
00:41meno di 10.000 euro l'anno. Tra contratti part-time, poche certezze e discontinuità,
00:46gli under 35 devono letteralmente sopravvivere. E qui chiaramente si aprono
00:51tanti spunti di riflessione. Come fanno questi giovani a costruire un futuro?
00:55Con quali basi solide riescono a costruire effettivamente qualcosa?
01:00Ci sono tanti temi che potremmo ampliare, ma prima parliamo di numeri e lo facciamo
01:04insieme al segretario generale CGL Roma e Lazio, Natale Di Cola. Buongiorno.
01:10Buongiorno a voi. Allora, un'indagine, devo dire, segretario, molto poco positiva.
01:17Questi giovani under 35 letteralmente sopravvivono. Generazione 500 euro è un po' triste.
01:23Assolutamente sì. Abbiamo scelto di fare un focus sulle nuove generazioni per provare a dire come
01:32stanno realmente le cose. In questi giorni la politica, le istituzioni si sono rincorse per
01:38dire quanto va bene il mondo del lavoro, quanti nuovi posti di lavoro si stanno creando senza
01:44guardare realmente a quello che sta avvenendo. Cioè, se è vero che si è tornati ai livelli pre
01:50pandemia, purtroppo si è peggiorata la condizione di chi lavora. Continua a essere un lavoro sempre
01:56più precario, un lavoro sempre più povero e un lavoro sempre più nemico delle giovani generazioni.
02:03I dati che vengono fuori ci raccontano che oltre 200 mila, parliamo di 200 mila lavoratrici e
02:10lavoratori, nella nostra regione hanno un reddito inferiore ai 10 mila euro, ma in più lavorano a
02:17malapena per tre mesi. Questa è la realtà che guarda il futuro del nostro Paese. Ecco,
02:22segretario, voi qualche mese fa avevate anche portato alla luce un altro dato particolarmente
02:27inquietante. I dati che ci erano stati forniti all'inizio di questo 2024 erano dati effettivamente
02:34molto incoraggianti, ripresa del mondo del lavoro e tantissimi giovani che vengono assunti. Però
02:38voi avete, diciamo, messo mano in un certo senso, tra virgolette, a questi dati e avete dimostrato che
02:44ci sono giovani che lavorano anche con un contratto da un giorno. Ma è possibile avere un contratto da
02:49un giorno? Ci sembra fantascienza? Purtroppo no, assolutamente questa è la realtà. Il 48% dei
02:58nuovi contratti è di un giorno e lo riconfermiamo questo dato, che si va a innestare in un mondo del
03:03lavoro dove sempre di più chi viene assunto, viene assunto in maniera precaria, perché c'è
03:09una sostituzione che va in pensione o lasciano posti di lavoro a tempo indeterminato e le nuove
03:15assunzioni una su dieci solo a tempo indeterminato. Ci racconta che cosa? Che c'è un quadro normativo,
03:21un assetto delle leggi a livello nazionale che permettono alle imprese di precarizzare e di
03:27umiliare le lavoratrici e i lavoratori. In tanti casi vi permette anche di bypassare i contratti
03:32nazionali usando i contratti part-time e in troppi casi avendo un rapporto di lavoro che è
03:38anche di un solo giorno. Dietro questa precarietà, dietro questa frammentazione del lavoro c'è lo
03:43sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori ma in tanti casi c'è anche il lavoro nero e il
03:48lavoro grigio che sono un'altra delle piaghe del nostro mondo del lavoro. Per il lavoro grigio cosa
03:54intendiamo segretario? Intendiamo che io lavoro a tempo pieno ma vengo pagato a tempo parziale. Io
04:01faccio gli straordinari attività supplementari e non mi vengono riconosciute. Io lavoro tutto
04:08l'anno ma sono contraattualizzato soltanto in alcune fasi dell'anno. Questo produce un doppio
04:13danno, produce un danno al lavoratore oggi perché con una busta paga di tre mesi non si può chiedere
04:18un mutuo, non si può accedere al credito e non si può sopravvivere e dall'altra si fa un danno
04:24per il futuro perché i giovani precari di oggi saranno pensionati i poveri domani. Al di là di
04:30quello ora magari approfondiamo anche un po' gli spunti di riflessione che nascono da una
04:36situazione difficile come questa però nella vostra indagine voi avete sottolineato che ci sono anche
04:42dei settori più svantaggiati tra virgolette rispetto ad altri sempre nel mondo del lavoro
04:46ad esempio per quanto riguarda l'arte, l'informazione, la comunicazione, la sanità? Assolutamente sì e sono
04:55gli stessi settori che sono colpiti dai contratti di un giorno in particolare il settore artistico
05:00che a Roma e nel Lazio è molto importante ed è molto sviluppato ma abbiamo avuto modo di spiegarlo
05:05lì c'è una grande discriminazione perché gli artisti in tanti casi viene riconosciuto soltanto
05:10quando vanno in scena non la preparazione non le prove non l'attività di studio ma lo stesso vale
05:15anche per la cura delle persone ma anche per la scuola sono tantissime le supplenze giornaliere
05:22perché anche lì c'è una forte precarietà e la cosa che ci rende davvero diciamo arrabbiati è che
05:29tutto questo avviene nel silenzio assoluto delle istituzioni e in un racconto dove si dice che va
05:35tutto bene quando purtroppo non va bene nulla né per i giovani né per i meno giovani perché
05:41lavoratori poveri, lavoratori che stanno con la precarietà non hanno neanche la possibilità di
05:47difendere i propri diritti ma soprattutto di non di avere un futuro e la cosa più che ci preoccupa
05:54è anche che in questo modo anche le competenze e le attività che questi lavoratori svolgono non
06:00vengono valorizzate. Posso chiederle, faccio una domanda molto diretta segretario, in questo
06:06contesto il nostro sistema pensionistico italiano non rischia letteralmente di collassare? Assolutamente
06:13sì abbiamo pure questo problema che noi sappiamo che il nostro sistema paga le pensioni di chi oggi
06:18in pensione con chi oggi sta lavorando e se sempre di più i contributi e le quantità di ore dichiarate
06:24vanno a diminuire potrebbe esserci nel lungo periodo sicuramente una difficoltà e questo si
06:29lega anche ai lavoratori immigrati che subiscono insieme ai giovani e alle donne la discriminazione
06:34più grande perché sono quelli che sono più soggetti al lavoro grigio e al lavoro nero ed è
06:39assurdo in una fase che riguarda soprattutto la capitale di grande espansione e di grande
06:43sviluppo. Fa arrabbiare vedere che il PIL e l'economia cresce e invece la qualità del lavoro peggiora.
06:49Non si rischia anche un altro aspetto, volevo mettere in luce con lei in quanto segretario
06:54CGL di Roma e Lazio, ora ci avviciniamo ad un evento, l'abbiamo ripetuto in tutte le salse
06:58possibili, più importante per Roma, Giubileo 2025, anche in questo caso non si rischia che
07:03tantissimi lavoratori e lavoratrici vengano assunti magari per un lavoro che potrebbe durare
07:08poco meno di un anno? Assolutamente sì e noi per questo proprio in queste ore insieme alla
07:14UIL lanceremo una proposta che si chiama il Giubileo del Lavoro e cioè chiedere alla Chiesa,
07:19chiedere al Comune di fare un grande patto per avere un salario minimo, per avere rispetto dei
07:24contratti, per monitorare e vigilare affinché non ci sia sfruttamento e precarietà e soprattutto
07:30affinché quella che è una ripresa economica non sia effimera legata solo a degli eventi ma sia
07:36nel medio periodo perché oltre al Giubileo ci sarà una crescita della curva turistica che verrà
07:42anche per i prossimi anni, quindi secondo noi ci sono tutte le condizioni perché le
07:46amministrazioni pubbliche monitorino e chiedano alle imprese private che invece di pensare solo
07:52al profitto pensino anche alle loro comunità e pensino a dare lavoro di qualità e lavoro stabile,
07:57quindi sicuramente quello del Giubileo è un'occasione che non possiamo perdere e su cui
08:02noi vogliamo farci trovare pronti, infatti il documento che CIGL e UIL propongono si chiama
08:08Roma si prepara perché non vogliamo rassegnarci all'idea che anche eventi importanti come questo
08:13invece di produrre lavoro di qualità producano precarietà e insieme a questo ci aspettiamo come
08:19abbiamo fatto per il Giubileo che ci sia grande attenzione anche alla sicurezza nei luoghi di
08:23lavoro. Notizia di ieri che un altro lavoratore nel Lazio è morto mentre lavorava e per questo
08:30l'11 di aprile ci sarà un importante sciopero perché non vogliamo rassegnarci anche qui all'idea
08:34che si esca la mattina per andare a lavorare per mantenere la propria famiglia e non si faccia
08:40in ritorno perché sul luogo di lavoro si possa morire. Ecco la qualità del lavoro e la sicurezza
08:45del suo lavoro sono due cardini fondamentali della nostra avvertenza e dossier come quelli
08:51che abbiamo presentato sul lavoro ci danno l'idea che la realtà è molto differente da quello che
08:56viene raccontato e il sindacato ha la responsabilità non soltanto di denunciare ma di cambiare la vita
09:01delle persone. Speriamo che questo avvenga davvero segretario però c'è anche un altro aspetto ci sono
09:07tantissimi datori di lavoro che dicono che durante il periodo estivo è difficilissimo trovare personale
09:11come è possibile allora questo questo aspetto va un po' a cozzare rispetto a quello che insomma si
09:18dice che questi ragazzi effettivamente vogliono lavorare però non sono abbastanza preparati o
09:23comunque specializzati per le richieste. Ma questa è una falsa notizia perché quando le aziende
09:32pagano i lavoratori bene, applicano i contratti e propongono un'assunzione a tempo indeterminato le
09:38lavoratrici e i lavoratori li trovano. Quando invece si vogliono avere contratti brevi,
09:44contratti non a tempo pieno e contratti che non prevedono salari adeguati i lavoratori fanno
09:49bene a rifiutare quella attività che al nostro avviso è sfruttamento. Ecco quindi sicuramente
09:56ed è un dato che nel Lazio è importante noi invece registriamo il contrario cioè che tante
10:01lavoratrici e lavoratori accettano qualifiche lavori per cui loro sono iperqualificati e quindi
10:07hanno un livello di istruzione più alta rispetto al lavoro che svolgono. Sono davvero pochissimi
10:12casi specializzati, mi pare che sia una narrazione sbagliata delle imprese che non vogliono rassegnarsi
10:18a rinunciare a parte del proprio profitto per investire sul capitale umano e sul futuro delle
10:23loro aziende che sono le lavoratrici e i lavoratori. Quindi il rispetto dei contratti,
10:27giusti salari e l'attenzione sulla salute e la sicurezza sono la via per la ripresa e per la
10:32costruzione di un modello sviluppo alternativo del Lazio che oggi ci vede essere la capitale
10:37della precarietà e non la capitale del buon lavoro. Ecco a proposito di capitale umano,
10:42ultimissima domanda segretario, questa fotografia ci fornisce anche un altro spunto di riflessione,
10:48al di là del fatto che questi ragazzi così giovani hanno sempre più difficoltà ad esempio
10:52ad accendere un mutuo, a comprare una casa, a fare un progetto a lungo termine. Si parla
10:56spessissimo ultimamente di denatalità, ma questi ragazzi come fanno a progettare di voler
11:01costruire una famiglia se è nelle loro intenzioni chiaramente costruire una famiglia con queste
11:07basi? Ma infatti per questo la CGL è in campo per aumentare i salari rinnovando i contratti,
11:14per abolire la precarietà e anche per potenziare lo stato sociale, perché le giovani generazioni
11:21per mettere su una famiglia, per scegliere di fare progetti a lungo termine hanno bisogno non
11:25soltanto di un lavoro stabile e ben remunerato, ma anche di uno stato sociale, di servizi di
11:30qualità in salità e della possibilità che i loro figli abbiano in tutte le fasi della loro vita un
11:36sistema scolastico pubblico garantito. Quindi per questo noi oltre a cambiare le condizioni
11:41dentro il luogo di lavoro vogliamo città che sono accoglienti, vivibili, dove i servizi pubblici
11:46vengano garantiti e anche per questo saremo di nuovamente in piazza, perché il governo non ci
11:52ascolta e il 20 aprile a Roma ci sarà una grande manifestazione per la salute pubblica della nostra
11:58popolazione dentro e fuori in luoghi di lavoro, perché il tema della sanità insieme a quello
12:03della sicurezza e del salario sono le vere emergenze del nostro paese. Ecco segretario,
12:07insomma si prospetta un aprile molto caldo quanto riguarda gli scioperi, grazie davvero per essere
12:13stato in nostra compagnia e aver approfondito questo tema insieme a noi, grazie. Grazie a voi
12:19siete sempre molti attenti al mondo del lavoro, a presto. Ci fermiamo per un brevissimo momento
12:25di pausa, ancora restate in nostra compagnia tra pochissimi istanti, invece come tutti martedì
12:30andiamo a Civita Vecchia. Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.

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