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Trascrizione
00:00Siamo tornati in onda, siamo in diretta sul canale 14 del Digitale Terrestre.
00:05Tutto questo è non solo Roma, e qui vi raccontiamo Roma e provincia tutti i
00:10giorni fino alle 14. Ma abbiamo anche delle piccole rubriche quotidiane con i
00:15giornali del territorio o anche nazionali, come nel caso di Pink Magazine
00:19Italia e insieme alla direttrice Cinzia Giorgio, tutti i giovedì facciamo
00:24degli approfondimenti nella storia, nella cultura, anche nella moda e
00:28soprattutto nell'attualità del mondo femminile. Buongiorno Cinzia.
00:32Buongiorno Elisa, buongiorno a tutti. Grazie per essere ancora qui in nostra
00:37compagnia. Allora anche oggi iniziamo il nostro approfondimento, tra virgolette
00:42rosa in un certo senso, però oggi iniziamo facendo un bel tuffo nella
00:46storia e ripercorriamo un po' le vicende, la storia di un personaggio davvero
00:51emblematico. In questo caso oggi vogliamo parlare di Giovanna di Castiglia, insomma
00:57forse un personaggio un po' sottovalutato, possiamo definirla così?
01:02Sì sì sì certo possiamo e dobbiamo, purtroppo spesso e volentieri molte donne,
01:09il contributo di molte donne viene diciamo messo da parte per enfatizzare
01:16invece diciamo il loro aspetto negativo e in questo caso è proprio questo.
01:21Giovanna che tra l'altro domani ricorre l'anniversario della sua morte perché è
01:27una morta proprio il 12 di aprile del 1555, Giovanna era detta la pazza, passa
01:34la storia come la regina pazza e imbalzamata praticamente in una torre e
01:41messa lì per non nuocere a nessuno, però ecco ci siamo chiesti ma era davvero
01:47pazza? E' vero che a un certo punto le cose non sono andate come come volevano
01:56evidentemente gli altri per lei e a queste domande ha risposto una delle
02:02nostre redattrici Sara che è andata un po' a fare una ricerca sui perché
02:10Giovanna sia passata alla storia come Giovanna la pazza, Juana la loca in
02:15spagnolo. Lei aveva origini spagnole giusto?
02:18Sì sì sì lei era la figlia di Isabella di Castiglia di Ferdinando d'Aragona
02:22quindi insomma un pedigree reale perfetto, re cattolici e lei fin
02:29dall'infanzia ha difficoltà a gestire diciamo il fanatismo religioso di sua
02:35madre, tant'è vero che ci litiga spessissimo e non vedono l'ora di
02:39sbolognarla e di darla in moglie a qualcuno, penso qualcuno è Filippo il
02:44Bello che era bello veramente era passato alla storia perché era davvero
02:48bello e purtroppo anche fedifrago perché la tradiva continuamente e quando
02:55poi Giovanna alla morte della madre eredita la Castiglia e lei è costretta
03:01a tornare in Spagna con il marito e il marito la cornifica allegromente con
03:07tutte le dame spagnole. Figurati lei comincia a dare segni di
03:13escandescenza giustamente perché è gelosa, semplice era innamorata ed è
03:17gelosa, solo che ne approfittano per toglierle il trono e dire che è pazza e
03:23purtroppo ad approfittarne sono inizialmente il marito e il padre e poi
03:28addirittura il figlio quindi una storia tristissima. Abbastanza triste sì, però
03:34ecco nell'ultima parte di questo articolo devo dire molto interessante
03:39voi titolate Giovanna mai più la pazza perché c'è anche un po' il volere di
03:45rivendicarla in un certo senso adesso che si capiscono effettivamente le reali
03:49motivazioni si può ben comprendere che insomma definirla la pazza era
03:55c'era un gioco dietro evidente. Sì c'era un gioco politico triste perché poi lei
04:01muore in condizioni addirittura definite bestiali e comincia a non mangiare più
04:07alla fine si lascia andare e questo la dice lunga anche sul bisogno di alcune
04:13donne del passato di amore semplicemente di essere ascoltate
04:21cosa che purtroppo a Giovanna non hanno dato modo vedi Elisa i natali nobili
04:27purtroppo non l'hanno aiutata anzi le hanno proprio rovinato la vita in tutti
04:35i sensi come purtroppo succede anche oggi se ricordiamo altre principesse
04:40reggine tristi della storia ci vengono in mente tante purtroppo. Un bel po' sì e qui
04:47possiamo possiamo anche permetterci di dire una cosa magari tantissimi dei
04:52nostri ascoltatori non saranno d'accordo con quello che che magari mi permetto di
04:55dire però possiamo davvero dire che i soldi non fanno la felicità allora Cinzia?
05:00Assolutamente assolutamente Elisa magari aiutano però ecco la storia ci dimostra
05:07anche abbastanza recente devo dire ci dimostra che purtroppo non garantiscono
05:12ecco la felicità assoluta cambiamo argomento e parliamo di un'altra
05:18donna molto coraggiosa insomma attualissima e praticamente di una donna
05:24che sta combattendo contro una patologia che è il diabete una patologia
05:28abbastanza invalidante dobbiamo dire e lo fa in un modo davvero speciale lo fa
05:32sott'acqua esatto guarda abbiamo intervistato questa modella romana che è
05:38una ragazza splendida veramente splendida si chiama Prisca Artman
05:43Giulianetti tra l'altro giovanissima e bellissima che ha iniziato la sua
05:50carriera di modella molto giovane e ci ha raccontato un po' come all'inizio
05:56alcuni designer le chiedessero di togliere il dispositivo che ha lei per
06:02controllare la glicemia per un motivo estetico e lei all'inizio le accontentava
06:08tra l'altro anche rischiando in un certo qual modo però poi alla fine ha
06:14detto no e già questo dire di no la rende già di per sé molto molto
06:21coraggiosa ma Prisca ha fatto di più perché ha deciso non solo di essere il
06:28volto della fondazione italiana diabete lei affetta da diabete di tipo 1 che
06:33colpisce ricordiamo non è un diabete alimentare diciamo ma colpisce le anche
06:41delle ragazzine dei ragazzini quindi fin dalla tenera età ed è purtroppo
06:47invalidante per alcune in alcune situazioni non si può per esempio la
06:53vita regolare è una cosa che possono vivere dopo un po' cioè bisogna adattarsi
07:00bisogna reinventarsi andare a fare una pizza con gli amici può essere un
07:06problema quindi insomma è un diabete invalidante di fatto però lei che cosa
07:11ha pensato di fare ha pensato intanto di godersi la vita e di viaggiare in
07:17tutto il mondo e il suo lavoro glielo permetteva per cui l'ha fatto
07:21tranquillamente e ha deciso ancora di andare ancora più oltre di spingere un
07:27po' oltre la sticella di alzare la sticella e di diventare addirittura un
07:33sub e quindi prendere un brevetto per apnee subaque e è andata in Thailandia
07:41e chiaramente sempre sotto l'osservazione medica della sua
07:45diabetologa dell'istruttore e tutto quanto però è riuscita a fare queste
07:51immersioni addirittura mi ci diceva che ha fatto ben 20 immersioni
07:56tra l'altro la la ragazza che l'ha intervistata la nostra redattrice che
08:01l'ha intervistata e anche lei affetta da diabete di tipo 1 quindi poteva ben
08:05comprendere no? Poteva comprendere, poteva fare le domande giuste e frisca e
08:12veramente si è rivelata forse ancora più coraggiosa di quanto possa apparire
08:18e tra le altre cose specificiamolo perché ovviamente è stata molto
08:23coraggiosa perché le immersioni per le persone affette da diabete di tipo 1
08:29sono vietate per legge erano state vietate per legge fino al 2017 poi mi
08:33sembra di aver capito che ora in realtà è cambiato qualcosa ovviamente sempre
08:36lo stretto controllo medico chiaro certo quello sì ed è cambiato qualcosa
08:41proprio grazie a alcuni malati di alcune persone affette da questa patologia che
08:47hanno deciso però di sfidare di provarci di fare piccoli passi per
08:54riuscire e ci sono riusciti per cui anche Prisca a un certo punto ha detto
08:59voglio provare anch'io e c'è riuscita e la sua giovane età la sua determinazione
09:05insomma la rendono veramente una ragazza un esempio da seguire di coraggio
09:11di determinazione quindi poi siamo ancora più contenti perché è romana quindi
09:17infatti poi in questo caso ci ricolleghiamo all'argomento che abbiamo
09:21trattato nella seconda parte di non solo roma cioè lo sport non dovrebbe
09:26avere limiti no chiaramente sempre considerando i limiti anche un po della
09:31nostra natura della nostra salute assolutamente però anche qui insomma
09:35possiamo fare sport ovviamente con le dovute accortezze concludiamo con
09:41l'ultimo approfondimento e qui veramente c'entriamo proprio in un gorgo attualissimo
09:47quello degli amori 4.0 insomma la nostra era è un po problematica sotto il punto
09:53di vista delle relazioni scizia evidente. Aimee sì, Clelia la redattrice che si è
10:00occupata di questo di questa intervista alla terapeuta Amelia Brunotto è una
10:07terapeuta molto nota che ha aperto questo progetto questo ha inaugurato e
10:13ha sostenuto questo progetto amori 4.0 e diciamo che la dice lunga sulle relazioni
10:23dei tempi nostri in sostanza Elisa che cosa è emerso che la parità dei sessi
10:31purtroppo ha portato in alcuni in alcuni ambiti delle diciamo delle difficoltà di
10:38relazionarsi perché tutto quanto è diventato anche un po' più asettico con
10:46il fatto che ci siano anche i social di questo ne parliamo spessissimo anche con
10:50voi i social hanno portato in effetti a vivere delle relazioni in modo virtuale
10:57e lì dove poi però c'è la zona del pratico quando si entra poi nel pratico
11:05alcune volte si ha veramente difficoltà a gestirla e pensa che la Brunotto in
11:12questo è molto esauriente ed esaustiva mi invito a leggere quello che dice a un
11:19certo punto dice anche che quando finalmente avremo la totale parità sarà
11:26nel momento in cui non ci considereremo più né donne né uomini ma semplicemente
11:31persone che svolgono mansioni che indipendentemente da loro e quindi è
11:38interessantissimo questo questo suo punto di vista ci piace della cura personale
11:45no c'è un po il ovviamente come si dice nell'immaginario comune la cura della
11:51persona è relegata alla donna c'è ancora molto no diciamo questo stigma in un
11:55certo senso ecco se riusciamo a scavalcare anche quello magari ecco chi
11:59lo sa le nostre relazioni potrebbero funzionare un po meglio ecco effettivamente
12:03io personalmente mi aggancio a quello che dice Amalia nel senso che i social
12:08hanno ci hanno connessi assolutamente hanno creato più connessione ma sotto
12:13altri punti di vista ci hanno molto allontanato no? è vero è vero sì ecco
12:18perché è necessario diciamo che la società un po si riorganizzi considerando
12:24che i social non si possono estirpare ormai no per cui dobbiamo
12:30semplicemente riorganizzarci e questa è una speranza che lei dà per il futuro ci
12:36piace questa cosa che semplicemente non non è cambiato nulla ma ci dobbiamo
12:41riorganizzare e appunto la cosa importante è che le mansioni devono
12:46essere condivise a 360 gradi quindi vedremo sempre più papà che
12:52accudiscono i bambini e magari mamme che invece vanno a fare il tiro con
13:00l'arco non lo so adesso sto dicendo a giocare a padel che adesso va molto no?
13:06esatto sì sì anche per altre ragioni certo certo assolutamente quindi dobbiamo
13:12un pochino ecco adattarci un po ai tempi che evolvono quello assolutamente
13:16sperando che ovviamente non si perda di vista anche un po il sentimento no
13:21quello secondo me è importante va benissimo adattarci ai tempi anche
13:25all'essere ai tempi frenetici che stiamo vivendo perché è evidente siamo tutti
13:29molto di fretta però insomma sarebbe bello non perdere di vista che esiste un
13:32sentimento di base che sia amicizia amore qualsiasi insomma di qualsiasi
13:37natura sia io ti ringrazio Cinzia per essere stata anche oggi in nostra
13:41compagnia noi torniamo giovedì prossimo allora
13:44torniamo giovedì prossimo ti ringrazio Elisa ringrazio tutti buon proseguimento
13:49grazie Cinzia a presto ebbene ci fermiamo per l'ultima pausa in programma e
13:55torniamo tra pochissimi istanti dando spazio alla cultura torniamo a teatro

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