• mese scorso
Con la conferenza stampa svoltasi nel pomeriggio di oggi e tenutasi nel Teatro di Fiuggi, si è conclusa la seconda giornata del G7 degli Esteri di Anagni e Fiuggi.

Se ieri gli incontri del Group of Seven si sono concentrati sulla ricerca della pace in Medio Oriente, oggi il focus è stato sull'Ucraina in mattinata e sull'Africa e sulla stabilità nell'Indopacifico nel pomeriggio.

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Trascrizione
00:00Una due giorni intensissima, quella del 25 e del 26 di novembre, tra Anagni e Fiuggi
00:17per la sezione del G7 degli esteri, quella di chiusura dell'anno della presidenza italiana
00:23per il Group of Seven. Sul tavolo della discussione, in queste 48 ore, i temi più caldi delle
00:30relazioni internazionali e della geopolitica a livello globale. Si è parlato di Medio
00:35Oriente, soprattutto nella prima giornata. I temi più caldi per questa regione, per
00:41ciò che riguarda questa regione, hanno riguardato innanzitutto la ricerca di un cessatel fuoco
00:47nel sud del Libano, che lo stesso Josep Borrell, l'alto rappresentante dell'Unione Europea,
00:52ha definito un'area di mondo devastata, da salvare il prima possibile. Un cessatel fuoco
01:00che dovrà essere poi esteso anche a Gaza, dove non entrano gli aiuti umanitari e questo
01:07è un problema perché, a detta dello stesso Borrell, la fame a Gaza viene usata come arma.
01:14C'è stato spazio poi anche per discutere delle ultimissime decisioni della Corte Penale
01:21internazionale, che ha diramato la volontà di arresto per Benjamin Netanyahu, il presidente
01:30israeliano, e il suo ex ministro della difesa, ovvero Yoav Gallant, per crimini contro l'umanità
01:35e crimini di guerra. Antonio Tajani ha proposto dunque agli altri ministri del G7 di parlarne
01:43per trovare una decisione univoca su un tema che divide tanti paesi, non solo nel G7,
01:51ma soprattutto a livello europeo. Se Josep Borrell in mattinata aveva detto di voler
01:57far rispettare la decisione della Corte Penale internazionale, poi nella serata del 26 novembre,
02:04nella conferenza stampa di chiusura al teatro di Fiugi, Antonio Tajani ha detto qualcosa
02:10di leggermente diverso, o meglio di totalmente diverso, perché il ministro degli esteri
02:16italiano ha affermato che la decisione della Corte Penale internazionale per ora è questa,
02:22ma ha evidenziato quelle che sono le difficoltà nel far applicare tale sentenza, che ricordiamo
02:30non è definitiva, ma è un mandato di arresto per poi arrivare ad un processo e quindi ha
02:38aperto a nuove discussioni su questo tema che può essere fondamentale, ovviamente perché
02:43nel caso poi Netanyahu dovesse essere arrestato in uno Stato che riconosce la Corte Penale
02:51internazionale, ovviamente potrebbe cambiare anche quella che è la situazione geopolitica
02:55di Israele e in generale dei paesi arabi. E allora ci sentiamo insieme le parole di
03:01Antonio Tajani durante la conferenza stampa.
03:03E' scritto che bisogna capire quali sono gli occhi, noi certo, chiediamo sempre gli occhi,
03:11questo è il problema, abbiamo detto che bisogna leggere la sentenza, non è una cosa indifferente,
03:17si può o non si può, questo è il tema, gli obblighi vengono dalla legge, dalle norme,
03:26si può o non si può arrestare un capo di Stato, un capo di governo, a parte che sono
03:33periodi ipotetici della irrealtà, perché nessun capo di Stato, capo di governo è un
03:39paese dove un giudice potrebbe arrestarlo, poi bisogna arrestarlo, come arresti, non
03:44è che devi andare al cittadino a prendere la casa.
03:47Fino a adesso la Corte è riuscita a portare, a fare perché non sono persone condannate,
03:54non è che nel concorso dell'Età non sono condannate, dovrebbe essere arrestato per
03:59essere portato davanti alla Corte, fino a adesso l'unico caso è stato quello che riguarda
04:04la Serbia, ma sono stati in Serbia a consegnare Pilosevic alla Corte, quindi sono sempre
04:14molto pragmatico, non è un caso quando dicono che bisogna leggere la sentenza e leggere
04:21le carte.
04:22E dunque queste le sue considerazioni, tra l'altro c'è da sottolineare come nella
04:29prima giornata di questo G7, quella appunto dedicata al Medio Oriente, nel pomeriggio
04:35il tavolo del G7 si è allargato, si è allargato soprattutto agli attori regionali arabi che
04:40dunque hanno preso parte al dialogo, parliamo dei rappresentanti dei ministeri esteri di
04:49Arabia Saudita, di Qatar, Emirati Arabi Uniti e ancora Egitto e Giordania, tutti paesi chiave
04:57in una regione che ad oggi sembra essere la più turbolenta del mondo, lo stesso Tajani
05:04ha evidenziato la volontà di aprire le relazioni del G7 a questi attori regionali che possono
05:11avere un ruolo chiave nella risoluzione di quello che si sta rivelando un vero e proprio
05:16ginepraio a livello diplomatico e allora sentiamo infatti cosa ha detto Tajani in conferenza
05:22proprio a proposito dell'apertura del Group of Seven a questi paesi.
05:27E' stato un G7 caratterizzato anche dalla presenza di paesi con i quali noi vogliamo
05:38avere un dialogo forte, penso all'intento arabo e penso anche ai paesi del lito pacifico.
05:46Ancora una volta abbiamo dimostrato che il G7 non vuole chiudersi, non vuole aprirsi,
05:51questa è stata anche la caratteristica della presidenza italiana, l'abbiamo fatto qui,
05:58l'abbiamo fatto in tutte le altre reunioni del G7 che ha organizzato il mio ministero
06:06e che è stata fatta anche a Porgognazza a livello di leader.
06:11Occuparsi della situazione Medio Oriente coinvolgendo i paesi arabi, penso all'Egitto,
06:18penso al Qatar, penso all'Iraqi, penso all'Arabia Saudita, penso alla Giordania e significa
06:26poter costruire qualche cosa di serio, l'Italia ha voluto fortemente questa apertura e qualche
06:34passo in avanti, credo che si stia facendo così con ogni altro che si possano fare passi
06:39in avanti nell'area del lito pacifico.
06:43Non è mancata poi anche la stoccata all'Iran, il G7 ha su questo tema un parere univoco,
06:52l'Iran non può avere il nucleare, lo ha detto lo stesso Tajani.
06:57Per quanto riguarda la situazione Medio Oriente abbiamo ribadito che l'Iran non dovrà mai
07:03sviluppare o acquisire un'arma nucleare, abbiamo insistito sul ruolo del piano Mattei
07:11e tutti quanti hanno riconosciuto anche il ruolo che svolge il programma italiano Fructo
07:17Casa, lanciato come vedete nel documento e quindi continuando a chiedere il cessato del
07:26fuoco immediato tra Israele e Sbolla e la piena attrazione alla Resoluzione 1701, mi
07:32auguro che possiamo anticipare le decisioni imminente.
07:37E se nella prima giornata del G7 si è parlato per lo più di Medio Oriente, nella seconda
07:43invece quella del 26 novembre in mattinata si è trattato soprattutto di Ucraina, di
07:49come raggiungere la pace in questo paese devastato ormai da due anni di guerra e poi come ricostruire
07:56questo paese che ormai da tempo è candidato a far parte dell'Unione Europea, lo stesso
08:03Tajani ci ha informati del fatto che il G7 ha un parere univoco, bisogna continuare a
08:09supportare l'Ucraina con l'invio di armi e non solo e poi dividersi i compiti in fase
08:15di ricostruzione all'Italia, molto probabilmente spetterà il compito di ricostruire le infrastrutture
08:20adibite a rifornire le città di energia elettrica, sentiamo Tajani.
08:26Moltissimi sono stati incontri bilaterali che ho avuto, a cominciare dal Ministro D'Istria
08:32dell'Ucraina, il quale ha confermato il nostro impegno a sostenere il paese soprattutto per
08:38quanto riguarda anche la difesa della ricostruzione della rete per la produzione energetica, è
08:45già veramente approvato l'accordo firmato a febbraio di quest'anno, quindi siamo procedenti
08:51in questa direzione, andiamo assicurando che finché ci sarà guerra continueremo a
08:55sostenere anche con invio di armi l'Ucraina.
09:02Questo è in mattinata quando Tajani ha ricevuto il Ministro degli Esteri Ucraino Andrei Sibia
09:10e poi nel pomeriggio il focus dell'attenzione si è spostato sull'area dell'Indopacifico
09:17dove sono due le aree di interesse perlopiù, quella delle due Coree che sono ormai in tensione
09:23lo sappiamo da tantissimo e poi quella tra Cina e Taiwan, un'altra area ad altissimo
09:30rischio per un probabile conflitto. Per quanto riguarda le due Coree Tajani è stato chiarissimo,
09:36tutto il G7 pensa che la Corea debba essere condannata per l'invio di truppe sul territorio
09:45russo, per quanto riguarda invece la Cina la sensazione è che ci sia stata una certa
09:51calma nel parlare del dragone, quello che si chiede alla Cina è il dialogo da parte
10:01di Pechino con la Russia per evitare una escalation in Ucraina ma perché no anche in Corea e
10:08poi di evitare anche un rialzo dei dazzi doganali per quanto riguarda tutti quei materiali
10:14preziosi, parliamo perlopiù di terre rare che interessano non soltanto il dragone ma
10:19anche Taiwan in un'area di grandissimo interesse per i cinesi, a dircele proprio lo stesso Tajani.
10:25Come sapete abbiamo approvato un documento molto articolato, sono esattamente 16 pagine
10:35dove ci sono alcuni elementi importanti, vi cito nell'ordine intanto la condanna della
10:46Corea del Nord per la cooperazione militare con la Russia, un segnale chiaro e preciso
10:55che va nella direzione di impedire una escalation nella regione orientale. Abbiamo affrontato
11:08anche la questione cinese, abbiamo detto tutta la questione Indo-Pacifico, abbiamo chiesto
11:18il documento alla Cina di intensificare i sforzi vuoti a promuovere la pace e la sicurezza
11:24internazionale di sollecitare la Russia a interrompere gli attacchi militari. Abbiamo
11:30anche sottolineato tutte le questioni commerciali e abbiamo chiesto alla Cina di astenersi per
11:38adottare misure di controllo delle esportazioni, in particolare per i minerali critici che
11:43potrebbero portare a significative interruzioni della catena di approvvigionamento. Abbiamo
11:51anche detto che la posizione di base dei membri del G7 su Taiwan non cambia, compresa
11:56la politica di una Cina sola. Sosteniamo la partecipazione attiva di Taiwan e le organizzazioni
12:01internazionali in qualità di membro laddove non sia richiesto essere uno Stato e in qualità
12:06di osservatore può capire laddove lo sia.
12:10Aria dell'Indo-Pacifico, ma nel pomeriggio del 26 novembre si è parlato anche di Africa,
12:17Africa tensionata particolarmente dall'Italia che quest'anno ha avviato il piano Mattei
12:22su proposta proprio del governo Meloni, un piano Mattei che secondo Tajani e secondo
12:29tutto il governo attuale è volto a ricostruire quei paesi dell'Africa in termini di infrastrutture
12:36ma anche di economia e dunque poi di tessuto sociale per evitare poi che i flussi di migratori
12:44siano eccessivamente pressanti sul nostro paese.
12:50Anche di migrazioni ovviamente si è parlato, Tajani ha ribadito l'impegno dello Stato italiano
12:54e di tutti i paesi del G7 nel combattere l'immigrazione clandestina e di favorire invece l'immigrazione
13:00regolare, facendo riferimento ad un paese che ha partecipato a questo G7 allargato,
13:06all'India, l'India che ha rifornito l'Europa e anche l'Italia di lavoratori a detta di
13:12Tajani molto utili per il nostro sistema economico, sentiamo le sue parole.
13:17Abbiamo affrontato anche il tema migrazione, quindi sostanzialmente la posizione è questa
13:24che noi affermiamo il nostro impegno collettivo a rafforzare la popolazione, ad affrontare
13:29le cause della migrazione irregolare e dello sforzamento forzato come la povertà globale,
13:35l'instabilità e il cambiamento climatico e poi le opportunità offerte dalla migrazione
13:40a livello globale, in tal senso lavoreremo di concerto con i paesi di origine tra l'ansima
13:45e di finanziare per sostenere lo sviluppo, sostenibile la resilienza e la stabilità.
13:50Di questo ho anche parlato nel corso degli incontri che ho avuto di laterali, che ho
13:55avuto con molti ministri, l'ultimo il ministro degli esteri dell'India con cui abbiamo parlato
14:02anche di migrazione regolare, noi abbiamo bisogno di lavoratori stranieri, ci sono molti
14:08indiani, abbiamo affrontato anche l'agricoltura, sono ottimi lavoratori, abbiamo affrontato
14:13anche questo tema, dimostrazione che il nostro impegno è contro la migrazione irregolare
14:19e a favore della migrazione regolare per aiutare le nostre imprese.
14:25Non è mancato poi lo spazio anche per l'America Latina, in particolar modo nel G7 si è parlato
14:33del Venezuela, ecco Tajani ha ribadito quella che è la posizione dei vari ministri degli
14:39esteri che hanno preso parte al G7 su questo paese, ovvero il non riconoscimento di Maduro
14:45in qualità di Presidente effettivo del Venezuela, anzi i paesi del G7 continuano a riconoscere
14:52Rutia come Presidente, visto che a detta di Tajani sarebbe stato lui il Presidente eletto
14:59dal popolo, infatti sentiamo le sue parole.
15:02Abbiamo preso una posizione molto chiara sul Venezuela e l'avete eletto, noi diciamo che
15:13di fatto il popolo ha scelto il Primo Presidente González Rutia come vincitore, c'è scritto
15:20che continueremo a sostenere gli sforzi dei partner regionali per facilitare una transizione
15:24democratica e pacifica a guida venezuelana che garantisca il rispetto della volontà
15:30degli elettori, in più c'è una condanna delle violazioni, degli abusi dei diritti umani
15:37tra i quali la detenzione arbitraria, le restrizioni delle libertà fondamentali che
15:40propiscono in particolare gli oppositori politici, la società civile e i giornali indipendenti.
15:45Tutti i legionieri politici giustamente detenuti devono essere rilasciati.
15:50Questa domanda che abbiamo lasciato, abbiamo lasciato un messaggio chiaro al Venezuela
15:56nel quale noi non riconosciamo il paese del G7, non riconosciamo la vittoria di Maduro,
16:03il tenente d'indice, i cittadini abbiano scelto il Primo Presidente González Rutia.
16:09Quello che comunque è emerso da questo G7 in un'anagna, in una fiuggia blindatissima
16:16che comunque la tensione per quanto riguarda le relazioni internazionali è alle stelle.
16:21Sono tantissimi temi da trattare e ovviamente ci saranno altre occasioni per approfondire
16:26tali tematiche che non si concludono certamente qui.
16:30L'Italia torna al centro dell'attenzione soprattutto come attore regionale nel Mediterraneo
16:37e perché no anche in Africa, questo è innegabile, lo ha detto anche Tajani e lo ha ribadito
16:45la signora Anthony Blinken che era presente proprio qui in tutte e due le giornate di dialoghi.
16:52Però questo G7 è traballante anche perché, lo sappiamo, a gennaio si insedierà la nuova presidenza,
16:59la Casa Bianca e lì potrà cambiare molto in termini di politica estera.
17:05Noi ovviamente a The Passenger analizzeremo questo G7, analizzeremo anche in futuro
17:12quelli che saranno i cambiamenti in termini di relazioni internazionali, di geopolitica
17:17nelle tematiche trattate in questi due giorni.

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