Giocare è sinonimo di immaturità?
Molto spesso, con l’età, si acquisisce la tendenza a considerare il gioco come qualcosa di superfluo o da lasciare dietro di sè. Entrando in dinamiche complesse, tipiche dell’età adulta, in cui inevitabilmente cambiano le priorità, il piacere di esplorare la leggerezza, la creatività e di nutrire la propria essenza sia emotiva che mentale, vengono lasciate al secondo posto.
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https://www.radioroma.it/2025/01/24/giocare-per-vivere-tra-leggerezza-e/
Molto spesso, con l’età, si acquisisce la tendenza a considerare il gioco come qualcosa di superfluo o da lasciare dietro di sè. Entrando in dinamiche complesse, tipiche dell’età adulta, in cui inevitabilmente cambiano le priorità, il piacere di esplorare la leggerezza, la creatività e di nutrire la propria essenza sia emotiva che mentale, vengono lasciate al secondo posto.
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NovitàTrascrizione
00:00a casa di amici il salotto di radio roma
00:05aslai tira a comando stellare rispondete passo comando stellare mi ricevete passo
00:20ma perché non rispondono la mia astronave
00:23maledizione ci vorranno mesi per ripararla basla e tira portomissione anno cosmico 4072 la mia
00:34astronave ha subito un'avaria sulla rotta verso il settore 12 sono atterrato su uno strano pianeta
00:39l'impatto mi ha svegliato dal sonno iper galattico il terreno sembra essere più avete capito molto
00:47bene di che cosa si tratta abbiamo preso spunto questa mattina da toy story un capolavoro di
00:52animazione per parlare di un argomento molto molto importante daniela e anzi vorrei fare così
00:59vorrei darti la parola per spiegare perché abbiamo deciso di prendere spunto proprio da
01:03questo capolavoro gioco inteso come quello che riguarda la nostra vita nelle varie fasi di
01:10sviluppo della nostra vita e quindi fondamentalmente vediamo insieme come il gioco cambia aspetto e
01:18faccia da quando siamo bambini a quando diventiamo adulti diciamo che c'è un'evoluzione molto
01:25importante no tu hai parlato di evoluzione questo termine che è un po caratteristico protagonista
01:31indiscusso un po in tutti i concetti che noi analizziamo ma in cosa consiste davvero questa
01:36evoluzione in questo caso allora sicuramente il bambino tramite il gioco sviluppa tutta una
01:42serie di manifestazioni psicofisiche emotive all'interno del gioco stesso e quindi ci sono
01:48tutte le tappe diciamo di sviluppo della vita del bambino in cui appunto c'è il riconoscimento
01:53il la conoscenza di sé e del fuori di sé la relazione col genitore con quindi con o comunque
02:02con un adulto con cui giocare e la relazione per esempio con un pari un compagnetto non pari età
02:08e così via quindi ci sono queste fasi di sviluppo che nel gioco sono fondamentali ma crescendo è
02:16come se negli adulti si dovesse pensare che non si debba più giocare ma non giocare diciamo a dei
02:26giochi diciamo consentiti oppure guardo la playstation gioco con la playstation ma il
02:34gioco interiore cioè dentro di noi noi abbiamo una parte bambina il nostro bambino in realtà è
02:40un bambino che va nutrito come quando eravamo piccoli nutrito con il gioco e quindi nutrito
02:47con quello che è la sensazione il sentimento del gioco che può essere l'appagamento
02:53l'apprezzamento l'adrenalina e tutto questo va mantenuto perché se il nostro bambino da adulto
03:00viene soffocato sicuramente andremo a fare degli enormi danni nella relazione che mettiamo nel
03:08nostro lavoro con le persone perché inevitabilmente ci sarà comunque un bambino ribelle che si ribella
03:16la possibilità di non giocare cosa si intende quindi per gioco da adulti non parlo dei giochi
03:23classici cioè non parlo del gioco di carte gioco d'azzardo gioco parlo di passioni parlo di ciò
03:30che abbiamo dentro e che fondamentalmente dobbiamo riuscire a capire a tirare fuori e fondamentalmente
03:37continuare a giocare cioè mi spiego ancora meglio per fare un esempio sicuramente molte bambine come
03:45me da piccole giocavano con i piccoli strumenti per fare il tè le tazzine tutti i giochi che
03:54possono essere comunque di comunione con le altre amichette ecco bene da grande facciamolo
04:00veramente cioè compriamoci quel servizio di tè chiamiamo quelle amiche cioè questo comunque una
04:06forma per andare a soddisfare quel gioco anteriore quella modalità di relazionare con gli altri che
04:13ci piaceva quando eravamo più piccole e questo è soltanto un esempio ovviamente. Chi di noi
04:19ragazzine insomma non ha utilizzato o rubato i tacchi della propria madre insomma gli esempi sono
04:26tanti però questa del tè questo momento anche di riflessione se vogliamo è molto è molto peculiare
04:32volevo fare una premessa un breve riassunto perché si fosse connesso soltanto adesso Danila la cosa
04:37che è emersa e che giustamente su cui giustamente tu ci stai facendo riflettere che noi abbiamo
04:42questa tendenza nel corso della vita a pensare che giocare in età adulta sia un difetto quindi
04:50è come se noi dovessimo lasciarci necessariamente tutto dietro quindi abbiamo raggiunto una certa
04:55età ok basta in realtà tu ci stai spiegando fondamentalmente che il gioco non vuol dire
05:00necessariamente giocare a campana o qualsiasi altra cosa ma è un momento importante con noi
05:05stessi giusto non è un difetto ma guarda infatti guarda la sindrome di Peter Pan che conosciamo
05:12perché comunque molto sdoganata come sindrome in realtà è questa idea di rimanere bambini in realtà
05:19noi adulti abbiamo dentro di noi una parte bambina che non va soffocata non va soffocata e quindi
05:27capire qual è il gioco giusto per noi altrimenti rischiamo poi di manipolare o comunque tendere a
05:34giocare tra virgolette nel senso negativo con le persone o con i sentimenti delle persone. Il
05:41gioco fa parte di una cosa migliore è capire profondamente cosa ci fa stare bene nel gioco e
05:50poi giocare, giocare anche specificamente nelle relazioni con gli altri cioè per esempio un gioco
05:56da tavolo oppure un gioco all'aperto che comunque ci mette in relazione con gli altri in maniera
06:04spensierata in maniera diversa diciamo distraendo quella che è tutta la nostra parte emotiva da
06:10quella che è la nostra parte cognitiva razionale che ci porta ad essere comunque impostati nel
06:15nostro ruolo dell'adulto soprattutto nel mondo del lavoro ma non solo anche nel ruolo di madre
06:20nel ruolo di padre cioè incastrati nei nostri ruoli. Il gioco ci può aiutare a ridimensionare
06:27questi ruoli e tornare ad essere semplicemente noi stessi. Questa cosa secondo me è molto
06:33importante soprattutto l'ultima espressione che ha utilizzato cioè tornare ad essere semplicemente
06:38noi stessi perché se siamo così è giusto che noi manteniamo questa nostra essenza. Un momento
06:45sì di forza di leggerezza di creatività che non bisognerebbe mai spegnere no? Assolutamente ci
06:51tengo a specificare che non stiamo parlando di giochi di gioco d'azzardo o tendenzialmente tutti
06:57i giochi pericolosi. Quelli non sono giochi, quelli sono danni. Il gioco è un gioco sano che
07:04io vado a fare con me stesso o con gli altri a dipendere se il gioco è singolo o di gruppo ma
07:09che tendenzialmente mi porta a esprimere quella parte di me creativa quella parte di me diciamo
07:16più bambina proprio no? Che fondamentalmente apprezza e si nutre di quel momento. Bene e
07:25ovviamente tutto questo poi è anche per dire ai nostri amici che ci stanno guardando che sì
07:30siamo frenetici, l'età si evolve, siamo sempre colti da questa velocità e frenesia del giorno
07:35ma fermiamoci un attimo, respiriamo e giochiamo. Però ecco Danila io vorrei un attimo parlare con
07:41te anche della questione dei genitori che sono come dire un elemento essenziale in questo
07:49contesto quindi ti chiedo ma come si dovrebbero porre anche di fronte ai propri figli per quanto
07:56riguarda il gioco? Guarda secondo me la cosa migliore è che i genitori imparino a giocare con
08:06i loro figli non a fargli giocare è diverso. Il momento in cui io gioco con mio figlio gioco con
08:13lui mi metto al suo pari giochiamo insieme non è faccio giocare mio figlio e quindi mi metto a
08:20dirgli cosa deve fare nel gioco, che è un gioco per cui no, ma fondamentalmente mi coinvolgo a
08:27360 gradi con lui oppure non gli do uno strumento esterno che può essere la playstation il tablet
08:34il cellulare per farlo giocare. Attenzione il momento del coinvolgimento e quindi il momento
08:40in cui io entro realmente in empatia con lui e con il suo gioco che si può anche decidere insieme
08:47cosa fare ok? In quel caso è fondamentale voglio dire una piccolissima cosa che mi ha colpito ma
08:57che condivido tantissimo. Nel gioco di cui parlavamo prima quando si è bambini si dà la
09:03tazzina vuota magari all'adulto per farlo bere e tu anche se sei l'amministratore delegato della
09:11più grande azienda di successo tu bevi. E' una cosa bellissima quella che hai appena detto Danila
09:18e c'è un'immagine anche sui social un'immagine cult poi se riusciamo nelle prossime puntate però
09:24la recupereriamo la scusate la recupereremo e ve la mostriamo perché è un'immagine cult di un
09:31bambino che mostra diciamo così la cornetta del telefono il gioco della cornetta del telefono e la
09:38consegna a un grande a un adulto e l'adulto parla. Chiunque esso sia.
09:47Questo è bellissimo no? Scendiamo giù dai nostri ruoli torniamo a essere noi stessi bambini che
09:52giochiamo con gli altri bambini. A casa di amici il salotto di Radio Roma