Notizie incoraggianti per uno dei prodotti d'eccellenza del Belpaese, il miele. Nel Lazio la filiera cresce con risultati sorprendenti: le aziende apistiche gestiscono più di 39.200 apiari rispetto ai 19.200 di dieci anni fa. Nonostante problemi evidenti come il cambiamento climatico, la minaccia della vespa orientalis e la contraffazione estera, i giovani apicoltori sono cresciuti del 19%, con una conduzione delle aziende che è prevalentemente maschile.
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NovitàTrascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani. Bentornati ad una nuova puntata
00:08di Non solo Roma, siamo pronti fino alle 14 a raccontarvi cosa succede di bello ma purtroppo
00:15anche di brutto nella nostra capitale, nella nostra regione. Partiamo oggi con un tema che
00:21riguarda un po' tutto il Lazio perché ci sono dei dati particolarmente incoraggianti per quanto
00:26riguarda un prodotto d'eccellenza tutto italiano che è il miele. Sono cresciute di numero importante
00:33insomma le filiere soprattutto nella nostra regione con dati che fanno ben sperare per
00:39questo prodotto che ai noi però è particolarmente minacciato da diversi fattori. In primis la
00:45contraffazione, lo avrete certamente sentito notizia degli ultimi giorni, sono arrivate diverse
00:50segnalazioni per quanto riguarda questo prodotto che purtroppo viene copiato all'estero in maniera
00:56del tutto diversa rispetto a come viene prodotto chiaramente in Italia che sappiamo ha dei
01:01parametri molto severi, molto rigidi. Altro fattore che va a minacciare questo prodotto è
01:07indubbiamente il cambiamento climatico, anche la questione legata alle api che purtroppo sembrano
01:13essere secondo gli esperti una specie addirittura in via d'estinzione. Poi c'è anche la minaccia
01:17della Vespa Orientalis, questo insetto di origine aliena in un certo senso che è arrivato nel
01:24nostro paese che sta minacciando davvero tantissimi alveari. Però dati incoraggianti come dicevamo
01:30per quanto riguarda la nostra regione, aumentano le filiere, aumenta anche la produzione però è
01:35chiaro che questi apicoltori chiedono maggiori tutele, chiedono maggiori garanzie soprattutto
01:40alla luce di queste minacce di cui abbiamo parlato negli ultimi secondi. Ne parliamo oggi in apertura
01:46con Paolo Spiccalunto che è il presidente di Arnia Onlus e anche dirigente di Miele Incooperativa.
01:52Buongiorno e ben trovato a Non Solo Roma. Buongiorno a voi, buongiorno a tutti gli ascoltanti. Buongiorno Paolo, grazie per essere in nostra compagnia.
02:01Allora qualche numero, noi lo vogliamo snocciolare prima di darle parola. Abbiamo detto che crescono
02:07le filiere nel Lazio più 39.000 apiari in più rispetto ai 19.000 di dieci anni fa, quindi in
02:14sostanza sono cresciuti di 20.000, è un numero che ha aumentato di 20.000 unità, tantissimo,
02:21il che ci fa sperare bene per il Lazio. Ci fa sperare bene anche se va detto che è un numero
02:28che scaldisce da un censimento che è stato implementato proprio negli ultimi anni, quindi è
02:33un numero che ci segnala quanto l'apicoltura nel Lazio è presente, quando probabilmente era presente
02:39anche dieci anni fa, ma in una maniera sommersa, in una maniera poco censita e che non dava modo
02:46poi agli organismi di controllo di fare le dopute pratiche appunto di controllo e verifica. È un
02:52dato comunque che sottolinea qualcosa di inconfutabile. Nel Lazio è presente un'apicoltura,
02:58è presente un'apicoltura d'autoconsumo, un'apicoltura amatoriale, proprio che mi aggancio a quello che
03:04dicevamo in apertura, perché il prodotto miele è un prodotto genuino, un prodotto ricco, un prodotto
03:10alimentare straordinario. Le truffe, le contraffazioni, i fenomeni di importazioni di prodotti di dubbia
03:17origine, di dubbia provenienza hanno motivato i consumatori a provare ad avvicinarsi al mondo
03:24dell'apicoltura per produrre in proprio il miele, il miele per casa, il miele da dare ai propri bambini,
03:29alle persone a noi care. Questo è un segnale positivo, vuol dire che l'apicoltura è un'attività
03:34attrattiva, è un segnale positivo per tutto il comparto, ma è un segnale positivo per l'ambiente,
03:40perché sappiamo che chi alleva avi lo fa restituendo all'ambiente, al territorio che
03:47queste avi colonizzano, lo fa restituendo un lavoro importantissimo. Le avi sono uno dei
03:54principali agenti di incollinazione, quindi danno poi al territorio un lavoro impagabile,
04:00che è il lavoro di incollinazione. Ci garantiscono sulla nostra tavola abbondante presenza di frutta,
04:06verdure e altri generi alimentari importantissimi. Paolo, mi corregga, anzi io mi permetto di darti
04:15del tuo Paolo, se tu sei d'accordo, ti invito a fare lo stesso ovviamente. È corretto dire che
04:21ad esempio negli ultimi anni è scoppiata anche un po' la moda, tra virgolette, per agganciarmi a
04:27quello che hai detto tu, cioè gli italiani vogliono più prodotto genuino, quindi è scoppiata un po' la
04:32moda di fare l'orto in casa. È vero che chi fa l'orto e mette vicino, comunque nei pressi di
04:38quest'orto, un piccolo alveare ha dei prodotti ancora migliori? Assolutamente sì, perché le
04:43avi vanno immediatamente a impollinare quelle specie coltivate, la maggior parte delle quali
04:48richiedono proprio l'impollinazione degli insetti, nel caso specifico delle avi, che svolgono un
04:54lavoro, ripeto, impagabile e i risultati li vediamo, li vede chi fa l'orto, li vede il
05:00contadino, li vede anche colui che professionalmente coltiva il terreno. È richiesta la presenza delle
05:06avi infatti in quasi tutti quanti i campi coltivati per la produzione di ortaggi, di verdure.
05:13Chiaramente l'autoconsumo è un'eccellenza, ci si può nutrire di quello che con tanto amore e con
05:21tanta dedizione si è riusciti a ottenere da un animale come l'ave, scoprendo poi tra l'altro un
05:26mondo incredibile che sono le meraviglie che ci offre l'alveare. Tuttavia va detta una cosa,
05:32allevare avi è un'attività che non richiede particolare tempo ma che richiede assoluta
05:38attenzione e preparazione, quindi è qualcosa che si può svolgere e è opportuno svolgerla
05:44seguendo dei corsi, seguendo dei corsi qualificati svolti magari proprio dalle
05:48associazioni di avicoltori che hanno l'esperienza, la competenza per trasmettere le conoscenze e
05:54anche chiaramente la passione per l'allevamento di questo animale fantastico che è l'ave.
05:59Ecco, quindi non improvvisazione no?
06:02No, l'improvvisazione assolutamente no, è un animale che non se la merita, non si merita
06:08l'improvvisazione perché è un animale estremamente delicato che si sa difendere con le punture ma
06:14soprattutto che come dicevamo in apertura è in questo momento asserragliato da predatori e da
06:21patologie che ne compromettono la salute, quindi ci vuole competenza, ci vuole preparazione per
06:28accudire un animale molto delicato che è sicuramente resiliente, che sicuramente se
06:33la cava con tutte le forze che ha ma che a volte per diciamo dei fattori esterni soccombe e
06:42soccombe anche dobbiamo dire, dobbiamo segnalarlo in questo inizio inverno, siamo riscontrando come
06:49associazioni di avicoltori numerose perdite negli avveari proprio a causa dei predatori e di una
06:54recrudescenza di parassiti che hanno le api che noi avicoltori abbiamo il compito di curare e
07:01abbiamo il compito di proteggere i nostri avveari. Ecco Paolo andiamo per gradi effettivamente hai
07:06parlato di predatori che minacciano, a noi chiaramente viene subito alla mente la questione
07:13legata alla Vespa Orientalis perché c'è stato proprio l'appello addirittura degli avvicoltori
07:17del Lazio, migliaia di avveari distrutti, che cosa si può fare per difendere effettivamente gli
07:23avveari e soprattutto cercare di non parlare davvero di minaccia importante? La Vespa Orientalis
07:31è un vecchio nuovo predatore, dico vecchio nuovo perché è presente sul nostro territorio da almeno
07:36un centinaio di anni in maniera documentata a livello scientifico, il suo impatto sugli avveari
07:42però è un elemento nuovo, un nuovo fattore, dovuto probabilmente all'innanziamento delle
07:48temperature invernali per cui è un predatore, la Orientalis abituata a temperature diverse, a
07:54temperature più calde, nei nostri inverni freddi non aveva molta possibilità di proliferare, di
07:59successo, di riprodursi. Con gli inverni caldi che abbiamo visto sia nel 2022-23-24 l'aumento
08:07dei nivi, l'aumento delle colonie di Vespa Orientalis è stato inconfutabile e ha messo a
08:12dura prova gli avveari perché purtroppo per la Orientalis, per la Vespa Orientalis le api sono
08:18fonte di nutrimento, quindi è un predatore e si ciba di api, quindi senz'altro un ritorno di
08:24temperature più consone a quelle che sono i nostri primi aiuterebbe a contenere il tutto. Questo è
08:30qualcosa che chiaramente non dipende direttamente dagli apicultori, gli apicultori chiedono supporto,
08:36chiedono supporto alla politica, lo fanno attraverso le loro associazioni di categoria,
08:41anche l'Associazione Nazionale Miele e Cooperativa si è spesa molto per queste richieste, la richiesta
08:46di supporto vuol dire anche semplicemente a livello politico riconoscere la Vespa Orientalis
08:52quale un predatore dannoso, un animale che sì è vero, è naturalmente presente nel nostro territorio,
08:59non possiamo proporre dei piani come per esempio per la Vespa Velutina nel nord ovest d'Italia,
09:05dei piani di radicazione, di lotta per eliminare un predatore che nel caso della Vespa Velutina
09:11viene dall'esterno, non è un predatore naturalmente presente nel nostro territorio, ma possiamo chiedere
09:17il riconoscimento di specie dannosa. La Vespa Orientalis può essere considerata specie dannosa,
09:22questo libererebbe gli apicultori e li consentirebbe di fare dei piani di lotta per il contenimento di
09:29questo predatore, cosa che attualmente anche a livello legislativo è più complesso. Poi gli
09:34apicoltori si organizzano, la nostra associazione Arnea Hollus ha organizzato proprio recentemente
09:40un incontro per scambiare quelle che sono le conoscenze sull'argomento anche per l'autocostruzione
09:46di sistemi di trappolaggio, sistemi di contenimento di quello che appunto è un problema, un problema
09:53importante perché si parla di una diminuzione del 35-40% delle colonie anche a causa di Vespa
10:00Orientalis nel Lazio. E questo davvero ci fa paura anche perché voglio dire parliamo di un prodotto che è
10:05davvero di eccellenza, prodotto che è minacciato però non soltanto, l'abbiamo detto, dal cambiamento
10:10climatico e dalla presenza della Vespa Orientalis, ma anche un po' dalla contraffazione,
10:16no Paolo? Questo è un argomento che ovviamente va sviscerato in più tempo, io tra circa un minuto e
10:22trenta devo mandare la pubblicità, però ti chiedo intanto di anticipare, poi continuerai a spiegarci.
10:27Bene, è questione contraffazione, cioè all'estero cercano di copiarcelo in tutti i modi, sto miele
10:32però lo copiano male, no? Perché è sciroppo di zucchero ci sembra di aver capito?
10:39Che non è originale, non merita ovviamente l'attenzione del consumatore, se non quella propria volta a smascherare
10:45questo tipo di dubbio. Quando ritorneremo dalla pausa pubblicitaria, se ci saranno i termini, i tempi,
10:51magari analizzeremo qualche trucco per portare sulla nostra tavola il vero prodotto, il prodotto
10:57d'eccellenza e non la contraffazione. Infatti, assolutamente sì, tra le altre cose, ecco so,
11:04notizia degli ultimi giorni che doveva essere assegnato un premio, ma si è deciso poi alla
11:10fine di non assegnarlo più, proprio perché ci sono state troppe frodi per quanto riguarda questo
11:14prodotto, no? E quindi anche qui, insomma, meriterebbe un pochino più di attenzione
11:19questa notizia per capire anche l'entità del problema, no? Effettivamente, si era parlato anche
11:23di contraffazione dell'olio qualche anno fa, lo fanno ancora, beh, del vino, insomma, ci sono
11:28tanti prodotti italiani che vengono minacciati effettivamente all'estero, però con metodi che
11:32sono lontanissimi, no? Dal nostro modo di fare, dal modo di fare dei nostri agricoltori e dei
11:38nostri apicoltori. Torniamo tra pochissimi istanti qui in diretta a non solo Roma per continuare a
11:43parlare di questo prodotto d'eccellenza, tra poco. Bentornati a non solo Roma, stiamo parlando di un
11:48prodotto davvero di eccellenza della nostra bella Italia, cioè il miele. Tra le altre cose, negli
11:54ultimi anni sono cresciute di circa 20.000 unità le arnie, insomma, gli apiari, che sono in grado
12:02di regalarci, appunto, un prodotto incredibile, che però, ahinoi, è minacciato da tanti e diversi
12:07fattori, no? In primis il cambiamento climatico, quindi c'è anche la minaccia, appunto, della specie
12:13delle api, no? Ovviamente tanti esperti parlano addirittura di una possibile scomparsa, addirittura,
12:20nei dieci anni successivi di questo insetto impollinatore che, tra le altre cose, è essenziale
12:25per la nostra sopravvivenza. Credo che ormai tutti voi lo sappiate. Poi c'è anche la questione legata
12:30alla minaccia della Vespa orientalis, che è un insetto molto, diciamo, prepotente, in un certo
12:35senso, no? Perché c'è la minaccia, addirittura, degli apicoltori, nonché anche della Col di Retti,
12:40che hanno raccontato come migliaia di alveari siano stati distrutti proprio da questo insetto
12:44molto aggressivo. C'è poi anche la questione legata alla contraffazione, cioè all'estero cercano in
12:51tutti i modi di replicare il miele italiano, magari anche spacciandolo come tale, quando di
12:56miele italiano praticamente non ha nulla. Siamo in compagnia di Paolo Spicalunto, che è il presidente
13:02di Arnia Hollus, nonché dirigente di Miele Incooperativa. Paolo, poco prima della pubblicità,
13:08hai accennato al fatto di raccontare, magari con qualche numero in più, la questione della
13:12contraffazione, no? Questo è un problema molto serio per l'Italia e soprattutto per gli apicoltori.
13:16È un problema serio soprattutto per i consumatori, anche perché, sì, gli apicoltori ne risentono
13:23pesantemente gli effetti sul mercato. Il prodotto genuino, il prodotto miele italiano, il prodotto
13:30del nostro territorio è penalizzato, perché chiaramente subisce una concorrenza sleale,
13:36subprezzo, prezzo che viene abbassato drasticamente da prodotti che non sono classificabili, ovviamente,
13:42come miele. Questo cosa ci fa capire? Ci fa capire che senz'altro il prodotto miele è un prodotto che
13:48interessa il consumatore, se se ne fanno addirittura copie contraffatte. Tuttavia, è un tema caldo,
13:54un tema che, per tutelare chi ha a cuore il miele, è un tema che va analizzato un po' più
14:00approfonditamente. Innanzitutto, il miele che viene prodotto all'estero, molte volte è un
14:06prodotto che viene realizzato con tecniche che non sono, dal punto di vista igienico-sanitario,
14:12corrispondenti alla nostra normativa, così come è un prodotto che viene realizzato con l'ausilio
14:19di mano d'opera che non è tutelata, come ci fa capire molto facilmente il numero di attori coinvolti
14:27all'estero come aziende di produzione e anche come costi della mano d'opera che sono non
14:33paragonabili, costi anche età della mano d'opera, che non è paragonabile a quello che la normativa
14:39italiana chiede. Questa concorrenza poi viene ulteriormente messa in campo con l'utilizzo di
14:46sciroppi e zuccherini, che non è miele, si tratta proprio di prodotti diversi, che apparentemente
14:50hanno le stesse caratteristiche, ma che hanno proprietà del tutto opposte. Il miele è un
14:56prodotto genuino, naturale, è un prodotto anche dal punto di vista dietetico molto diverso dallo
15:02sciroppo zuccherino che viene spacciato per il miele. Cosa può fare il consumatore? Cosa possiamo
15:07fare per tutelare? Esatto, come ce ne rendiamo conto che abbiamo di fronte un prodotto contraffatto,
15:12che non è un prodotto realizzato in Italia, soprattutto ecco nel Lazio, visto che siamo a
15:16Radio Roma e insomma parliamo un po' della nostra regione? Non è una azione semplice quella di
15:22smascherare il prodotto contraffatto, quindi noi possiamo mettere in atto dei trucchi,
15:26degli accorgimenti per cercare di tutelarci. Tutto quello che troviamo online sulle tecniche
15:34amatoriali, empiriche per cercare di smascherare questi prodotti è privo di fondamento scientifico,
15:41quindi non seguite le ricette che trovate online su qualche pagina di dubbia provenienza che ci
15:46spiega come fare per smascherare il finto miele. Non è possibile, dal punto che i laboratori
15:52d'eccellenza di tutta Europa stanno riscontrando difficoltà a individuare partite di miele
15:59contraffatto proveniente dall'estero o dall'Europa, quindi non è possibile scoprirlo in casa con
16:05quello che leggiamo online. Quello che possiamo fare però, dicevo, è mettere in atto dei trucchi.
16:10Il primo, andare a vedere il prezzo. Un miele eccessivamente basso come prezzo è un miele che
16:16probabilmente non è di provenienza certa, quindi un prezzo basso, parliamo di cifre che si aggirano
16:24intorno ai 4-5 euro al chilo per il miele che troviamo in commercio, quindi un prezzo veramente
16:29basso è un miele che probabilmente non è genuino. Altro trucco da mettere in campo è studiare
16:37l'etichetta. Leggere l'etichetta è una cosa che dobbiamo fare su tanti prodotti, sul miele in
16:41particolare. L'etichetta italiana obbliga l'indicazione della provenienza e grazie al lavoro
16:47delle associazioni, tra le quali la cooperativa, anche l'etichetta europea, quindi tutti i Paesi
16:52dell'Unione Europea, nei prossimi mesi indicherà l'origine e il Paese di provenienza e questo è
16:59un'arma in più che possiamo dare ai consumatori. Soltanto con un'analisi e con uno studio dell'etichetta
17:06si può capire effettivamente la provenienza. E poi, terzo e ultimo elemento, ma forse il più
17:11importante, accorciare la filiera e andare a individuare quei prodotti certificati italiani
17:17con gli appositi sigilli e con le apposite indicazioni di miele italiano che vengono dal
17:23nostro territorio. Quindi andare a cercare l'apicoltore, andare a cercare la filiera corta,
17:29il distributore che distribuisce il prodotto locale, dove a quel punto molte delle
17:37possibili truffe vengono arginate perché sono sofisticazioni che non sono alla portata del
17:43piccolo apicoltore, non sono alla portata dell'apicoltore, diciamo, delle nostre zone, sono
17:49sofisticazioni industriali, quindi l'apicoltore offre al mercato un prodotto a gennino. Il piccolo
17:56apicoltore, l'apicoltore del nostro Paese, l'apicoltore che conosciamo direttamente, ci offre un
18:01prodotto sano, un prodotto a gennino ed è una corsia preferenziale che dobbiamo percorrere per
18:06arrivare a un prodotto sano, anche perché premiare quell'apicoltore acquistando da lui il miele,
18:12premiare il nostro territorio, vuol dire assicurare al nostro territorio, al territorio dove viviamo,
18:18dove facciamo crescere i nostri figli, dove svolgiamo le nostre attività all'aria aperta,
18:23vuol dire restituire a quel territorio un elemento di tutela ambientale importantissimo,
18:28che è il lavoro che svolgono le api, quindi dare a quell'apicoltore il compenso di un acquisto di
18:36un miele di qualità, vuol dire dargli modo di proseguire nella sua attività di allevamento delle api.
18:42Premiarlo davvero per l'incredibile sacrificio che fa. Ultimissima domanda Paolo, prima di lasciarti
18:48andare ringraziando ovviamente per essere stato in nostra compagnia, tra i dati che insomma ci
18:53sono stati forniti, tra i dati a nostra disposizione abbiamo notato che c'è una crescita di apicoltori
18:59giovani, cioè nuove generazioni che si approcciano a questo mestiere, si appassionano e continuano,
19:06però resta basso il numero delle donne che invece decidono di fare le apicoltrici, non so se è
19:11corretto neanche insomma il termine, perché è un termine sostanzialmente nuovo, cioè soltanto
19:16l'8% delle donne decide di intraprendere questo mestiere, come mai ancora è tanto forte la
19:22conduzione maschile secondo te, è un lavoro troppo duro, insomma sai gli stereotipi che circolano?
19:27Ci sono molti stereotipi, le donne sono perfettamente in grado e possiamo dirlo in confidenza forse
19:32anche meglio degli uomini, di svolgere alcune attività con le api, le api ricordiamo sono femmine,
19:37sono operaie, si capiscono meglio, l'ape regina appunto è regina ed è la mamma di tutte le api,
19:44la più conosciuta, anche i bambini a cui possiamo fare le didattiche sulle api sono entusiasti,
19:49sapere che le api sono lì al lavoro per noi, tutte operaie, tutto il lavoro, quindi ritornando al
19:55tema, le apicoltrici sono purtroppo penalizzate dal fatto che molto spesso il lavoro dell'apicoltore
20:01chiede una forza fisica, tuttavia nel comparto ci sono alimenti e prodotti dell'alveare come la
20:08pappa reale, il polline, che non richiedono una mano d'opera eccessivamente onerosa, anzi chiedono
20:16una precisione, una dedizione, una puntualità che molto spesso si incontrano proprio nelle
20:21apicoltrici e non si incontrano negli apicoltori che su questo sono un po' carenti, quindi è un
20:28momento in cui è il caso di incoraggiare assolutamente le apicoltrici per andare a
20:33strutturare delle aziende di produzione miele, ma anche produzione pappa reale, ma anche allevamento
20:38api regine, allevamento nuclei, che sono tutti i prodotti dell'alveare, ricordiamo anche tutti i
20:44prodotti agricoli con dei sistemi di agevolazione fiscale, di agevolazione a livello di Tribute
20:49dell'Unione Europea. Il fatto che ci sia un aumento dell'entusiasmo nel mondo dell'apicoltura è una
20:57cosa senz'altro positiva. Positiva da morire, certo. Sì, tutto un po' è anche di quello che è successo
21:02dopo la pandemia, dove comunque si è scoperta una voglia di ritornare un po' alle origini, alle
21:08tradizioni, a coltivare, allevare gli animali come si faceva una volta. Io ringrazio voi per
21:14avermi ospitato, per aver dato modo di esprimere quelle che sono un po' le voci degli apicoltori.
21:19Spero di rincontrarti presto e spero che i nostri ascoltatori colgano il nostro messaggio. Acquistate
21:25miele, acquistate miele italiane. Assolutamente sì. Speriamo del territorio. Soprattutto anche perché ci hai dato dei consigli utilissimi, Paolo, anche per
21:32renderci conto con i nostri occhi che prodotto abbiamo di fronte. Soprattutto privilegiamo i
21:37prodotti italiani dei nostri agricoltori, dei nostri apicoltori, che insomma ci danno un
21:42prodotto davvero d'eccellenza. Tante regole, tanta rigidità e vanno premiato. Ovviamente poi fanno
21:48bene anche all'ambiente, quindi insomma è tutto di guadagnato. Grazie davvero, è stato un piacere.
21:52Buon lavoro ovviamente. A presto. Non solo Roma. Le notizie dalla regione con Elisa Mariani.