Il salotto di Licia Raimondi – puntata del 31 gennaio 2025
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NovitàTrascrizione
00:00Amici del Salotto, bentornati in un nuovo episodio di Scuola del Dottor Paolo Gaudenzi.
00:29Bentornati nel nuovo ciclo di puntate del Salotto di Licia, sempre qui su TGS, il nuovo ciclo del 2025.
00:39Per cui ho il piacere di incontrarvi nuovamente e di dirvi che non vedo l'ora di mostrarvi le novità di questa edizione
00:47che sarà sempre entusiasmante, con ospiti interessanti con cui chiacchiereremo, dialogheremo e anche tante altre novità.
00:56Non voglio svelarvi tutto subito, vi dico che questa prima puntata racconta le eccellenze che fanno risplendere la Sicilia
01:05in tutto il mondo, nel settore della moda, nel settore della danza e nel settore del teatro.
01:12Ecco, che cosa dirvi di più?
01:14Intanto non vedo l'ora di dirvi chi ci sarà in puntata e ve lo dico subito.
01:19Quindi nella prima parte l'imprenditore Giuseppe Gio, che è patron di Gio.com.
01:26Nella seconda parte avremo in collegamento due grandi personaggi della danza, Eleonora Bagnato, direttrice del corpo di ballo dell'Opera di Roma
01:35e Andrea Sarri, da poco premier dancer dell'Opera di Parigi.
01:39Due palermitani a ricoprire un ruolo così importante a livello internazionale e ambitissimo nel settore della danza.
01:47E poi ancora teatro con Paride Benassai, il siciliano che porta in alto il nome del teatro in tutto il mondo.
01:56Ho il piacere intanto di salutare Giuseppe Gio.
01:59Ciao Giuseppe.
02:00Ciao, grazie per l'invito.
02:02Come stai?
02:03Molto bene, grazie, molto bene.
02:06Allora, ti ho intanto introdotto per fare quattro chiacchiere prima di scendere nei dettagli sulla tua vita di imprenditore, professionista, realizzato,
02:17una persona che viaggia in tutto il mondo, anche tu, e che soprattutto è un guru nel mondo della moda.
02:25Prima di questo andiamo in pubblicità, rimanete con noi.
02:36Eccoci tornati in puntata, come vi avevo anticipato, la presentazione dell'imprenditore Giuseppe Giglio.
02:55Allora, Giuseppe, intanto grazie di essere intervenuto nella mia trasmissione, per me è un grande onore.
03:01Grazie, grazie a voi, io lo considero un privilegio essere qua, quindi grazie mille.
03:06Abbiamo tra le novità la nuova collaborazione tra me e la giornalista professionista Giovanna Cirino, che ha preparato una bellissima scheda su di te.
03:15Sei curioso di vederla?
03:17Molto.
03:18E vediamola.
03:20L'imprenditore palermitano Giuseppe Giglio conosce bene il colore del successo in un settore, quello della moda, che per definizione è fatto di concorrezza e competizione,
03:29a cui lui aggiunge passione e determinazione, ma è insisibile.
03:32Tifoso del Palermo, 56 anni, quattro figlie e una laurea in scienze politiche e economiche, ha da sempre affiancato la famiglia nella conduzione dell'attività commerciale.
03:41Per lui lo stile è dato dalla sobrietà, quell'eleganza non appariscente, understatement, rigorosa, pulita nelle linee, che tanto si ispira a Giorgio Armani.
03:50Il parente Giglio è entrato di diritto nel mercato globale con Giuseppe e Federico, figli del patron Michele.
03:56Dalle stoffe a metro della prima merceria in via Ponticello, ai ricavi da circa 25 milioni di euro grazie all'e-commerce della moda, il tempo sembra essere volato.
04:06La data della svolta in termini tecnologici è quella del 19 aprile 1996, quando Giuseppe registra il dominio Giglio.com
04:14e nel 2021 la società diventa l'unica di Palermo e una delle pochissime imprese del mezzogiorno a essere quotata alla Borsa di Milano, e Giuseppe ne assume il ruolo di presidente e amministratore delegato.
04:25Oggi, grazie all'abilità e alla capacità dell'intera famiglia, Giglio.com è conosciuto su scala internazionale dove compete con i grandi player dell'e-commerce.
04:35Giuseppe Giglio è un siciliano di scoglio, legato al mare, da cui per scelta non ha voluto allontanarsi e se fosse un capo d'abbigliamento sarebbe certamente un giubbotto di pelle,
04:45il classico bomber da indossare con jeans e polo. Infatti, nella sua quotidianità sono banditi i capi formali.
04:54Quindi le tue preferenze sono molto basic, quindi bomber, pasta con ragù?
05:02Assolutamente sì, io considero la giacca una divisa, una divisa di lavoro, ma io sono una persona che ama un abbigliamento molto più semplice, un abbigliamento sportswear.
05:18Il mio capo per eccellenza è una polo di piquet di cotone con la quale faccio estate e inverno.
05:26Allora, io ti dico la verità Giuseppe, sono stata una settimana a cercare di capire cosa dovevo indossare oggi che c'è di tui studio.
05:35Mi hai messo profondamente in difficoltà.
05:38Hai detto?
05:39Eh sì, certamente. Stiamo parlando di Giglio.com.
05:43Hai scelto bene, hai scelto benissimo perché le tue linee rigorose, come raccontavo, sono quelle che preferisco. Io amo una linea molto sobria.
05:55Ma secondo te siamo sempre noi a dover indossare un capo? O è il capo a indossare noi?
06:03Cioè, è possibile anche interpretare un ruolo che è magari diverso dalla nostra personalità scegliendo un determinato abbigliamento?
06:12Allora, la domanda è interessante. Io credo che la donna debba sempre indossare un abito e mai farsi indossare da un abito perché significerebbe comunque snaturarsi rispetto a quella che è la propria personalità.
06:25Invece, credo che una donna debba sempre vincere sull'aspetto esteriore e quindi propendo per la prima risposta.
06:34È ovvio che può capitare il contrario, ma deve esserci una sorta di gioco, una sorta di complicità con l'abito che stai indossando.
06:42Sai che stai indossando una maschera e non è quello che vuoi essere, ma in quel momento magari ti aggrada apparire.
06:49Quando hai capito che Gio.com stava facendo il botto?
06:57Il giorno prima. Nel senso che io scherzando dico che Gio.com nasce per legittima difesa.
07:08Perché io, terminati i miei studi, mi sono ritrovato ovviamente calato in una realtà commerciale che era solida, che era avviata, ma che non era l'aspirazione della mia vita.
07:25Io non mi vedevo all'interno di un negozio di abbigliamenti a servire il cliente, a scegliere per lui o a consigliarlo su cosa dovesse acquistare.
07:38Non ero un venditore, non mi sentivo un venditore, non credevo che quella potesse essere la mia strada.
07:43Fortunatamente in quegli anni, erano anni in cui si cominciava a parlare di questo mondo sconosciuto ai più, che si chiamava Internet.
07:51Nessuno capiva bene cosa fosse e soprattutto a cosa servisse. Era il 1995, nel 1994-1995.
07:58Cioè a livello pionieristico?
08:00Nel 1995 non c'era niente.
08:02Non c'era idea?
08:03Non c'era niente. Non esisteva Ebay, non esisteva Google, non esisteva nulla di tutto ciò.
08:09Amazon era nata tre mesi prima, Amazon è dell'estate del 1995, ed era una libreria perché vendeva soltanto libri all'inizio.
08:19Il motore di ricerca era altavista, ma credimi, ti sto parlando di un'altra epoca geologica.
08:26Magari i giovanissimi non hanno idea di questo capitolo, della storia, della moda.
08:30No, esatto, perché è davvero un'altra epoca.
08:34Io però ho capito che quella in realtà poteva essere invece una via di salvezza mia, personale, nel senso che poteva rappresentare un'alternativa.
08:44E quindi mi sono buttato in questo mondo fatto di tecnologia, fatto di schermi neri a riga di comando, perché praticamente la navigazione era ridotta al minimo.
08:58Quasi non esisteva, si navigava a riga di comando.
09:03Ma tu hai avuto la visione, la classica visione dell'imprenditore illuminato.
09:06Sì, oggi è facile dirlo a posteriori. Allora era più un sogno.
09:10Eh sì.
09:11Però effettivamente, diciamo, così è stato.
09:13Così è stato, perché infatti in questa puntata si parla di stelle.
09:16Stelle nella danza, etoal, stelle nel teatro, stelle nell'imprenditoria.
09:21Che meraviglia. Io approfitto per salutare Eleonora, che conosco, ci conosciamo da bambini e quindi sono molto contento di essere qui con lei oggi.
09:29Quindi volevo darle un abbraccio, anche se a distanza.
09:33Tra un po' ci collegheremo insieme, al momento non è ancora collegata, potrai salutarla anche dopo.
09:40Allora, quando tu pensi al domani, al domani nel settore della moda, cosa vedi?
09:50Vedo delle dinamiche che con le dovute proporzioni rimangono simili.
09:57Nel senso che vedo dei giovani che oggi hanno un modo di vestire di rottura, ma lo siamo stati anche noi.
10:04Non ti ricorderai i tempi di Bescopa, di El Charro, era tutta una moda che gli adulti non comprendevano.
10:10Quindi non inventiamo niente di nuovo nel mondo della moda.
10:15Alla fine è un riciclo, in qualche modo, di giovani che devono trovare una loro via.
10:25Certamente c'è una grande novità nel modo in cui il desiderio di un prodotto si forma.
10:33Allora, 15-20 anni fa, il desiderio si formava davanti a una vetrina o all'interno di un reparto di un negozio.
10:41Quando un venditore o una venditrice ti mostravano ciò che era disponibile.
10:45Oggi invece il paradigma della scelta è completamente diverso.
10:48Il desiderio di un prodotto si forma inciampando su una pubblicità su Facebook, su una storia di Instagram.
10:55Quindi il modo in cui ci si approccia all'acquisto è cambiato in modo definitivo, non si torna indietro.
11:04Nell'oceano di offerta, nel settore dell'abbigliamento, ho due domande.
11:16Quando è che un capo si può definire iconico?
11:20Immagino che tu consiglierai di acquistare capi iconici nel caso in cui si volesse fare un certo investimento nel settore dell'abbigliamento.
11:28Certo, non è semplicissimo.
11:30Come ci dobbiamo orientare noi consumatori?
11:33Sia nel settore del lusso ma anche nel settore del prêt-à-porter.
11:37Ma il capo iconico oggi lo si trova trasversalmente in tutti i settori.
11:42Un Levi's 501 è un capo iconico e certamente non possiamo chiamarlo lusso.
11:47Può essere un capo iconico invece una borsa di bottega Veneta.
11:53Quindi trasversalmente tutto quello che ci sta nel mezzo potrebbe diventare o potrebbe essere considerato iconico.
11:59La t-shirt di Diesel è un capo iconico.
12:02Quindi un capo che riesce ad attraversare i tempi, riesce ad attraversare la moda, riesce a resistere,
12:08riesce a trascendere quella che è la stagionalità che è tipica invece del mondo della moda.
12:14Il mondo della moda è fatto di stagioni che si susseguono, che si rincorrono, che nascono e che muoiono,
12:21di prodotti che dalle vetrine di una boutique finiscono nelle vetrine di un outlet.
12:27Ecco, tutto quello che riesce a resistere trasversalmente in questo percorso diventa iconico.
12:33Certo, anche perché poi c'è tutto un altro capitolo che è il second hand e l'economia circolare nel campo della moda.
12:40Abbiamo gli armadi che scoppiano, continuano a comprare, di fatto però abbiamo sempre bisogno di acquistare in un certo quel modo.
12:49C'è anche un tema legato alla sostenibilità.
12:52Per esempio se c'è una grande differenza sulle nuove generazioni è proprio il fatto che i ragazzi oggi sono più attenti a questo tipo di temi.
13:00Il tema della sostenibilità, il tema del riciclo, il tema del recupero è un tema che forse le nuove generazioni
13:08sentono di più di quanto non sentiva la nostra generazione a quell'età.
13:12Quando magari il second hand era visto semplicemente come un risparmio economico,
13:20oggi invece conquista un'accezione più bella, più giusta, più corretta.
13:26È una filosofia anche una certa attenzione all'ambiente.
13:29Assolutamente sì.
13:30E lo è.
13:31Che è il contrario del fast fashion che secondo me è correttamente inquadrato come una moda che tradisce determinati valori di ecosostenibilità.
13:42Ed è così.
13:43Quando dicevo prima che sentiamo sempre l'impulso di acquistare non era un voler dire che facciamo bene ovviamente.
13:51Era un voler dire che in un certo quel modo siamo anche vittime del consumismo dagli anni 80.
13:56Ci portiamo dietro questa cosa.
13:59Sicuramente non è un percorso virtuoso secondo me il fatto di avere sempre quest'impulso a comprare eccessivamente.
14:05Ora lo dico a te e tu mi vieni a dire non dire queste cose.
14:08No, no, no.
14:09E' chiaro che tutto quello che è un'esagerazione non va bene.
14:14Non lo è nel cibo.
14:16Se ce l'assimo tutte le sere al ristorante probabilmente sarebbe un eccesso anche quello.
14:22Quindi comprare un prodotto perché ti piace, perché ti vuoi premiare, perché comunque hai cura del tuo modo di vestire, del tuo modo di abbiarti.
14:33Farsi una coccola.
14:34Di presentarsi sì, secondo me è corretto.
14:36La coccola ci sta.
14:38E' giusto diciamo, ma è giusto allo stesso modo così come magari si recupera oggi qualcosa del cibo che qualche anno fa sarebbe stato considerato uno scarto e oggi invece magari viene recuperato in un piatto di alta cucina.
14:54La stessa cosa possiamo aprire gli armati delle nonne e tirar fuori dei prodotti che sono senza tempo e che potrebbero avere un'eriteggia o un'appeal particolarmente importante.
15:07È importante fare queste riflessioni.
15:09Allora, come avevamo già ampiamente anticipato in collegamento video abbiamo due grandi personaggi.
15:16La nostra Stella più grande, la nostra Etuale, sarà per sempre la nostra Etuale, è una star internazionale, è stata prima ballerina dell'Opera di Parigi, adesso è direttrice del corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma.
15:33E Leonora Vagnato.
15:34Ciao Leonora.
15:36Eccomi, finalmente ci siamo riusciti.
15:39Finalmente, grazie di aver partecipato a questa iniziativa, di aver voluto appunto far incontrare te con Giuseppe che so che siete amici da tanto tempo.
15:50Praticamente sono in super famiglia perché con Giuseppe siamo cresciuti insieme.
15:56La famiglia Giglio, diciamo che il papà era come uno zio per me, perché da piccolina mi ricordo delle boutique Giglio, ovviamente mio papà che è stato rappresentante in Sicilia di Diesel, il primo amico storico della famiglia Giglio.
16:15Quindi noi ci siamo veramente conosciuti da piccoli, ci siamo sempre seguiti nei nostri percorsi vari.
16:23Tra l'altro adesso meravigliosa bimba nipotina di Giuseppe che sta studiando anche qui alla nostra scuola come stage, perché lei è un'affassionata di danza.
16:35Quindi insomma tutto il giro di famiglia si ritrova e Andrea è il mio piccolo figlio perché c'è questa sorpresa di quest'altro palermitano che è stato nominato adesso con grande orgoglio.
16:48Io l'ho visto arrivare proprio da piccolo, piangerne addosso tante volte perché gli mancava la famiglia, gli mancava Palermo.
17:00Ma quindi tu e Andrea vi eravate già incontrati in presenza a Parigi?
17:06Io sono la piccola madre di Andrea, cioè il giorno che lui è arrivato a Parigi lui mi ha scelta come madrina perché era una tradizione all'Opera.
17:20E ovviamente Andrea, anche i miei figli sono orgogliosi di questo percorso perché li ha visti nascere e Andrea veniva a casa spesso anche quando aveva bisogno di un fisioterapista, di tutto quello che serve, di un supporto psicologico, di sentirsi a casa.
17:39Quindi è proprio un orgoglio sia per la nostra città che va avanti la sicilianità a Parigi e io glielo dissi quando sono andata via quattro anni fa, ho fatto il mio addio già, gli dissi proprio testuali parole.
17:56Adesso tocca a te, sicuramente poi racconterà anche lui l'emozione che ha provato perché io veramente sono fiera di quello che ha fatto in questi anni.
18:11Eleonora, è una casualità, coincidenza, una congiuntura, una congiunzione astrale incredibile che mi rende felice in questo momento perché intanto il fatto che ripresento Andrea Sarri che è da qualche giorno Premier Dancer al Teatro dell'Opera di Parigi,
18:31quindi due palermitani a distanza di pochi anni, è un fatto eccezionale. Ecco, volevo proprio trasmettervi questo cari amici del Salotto che è un fatto eccezionale, epocale, che i due palermitani appunto diventano primi ballerini dell'Opera di Parigi.
18:46Significa che Palermo spacca nella danza, nel mondo e quindi non possiamo non ignorarci.
18:55Io dico sempre che il talento siciliano ha qualcosa di diverso e Andrea aveva questa personalità già da bambino che un po' mi riconoscevo, il lato maschile ovviamente era molto diciamo di carattere lui e questo gli dava qualcosa di diverso che i francesi alla fine apprezzano.
19:22So che siete entrambi amatissimi, tu Andrea anche pur essendo più giovane, quindi insomma anche dal punto di vista dell'opinione pubblica fate scalpore, cioè vi amano i francesi.
19:34Pure questo è strano perché in genere i francesi non manifestano simpatia per gli italiani e invece…
19:39Le radici non mentono Licia, le radici non mentono, noi siciliani siamo diversi.
19:45Andrea è proprio così.
19:47A Roma e io qui a Parigi con carriere comunque abbastanza importanti, portiamo avanti l'orgoglio italiano anche fuori e ora Eleonora è tornata in Italia ma io continuo qua a Parigi come lei l'ha fatto durante tutta la sua carriera.
20:04Come ti senti? Come ci si sente?
20:06Come ci si sente? Dopo anni di sacrificio è difficile realizzare che uno ce l'ha fatta, che finalmente è diventato primo ballerino dell'Opera di Parigi, è una cosa abbastanza grande.
20:21Ancora non ci credi.
20:22Mi sento molto felice, mi sento bene con me stesso, vuol dire che tutti i sforzi che ho fatto, i sacrifici hanno portato un frutto a quello che ho fatto, quindi sono molto felice.
20:41E' vero che quando hai fatto il primo provino all'Opera di Parigi hai avuto un piccolo, come dire, un entoppo, chiamato elegantemente entoppo, eppure sei stato preso.
20:56Sì, sono caduto quel giorno e dissi i miei genitori, vabbè ci abbiamo provato, possiamo tornare a casa.
21:03E invece no, e invece avranno visto questa luce che avrà visto la mia insegnante quando mi ha detto di venire a Parigi, e quindi l'avranno vista pure loro a Parigi.
21:16Eleonora, cosa hai visto in Andrea?
21:18Qualcosa di diverso. Lui era un bambino con tanta energia e voleva sempre strafare, anche a livello proprio di personalità, e quindi già si vedeva il suo talento, cioè non è così difficile.
21:42Il talento non te l'hanno insegnato, il talento ce l'hai alla nascita, io dico.
21:50Però ti posso dire che ci sono tanti siciliani, perché io a Roma ho un stacco di bravi ballerini siciliani, ovviamente sono attratti sicuramente dalla mia direzione perché sono siciliana.
22:07E anche a scuola ho un stacco di ragazzine che, come Andrea, vengono qui all'età di otto anni e lasciano la famiglia.
22:16Quindi questa è stata la forza anche di Andrea, di tenere duro perché si è fatto talmente tanti pianti che voi non potete immaginare.
22:25E c'eri tu in quei momenti a sostenerlo.
22:28Cosa gli dicevi l'Onora in quei momenti?
22:36Cosa ti diceva per confortarti?
22:39Stai tranquillo che tutto andrà bene, continua a lavorare, mi ha sempre sostenuto, mi faceva capire che questi momenti difficili li aveva passati pure lei e che erano tra virgolette normali.
22:54Adesso che siete arrivati entrambi all'Apice, due percorsi diversi, cosa volete comunicare ai giovanissimi?
23:03Io sono vecchio ormai, lui è in piena carriera.
23:07Certo, tu vecchia no, l'Onora non si può dire.
23:13Giuseppe diglielo tu!
23:17Chi lo vuole dire lo dica! Date un messaggio a questi giovanissimi che hanno voi come modello, cosa volete dire?
23:24Sicuramente che il sacrificio va fatto e col tempo tutto arriva, perché oggi comunque il sacrificio è molto raro, lo possiamo dire.
23:38Quindi devono capire questa generazione che c'è tanto da lavorare, tanto da faticare e poi si arriva a un obiettivo, a quello che un po' sogniamo da piccoli.
23:50Io direi pure di non lasciare mai, anche se uno crede che non ce la può fare.
23:58Come dice l'Onora, penso che i giovani di oggi, io sono sempre giovane per carità, però penso che le carriere delle persone vanno tanto veloci in questo periodo, in questo momento della vita.
24:11Quindi le persone hanno tendenza di andare veloce, arrivare molto velocemente, quindi non si rendono conto cos'è veramente il lavoro puro e duro, sudare le cose, arrivare veramente a avere un ruolo, a fare una carriera, a volere quello che è.
24:28Quindi dire ai ragazzi di non lasciare, perché i momenti difficili ci saranno, che sia prima o che sia dopo. A un certo punto una difficoltà si deve affrontare e non bisogna lasciare.
24:47Grazie, grazie per la vostra testimonianza, per averci dato il privilegio di ascoltarvi. Penso che tutti i siciliani saranno invisibili in questo momento per questa accoppiata che sono riuscita a unire nella mia trasmissione.
25:05Allora che dire, vi aspettiamo presto a Palermo, quando tornerete spero di potervi incontrare anche di persona. Vi mando un abbraccio grandissimo.
25:16A presto, grazie Eleonora Bagnalo, grazie Andrea Sarri, ciao a tutti, ciao Giuseppe, ciao Ele, grazie a te per tutto.
25:31Siamo tornati in studio, è una bella chiacchierata, molto emozionante.
25:38È interessante perché oggi i social invece mandano un messaggio che non sempre è in linea con quello che abbiamo sentito, perché spesso i ragazzi pensano che la vetrina social sia una scorciatoia per ottenere consenso, per ottenere carriera, visualizzazioni, visibilità.
26:02Invece i risultati quando sono importanti devono arrivare in questo modo, attraverso un lavoro duro, un lavoro quotidiano, una dedizione, una passione. Scorciatoie non ce ne sono.
26:18È vero, è proprio così. Abbiamo due schede, la prima su Eleonora, l'altra su Andrea, tutte e due a cura di Giovanna Cirino. Le mostro, dovevo mandarmela all'inizio ma poi praticamente siamo stati entrati subito nel vivo della chiacchierata e quindi le vediamo adesso. Cominciamo con Eleonora Bagnato.
26:43I sogni sono desideri e a volte si realizzano, come nel caso di Eleonora Bagnato, etuale internazionale direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell'Opera di Roma. Il suo è un viaggio straordinario nel mondo della danza, fatto di sacrifici, tanti sacrifici e risolutezza, dimostrazione di come talento e passione possano trasformare i sogni in realtà.
27:05La stella palermitana del balletto classico inizia i primi passi all'età di 4 anni, quando seguiva la mamma nel negozio di vestiti, ma il cuore batteva forte oltre le vetrine, dove si ritrovavano le bambine che frequentavano la vicina scuola di danza in cui anche lei muoverà i primi passi.
27:21Sempre sostenuta dalla famiglia, a 12 anni si trasferisce a Montecarlo a studiare nell'Accademia di Marica Bresobrasova, raggiungendo risultati importanti in breve tempo. A 14 anni viene ammessa nell'Ecole des Dances dell'Opera di Parigi, tempio del balletto francese, entrando poi in compagnia e iniziando a ricoprire i principali ruoli nei balletti classici e contemporanei.
27:44Un percorso costellato anche di qualche incursione nel pop, ballerina in un videoclip di Vasco Rossi, a Sanremo con Bonolis, ad Amici con Maria De Filippi. Appassionata di moda veste sempre in modo elegante, ma gli amori più totalizzanti sono danza e famiglia. Con suo marito, l'ex calciatore Federico Balzaretti, ha saputo creare un nido d'amore fonte di energia e gioia.
28:06Vediamo il servizio su Andrea Sarri, di Giovanna Cirino.
28:16Dopo Eleonora Bagnato, un altro palermitano diventa primo ballerino all'Opera di Parigi. E' Andrea Sarri, 26 anni, scelto come premier danse su proposta del direttore della danza José Martínez e del direttore generale Alexander Neff. Un risultato incredibile, nove anni dopo l'ingresso nella compagnia, dove ha ottenuto ben tre promozioni, prima di quella che lo porta a salire il gradino più alto.
28:42Sarri è stato insignito del Prix de la Hope, importante riconoscimento artistico attribuito ai migliori giovani talenti della danza. Si può dire che Andrea Sarri abbia imparato contemporaneamente a camminare e ballare. Infatti sin da piccolo non si faceva scappare occasione per esibirsi, per strada, a scuola o nella cameretta. Per lui ogni luogo era un palco sul quale esibirsi e gioire.
29:06Il giovane talento muove i suoi primi passi di danza all'età di sei anni e mezzo, praticando inizialmente gli stili pop, breakdance e funky. In seguito manifesta la propensione per la danza classica e i genitori lo affidano all'insegnante del teatro biondo stabile di Palermo, Cinzia Cona.
29:22Dopo qualche mese la maestra informa la famiglia che sono aperte le audizioni per entrare all'Opera di Parige e che Andrea ha tutte le carte in regola per farcele. Così all'età di nove anni si trasferisce con la famiglia a Parigi e si presenta al provino, ma all'uscita è demotivato a causa di una caduta durante la performance e teme di aver fallito la prova. Invece contro ogni pronostico si ritrova nella compagnia e da quel momento dà anima e corpo alla danza.
29:52Salutiamo l'ospite Giuseppe Giglio, grazie di essere stato insieme a noi. Grazie, grazie a voi. Andiamo in pubblicità, rimanete con noi, tra un po' un altro ospite strepitoso, ma rimanete con noi.
30:22Una puntata davvero intensa, spero che l'abbiate apprezzata come la sto apprezzando io, perché a volte si vivono le emozioni e le vive insieme a voi. Sono una persona abbastanza verace, questo l'avrete compreso in un certo modo.
30:47Ho il piacere di presentarvi, come vi avevo anticipato, un'altra eccellenza siciliana, addirittura abbiamo visto su Netflix con Franz Kretsch, paride ben assai. In America te ne sei andato per recitare e portare in alto anche il dialetto siciliano in tutto il mondo.
31:12Sì, è stata un'esperienza fantastica. La serie, appunto l'hai detto, Franz Kretsch, è girata a Los Angeles, a Hollywood e poi a Firenze e poi anche in Sicilia. E quando è uscita è stata la serie più vista al mondo.
31:29Soltanto?
31:30Sì, allora da due anni fa quando è uscita su Netflix è stata la serie più vista, con una grandissima Zoe Saldana, però ispirata a una storia realmente accaduta in Sicilia, nel paese di Aliminusa.
31:46Vediamo che cosa ha scoperto Giovanna Cirino sul tuo conto.
31:50Sono curioso anch'io.
31:51Vediamo la scheda di Giovanna sul paride ben assai.
31:55Paride ben assai, attore, regista, direttore artistico, autore di testi teatrali, è tra i più rappresentativi volti del teatro siciliano degli ultimi 40 anni.
32:06Ha recitato con registi del calibro di Paolo Virzi, Giuseppe Tornatore, Emanuele Crialese, Roberto Andò, Ficarre e Picone, solo per ricordarne alcuni.
32:15E nel 2017 ha vinto il premio Musa d'argento come migliore attore per l'interpretazione di Pino Puglisi e ha preso parte anche ad alcune puntate delle serie televisive La mafia uccide solo d'estate e Macari.
32:29Il riconoscimento internazionale avviene nel 2022 con la miniserie drammatica per la tv americana From Scratch, La forza di un amore, trasmessa su Netflix.
32:40Ben assai è tra i protagonisti con il ruolo di Giacomo Ortolano, anziano padre siciliano in conflitto generazionale con il figlio.
32:48La sua interpretazione lo porta a conquistare la mecca del cinema e il pubblico, un successo travolgente per l'intera serie,
32:55che ha registrato oltre 106 milioni di visualizzazioni, piazzandosi al primo posto tra le più viste al mondo.
33:02Tra le curiosità di questo lavoro negli States, forse non tutti conoscono l'aneddoto legato al dialetto siciliano,
33:09che è stato l'unico a non essere stato doppiato nei 130 paesi in cui è stata trasmessa la serie.
33:15Qualche giorno fa Paride Benassai è stato applaudito da un pubblico entusiasta dal palcoscenico del teatro a parte,
33:22nello spettacolo Sale e Pepe, dove ha vestito i ruoli di uno chef stravagante che tra pentole, erbe e spezie,
33:28dà vita a un cunto vivace e ironico.
33:33Grazie, grazie veramente a chi ha pensato, a chi ha realizzato, grazie, sono veramente grato.
33:42Com'è stato recitare con tua figlia?
33:45Ebbè, fantastico, io ritengo mia figlia molto brava, però capisco pure che è molto difficile il doppio ruolo di regista e di papà.
33:57Perché?
33:59Perché un papà rimane sempre un papà, un papà è contestabile, un regista un po' meno,
34:08però spesso il figlio dimentica che in quel momento il papà è un regista,
34:14ma lei è veramente una forza della natura, è cresciuta nella stessa scuola di mia sorella,
34:25che a sua volta ha cresciuto Eleonora Bagnato.
34:29A proposito, anche questo fioriluge che ti lega dell'Eleonora?
34:33Beh, come ho detto prima, è un'alchimia, i pianeti si sono allineati e in qualche modo,
34:42lo penso fortemente, la Sicilia negli ultimi anni ha espresso dei grandissimi talenti in tutte le arti,
34:54in svariati campi, cioè noi oggi abbiamo veramente delle figure che hanno tracciato una strada e continuano a tracciarla.
35:06Infatti il mio lavoro, a differenza di quello che un po' accade normalmente,
35:13io appartengo a una generazione di attori che hanno scommesso sulla propria città,
35:19appartendo dal presupposto che ogni luogo potesse essere teatro.
35:26E' un po' allottato e contrastato a tutta una forma di provincialismo culturale,
35:32per cui tutto ciò che viene da fuori allora ha una patente.
35:40Tu parlavi giustamente di From Scratch, quando io ho recitato in questa serie in palermitano,
35:47infatti in siciliano l'altra era Lucia Sardo, che ricordiamo per I cento passi,
35:53lei è più della zona orientale della Sicilia, Roberta Rigano, anche lei di quella zona lì,
36:00e poi invece il quarto attore italiano era Eugenio Mastrandrea, l'attuale capitano dei Carabinieri in Don Matteo, ma lui è di Roma.
36:08Allora quando recitavo in palermitano, con questa cadenza occidentale,
36:14io mi sentivo una grande responsabilità, perché sapevo che in quel momento rappresentavo un territorio,
36:23rappresentavo una terra, rappresentavo una cultura.
36:28Un tempo parlare in siciliano era considerato un'espressione volgare, di bassa levatura,
36:34oggi invece si inizia a capire come il siciliano, che io amo definire lingua siciliana, non dialetto,
36:43la lingua siciliana invece è un'espressione raffinatissima, di grande cultura.
36:48Anche un riscatto reputazionale passa anche da questo?
36:53Penso proprio di sì, ma infatti io ne sono grato, io sono grato alla mia terra, sono legato tantissimo alla mia terra,
37:00so che la nostra terra purtroppo non è incapace di affermare, per cui la cosiddetta patente della visibilità
37:09deve andartela a confezionare da un'altra parte.
37:13Però questo lentamente secondo me è destinato a cambiare.
37:17Quando tu parli di Francisco, quando in 120 paesi al mondo,
37:22mentre tutti gli attori americani, gli attori di origine orientale che erano coinvolti in questa serie
37:29sono stati tutti doppiati nelle varie lingue, adesso in giapponese, in russo, in francese, in ucraino eccetera eccetera,
37:38invece in 120 paesi al mondo l'unica lingua che non si è potuta doppiare, ma solo sottotitolare, è stata la lingua siciliana.
37:50Il che significa tantissimo, significa che in tutto il mondo hanno ascoltato i suoni dell'animo popolare di questa terra.
38:00Attraverso te!
38:03In questo caso sono stato io l'ambasciatore, ma di qualità, di talenti in grado di farlo ce ne sono tantissimi nei vari campi.
38:13Qualche giorno fa ho incontrato una donna siciliana che venne a vedere un mio spettacolo,
38:21che però vive in Australia da tantissimo tempo, dove la serie ha avuto un grande successo.
38:26Quando mi ha visto mi disse proprio, ovviamente è un mio grande piacere,
38:31guarda posso fare una fotografia con te, ma tu sei molto amato dalla nostra parte eccetera eccetera.
38:36Così come è accaduto anche, mi ricordo che quando uscì ci fu un mio amico che mi disse,
38:42ma sei diventato improvvisamente famoso a New York, dove ovviamente gli italo americani sono siciliani, sono tantissimi eccetera eccetera.
38:52Io sono stato dieci volte a recitare in America in teatro, invece questa qua è stata la prima volta,
39:00i pianeti sono allineati dalla mia parte, ho avuto questa bella fortuna di recitare a Hollywood,
39:09negli studi dove un tempo Charlie Chaplin girava i suoi film.
39:14Incredibile, che emozioni.
39:16Invece per quanto riguarda l'ultimo spettacolo che hai messo in scena, quindi Sale e Pepe,
39:22c'è una sorta di pietanza come pretesto si potrebbe dire.
39:27Sì, partendo dal presupposto che il cibo è cultura commestibile.
39:32Allora ho scritto questo testo dove faccio un viaggio di fatto direi quasi antropologico dentro le nostre memorie,
39:45racconto le ultime taverne di Palermo, racconto il tocco che era un gioco tipicamente palermitano siciliano,
39:54si faceva nelle nostre taverne, che ormai è rimasto soltanto una marca di birra,
40:00è un gioco che mette in risalto la filosofia del nostro animo siciliano,
40:05questa nostra necessità di dire una cosa per affermare esattamente il contrario.
40:11Sì, tipico, c'è un mondo qui.
40:14Capisci la cosa, la parola, la miglior parola è chi da cui si dice, non so se il mio dire entra nel tuo capire,
40:20ma soprattutto quanto tempo ci resta.
40:22Pensa che in un'epoca in cui non c'erano i social, cioè la condivisione.
40:30Tu potevi essere un operaio, un muratore, un idraulico, un professionista, un architetto
40:38e affinuti travaglio si andava nelle taverne per rilassarsi, per bere e fare questo gioco
40:47che era anche occasione di socializzazione.
40:50Lo scopo, chissà, era quello di far bere in maniera smisurata a qualcuno o a discapito di qualche altro.
40:57Cioè rendere qualcuno…
40:59Tipico, insomma, va bene, noi siamo veramente…
41:02È la nostra…
41:03Anche il teatro c'è l'aperto dei siciliani.
41:05Paride, allora, adesso siamo quasi in conclusione, vorrei sapere da te
41:09se hai progetti qua in Sicilia o te ne scappi subito all'estero di nuovo?
41:14No, non scappo assolutamente, invece grazie di questa domanda io sarò il 23 di febbraio
41:21al Teatro Politeama di Palermo con un musical straordinario, Camicette Bianche,
41:27che si ispira a una storia realmente accaduta il 25 marzo del 1911
41:33quando a New York bruciò proprio una fabbrica di camicette dove perirono 320 donne.
41:42Tra queste 93 italiane di origine siciliane.
41:46Sabatterini ha fatto uno straordinario musical che vede in scena 23 elementi, attori, attrici,
41:57e io faccio una mia partecipazione, è stata di recente al Teatro San Babila di Milano
42:02dove ha riscosso un successo strepitoso.
42:05Verremo a vederti.
42:06E vedere i milanesi alzarsi in piedi ed applaudire è veramente una bella soddisfazione.
42:12Paride, ti ringrazio, saluta i nostri telespettatori del salotto.
42:16Grazie a voi, lunga vita al salotto di Licia Raimondo.
42:21Bravo, per altri chissà quanti anni mi dovrete sopportare.