Ieri pomeriggio si è concluso il primissimo intervento di ripristino della viabilità dell'area di Zafferia colpita dal nubifragio. Ma resta alta la paura dei residenti. Un sopralluogo conferma che è stato l'incendio di una montagna a scatenare la colata di fango. Il torrente potrebbe essere tombato in alcuni punti.
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NovitàTrascrizione
00:00L'isolamento a Zafferia non c'è più da ieri pomeriggio, ma dire che tutto sia
00:04tornato alla normalità evidentemente non è possibile.
00:06La passerella che collegava la zona di via Cuba con il resto del paese è stata
00:10liberata, adesso si transita anche con le auto. Ma è tutto il contesto che
00:14preoccupa gli abitanti di questo villaggio. Soprattutto a Monte si vedono
00:17ancora i segni della colata di fango che domenica ha invaso la via Fornace e
00:20tutta la zona di Chiesa Vecchia. Anche la strada arginale è stata liberata, ma in
00:24alcuni punti è percorribile solo con mezzi adeguati al fuoristrada.
00:28Ieri pomeriggio il sopralluogo degli assessori minuti leccaminiti del
00:31direttore generale del comune Puccio, dell'ingegnere capo del genere civile
00:34trovato e dei rappresentanti dell'autorità di Bacino, che ha confermato
00:37come la grandissima quantità di fango e detriti che ha riempito il grado del
00:41torrente e invaso tutta la zona, sia arrivata dalla montagna che domina
00:44l'intera vallata. Nel corso dell'estate un incendio ha
00:47distrutto la vegetazione e reso il terreno più soggetto a frane e smottamenti.
00:50L'enorme quantità di pioggia accaduta domenica mattina ha fatto il resto, ha
00:54innescato un effetto a catena che ha messo capo tutta questa zona. Siamo ancora
00:58in pieno inverno ed è scontato che altre grosse precipitazioni potrebbero
01:01arrivare nelle prossime settimane. Adesso dunque occorre intervenire su due
01:05fronti. Quella in montagna, per far sì che il resto del versante che non ha
01:08ancora ceduto possa non farlo nelle prossime piogge, e poi serve un
01:12intervento ancora più immediato, ma a valle. Il greto del torrente, che è salito
01:16di quasi due metri di livello rispetto a prima, dovrà essere nuovamente abbassato
01:19per fare spazio allo scorrimento delle acque e anche ad eventuali detriti.
01:23A Palazzo Zanca si sta già lavorando per avviare questo tipo di attività, che
01:27appare particolarmente urgente, visto che in alcuni punti il letto del torrente è
01:31addirittura più alto del livello della strada. E poi ci sarà una terza fase,
01:35quella evidentemente definitiva, quella che metterà in sicurezza questa zona del
01:38paese e non solo. Infatti è in corso di realizzazione la
01:41progettazione di un intervento generale di messa in sicurezza idrogeologica di
01:45tutta l'area di Zafferia, con una trentina di milioni che sono stati messi
01:48a disposizione dell'ufficio del commissario per l'emergenza idrogeologica
01:51di Palermo. I tecnici in questo momento stanno valutando i vari tipi di
01:55interventi da eseguire nei diversi punti in cui il torrente Zafferia incrocia le
01:58abitazioni. Tecnicamente, da più parti, la soluzione
02:01individuata per quest'area è quella di chiudere il torrente, una tombatura almeno
02:05parziale nei punti in cui la strada e il torrente non possono coesistere perché
02:09manca lo spazio per entrambi. Nelle prossime settimane è probabile che se ne
02:13saprà di più, ma in ogni caso, al netto delle ipotesi di spostare altrove
02:16alcune famiglie ed eliminare le loro case, la soluzione non può che passare dalla
02:20messa in sicurezza della montagna, da dove non deve venire più giù tutto
02:24questo materiale.