ROMA (ITALPRESS) - L’economia e la finanza a portata di tutti. Nella centoquattordicesima puntata di Italpress Economy, Claudio Brachino intervista il direttore generale del Centro Studi Tagliacarne, Gaetano Fausto Esposito, e con Giuliano Zoppis affronta i principali temi economici del momento.
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00:00Benvenuti da Claudio Brechino, nuova puntata di Talkpress Economy, cominciamo come nostra
00:15abitudine con l'Italia, tre gli argomenti che abbiamo scelto e tra questi anche l'inflazione,
00:21non tanto per sapere come va o come non va, ma anche perché il cosiddetto paniere, cioè
00:25le voci che vengono messe dentro della nostra vita economica, anche quotidiana, sono cambiate
00:30con delle aggiunte anche, tra virgolette, curiose. Sentiamo.
00:34La crescita dell'Italia si è fermata nel quarto trimestre del 2024, come in quello
00:42precedente. Infatti, in prodotti interno l'ordo registra una crescita congiunturale nulla,
00:48mentre sale dello 0,5% su base annuale, e quanto emerge dalla stima provvisoria fornita
00:54dall'Istat. I dati riflettono la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel
00:59comparto dell'agricoltura, silvicoltura e pesca, di un aumento in quello dell'industria
01:04e di un calo in quello dei servizi. Dal lato della domanda vi è un contributo
01:09negativo della componente nazionale e un apporto positivo della componente estera netta. Senza
01:15nuovi impulsi favorevoli sarà molto difficile raggiungere un traguardo di incremento del
01:20PIL attorno all'1% nell'anno in corso, è il commento dell'ufficio studi di Confcommercio.
01:26Accelera l'inflazione. A gennaio, secondo le stime preliminari dell'Istat, l'indice dei prezzi
01:34al consumo fa registrare un aumento messile dello 0,6% e dell'1,5% su gennaio 2024,
01:42rispetto al più 1,3% fatto registrare a dicembre. Questo andamento, spiega l'Istituto di Statistica,
01:50riflette prevalentemente l'esaurirsi delle spinte deflazionistiche dei prezzi degli energetici,
01:56a seguito della marcata accelerazione dei prezzi della componente regolamentata. Un
02:01contributo all'inflazione si deve inoltre alle tensioni sui prezzi degli alimenti lavorati,
02:06i cui effetti si manifestano anche sul cosiddetto carrello della spesa. In decelerazione invece i
02:13prezzi di alcuni servizi, tra cui quelli relativi ai trasporti e alle comunicazioni. A gennaio,
02:19l'inflazione di fondo rimane stabile a più 1,8%. L'Istat ha anche annunciato le novità nel paniere
02:262025 per il calcolo dell'inflazione. Entrano lo spec da banco, il pantalone corto da donna,
02:33la lampada da soffitto, il topper per materasso, la camera d'aria per bicicletta, le spazzole
02:40tergi cristalli e il cono gelato. Tra i prodotti in uscita invece il test sierologico e il tampone
02:47molecolare Covid-19. Chiusura di 2024 positiva per le vendite al dettaglio in Italia, in crescita a
02:56dicembre sia in valore sia in volume. Lo rende noto l'Istat, sottolineando che per quanto riguarda
03:02i beni non alimentari si registrano variazioni tendenziali eterogenee tra i gruppi di prodotti.
03:08L'aumento maggiore riguarda prodotti di profumeria, cura della persona, mentre registrano il calo più
03:14consistente i prodotti farmaceutici, meno 1,8%. Rispetto a dicembre 2023 il valore è in aumento
03:22per la grande distribuzione e il commercio elettronico, evidenziato invece un calo per
03:27le vendite delle imprese operanti su piccole superfici e per le vendite al di fuori dei
03:31negozi. Nel complesso del 2024 la crescita è dello 0,7%. Gli elementi puntuali di criticità
03:40riguardano alcuni segmenti di consumo, come alimentari, abbigliamento e calzature,
03:45mobili, è il commento dell'ufficio studi di Confcommercio, secondo cui il rimbalzo
03:50di dicembre dopo un bimestre difficile rappresenta un segnale positivo.
03:54E ora le importantissime come sempre notizie dall'Europa,
04:02cominciamo sulla difesa, un miliardo dal Fondo europeo per ricerca e sviluppo.
04:10La Commissione europea ha adottato il quinto programma di lavoro annuale nell'ambito del
04:16Fondo europeo per la difesa, che assegna oltre un miliardo a progetti collaborativi di ricerca
04:21e sviluppo. Vengono sbloccati ingenti finanziamenti aggiuntivi per sostenere le
04:26tecnologie e le capacità di difesa. Il programma di lavoro stanzia circa 100 milioni in ciascuno
04:32dei settori critici, come il combattimento terrestre, spaziale, aereo e navale, nonché
04:37la resilienza energetica e la transizione ambientale. Sostiene l'innovazione nel settore
04:42della difesa, fornendo sovvenzioni e servizi alle start-up, alle piccole e medie imprese,
04:47alle organizzazioni tecnologiche di ricerca, agli acceleratori e ad altri attori non tradizionali,
04:53per aiutarli a superare le barriere all'ingresso nel mercato della difesa. Con l'adozione del
04:59programma di lavoro per il 2025, la Commissione ha impegnato 5,4 miliardi dall'entrata in vigore
05:06del regolamento nel maggio 2021, diventando uno dei principali investitori nel settore.
05:12E' entrato in vigore l'accordo commerciale tra l'Unione Europea e il Cile, dopo il completamento
05:19del processo di ratifica da parte del paese sudamericano. L'intesa, firmata nel dicembre
05:252023, stimolerà la competitività delle imprese di entrambe le parti, fornendo nel contempo una
05:31piattaforma condivisa per lo sviluppo delle economie a zero emissioni nette. Tali sforzi
05:37riceveranno un impulso ulteriore dalle iniziative in corso nell'ambito del Global Gateway, quali lo
05:43sviluppo di catene del valore delle materie prime critiche per il litio e il rame e la
05:47produzione di idrogeno verde in Cile. L'accordo consentirà all'UE e al Cile di cooperare in
05:54qualità di partner duraturi che condividono gli stessi principi sulle sfide globali,
05:59quali la riduzione dei rischi delle catene di approvvigionamento e la lotta ai cambiamenti
06:04climatici. Rafforzerà inoltre il partenariato privilegiato e porterà i valori condivisi al
06:09centro delle relazioni bilaterali. L'accordo approfondirà le relazioni bilaterali tra l'UE
06:15e il Cile in materia di scambi e investimenti e offrirà nuove opportunità alle imprese,
06:21eliminando i dazi sul 99,9% delle esportazioni dell'UE e garantendo condizioni di parità per
06:28le merci sul mercato cileno. Assicurerà un flusso più efficace e sostenibile di materie prime e
06:35prodotti derivati e fornirà all'UE un accesso costante, affidabile e sostenibile a materie
06:41prime critiche come il litio e il rame e a combustibili puliti come l'idrogeno fondamentali
06:48per la transizione verso l'economia verde. Dopo le notizie sull'Europa siamo al nostro
06:56ritratto che c'è sempre, come sapete, ma è un tratto importante del nostro format,
07:04un ritratto, un'intervista di 15 minuti a un operatore del settore economico in tutti i
07:12campi. Ovviamente oggi ci ha avuto a trovarci, ma per il nostro primo piano, Gaetano Fausto
07:18Esposito, direttore generale dell'Istituto Guglielmo Tagliacarne. Benvenuto! Grazie!
07:24Un istituto importante, se lo vuole ricordare lei un pochino, perché io gli chiedo sempre
07:29una carta di identità e gli dico fatela voi così breve però.
07:33Brevissima, Guglielmo Tagliacarne, un grande statistico, portatore delle ricerche di mercato
07:39in Italia. Noi siamo l'ente di analisi, studi e economia territoriale del sistema italiano
07:45delle camere di commercio.
07:47Mi ricordo che voi fate degli studi importanti, l'altra volta avevamo parlato di un bellissimo
07:51lavoro che avete fatto sulle nostre PMI e sul territorio, dove vivono fuori, se non
07:57ricordo male, anche cose un po' meno convenzionali sui luoghi comuni delle disuguaglianze dei
08:02territori, quindi era un bellissimo lavoro, quindi riprendiamo un po', ci ritroviamo dopo
08:08un po' di tempo, sono tornati i format nuovi, ci siamo anche ingranditi, siamo andati all'estero,
08:13ma parliamo della nostra economia.
08:15La situazione economica sembra segnata da molte contraddizioni in questo momento. Per
08:21esempio, il PIL è stagnante, ma l'occupazione aumenta, il debito è alto, lo spede si riduce.
08:27Sai che lei, io non sono anche un giornalista, quando si vede che si litiga su questo, io
08:30dico ma i numeri sono oggettivi oppure no? Allora lei come le spiega tutte queste contraddizioni
08:35della nostra economia? Non le chiedo di fare un discorso ideologico, andiamo bene, andiamo
08:39male, ma magari, visto che lei è un super tecnico, se ci vuole guidare a sciogliere
08:44queste contraddizioni.
08:45Guardi, la nostra economia da molte è stata dipinta con l'immagine di un calabrone, che
08:51dal punto di vista fisico non dovrebbe volare e invece vola, infatti spesso l'Italia viene
08:58dipinta come l'economia del calabrone. La verità è che queste contraddizioni, o almeno
09:03presunto età, il mezzogiorno che cresce oggi più dell'età, queste contraddizioni derivano
09:10al fatto che il nostro paese è un paese che ha più motori di sviluppo. Generalmente le
09:17economie hanno un settore, un complesso di settori, una serie di filiere. Noi abbiamo
09:22più motori, il nostro è un paese che ha un 70% di economia che è servizi, un 20-21%
09:28che è industria e anche un 5-6% che è edilizio. Questo spiega perché quando un motore inizia
09:37un pochettino, come sta succedendo attualmente per quanto riguarda l'industria o una fetta
09:42di industria, a entrare non dico in panne, ma un pochettino a pompare di meno, gli altri
09:48settori in qualche modo vengono a sorreggere questa attività. Una sola battuta, lo pensano
09:55anche gli stessi operatori. Se lei va a vedere quello che viene definito il sentimento, il
10:01clima di fiducia degli operatori, lei vede che le imprese dei servizi prevedono per
10:07i prossimi metri un futuro meno nero, per non dire più rosio, addirittura ancora di
10:12più rispetto a quello che prevederà nel 2021. Le imprese invece della manifattura
10:16sono al di sotto di queste pensioni. Questa è una delle chiavi di lettura di un paese
10:21che è complesso e cui si articola in settore e territorio.
10:23A questo proposito, lo ritrovo nei miei appunti che abbiamo fatto insieme sui collaboratori
10:29per guidare un'intervista. Poi come lei sa siamo liberi, io ci aggiungo, tolgo delle
10:33cose. Lei per fortuna è uno talmente competente che viaggia tranquillamente senza angoscia.
10:38A proposito di disuguaglianze preconfezionate, il Mezzogiorno va a vari letto un po' perché
10:44non è solo, ho usato questa metafora, una cassa, la famosa cassa al Mezzogiorno, che
10:52più ci metti i soldi più si svuota. Ma potrebbe essere addirittura una locomotiva, come molti
10:58quando dicono che il Mediterraneo non è solo il polo sud dell'Europa, ma può diventare
11:02il lab centrale dell'Europa del futuro, di geopolitica. Allora il nostro sud in quel
11:06senso anche da un punto di vista geopolitico diventa importantissimo. Dobbiamo forse cambiarla
11:11questa questione del Mezzogiorno, no? Il Mezzogiorno, dopo Covid soprattutto, sta
11:17dando dei segnali interessanti di vitalità. L'ultimo anno noi l'abbiamo già verificato
11:23con alcune nostre elaborazioni riferite al 2023. Recentemente è uscito l'Istat, c'è
11:28la crescita del PIL, quello reale, cioè il contesto dei benesservizi prodotti nel Mezzogiorno
11:32la crescita, è stata superiore rispetto a quella del resto del Paese, è stata doppia
11:36rispetto a quella del resto del Paese. Il Mezzogiorno sta acquistando velocità. Nel
11:41Mezzogiorno ci sono una serie di nuclei molto interessanti che si stanno consolidando. Per
11:46dirgliene una, per esempio si parla molto di start up innovative. Campania è la seconda
11:55regione d'Italia per presenza di start up innovative, ma se lei fa un'analisi di quanto
11:59sono cresciute le start up innovative dal 2016 al 2024, vede che il Sud ha raddoppiato
12:06la presenza di start up innovative. Quindi ci sono tanti segnali, anche sulle esportazioni
12:10le stanno crescendo di più. Però sul fatto che sia il nuovo motore, io qualche dubbio
12:16ce l'ho, nel senso che un motore, ci sono segnali di dinamismo, ma un motore per spingere
12:21ha bisogno di molto carburante. Teniamo presente che la struttura produttiva del Mezzogiorno
12:26ancora oggi è una struttura produttiva che ha diverse debolezze, fermo restando che ci
12:32sono dei fatti interessanti. L'ultima battuta. Noi siamo usciti con i dati del prodotto delle
12:37principali province italiane. Nell'ultimo anno, nel 2023, sono gli ultimi dati disponibili,
12:43abbiamo quattro province del Sud, sono tra le prime dieci per velocità.
12:47Interessante, molto interessante. Senta, io qui nella prima puntata di Dal Pers Economy
12:53ho detto che raccontiamo l'economia in modo trasparente a chi ci guarda, che essendo sparso
12:57sul territorio le nostre 100 tv locali, ma i nostri siti, i nostri social non sono tutti i
13:04premi Nobel dell'economia. Allora traduciamo un po' anche delle parole. Lei vede che se va in un
13:09talk si litiga sulla crescita, o nei giornali la crescita non è quella prevista, poi vengono
13:14dati numeri ormai come alla tombola, 1, 0, 9, 0, 5. No, perché cresciamo di più, cresciamo di meno.
13:20Lei però, standone la metafora iniziata della nostra intervista del motore e del carburante,
13:25per crescere bisogna produrre e per produrre bisogna dare degli incentivi. Questa macchina,
13:30questa filiera, come la vede lei per essere rimessa a posto? E spieghi che cos'è il paramo
13:35della crescita, la gente che ci guarda. Io sono diventato un 90, ci ho cresciuto molto, forse
13:41inutilmente. La crescita noi la misuriamo come complesso dei beni e servizi prodotti,
13:47significa quanto viene prodotto annualmente come tasso di incremento del complesso dei beni e
13:55servizi prodotti. Però in un paese come il nostro la crescita nazionale, che è un paese
14:01molto diversificato sul territorio, la crescita nazionale ha un valore, che è evidentemente
14:04importante perché è un valore di sintesi, ma ha un valore che si articola molto dal livello
14:08territoriale, anche in maniera un pochettino diversa rispetto a quello che noi immaginiamo.
14:14Ad esempio noi abbiamo che ci sono dei territori anche nel nord e soprattutto nel nord-ovest che
14:22stanno segnando un rallentamento nella crescita. Prima abbiamo parlato del mezzogiorno. Le diverse
14:30aree del paese sono variamente articolate e rispecchiano un pochettino anche il diverso
14:34mix settoriale. Noi dopo Covid abbiamo avuto subito uno sviluppo dell'industria e il nord
14:42ha tirato subito sull'industria. Abbiamo avuto un rallentamento dei servizi dovuto ai lockdown e
14:48quindi l'economia ha più forte presenza di servizi e hanno rallentato. In questa composizione che
14:54serve a far decollare il calabrone che abbiamo detto precedente, questo diverso mix a livello
14:59territoriale si sta combinando in maniera anche originale con una crescente ulteriore apertura a
15:07livello internazionale che chiaramente riguarda molto l'industria manifatturiera che ha trovato
15:12degli ulteriori sbocchi e su cui però in questo momento può pesare il macigno dell'incertezza
15:18legata alle vicende che stiamo avendo anche sui tazzi. Un altro dato che mi piacerebbe farmi
15:25radurre da lei e che fa parte delle discussioni politiche e ideologiche nei tuoi occhi, sono
15:29i numeri sull'occupazione. I filo governativi dicono che va tutto bene e quegli altri dicono
15:34non va bene perché quella quantità non corrisponde a una qualità. Lei però su questo la legge con
15:39il tasso di partecipazione. A proposito di occupazione non c'è stato mai un tasso di
15:43partecipazione così alto e allora come la mettiamo con le disuguaglianze crescenti?
15:50Come sai io ho scritto un libro, l'ultimo che ho scritto negli ultimi dieci anni che mi appassiona
15:55molto e che è direi non dico cosmico se non diamo troppo filosofico ma è planetario, non è solo
16:03quello della disuguaglianza che cresce. Come la mettiamo insieme? Perché più lavoro dovrebbe
16:07essere meno disuguaglianza. Più sviluppo dovrebbe significare più lavoro, più lavoro
16:16dovrebbe significare meno disuguaglianza. L'Italia e Spagna sono due paesi che stanno portando
16:23la battuta per dire così, ma tutti in Europa noi abbiamo che il PIB cresce poco, il complesso
16:28dei benessermi si crescono poco e l'occupazione cresce. Questo dipende da diversi punti.
16:34E' un lavoro che non porta ricchezza. E' un lavoro che oggi non sta portando ricchezza
16:40ma perché cosa sta succedendo? Ricordiamoci da dove veniamo noi. Noi veniamo da un periodo
16:45di fortissima inflazione. Cosa è successo? Il potere di acquisto dei salari si è ridotto,
16:51le imprese, buona parte delle imprese, non tutte diciamo, sono riuscite a far crescere
16:56un po' il margine, i profitti. Hanno trovato più conveniente rispetto al passato assumere
17:01e tenersi un pezzo dell'occupazione per il futuro. E' questo che è sostanzialmente
17:06successo. Ma questo non è negativo. No, questo infatti è un dato positivo. Adesso per togliere
17:11quello suo dibattito se è negativo è positivo quel numero. E' un numero positivo. Il numero
17:15è sicuramente positivo perché le imprese stanno assumendo di più nonostante non stiano
17:22vendendo nella stessa misura. Perché stanno assumendo di più? Stanno assumendo perché
17:27hanno avuto le possibilità di farlo, hanno accumulato un po' di profitti e le stanno
17:30utilizzando anche un pochettino per distribuirle ai salari, ma stanno assumendo di più perché
17:34le imprese la realtà è che prevedono degli sviluppi. Allora siccome abbiamo dei problemi
17:39anche nel nostro paese di reperimento di mano d'opera, e soprattutto abbiamo un problema
17:46di invecchiamento della mano d'opera, le imprese stanno cercando di prendere per quanto
17:51riescono i più possibili giovani, poi vediamo che l'occupazione per oggi in Italia è molto
17:56più sui over 50 che non sui giovani, stanno cercando di prendere il più possibile giovani
18:00o anche over 50 per tenersi per il futuro ulteriori sviluppi. Tecnicamente la chiamano
18:07quelli che parlano complicato, lab-hoarding, cioè come se facessero, così come fanno
18:13riserve di materie prime oppure di prodotti finiti, stanno facendo riserve di forza lavoro.
18:19Questo sta alimentando l'occupazione e obiettivamente oggi in Italia non abbiamo mai avuto un tasso
18:24di occupazione così elevato. E' anche vero, perché a noi economisti piace vedere il bicchiere
18:28come mezzo vuoto o mezzo pietro, che noi comunque abbiamo ampi spazi rispetto all'Europa per
18:33il futuro di crescere ulteriormente. Quindi la disuguaglianza aumenta comunque perché
18:37poi i salari rimangono bassi, quindi i diritti, diciamo tra virgolette, complessivi del cittadino
18:42lavoratorio rimangono bassi. La disuguaglianza aumenta perché in realtà, non lo diciamo
18:48noi, lo dice l'Ox, gli stipendi, anche per effetto della maggiore inflazione, si sono
18:53ridotti di più. Negli ultimi 30 anni lo stipendio medio in Italia è rimasto in termini nominali
19:00invariato al di là di tutto il resto. E questo chiaramente aumenta la disuguaglianza e l'aumenta
19:05soprattutto per le famiglie, per esempio, che guadagnano di meno. In termini di disuguaglianza
19:12noi la Spagna siamo al ventesimo posto in Europa per margine di disuguaglianza. Non
19:18siamo gli Stati Uniti, dove c'è una grossa differenza, però soprattutto in alcune regioni,
19:24e qui ritorniamo a Mezzogiorno, Mezzogiorno sta crescendo, mettiamo presente che nel Mezzogiorno
19:29c'è stato un aggravio, diciamo, della situazione perché ha subito di più il processo inflattivo.
19:34Beh, bravo, mi piacerebbe parlare a lungo con lei, ma stavolta la devo tenere nel format.
19:38Facciamo un primo piano di 40 minuti, stiamo lì e discutiamo di tutto. Ultima domanda,
19:43torniamo alla metafora del calabrone. Insomma, per farlo volare bene, anche se non sa volare,
19:48bisogna mettere, come ha detto lei, tante cose che la spiegate. Il nostro sistema produttivo
19:53deve crescere, no? Anche perché se prende le persone e poi non cresce, dopo diventa un controsenso.
19:59E in questo lei ha introdotto un concetto che mi interessa molto, la questione dimensionale
20:04che ha tirato fuori da Draghi. Cosa si riferisce? Al nanocapitalismo delle nostre PMI, che nel
20:09mondo globalizzato diventa quasi un fattore a rischio anziché essere un fattore di eccellenza
20:14o a caco? Cos'è la questione dimensionale? Allora, la questione dimensionale la possiamo
20:17vedere in termini di addetto, o anche, vogliamo dire, tra virgolette, in termini di capacità
20:21di mercato, in termini strategici. Quindi non di struttura dell'azienda. Quindi non solo
20:25di struttura dell'azienda. Ora, noi negli ultimi dieci anni abbiamo perso nell'industria
20:29manifatturiera il 10% delle imprese meno di 9 addetti, cioè di microimprese. La struttura
20:35manifatturiera italiana sta crescendo, ma è anche vero che noi abbiamo un tasso di
20:39crescita della produttività che, rispetto a quello degli altri paesi, anche europei,
20:44che poi ce l'hanno più bassa degli Stati Uniti, è molto più bassa. Cosa dobbiamo
20:48fare? Cosa dovremmo fare? E cosa le imprese dovrebbero fare? Investire. In che? Fondamentalmente
20:55in due aspetti che sono oggi la doppia sfida della transizione green e digital. E le imprese
21:01che investono in questi due aspetti, lo abbiamo verificato, hanno una maggiore produttività,
21:05soprattutto se poi investono nel capitale umano. Sembrerebbe che le imprese stanno
21:09investendo in capitale umano. Noi dobbiamo capire che le microimprese avranno sempre
21:15più in un mercato che rimarrà globalizzato, al di là delle cose che si dicono, dei problemi.
21:20Si servono integrazioni e collegamenti tra microimprese. I famosi distretti, giusto?
21:26Esattamente, i distretti, ma anche contratti di rete, disponibilità a mettere assieme
21:29dei fattori produttivi per acquistare quella dimensione, tra virgolette, strategica che
21:34le consente di competere con maggiore innovazione su quelli che poi sono i versanti della competizione
21:39di oggi. Chiudiamo con questa immagine, pochi secondi,
21:42che non è mia, però io la dico se le piace, che i piccoli non possono rimanere piccoli
21:46che si devono muovere mettendosi insieme, diventando un po' più grandi, che i medi
21:50devono diventare grandi e i grandi devono diventare grandissimi. Un mondo in movimento.
21:53Non è mai una fotografia stabile. Il mondo in movimento sì, però dico anche
22:00che possono anche rimanere piccoli se si collegano all'interno per esempio di circuiti di subfornitura,
22:07all'interno di circuiti di filiera, ma devono spostarsi in termini di valore aggiunto, quindi
22:11devono fare più innovazione e questo richiamerebbe tutto un discorso anche sulla finanza per
22:17questi piccoli che nel nostro Paese invece, molto basato sulle banche, andrebbe fortemente
22:23ridiscusso. Allora io l'aspetto qui di nuovo, fa un
22:26po' di tempo, non troppo tempo, l'ha tolto di passare tre anni, venga fra tre mesi che
22:30rifacciamo un primo piano e facciamo un discorso tutto sulle nostre PMI e tutto sugli strumenti
22:35finanziari per le nostre PMI. Le piace? Beh, molto interessante e molto attuale.
22:40Perché secondo me è una cosa, visto che se ne parla tanto, e segnalo io, mi prendo
22:45venti secondi poi dobbiamo chiudere, che c'era un disegno di legge politico qui escente
22:50sulle PMI da più di dieci anni che è stato riattivato e ripreso. Questo l'ha dato meglio,
22:54vuol dire che quella roba era stata pensata, poi messa da parte e oggi un pochino ritirata
22:59fuori, perché questo mondo di dare i quattro slogan, forse va capito e aiutato.
23:03Si va capito e aiutato e va anche forse meglio rappresentato.
23:08Bene, grazie a Gaetano Fausto Esposito, direttore generale dell'Istituto Cuglielmo Tagliacarne,
23:15che contribuisce con il suo lavoro e il suo staff a diffondere la cultura e la consapevolezza
23:20economica nel nostro paese. Sai che io combatto per le educazioni finanziarie e pure a scuola,
23:25quindi insomma va bene. E' un bene merito da questo punto di vista.
23:28Grazie a lei di essere stato con noi, ci vediamo insieme, il servizio che c'è sempre
23:31nel nostro format, sulle novità del mondo della tecnologia.
23:38Il mercato dell'intelligenza artificiale in Italia conferma una dinamica di forte crescita,
23:43con un valore consolidato nel 2023 di 674 milioni di euro, più 55% rispetto all'anno precedente.
23:51È il quanto emerge dal report pubblicato da Anitec Assinform, l'associazione di confindustria
23:57che raggruppa le principali aziende dell'ICT in Italia.
24:00Pur non mancando profonde disomogeneità strutturali, le previsioni per il 2024 sono altrettanto
24:06positive, con una stima di crescita del 34,8% che porterà il mercato a toccare i 909 milioni
24:13di euro. È il settore bancario a guidare l'adozione
24:16dell'AI con investimenti pari a 173,6 milioni, mentre il comparto telco e media ha raggiunto
24:23i 161,6 milioni. Viene definita strategica l'importanza dell'AI generativa che orienta
24:30le scelte di investimento delle imprese. Inoltre, il report mette in evidenza le principali
24:35sfide da affrontare. Oltre al divario dimensionale, si registrano carenze in aree fondamentali
24:41come infrastrutture, istruzione e competenze digitali.
24:45Dopo le novità sul mondo della tecnologia, siamo al nostro focus, con Giuliano Zoppis
24:56oggi in presenza. Siamo tutti e due a Roma, meglio no? Almeno ci si parla, ci si guarda.
25:00Posso interrompere tranquillamente? Perché con la distanza uno prende la parola e l'altro
25:05non riesce a farsi vedere. Vabbè, approfondiamo un tema che io ho fatto un editoriale lunedì
25:11dicendo che la parola della settimana, due parole della settimana, poi in realtà la
25:15terza è al masli. Le due parole dell'economia erano MEGA, che è il nuovo acronimo di Musk,
25:23fare grande l'Europa di nuovo, e DAZI. Sui DAZI c'è una parte politica, come sempre
25:30spieghiamo, io sostengo che sia una specie di spauracchio, di propaganda del discorso
25:36politico di Trump, e poi c'è un aspetto economico, per cui Trump li ha messi già
25:41sulla scina, la Scina reagisce e già si parla di un incontro Trump-Xi Jinping, li vuole
25:47mettere sull'Europa, ma l'Europa ha fatto un vertice, Giorgio Meloni potrebbe essere
25:51una figura di mediazione. Tutti dicono che poi alla fine da 10 si arriverà a poco. Io
25:57voglio sapere il tuo parere, soprattutto, ma l'hai già detto qui, ma questi benedetti
26:01DAZI hanno un senso nell'economia mondiale di oggi o producono danni? A chi vengono messi
26:07manca alla fine l'economia americana. Da adesso Trump sull'inflazione ha vinto quasi
26:11le elezioni e tutti dicono che se poi se l'applicasse davvero la prima rimetta ci sarebbe non l'America
26:18First, ma l'America Last. Sicuramente sì, anche perché non sappiamo nulla, questa è
26:24la verità per il momento, addirittura si parla di DAZI fra il 10 e il 20% sull'Europa.
26:30Qual è il problema? Il problema è capire a chi verranno applicati. Come dicevete l'opera
26:35di meditazione è fondamentale perché abbiamo visto che il partire l'anche e il resto da
26:40parte di Trump ha prodotto poi dei risultati importanti dal punto di vista politico-economico,
26:44per esempio con il Messico o con il Canada e anche con la Cina probabilmente si arriverà
26:49a un punto d'accordo. Con l'Europa abbiamo un grande interrogativo, anche perché dobbiamo
26:54ricordare che in Europa dopo i tedeschi, dopo la Germania che è il primo esportatore
26:59verso gli Stati Uniti e che avrebbe dei costi importantissimi fra i 7 e i 10 miliardi, ci
27:04siamo noi, e poi seguono la Francia e la Spagna. Ci sono due scenari, fra il 10 e il 20% di
27:11DAZI su tutte le importazioni dall'Italia ci costerebbe attorno ai 4 o 7 miliardi di
27:17dollari, quindi una cifra molto importante. Tenendo conto che i settori sono quelli tradizionali
27:23del Made in Italy soprattutto, ma si aggiungono anche settori industriali, perché ogni tanto
27:28noi ci dimentichiamo che in Europa siamo la seconda manifattura dal punto di vista industriale,
27:33quindi se è vero che parliamo di moda agroalimentare c'è poi la meccanica di precisione, ci stanno
27:41tutto ciò che ha a che fare con i mobili e poi prodotti di nicchia, come gli occhiali,
27:45ricordiamo quali sono le grandi aziende italiane che producono, i gioielli, quindi è un insieme
27:51di cose che poi porta addirittura a individuare circa 45 mila imprese italiane che vivono
27:58di esportazione nei confronti degli Stati Uniti e addirittura ci sono dei settori in
28:03cui per 43 prodotti gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato nel mondo. Quindi da questo
28:09punto di vista questa incertezza in questo momento è molto preoccupante, ma sta creando
28:14una grande preoccupazione anche dal punto di vista finanziario, perché abbiamo visto
28:18che alcune aziende a guadagnare in borsa hanno avuto alcune ripercussioni.
28:22Io credo che su questa cosa più si entra in uno specifico e più diamo dell'informazione
28:29corretta, non solo all'opinione pubblica o chi ci segue qui sul nostro circuito, sul
28:35nostro network di Italpes, ma anche alle imprese che ci ascoltano, anche i giornali hanno fatto
28:39già i settori che abbiamo letti, però siccome la prova d'azio, per questo dico la declina,
28:45è stata uno spauracchio, tutti ne parlano senza competenza, magari se uno ci spiega…
28:50Io volevo iniziare un attimo da quello che accennavate in apertura, perché è vero che
28:54questo discorso potrebbe comportare per i consumatori americani, che amano il Median Italy, ricordiamoli,
29:02ma sono anche quelli di fasce di popolazione a rendito più basso, io penso alcuni prodotti
29:08come la pasta e il vino per esempio, ha sicuramente un aumento, perché sono alcuni settori dove
29:15le nostre merci non sono sostituibili e quindi da questo punto di vista il consumatore americano
29:20è abituato a comprarle, i dazi comporterebbero una scelta importante da parte delle imprese,
29:26cosa fare? Caricare questa cosa e quindi perdersi in termini di profitto o aumentare i prezzi?
29:33Aumentare i prezzi di conseguenza potrebbe provocare dei ritocchi dell'inflazione e
29:39lo spauracchio di nuovo di un aumento dei tassi, quindi questo discorso potrebbe essere
29:44un boomerang anche per i consumatori americani. D'altra parte però dobbiamo anche dire che
29:49ci sono delle incertezze e soprattutto delle situazioni, sono interessanti alcune statistiche,
29:57per esempio ci sono regioni molto esposte come la Lombardia, l'Emilia Romagna, la Toscana,
30:02il Piemonte, il Veneto, il Lazio, io individuo queste e delle province che addirittura come
30:07Milano e Firenze per via della moda e altre province potrebbero essere veramente toccate
30:12da questa cosa. Poi ho individuato due settori fra gli altri che sono un po' riferimenti
30:19interessanti che uno è quello del vino e ci sono in gioco 2 miliardi di dollari perché
30:25è il primo mercato di esportazione per l'Italia e rappresenta sul totale delle esportazioni
30:31di vini e liquori il 30% e quindi purtroppo lì potrebbe esserci un effetto di sostituzione
30:38che già potrebbe iniziare perché per esempio questi mercati non daziati, io penso per esempio
30:44la Nuova Zelanda, stanno conquistando nicchie importanti che potrebbero danneggiare le nostre
30:48esportazioni. L'altro settore che ormai viene echeggiato abbastanza spesso è quello del
30:54Parmigiano Reggiano, il 22% di questo prodotto è esportato negli Stati Uniti, il primo mercato
31:00mondiale e lì purtroppo c'è già questo pericolo Parmesan che sappiamo che è un elemento
31:05di sostituzione e poi l'effetto economico generale è che un calo di circa 4 miliardi
31:12di esportazioni provocherebbe anche una riduzione di quasi lo 0,2% del PIL con circa 54 mila
31:20unità che potrebbero perdere il lavoro, quindi stiamo parlando…
31:23E questi sono i numeri ed è giusto farli, esatto, sono numeri importanti, io però sentendo
31:28altri aspetti, ho sentito in questi giorni anche il Presidente del Liceo che si occupa
31:33ovviamente del commercio estero, ma anche altri economisti, in questa puntata abbiamo
31:39appena sentito anche il Direttore Generale di un istituto economico importante come Italia
31:45Carni, quindi alla fine ci potrebbe essere danni anche per quello che noi chiamiamo la
31:50crescita, se ne parla tutto il tempo, questa crescita che in Italia, in Europa, nell'eurozone
31:54è minore del previsto, perché poi alla fine c'è meno lavoro, si perde unità e
32:00alla fine si perde anche produttività, giusto?
32:03Io devo dirti che da questo punto di vista è talmente evidente il danno che potrebbe
32:08avere l'Europa che credo che sarà necessario adottare una strategia e tornando al discorso
32:16iniziale del ruolo politico che noi possiamo avere, credo che sia fondamentale avere nei
32:22confronti della prossima decisione di Trump un atteggiamento unitario che però sia mediato
32:28probabilmente dall'ottimo rapporto che si è instaurato tra il nostro Presidente
32:33del Consiglio e la nuova amministrazione americana, anche perché è necessario che poi si vada
32:37a parlare con una voce unica che è probabilmente quella della Fondazione.
32:40Certo che siamo in una fase della storia in cui il bene e il male, che sono categorie
32:45che noi siamo abituati a tracciare moralmente, sono diventati complicati, è un bene essere
32:50stati lì all'Inauguration Day e perché c'è un rapporto privilegiato è una complicazione
32:57perché questo complica i rapporti dell'Italia e del nostro premio con il resto dell'Europa,
33:02quindi oggi il bene e il male diventano sempre più complicati e sempre più rovesciabili
33:07uno sull'altro, ma questa è una riflessione che c'entra poco, c'entra diciamo sulla filosofia
33:11del linguaggio applicata alla politica più che sui numeri e sulle analisi economiche
33:15che abbiamo fatto.
33:16Allora io ti ringrazio, Giuliano, Giuliano Zoppis e ci vediamo insieme e il pezzo che
33:20c'è sempre di informazione settimanale sul mondo dell'agrifood, Agricoltura, 41 milioni
33:26per le assicurazioni agevolate, vediamo.
33:2941 milioni per la gestione del rischio delle colture vegetali nell'ambito delle assicurazioni
33:38agevolate per il settore agricolo.
33:40Il decreto di pagamento è stato emesso da Agea, Agenzia per le erogazioni in agricoltura,
33:45in linea con il crono programma stabilito dalla Task Force sulla gestione del rischio.
33:50Il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida,
33:55stolinea che il provvedimento consente di coprire per l'80% gli impegni assunti nel
34:012023 e per il 20% di saldare pendenze e pregresse risalenti fino al 2015, segnando un cambio
34:08di passo nella gestione delle assicurazioni agevolate per il settore agricolo.
34:13A partire da maggio e fino a dicembre 2025 verrà emesso un decreto mensile da 2 milioni
34:19di euro per chiudere i pagamenti rimasti in evasi tra il 2015 e il 2022 per le assicurazioni
34:25agevolate sulle produzioni vegetali.
34:27Secondo Lollobrigida, l'azione del Governo mira a garantire trasparenza, tempestività
34:33e stabilità agli agricoltori italiani, sanando criticità rimaste in sospeso per anni.
34:39E' tutto per questa puntata di Italpress Economy, molto ricca come sempre, tra interviste,
34:49approfondimenti, focus.
34:51Speriamo di avervi dato un quadro della settimana economica e politico-economica come sempre
34:56onesta, credibile, autorevole e soprattutto utile per chi ci guarda.
35:01Grazie per essere stati con noi, appuntamento a venerdì prossimo.
35:05Arrivederci!