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(askanews) - Rkomi, tra gli artisti più amati e premiati della sua generazione, parteciperà al 75esimo Festival di Sanremo: sarà nuovamente in gara con il brano Il ritmo delle cose nella categoria Big, dove aveva già avuto modo di cimentarsi nel 2022 con Insuperabile. «Allora, il brano parla di ritmo, di cose, è libera l'interpretazione nel senso che ognuno di noi ha il proprio ritmo, la propria camminata, il proprio modo di mangiare, quindi starà un po' a voi vederci quello che volete vederci. È nata, mi ricordo, a Lugano, in un weekend semplice vidi una libellula passare una sera passata davanti a un orologio, da lì ho fatto un po' di considerazioni con dei miei amici sul tempo, questo per fare un po' il filosofo e poi da lì un sacco appunto di pensieri anche stupidi, specialmente stupidi inizialmente».

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Nella serata delle Cover Rkomi farà il duetto con Francesca Michielin, anche lei in gara, ed insieme eseguiranno La nuova stella di Broadway di Cesare Cremonini. Per Rkomi il festival significa molto: «Sanremo per me significa tantissime cose, significa denudarsi, significa portare qualcosa di tuo, divertirsi anche, significa è semplicemente un ponte come fu tre anni fa verso il prossimo progetto, nuove cose e anche mi riabbracciare finalmente il mio pubblico e non insomma».

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00:00Sanremo per me significa tantissime cose. Significa denudarsi, significa portare qualcosa di tuo, divertirsi anche.
00:14Significa... è semplicemente un ponte come fu tre anni fa verso il prossimo progetto, nuove cose e anche abbracciare finalmente il mio pubblico e il nonno, insomma.
00:29Il brano parla di ritmo, di cose, è libera all'interpretazione nel senso che ognuno di noi ha il proprio ritmo, la propria camminata, il proprio modo di mangiare.
00:39Quindi sarà un po' a voi vederci quello che volete vederci.
00:43È nata, mi ricordo, a Lugano, in un weekend, in un modo molto semplice.
00:52Vedi una libellula passare una sera, passo davanti a un orologio, da lì un po' di considerazioni con dei miei amici sul tempo, questo per fare un po' il filosofo, e poi da lì un sacco appunto di pensieri anche stupidi, specialmente stupidi, inizialmente.

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