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https://www.pupia.tv - Roma - Dal cyberbullismo all'intelligenza artificiale. Diritti e tutela dei minori - Conferenza stampa di Chiara Tenerini (06.05.25)

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Trascrizione
00:00Grazie per essere qui oggi con noi ad affrontare un tema che è chiaramente di estrema attualità
00:08e anche di grande urgenza, perché quello del cybernullismo e comunque di tutte quelle
00:15pratiche di violenza, di minaccia che si svolgono sul web sono una piaga che ancora deve essere
00:27affrontata e ancora tanto c'è da fare. Oggi mi fa veramente piacere essere qui per presentare
00:34il libro che è stato curato dall'avvocato Marianna Sala, che è vicepresidente del Coricon
00:39della regione Lombardia. È un testo che ho capito essere la seconda edizione di un altro
00:47primo esordio di Libro Bianco in cui si affrontano in maniera veramente compiuta, approfondita
00:54i temi che riguardano tutto ciò che comporta la presenza dell'influenza soprattutto di questa
01:04estrema digitalizzazione che stiamo vivendo in questa epoca rispetto a tutto il mondo dei
01:11giovani, dei bambini, dei ragazzi e quindi il tema del cyberbullismo e ora dell'avvento
01:16dell'intelligenza artificiale. Ringrazio anche la dottoressa Alessandra D'Alessio, psicoterapeuta
01:22che comunque ci aiuterà a capire alcune questioni che riguardano questo argomento.
01:30Questo è un tema, come dicevo, estremamente urgente. Nel primo Libro Bianco ho capito
01:36che essendo ancora un'epoca in cui la digitalizzazione correva, perché comunque il Covid ci ha amplificato
01:47una trasformazione che sarebbe stata in corso, ma ha avuto una spinta ad accelerazione importante
01:53dovuta proprio alla pandemia. E quindi insomma dal tema smartphone sì, smartphone no ai ragazzi
02:01siamo passati a tematiche molto più complicate, anche perché non si può prescindere oggi da
02:08pensare di impedire che i nostri giovani abbiano rapporti con questa grande rivoluzione tecnologica
02:18digitale che stiamo vivendo. Però dobbiamo anche essere bravi a far sì che questa rivoluzione
02:25non sia solo subita dai ragazzi, ma che venga governata in qualche maniera, una cosa di cui
02:31possano essere consapevoli, fruitori consapevoli e non solo vittime in qualche maniera innocenti
02:38e inconsapevoli. Questi sono i grandi problemi e la grande sfida che oggi poi attiene soprattutto
02:45a quella che è l'avvento dell'intelligenza artificiale e a quella che poi è l'intelligenza
02:49artificiale generativa, che è l'evoluzione più pericolosa, più affascinante, più trasformante,
02:57più moderna, che ci proietta veramente nel futuro alla velocità della luce, perché
03:02quello che oggi pensiamo è già superato dopo un minuto, anche come legislatori facciamo
03:06una grande fatica a stare al passo con i tempi, però è anche una sfida grossissima che ci
03:14apre nuovi rischi, ci apre nuove frontiere da dover abbattere e implica anche il rischio
03:23di un nuovo isolamento sociale legato al fatto del vivere in questa dimensione digitale che
03:32da una parte apre alla conoscenza, a tante cose, ma dall'altra ci esclude perché ci fa
03:39vivere in una bolla e quindi ci limita nelle relazioni sociali. Sarà con noi per un saluto
03:46anche il sottosegretario all'editoria Alberto Barachini che tra i suoi tanti impegni ci teneva
03:52ad essere qui presente, per cui quando arriverà gli cederemo immediatamente la parola. Questo
03:57è un tema che io faccio parte della Commissione Lavoro, la Camera e sono anche responsabile
04:02nazionale del Dipartimento Lavoro di Forza Italia, per cui è un tema quello dell'avvento
04:07della digitalizzazione e dell'intelligenza artificiale che impatta anche nel mondo del lavoro,
04:13impatterà, impatta in maniera deflagrante, per cui è un tema che mi ha sempre comunque
04:18colpito e affascinato, pur avendo sempre io un approccio molto positivo e ottimistico
04:26rispetto a questa cosa. Chiaramente non possiamo tarparci le ali, io credo che ci proietterà,
04:34dobbiamo veramente guardare al di là delle nuvole perché questo ce lo consente, però
04:38dobbiamo anche essere bravi in un Paese dove non abbiamo aziende che producono per ora algoritmi
04:46dell'intelligenza artificiale, ma siamo più che altro un contenitore di dati e di algoritmi
04:50che vengono setacciati continuamente, insomma dobbiamo essere bravi a stare al passo coi
04:54tempi. Sono anche madre di due ragazzi di 12 anni e quindi vivo tutto ciò che riguarda
05:04il mondo del digitale, del web, dei social, dello smartphone, del telefono, del computer,
05:09con la doppia veste, quella di madre e quella poi di anche legislatore. Quindi mi rendo conto
05:15che il tema è cruciale. Lo era già 10 anni fa, 20 anni fa già si iniziava a parlare
05:22di cyberbullismo, ma lo si faceva in una forma molto più blanda. Oggi è un mondo incontrollato
05:29dove l'intelligenza artificiale da una parte potrà essere uno strumento di utilità perché
05:33potrà aiutare a combattere il cyberbullismo, ma dall'altra amplifica tutto ciò che è fake
05:40e quindi può aiutare alla demolizione dell'autostima e della consapevolezza degli adolescenti che
05:49invece sono nella parte formativa. E qui secondo me occorre uno sforzo enorme di tutte le agenzie
05:56educative coinvolte nella crescita di un ragazzo dalla famiglia, che è la prima agenzia
06:02educativa ovviamente allo sport, alla scuola e poi chiaramente alle istituzioni. Dovrà
06:09essere un lavoro enorme, sinergico in cui ognuno secondo me dovrà responsabilmente fare
06:15la propria parte, non chiudendosi e fra l'altro dovrà farlo la parte istituzionale, le istituzioni
06:20lo dovranno fare attraverso il rapporto anche con il resto del mondo, quindi con l'Europa,
06:26le normative europee e l'adeguamento poi a ciò che accade anche fuori dai paesi europei.
06:31Per cui una sfida epocale. Per questo sono stata promotrice di una... ecco, è arrivato
06:39il nostro sottosegretario Alberto Barachini all'editoria, finisco e poi ti lascio subito
06:46la parola. Per questo ho avuto anche voglia di confrontarmi su questo tema e di presentare
06:54una proposta di legge che è un seme, veramente non ha la pretesa di essere altro che questo,
07:01un seme per promuovere l'insegnamento dell'intelligenza, di iniziare a promuovere l'insegnamento
07:09dell'intelligenza artificiale anche nelle scuole. Chiaramente questo perché abbiamo visto
07:15come l'avvento dei social è stato subito completamente dai giovani, dalle generazioni
07:20giovani perché si sono ritrovati in mano questo oggetto e hanno iniziato da soli a
07:25esplorarlo, qualcuno lo ha fatto con consapevolezza, qualcuno purtroppo è caduto nelle maglie di
07:30una rete che spesso è negativa e distruttiva. Quindi credo che i primi rudimenti di quello
07:38che cos'è una... cioè insegnare ai ragazzi che cos'è questo potentissimo strumento che
07:44hanno in mano, chat GPT, perché i miei ragazzi fanno la lezione con chat GPT, quindi in seconda
07:51media questo fanno, penso che ormai lo faranno anche prima. Quindi capire che questo strumento
07:57potentissimo che hanno in mano può essere sì un valido aiuto ma anche no, perché se
08:02non lo sai usare è altro che negativo, è fondamentale per loro e quindi iniziare a capire
08:07che cos'è un algoritmo, come si forma, come utilizzarlo al meglio, quali sono gli approcci
08:12giusti e il metodo anche per sfruttare i benefici dell'intelligenza artificiale, secondo
08:17me è fondamentale in un mondo in cui richiederà che i giovani che oggi iniziano un percorso
08:22scolastico dovranno affrontare materie come l'innovazione tecnologica, la digitalizzazione
08:26proprio per essere competitivi nel nuovo mercato del mondo del lavoro, quindi questo è fondamentale,
08:32dovranno però secondo me avere tutti gli strumenti, non solo quelli delle nozioni per essere
08:37bravi produttori o bravi esperti in un ramo per il mondo del lavoro, ma iniziare da subito
08:43a sapere con consapevolezza che strumento hanno in mano, perché la conoscenza secondo
08:49me è l'unica arma contro certe pratiche negative, contro il cyberbullismo, contro il
08:54bullismo, contro tutti i pericoli che si insinuano nel web. Quindi credo che questo sia, poi come
09:01ho detto, è una proposta di legge insieme che chiaramente può essere modificata, ampliata,
09:06distorta, però è un modo per iniziare a parlare di un tema che secondo me è fondamentale.
09:11La proposta di legge prevede chiaramente sia l'istituzione dell'insegnamento all'interno
09:15delle scuole, non demandato nella mia proposta di legge all'educazione civica, perché altrimenti
09:21all'educazione civica gli abbiamo demandato tutto, tutto equivale a niente poi nella pratica.
09:26Quindi avere degli insegnanti, anche avvalersi degli esperti, lasciando chiaramente all'interno
09:31dei collegi delle scuole che hanno una loro autonomia la capacità di modulare l'insegnamento
09:39della materia come meglio credono. E poi ovviamente prevede corsi di formazione anche per gli insegnanti
09:45stessi perché saranno anche gli insegnanti a dover conoscere bene lo strumento e a poterlo
09:50utilizzare perché è molto utile anche dal punto di vista, può aiutare tantissimo anche
09:54gli insegnanti nel loro lavoro, anche solo per comprendere meglio i ragazzi, adattare al meglio,
09:59soprattutto per quei ragazzi di SA che hanno dei percorsi speciali e particolari, adattare
10:04al meglio, alla loro uscire addosso ad ogni studente un piano di studio preciso per le
10:11proprie attitudini e le proprie capacità. Quindi uno strumento validissimo che potrà
10:14essere aiuto e potrà essere un grande pericolo. Sarà il legislatore e qui il nostro sottosegretario
10:21ci potrà dare una mano che chiaramente rincorre una sfida epocale a dover essere bravo a stare
10:27al passo con le trasformazioni che sono veramente velocissime. Sul cyberbullismo la legge del
10:362024, la modifica che è stata fatta all'impianto normativo secondo me è un buon punto di partenza,
10:42rafforza e rivede alcune cose, ci sono ancora dei buchi neri ma il libro questo lo analizza,
10:47il libro bianco veramente fa un'analisi dettagliatissima e analizza per step vari settori,
10:53tutti i focus, fa tanti focus anche su quello normativo per cui insomma anche come legislatori
10:59siamo attenti e pronti a ricevere tutti gli input necessari per fare ancora quelle modifiche
11:05perché effettivamente c'è ancora veramente tanto da fare. Per cui io ringrazio Marianna Sala
11:11che ha stimolato e voluto questo momento di approfondimento e di presentazione di questo bellissimo testo
11:17e chiaramente la dottoressa D'Alessio e il nostro sottosegretario. Grazie.
11:25Lascio la parola al sottosegretario.
11:28Grazie, io sono contento di aver trovato un momento per partecipare a questa presentazione
11:33perché peraltro sono giorni centrali perché in aula oggi alla Camera ci sarà un primo voto
11:39sul disegno di legge sull'intelligenza artificiale che è il prodotto di un lavoro molto ampio del governo
11:45e che ha avuto un contributo, devo dire, dal mio punto di vista importante da parte del nostro Dipartimento
11:50in particolar modo su due aspetti. Uno che non riguarda strettamente l'argomento di questo libro
11:56che è il copyright ma il diritto d'autore rappresenta invece la base della piramide economica e finanziaria
12:02del sistema editoriale e quindi è un contributo fondamentale a uno sviluppo di una informazione corretta
12:08contro i rischi disinformativi. L'altro elemento invece che è centrale anche per l'argomento di questo libro
12:15è il tema del cosiddetto deepfake perché il disegno di legge introduce unica realtà, quella italiana,
12:22che fa questo, introduce la nuova fattispecie di reato di deepfake.
12:27E questo è uno strumento estremamente importante, normativo e legislativo, perché addirittura
12:31sopravanza la normativa europea dell'AI Act che comincerà a entrare in vigore proprio all'inizio di questa estate
12:39a livello europeo. Quindi il regolamento dell'AI Act e il nostro contributo sono una risposta,
12:45una prima risposta al tema però che è un tema in evoluzione e che quindi prevede risposte
12:49che possano evolvere all'evolvere della situazione e dell'innovazione tecnologica.
12:55Un'innovazione tecnologica che noi non conosciamo neanche fino in fondo perché gli stessi protagonisti
12:59dell'intelligenza artificiale oggi ci dicono che non sono in grado di definire loro stessi
13:03quello che sarà lo sviluppo di questa innovazione e di questa tecnologia.
13:07Ma ieri ho partecipato a Milano a un rapporto dell'Ipsos, alla presentazione del rapporto dell'Ipsos
13:12che certificava come ancora gran parte della popolazione italiana non conosce i rischi,
13:18per esempio, della disinformazione o dei deepfake. Circa il 50% degli italiani ancora oggi
13:23non conoscono il rischio, non sanno identificare il rischio. Ma è ancora più preoccupante,
13:28parlando di questi argomenti che sono magnificamente trattati in questo volume
13:32e ringrazio per questo l'Avvocato Mariana Sala che da tempo segue col core con Lombardia
13:37i temi della difesa dei minori, un giovane su tre non riconosce la disinformazione
13:42che se volete è paradossale perché la popolazione giovane è quella più veloce, più capace
13:48di comprendere le storture tecnologiche e algoritmiche, ma non sempre si hanno le competenze
13:55poi e le esperienze sul tema informativo giornalistico che consentono la protezione.
14:01C'è un tema sostanzialmente enorme, quella della difesa dei minori, ma quella della difesa
14:06della partecipazione anche dei giovani a una vita sociale e potenzialmente democratica del
14:13Paese. Perché se non si comincia a ricostruire in parte il rapporto di fiducia tra il sistema
14:19informativo e i cittadini e i cittadini giovani si rischia di avere una disaffezione, una sfiducia
14:26che può diventare poi allontanamento dalla vita sociale, dalla vita politica, dalla vita
14:31democratica, dalla partecipazione democratica, come in realtà sta avvenendo. C'è bisogno
14:35di citare casi internazionali che anche in queste ore rappresentano come è difficile
14:39oggi il tema della democrazia, io la chiamo la democrazia analitica e analogica e la democrazia
14:47digitale, cioè c'è un gap che oggi è rappresentato da quello che è la democrazia
14:52digitale, perché la democrazia può essere e può incorrere in determinati rischi di
14:58influssi anche da parte dei grandi piattaforme, di grandi over the top, basti pensare che quello
15:05del quale si parla molto in Germania, cioè il caso dell'Afdepe, l'Afdepe è cresciuto
15:09grazie a un consenso fortissimo su TikTok. TikTok è di proprietà cinese, è sostanzialmente
15:15senza capacità di filtro e controllo nelle democrazie occidentali, veicola contenuti
15:20spesso non filtrati e perché parlo di questo? Parlo di questo perché quando si parla di
15:25cyberbullismo e del potenziale che l'intelligenza artificiale generativa può creare anche in
15:31questi argomenti è fondamentale conoscere quelli che sono gli sviluppi. Sappiamo tutti
15:35che esistono software per esempio per creare sorte di finti revenge porn, per esempio, è
15:42un tema che sui minori ha una sensibilità fortissima perché suscita dinamiche sociali
15:48che poi portano alle tanti casi di attualità che conosciamo. Noi come Dipartimento siamo
15:54impegnati da più di un anno con una commissione guidata da padre Paolo Benanti, padre Paolo
15:59Benanti è uno straordinario frate francescano che è stato consigliere dell'innovazione per
16:05Papa Francesco e che ha lavorato all'intervento straordinario che Papa Francesco ha fatto al G7
16:11di giugno scorso e lo stesso Papa aveva una sensibilità molto forte su queste tematiche
16:19anche sull'importanza della formazione e della riconoscibilità del valore dell'informazione.
16:25Io quindi credo che un contributo come questo vada nella direzione auspicata anche da noi
16:31di percorsi formativi che consentano ai cittadini tutti e ai minori in particolar modo di riconoscere
16:38ciò che il reale è un concetto complesso ma ciò che sicuramente ha una base reputazionale
16:45di affidabilità molto alta è ciò che invece è assolutamente distorsivo e per questo noi
16:50continuiamo questo lavoro sperando di lavorare a norme e regolamenti che possano aiutare
16:55in questa direzione e siamo abbastanza preoccupati delle ricadute dell'utilizzo dell'intelligenza
17:03artificiale generativa soprattutto in ambito informativo e giornalistico. È altrettanto
17:08vero che l'intelligenza artificiale ha sviluppi estremamente positivi in molti campi dalla sanità
17:13anche ai campi agricoli. Io sono stato poco tempo fa alle Nazioni Unite a parlare dello sviluppo
17:19dell'intelligenza artificiale per i paesi in via di sviluppo. Ci sono applicazioni di intelligenza
17:24artificiale che stanno aiutando molto questi paesi a svilupparsi non solo da un punto di vista
17:28tecnologico ma anche dal punto di vista economico e produttivo. Ma in ambito informativo dove
17:32la materia che si tratta è una materia fragile e delicata questo è particolarmente delicato
17:37e quando la sensibilità si forma, quando le coscienze si formano e quindi le età giovanili
17:43queste tematiche sono particolarmente fragili, particolarmente critiche e quindi vanno tutelate.
17:49Quindi grazie alla collega Chiara Tenerini, grazie all'Avvocato Mariana Sala. Io mi scuso
17:55ma ascolterò ancora un po' i vostri interventi, poi purtroppo abbiamo qualche impegno ma mi
17:59faceva piacere essere presente e dare il mio appoggio a questa iniziativa. Grazie.
18:09Ringrazio ancora il sottosegretario che sta facendo un ottimo lavoro in un campo, peraltro
18:14come ha detto lui, che è estremamente in difficoltà. Sicuramente sarà quello più provato
18:20dall'avvento, uno di tra quelli più provati dove ci sono le materie, insomma, quelle che
18:25riguardano l'opera e dell'ingegno, chiaramente sono quelle più a rischio. Però anche dal
18:30punto di vista dell'editoria, del supporto all'editoria, devo fare complimenti perché
18:33stai facendo un ottimo lavoro riconosciuto universalmente da tutti. Lascio ora la parola
18:41invece all'Avvocato Mariana Sala, Vice Presidente del Core della Lombardia. Grazie.
18:47Grazie. Buon pomeriggio a tutte e a tutti. Desidero iniziare l'incontro con un sentito
18:53ringraziamento all'onorevole Chiara Tenerini, che ha voluto aprire con la sua voce questa
18:57presentazione, al sottosegretario Alberto Barachini, che opera in prima linea nella lotta alla disinformazione
19:04per un correttuso dell'intelligenza artificiale. E un ringraziamento anche a tutti i presenti
19:09perché a vario titolo, professionale, educativo, sociale, istituzionale, si occupano di tutela
19:16dei minori. Consentitemi poi un ringraziamento particolare a Gabriele Gravina, Presidente della
19:21FIGC Federazione Italiana Gioco Calcio, perché nonostante i numerosi impegni è riuscito a
19:27venire a questa presentazione e perché dimostra una volta di più la sua spiccata sensibilità
19:32nella tutela dei minori. È noto che ha istituito un settore giovanile molto forte ed è noto che
19:38sta implementando delle attività di prevenzione contro gli abusi sui minori nello sport all'interno
19:46del mondo calcistico italiano e che significa all'interno dello sport italiano, se consideriamo
19:50i numeri che il calcio fa girare. Quindi grazie.
19:55Ora, noi siamo qui per parlare di un tema che ci riguarda tutti, i rapporti tra minori
20:01e mondo digitale. Ed è un tema quanto mai urgente. Lo dicono i dati. Nel giro degli ultimi
20:09tre anni la percentuale di adolescenti che trascorre più di cinque ore al giorno online
20:15è raddoppiata. Negli ultimi tre anni. Se consideriamo cinque ore che corrispondono a
20:22poco più di una giornata lavorativa, se consideriamo che i ragazzi devono essere a scuola per un
20:27certo numero di ore tutti i giorni, dovrebbero dormire, dovrebbero mangiare, dovrebbero avere
20:31vita comunitaria, queste cinque ore dove le ricavano? Che cosa vanno a rubare in quello
20:37che dovrebbe essere la loro vita corretta e sana? Questo dato fondamentale ci impone
20:44una riflessione seria e non episodica. E soprattutto ci dimostra che il fenomeno del, diciamolo
20:51così, dell'abuso di internet o uso scorretto della tecnologia è un fenomeno in continua evoluzione
20:58e quindi non va affrontato con strumenti vecchi ma strumenti sempre nuovi. Noi siamo
21:04abituati, forse anche per colpa dei social, ad avere sempre delle risposte facili, veloci,
21:09quasi maniché, sì, no. Solo che di fronte a un tema complesso come quello della tutela
21:15dei minori rispetto al digitale, le risposte non possono che essere complesse e devono essere
21:22articolate. E questo è quello che tenta di fare il libro. Il libro è un libro corale,
21:29ci sono interventi non solo di autori diversi ma di provenienze diverse. Ci sono medici, psicologi,
21:39professori universitari, giuristi, perché il tentativo è quello di dare una risposta complessa
21:45e, si spera, esaustiva a una problematica estremamente complessa. Quindi si tratta di
21:52un'analisi plurale e interdisciplinare. Si sono messe insieme delle voci di persone che
21:59operano praticamente con i minori, tra cui ad esempio i pediatri, che si trovano tutti
22:04i giorni a dover affrontare le nuove malattie di questo secolo, le nuove malattie che i ragazzi
22:09hanno e derivano da un abuso di internet. Insieme poi ad accademici abbiamo avuto l'intervento
22:15di universitari dell'Università Bicocca di Milano, dell'Università Statale di Milano,
22:20quindi voci che hanno provenienze diverse nel tentativo di arrivare ad una sintesi e ad
22:28una soluzione. Il volume è articolato in quattro parti. Non è un instant book, ma è frutto
22:37di due anni di lavoro, di ricerca e di tentativi di arrivare ad una soluzione. La prima parte
22:43tratta della salute e benessere psicofisico dei minori. E qui sono intervenuti diversi medici
22:51che hanno analizzato le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno analizzato gli
22:56effetti dell'uso prolungato dello smartphone sullo sviluppo dei ragazzi. Nel libro troverete
23:01delle tabelle che divise per fasce di età dimostrano quali problematiche in concreto i ragazzi
23:08si trovano a subire. In sintesi i pediatri arrivano a questa conclusione. I benefici delle nuove
23:16tecnologie sono solo potenziali, i rischi sono reali e ben documentati e aumentano ulteriormente
23:25se si introduce il tema poi dell'intelligenza artificiale. Per quanto riguarda l'aspetto
23:29cognitivo, l'aspetto neurologico, l'intelligenza artificiale che è quella bellissima scorciatoia
23:36che ci evita di fare fatica nel fare il ragionamento, nello scrivere i testi, nel risolvere i problemi,
23:42nel fare i calcoli, benissimo, se utilizzata da un adulto può essere una valida forma di collaborazione
23:48sempre che la si sappia utilizzare, se utilizzata da un bambino può essere deleteria perché
23:54gli impedisce tutte quelle fatiche legate all'apprendimento che tutti noi abbiamo fatto
24:00quando eravamo sui banchi di scuola, impedisce quelle fatiche che poi comportano uno sviluppo
24:05completo della persona umana. Se pensassimo di avere un blackout come quello che c'è stato
24:11adesso in Spagna e magari durasse anche qualche giorno di più di quello che è durato in Spagna,
24:16noi adulti in qualche modo ce la caveremmo, carta e penna e possiamo andare avanti, a
24:22fatica, a rilento, ma i ragazzi di oggi così abituati al mondo digitale si troverebbero
24:28completamente spersi e questo è un dato di fatto preoccupante su cui bisogna sicuramente
24:34riflettere. Altro numero, in Italia il 65% degli studenti tra i 16 e i 18 anni dichiarano
24:42di utilizzare l'intelligenza artificiale per svolgere i compiti o scrivere testi
24:46scolastici. Il 65% è un numero altissimo e probabilmente anche sottovalutato perché
24:53nell'intervista non so se tutti hanno detto la verità che i compiti se li fanno fare dall'intelligenza
25:00artificiale. Allora torno a quello che diceva l'onorevole
25:03Tenerini è urgente introdurre all'interno della scuola un insegnamento dedicato all'intelligenza
25:09artificiale perché diventa fondamentale cercare di introdurre l'intelligenza come artificiale
25:19all'interno della scuola come linguaggio trasversale che consenta ai ragazzi di capire anche i rischi
25:26a cui va incontro e di capire che deve essere utilizzata come strumento e non in sostituzione
25:33delle proprie fatiche personali. Io ringrazio intanto il sottosegretario Barachini che...
25:39e continuo allora a analizzare la seconda parte del libro che è dedicata al quadro normativo
25:52e alla percezione che l'opinione pubblica ha. Da una indagine che è stata svolta in più
25:59di 2.000 famiglie a livello territoriale è stata svolta nel territorio di Milano ma i
26:04dati sono in linea con il territorio nazionale emerge una percezione da parte delle famiglie
26:11che manchino le normative a tutela dei ragazzi e quindi c'è sempre l'invocazione ma se il
26:18legislatore intervenisse se ci fossero dei divieti. La percezione è assolutamente fallace.
26:24La normativa presente in Italia a tutela dei minori c'è e è anche numerosa come citava
26:30l'onorevole Tenerini. Nel 2024, non più tardi del 2024, si è risistemata la normativa
26:37sul cyberbullismo. Ora c'è il disegno di legge per l'intelligenza artificiale nella
26:40scuola. Allora dobbiamo domandarci perché queste normative non sono note e perché quando
26:46sono note vengono comunque disattese. Un elemento a cui dobbiamo fare riferimento ad esempio
26:52è l'età minima per l'accesso ai social. In Italia il legislatore prevede 14 anni.
26:57I social network, nei loro contratti che vengono fatti firmare per l'ammissione social, indicano
27:05come età minima 13 anni. Quindi c'è già lo sconto di un anno che non è in linea con
27:10la normativa nazionale, ma i social decidono di mettere 13 anni come età minima. Eppure
27:17i ragazzi che si approcciano ai social hanno meno di 13 anni, quindi non sono in linea con
27:23la normativa. E questo perché? Perché la maggior parte dei genitori non sa neanche
27:27che c'è il divieto e se sa che c'è il divieto pensa che in realtà sia più una sorta
27:32di suggerimento. Ma tanto poi così fanno tutti. Ora diventa quasi inutile invocare leggi
27:39più severe, innalzamento dell'età minima per l'accesso ai social. Ci sono dei disegni
27:44di legge che prevedono adesso i 16 anni, altre addirittura i 18 anni. L'importante
27:50è rispettare la normativa che già c'è, ma ancora di più analizzare il dato di fatto.
27:56Se il limite di età non è rispettato, forse bisogna agire in un altro modo, non mettendo
28:03dei divieti, ma giocando in prevenzione, cercando di educare i ragazzi, i genitori, gli insegnanti,
28:10in generale, gli adulti di riferimento al rispetto della normativa e soprattutto ad un
28:15uso più consapevole di Internet. Terza parte del libro. Buone pratiche. Ci sono
28:22tante buone pratiche nel territorio nazionale. I corecom, Comitato Regionali per le Comunicazioni
28:27a livello territoriale, si impegnano da anni nelle iniziative di media education e tante
28:33sono le iniziative anche a livello nazionale. Mi è sembrato giusto raccogliere le buone
28:39pratiche per dare anche un'immagine positiva. Non ci sono solo elementi negativi. L'importante
28:45però è che le cose positive vengano fatte conoscere e portino a buone pratiche diffuse.
28:51In ultimo, quarta sezione, raccomandazioni di policy. Delle raccomandazioni che non vogliono
28:58essere esaustive, ma vogliono essere uno stimolo e uno spunto anche per quelle istituzioni come
29:03il legislatore nazionale che deve trovarsi a porre in essere e a dare attuazione a quella
29:10che è la tutela dei minori. E tra queste raccomandazioni vorrei citarne alcuna. Uno
29:16è, lo si è già detto più volte, introdurre in modo strutturale l'educazione e l'intelligenza
29:21artificiale nella scuola. Un'altra raccomandazione è promuovere dei percorsi stabili di media
29:27education all'interno delle scuole, ma rivolti non solo agli studenti, ma anche ai docenti
29:31e alle famiglie. E poi rafforzare l'informazione e la consapevolezza da parte di tutti, perché
29:37i diritti digitali sono già esistenti e quindi l'importante è riuscire a farli valere i propri
29:43diritti. Ora, se questo libro può ambire a lasciare un segno, è il metodo che propone,
29:50cioè affrontare un tema complesso come il digitale, non con delle simplificazioni, non con degli
29:55allarmismi, ma con uno sguardo corale, fondato su analisi rigorose, esperienze concrete e proposte
30:01operative. Ora, alla luce di tutto quello che è stato detto sinora, mi sembra che sia quanto
30:09mai importante sentire una voce diversa rispetto alle tematiche istituzionali e normative. La voce
30:16di una psicoterapeuta come la dottoressa Alessandra D'Alessio, che da anni si occupa di questi
30:22temi e che conosce, guardandoli negli occhi, i ragazzi che soffrono per un uso sconsiderato
30:29di internet e anche le problematiche che devono affrontare le famiglie.
30:35Esattamente. Allora, innanzitutto complimenti, perché è un testo che ho apprezzato molto,
30:39soprattutto nella prima parte, perché si occupa proprio delle ricadute in termini di salute
30:44fondamentale dell'utilizzo scorretto del digitale da parte delle nuove generazioni. Ed effettivamente
30:51ancora non sappiamo tutto, perché i nativi digitali sono gli adolescenti di oggi e noi
30:57sappiamo bene che l'adolescenza è l'età più difficile della nostra esistenza. È difficile
31:03per chi la vive, è difficile per chi deve gestirla. Io mi riferisco alla famiglia, alla
31:09scuola, alla società in generale e lei mi ha molto stimolato, mentre appunto ci narrava
31:18diciamo di tutti i contenuti di questo testo, su due concetti, cioè quello del limite e della
31:27consapevolezza. Allora noi sappiamo bene che il compito delle famiglie, dei genitori, ma
31:33anche della scuola per una sana crescita di ciascuno di noi è quello di educare ma dando
31:41dei limiti. E i limiti e le regole sono fondamentali, sono come il nutrimento per i bambini. Quindi
31:48dei ragazzi, dei bambini che hanno delle regole chiare e conoscono, diciamo, io dico sempre
31:57che le regole sono le stampelle a cui i bambini si aggrappano per iniziare a camminare. Quindi
32:03pian piano lasceranno queste stampelle, che sono queste regole, e percorreranno la loro
32:08strada. E poi c'è la consapevolezza che è una conseguenza appunto del limite. Allora
32:17siamo così sicuri che può essere sufficiente la consapevolezza, soprattutto a certe età?
32:23noi sappiamo bene che l'adolescenza, che oramai è tra i 10 e i 14 anni, quindi si è anticipata
32:30di molto, è in un'età estremamente critica. Quella è l'età dell'impulsività estrema.
32:39E ho letto, anche nel testo, ma comunque sono informata, sul fatto che l'utilizzo del digitale,
32:46e dobbiamo dirlo, della dipendenza dal digitale, perché i nostri ragazzi sono dipendenti dal
32:53digitale. Non dobbiamo avere paura a dire questa cosa, perché lo siamo anche noi adulti,
32:57noi lo vediamo quotidianamente, quanto possono essere allettanti e quanto ci prendono determinati
33:03contenuti che, peraltro, ci vengono proposti appositamente, in base ai nostri gusti e alle
33:08nostre preferenze. E quindi siamo così sicuri che la consapevolezza e l'informazione possano
33:16in qualche modo da sole fare da deterrente. E siamo così sicuri che le famiglie possano
33:24riuscire da sole in questo intento, sapendo che, da professionista, ma anche da madre, per
33:31esempio di una ragazza di 14 anni, è veramente tanto difficile dare un limite a quell'età,
33:39quando soprattutto il gruppo ha già dei limiti preimposti. Allora, dare un limite più restrittivo
33:47significa anche escludere il ragazzo, per esempio, da un gruppo. Io apprezzo molto i genitori che
33:54ad un certo punto non comprano lo smartphone ai propri figli, cercano di far sì che si dedichino
34:03attività sportive ad altro. Però bisogna anche constatare che poi sono ragazzi che non
34:09sono all'interno della chat, perché non hanno Whatsapp, quindi non sono all'interno della
34:14chat della classe, sono estromessi da tutta una serie di cose e sono anche bullizzati per
34:20questo. Quindi, da un intento sicuramente positivo e sano, estremamente sano, la ricaduta
34:29poi potrebbe essere nefasta e anche patologica. E le famiglie che vivono oggi un'adolescenza
34:37assai problematica, proprio perché è un'adolescenza che vivono i nativi digitali e quindi tutti
34:44i metodi a cui noi eravamo abituati, i metodi educativi a cui eravamo abituati, oggi non funzionano
34:50più. Ma lo vediamo anche dalla cronaca, io lo vedo anche dai miei pazienti, seguo dei casi
34:54particolari, ma anche dalla cronaca. Basti pensare a quella ragazzina a cui i genitori
35:00correttamente avevano limitato l'utilizzo dello smartphone e questa ragazzina che era nel pieno
35:06dell'età, dell'impulsività, si è lanciata dal balcone ed è morta. Io posso solo immaginare
35:15cosa stia vivendo quella famiglia e gli enormi sensi di colpa possono aver sperimentato rispetto
35:22al fatto che magari non le hanno concesso una cosa che sicuramente non era sana, ma
35:29che in qualche modo faceva sì che lei fosse all'interno di un gruppo. E non dobbiamo
35:36assolutamente sottovalutare la dipendenza. La dipendenza è una cosa molto particolare.
35:42Io credo che se siamo genitori, zii, educatori di ragazzi a cui viene tolto il telefono, io
35:49ho dei ragazzi che hanno trovato anche le scamotage per la scuola perché hanno tutti
35:52il doppio telefono, quello che mettono nella scatola è quello che lasciano sotto il banco,
35:56tra le gambe. Non riescono proprio a farne a meno. E allora, siamo così sicuri, apprezzo
36:05tantissimo, anche non avevo mai pensato a una forma di insegnamento sull'intelligenza artificiale,
36:10trovo estremamente interessante e anche molto sana. Ma credo che da sola non basti, cioè
36:16va accompagnata ovviamente da interventi fatti da legislatore. E sono molto colpita dal
36:23fatto che le leggi ci siano, ma sono aggirate. E ci sono tredicenni che hanno TikTok, quattordicenni
36:31che hanno TikTok. Ma se solo pensiamo alla Cina, che è praticamente il paese che ha inventato
36:37TikTok in Cina, TikTok è estremamente regolamentato. Cioè i ragazzi al di sotto dei quattordici anni,
36:43se non erro, dei sedici anni, hanno un uso regolamentato. Possono, credo, vederlo solo
36:49per 40 minuti. Ma probabilmente c'è un sistema tale per cui, perché io credo che registrarsi
36:54a TikTok lo si possa fare senza, per esempio, una carta elettronica, una carta di identità
37:00digitale. Ecco, per esempio, farlo attraverso un qualcosa di questo tipo potrebbe fare la
37:05differenza. E quindi evitare che tutti, tutti i ragazzini di una certa età possano, in qualche
37:12modo, essere tutelati, possano tutelarsi, ma non possiamo pensare che un bimbino possa
37:18tutelarsi. L'intelligenza artificiale. Io ho già, diciamo, dei genitori che mi raccontano
37:26che i propri figli si sfogano con l'intelligenza artificiale. Era una cosa che avevamo previsto,
37:33sta sostituendo anche la mia professione. Però che cos'è che viene a mancare? Una cosa
37:38fondamentale. Il corpo, l'altro reale. Cioè non c'è più un altro reale. Questo che cosa
37:45fa? Favorisce un'alienazione, una solitudine patologica e soprattutto, lei parlava prima
37:55di autostima, perché una delle ricadute, diciamo, in termini di sofferenza sulle nuove
38:02generazioni è proprio la mancanza, la carenza di autostima. Se noi andiamo a vedere che
38:07cos'è l'autostima. L'autostima da che cosa, come si forma? Dal rapporto con l'altro,
38:13l'altro della parola, dalle esperienze, da quello che io faccio nella società e quello
38:21che l'altro mi rimanda rispetto al mio operato. Questi ragazzi alienati sono tutti ragazzi
38:29totalmente privi di una qualsivoglia forma di autostima. Come sopperiscono a questa
38:35autostima reale? Quella fallace, quella dei filtri, dei social network. Però questo che
38:41cosa genera? Genera rabbia, aggressività. Perché poi sono comunque ragazzi che un minimo
38:48di socialità la devono vivere in qualche modo, anche se a tutti è capitato comunque
38:52di vedere ragazzini che sostano sul famoso muretto ma senza guardarsi negli occhi e alle
38:59volte, che è una cosa sconcertante, si parlano attraverso i telefoni. Cioè ci sono gruppi
39:04di ragazzini, di bambini, che si parlano tra di loro attraverso le social network. È
39:09una cosa terribile, è veramente terribile. E questa forma di aggressività noi la vediamo
39:18tutti i giorni, la ascoltiamo a telegiornale perché ci stiamo chiedendo ma perché tutta
39:22questa violenza? Perché? Perché sta avvenendo a mancare il limite, l'autorevolezza da parte
39:32delle famiglie, da parte del legislatore, da parte di chi che sia. Quindi io se oggi
39:37potessi fare un appello lo farei sicuramente alle famiglie ma si stanno già adoperando
39:43ma effettivamente riescono poco da questo punto di vista. Sul resto, almeno io vedo famiglie
39:50che comunque si mettono in discussione, fanno dei percorsi di parental training o di sostegno
39:54della genitorialità, che dir si voglia, e cercano di gestire comunque un'adolescenza
40:00difficile. Però credo che tanto debba farlo il legislatore, partendo da quello che già
40:05c'è, però implementandolo evidentemente in un modo diverso, dando a questi ragazzi
40:12la possibilità di poter fare delle cose perché tanto un adolescente, un quattordicenne, quando
40:18una cosa la può fare, la fa, la fa. Perché ancora la corteccia prefrontale che è in fase
40:26di sviluppo, cioè c'è una motivazione di natura organica, a me fanno tanta tenerezza
40:31i ragazzi di oggi, ma veramente tanta, e sono molto dispiaciuta perché probabilmente
40:37l'impatto di tutto questo lo vedremo tra un po' e non credo che sarà, io vedo già
40:44una differenza tra, ho una figlia di 19 e una di 14, c'è una differenza abissale tra
40:48le due, e anche rispetto alla consapevolezza dell'utilizzo di certi strumenti.
40:57Volevo aggiungere una cosa, è vero che le normative sono aggirate, è il problema perché
41:04anche io mi capita di incontrare chi si occupa delle relazioni istituzionali, abbiamo incontrato
41:10con la mia assistente con Paola, chi si occupa delle relazioni istituzionali di TikTok, io ho
41:16una versione naturale per TikTok, la trovo una piattaforma abbastanza alienante, ma in
41:24realtà gli strumenti di sicurezza ci sono, è che nemmeno io li conosco, mi ritengo una
41:31persona che in qualche maniera è facilitata in questo, perché ho a che fare col mondo
41:36della formazione delle leggi, quindi dei regolamenti, non lo sapevo, quindi è vero, la consapevolezza
41:45per prima secondo me deve essere delle famiglie e dei genitori, perché non ce l'abbiamo ancora
41:49come genitori questa consapevolezza, perché noi non siamo, noi siamo approdati a un'epoca
41:54digitale, io sono non una nativa digitale, un ignorante totale digitale e mi sono auto,
41:59diciamo, ho fatto auto formazione, ma non ho la capacità, quindi siamo i primi genitori
42:05che dobbiamo le famiglie, dobbiamo metterci in discussione rispetto a questo. Poi credo
42:09che il legislatore, oltre a fare norme che chiaramente sono fondamentali, io non sono
42:14nemmeno una fan penalista perché non ci credo, credo tanto nella prevenzione della formazione,
42:21secondo me oggi un buon legislatore, e qui ringrazio il Presidente Gravina, deve dare strumenti
42:27e quindi soldi, contributi a quelle agenzie come lo sport, come la cultura, che sono fondamentali
42:35perché senza queste tutele, senza questa rete sociale nelle nostre comunità non se
42:41ne esce, non ci si salva, quindi sì normare, sì chiaramente stare al passo ecotempico
42:46con la legislatura, ma dare ancora, sforzarsi ancora di più perché sono quelle, quella la
42:53strada, la scuola, lo sport, la cultura e riportare i giovani in quelle aggregazioni
42:58che non sono più quelle di un tempo, purtroppo anche io faccio politica, nella politica, nel
43:05partito ho trovato una parte di aggregazione anche sociale, oggi si sono disgregate anche
43:11queste forme qui, però grazie a Dio lo sport ancora tiene e aiuta tantissimo perché si fa
43:19tantissimo, mio figlio fa calcio, c'è una rete incredibile di sostegno sia tra le famiglie
43:27che con le società sportive, ci sono incontri con gli psicologi, aiuti, formazione, quindi
43:32questo è veramente un punto, un tassello, aiutare il sostegno psicologico, quindi investire
43:38anche nella presenza dello psicologo da tutti i livelli di scuole, dalla primaria credo
43:45in su, quindi garantire questa presenza e qui è una questione di fondi, di impegno,
43:50quindi sono tante le cose che secondo me come legislatore al di là della norma dobbiamo
43:56veramente mettere in campo, questo ci tenevo a sottolinearlo, rilascio la parola a Marianna
44:01A chiusura, da quanto è stato detto sinore emerge che c'è la necessità di un vero e proprio
44:15cambiamento culturale, per cui ciascuno di noi, ciascuno per la sua competenza o per quello
44:21che deve svolgere, deve prendere consapevolezza di queste problematiche, deve fare la sua parte,
44:27ma da soli i genitori non ce la possono fare, è una lotta contro il mulino a vento, la tecnologia
44:35avanza e avanza velocissima come mai è avvenuto nella storia dell'umanità, per cui per evitare
44:42di essere sempre all'inseguimento di qualcosa che scappa via, per evitare di mettersi in una
44:49logica preventiva quando ormai i danni si sono provocati, bisogna giocare d'anticipo
44:54e giocare sul fatto di fare cultura, diffondere cultura, fare corsi di formazione, cambiare
45:00la mentalità e mettere in primo piano l'idea della consapevolezza, renderci consapevoli
45:08di quanta dipendenza si può avere rispetto al cellulare e dare anche il buon esempio ai
45:13ragazzi su come ci si deve comportare, rifocalizzandoci su quello che è il mondo reale e in questo ambito
45:20sicuramente lo sport la fa da padrone perché costringe alla socialità, costringe allo sviluppo
45:27del fisico che viene ormai troppo spesso dimenticato a discapito appunto dell'utilizzo
45:32del cellulare e costringe soprattutto a mettersi in confronto con gli altri in una logica sportiva,
45:38quindi non vincere per vincere ma cercare di stare bene con gli altri e anche imparare
45:43perché anche questo è un insegnamento importante. Io vi auguro una buona lettura, ringrazio ancora
45:50l'onorevole Tenerini per aver organizzato questo evento e buona lettura a tutti. Grazie.

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