• anno scorso
Crespellano (Bo), 23 ott. (askanews) - "Siamo sempre stati una regione esportatrice e oggi lo siamo nettamente primi con una media quasi doppia alla media nazionale. Nei primi sei mesi di quest'anno, nonostante l'alluvione, l'export" dell'Emilia-Romagna "è cresciuto già raggiungendo il record di 80 miliardi raggiunto lo scorso anno". Lo ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, anticipando che secondo le stime nel secondo semestre si raggiungeranno gli 86 miliardi di euro di fatturato."Come il Sole 24 Ore, Financial Times e le istituzioni europee hanno dimostrato - ha detto Bonaccini in occasione dell'incontro 'Il contributo delle imprese estere per lo sviluppo del territorio. Il caso dell'Emilia-Romagna' organizzato da Confindustria alla Philip Morris Manifacturing & Technology a Crespellano, nel bolognese - siamo entrati nelle dieci regioni più attrattive d'Europa per investimenti stranieri. A questo ha concorso da un lato la legge 14 che negli ultimi dieci anni hanno permesso di dare decine di milioni di euro di fondi pubblici attraverso bandi triplicando gli investimenti privati e portando qui aziende; dall'altro lato la legge sull'attrattività di talenti da fuori regione e dall'estero" attraverso la quale la Regione darà "un taglio del costo del lavoro alle imprese come beneficio fiscale, ma daremo soprattutto a ragazze e ragazzi che qui vogliono venire a lavorare voucher per la casa, l'asilo nido o la scuola internazionale a seconda dell'età dei propri figli se vogliono portare la famiglia, la sanità e il socio-assistenziale facendo diventare conveniente venire in una terra".Una regione, ha concluso il governatore, che "è già attrattiva di suo se si guarda il numero di lavoratori che vengono qui che hanno un saldo attivo rispetto a chi esce e guardando i tantissimi studenti che da altre parti d'Italia e del mondo che vengono a lavorare in Italia".

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