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NovitàTrascrizione
00:01Eccoci rientrati qui a Roma Magazine, sempre il nostro rotocalco da sfogliare e da guardare.
00:06Continuiamo a parlare di teatro perché è il focus proprio della trasmissione come sempre tutti i giorni,
00:12in particolare e andiamo su uno spettacolo molto bello, molto divertente, si intitola Tutta colpa di una mela.
00:18Ci sono varie date, intanto dal 4 al 6 novembre prossimo al teatro Petrolini di Roma e ne parliamo proprio col suo regista e interprete
00:26e quindi do il benvenuto ad Alessandro Cao. Bentrovato Alessandro, benvenuto a Roma Magazine.
00:32Buonasera e grazie a voi dell'ospitalità.
00:35Grazie a te per essere qui. Allora, un titolo molto accattivante, molto carino, Tutta colpa di una mela ci porta molto indietro nel tempo,
00:44dal 4 al 6 novembre al teatro Petrolini di Roma, ma poi ci saranno anche altre date. Perché Tutta colpa di una mela e come è nata questa idea?
00:53Raccontaci un po' il parto di questo spettacolo.
00:56Assolutamente. Allora, Tutta colpa di una mela è un monologo brillante scritto da Italo Conti, un autore molto brillante, diciamo,
01:08e ha scritto questo monologo proprio per incentrare sul frutto della mela molte avventure che hanno accompagnato tutta la storia dell'umanità.
01:20Ecco, praticamente dove, cioè, sullo sfondo delle grandi conquiste, mitiche trasgressioni e importanti violazioni, c'è sempre una mela.
01:31E' scontato parlare di Adamo e Teva, ma anche altri personaggi sono stati influenzati da questo frutto, come ad esempio Guglielmo Tell, Alessandro Magno, Alan Turing,
01:43le favole, le fiabe, Biancaneve e tanti tanti altri.
01:49La mela è oggetto di peccato, di contraddizione, di desiderio, di storia, di scienza, di scoperta.
01:56Insomma, è molto bella questa idea intorno a questo frutto, questo frutto particolarissimo.
02:02Assolutamente.
02:03E tu sei scena?
02:04Io sono scena da solo, monologo, e la cosa è molto affascinante.
02:11Sì, sì, perché intanto a me piace molto stare in scena, mettendo in scena monologhi, ecco.
02:18E poi questo spettacolo è molto affascinante perché ripercorre tutta la storia dell'umanità incentrato proprio sul frutto, come questo frutto abbia influenzato le nostre vite.
02:34Intorno a questo frutto.
02:35Intanto stiamo vedendo, mentre parliamo, La Locandina, molto carina, molto divertente, testo di Italo Conti.
02:40Tu sei regista e interprete e con questa mela qui in primo piano accanto a te.
02:45Allora tu ci metti in vari ruoli, un po' un trasformista, Alessandro?
02:50Sì, assolutamente.
02:53Io sono l'attore che entra in scena e parlo dal quotidiano fino ad arrivare al racconto che attraversa i secoli fino a ritornare ai giorni nostri.
03:07Come appunto il frutto, la mela, proprio lei, tutta colpa di una mela, ha influenzato le nostre vite, ne ha cambiato le usanze sia dal punto di vista politico e religioso.
03:23E questo grazie a diversi personaggi che hanno caratterizzato la nostra storia.
03:28È molto interessante lo sguardo che abbraccia i secoli, i personaggi, ma anche i vari temi affrontati, quindi la politica, la scienza, le invenzioni, l'arte.
03:38La guerra.
03:39La guerra, una mela anche sinonimo proprio.
03:43Sì, perché per colpa di una mela è scoppiata la guerra di Troia.
03:49Certamente, quindi insomma affronti veramente vari linguaggi e vari periodi storici, molto molto interessante.
03:56Allora, intanto voglio ricordare le prime date, abbiamo detto dal 4 al 6, al Teatro Petrolini di Roma.
04:02Ma tu sarai ancora, sempre con questo spettacolo tutta colpa di una mela, al Teatro Daphne di Ostia. Ricordiamo le date?
04:10Sì, 18, 19 e 20 novembre. Teatro Daphne di Ostia.
04:15Invitiamo a teatro, Alessandro.
04:17Invitiamo a teatro perché intanto il teatro è stato sempre un luogo sicuro, anche durante la pandemia, durante l'emergenza sanitaria.
04:24Poi perché il teatro, lo sappiamo, Alessandro ha subito tanto, ha pagato caro il prezzo dell'emergenza sanitaria, è stata una delle categorie tra la cultura e le arti tra le più colpite.
04:35E quindi invitiamo davvero ad andare a teatro.
04:39Allora, quindi abbiamo detto, Teatro Petrolini prima, Teatro Daphne di Ostia dopo.
04:43Ma io so che c'è anche un altro spettacolo che tu stai proponendo in giro proprio per teatri e a Roma in particolare, ma non solo.
04:52Ce ne vuoi parlare di questo altro spettacolo?
04:54Sì, è un altro monologo scritto sempre dal mio amico Italo Conti, se non ce la faremo, ce la faròmolo.
05:01La storia della nostra grande capitale di Roma, da Zeus fino ai giorni nostri, vista in maniera brillante.
05:10È uno spettacolo che porto da diversi mesi e andrà in scena giovedì 20 ottobre al Teatro Petrolini, al Festival del Teatro Romano.
05:21Quindi il 20 ottobre e poi dopo, si spera che naturalmente anche quella lo porterai in giro.
05:28Ti chiedo proprio, entro proprio in quello che dicevamo poco fa, quanta fatica per ripartire Alessandro con il teatro?
05:35Ci si mette molto impegno, ci sono tanti sacrifici, quanta fatica c'è?
05:40Sì, la fatica è tantissima. La fatica è veramente tanta perché, come hai detto prima,
05:48il teatro è stata una delle arti che è stata maggiormente colpita dall'onda Covid,
05:54soprattutto perché è difficile riportare le persone al teatro.
05:59Nonostante il teatro sia stato uno dei posti più sicuri, dove le persone sono più educate,
06:06dove veramente si respira cultura.
06:12Io vorrei, non è solo una mia speranza, ma quella di tutti coloro che si cimentano in questo mestiere,
06:20che nelle scuole venga proposta la materia del teatro, per poter educare i ragazzi
06:27a poter frequentare fin da giovani, ma fino ad arrivare ad essere adulti,
06:34entrare nei teatri e capire che cosa vuol dire far finta di essere un altro,
06:39oppure studiare personaggi e epoche diverse dalla nostra, il fascino che si porta dietro questa arte.
06:48È un fascino intramontabile, un fascino di cultura, è veramente attraverso i linguaggi di tutti
06:54e poi chi va a teatro, Alessandro, lo abbiamo detto spesso, si sente proprio davvero parte di una comunità
06:59e si vive dentro una comunità. Una curiosità, in entrambi gli spettacoli, di cui ci parlavi, ci raccontavi poco fa,
07:06c'è molto l'ironia anche, no? L'ironia che attraversa un po' le tematiche e tutte le epoche.
07:13L'ironia è una cosa fondamentale. Lo spettacolo è brillante, quindi si ride, si scherza, si ironizza,
07:19ma ci sono cose serie realmente accadute.
07:22Sì, su cose veramente accadute però si ironizza, come ad esempio per colpa di una mela è scoppiata la guerra di Troia.
07:34Ecco, come non ironizzare sull'avventura di Zeus con le ninfe, su Eris che praticamente porta il pomo della discordia,
07:46oppure su Guglielmo Tell che dopo che ha lanciato la freccia e ha preso la mela in testa al figlio,
07:53vanno tutti e due a cambiarsi le mutande. Adamo che mangia la mela, gli si ferma qui e si forma il pomo d'Adamo.
08:01Ecco, ne ho detta qualcuna, nel senso, le prime che mi sono venute in mente, però è un testo molto molto brillante, divertente,
08:09ma che allo stesso tempo fa riflettere.
08:13Fa riflettere e poi ecco, mi viene in mente anche di chiederti questo, è un modo anche per avvicinare i ragazzi,
08:19in maniera semplice, brillante, divertente, ironica, alla storia, ai passaggi delle decade, dei secoli anzi,
08:28in particolare proprio dei secoli, ma anche avvicinarli ai periodi storici, alle invenzioni, alle scoperte,
08:35a tutti i momenti che la storia ha visto, che questo mondo ha visto, è un modo carino, molto semplice.
08:42Molto semplice, immediato e funzionale. Io ad esempio, spesso ripeto ai miei figli i copioni che porterò in scena
08:54e loro conoscevano le fatiche di Ercole, quando ho messo in scena Se non ce la faremo, ce la faròmolo,
09:00si parla anche delle fatiche di Ercole e i miei figli dicono papà, questi li abbiamo studiati alla storia
09:05e loro sapevano, quindi è bello confrontare anche due modi diversi di vedere le cose.
09:13È vero, è molto carino. Allora intanto, prima poi di salutarci e ringraziarti, vorrei chiederti come è nata questa tua grande passione
09:21per il teatro e per la recitazione, quando? Quando ti sei accorto che volevi stare su un palcoscenico e che eri a tuo agio?
09:29Quando e perché soprattutto? Qual è stata l'esigenza?
09:32Allora, l'esigenza è stata la scrittura, innanzitutto con la scrittura.
09:37La narrazione, la scrittura?
09:39Sì, con la scrittura e la lettura e poi all'università, alla Sapienza, ho fatto il mio primo piccolo corso di recitazione
09:52nelle piccole aulette che c'erano ai tempi miei e poi ho fatto una scuola di recitazione professionale in un teatro grande a Roma
10:04e da lì sono partito.
10:06E da lì sei partito, insomma è questo sogno che coltivi lo porti avanti.
10:10Posso chiederti se i tuoi figli anche recitano, amano, hanno provato, li porti a teatro?
10:15Cosa ne pensano di questa tua passione, di questo anche lavoro? Questo è un lavoro, ricordiamo, non è un hobby, è un lavoro.
10:23Allora, assolutamente è un lavoro. Io ho quattro figli maschi.
10:29Il più grande, ormai ho diviso i compiti, ho capito tanto come deve andare, il più grande mi aiuta con le musiche sotto l'aspetto tecnico.
10:41Poi due dei tre sono riuscito a coinvolgerli e adesso passiamo anche al terzo. Piano piano sto cercando di inserirli.
10:51Comunque non si perdono uno spettacolo, sono entusiasta di venire ogni volta, fanno venire anche i loro amici di scuola e sono molto coinvolti in questa avventura bellissima.
11:03E' importantissimo questo che hai detto perché intanto un applauso ai tuoi figli che ti seguono e sono appassionati e poi ecco un modo per avvicinare veramente i ragazzi, i nostri figli.
11:12Ricordiamo, lo abbiamo accennato prima, il teatro è una professione, è un mestiere serio, duro, non è un hobby e lo abbiamo riscoperto, non noi, ma insomma molti lo hanno riscoperto purtroppo soltanto durante l'emergenza sanitaria, durante la pandemia.
11:27Allora Alessandro io approfitterei prima di salutarti e ringraziarti di ricordare le date, dal 4 al 6 novembre prossimo tutta colpa di una mela sarà al teatro Petrolini di Roma e poi dal 18 al 20 novembre, sempre novembre, al teatro Daphne di Ostia.
11:44Eh che dire, invitiamo tutti a teatro? Facciamo insieme? Venite a teatro? Venite tutti a teatro, è fondamentale, facciamo tornare a vivere i teatri e tutte le persone che ci lavorano intorno, non solo sopra il palco ma anche intorno al palco, assolutamente.
12:01Tutti i lavoratori che ruotano intorno alla realizzazione di uno spettacolo così come per un concerto quando si tratta di musica, quindi viva il teatro, torniamo a teatro, il teatro è comunità ed è un cerchio magico Alessandro dove le cose vere accadono, possiamo chiudere così?
12:17Sì, sì, dove i sogni si realizzano. Dove i sogni si realizzano, grazie davvero di essere stato con me, con noi a Roma Magazine, a presto ancora, viva il teatro, grazie Alessandro, grazie di cuore a tutti voi, grazie. Grazie, a presto, io vi saluto invece e vi do l'appuntamento alla prossima puntata, ciao.