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00:00Roma Magazine, il Rotocalco di Radio Roma con Alessandra Paparelli. Amiche e
00:07amici benvenuti, bentrovati a Roma Magazine, il nostro consueto quotidiano
00:11rotocalco, tutto da sfogliare e da guardare. Naturalmente il focus è la
00:15cultura, a 360 gradi il teatro è grande protagonista e oggi di nuovo, nuovamente
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00:24spettacolo, di un'opera, di un testo molto interessante. Ne parleremo adesso con la
00:29regista e la protagonista, l'Opera del Fantasma, in scena al Teatro Marconi dal
00:333 al 10 novembre prossimo e ne parliamo proprio con l'attrice e regista, autrice
00:38Chiara Bonome, in collegamento con noi. Benvenuta, bentrovata Chiara Bonome.
00:44Grazie, grazie, buonasera. Grazie, grazie Chiara di essere qui con noi. Allora la
00:50tua regia, appunto, sei regista, attrice, interprete, autrice dell'Opera del
00:55Fantasma, insieme a te il testo di Mattia Marcucci, quindi Chiara Bonome e
00:59Mattia Marcucci con la tua regia. Vediamo adesso la Locandina, l'Opera del
01:04Fantasma. Ecco, la vediamo in video e abbiamo detto, ricordiamo, dal 3 al 10
01:09novembre al Teatro Marconi di Roma. Allora Chiara, ti chiedo subito come nasce
01:13l'idea creativa e narrativa dello spettacolo. Raccontaci un po' anche la
01:17trama e il testo. Allora, questo è un testo che è nato durante lo smontaggio
01:23di un altro spettacolo, che è stato un po' il primo spettacolo che abbiamo fatto
01:27insieme con questa nostra compagnia, che nasce come compagnia trame e poi
01:33diventa compagnia attori e tecnici del Teatro Vittoria. Diciamo, poi ci
01:39siamo integrati nella compagnia stabile del Teatro Vittoria, e storica del Teatro
01:44Vittoria. Io e Mattia, appunto, Mattia Marcucci, che è insieme a me il coautore
01:49del testo, stavamo collaborando a questo smontaggio e a un certo punto ci
01:55siamo detti, certo immagina se durante tutte queste fatiche improvvisamente
01:59venisse a mancare la figura del regista. Che cosa potrebbe mai succedere? E da lì
02:06abbiamo iniziato un pochino a confrontarci, a creare, a darci degli
02:09spunti, delle idee, ed è venuto fuori l'idea dell'opera del fantasma, che è
02:14appunto un testo che affronta in maniera ironica le disavventure di una
02:20compagnia che improvvisamente si vede privata della figura del regista, che
02:24scompare prematuramente, però in realtà non scompare perché si ripropone
02:30sotto forma di fantasma. Quindi in realtà poi per il pubblico lui è presente tutto
02:34il tempo. Quindi ritorna il regista sotto forma di fantasma e creerà, immaginiamo,
02:41parecchi problemi insomma. Esatto perché lui chiaramente è intento a cercare di
02:48capire che cosa gli sia successo, come mai sia venuto a mancare in maniera così
02:53prematura e chiaramente succederanno tutta una serie di eventi che dovete, per
02:58fortuna non posso io anticipare, bisogna necessariamente vedere lo spettacolo,
03:02però da lì ecco è chiaro lui si renderà anche conto di avere degli speciali
03:08poteri e quindi si crea tutta una dimensione anche molto divertente
03:13all'interno della commedia stessa. Quindi possiamo davvero dire che è un
03:18testo brillante, ironico, dove appunto non verranno risparmiati alcuni colpi di
03:23scena. Volevo ricordare insieme a te anche il resto della compagnia,
03:27abbiamo detto sei regista, sei autrice, coautrice del testo, sei anche attrice
03:32ovviamente interprete, quindi insieme a te c'è anche Simone Balletti, Valerio
03:37Camelin, Chiara David, Sebastian Gimelli Morosini e Mattia Marcucci appunto che
03:41è anche coautore insieme a te del testo. Voglio chiederti quanto è importante la
03:48narrazione, quanto lo è per te e che cosa rappresenta per te la narrazione?
03:52Allora diciamo che il fulcro del nostro lavoro che sia quello di registi, di
04:00autori, di attori, interpreti, tutto il mondo dello spettacolo si svolge a mio
04:06parere per lo scopo della comunicazione, della trasmissione di emozioni, di
04:13pensieri, di riflessioni che siano poi anche costitutive di uno spirito
04:19critico, della ricerca, dell'approfondimento di uno spirito
04:23critico e quindi la narrazione diventa fondamentale in questo processo,
04:29nella trasmissione di una storia in questo caso, di un pensiero e quindi è
04:37basilare, è importantissima.
04:41Nella narrazione fondamentale, intanto mentre parliamo abbiamo visto anche la Lucandina e anche le
04:47informazioni, le indicazioni per il Teatro Marconi, ovviamente c'è il sito
04:51teatromarconi.it e la mail alla quale appunto rivolgersi per chiedere tutte le
04:56informazioni per i biglietti. Tornando alla narrazione dicevi giustamente è
05:00fondamentale, la struttura è importante, fondamentale. Quanto è importante, quanto
05:06lo è e quanto è stato tornare a teatro? Chiara dopo due anni di emergenza
05:11sanitaria, di pandemia e sappiamo che il teatro come tutta la cultura, le arti è
05:15davvero stata ed è una delle categorie più in sofferenza. Quanto è importante
05:21rivedere le sale piene di gente, gente che va a teatro, luogo sicuro? È un'emozione
05:28fortissima ed è un segnale anche bellissimo perché in realtà il teatro,
05:33del teatro c'è bisogno, il teatro esiste dalla notte dei tempi perché è uno
05:40strumento appunto di comunicazione, di narrazione, di espressione della storia,
05:45del genere umano e anche della nostra società, molto importante e molto
05:51contemporaneo anche nella sua classicità e quindi è un segnale bellissimo vedere
05:58le platee piene. Ricordo appunto il primo spettacolo con cui sono tornata in scena
06:04subito dopo la pandemia e l'emozione è stata come la prima volta che ero, ero su
06:11un palcoscenico proprio, come se non avessi mai debuttato nella mia vita su
06:16nessun palco, proprio perché c'era questo desiderio di tornare, anche di stare
06:22proprio tutti insieme, si sentiva questa energia fortissima anche da parte del
06:26pubblico. È chiaro che abbiamo tutti i settori, tutti noi siamo stati fortemente
06:31colpiti da questa terribile esperienza, purtroppo chi più chi meno, ecco, quindi
06:37è stato è stato un ritorno fondamentale, necessario per tutti, anche
06:41quello della comunità teatrale, ecco.
06:45Chi va a teatro si sente ed è parte di una comunità. Parlavi, raccontavi delle
06:49emozioni, sei tornata a teatro dopo l'emergenza sanitaria, dopo la
06:53pandemia di questi due anni, quindi è stato come un ricominciare da zero, un
06:56ritrovarsi, un nuovo inizio Chiara, sentendo anche l'abbraccio e l'emozione
07:00del pubblico, quindi creando veramente condivisione. Bellissima questa sensazione.
07:06Un secondo inizio a un nuovo inizio, assolutamente c'è stato questo
07:13abbraccio, perché tra l'altro quando si è aperto il sipario il pubblico non
07:17smetteva di applaudire, quindi è anche stata un'emozione talmente forte che ha
07:22portato anche delle tinte di commozione, ovviamente lì per lì sul momento si
07:27doveva continuare, però nessuno voleva interromperlo questo questo applauso,
07:31quindi è un ricordo che porterò con me sempre. Però assolutamente sì, il
07:35concetto di comunità all'interno della società è importante perché il teatro è
07:43un luogo di aggregazione culturale, ma è un luogo di aggregazione dove appunto si
07:48cerca, io insisto sempre con questo spirito critico, però in realtà è
07:53importantissimo per la nostra formazione di uomini e di donne e di donne e di
07:58uomini per via di parità che sostengo chiaramente e quindi è fondamentale lo
08:05sviluppo dello spirito critico e questo avviene anche tramite lo scambio, la
08:08condivisione e l'aggregazione. E poi volevo condividere con te Chiara questa
08:13riflessione, andare a teatro è importante, è importante studiare
08:18recitazione non soltanto per chi come te e i colleghi creano e fanno di questo un
08:23lavoro, una professione, un mestiere, studiare recitazione sarebbe importante
08:26proprio nella vita, ecco perché è importante fare teatro per i bambini, per
08:30i ragazzi, per i giovani, giovanissimi, dovrebbe essere proprio materia
08:33scolastica, arriveremo mai ad avere questo nel nostro paese? Magari, magari,
08:40tra l'altro non ti nascondo che appunto lavorare con i ragazzi, con i giovani sul
08:47teatro è davvero un'esperienza incredibile perché sono dotati di un'energia, di un
08:54pensiero molto più libero rispetto tante volte agli adulti e quindi in
09:01realtà è un'attività meravigliosa, si riesce a imparare anche tanto da loro e
09:07questo non solo con i ragazzi ma anche con con gli adulti, il teatro come
09:12giustamente stai sottolineando tu in realtà sarebbe proprio una
09:17materia, dovrebbe diventare una materia, una materia scolastica e non proprio di
09:23approfondimento umano e culturale di ciascuno di noi, anche banalmente solo
09:29per riuscire a muoversi per strada, io racconto spesso che mi accorgo di chi ha
09:34una percezione del territorio, dello spazio più teatrale rispetto a qualcuno
09:40che invece non ce l'ha, anche banalmente quando si attraversa lo stesso
09:45marciapiede che ci si sposta e quello in realtà è un'attitudine al teatro che
09:52manca, quindi il teatro è insito in tutte le cose, in tutti i piccoli
09:58aspetti della nostra quotidianità. È una scuola di vita importante anche per
10:02mettersi in gioco, per far sparire timidezze, insicurezze, potrebbe e serve,
10:06non potrebbe, togliamo il condizionale, serve e servirebbe davvero a tante
10:11tantissime cose, vorrei chiederti, ho una curiosità, come è nata diciamo la tua
10:16esigenza proprio di recitare, quando è cominciato, quando hai sentito quel fuoco
10:21dentro e dire sì io voglio voglio fare questo. Allora è una storia che parte in
10:28tempi remoti, nel senso che ero proprio una una bambina perché mia mamma ha
10:34lavorato per molto tempo nel mondo dello spettacolo e la prima volta in realtà
10:38che ho messo piede all'interno di un teatro è stato dalla parte del palcoscenico,
10:43quindi perché appunto eravamo in una compagnia e mia mamma lavorava per una
10:49compagnia e eravamo in un teatro dalla parte del palco, quindi hanno acceso le
10:54luci e ho questo flash davanti agli occhi della polvere nella luce che
10:59ancora cerco ogni volta che vado in scena e in quel momento ricordo di aver
11:06capito che non avrei voluto fare nient'altro nella nella mia vita ed ero
11:11piccolissima, quindi insomma è stato proprio un imprinting fortissimo e
11:17eccoci qua, ecco sono arrivata poi a continuare. A continuare quindi hai
11:23continuato ed è stato un qualcosa appunto che non potrà terminare mai
11:26addirittura con una grande versatilità perché appunto oltre che attrice
11:30interprete sei autrice e sei regista quindi veramente il teatro ha tutto
11:34tondo. Chiara abbiamo ancora qualche secondo da
11:38dedicare appunto prima di salutarti e ringraziarti per cui vorrei ricordare la
11:42compagnia attori e tecnici al teatro Marconi quindi con l'opera del
11:46fantasma di cui sei coautrice insieme a Mattia Marcucci, sei regista e sei anche
11:51interprete da giovedì 3 a domenica 13 novembre al teatro Marconi. Vediamo
11:57ancora un'ultima volta la bellissima locandina molto colorata molto iconica
12:02molto carina. Veramente io ti ringrazio molto anche di aver raccontato le tue
12:06emozioni iniziali di come è partito questo fuoco che ti ha spinto a recitare
12:11a scrivere e a fare a fare regia. Grazie. Grazie a te per avermelo chiesto e grazie a voi che ci avete ascoltati.
12:19Assolutamente siamo molto felici di metterci a disposizione del teatro e
12:23della cultura allora viva il teatro grazie ci vediamo
12:27naturalmente al teatro Marconi e a presto viva il teatro e buon lavoro
12:31grazie Chiara Bonome. Grazie a voi a presto vi aspettiamo. A presto grazie
12:36ancora grazie a te e noi ci fermiamo per qualche minuto di pubblicità e poi
12:40subito dopo di nuovo con Roma Magazine.