• 3 settimane fa
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Novità
Trascrizione
00:00l'attualità extra tutti i colori
00:09dell'attualità con Claudio
00:12Michalizio bentornati bentornati
00:14a destra in questa puntata
00:16vogliamo provare anche noi ad
00:18approfondire una tragedia di
00:20cui molto si sta parlando già da
00:22qualche giorno ormai l'incidente
00:24drammatico di Casal Palocco a
00:27Roma in cui ha perso la vita un
00:29bambino insieme alla mamma e alla
00:31sorellina la sua auto l'auto su
00:33cui stavano viaggiando è stata
00:34travolta da un SUV lanciato a
00:37forte velocità forse in fase di
00:39sorpasso se ne sta parlando molto
00:41ovviamente perché oltre al
00:43drammatico bilancio di vittime di
00:45feriti e questo è un incidente
00:47fuori dall'ordinario per le
00:49dinamiche in cui sembra essere in
00:51qualche modo maturato ed è un tema
00:54che però deve farci riflettere
00:55anche perché a bordo dell'auto
00:58a forte velocità c'erano dei
01:00giovani giovani che a loro modo
01:02nel loro mondo nel mondo dei
01:04social erano anche famosi
01:09giovani che diversi proibito
01:11allora di tutto questo parleremo
01:13tra un attimo adesso la copertina
01:15cura di Silvia Corsi ci introduce
01:17nel tema di puntata morire a cinque
01:20anni perché l'auto su cui viaggi
01:22con la tua mamma e la tua
01:23sorellina viene travolta da un SUV
01:25che corre a forte velocità forse
01:27e a bordo sta partecipando ad una
01:29sfida folle da condividere sui
01:31social con un video nessuna
01:33tragedia una logica una motivazione
01:35che la renda accettabile ma il
01:37drammatico incidente stradale di
01:39Casal Palocco a Roma costato la vita
01:41pochi giorni fa al piccolo Manuel è
01:43ancora più difficile da razionalizzare
01:45e forse anche per questo richiederebbe
01:47più attenzione e più cautela nel
01:49raccontarlo sui mezzi di
01:51comunicazione soltanto le indagini
01:53permetteranno di capire la dinamica
01:55chiarire le responsabilità e dare
01:57gli strumenti affinché la magistratura
01:59possa arrivare ad una verità giudiziaria
02:01i particolari sin qui emersi
02:03però stanno alimentando sul web
02:05e fuori il consueto caos
02:07di opinioni attacchi polemiche
02:09e tanta rabbia per quanto accaduto
02:11il ventenne alla guida di una potente
02:13auto di lusso a noleggio è risultato
02:15positivo al test per la cannabis
02:17a più veloce
02:23lui e gli altri quattro ragazzi a bordo
02:25erano impegnati in una challenge
02:27cioè in una sfida con i followers
02:29che li seguono sui social e
02:31permettono loro di guadagnare cifre
02:33esorbitanti e infine un
02:35sorpasso azzardato e l'impatto
02:37a 110 km orari contro la vettura
02:39con la mamma e i due bimbi appena
02:41prelevati all'asilo
02:47traggedie così hanno tutti gli ingredienti
02:49per invocare il destino tragico
02:51ma dare la colpa al cielo non è giusto
02:53e non aiuta a comprendere fino in fondo
02:55e forse anche le indagini
02:57non scioglieranno tutti i dubbi
02:59in teoria un'auto così potente
03:01può essere guidata da un ventenne
03:03a patto che abbia la patente
03:05da più di un anno
03:07ma il rispetto del requisito formale
03:09non ci dice se sia opportuno
03:11per esempio che questa vettura
03:13la si possa anche noleggiare
03:15anche perché la società che l'aveva
03:17concessa in affitto per il leasing
03:19da regolamento interno la propone
03:21anche agli under 25
03:23purché paghi non sovrapprezzo
03:25insomma il cammino verso la sentenza
03:27rischia di essere lungo
03:29ma questa tragedia dovrebbe intanto
03:31farci riflettere sui nostri giovani
03:33sugli stimoli che arrivano loro
03:35dalla rete e sui messaggi
03:37che ricevono dai social
03:39ma soprattutto se gesti estremi
03:41come queste folli sfide sul web
03:43non siano messaggi strafottenti
03:45di ribellione ma drammatiche
03:47testimonianze di un disagio al quale
03:49bisognerebbe prestare attenzione
03:53e allora quanti quesiti eh
03:55questa tragedia inevitabilmente
03:57lascia sospesi
03:59noi proviamo a dare almeno qualche
04:01chiave di lettura con il nostro ospite
04:03Ivano Zoppi che è collegato
04:05con noi ed è il
04:07segretario generale della fondazione
04:09Carolina intanto buonasera
04:11e benvenuto a Estra
04:13buonasera a voi e ai vostri ascoltatori
04:15più tardi
04:17vorrei anche spiegare
04:19chi è la Carolina alla quale
04:21la vostra fondazione è intitolata
04:23perché è una ragazza che
04:25eh ha pagato con la
04:27propria vita l'assenza
04:29di regole specifiche
04:31contro tutti quegli atti
04:33fuori legge di bullismo
04:35che ai tempi in cui questa
04:37giovane era in vita si potevano
04:39fare oggi grazie purtroppo
04:41anche alla sua drammatica esperienza
04:43c'è una legge specifica ma ne parleremo
04:45intanto le posso chiedere il suo commento
04:47su questa vicenda che la nostra
04:49copertina ha cercato di ricostruire
04:51perché è un tema so che anche
04:53voi siete stati più volte chiamati
04:55in causa da genitori preoccupati
04:57in queste ultime ore
04:59sì ovviamente quando
05:01accade un fatto del genere
05:03il si diffonde il panico e si
05:05diffonde quella sensibilità
05:07e quell'attenzione che purtroppo
05:09manca nella quotidianità
05:11è successo un fattaccio terribile
05:13e si scatena
05:15la paura dei genitori che
05:17vedono nei figli
05:19il rischio di emulazione
05:21abbiamo ricevuto qualche telefonata di qualche
05:23mamma e papà preoccupati perché
05:25i figli vogliono partecipare
05:27o hanno partecipato a queste
05:29challenge
05:31a questi giochi drammaticamente
05:33pericolosi che mettono
05:35troppo spesso a rischio
05:37la vita di chi li fa
05:39e di chi purtroppo come in questo caso
05:41ne subisce le conseguenze
05:43l'attenzione
05:45che vorremmo si diffondesse
05:47non è soltanto
05:49quella legata al fatto in sé
05:51ma al fatto che purtroppo
05:53abbiamo normalizzato
05:55una serie di comportamenti
05:57una serie di attenzioni che
05:59rischiano e mettono in pericolo
06:01la vita delle persone
06:03ma anche
06:05la sovraesposizione e la ricerca
06:07costante e continua di like
06:09e di approvazione che spinge
06:11molto spesso i ragazzi a compiere
06:13atti o
06:15mettersi in situazioni così estreme
06:17davvero da mettere in pericolo
06:19la vita o comunque di farsi male
06:21e tutto questo ci chiediamo
06:23a che pro, perché?
06:25ecco
06:27direttore le chiedo questa cosa
06:29perché secondo me è importante
06:31aiutare il pubblico a casa a capire
06:33noi abbiamo tradotto
06:35il challenge che avviene
06:37sul web
06:39e questi protagonisti
06:41che le lanciano
06:43scommettono virtualmente
06:45con chi li segue
06:47di riuscire a fare
06:49un'impresa, poi loro da questi video
06:51da queste sfide traggono un guadagno
06:53può essere sotto forma di
06:55visualizzazioni, sotto forma di
06:57sponsor, sotto forma di premi
06:59che gli stessi utenti possono pagare
07:01ma perché questo concetto
07:03è pericoloso e secondo voi
07:05andrebbe preso con molta cautela?
07:09il concetto della sfida in sé
07:11non è pericoloso
07:13quando abbiamo visto
07:15sfide che sono state
07:17create, sono state diffuse
07:19per poter raccogliere fondi o sensibilizzare
07:21intorno a un tema, quindi la challenge
07:23in sé non ha la definizione
07:25di pericolosità, pericoloso lo diventa
07:27nel momento in cui la challenge
07:29porta ad azioni che mettono a rischio
07:31la propria incolumità
07:33questo è un caso ma abbiamo
07:35visto tanti altri casi come
07:37attraversare l'autostrada, come stendersi
07:39sui binari aspettando
07:41l'ultimo momento in cui
07:43arriva il treno per farsi il selfie
07:45per alzarsi e salvarsi oppure
07:47mangiare, ingoiare
07:49pastiglie di detersivi, insomma
07:51tutte sfide queste
07:53che mettono a rischio
07:55la propria incolumità e che sono
07:57fatte per
07:59raccogliere, come diceva lei,
08:01visualizzazioni che poi vengono monetizzate
08:03questo è davvero
08:05il problema, questo è il rischio
08:07in cui
08:09non si riesce a comprendere
08:11fino in fondo che quello che accade
08:13in quel che viene definito
08:15il mondo virtuale, comunque ha
08:17delle conseguenze nella vita reale
08:19se io mangio una pastiglia di detersivo
08:21nella challenge
08:23per fare un video
08:25e per raccogliere visualizzazioni
08:27sto male nella realtà, è questo che
08:29molto spesso non si capisce, cioè il
08:31confine tra reale e virtuale
08:33che non esiste più
08:35Ecco, ovviamente il timore
08:37più grande credo che sia anche
08:39il rischio di emulazione
08:41che in qualche modo possa spingere
08:43i giovani
08:45che sono spettatori a voler
08:47diventare a loro volta protagonisti
08:49e voler tentare di rifare
08:51le imprese che vedono
08:53in questi video
08:55Sicuramente sì, e sono due
08:57le motivazioni, la prima
08:59più veniale è quella dei soldi
09:01se io faccio un video
09:03e questo video ottiene tante visualizzazioni
09:05le visualizzazioni si monetizzano
09:07e quindi quello diventa un modo
09:09tra virgolette facile per fare
09:11soldi, non è sempre così, smontiamo
09:13questo mito del
09:15vado su youtube e faccio
09:17soldi perché capita uno su
09:19tanti milioni. La seconda
09:21motivazione è la
09:23ricerca dell'approvazione
09:25la ricerca del like. Molti
09:27adolescenti, molti ragazzi cercano
09:29nel like l'affermazione
09:31della propria esistenza. Io esisto
09:33nel momento in cui ricevo
09:35like, nel momento in cui
09:37faccio visualizzazioni, nel momento
09:39in cui la rete mi guarda,
09:41mi vede e in questo
09:43trovo la conferma della mia esistenza
09:45del fatto che ci sono e che ci sono
09:47anche io al mondo e che
09:49posso essere protagonista in qualche
09:51modo e questo ci rimanda al
09:53fatto che purtroppo
09:55dobbiamo chiederci
09:57come mai è necessario per questi
09:59ragazzi ricercare
10:01l'affermazione della propria identità
10:03della propria esistenza sulla
10:05rete e non nella realtà
10:07e questo ci porta a un discorso molto più ampio
10:09che è al mondo degli adulti,
10:11la comunità educante, dov'è?
10:13Dov'è che abbiamo
10:15fallito da un certo punto di vista
10:17e dov'è che manchiamo
10:19nel dire a questi ragazzi
10:21che esistono a prescindere dalle
10:23stupidaggine che si possono fare?
10:25Ripartiamo
10:27dopo la pubblicità da questa domanda
10:29perché noi adesso abbiamo commentato
10:31la vicenda drammatica di Casal Palocco
10:33in realtà non è l'unico
10:35contenuto
10:37di questa banda di giovani
10:39youtuber che sulla rete
10:41rappresenta una minaccia, un pericolo per i
10:43giovani, ma la domanda del nostro ospite
10:45è quella forse che adesso merita la nostra
10:47attenzione, perché tutto
10:49questo mercato ha così tanto
10:51mercato e soprattutto che problemi
10:53hanno i giovani di oggi
10:55se si aggrappano a
10:57contenuti così
10:59pericolosi? Ne parliamo tra un attimo.
11:07Bentornati, bentornati
11:09a destra in questa puntata
11:11in cui siamo partiti
11:13dal drammatico episodio dell'incidente
11:15di Casal Palocco ma soprattutto
11:17abbiamo cercato di capire che cosa
11:19sono queste challenge che in rete
11:21sul web di fatto vedono
11:23protagonisti tanti youtuber come
11:25quelli che erano alla guida dell'auto che si è
11:27scontrata su quella
11:29a bordo della quale c'era il piccolo Manuel
11:31che ha perso la vita mentre la mamma e la
11:33sorellina sono rimasti feriti
11:35che cosa sono queste sfide? Che cosa
11:37trasmettono ai giovani di oggi?
11:39Ivano Zoppi che è il
11:41segretario generale di Fondazione Carolina
11:43ci ha spiegato come questi
11:45contenuti in qualche modo
11:47siano forse la punta dell'iceberg
11:49di un disagio che
11:51probabilmente
11:53c'è anche
11:55la scusante di guadagnare
11:57qualcosa ma
11:59che messaggio
12:01trasmettono? Che ripercussione
12:03hanno sui giovani?
12:05Ecco partiamo proprio da qui
12:07c'è così tanta
12:09voglia di guardare questo tipo di
12:11contenuti segretario?
12:13C'è voglia di
12:15guardarli e voglia di produrli
12:17noi siamo in un ambiente
12:19sociale che ci ha portati alla
12:21creazione
12:23di contenuti
12:25una creazione, una condivisione di contenuti
12:27che ci permette di dire
12:29ci sono anch'io, esisto anch'io
12:31in questo momento
12:33se non sei sulla rete, se non pubblichi
12:35qualcosa, se non condividi qualcosa
12:37non esisti
12:39questo credo che sia
12:41il vero problema
12:43ma andare all'origine del vero problema
12:45riporta a una responsabilità
12:47educativa che forse è mancata
12:49e sta mancando pesantemente
12:51una comunità educante
12:53che non c'è e che spinge
12:55questi ragazzi a mettersi
12:57in mostra e a farsi vedere in situazioni
12:59che diventano anche pericolose
13:01io leggo nel sottotitolo
13:03i social sono cattivi maestri
13:05con un punto di domanda
13:07io do una risposta, i social sono uno strumento
13:09e come tale
13:11deve essere utilizzato
13:13ci vuole però qualcuno che ti insegni
13:15a utilizzare uno strumento
13:17un attrezzo
13:19e utilizzarlo nel modo giusto e nella maniera corretta
13:21ecco purtroppo
13:23la sensazione dall'esperienza che abbiamo
13:25quotidiana di incontro con i ragazzi
13:27e di mancato incontro con i genitori
13:29è proprio questa
13:31forte mancanza educativa
13:33una forte latenza della comunità
13:35educante che non sta svolgendo
13:37il proprio ruolo, si parla troppo
13:39spesso di vietare
13:41i social, stiamo parlando della
13:43fantasia, perché non possiamo
13:45immaginarci un divieto
13:47di social, ma non perché
13:49non possiamo metterlo, perché esiste
13:51già il regolamento
13:53sulla privacy
13:55ci illustra il fatto che
13:57prima dei 14 anni non si potrebbe
13:59avere un profilo social
14:01e anche qui stiamo parlando di fantasia perché abbiamo
14:03bimbi di 7-8 anni che hanno
14:05già il loro account Instagram se non
14:07quello di
14:09Whatsapp, ecco il ragionamento è
14:11proprio altro, possiamo
14:13mettere dei limiti, possiamo fare nuove leggi
14:15possiamo fare tanti regolamenti
14:17ma fino a quando non ci
14:19rendiamo conto che questo
14:21deve essere un processo culturale
14:23un percorso culturale che ci porta a
14:25cambiare la quotidianità
14:27questa è una battaglia e
14:29mi piace poco anche chiamarla battaglia
14:31però è una battaglia che abbiamo davvero
14:33già perso
14:35eh sì, credo che sia inutile
14:37anche pensare di censurare
14:39certi contenuti al di là del fatto che è molto
14:41difficile poi dare attuazione a questo prodotto
14:43quando voi dite
14:45che dovrebbero essere educati
14:47da una comunità educante
14:49dottor Zoppi, a chi vi riferite?
14:51spieghiamo anche che cosa significa
14:53perché molto spesso si dice
14:55è colpa della scuola oppure
14:57è colpa dei genitori e in realtà
14:59se ragioniamo per
15:01compartimenti stagni rischiamo di fare
15:03anche come dire un torto
15:05all'intelligenza e soprattutto di non arrivare
15:07a meta. Che cosa significa
15:09che dovrebbe essere la comunità educante
15:11a farsi carico di questo problema?
15:13Lei diceva bene
15:15siamo nell'Italia più
15:17più abituata
15:19a scaricare le colpe e le responsabilità
15:21qui parliamo davvero solo
15:23tanto di responsabilità di tutti i soggetti
15:25che hanno responsabilità educativa nei
15:27confronti dei nostri ragazzi
15:29in primis i genitori
15:31i genitori che a sette anni
15:33sei anni mettono in mano degli strumenti
15:35che sono strumenti
15:37potentissimi e meravigliosi
15:39guardate bene noi non abbiamo
15:41nulla contro la rete
15:43anzi la riteniamo uno strumento
15:45utile ma va come dicevo
15:47prima utilizzato
15:49in maniera intelligente e responsabile
15:51poi la scuola
15:53gli insegnanti, i docenti, il personale ATA, i dirigenti scolastici
15:55tutti coloro che incontrano
15:57per tanto tempo quotidianamente
15:59i nostri ragazzi e poi ancora
16:01non possiamo fermarci qui, i nostri ragazzi
16:03frequentano attività sportive
16:05quindi gli allenatori, frequentano
16:07attività educative quindi gli educatori
16:09catechisti, tutti gli adulti
16:11che hanno in qualche modo responsabilità
16:13educative nell'accompagnare
16:15il percorso di crescita di questi ragazzi
16:17devono avere una responsabilità
16:19nell'accompagnarli
16:21anche all'utilizzo
16:23di questi strumenti
16:25e a discernere ciò che è giusto e sbagliato
16:27perché questo è, noi dobbiamo
16:29ritrasmettere a questi ragazzi
16:31nell'azione educativa che facciamo
16:33anche una capacità di capire
16:35che cosa è giusto e sbagliato
16:37e cosa è buono
16:39o cattivo, anche facendo
16:41una semplice domanda
16:43che troppo spesso ci dimentichiamo
16:45quando stai facendo qualcosa
16:47quando stai postando qualcosa
16:49ti rendi conto, ti stai chiedendo se questo
16:51può far male a qualcuno
16:53fate una semplice domanda, se capitasse a te
16:55e se capitasse a te
16:57come reagiresti, cosa faresti
16:59ecco, aiutiamo questi ragazzi
17:01e non solo i ragazzi perché poi
17:03il problema grandissimo sono anche
17:05gli adulti che utilizzano
17:07questi strumenti in maniera totalmente
17:09irresponsabile, facciamoci
17:11questa domanda, se capitasse a me
17:13Senta, lei
17:15offre l'assist
17:17a questo punto per allargare un po'
17:19il discorso perché certo
17:21la tragedia di Casal Palocco
17:23la sfida delle challenge
17:25che viene lanciata in rete
17:27video che diventano virali
17:29arrivano sui telefonini dei nostri figli
17:31che ovviamente è impensabile poter controllare
17:33perché
17:35sì, potremmo anche provarci
17:37ma sono loro molto più avanti di noi
17:39e mi permetta di sorridere
17:41dicendo una mara verità
17:43la sua riflessione
17:45essere consapevoli dei rischi
17:47che si corrono anche
17:49a diffondere certi video
17:51io credo che ci introduca
17:53a questo punto al tema del cyberbullismo
17:55che è un'altra piaga
17:57di cui periodicamente anche in questa
17:59trasmissione ci siamo occupati
18:01e che purtroppo è costata
18:03la vita alla Carolina
18:05cui la fondazione Carolina è dedicata
18:07Carolina Picchio, una ragazza
18:09giovanissima
18:11che qualche anno fa
18:13lei che è della provincia di Novara
18:15se non ricordo male
18:17si è tolta la vita
18:19perché un video di atti di ibullismo
18:21che erano compiuti
18:23quando lei non era consapevole
18:25contro di lei era diventato virale
18:27talmente tanto il dolore per lei
18:29talmente tanta la vergogna
18:31che a un certo punto ha deciso
18:33di farla finita
18:35ecco, questo credo che sia
18:37oltre che la mission
18:39che la vostra fondazione porta avanti
18:41evitare che ciò accada
18:43è forse l'elemento che più di tutti
18:45sfugge a chi commette
18:47certe bravate, non rendersi conto
18:49che quello che per ognuno di noi
18:51magari che le facciamo
18:53può sembrare solo uno scherzo
18:55non da tutti viene vissuto
18:57allo stesso modo
18:59e questa sottovalutazione è forse
19:01l'anello debole, il vero problema
19:03che bisognerebbe insegnare
19:05quando si dice più rispetto
19:07alla consapevolezza delle nostre conseguenze
19:11è proprio un concetto di empatia
19:13io ritorno insistendo alla domanda precedente
19:15se capitasse a me
19:17Carolina è stata vittima di atti di bullismo
19:19all'interno di un contesto
19:21che non era di degrado
19:23tutt'altro
19:25era un bel contesto, era una festa addirittura
19:27quindi
19:29un contesto che doveva essere solo di gioia
19:31perso conoscenza
19:33è stato fatto un video, questo video
19:35ecco io vorrei portarvi lì
19:37idealmente in quella scena
19:39in cui Carolina Terra
19:41vengono commesse
19:43degli atti su di lei
19:45e c'è qualcuno
19:47quei 15 che sono alla festa
19:49che compie tre scelte
19:51la prima è quella di
19:53non intervenire
19:55io non intervengo
19:57vedo e non intervengo
19:59so che sta succedendo qualcosa che può mettere in difficoltà
20:01una persona ma non faccio niente
20:03la seconda
20:05che restringe il campo
20:07ad un soggetto è
20:09non intervengo ma prendo in mano un telefono
20:11e faccio un filmato perché quella scena è troppo bella
20:13non posso perderla
20:15non posso pensare di
20:17perdermi questa scena
20:19e la terza scelta è condivido
20:21questo filmato
20:23queste tre scelte sono quelle che stanno alla base
20:25di un comportamento che troppo spesso
20:27diventa un atto di bullismo
20:29o di cyberbullismo
20:31nel modo che vogliamo
20:33ma diventa un fatto di violenza in rete
20:35diventa un fatto di
20:37mancanza di rispetto a una persona
20:39è diventato purtroppo la
20:41normalizzazione di un comportamento
20:43cioè siamo abituati
20:45nella quotidianità a prendere
20:47in mano questo strumento e a
20:49utilizzarlo come
20:51uno strumento che ci possa
20:53dare la possibilità
20:55di essere visibili
20:57e questo atto
20:59nel momento in cui assistiamo
21:01una scena in questo
21:03mondo social
21:05ci fa perdere totalmente la capacità
21:07di giudizio
21:09sono molto più spinto a
21:11condividere un filmato piuttosto che
21:13a fermare la scena
21:15e da chi si occupa
21:17quotidianamente di atti di bullismo
21:19mi viene da dire se io intervenissi
21:21prima e se io alzassi la
21:23manina semplicemente e dicessi
21:25attenzione
21:27non va bene, state facendo del male a una persona
21:29quella azione lì
21:31sarebbe l'azione più importante per
21:33contrastare qualunque forma di violenza
21:35di bullismo, di indifferenza
21:37e di mancanza di rispetto
21:39nei confronti di qualcuno. Purtroppo
21:41questo gesto è talmente
21:43raro quanto invece è più frequente
21:45l'altra parte, cioè
21:47prendo il telefono, faccio un filmato e non vedo l'ora
21:49di condividerlo.
21:51Da quella drammatica vicenda di Carolina
21:53si è aperto un hater
21:55che ha portato alla nascita
21:57di una legge specifica contro il cyberbullismo
21:59credo che sia importante
22:01dire questa cosa
22:03chiudo, ho soltanto 30 secondi
22:05segretario, ma vorrei
22:07il suo punto di vista. Noi tante volte
22:09in questa trasmissione abbiamo raccontato
22:11come gli ultimi anni siano stati
22:13devastanti per i giovani di oggi
22:15prima il lockdown
22:17adesso anche le paure legate alla
22:19guerra
22:21voi avete conferma di come
22:23sia un periodo difficile per le nuove
22:25generazioni quello che stiamo vivendo?
22:27Ne abbiamo
22:29conferma e da alcune
22:31indagini che stiamo facendo quotidianamente
22:33con i ragazzi, molti di loro, la metà di quelli
22:35che incontriamo, ha un po' la nostalgia
22:37del momento del lockdown in cui erano
22:39chiusi in casa e potevano navigare
22:41hanno paura di uscire, hanno ansia di uscire
22:43e c'è tanta, tanta,
22:45tanta ansia e tanta
22:47paura delle performance
22:49hanno paura di stare in mezzo
22:51alla gente, di stare a scuola, non ce la
22:53fanno, non riescono. Allora l'invito
22:55agli adulti è torniamo a educare, torniamo
22:57a stare accanto a questi ragazzi e ad
22:59ascoltarli per davvero.
23:01Io ringrazio
23:03Ivano Zoppi, segretario generale
23:05di Fondazione Carolina per essere stato
23:07con noi in questa puntata di Estra
23:09avremo modo di tornare magari a parlare
23:11insieme dei problemi, dei tanti problemi che
23:13i giovani di oggi vivono
23:15spesso nel silenzio perché
23:17loro sono resti ad aprirsi
23:19il problema è se decidono
23:21di aprirsi quanto noi adulti
23:23siamo pronti ad ascoltarli
23:25ma questa è un'altra questione
23:27che ci porterebbe molto lontano. Grazie
23:29intanto per essere stato con noi,
23:31l'auguro una buona serata.
23:33Grazie mille a voi.

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