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Torniamo a parlare di Back to School 2023, dopo aver affrontato il tema dal punto di vista degli studenti e dei professori, oggi a Social Trend andiamo ad analizzare il tema psicologico del ritorno a scuola con una professionista: Alessia Leonardi, psicologa che a Radio Roma Television ha raccontato la sua visione e dato alcuni consigli agli studenti ed ai genitori per affrontare al meglio il rientro tra i banchi.

La prima parte della trasmissione è stata condotta come di consueto da Esmeralda Moretti e Matteo Acitelli mentre nel secondo blocco l'approfondimento con la psicologa è stato affidato ad una new entry del team di RadioRoma.it, Costanza Fioriti che per Social Trend curerà gli approfondimenti con gli esperti a seconda della tematica che verrà trattata all'interno della trasmissione.

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Trascrizione
00:00Social Trend, le news a portata di Hashtag con Matteo Acitelli ed Esmeralda Moretti.
00:07Eccoci tornati Esmeralda, ancora qui Social Trend anche quest'oggi. Esmeralda di cosa parliamo oggi?
00:14Parliamo di scuola, questa è stata una settimana all'insegna della scuola che secondo me è giusta.
00:19Nel senso che comunque siamo seguiti da persone anche che vivono la scuola nel quotidiano
00:24o dal lato degli studenti o dal lato dei genitori che è comunque un lato impegnativo.
00:29Secondo me la scuola interessa un po' tutti, al di là del professore degli studenti,
00:33poi interessa i genitori degli studenti, ma in realtà interessa un po' tutti i cittadini
00:37perché poi si sa quando ricomincia la scuola ricomincia il traffico, le metro ad acqua sono tutte piere.
00:42Quindi in qualche modo se vogliamo la scuola ha un po' di conflitti con tutto quello che ruota attorno alla città.
00:48Ma perché la scuola scandisce i nostri tempi se ci pensi, scandisce anche quelle che vengono percepite come le vacanze.
00:54Un po' come la campanella.
00:55Un po' come la campanella, infatti.
00:57E quindi noi abbiamo pensato per questa puntata dedicata al ritorno a scuola,
01:01ne abbiamo già fatta una tra l'altro questa settimana in cui abbiamo avuto ospite Alessia Giandomenico e Beatrice Fumagalli
01:06per parlare della scuola dal punto di vista da una parte degli studenti e dall'altra dei professori,
01:11quindi precariato, tutte quelle situazioni che probabilmente a meno che non sia interni alla scuola non si vivono.
01:16E questa volta invece abbiamo pensato di impostare una puntata molto più dedicata al lato psicologico del back to school,
01:22che verrà affrontato nella seconda parte della puntata e poi vi spiegheremo come con un nuovo format di social trend che insomma stiamo sperimentando.
01:30E io volevo introdurre questa puntata con un video che abbiamo creato a partire da alcuni contenuti
01:37che ci hanno mandato i professori amici di Radio Roma, amici di social trend,
01:40che hanno lasciato questi tre professori che sono stati qui diverse volte appunto con noi,
01:45ci hanno lasciato un consiglio a testa da lasciare ai ragazzi che iniziano la scuola e quindi direi di vedere questo video.
01:51Ragazzi, buon anno scolastico e mi raccomando, studiate sempre, poco per volta, giorno per giorno e non accumulate mai le pagine,
01:58sennò dopo è difficile da gestire. Buon anno scolastico dalla vostra studio facile con Ale.
02:03Suona la campanella, inizia un nuovo anno scolastico. Vi auguro che sia un momento significativo e importante per la crescita e la formazione personale.
02:11Un saluto e un grandissimo bocca al lupo alle studentessa e gli studenti che si apprestano a questo nuovo inizio.
02:18Sono la professoressa Todisco. Sui social mi conoscete come il caffè letterario di Effe
02:22e anche io sono qui per augurarvi un buon anno scolastico, ricordandovi di preservare sempre la vostra individualità.
02:30Non rinnegate mai voi stessi e la vostra personalità e riuscirete ad ottenere tutti gli obiettivi che vi siete posti sia per quest'anno che nella vita.
02:39Che bello sentire questi consigliesmi.
02:41Sì, grazie soprattutto alla professoressa Alessia, la professoressa Flavia e il professor Manuel, che sono appunto professori sia nella vita reale,
02:48addirittura il professor Manuel ha registrato il video nel momento in cui suonava la campanella, quindi è stata una gag molto carina,
02:54e appunto sui social ma anche nella vita reale, quindi è una doppia realtà che secondo me è molto bello che si intrecci,
03:01perché spesso i social restano fuori dalla scuola, non nel senso che non si sta su Instagram a scuola, cosa giusta,
03:07ma nel senso che non se ne parla, che i professori non sempre sono aggiornati, invece è bene che i professori riescano a stare dietro alle nuove tendenze,
03:14più che altro per poterle spiegare, contestualizzare.
03:17E poi devo dire che mi fa veramente ancora tante impressioni avere dei professori giovani,
03:20cioè è una cosa che non mi capisce, vedere persone che comunque hanno magari l'età nostra, magari più mia che tua,
03:26però comunque sia giovani, e io non ho mai avuto questa, tu non sei mai avuto qualche professore trentenne, trenticinquenne?
03:33No, trentenne no, i più giovani erano quarantacinque, che comunque sono giovani.
03:38Sì, anche da me quando si parla di giovani c'erano quarantacinque, cinquant'anni.
03:43Esatto, però giovane giovane no, no.
03:46Secondo me cambia tanto la scuola con un professore così.
03:49Sì, secondo me su tante cose si è comunque sulla stessa lunghezza d'onda,
03:53e quindi anche perché un professore giovane ricorda un po' di più il momento in cui era lui dall'altra parte, non so come dire.
03:59Esatto, ma c'è proprio più vicinanza sui temi, sugli argomenti, sui social, ecco come mi viene a pensare,
04:05e poi secondo me, adesso stavo ragionando sul fatto che magari si vedono spesso anche questi video di recente di bullismo a scuola con i professori,
04:13e io mi stavo domandando, queste cose succedono sempre con professori più adulti?
04:19Stavo pensando se poteva succedere la stessa cosa anche con un professore magari più vicino agli studenti,
04:24secondo me non si verificherebbe questa cosa.
04:26Diciamo che secondo me si crea molta più empatia quando il professore è proprio più vicino,
04:30ma secondo me il giovane è anche una cosa molto relativa, nel senso che io ho avuto dei professori di 50-55 anni
04:38che però sentivo molto vicini per via del modo in cui affrontavano gli argomenti, del modo in cui erano informati,
04:44quindi secondo me è un po' una scelta del professore quella di restare giovani dentro,
04:48e secondo me una professione come quella del professore richiede proprio di restare giovani dentro,
04:53di essere sempre aggiornati, di seguire convegni internazionali sulle ultime cose della materia che si insegna
04:59per poter infondere la curiosità in quella cosa lì,
05:02e sono cose che secondo me oggi non tutti fanno, invece è straimportante,
05:06soprattutto magari per materie come l'inglese, la filosofia, l'italiano, la letteratura,
05:11materie che comunque evolvono, la fisica,
05:14e quindi è bello quando un professore, essendo giovane e fresco di studi, queste cose ce le ha fresche,
05:19ma potrebbe averle fresche di studi se semplicemente conservasse la passione,
05:23cosa che secondo me succede ma è meno raro quando si è avanti con l'età, non so come dire.
05:27No, esatto, infatti un po' come dicevamo anche con Alessia e Beatrice,
05:30nel senso che secondo me al di là dello studiare per diventare professore,
05:34poi comunque devi anche essere un po' portato, portata,
05:37per avere quella voglia di raccontare, insegnare,
05:43però mantenendo comunque, ecco, non stare a pensare solo a dare dei voti,
05:46ma anche avere un rapporto con le persone che fanno, con gli studenti, no?
05:50Sì, e poi secondo me c'è una grande cosa che spesso alcuni professori non tengono a mente,
05:54cioè che un conto è insegnare all'università, e anche lì secondo me bisognerebbe rivoluzionare tante cose,
05:59però oggettivamente all'università non hai modo di avere un rapporto diretto con gli alunni sempre,
06:03magari ce l'hai in magistrale quando ci sono classi piccole, ma non è una situazione quotidiana.
06:08A liceo, alle superiori, alle medie anche, invece tu hai proprio modo di conoscere la classe,
06:13e quindi sarebbe importante che i professori non facessero queste lezioni standard,
06:17cioè devo spiegare foscolo, spiego foscolo uguale sempre, queste parole,
06:21no, io la lezione dovrei calibrarla anche sul tipo di interessi della mia classe.
06:25Anche perché sennò veramente fai, registri una video lezione e lo fai vedere a tutti gli studenti,
06:29cioè non ha senso fare lezioni così.
06:30Infatti, cioè anche perché appunto tu conosci la tua classe, è quella per tutto l'anno,
06:33o comunque sia se è una supprensa lunga è quella per un mese, è quella per due mesi,
06:37e quindi è bello il fatto che la classe si senta anche in diritto magari di dare una direzione
06:42a quella che è la lezione.
06:43Quindi sai che quella classe c'è una persona che è interessata a questo,
06:45facciamo questo approfondimento e dare modo di creare una realtà più in dialogo,
06:51a me viene da dire questo, che non sia la classica lezione che puoi trovare su YouTube,
06:54che puoi trovare in un podcast o in qualunque altra parte, perché quella è una cosa pensata per chiunque,
07:00invece le cose in classe dovrebbero essere un po' personalizzate, secondo me soprattutto oggi,
07:04perché oggi noi possiamo andare in ogni momento su YouTube a cercare una lezione standard,
07:08quindi non è quel tipo di nozione che deve darci la scuola credo, no?
07:12Anche perché secondo me poi lo studente se ne rende conto, ovviamente è una lezione dove c'è un professore
07:17che comunque ti coinvolge, è un professore che magari ti racconta un fatto, uno storico,
07:23senza poi appunto metterci del suo, senza personalizzare quella lezione,
07:27quindi lo segui con molto meno interesse.
07:30Sì no, sono super d'accordo, anche perché credo che quello che poi si ricorda dalle superiori
07:34o dalle medie non sono tanto le nozioni, perché io mi rendo conto che la maggior parte delle cose,
07:40sì è vero, alcune cose mi sono rimaste molto impresse, ma non perché erano nozioni,
07:44ma perché c'era la passione del professore dietro, quindi ho avuto un bravissimo insegnante di filosofia,
07:49e infatti io sono ad affare filosofia, un bravissimo insegnante di latino e greco,
07:52e ho una base fortissima in latino e greco, perché lui mi ha passato quella sua voglia, no?
07:57E ho avuto insegnanti meno bravi in altre materie, e quelle materie a me non sono entrate
08:02con la passione, con quella forza, che secondo me è quello il lavoro dell'insegnante.
08:06Cioè è vero, all'università ci si basa giustamente molto di più sulle nozioni,
08:10perché è una cosa più professionalizzante, anche se secondo me l'università
08:14dovrebbe comunque restare parte del, insomma, qualcosa di più umano,
08:18i professori universitari spesso sembrano un po' degli automi, non tutti per carità,
08:21ma a maggior ragione al liceo non è lì che tu impari le nozioni, lì impari il metodo di studio,
08:26impari la passione, impari la curiosità, per le nozioni hai tutto il tempo all'università.
08:30Sì sì, no ma infatti veramente noi non ce ne rendiamo conto Mari quando stiamo lì a fare lezioni,
08:35a sentire una lezione a scuola, però effettivamente secondo me poi sono proprio i professori
08:39che ci, in qualche modo, traghettano verso il nostro futuro.
08:42È vero.
08:43Perché Mari con un professore, ecco nel tuo caso Filosofia, ti si trova molto bene,
08:46ti ha fatto appassionare la materia, tant'è vero che poi hai proseguito gli studi in quella materia.
08:50Quindi veramente spesso secondo me non diamo la giusta importanza ai professori,
08:55cioè quanto veramente influiscono sul corso degli studenti.
08:59E io veramente, adesso non sono un docente, ma penso che sarei fiero di essere un docente
09:04che poi vedo i risultati dei miei studenti che Mari hanno seguito le mie orme, no?
09:09Ma i risultati anche nella vita, quindi parlare di cronaca, parlare di attualità,
09:13cercare di far capire alcune dinamiche internazionali, perché è vero è importante la storia romana.
09:17Anche attualizzare, esatto.
09:18Lo metto in dubbio, esatto.
09:19Però a dire, ah successe questa cosa, oggi guardate come certe cose ricorrono,
09:23cioè porsi in dialogo con quelle che sono le materie per fare un lavoro su quello che fondamentalmente è un cittadino,
09:28perché in classe noi stiamo educando quelli che sono i cittadini del domani, no?
09:31E che quindi avranno delle responsabilità, avranno delle famiglie, avranno magari dei figli, no?
09:35E starà a loro fare questo lavoro di educazione, perché il professore innanzitutto è un educatore,
09:40poi è una persona preparata, è una persona colta, ma ha innanzitutto un ruolo che è un ruolo sociale,
09:45a me viene da dire, no?
09:46Sì, sì, sì, assolutamente, assolutamente d'accordo.
09:48No, infatti quello che ci auguravamo anche nella scorsa puntata in cui abbiamo trattato il tema scuola
09:53era proprio questo, cioè speriamo che questo sistema scolastico prima o poi prenda un'altra direzione,
09:59si evolva, perché comunque sia cambiano i ministri, cambiano i governi, cambiano i partiti,
10:05ma comunque sia, magari cambiano l'esame di terza media, cambiano l'esame di maturità,
10:09ma poi la sostanza non cambia mai.
10:12E poi se ci fai caso la scuola è una delle prime cose che si va a toccare nel momento in cui cambiano i governi,
10:17cambiano gli esponenti, perché ci si rende tutti conto di essere un punto debole
10:22e io credo che il problema è quando la politica entra nella scuola,
10:26quindi quando certe volte magari si vuole dare una direzione alla scuola perché si vuole portare avanti un certo ideale,
10:32invece la scuola dovrebbe essere politica nel senso che insegna le basi di quello che è un cittadino del domani,
10:37ma non politica nel senso che ci entra la politica di una certa ideologia, no?
10:41No, infatti quello che sembra è che appunto la politica entra nella scuola solo quando vuole far vedere che appunto
10:47si è insediato un nuovo governo, vuole dimostrare che ha cambiato qualcosa,
10:50però sembra più una sorta di propaganda del tipo, ok siamo arrivati noi, abbiamo rivoluzionato la maturità,
10:57però poi in sostanza veramente cambia poco e niente, quindi alla fine è più un problema per gli studenti,
11:03i professori che ogni anno devono adeguarsi alle nuove regole,
11:06senza poi avere effettivamente un concreto cambiamento nel sistema scolastico
11:11che poi è quello che chiedono un po' tutti gli studenti, ma secondo me anche qualche professore più giovane
11:15che appunto senti la necessità, l'esigenza di svecchiare un po' questo sistema che va avanti da tanti troppi anni
11:22senza troppi cambiamenti, ecco.
11:24Quest'anno su Raglio Roma non siamo soli, nel senso che alcune puntate avranno la seconda parte non condotta da noi,
11:30ma condotta da un'altra conduttrice appunto che è Costanza Fioriti,
11:33che accompagnata da alcuni esperti del settore, in questo caso da un esperto appunto in psicologia,
11:39una persona appunto preparata su questo ambito qui, farà degli interventi molto settoriali appunto
11:44dedicati ad approfondimenti che vanno giustamente affrontati con persone esperte.
11:48Oggi appunto iniziano insomma questa serie di puntate che non saranno tutte le puntate ma saranno alcune puntate
11:53e quindi noi adesso andiamo in pubblicità e dopo la pubblicità ritorniamo,
11:57ma ritornate in studio appunto con Costanza e l'esperto di oggi
12:01che affronteranno il tema della scuola dal punto di vista psicologico.
12:05Social Trend, le news a portata di Hashtag con Matteo Acitelli ed Esmeralda Moretti.
12:12Eccoci di nuovo qui amici di Social Trend, ciao, io mi chiamo Costanza Fioriti
12:18e sono pronta per approfondire con la dottoressa in collegamento una tematica davvero molto molto attuale,
12:26soprattutto il periodo, ovvero il mese di settembre, il lunedì dell'anno.
12:31Ringrazio come sempre i miei colleghi conduttori Matteo ed Esmeralda per avermi dato il là,
12:37per avermi passato la linea.
12:39Allora l'argomento di oggi è il rientro a scuola, quindi il back to school,
12:44ovviamente cerchiamo di dargli una prospettiva professionale e psicologica.
12:49Do il benvenuto ovviamente virtuale ai nostri microfoni alla dottoressa in collegamento Alessia Leonardi.
12:55Ciao Alessia, benvenuta.
12:57Ciao, grazie, grazie di questa opportunità.
13:00Benvenuta Alessia.
13:01Allora siamo pronti per andare ad approfondire l'argomento appunto del rientro a scuola
13:06che potrebbe essere vissuto per molti come una situazione, una condizione un pochino traumatica tante volte.
13:14Allora la prima domanda che volevo fare, dottoressa, era in merito proprio ad una sorta di ambivalenza di fondo
13:23perché ovviamente l'adolescente, il ragazzo in liceale da un lato è contento di ritornare a scuola,
13:31non tanto per gli impegni scolastici ma perché rivede i compagni, rivede gli amici,
13:37ricominciano le gite, ricomincia anche quella routine a cui si è abituato magari durante l'anno precedente,
13:45dopo comunque tre mesi di vacanza.
13:47Però dall'altro in contrapposizione c'è la problematica proprio relativa agli impegni,
13:54quindi a quello che la scuola rappresenta, comunque un impegno mentale, di tempo, un impegno accademico.
14:01Allora che cosa può dirci in merito a questo?
14:03Quali sono i consigli che lei si sente di dare ai nostri giovani ascoltatori in merito diciamo a questa problematica?
14:12Ma intanto possiamo, hai fatto benissimo a sottolineare la differenza tra gli adolescenti
14:18che quindi hanno un rientro al liceo rispetto magari a dei bambini che sono più piccoli
14:25e si approcciano quindi alla scuola elementare e media.
14:28C'è una differenza perché proprio lo sviluppo mentale è diverso a seconda dell'età.
14:33Per tutti, quindi anche per noi adulti, il mese di settembre è spesso un mese un po' critico
14:38perché riprendendo tutte le attività effettivamente ci troviamo pronti ad una sfida.
14:44Ora gli adolescenti sono bravissimi ad affrontare le sfide, hanno questa ammivalenza
14:50che però può essere anche un aiuto per loro, quindi cogliere una sfida in modo molto energico
14:56e con molta curiosità, come sono i dati a loro favore, al tempo stesso però possono essere anche impauriti.
15:04Hai utilizzato un termine che noi in clinica utilizziamo tanto per quello di avere un vero e proprio trauma
15:10soprattutto in base a quello che hanno lasciato nell'anno precedente, quindi la fine del giorno scolastico.
15:16Come consigli, quello che mi sento di dire è che più si approccia una ripresa con un'organizzazione
15:25e con l'idea che la routine non sia una cosa negativa ma qualcosa che ci aiuta a riprendere
15:32e qualcosa che ci fa faticare precisamente in mezzo al domenico.
15:36Il rientro a scuola deve essere vissuto soprattutto post covid, è qualcosa che ha traumatizzato un po' tutti.
15:43L'opportunità qual è? È quella di riprendere le relazioni, cioè è fondamentale per un bambino
15:53come per un preadolescente o un adolescente è sapere quale è l'opportunità relazionale
15:59che in questo caso nel caso della scuola è sia l'adulto, l'adulto è il corpo docente, ma anche con i suoi danni.
16:09Quindi questo è fondamentale.
16:11Assolutamente, soprattutto dopo quello che ha causato il covid-19 che ha portato molti ragazzi
16:21in piena fase di sviluppo, di crescita, quando si stanno approcciando anche alle prime relazioni sentimentali
16:28di essere chiusi in casa.
16:30Assolutamente, noi a livello clinico e quindi di terapia lo sappiamo perché ce lo confermano i pazienti
16:39ma anche un po' il confronto con i colleghi, il covid ha creato questo, cioè un'interruzione
16:45non solo della routine e della didattica, ma proprio dei rapporti interpersonali.
16:50Per noi immaginiamoci per elementi che sono in via di sviluppo.
16:54La scuola è un'opportunità più grande per i ragazzi di avere la loro crescita affettiva, mentale e relazionale.
17:05Assolutamente.
17:07Recentemente sicuramente, dottoressa lo sa, si è parlato di un argomento che ha fatto parecchio discutere
17:13riguardo all'accorciare quelli che sono i tre mesi di vacanza.
17:20La motivazione era quella di andare incontro alle mamme lavoratrici.
17:27Però noi adesso, proprio durante questa prima scrematura, abbiamo parlato molto di crescita,
17:34di quanto la scuola sia un momento di crescita, ma anche quanto le vacanze estive
17:40possano comunque anche aiutare l'adolescente e il teenager a staccarsi da quello che è comunque un ambiente
17:49dove bisogna essere presenti.
17:51È un ambiente accademico, quindi bisogna anche essere proprio presenti a se stessi.
17:56Quindi in merito a queste due esigenze che vanno purtroppo a contrapporsi,
18:01quindi da una parte il ragazzo che ha bisogno del suo riposo, perché è giusto così,
18:06dall'altro però, per esempio i genitori che lavorano e che sono da soli,
18:10che magari hanno bisogno di avere la scuola come punto di riferimento per l'appunto
18:15e per poter lasciare il loro figlio, la loro figlia.
18:22Quello che mi sento di dire è che sono vere entrambe le cose che lei ci ha annunciato.
18:29Una mente in via di sviluppo ha bisogno di fare delle paure,
18:33soprattutto in una società come questa che è molto prestazionale.
18:38I nostri giovani forse al dispetto di come eravamo noi da bambini
18:42o come potevano essere i nostri genitori, sono molto sulla prestazione,
18:46quindi sul risultato, sullo sforzo anche accademico,
18:51una scuola che è molto prestazionale ma la società in generale lo è.
18:56Ma al tempo stesso c'è bisogno di consentire al cervello di avere una pausa.
19:04Ora questo si contrappone a che cosa?
19:06All'esigenza delle famiglie, perché è chiaro che questo lo si può fare
19:09in una società, in un contesto, in una città che offre dei servizi.
19:15E' chiaro che se tutto questo deve essere fatto a spese delle famiglie
19:19in termini di tempo, ma anche in termini proprio economici, diventa un problema.
19:24C'è una scuola che si interrompe l'8 giugno e ricomincia in media il 15 settembre.
19:30Noi stiamo dando una pausa enorme a tutti i ragazzi,
19:36quindi è vero che è una pausa necessaria per un sano sviluppo mentale,
19:41ma è vero pure com'è la qualità del tempo.
19:44Se tutto questo ricade solo sulla famiglia, che deve impiegare il tempo del figlio
19:49e non è detto che abbia le rinforze necessarie per farlo,
19:52ci diventa un numero, c'è un problema contrapposito.
19:55C'è un problema che va in pausa, ma va in pausa come?
19:58Se devo far passare tutto il tempo a un figlio davanti a una TV,
20:03senza degli strumenti che lo possano stimolare in modo alternativo alla scuola,
20:11diventa funzionale fare una pausa, a mio avviso non troppo lunga,
20:16nel senso che si potrebbe adottare un sistema più europeo,
20:20come il sistema inglese o il sistema tedesco,
20:23che prevedono delle pause più lunghe di quelle che abbiamo noi durante l'anno
20:28e avere una pausa estiva ridotta,
20:31per finire il 30 giugno, ricominciano comunque il primo di settembre
20:37e fanno più pause durante l'anno.
20:40E' chiaro che se fossimo supportati da dei servizi più adeguati
20:44che vada a rinforziare le famiglie e i giovani,
20:47direi che si potrebbe anche accorciare.
20:51Avrei un'ultima domanda che si riallaccia a questo capitolo
20:58che caratterizza gli adolescenti soprattutto di oggi,
21:02ovvero l'attaccamento al telefono.
21:05Ieri c'è stato il test alle ore 12,
21:09tutti i telefoni hanno squillato in modo anche abbastanza prepotente,
21:15quindi posso solo immaginare la prepotenza all'interno delle aule di questo allarme.
21:22Parlando di quanto il ragazzo e la ragazza stiano con gli occhi incollati allo schermo,
21:30dottoressa, qualche consiglio su come far capire al nostro ragazzo,
21:35alla nostra ragazza e ai nostri figli,
21:38che la vita è fuori da quegli schermi.
21:42Il telefono in classe magari potremmo evitarlo, che ne pensa?
21:47Ovviamente penso assolutamente di sì,
21:50perché come tutti gli strumenti tecnologici,
21:53quindi dal telefono al tablet a tutto ciò che oramai scorre quotidianamente nelle nostre mani,
22:00va controllato.
22:02E' chiaro che uno strumento che noi diamo in mano ad un bambino,
22:07per esempio della scuola media, piuttosto che ad un adolescente,
22:10è come dare alle volte una Ferrari in mano a un bambino.
22:15Noi dobbiamo dare degli strumenti,
22:17sapendo che la persona che ha questi strumenti sia in grado di proteggerlo.
22:23Ora, fasce di bambini troppo piccoli, ma anche gli adolescenti stessi,
22:28purtroppo ci dimostrano che non sono in grado, ma non è la loro responsabilità,
22:34che il loro sistema mentale non è ancora maturo e pronto per poter padroneggiare questi sistemi.
22:41Ora, è un bene che loro questi sistemi ne abbiano.
22:44E' chiaro che vanno integrati nella scuola,
22:47e quindi lì ci sarebbe la necessità che anche la scuola vada di più al passo con i tempi,
22:54e quindi che il ragazzo non abbia così l'esigenza in classe di avere tutto il tempo il telefono
22:59o di utilizzarlo di nascosto,
23:01perché è questo che mi importano spesso in clinica.
23:04Quando tu vedi gli adolescenti in terapia,
23:07ti dicono che non riescono alle volte a fare a meno del telefono,
23:11quindi lo devono utilizzare anche durante le ore scolastiche.
23:15Questo ci porta davanti ad un problema,
23:17un problema di gestione del tutto e della qualità delle cose che il ragazzo vede.
23:23Assolutamente, della qualità delle cose che il ragazzo vede.
23:27Ricordiamoci che quello che si vede sui social non è quello che succede,
23:32ci sono filtri, ci sono maschere,
23:35ci sono cose che secondo me possono un pochino forviare la mente dei nostri giovani
23:41in un momento così delicato, perché abbiamo parlato appunto del momento di crescita,
23:46il momento dell'adolescenza è penso il momento veramente clou della formazione di tutti noi.
23:54Allora io ringrazio la dottoressa,
23:57dottoressa Valentina è stata veramente un piacere, Alessia.
24:00Grazie a voi, abbiamo dato dei risponsi perché il tema è stato molto amplio.
24:05Assolutamente, assolutamente Alessia.
24:07Quindi grazie ancora di essere stata qui con noi.
24:09Grazie, grazie a voi, grazie.
24:11Salutiamo la dottoressa Alessia Leonardi,
24:14mi raccomando rimanete con noi per un altro episodio di Social Trend.
24:24Ed Esmeralda Moretti.

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