• mese scorso
Si chiama “Acque senza veleni" l'ultima campagna di Greenpeace che censisce la presenza di inquinanti nelle acque italiane. Nel Lazio sono stati analizzati i campioni di dieci centri abitati e i risultati non sono molto incoraggianti: da Ceccano a Cerveteri, fino a Roma e Frosinone, molti campioni analizzati presentano tracce di Pfas - sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate - pericolose per la nostra salute.

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Trascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:08E' mercoledì, buongiorno, bentrovati ad una nuova puntata di Non Solo Roma, la nostra consueta diretta delle 13,
00:15che vi accompagnerà per la prossima ora raccontandovi un po' quello che succede di bello e di brutto nella capitale ma anche nel territorio.
00:24Oggi una puntata ricchissima di tanti spunti interessanti, a partire da alcuni dati non proprio incoraggianti che sono stati diffusi da Greenpeace.
00:34Poi analizzeremo un po' le notizie di Roma nel corso del nostro consueto approfondimento del mercoledì con la redazione di Roma Daily News.
00:43E in ultimo andiamo a toccare uno dei temi più controversi degli ultimi 40 anni, la scomparsa della quindicenne all'epoca dei fatti Emanuela Orlandi,
00:52una vicenda davvero intricatissima che continua ancora ad avere tantissimi misteri irrisolti.
00:58L'ultimo in ordine ve lo racconteremo verso la fine di questa puntata, quindi vi consiglio di restare qui sul canale 14 del Digitale Terrestre.
01:07Iniziamo parlando con l'ultima indagine condotta da Greenpeace, che si chiama Acque senza veleni,
01:14un'indagine che va a censire la qualità delle acque in Italia analizzando ovviamente ogni regione.
01:21Chiaramente è stato analizzato anche in Lazio, sono stati analizzati i suoi comuni.
01:25Ecco, i risultati non sono proprio incoraggianti perché da ciò che è emerso da questa indagine,
01:31sei comuni su dieci hanno delle acque che risultano contaminate, tra queste c'è anche Roma.
01:38Quindi ci si chiede, è sicura l'acqua del rubinetto della capitale, ma soprattutto pensiamo ai noti nasoni.
01:45Chi di voi all'ascolto non ha mai bevuto un po' d'acqua dal famoso nasone di Roma?
01:51Ebbene, ma è sicuro bere da queste fontanelle che troviamo praticamente in ogni dove a Roma.
01:59Le sostanze che sono state trovate si chiamano scientificamente PFAS e sono delle sostanze chimiche
02:06che sono considerate non proprio sicurissime per la salute umana.
02:10Cerchiamo di capirne qualcosa di più con il Presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale,
02:16Alessandro Miani. Buongiorno e bentornato.
02:19Buongiorno a voi, grazie.
02:21Grazie Presidente per essere in nostra compagnia.
02:24Allora, questa indagine di Greenpeace, è bene però sottolinearlo, dice che i comuni un pochino più preoccupanti
02:33sono in realtà Milano, ce ne sono poi altri.
02:37Quindi Roma non è proprio tra i comuni peggiori in tal senso.
02:40Però ecco, i risultati che emergono non è che sono proprio incoraggianti, insomma.
02:44Però cerchiamo di capire, far capire ai nostri telespettatori che cosa sono questi PFAS.
02:50Eh sì, bisognerebbe partire da qui.
02:53I PFAS sono dei composti chimici che sono utilizzati in numerosi processi industriali
02:59e sono noti come inquinanti eterni, perché proprio hanno una elevata persistenza nell'ambiente.
03:08Diciamo, la loro assunzione, seppur involontaria, è associata a gravi rischi per la salute umana
03:15e tra cui interferenze endocrine e alcune forme tumorali.
03:20La campagna che ha condotto Greenpeace, come accennava lei,
03:24ha evidenziato che in Italia ci sono situazioni piuttosto diffuse
03:30della presenza nelle acque dei nostri acquedotti di queste sostanze.
03:35Il punto è che, almeno per tranquillizzare i cittadini di Roma e anche del Lazio più in generale,
03:45le concentrazioni di queste sostanze trovate all'interno delle acque degli acquedotti
03:51sono veramente minimali, molto al di sotto di quelli che sono gli attuali limiti fissati dalla legge
03:57o perlomeno più che dalla legge dal nostro Istituto Superiore in Sanità.
04:02Giusto per dare un'idea, a Roma il quantitativo trovato nell'acqua è di 2 nanogrammi per litro,
04:12mentre il limite che entrerà poi in vigore ufficialmente a livello europeo per ogni singolo contaminante
04:21nel 2026, dal gennaio entrerà in vigore a livello europeo, sarà di 100 nanogrammi per litro
04:29per la singola molecola e di 500 nanogrammi per litro sul totale di tutte le molecole di PFAS
04:38presenti in un litro d'acqua.
04:40In Italia il nostro Istituto Superiore di Sanità già da qualche anno aveva ristretto
04:47questi potenziali limiti di questa normativa europea a da 30 a 65 nanogrammi per litro
04:55a seconda della molecola interessata.
04:58Per cui due nanogrammi, come dicevo prima, che sono stati riscontrati nell'acqua di Roma
05:04sono non una qualità preoccupante.
05:10Poi consideri che i nostri acquedotti e le società predisposte in tutta Italia, anche a Roma ovviamente,
05:18a controllare le acque degli acquedotti fanno delle analisi quotidiane su moltissimi parametri
05:24e quindi la cosiddetta acqua del sindaco è un'acqua sicuramente di ottima qualità
05:29e preferibile nell'insieme rispetto all'acqua e bottiglia.
05:33Oltre a costare molto di meno.
05:35Infatti, anche quello è un dato che va analizzato.
05:39Noi siamo proprio sul sito di Greenpeace, presidente, e qui dice sostanzialmente
05:45in ogni regione almeno tre campioni di acqua potabile sono contaminati,
05:49pur essendo stato analizzato un numero di campioni differente sono almeno tre in ogni regione
05:53i campioni risultati contaminati da PFAS.
05:57Eccezione fatta per la Valle d'Aosta, qui i campioni contaminati erano due,
06:01un totale di due analizzati.
06:04Ora, spostandoci un po' dal Lazio, in Italia la situazione come è?
06:09Secondo lei è un po' preoccupante o è tutto comunque sotto la norma come nel caso di Roma?
06:14Allora, ci sono delle regioni, perché ci sono state, diciamo,
06:19sono liberati in maniera preoccupante queste sostanze,
06:27parliamo del Veneto, ecco, in un'area specifica del Veneto c'è stata un'emergenza
06:32già anni fa che continua ad essere presente,
06:36mentre per quanto riguarda il resto d'Italia la contaminazione delle acque da PFAS,
06:42che non è una cosa piacevole ovviamente, però rientra ancora sotto i limiti
06:49consentiti a tutela della salute umana.
06:52La ricerca di Greenpeace ha evidenziato che nel 79% dei campioni che sono stati analizzati
07:01contenevano almeno una delle 58 sostanze che erano state monitorate.
07:09Sicuramente, come accennavo prima, quello dei PFAS è un tema importante,
07:17anche perché essendo contaminanti molto persistenti nell'ambiente
07:22è difficile eliminarli e quindi bisogna eliminarli alla sorgente,
07:26ossia quello di chiedere all'industria chimica per introdurli nei processi
07:35di individuare sostanze che abbiano la stessa funzione dei PFAS,
07:41ma che non siano inquinanti.
07:44E su questo tema il nostro ministero…
07:46E qui bisognerebbe perderci un po' di tempo se non lo fanno?
07:50No, lo stanno già facendo e assicuro.
07:53Sì, a livello europeo c'è proprio una richiesta della Commissione europea
07:58agli Stati membri di lavorare, di sviluppare a livello scientifico
08:05delle soluzioni per evitare l'utilizzo dei PFAS.
08:08E anche il nostro ministero dell'ambiente si era già attivato
08:13proprio per trovare e individuare delle sostanze che potessero sostituire
08:19l'utilizzo dei PFAS e già ne sono state individuate una ventina.
08:24Giusto per dare un'idea a chi ci ascolta, dove vengono utilizzate queste sostanze,
08:29questi PFAS attualmente, ma anche dove saranno o incominciano
08:33ad essere utilizzate le sostanze non inquinanti, quindi non inquinanti
08:40persistenti, sono per esempio nei trattamenti idrorepellenti per i tessuti,
08:45gli additivi per la lavorazione dei polimeri, le schiume antincendio,
08:50i rivestimenti antiaderenti, sono alcune aree in cui si sta già sperimentando
08:55dei sostituti ai PFAS.
08:58Quindi noi per proteggerci dobbiamo non raccogliere i PFAS dall'ambiente,
09:04questo è molto difficile, ma evitare di immetterne in ambiente.
09:08Cioè creare proprio una struttura, un modo di non metterli effettivamente,
09:13di spenderli nell'ambiente.
09:15Esattamente, di ridurre molto e di eliminare il loro utilizzo
09:18nei processi industriali.
09:20Ecco, ma nel caso in cui questo sia un po' difficile, presidente,
09:23noi veniamo a contatto prolungato con queste sostanze,
09:27quali sono i rischi per la salute umana?
09:29Parliamo di neoplasie importanti?
09:32Sì, allora ci sono rischi legati ad alcune forme di cancro e soprattutto
09:40sono degli interferenti endocrini e quindi interferiscono con il nostro
09:45sistema endocrino, quindi potendo colpire diversi organi e insomma
09:50sono cose che non fanno bene assolutamente, bene alla nostra salute
09:56e anche pensando alla salute dei nascituri.
10:03Entreremo in un discorso un filo più ampio, ma i contaminanti ambientali
10:09possono andare a modificare quello che è il software, chiamiamolo così,
10:16del nostro DNA e quindi consentirci di trasmettere alcune caratteristiche
10:22anche alla progenie e quindi rischiare di farla ammalare.
10:26Però, ripeto, non voglio essere…
10:29No, no, no, non siamo allarmisti.
10:32Allarmista, quello che è stato fatto da Greenpeace è uno studio
10:37sicuramente importante che sottolinea la necessità non tanto di creare
10:43allarme, ma di spingere il mondo produttivo e il mondo dell'industria
10:47chimica nell'individuare nuovi prodotti che abbiano le stesse azioni
10:51dei PFAS per poterli sostituire ai PFAS nei processi industriali.
10:56Mentre, a livello di quantitativi trovati, siamo nella media sotto,
11:03molto sotto, quelli che sono i limiti massimi a tutela della salute.
11:07Quindi, Presidente, in sostanza, a concludere, possiamo stare tranquilli,
11:11però io le farò una domanda alla quale non si può rispondere in pochi secondi.
11:17Siamo nell'era del super consumismo, parliamoci chiaro,
11:20ormai tutto è fabbricabile, tutto è riproducibile, ma a che prezzo?
11:24Ovviamente lo stiamo sentendo, magari spesso con l'utilizzo di sostanze
11:28che non sono proprio benefiche per la salute, ma anche per l'ambiente.
11:32Si può invertire questa tendenza, secondo lei?
11:35Sì, da un lato con quello che accennavo prima, ossia con innovazioni
11:41tecnologiche di nuovi materiali che possono andare a sostituire
11:46nei processi industriali dei materiali altamente inquinanti come i PFAS.
11:51Dall'altro lato, anche con le nostre scelte consapevoli, perché qui oggi
11:56parliamo di PFAS, ma c'è anche tutto il tema legato agli iftalati,
12:00che hanno degli effetti simili ai PFAS sul nostro sistema endocrino.
12:05E questi dove stanno? Stanno per esempio nelle plastiche delle bottiglie dell'acqua,
12:13piuttosto che in quelle pellicole o in quelle vaschette in cui noi compriamo
12:17il cibo o gli alimenti. E quindi anche la scelta di indirizzarsi su prodotti
12:23freschi, magari confezionati non in confezionamenti di plastica,
12:28e via dicendo, riduce la nostra esposizione perché in certe condizioni,
12:35ecco non sempre, ma in certe condizioni o in presenza per esempio di cibi
12:39particolarmente grassi, ci può essere una migrazione di queste sostanze
12:43dal contenitore in plastica al contenuto che può essere l'alimento o la bevanda.
12:49Quindi anche noi possiamo agire con le nostre scelte consapevoli,
12:53da un lato nel non inquinare a livello personale l'ambiente e dall'altro
12:58a scegliere magari di alimentarci con prodotti più aderenti alla dieta mediterranea,
13:03meno processati e cercando magari di andare a fare la spesa al mercato
13:08e comprare nel sacchettino di carta e non nella monoporzione,
13:15nella monoporzione che purtroppo la vita attuale ci porta ad utilizzare
13:19a tutti noi anche per mancanza di tempo. Ecco, però dobbiamo sapere che c'è
13:24il rischio che nella monoporzione in plastica ci possa essere una migrazione
13:28di sostanze tossico-nocive tra il contenitore e il cibo contenuto.
13:34E mi permetto anche di dire magari di rifornirci proprio dall'agricoltore locale,
13:38così aiutiamo anche un po' il luogo.
13:42Questo sarebbe l'ideale, non tutte le città in Italia hanno questa facilità
13:48e questa vicinanza con i mercati contadini, ma dove ci sono piuttosto,
13:54e lo dico anche agli amici, prendetevi un giorno alla settimana,
13:57uscite dalla vostra città se non ha il mercato contadino,
14:01cercate una rete di agricoltori locali, aiutiamo l'economia locale,
14:05l'identità territoriale e sicuramente ci alimentiamo con cibi
14:11che sono sicuramente migliori e meglio ancora se sono stagionali,
14:16così inquiniamo anche di meno l'ambiente con i trasporti.
14:20È verissimo, grazie per aver terminato questo intervento Presidente
14:24con questo messaggio che sono sicura farà riflettere i nostri telespettatori e noi tutti.
14:29Grazie davvero, alla prossima tornerò a disturbarla.
14:32A prestissimo.

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