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ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione:
- Export, la crisi tedesca preoccupa più dei dazi Usa
- Flessione a doppia cifra per i veicoli industriali a gennaio
- Agriturismi raddoppiati in Italia negli ultimi 20 anni
- Concordato preventivo, per il 2018-2022 richieste entro marzo
sat/abr/mrv

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Novità
Trascrizione
00:00La crisi economica che ha colpito la Germania negli ultimi due anni ha comportato un danno
00:14di 5,8 miliardi per il nostro sistema produttivo. Nonostante la forte preoccupazione per le
00:20conseguenze negative che l'introduzione dei dazi da parte del Presidente degli Stati
00:24Uniti, Donald Trump, potrebbe arrecare alle nostre imprese esportatrici, la crisi tedesca
00:29già generato e potrebbe continuare a produrre danni significativamente più gravi. A segnalarlo
00:35è l'ufficio studi della CGA, ricordando come la Germania, principale partner commerciale
00:40dell'Italia, stia attraversando una fase di recessione che ha compromesso l'importazione
00:45di beni e servizi italiani. Un effetto che rischia di essere ben peggiore di quello provocato
00:50da eventuali decisioni protezionistiche dell'amministrazione Trump. Già nel 2019, ricorda l'Associazione
00:57di Mestre, l'introduzione di barriere commerciali da parte degli USA non ha impattato pesantemente
01:02sull'economia italiana. La stessa situazione potrebbe riproporsi adesso.
01:07Flessione a doppia cifra per i veicoli industriali a gennaio. Secondo il Centro Studi e Statistiche
01:14URAE, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture
01:19e dei Trasporti, nel primo mese del 2025 il mercato ha mostrato una contrazione del 13,7%
01:26con 2.570 immatricolazioni. Nel dettaglio, i segmenti dei veicoli leggeri e medio-leggeri
01:33subiscono un pesante calo attorno al 35% rispetto allo stesso periodo dello scorso
01:39anno. Flessione superiore al 10% per i veicoli pesanti con massa uguale o superiore a 16
01:45tonnellate. Analizzando quest'ultimo dato per tipologia di mezzi, i carri pari a 935
01:52unità crescono nel mese del 2,4% mentre diminuiscono di oltre il 17% i trattori
01:59stradali. Gennaio conferma dunque il trend negativo che si protrae da ormai sei mesi e
02:04le previsioni d'inizio 2025 restano in salita, sottolinea Paolo Starace, presidente della
02:10sezione veicoli industriali di URAE. Aziende agrituristiche in salute in Italia sono 280
02:19in più nel 2023 e negli ultimi vent'anni il numero è raddoppiato, raggiungendo quota
02:2526.129. La crescita maggiore si registra nelle regioni del centro e delle isole, pressoché
02:31stabile è la dotazione delle strutture agrituristiche al nord, si registra invece una lieve flessione
02:37al sud. Le regioni con la crescita più consistente sono la Sardegna, il Lazio e la Toscana, e
02:44quanto emerge da un report dell'Istat secondo cui oltre il 53% delle strutture agrituristiche
02:51si localizza nelle aree collinari, il 31% in quelle montane e il 16% nelle aree di pianura.
02:58Le aziende agrituristiche che svolgono attività di ristorazione sono poco più di 13.000 e
03:04rispetto al 2022 sono in lieve crescita. Aumentano nel 2023 le strutture dove è possibile praticare
03:11l'escursionismo e quelle che offrono corsi e servizi di fattoria didattica. Sono 4,5
03:17milioni gli agrituristi, il 51% sono stranieri.
03:21Per chi è aderito al concordato preventivo biennale 2024-2025, cioè il popolo delle
03:33partite IVA, siano esse aziende o persone fisiche, c'è la possibilità di presentare
03:42il condono per gli anni che vanno dal 2018 al 2022 entro il 31 marzo 2025. Attraverso
03:53la domanda di condono ci si preserva da eventuali accettamenti da parte del fisco. È un prodotto
04:03di sorvedimento importante che invoglia la gente a pagare anche perché bisogna tenere
04:10conto, come detto dal vice-ministro alle finanze Maurizio Leo, fino ad ora sono stati 1.267
04:21i miliardi che il fisco non è riuscito mai a riscutere.
04:33Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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