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ROMA (ITALPRESS) - “Dai dati che emergono possiamo parlare di luci ed ombre. Un modello che per certi versi è polarizzato dove abbiamo un numero enorme di produttori di olio, una superficie media aziendale piccolissima, un numero enorme di produttori, oltre 600mila. Questo deve farci riflettere, perché se da una parte la produzione di olio di oliva sta scendendo anno dopo anno, dall’altra stiamo vedendo come i principali competitor dell’area del Mediterraneo stanno aumentando fisicamente. L’olio d’oliva è e deve restare un grande asset dell’economia del Paese". Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a margine dell’evento “Olio di oliva: dalla tradizione al futuro. Prospettive per l’olivicoltura italiana”.

xb1/sat/gsl

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00:00Dai dati che emergono oggi, anche dall'analisi fatta da Ismea, luce d'ombre, un modello che per
00:08certi versi è molto polarizzato, abbiamo un numero enorme di produttori di olio,
00:12chi in maniera professionale chi meno, una superficie media aziendale piccolissima,
00:18due ettari di media, un numero enorme di produttori, oltre 600 mila. Questo deve
00:23farci riflettere perché se da una parte la produzione d'olio d'oliva sta scendendo anno
00:27dopo anno, e il dato tendenziale questo ci sta rappresentando, dall'altro al contrario stiamo
00:32vedendo come i principali competitor dell'area del Mediterraneo al contrario stanno aumentando
00:37significativamente, o come la Spagna che sta tornando ai suoi valori standard. Io credo che
00:41l'olio d'oliva è e deve restare una grande un grande asse dell'economia del paese, non solo
00:47dell'economia agricola, oltre che essere la più grande testimonianza ambientale che l'agricoltura
00:54può dare nel miglioramento delle zone interne e anche delle zone di pianura, ovviamente anche
00:58un'attività produttiva significativa. Dobbiamo lavorare di più con il governo perché se da una
01:03parte, certamente dalla pagina dell'Axilella da superare, ma in generale più da definire la
01:08produttività, la capacità di creare modelli economici, la capacità di produrre sempre di
01:14più in un mercato sempre più competitivo. Da una parte assistiamo a grandi investimenti fatti in
01:19Nord Africa, grandi investimenti fatti dai Sauditi, e io credo che tutto questo debba farci riflettere
01:24se vogliamo lavorare per il mantenimento e rafforzamento di una filiera produttiva fondamentale
01:28nell'economia del paese. Considerate che qualche anno fa la produzione di olio d'oliva al sud
01:33Italia valeva la produzione industriale della Fiat, allora io credo che tutto questo debba
01:36farci riflettere sulla necessità di un piano strategico per l'olivicoltura. Noi come Confagricoltura
01:42quest'anno abbiamo deciso di fare un focus su diverse filiere produttive, il primo appunto è
01:47stato l'olio d'oliva, l'abbiamo fatto con dei partner importanti, abbiamo fatto appunto dal
01:52campo alla tavola e con tutti i partner a fianco a noi vogliamo anche iniziare a produrre dei
01:56documenti politici in grado da dare al governo quella che può essere una traccia d'azione perché
02:01c'è necessità di arrivare quanto prima a dei significativi risultati per il rilancio del settore.

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