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PALERMO (ITALPRESS) - "La nuova direttiva europea sulla depurazione delle acque è estremamente innovativa e incentrata su pilastri importanti per la sostenibilità del futuro, in un orizzonte temporale che arriva al 2050. Questi pilastri sono: limiti più restrittivi per lo scarico, rimozione di microinquinanti attraverso trattamenti quaternari, mitigazione di gas climalteranti e recupero di risorse come acqua, materie prime, fertilizzanti, azoto, fosforo e cellulosa, applicando il concetto di economia circolare. Se questa direttiva verrà coniugata porterà sviluppo e innovazione in vari settori”. Così il docente ordinario di Ingegneria sanitaria-ambientale dell'Università di Palermo, Giorgio Mannina, a margine del simposio “Water4Future”, dedicato al tema "Innovazione e sostenibilità per l'acqua di domani", in corso nella Sala Magna del Complesso Monumentale dello Steri, nel capoluogo siciliano. xd8/vbo/gtr

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Trascrizione
00:00La direttiva è estremamente innovativa, dei pilastri importanti che di fatto sono un faro per quella che è la sostenibilità, per quello che è il futuro prossimo, arrivando al risultato temporale fino al 2050.
00:14Semplicemente sono quattro, e sono limiti più restrittivi per lo scarico, rimozioni di microinquinanti attraverso trattamenti paternali, limitazione dei gas climaalteranti importanti per i cambiamenti climatici e infine recupero di risorse partendo dall'acqua, materie prime, fertilizzanti, azoto, fosforo, cellulosa, devono essere la strada per la sostenibilità, per il recupero, applicando quello al concetto di economia circolare.
00:40Una direttiva, come dicevo, estremamente innovativa, che porta, se coniugata, innovazione, sviluppo in vari settori, una forte connotazione disciplinare che ha come centro l'acqua.

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