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  • 11/04/2025
ROMA (ITALPRESS) - L’economia e la finanza a portata di tutti. Nella centoventitreesima puntata di Italpress Economy, Claudio Brachino intervista Stefano Gallini, presidente di Federbeton, e con Giuliano Zoppis affronta i principali temi economici del momento.

mrv/gsl/sat

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Trascrizione
00:00Benvenuti da Claudio Brachino a questa nuova puntata di Italpress Economy, ve lo dico subito,
00:16tante notizie, stiamo sulla stretta attualità, interviste, approfondimenti, cominciamo da
00:22una considerazione che riguarda le notizie dall'Italia, gli italiani sono soddisfatti
00:27della loro situazione finanziaria, che non è male, ma in testo c'è una notizia di politica
00:32economica pubblica, politica molto importante, cioè che il Consiglio dei Ministri ha dato
00:36il via libera a quello che una volta si chiamava ADEF e che adesso si chiama documento di finanza
00:42pubblica. Vediamo.
00:46Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al nuovo documento di economia e finanza per
00:51il 2025, un passaggio cruciale per definire le linee guida economiche del governo in un
00:57contesto globale incerto. Il DEF è stato adottato in una situazione complessa, come
01:02sottolineato nel corso di una conferenza stampa dal Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti,
01:07che ha evidenziato le difficoltà legate alla previsione dell'andamento dell'economia globale
01:12con stime riviste al ribasso.
01:14Abbiamo previsto una crescita reale di PIL dello 0,6 nel 25, 0,8 nel 26, 0,8 nel 27, dimezzando
01:24di fatto quella che era la previsione del piano che ricorderete era di 1,2.
01:31Ciò nonostante, come più volte ribadito, il profilo di finanza pubblica con riferimento
01:38al indebitamento netto si mantiene al 3,3% nel 2025, esattamente come previsto nel piano
01:46strutturale di medio termine, al 2,8% nel 2026, scendendo quindi come previsto sotto il
01:523%, al 2,6% nel 2027.
01:56Il debito pubblico sul PIL previsto sarebbe pari a 136,6 nel 25, 137,6 nel 26, 137,4, quando
02:07finalmente l'effetto di cassa dei crediti di Superbonus tenderà a sgonfiarsi e a liberare
02:15quindi il debito di questo fattore.
02:18Un altro tema caldo riguarda la spesa per la difesa.
02:25Scatta l'allarme sui consumi in Italia.
02:27A febbraio le vendite al dettaglio non subiscono variazioni significative rispetto a gennaio.
02:32Solo per il comparto alimentare si rileva un contenuto aumento, ma su base annua il calo
02:37è sostenuto 1,5% in valore e 2,5% in volume.
02:42Si tratta del decremento più ampio degli ultimi dieci mesi.
02:46Lo rileva l'Istat, sottolineando che la flessione coinvolge sia le vendite dei beni alimentari
02:51sia quelle dei beni non alimentari.
02:53Fanno eccezione prodotti di profumeria e cura della persona, oltre a elettrodomestici, radio,
02:59tv e registratori che risultano stazionari.
03:01Sempre in termini tendenziali, i consumi sono in diminuzione per tutte le forme distributive,
03:07con un calo meno marcato per la grande distribuzione.
03:10Al netto di modeste oscillazioni mensili, le vendite sono ferme ai livelli del terzo trimestre
03:16del 2023, è il commento dell'Ufficio Studi di Confcommercio.
03:22Gli italiani sono soddisfatti della propria situazione finanziaria, ma mantengono un atteggiamento
03:28prudente. A dirlo è l'edizione di marzo 2025 dell'Osservatorio Anima.
03:34Il numero di chi percepisce l'inflazione come un problema importante è in calo, mentre
03:38la propensione agli investimenti si attesta ai massimi dall'inizio delle rilevazioni.
03:43La soddisfazione per i risultati dei propri investimenti è in risalita e si accompagna
03:48con un ritorno dell'interesse per il rendimento quando posto a confronto con la sostenibilità.
03:53Il 22% di chi si avvale dei servizi bancari e il 26% degli investitori ritiene che la situazione
04:00dell'Italia sia migliorata rispetto a un anno fa e le aspettative per il futuro restano
04:05stabili. Ma per quelle sulla propria situazione personale si registra invece un peggioramento.
04:10Il quadro migliora quando si passa ad analizzare la soddisfazione sulla propria situazione finanziaria
04:16attuale che il 43% dei bancarizzati e il 58% degli investitori giudica abbastanza o molto
04:24solida.
04:27Le notizie sempre più importanti dall'Europa, anche qui cominciamo con quello di cui parlano
04:34tutti i giornali, tutti i talk, tutti i telegiornali, cioè il cosiddetto ripensamento sui darsi da
04:40parte del Presidente degli Stati Uniti Trump, materia del nostro focus subito dopo le notizie
04:46sull'Europa e l'Europa cerca soprattutto, soprattutto in questa fase di trattare. Vediamo.
04:57Niente guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa, almeno per 90 giorni. Il Presidente
05:02degli USA, Donald Trump, ha annunciato sul social network una pausa immediata di tre mesi
05:08sui dazi aggiuntivi che aveva annunciato nei giorni scorsi, tranne che per la Cina. Trump
05:14ha spiegato che 75 paesi hanno chiesto di aprire un negoziato sul tema, da qui la decisione
05:19di una pausa di 90 giorni, con una tariffa doganale reciproca sostanzialmente ridotta
05:24al 10% durante questo periodo. La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen,
05:30ha preso atto dell'annuncio statunitense e su ex ha spiegato che l'Unione intende dare
05:36una possibilità ai negoziati. La Commissione continuerà a lavorare sulle contromisure che
05:41hanno ottenuto un forte sostegno dagli Stati membri, ma le sospenderà per 90 giorni. Von
05:46der Leyen ha chiarito che tutte le opzioni rimangono sul tavolo e che, se i negoziati
05:51non saranno soddisfacenti, le contromisure europee entreranno in vigore.
05:59Investimenti per 12 miliardi e l'impegno a migliorare lo sviluppo delle infrastrutture.
06:04Questi alcuni degli esiti del primo vertice tra Antonio Costa, Presidente del Consiglio
06:09Europeo, Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione, e i cinque paesi dell'Asia
06:14centrale, tra cui Kazakistan e Uzbekistan. In un panorama geopolitico globale e regionale
06:19in evoluzione è stato ribadito l'impegno ad approfondire la cooperazione tra l'Unione
06:24Europea e l'Asia centrale, trasformando la collaborazione in un partenariato strategico.
06:29È stato evidenziato che i legami commerciali ed investimento tra Asia centrale e UE sono
06:35essenziali per la crescita economica e per sviluppare e diversificare ulteriormente il
06:40commercio. Per provvedere verso questo obiettivo, i leader si sono impegnati a organizzare eventi
06:46economici regolari e a promuovere la cooperazione in linea con la Global Gateway, strategia dell'Unione
06:52Europea volta a promuovere collegamenti nei settori del digitale, energia e trasporti.
06:58È stata inoltre espressa la disponibilità a rafforzare la cooperazione sulla sicurezza
07:03informatica e delle frontiere.
07:07Siamo nel nostro format all'intervista, nel nostro ritratto settimanale e vi presento
07:15con piacere il nostro ospite di questa settimana negli studi di Milano, Stefano Gallini.
07:20Benvenuto.
07:21Buongiorno, grazie dell'invito.
07:22Presidente di Federbeton. Io reggo sempre, lei non lo sa perché non l'ha vista la prima
07:26nostra puntata, ma io ho fatto una promessa al pubblico di tradurre tutte le sigle e di
07:32raccontare l'economia che ha la parte veramente importante in modo comprensibile. Sai che l'economia
07:36in Italia viene raccontata in modo incomprensibile. Peccato che riguardi tutti, quindi raccontare
07:41in modo incomprensibile, una cosa che riguarda la massa, non ha molto senso. Io faccio un piccolo
07:46supplemento di democrazia. Quindi Federbeton, poi mi corregga, è federazione dell'associazione
07:52delle filiere del cemento e del caccio e struzzo.
07:56O dei caccio e struzzi.
07:57Del caccio e struzzo?
07:58Caccio e struzzo.
07:58Caccio e struzzo.
07:59Allora, però adesso tradotto in maniera meno burocratica. Ovviamente è un'associazione
08:04molto importante per la nostra economia, si capisce. Poi lei è anche improprio imprenditore,
08:11dopo racconteremo ai manager, racconteremo anche quello che fa. Ma siamo a fare un'altra
08:16federbeton. Tradotto vuol dire quante sono le aziende associate, qual è il vostro volume
08:21di interesse, la vostra emission e la vostra importanza per l'economia italiana.
08:26Grazie dell'opportunità. Tradotto siamo di fatto la filiera che raccoglie la produzione
08:31di cemento, clinker e calcestruzzo nel paese. Rappresentiamo più di 2.600 aziende, più di
08:3813 miliardi di fatturato e 36.500 addetti. Quindi un impatto importante per il paese, un settore
08:46importante per tutti i paesi, quindi un driver dell'economia, stimato dall'ufficio studio
08:51di federbeton in circa poco più del 5% del PIL italiano. Quindi se tutta la filiera sparisse
08:56domani ci sarebbe un impatto.
08:58Ho quasi paura oggi in questa intervista. Se per caso lei si nervosisce, non siamo a scompare
09:03anche un pezzo di PIL. Siamo un team importante, quindi non dipendiamo
09:08da una persona solo. Giusto. Allora, a proposito di numeri, parliamo
09:11ancora un po' di numeri, poi andiamo a interpretare un po' le linee fondamentali del vostro settore
09:17che sono molto importanti. Adesso spiego perché. 2024 bilancio, 2025 come sta andando?
09:24A prospettive. Allora, 2024, nonostante l'incertezza del quadro macroeconomico che conosciamo tutti,
09:32l'Italia si è comportata in maniera tra lo stabile e leggermente positivo, secondo le
09:36nostre stime, probabilmente con una crescita stimata intorno all'1-2%. Dinamiche diverse all'interno
09:43di questo risultato. Abbiamo visto un rallentamento del settore privato, mentre il risultato è
09:49stato principalmente sostenuto dalla parte dei lavori pubblici. L'impatto dei progetti
09:54supportati dal PNRR stanno dando ovviamente risultati positivi e quindi compensano il
10:00calo del privato. L'altra notizia positiva è che stiamo assistendo allo sviluppo di progetti
10:04in tutto il paese. Quindi dal Trentino all'Afficina, questo è molto interessante, molto positivo.
10:09In senso dei suoi schemi delle nostre disubbaglianze sociologiche tipiche, il nord accelera, il sud
10:14accelera, perché anche altri, mi hanno detto, da altri punti di vista. Abbiamo progetti importanti
10:20sulla parte sud Italia, Sicilia soprattutto, quindi siamo molto contenti di queste cose.
10:25Siamo contenti anche noi giornalisticamente che lei ce lo dica. Andiamo un po' a uno dei temi
10:30che accompagnano il vostro settore. Se mi posso permettere di dirlo, sempre parleremo
10:36se vuole, lo dico, non c'è nei miei appunti, quindi se vuole mi risponde, se vuole non mi
10:41risponde, ma pensiamo a dei materiali della costruzione oggi e della sostenibilità, un
10:45tema molto importante, che voi operate in un campo che è importantissimo, ma che lavora
10:49con dei materiali e questi materiali oggi sono sottoposti a una loro qualità, spesso
10:54a una provenienza, allora si ragiona, quando si parla di sostenibilità per voi il lavoro
10:58sul materiale è importante, giusto? Sostenibilità e qualità.
11:02Ecco, allora, poi ci arriviamo se vuole. Poi il primo tema, che è un altro tema che ci
11:06accompagna in modo ossessivo, direi, da quando il primo gara armato di Putin ha invaso i
11:11confini tradizionali dell'Ucraina, che stiamo parlando ancora oggi, dopo più di tre anni,
11:15oggi ne parliamo con un'ipotesi di pace, forse un'ipotesi di pace, ma il settore
11:19energetico ci ha sconvolto. Noi abbiamo scoperto di non essere autonomi, noi italiani e noi
11:25europei, abbiamo scoperto che eravamo dipendenti da quella fonte di produzione di energia, quindi
11:31poi l'energia ha avuto dei sussulti di costo che sono stati pazzeschi per i cittadini e
11:36per le aziende. E per il vostro settore qual è la situazione attualmente?
11:39Assolutamente c'è stato un impatto importante, siamo un settore energivolo, quindi assolutamente
11:43abbiamo avuto l'impatto. Non possiamo negare che ci sia stato un impatto negativo, soprattutto
11:50nella prima parte del conflitto russo-ucraino, sono state prese delle contromisure anche dal
11:58governo, non ultimo il DL bollette che è stato recentemente discusso, che però purtroppo
12:05non ci vede considerati e dico purtroppo perché l'eligibilità per far parte di questo
12:12pacchetto è stata disegnata sulle regole del 2019, quindi sono non più attuali rispetto
12:19all'evoluzione che il mondo e l'Europa ha avuto rispetto al 2019. Ci auguriamo di
12:24essere considerati per il pacchetto che verrà approvato per il 2025 perché sicuramente per
12:30noi l'energia è una componente importantissima della nostra produzione. Ci siamo rivolti
12:36ovviamente anche all'energia più sostenibile, quindi alla tutta la parte eolica piuttosto
12:43pescolare, le nostre fabbriche però girano soprattutto in buona parte anche con energia
12:48elettrica, quindi deve essere sostenuta sia da un punto di vista ambientale ma anche da
12:53un punto di vista economico.
12:55Senta, ma io su questo tema, questa è un'agenzia di stampa, quindi quello che lei dice viene
13:00vicolato e mi auguro che arriva all'istituzione perché noi facciamo anche un po' da ponte
13:04di messaggio fra il mondo imprenditoriale, in questo caso delle associazioni di grande
13:09livello, il mondo della politica, favorendo il dialogo perché poi ci deve essere un dialogo,
13:14quindi di volte in volte veniamo a sapere cose importanti che magari non salviamo, spesso
13:19la discussione sull'energia lo dico con grande rispetto, si limita ai parametri delle
13:26I6, dei più poveri, che ripeto io ho grande rispetto, credo che la democrazia deve pensare
13:31più fragili, ma poi su campi di questo genere il discorso è complesso, bisognava come lei
13:35dice parametri nuovi, rivederli e mettere al tavolo di queste trattative tanti soggetti
13:40che forse una volta non c'erano, quindi sono contento di veicolare questo vostro messaggio.
13:46Senta, c'è un altro tema di grande attualità di cui discutiamo tutte le ore, io non la
13:51trascenderò sicuramente perché non è neanche il contesto di Tarpes Economy, sulla materia
13:56politica, le chiedo una risposta tecnica, il tema dei dazzi che cosa comporta per voi
14:02insomma, per quanto riguarda il vostro settore, io non voglio ragionare ora qui sulle risposte
14:08politiche, individuali, italiane, europee, giusto o sbagliato, Trump eccetera, dico che cosa
14:14comporta per voi perché comunque sono stati annunciati, sono stati messi, si tratterà
14:18ma per un po' ci saranno. Poi c'è chi dice, ho sentito oggi, addirittura qualcuno dice
14:23non è male, la globalizzazione è finita, altri invece però noi qui trattiamo spesso
14:27di nostri BME, trattiamo di internazionalizzazione, quindi insomma i mercati oggi sono molto complessi,
14:34non specie per quanto riguarda il materiale.
14:35Assolutamente sì, anche perché siamo molto focalizzati sull'economia e sulla quotidianità,
14:43quindi rimaniamo legati e concentrati su quello. L'impatto immediato non dovrebbe essere devastante
14:50nel senso che i nostri mercati sono molto regionali e nazionali, c'è però un flusso
14:56di materiali che da alcuni paesi dell'area mediterranea vanno verso gli Stati Uniti, quelli
15:02sicuramente saranno impattati dai dazi e c'è il rischio che invece di confluire verso
15:08gli Stati Uniti vengano poi rimessi nei mercati europei, quindi questo ci può essere un problema
15:13legato alle ulteriori importazioni di materiali da paesi UE, ma anche extra UE, soprattutto
15:19i paesi nordafricani. Quello che può portare e che sta già portando è un po' di instabilità,
15:25di incertezza, di nervosismo sui mercati, quindi quello che noi spieghiamo è che i progetti
15:30di cui parlavamo prima vengono comunque portati avanti con la giusta direzione, con la giusta
15:34determinazione, ci sono i progetti, ci sono i fondi, quindi ci auguriamo che tutto prosegua
15:40come sia stato portato avanti fino a questo momento.
15:43Allora a proposito di progetti, pur in questa situazione di grande evoluzione, sempre con
15:48l'occhio aperto sul quadro geopolitico complessivo, non solo sui dazi, che cosa farete nel 2025?
15:56Il vostro settore l'elemento l'ha accennato in termini generali, ma quali sono i progetti
16:00insomma, se puoi farmi degli esempi un po' più specifici a brevi termini, brevi termini
16:04voglio dire all'anno in corso, su cui puntate, i progetti su cui puntate.
16:08Allora sicuramente continuare a fare quello che sappiamo fare bene, che sono appunto i
16:11prodotti per lo sviluppo del paese e dell'economia, siamo un driver importante dell'economia
16:16di quasi tutti i paesi e vogliamo continuare a farlo. Abbiamo lavorato sugli aspetti anche
16:21di sostenibilità, come citava lei prima, quindi abbiamo lavorato sull'innovazione
16:25di prodotto, abbiamo lavorato sull'innovazione della parte produttiva, stiamo lavorando ancora
16:31più seriamente sulla parte di sostenibilità per rendere i nostri prodotti sempre più
16:35sostenibili. Abbiamo una mission importante per quello che riguarda l'immagine del settore,
16:40perché riteniamo di vantare un piccolo credito in termini di immagine. Facciamo tante
16:47belle cose, cemento e calcestruzzo sono attorno a noi tutti i giorni, in positivo non in negativo,
16:54purtroppo non se ne parla abbastanza bene per le cose positive, se ne parla spesso male
16:59per le poche cose negative che alle volte sono state fatte. Quindi tanto investimento
17:03sulla parte comunicazione, sulla parte immagine, abbiamo tanto valore nei prodotti che facciamo
17:08e quindi vogliamo insistere e far sì che l'opinione pubblica abbia di noi una visione
17:15diversa rispetto a quella che abbiamo avuto fino ad oggi. Ci sono diverse iniziative che
17:20Federbeton sta portando avanti, porte aperte, cioè l'apertura delle fabbriche alle comunità
17:25intorno a noi, permette di farci percepire anche in maniera molto diversa, lavoreremo molto
17:31sulla comunicazione, lavoreremo molto su un podcast che stiamo lanciando, anzi che abbiamo
17:36lanciato recentemente che si chiama Grigio Forte, che ci permetterà attraverso l'aiuto
17:41professoressa Tuglia Iori di andare a vedere più in profondità alcune delle opere iconiche
17:48del paese, Torre Velasca a Milano, il Palazzetto dello Sport a Roma di Nervi, abbiamo il Maxi
17:56a Roma, abbiamo Palazzo Italia che era stata la nostra bandiera all'Expo 2015 di Milano,
18:04troviamo che sia molto interessante e che permetta di far vedere il settore sotto un altro aspetto
18:08e staremo presenti con diverse iniziative anche al Fuorisalone di Milano che parte proprio
18:13in questi giorni.
18:14In questi giorni, questa intervista sarà pubblicata, impacchettiamo tutto, poi sproduciamo,
18:18c'è una siga in testa, una siga in code, verifichiamo tutto e dopo poco che lei ha parlato
18:23sarà pubblicato, quindi sarà pubblicato nel tempo giusto, quindi è giusto raccontare
18:28che è il contesto in cui nasce, in cui vive questa intervista. Io le faccio una domanda
18:32fuori sacco perché io ho letto la sua storia e lei se non sbaglio è manager di Heidelberg
18:38Costruzioni, ho letto bene, e io ho fatto qui un media training per dei suoi colleghi
18:43insomma, quindi una lezione di comunicazione, spero che non abbia un buon ricordo di me.
18:47Assolutamente sì, per quello che siamo tornati.
18:50Perché mi ricordo in questa lunga chiacchierata che abbiamo fatto a porte chiuse, non pubblicata,
18:57che c'era questa dimensione di cui lei mi ha parlato poco prima dell'intervista, non
19:02solo della comunicazione, ma dell'impegno sulla sostenibilità, nella scelta dei materiali
19:08e che viene fatta anche con una cura, perché c'è un rispetto dell'ambiente, quindi non
19:13materiale scadente, perché immagine inconscia, sbagliata, dal luogo comune, una costruzione
19:19è scadente, poi si vede, succede nei paesi dove la democrazia è scarsa o dove la corruzione
19:26è dilagante. Invece lì c'era, mi ricordo, un'attenzione veramente molto forte nei suoi
19:31colleghi, anche così, e credo che questa esperienza lei la porterà anche come Presidente, no?
19:35Assolutamente sì, tutti i nostri associati lavorano.
19:38Quest'idea molto moderna e contemporanea e nuova del rispetto invece dei canoni della
19:43sostenibilità e quindi dell'ambiente, della qualità dei materiali a prescindere il costo
19:48e nel controllo dei parametri di sicurezza quando vengono importati da paesi che magari hanno
19:52altri parametri di sicurezza. Ho capito male, avevo capito male.
19:56Ha capito assolutamente molto bene perché questa è una delle tematiche che affrontiamo
19:59quotidianamente. Cemento e calcestruzzo hanno un'origine naturale, nel senso che le materie
20:05prime vengono dalla natura, vengono poi modificate per assumere determinate caratteristiche chimiche,
20:11ma l'origine è naturale. È chiaro che i processi di produzione sono molto complessi e diventano
20:16ancora più complessi quando si introduce il fattore sostenibilità, quindi essere sicuri
20:21che si lavori con dei prodotti, con del cemento, con dei calcestruzzi e vi assicuro che uno
20:27non vale l'altro, c'è differenza di qualità. L'importante è che vengano da processi produttivi
20:33certificati di alta qualità e noi ci prendiamo la responsabilità di quelli italiani. Sappiamo
20:38come lavoriamo, siamo ovviamente controllati dall'autorità e ne siamo ben felici, abbiamo
20:43invece qualche dubbio sui materiali che provengono dall'estero, nel senso che ci sono meno controlli,
20:47sicuramente viaggiano, quindi c'è in qualche modo un minimo di deterioramento del prodotto
20:54tra il momento in cui parte dal paese d'origine e il momento in cui arriva. Il nostro network
21:00produttivo in Italia è presente praticamente in tutte le regioni, quindi si parla di prodotti
21:05freschi, per utilizzare un termine culinario, che vengono veicolati sul mercato, sui prodotti,
21:12su progetti importanti, come dicevamo prima, case, scuole, strade, ospedali, quindi essere
21:18sicuri di poter utilizzare dei prodotti di altissima qualità e oltretutto più sostenibili
21:23penso sia la priorità dei nostri clienti e del paese. Il mercato, come dicevo prima,
21:30sta dando dei segnali abbastanza positivi, il paradosso, o meglio quello che non vorremmo
21:35vedere è avere progetti italiani, fondi italiani, ma sviluppati con prodotti esteri.
21:40Questo è importante. Io la ringrazio per essere stato con noi, siamo stati anche precisi,
21:49abbiamo fatto il nostro viaggio anche nel rispetto del tempo, che è il vero padrone di tutti
21:54i nostri format e anche padrone della comunicazione, abbiamo detto le cose in modo semplice e molto
21:58chiaro, abbiamo un buon lavoro come mission di presidenza e anche per gli impegni che si
22:02è dato. Speriamo noi di aver contribuito a comunicare più correttamente il nostro compito,
22:07grazie, buon lavoro a voi. Il compito anche di questo ITAPS Economy, per questo è nato.
22:12Buon lavoro a lei, grazie a Stefano Gallini, presidente di Federbeton, e ci guardiamo insieme
22:17invece le novità settimanali del mondo dell'agri-food, anche quello un asset importante per la nostra
22:22economia. Vediamo.
22:23Il Made in Italy vola sui mercati internazionali, con un export agroalimentare che nel 2024 ha
22:33toccato quota 67 miliardi, in crescita dell'8%, un risultato che premia la qualità e l'innovazione
22:41delle imprese italiane, ma che si scontra con l'introduzione dei dazi da parte degli Stati
22:45Uniti, a guida Donald Trump, che minacciano di frenare la crescita. È quanto emerge da
22:51un'indagine di Nomisma, presentata a Milano dal consorzio Italia del Gusto. A ottenere
22:57la performance migliore sono i prodotti trasformati del food and beverage, il cui export è cresciuto
23:02del 9%, con punte fino alla più 19% in Polonia. Restando nei primi 15 mercati, altre importanti
23:11dinamiche di crescita dell'agroalimentare italiano si sono registrate negli Stati Uniti,
23:16più 18%, Australia, Canada, Giappone, Spagna e Austria. Meno brillante, con un più 6%, è
23:24stata la Germania, paese alle prese con una recessione che sta impattando anche sui consumi
23:29alimentari, in particolare su quelli di importazione. Considerando solamente l'aggregato dei comparti
23:35food and beverage, l'export italiano ha chiuso il 2024 con un incremento del 10%. All'interno
23:42di questo paniere, i primi 5 prodotti che hanno registrato le crescite più alte sono stati l'olio
23:48d'oliva, le acque minerali, le spezie, aceti e conserve ittiche.
23:53Subito dopo l'Europa parliamo, dobbiamo parlare di Dazi, anche perché Donald Trump e qui Giuliano
24:04Zoppis oggi siamo insieme negli studi di Roma, Trump ha fatto un po' di retromarcia.
24:10Innanzitutto spieghiamo da un punto di vista proprio di giornalismo economico che cosa è
24:16successo, che ha fatto cambiare idea a Trump, se ha cambiato veramente idea, parzialmente
24:23sì, parzialmente no, ma cerchiamo di essere precisi per evitare di dire delle stupidaggi.
24:27Sì Claudio, le ricostruzioni giornalistiche non solo parlano di una pressione da parte
24:33di alcuni esponenti dell'amministrazione americana, in particolare del segretario del
24:38tesoro Bassett e anche il vedere la reazione di mercati che, abbastanza sorpresi, sono voluti
24:46verso il basso e quindi questa parziale retromarcia riporta al 10%, quindi al livello dell'annuncio
24:54iniziale, i Trump sostanzialmente verso tutti i paesi, eccezione fatta per la Cina, con cui
25:01c'è una situazione che se vogliamo dopo possiamo approfondire. Quindi praticamente per 90 giorni
25:08l'amministrazione americana ha deciso di portare una moratoria al 10% salvo aprire trattative
25:17con tutto il resto del mondo, quindi anche con la Cina europea. Ha usato un termine volgare
25:21Trump? Sì, ha usato un termine volgare, però ha volgarizzato un processo in atto, il fatto
25:29che moltissimi paesi, lui l'ha indicati in 1975, avrebbero aperto trattative più o meno
25:39riservate, più o meno pubbliche con l'amministrazione americana per rivedere i dazzi reciproci. La
25:46cosa importante da sottolineare però è che al di là di questa buona notizia che cristallizza
25:51al 10% i dazzi per almeno tre mesi, rimangono però in vigore i dazzi che Trump ha deciso
25:59di mettere su acciaio, alluminio e auto al 25%. È un aspetto che sta un pochino trascurato
26:06in queste ore, ma comunque parliamo di un balzello forte, quindi da questo punto di vista…
26:10Quindi non li ha tolti tutti? Non li ha tolti tutti? Non è una moratoria che vale per tutti
26:15i campi produttivi? No, non ha tolto tutto perché sono al 10% tranne che per la Cina, ma li ha
26:21mantenuti al livello del 25% per tre settori merceologici, industriali molto importanti
26:28e sicuramente molto importanti. E questa è una notizia che va sottolineata.
26:31Va sottolineata anche perché ricordiamo che l'Unione Europea, soprattutto Italia e Germania
26:37che sono forti paesi industriali, acciaio, alluminio e il settore delle auto occupano un posto importante
26:45a livello produttivo. Questo nei confronti del mondo.
26:47Io però prima di andare a vedere ancora di nuovo le nostre contromisure o i nostri danni
26:53che stiamo cercando di descrivere, abbiamo letto però, e l'avevamo anche detto, io l'ho
27:00detto in maniera abbastanza istintiva, senza dati analitici, che poi sono i numeri e le posizioni
27:06di parte del suo staff, di parte di alcuni economisti, ma anche le preoccupazioni che ci sono per l'economia
27:12americana, subito, la reazione è stata catastrofica. Si parla di un nuovo 29, di una nuova depressione.
27:17In poco tempo c'è una grande incognita che è legata a questa forte battaglia reciproca
27:29nei confronti della Cina. Perché? La Cina oggi come oggi, a questo momento, ha dei datti
27:36al 125%, cioè oltre il doppio. Qual è il problema però? La risposta cinese è stata
27:43forte, ha fissato datti all'84%, ma c'è un ma. Praticamente le banche, grandi banche
27:51cinesi, anche banche di Stato, detengono una fortissima fetta del debito pubblico americano.
27:58761 miliardi di dollari, quindi quasi 800 miliardi di dollari dei treasury, i BOT, i
28:05BTP, diciamo, lo organizziamo americani, sono in mano cinese. Se la Cina dovesse mettere
28:11in atto un piano di vendita o svendita di questi titoli, per gli USA sarebbe un bel problema.
28:18Quindi, anche per questo motivo, i mercati americani, dopo una prima reazione positiva
28:25e euforica, direi, stanno riflettendo in queste ore e quindi probabilmente dobbiamo
28:32aspettarci una fase di caos finanziario ancora molto forte.
28:35Allora, veniamo a noi. Ci sarà, come abbiamo detto, il 17 aprile il viaggio del nostro Premier,
28:42tra il sostegno della maggioranza, delle chiediche e dell'opposizione, avrà un viaggio importante
28:46sia per quanto riguarda i legami Italia-Stati Uniti, sia per quanto riguarda un potenziale ruolo
28:52di Giorgia Meloni come mediazione con il resto dell'Europa. Ma intanto, è la prima
28:58notizia di questa nostra puntata, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un primo
29:05testo del DEF, il documento di programmazione economica e finanziaria, e insomma, crescita
29:11di mezzata. Giorgetti un po' preoccupato, vogliamo dire i numeri, e questo non è in relazione
29:18quello che sta succedendo, no? Sì, innanzitutto diciamo anche ai nostri ascoltatori che il documento
29:23è stato ribattezzato e si chiama documento di finanza pubblica, perché da circa…
29:28Allora l'arronico non va più bene.
29:30No, quindi va DFP, non è bellissimo, DEF andava meglio, perché sono entrate in vigore
29:37le nuove regole del patto di stabilità e questo documento, che è stato molto criticato
29:43da parte dell'opposizione di alcuni, è volutamente generico, perché è un primo
29:49passo che indica un percorso, quindi non è vuoto di contenuti, ma è così, nel senso
29:58che vengono fissati i grandi paletti della programmazione finanziaria per l'anno prossimo.
30:04Cosa dice? Che la crescita è dimezzata rispetto agli obiettivi, è allo 0,6 per il
30:092025 rispetto all'1,2 ed è in forte diminuzione anche per il 26 e il 27, allo 0,8 per cento.
30:17Quello che è successo nel mondo è abbastanza chiaro e teniamo anche conto di un fatto che
30:21questo documento non assorbe le ripercussioni della crisi di queste settimane, quindi probabilmente
30:27potrebbe essere rivisto, potrebbe essere rivisto anche meglio se la questione d'Azzi
30:33potesse migliorare e non contiene neanche un'altra cosa molto importante, anche questa
30:37un po' sottovalutata, che è il nostro impegno preso a Bruxelles di portare al 2% del PIL
30:44le spese per la difesa. Ancora di questo non si è parlato e non sappiamo quanto assorbirà
30:50dal punto di vista della manovra. Sappiamo però che in termini di finanza pubblica, sempre
30:56l'IFP, contiene un dato molto importante, afferma, dice e statuisce che noi nel 2026
31:05porteremo il rapporto deficit PIL benedetto sotto il 3%, che era il principale impegno
31:11che abbiamo assunto nei confronti del nuovo patto di stabilità. Quest'anno dovrebbe chiudere
31:16al 3,3 ma l'anno prossimo dovrebbe scendere sotto questa mitica asticella e anche il debito
31:24PIL dopo una prima ricrescita dovrebbe piano piano cominciare a flettere. Quindi si tratta
31:29comunque in termini di finanza pubblica di risultati importanti e teniamo conto che purtroppo
31:35paghiamo ancora il pesantissimo fardello del 110%.
31:39Io se me lo dici in 10 secondi facciamo un titolo, puoi approfondirlo in una prossima puntata
31:44con tutte queste notizie, risparmi degli italiani?
31:47Risparmi degli italiani devono essere molto cauti, devono non farsi prendere dal panico, quindi
31:53non devono svendere i propri investimenti, devono sostanzialmente diversificare, investire
31:59sul lungo termine e soprattutto abolire la moda del fai-da-te che non va bene.
32:05Grazie a Giuliano Zoppis e insieme ci vediamo. Le novità del mondo dell'A-Tech che fanno
32:10parte, come sapete, del nostro format, del nostro racconto economico settimanale, un progetto
32:16per l'utilizzo dell'intelligenza artificiale nei mercati finanziari, una cosa molto interessante,
32:21è un nuovo campo oramai che per certi versi è acquisito. Ma vediamo.
32:29La Commissione europea e l'Ocse hanno avviato un progetto sull'utilizzo dell'intelligenza
32:34artificiale nei mercati finanziari italiani. L'iniziativa è promossa dalla Banca d'Italia
32:39nell'ambito dello strumento di sostegno tecnico, programma dell'UE, che promuove le riforme
32:44strutturali negli Stati membri. L'obiettivo è ottenere indicazioni per orientare le scelte delle
32:49autorità finanziarie italiane nell'adozione dell'intelligenza artificiale, limitando i
32:54rischi. L'Ocse curerà la stesura di un rapporto finale che sarà pubblicato al termine del
33:00progetto, previsto entro la primavera del 2026. I lavori prevedono una ricognizione della
33:05situazione in Italia, un confronto con le esperienze degli altri paesi e lo sviluppo
33:10di considerazioni utili per le autorità. L'Ocse ha inviato un questionario a banche,
33:15investitori istituzionali, infrastrutture dei mercati finanziari. Seguiranno un'indagine
33:20presso le autorità finanziarie italiane e una serie di workshop con rappresentanti
33:25dell'industria e delle istituzioni. Al progetto collaborano il Ministero dell'Economia, la
33:30Consob, la Commissione di Vigilanza sui fondi pensione e l'Ivas.
33:37È tutto per questa puntata. L'ho detto all'inizio, molto ricca, molto attenta, come sempre,
33:43del resto a tutti i temi di grande attualità. Insomma, grazie di essere stati con noi, ci
33:49rivediamo venerdì prossimo e vi ringraziamo di averci seguito. Arrivederci.

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