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TVTrascrizione
00:00Buonasera e bentrovati, nuovo appuntamento con punti di vista speciale Regione Lombardia.
00:20Stasera parleremo di sanità con i DG della TS di Brescia, dell'AST della Valcamonica
00:25e dei problemi del mondo del lavoro e in proposito sotto qui in studio il riconfermato segretario
00:33provinciale della CISL di Brescia Alberto Pluda. Buonasera Pluda e complimenti per la riconferma.
00:39Grazie e buonasera, buonasera agli spettatori.
00:41Lei andrà avanti fino al 2029 adesso con qualche piccolo problema sul tavolo perché l'economia
00:47bresciana ha qualche problema.
00:50Sì, sono onorato dalla riconferma, i nostri mandati durano quattro anni quindi matematicamente
00:54il 2029. Non sono contesti facili, semplici, anzi molto complicati. Le transizioni le abbiamo
01:04davanti agli occhi, digitale, transizione green, l'intelligenza artificiale, questioni legate
01:11alla sanità, saluto il dottor Sileo, e ovviamente tutte questioni che sono sul tavolo, che toccano
01:20i cittadini, i lavoratori. Noi siamo in campo, forti, uniti, una squadra che ha rinnovato
01:30una dirigenza all'unanimità e quindi credo che abbiamo fatto un buon congresso. Credo
01:35che ci sono tutti i presupposti per essere e testimoniare una CISL forte, unita, che ha delle
01:41idee, che ha delle proposte ed è legata ad un sano pragmatismo con i piedi ben a terra
01:47legati alla responsabilità.
01:49Ecco, tante sfide, ne c'erano prima sul tavolo, una su tutti i contratti pirata, ricordiamolo,
01:56perché questo è un tema scottante.
01:59È un tema scottante che noi abbiamo toccato e abbiamo messo lì proprio nella discussione
02:05legata al salario minimo per legge. Noi ovviamente come CISL non siamo d'accordo al salario minimo
02:11stabilito per legge, perché questo consentirebbe a molte aziende di uscire dal perimetro contrattuale.
02:18Noi diciamo che la contrattazione è la forza e l'elemento vincente per poter migliorare i salari,
02:26per poterli rinnovare, per dare potere d'acquisto ai lavoratori. Noi pensiamo però che si debba
02:31avere il coraggio di togliere quei quasi mille contratti pirata che esistono, che sono firmati
02:39tanto da associazioni datoriali non rappresentative quanto da associazioni sindacali che nascono
02:45oggi e poi spariscono domani, ma che hanno solo l'unico obiettivo di firmare contratti
02:50al ribasso che fanno dumping ai contratti firmati da CGL, CISL e UIL e dalle associazioni
02:57maggiormente rappresentative. Questo indebolisce il settore produttivo e rafforza invece quelli
03:02che vogliono fare i pirati.
03:04Ecco, compatti ne ha accennato lei con i metalmeccanici, con le altre sigle, con altri problemi, ad esempio
03:13con quelli per il contratto degli enti pubblici e sanità in particolare. Ognuno viaggia per
03:19sé in sostanza, giusto?
03:21Su alcuni contratti noi abbiamo trovato un'unità d'azione con CGL e UIL, su altri proprio non ci
03:27siamo, lei l'ha sottolineato bene ed è quello della sanità. Tenga presente che noi abbiamo
03:32già firmato il contratto delle funzioni centrali senza CGL e UIL, sulla sanità c'è uno stallo
03:41perché noi come CISL richiamiamo un po' anche la storia. L'ultimo contratto del 2018 è stato
03:50firmato recuperando il 3,4% quando l'inflazione era al 12%. Oggi si vorrebbe recuperare, secondo
03:59CGL e UIL, il 15%. Noi diciamo che se arriviamo al 7% è un buon risultato. Tenga presente che
04:07il 15% di recupero significa una finanziaria da 35 miliardi di euro destinati solo al rinnovo
04:13dei contratti pubblici. Una follia, non riusciremo mai a firmarlo. Ecco io ho fatto la battuta,
04:18meglio un uovo oggi che una gallina domani. È forse riduttivo ma noi dobbiamo portare
04:23a casa salari immediatamente perché già nella finanziaria del 31 dicembre del 2024 sono
04:30stati stabiliti, sono stati stanziati delle risorse per poter rinnovare il triennio successivo.
04:36Quindi nel giro di poche settimane potremmo portare a casa due rinnovi contrattuali.
04:40Sistemare la sanità anche perché la sanità è uno dei temi scottanti e è collegato con noi
04:45e lo ringrazio il dirigente dell'ATS di Brescia, il dottor Claudio Sileo.
04:49Buonasera direttore.
04:51Buonasera a tutti voi, buonasera.
04:54Allora ne approfitto per partire subito, poi parliamo di lista d'attesa perché è
04:57un argomento scottante della serata. Però visto che c'è anche il segretario
05:01della CIS in studio, il tema fondamentale che è stato affrontato durante il congresso
05:06è quello della sicurezza sui luoghi di lavoro. Un tema che è anche per voi al centro
05:12dell'attività dell'ATS, giusto direttore?
05:16Sicuramente sì, non solo delle attività ma delle attenzioni che noi abbiamo perché
05:21è inaccettabile avere infortuni sul lavoro gravi o addirittura talmente gravi da portare
05:30alla morte del lavoratore. Io continuo a ribadire, mi avranno già sentito e saranno forse stufi
05:36di sentirlo, ma ogni infortunio non è accettabile. Sarebbe stato evitabile, deve essere evitabile.
05:46Non ci sono mezze misure, è inutile accampare scuse, il fatto, il destino. No, c'è un errore.
05:54Un errore che non sempre è un errore umano nel momento dell'incidente, ma a volte è un
06:00errore che viene prima perché non si è preparati alla cosiddetta cultura della sicurezza. Io
06:06ricordo che abbiamo una delle leggi più evolute nel mondo occidentale, che è il decreto legislativo
06:1281, ma non è applicato, non è correttamente applicato. Basti pensare che sono previste
06:19molte figure, il datore di lavoro certamente, ma il responsabile sicurezza, i dirigenti, i
06:26preposti, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, il medico competente, quante
06:31figure ci sono, quanti professionisti dedicati alla sicurezza. Se tutti funzionassero, se
06:37ciascuno facesse sentire forte la voce quando c'è un rischio, sicuramente i risultati
06:44li otterremo. I risultati non vengono per caso o per fortuna. Non possiamo affidarci
06:48alla fortuna. Dobbiamo affidarci ad una sinergia, che già funziona molto bene su Brescia, con tutti
06:55i rappresentanti, ma partendo dal presupposto che ogni infortunio grave e mortale è una
07:00sconfitta del sistema.
07:02Confitta per tutti, anche perché ci vuole una diversa cultura per la sicurezza sul lavoro.
07:07Questa figura istituita in tutte le aziende dovrebbe essere più presente, forse, o avere
07:12un altro ruolo?
07:14In premessa dico che stiamo lavorando molto meglio con il dottor Sileo. Siamo molto in sintonia
07:18sul tema della sicurezza. Periodicamente ci si trova con i tavoli istituzionali, si affrontano
07:24le questioni, le problematiche. Ha ragione il dottor Sileo dicendo che non possiamo parlare
07:28di casualità, è successo purtroppo. No, basta, basta. Anche perché quando succedono
07:35delle morti o degli infortuni c'è davvero una forte emozione, il cordoglio è unanime,
07:41c'è chi grida mai più. E poi nel giro di un attimo ci si dimentica e tutto torna come
07:47prima. Io credo che davvero lo scandalo vero delle morti sul lavoro sia proprio questo,
07:52che nel giro di poco ci si dimentica e non si fanno azioni concrete. Ecco, noi abbiamo
07:57pensato, ma anche con il dottor Sileo, di fare, non solo di dimensionare questo problema
08:03nella nostra relazione. Ringrazio il dottor Sileo per aver partecipato anche al nostro congresso.
08:09È stato molto incisivo come sempre, molto chiaro. Dobbiamo fare cultura, l'ha detto anche
08:14il dottor Sileo, dobbiamo fare informazione. Perché è dalla cultura che nasce la prevenzione.
08:18Noi dobbiamo lavorare sulla prevenzione perché non si verifichino questi cadi. Non è possibile
08:23che a Brescia ci siano decine di migliaia di infortuni all'anno, che ci siano decine
08:29di morti. Noi purtroppo in Lombardia, dopo Milano, siamo la maglia nera delle morti sul
08:34lavoro. Ecco, noi dobbiamo interrompere, dobbiamo spezzare questa catena drammatica di morti sul
08:41lavoro. E lo si può fare attraverso la formazione. La formazione credo che sia l'azione migliore
08:47per poter spezzare questa catena.
08:49Ma forse anche maggiori controlli, dottor Sileo. No? Controlli più...
08:53Allora, controlli sicuramente sono importantissimi. Io ho ricordato proprio al congresso CISL
08:59che citava il segretario generale, ho citato che noi abbiamo potenziato, grazie ai fondi
09:06che la Regione Lombardia ha messo a disposizione, i controlli. Li facciamo in orari diciamo nuovi,
09:12anomali, dopo le 16 del pomeriggio, in serata, il sabato. Quindi abbiamo intensificato non
09:19solo quantitativamente, ma anche come copertura giornaliera. Che cosa ne è derivato? Ne è
09:26derivato un aumento considerevole delle sanzioni. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che i controlli
09:32servono, ma non sono sufficienti, perché non è una soddisfazione quello di sanzionare.
09:37È un brutto indicatore. Io mi sarei augurato che i controlli aggiuntivi avessero determinato
09:43zero sanzioni, perché zero sanzioni vuol dire probabilmente zero infortuni. Tante sanzioni
09:50vuol dire che non si lavora in sicurezza e poi ci scappa l'infortunio e ci scappa anche
09:54il morto. Quindi i controlli sono importanti, ma non dobbiamo sviluppare la cultura che se non
10:02arriva al controllo si può fare tutto quello che si vuole. Direi che c'è una forma di autocontrollo
10:07prima ancora che arrivi il controllore.
10:11Guardi Adrolassi, la cultura della sicurezza pensa anche dal fatto che dobbiamo capire che per esempio
10:16la routine è sempre una minaccia, che i carichi di lavoro abbassano la soglia di attenzione.
10:23Ecco, noi dobbiamo lavorare anche lì, tanto per le aziende quanto per i lavoratori. Ha ragione
10:28il dottor Sileu dicendo che noi abbiamo una delle migliori leggi europee per quanto riguarda
10:33la sicurezza, che abbiamo figure che sono preposte tanto per i datori di lavoro quanto
10:38per i lavoratori. Però non facciamo ancora sufficienza. Noi abbiamo provato come CISL
10:42ad andare nelle scuole, negli istituti superiori, a parlare con i ragazzi, a parlare con i giovani
10:47che saranno tanto gli imprenditori del futuro quanto i lavoratori del futuro, perché è da lì
10:51che bisogna far nascere la cultura della prevenzione.
10:54Partire il futuro delle nuove generazioni. Ne approfitto perché a questo punto l'altro
10:58tema scottante, l'aveva anticipato il dottor Sileu, è il tema della lista della sanità
11:03bresciana e lombarda. Lei ha avuto un incontro giovedì con un centinaio di operatori per dire
11:11basta, non c'è posto nel servizio pubblico. Questa parola non si deve più sentire, non si
11:16dovrebbe più sentire. Sì, abbiamo incontrato le tre ASST, tutti gli enti privati erogatori,
11:26cioè che erogano prestazioni e che quindi le prenotano. Quindi non mancava nessuno,
11:32c'eravamo tutti nella nostra sala. E ho detto che quel giorno sarebbe dovuto essere un giorno
11:39di svolta. Perché di svolta? Perché noi non vogliamo più, noi come sistema, non noi
11:45io diciamo come ATS, ma noi come sistema sanitario a Brescia, non vogliamo più sentire questi
11:53ritornelli che purtroppo sono offensivi del diritto del cittadino. Cioè non vogliamo più
12:00sentire che si diano prenotazioni nel 2026, nel 2027, nel 2028. Non vogliamo più sentire
12:08che si risponda al cittadino mi spiace, non c'è posto, deve andare a fare privatamente
12:14questa prestazione. Perché non vogliamo più che si dica? Perché il nostro sistema e il
12:20sistema regionale e nazionale si è dotato di regole, di norme, di leggi che non consentono
12:28di abbandonare il cittadino. Il cittadino quando ha in mano una prescrizione, una ricetta
12:34per una visita o per una prestazione ha un diritto cosiddetto esigibile, cioè un diritto
12:40con la priorità ovviamente che gli è stata assegnata. Noi abbiamo il dovere come sistema
12:45di trovare una sistemazione, una collocazione e la norma prevede che o la si trova nell'ospedale
12:53e nei presidi della SST di riferimento, qui si rivolge il cittadino. Se non si trova,
13:00si deve cercare in tutto il territorio di ATS Brescia e noi abbiamo esperienza che sempre
13:06quando abbiamo cercato noi poi la soluzione l'abbiamo trovata, cerchi il cittadino, attenzione,
13:12ha il dovere di accettare la proposta che gli viene fatta, anche se è distante perché
13:17il diritto non è di avere la prestazione nel presidio che uno sceglie, ma di averla
13:23entro i termini nel territorio della SST. Se anche però questo non si riesce ad ottenere,
13:29la norma nazionale e regionale prevede che l'ente sia obbligato ad erogare quella prestazione
13:36nei tempi, nel cosiddetto regime libero professionale per quanto riguarda il suo medico, il suo professionista,
13:43ma chiedendo al cittadino solo il pagamento del ticket o addirittura, se è esente, non
13:49chiedere nulla. Quindi tutta questa cascata di interventi fanno sì che è ovvio, è estrema
13:57razza quella della libera professione a carico dell'azienda e non a carico del cittadino, ma
14:03noi siamo convinti che prima si possono trovare le soluzioni del caso. Quindi quello che io ho
14:08raccomandato di intesa con tutti gli enti è che nessun operatore oggi può dire che non
14:15sa le norme e nessun operatore di fronte a un diritto esigibile del cittadino può rispondere
14:21fuori dal tempo massimo o non prendersi carico o peggio ancora indurre il cittadino a doversi
14:28rivolgere al regime libero professionale a suo carico. Le norme sono chiare e quindi giochiamo
14:34con norme chiare. Ecco perché è stata una giornata che io ho ritenuto la svolta, perché
14:39non possiamo più calpestare i diritti dei cittadini. Ultima cosa, me la lascio dire, il cittadino
14:46però ha anche dei doveri. Facciamo un esempio molto semplice, se il cittadino ha in mano una
14:51prescrizione con la priorità B, codice B come Bologna, come Brescia, che vuol dire entro
14:57dieci giorni, non può presentarsi al nono giorno o al quindicesimo giorno e pretendere la
15:03prestazione perché lui ha maturato un ritardo e quello che dico lo dico perché capita.
15:09Quindi anche il cittadino deve sapere che ha dei doveri e sicuramente sposando i diritti
15:15e i doveri noi possiamo dare una mano a risolvere il problema, anche se certamente non va dimenticato
15:23che è un grande lavoro che dobbiamo iniziare a fare anche sulla appropriatezza prescrittiva,
15:28perché è ovvio che se la letteratura scientifica e le società scientifiche dicono che il 30%
15:34delle prestazioni prescritte possono ritenersi non appropriate, quindi evitabili, allora noi
15:41capiamo che si ribellerebbero molti slot per chi invece ne ha veramente bisogno. Quindi
15:46l'altro lavoro che dobbiamo fare con le nostre società, i nostri enti erogatori, i nostri
15:53medici, i prescrittori e lavorare sulla appropriatezza.
15:56Lascio andare, direttore, ne parleremo ancora perché il male della sanità lombarda è una
16:01vista d'attesa, questo è fondamentale, conviene anche Pluda. Ricordo 3 giorni se è urgente,
16:0710 se è a breve, 30 giorni per una visita, 60 giorni se un esame è riferibile, 120 giorni
16:15se è programmabile. Questi dovrebbero essere i tempi, verificheremo prossimamente il rispetto
16:20di questi tempi, giusto direttore? Esatto, tenete anche conto che la stragrande
16:26maggioranza, quasi la totalità delle prescrizioni fatte da medici medicina generale, pediatri
16:32o specialisti è il codice P, come lei ha detto, P come Padova, che vuol dire 120 giorni.
16:39Ecco, forse bisogna utilizzare meglio e di più i codici di priorità, perché è chiaro
16:45che poi il cittadino è convinto di avere una priorità, ma se il codice messo è il
16:50codice P, oppure, attenzione, se non viene messo un codice, per default, come si suol dire,
16:56si ottiene il codice P. Ecco, magari il cittadino è convinto di avere un'urgenza, ma se il codice
17:01dice 120 giorni, 120 giorni fanno ovviamente mesi e quindi questo può scatenare una arrabbiatura
17:09da parte del cittadino. Quindi, l'utilizzo corretto dei codici, la proprietessa prescrittiva,
17:13ma il sistema deve rispondere e prendersi carico del cittadino.
17:17Grazie direttore, faremo una verifica ancora nei prossimi mesi. Buona serata, buon lavoro,
17:22come sempre. Buona serata a voi.
17:24Tema fondamentale è quello delle code dell'Istituto della Sanità Lombarda.
17:29Diceva bene il dottor Sileo, l'articolo 32 della Costituzione riconosce il diritto universale
17:36alla salute e quindi fruibile per tutti. Le liste d'attesa sono un dramma dove ogni
17:42cittadino purtroppo deve affrontarlo e noi abbiamo fatto un sondaggio in Lombardia tra
17:49i nostri iscritti, oltre 6.500 persone hanno risposto. Il 65% dei nostri iscritti rinuncia
17:56alle cure e alle visite mediche per i tempi lunghi di attesa e addirittura il 38% anche per la
18:04questione economica. Ecco, io credo che bisogna, e noi l'abbiamo fatto, abbiamo fatto dei presidi
18:09sotto Regione Lombardia, abbiamo fatto delle mobilitazioni, bisogna alzare la voce perché
18:13noi dobbiamo andare verso quella condizione che diceva il dottor Sileo, che ci sia un rispetto
18:18ovviamente anche delle prescrizioni mediche, dei tempi previsti delle prescrizioni.
18:22Ed è collegato con noi il direttore della SST della Valle Camonica Corrado Scolari,
18:27buonasera direttore.
18:29Buonasera a lei, buonasera agli ospiti e agli attrezzatori.
18:33E' da rispettare dunque la sanità anche a Camuna, però voi avete ieri inaugurato un
18:37grande centro che aiuta i giovani in difficoltà, questo è fondamentale ricordiamolo, è un centro
18:44il primo in Lombardia di altri 13, Meteora, che cerca di assistere i giovani che hanno
18:50in difficoltà.
18:52Sì, si rivolge alla fascia di età adolescenziale, è una fascia molto delicata, problematica,
18:59dopo il Covid soprattutto sono esplose patologie neuropsichiatriche molto importanti, c'era
19:05bisogno assolutamente di un posto dove accogliere questi giovani, abbiamo fatto rete con le scuole
19:12di tutta la Valle Camonica, con le associazioni che si occupano di salute mentale, abbiamo una
19:18grande associazione che si chiama Alleanza per la salute mentale che le raccoglie tutte,
19:23con le cooperative di Solco Camonia e una delle associazioni che si occupa di pratica sportiva
19:29e di benessere che si chiama Aragosta, nonostante sia in Valle Camonica, ha raccolto dei fondi
19:36durante una camminata e ci ha finanziato l'arredo e la realizzazione di questo centro, quindi
19:42un partnership pubblico privato davvero efficace su tutto il territorio della Valle.
19:49Sono dieci posti letto, dieci posti per i giovani che diventano venti in quanto la frequenza
19:56del centro di urno è di quattro ore al giorno e quindi possiamo coglierne il doppio.
20:01Vedete che è bello anche dal punto di vista visivo in un'area verde dentro il sedime ospedaliero
20:07e stiamo già lavorando per realizzare delle infrastrutture sportive, delle infrastrutture
20:13per il gioco in maniera che sia un'area davvero fruita e sotto il controllo dei neuropsichiatri
20:20e degli educatori. Un progetto che la Regione Lombardia ha voluto e che abbiamo realizzato
20:26per primi qui ma ne verranno fatti come diceva lei anche molti altri in Lombardia.
20:3213 in Lombardia, i ragazzi rimangono da voi otto ore al giorno per cinque o sei giorni
20:39alla settimana se non erro, anche perché il dato impressionante è che la salute mentale
20:45dei più giorni è sempre più a rischio. I ricordi sono aumentati in Lombardia da 116.000
20:51a 123.000, dal 3 al 6% nella vostra valle e quindi c'è bisogno di questi centri di riferimento.
20:57Sono aumentati sia i ricoveri che l'utilizzo di psicofarmaci in età adolescenziale, quindi
21:05è davvero un'età a cui prestare tantissima attenzione. Noi andiamo ad intercettare questo
21:14bisogno attraverso questa grande rete perché i dati dicono che il 46% di questi ragazzi
21:21non si rivolgono ai servizi, non affrontano il problema, problema che poi può diventare
21:27molto gravoso. Quindi attraverso l'alleanza con le scuole, attraverso l'alleanza con tutti
21:32gli enti che si occupano di salute mentale vogliamo andare ad ad intercettare questo bisogno.
21:39Fondamentale ed è importante che l'ente pubblico sia presente sul territorio e sia disponibile
21:46in caso di necessità anche perché potrebbero esserci poi conseguenze drammatiche, speriamo
21:50sempre di no. Voi siete un punto di riferimento a Esine.
21:55Sì, guardate, sentivo la coda del dibattito precedente. Noi siamo l'unica sanità possibile
22:02in Valle Camonica. Siamo la sanità pubblica ma siamo l'unica sanità. I nostri dati dicono
22:07che oltre il 75% delle prestazioni sanitarie ai residenti della Valle Camonica vengono erogate
22:14da noi e quelle che non vengono erogate da noi sono quelle di alta specializzazione che
22:19vengono erogate dagli ospedali civili, da Papa Giovanni o da centri di eccellenza in Lombardia.
22:25Quindi nonostante le difficoltà facciamo davvero tantissimo e i riscontri sono anche positivi.
22:34in questi ultimi mesi sono davvero calati molto, molto, molto le segnalazioni all'URP
22:42per disservizi ma anche quelle sulle liste d'attesa le stiamo affrontando nella logica
22:47proprio di affrontare il problema, trovare il posto all'utente e cercare di diminuire il disagio.
22:56Nel nostro ospedale ormai non vogliamo che esca nessuno da una visita senza avere già
23:03prenotato il controllo. Questo l'abbiamo già fatto in maniera massiccia nei mesi scorsi
23:09e nei mesi prossimi andremo a potenziarlo nuovamente. Insieme alla presa in carico del
23:14cronico che deve essere anche quello un modo per programmare.
23:17Grazie direttore, grazie, buona serata, buon lavoro. Grazie direttore, grazie segretaria
23:23generale CIS, neosegretario del confermato per i prossimi quattro anni. Complimenti, buon
23:28lavoro anche a lei, buona serata, buon proseguimento anche ai nostri ascoltatori.
23:31Grazie.