Storia della tecnologia del '900. Arriva l'elettricità - Lez 15 - Informatica e telecomunicazioni.
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ApprendimentoTrascrizione
00:00Il programma di oggi è
00:30Il programma di oggi vi è presentato in questa trasparenza, sullo sfondo vedete un calcolatore con gli accessori e quindi continueremo per un poco a parlare sulla informatica e telecomunicazioni, quindi su altre applicazioni di internet.
00:47Vi ricordate certamente che la volta scorsa avevamo visto un primo gruppo di applicazioni di internet e tante altre le avevamo rimandate a questo nostro incontro, però vorrei un certo momento dedicare parte della nostra conversazione ad una specie di ripasso delle cose che abbiamo visto,
01:08soprattutto perché questo ripasso mi può dare l'occasione di aprire una finestra verso il domani.
01:15Voi sapete che è sempre difficile fare delle previsioni tecnologiche, forse qualcuno di voi si ricorda che in una delle prime lezioni vi ho fatto la tabella delle previsioni tecnologiche e di quanti anni poi ci sono voluti.
01:29Alcune previsioni tecnologiche come l'aereo che funzionasse con l'elettricità portando delle persone non ce l'abbiamo ancora, l'altra previsione tecnologica clamorosamente follita era quella della possibilità di trasmettere della potenza elettrica per far girare un motore via radio.
01:50Però baldanzoso farò anche io qualche, cioè mi esporrò a fare qualche clamoroso errore.
01:58Allora questo qui è un pochino più di dettaglio, nel senso che vedremo altre nuove applicazioni di internet, siamo all'inizio del terzo millennio e quindi vediamo cos'è stata l'elettricità, quali sono le prospettive,
02:17ma vorrei dedicare un po' di tempo all'ultimo punto che è indicato qui sulla società basata sulla conoscenza come è ormai diventata la nostra.
02:30Allora vi ricordate, vi ripresento l'elenco degli argomenti a proposito di internet, i primi tre portali, posta elettronica, la banda larga le abbiamo già visti,
02:43la necessità di ridurre i costi di interconnessione aumentando la larghezza di banda e quindi riducendo i tempi di connessione,
02:54oggi vediamo altre applicazioni.
02:56Cominciamo con la banca elettronica ed economia che sono applicazioni considerate assieme.
03:03Al solito tutte queste cose avvengono tramite i portali, però prima vediamo perché queste cose sono avvenute, perché ha successo.
03:15Vi ricordate ancora che avevamo aperto la distinzione tra lo scambio di informazioni e oggetti, parlando di proprietà e di accesso,
03:24e i motivi che fanno sì che il commercio elettronico in Italia ancora non molto, ma all'estero moltissimo,
03:34e la banca elettronica molto in Italia, sapete quanti i miei amici sessantenni e settantenni mi vengono a chiedere
03:43vorrei collegarmi a internet, è un qualcosa che si sta diffodendo proprio per questi problemi di banca elettronica.
03:50Però ci sono delle cose interessanti, ma queste cose interessanti sollevano tutta una serie di problemi,
03:57li indicati tanti problemi, alcuni dei quali sono risolti, altri meno.
04:03Qui abbiamo la pagina di inizio di una banca elettronica, alla quale ognuno di noi si può avere accesso,
04:11e quindi si può avviare tramite modem un discorso comune tra noi e la nostra banca.
04:22Un discorso interattivo a due vie, naturalmente con la velocità del modem telefonico,
04:29ma che è più che sufficiente per queste applicazioni.
04:32Però vi dicevo che la banca elettronica e lo scambio di informazioni di questo tipo
04:38ha dei problemi e i problemi sono che uno potrebbe un malintenzionato falsificare gli indirizzi,
04:47spiare altre comunicazioni, copiarle, disturbarle, inserirsi, inserire ad esempio comunicazioni false
04:56e noi sappiamo, perché la notizia arriva sui giornali, che c'è della gente che si diverte
05:02a disseminare i virus e poi ci sono i giovani esperti e maghi dell'informatica,
05:10li ho chiamati gli hackers a sedicenni, che sono quelli che vanno a sgattare degli archivi
05:16più segreti delle forze armate, prendono i dati e li mettono in pubblicazione.
05:22Io delle volte penso che il grosso danno, sto scherzando, ma non troppo, a proposito del virus,
05:28non è tanto il virus in sé per sé, perché un buon antivirus riesce in qualche modo a controllarlo,
05:36ma è l'intasamento di internet, l'intasamento delle comunicazioni, di tutti quelli che sapendo
05:44che c'è un nuovo virus diffondono il messaggio a centinaia e a volte a migliaia di altre persone
05:51intasando la linea dicendo guardate che c'è un virus, scusatemi questa battuta.
05:57Però indubbiamente la sicurezza dei sistemi informatici è ancora un punto debole per tante cose.
06:05Uno dei motivi per i quali la sicurezza non è elevatissima è che questi metodi,
06:12sia i metodi sia i dispositivi sia gli apparati, quando chi usava questi oggetti erano dei gentiluomini.
06:21Adesso non voglio dire che il ricercatore, il professore universitario sia per definizione un gentiluomo,
06:27ma veniva usato per scopi professionali e per scopi culturali e non per scopi, diciamo, tra virgolette, maligni.
06:37Quindi i sistemi erano stati concepiti prima della loro diffusione, della loro esplosione numerica,
06:44quando si pensava che a utilizzarli fossero delle persone civili e questo non è più un caso.
06:51E quindi purtroppo i nostri sistemi sono poco protetti, non è sicura l'identificazione dell'utente,
06:59l'accesso ai calcolatori e così via, non è ancora sicuro come dovrebbe essere sicuro
07:08per garantire una transazione commerciale, a me è successo due o tre volte di ordinare delle piccole cose via internet
07:17e di non riceverle mai, naturalmente uno comincia a darsi da fare e i miei pochi dollari,
07:26con i quali volevo comprare lo schema di un certo strumento, di un apparecchio radio,
07:31si sono volatilizzati nel sistema, questo non avviene sempre, ma può avvenire.
07:36Si sta facendo nelle università moltissimo lavoro sulla crittografia, con tutto un sistema di codici,
07:43vedremo qualcosa tra poco, ma purtroppo quello che manca è un accordo di carattere internazionale
07:50sulla normalizzazione delle crittografie.
07:53Voi capite che finché non si arriverà a questo accordo di carattere internazionale
07:58tra tutte le crittografie da usare per proteggere la privacy, mi è scappato, vi chiedo umilmente scusa,
08:10per proteggere l'individuo e le cose personali da tutte le informazioni, questi sistemi non potranno avere
08:19enorme diffusione.
08:22Quindi adesso abbiamo visto le applicazioni banche elettroniche ed economia,
08:27vediamo un'altra applicazione per quanto riguarda il libro elettronico.
08:31Do qui un argomento estremamente controverso, grande quesita è questo, decolla o non decolla?
08:37Anche in questo caso, come vedremo poi alla fine, ci sono gli ottimisti e i pessimisti,
08:42secondo Taluni il libro è già con noi, secondo altri non è detto che sia mai fra noi.
08:50Cominciamo col vedere, ci è utile, la definizione che cos'è un libro elettronico, un e-book.
08:56Questa definizione è stata concordata con molte fatiche, leggiamola assieme.
09:02Poi vi spiego perché due parole sono state, come dire, sottolineate con colore diverso.
09:08Opera letteraria, monografica, pubblicata in forma digitale, consultabile con dispositivi informatici,
09:16è ovvio, ma quei due aggettivi, letteraria e monografica, sono stati messi per far sì
09:26che l'oggetto deve essere un libro scritto per copi, diciamo, culturali, un libro scritto
09:35per scopi di informazione, cioè in altri termini non è un e-book, non è un libro elettronico,
09:42né un catalogo di componenti, né un preziario di oggetti che una ditta vi può vendere,
09:50né ad esempio qualsiasi altra, per esempio, ci sono molte riviste che voi potete scegliere
09:57se averle sotto forma cartacea o sotto forma elettronica. Bene, le riviste sotto forma elettronica
10:03non sono monografie e quindi sono escluse dalla definizione di libro elettronico.
10:11È un soggetto sul quale, come vedremo tra poco, c'è un'enorme ricerca, però prima di vedere
10:19la ricerca e alcuni risultati dobbiamo tenere presente che il libro elettronico, a mio avviso,
10:26mi assuma la responsabilità di quello che dico, dovrà battersi con alcune difficoltà,
10:33alcune di carattere culturale e psicologico, come ad esempio l'affetto per il libro, al libro
10:40ormai per millenni è stata associata la trasmissione culturale, la formazione delle persone,
10:49legata sui libri, la possibilità è di un immediato accesso, uno degli argomenti continui
10:56di polemica tra mia moglie e sottoscritto, che lei che vorrebbe che tutti i miei libri
11:03o quasi tutti migrassero in soffitta, io mi oppongo dicendo che se un libro non è le mie
11:09spalle in maniera da poterlo prendere semplicemente voltandomi o alzandomi, andarlo a cercare
11:15della stanza vicina il libro è perso, però ha abbastanza per me importanza l'immediatezza
11:22di accesso che ha il libro, ma non ci sono solo delle difficoltà di carattere psicologico,
11:27ci sono delle difficoltà pratiche, la qualità grafica in genere è inferiore a quella della
11:34stampa, quindi la risoluzione dei disegni delle lettere è inferiore, almeno al momento,
11:40in genere i libri elettronici richiedono di essere alimentati, quindi non sono facilmente
11:46portatili, ci sono degli oggetti che riescono a caricarsi nelle loro memorie alcune centinaia
11:53di pagine, ma non sono molti e poi, specie se l'immagine viene presentata su un tubo
11:59raggi catodici, ci possono essere dei fastidi agli occhi, però ovviamente è una prospettiva
12:05molto importante, molto interessante, qui voi vedete un libro elettronico, sono tutti
12:11contraddistinti a destra o a sinistra, ma risolto a sinistra per poter essere maneggiati
12:18dalla pollice sinistra delle persone che non sono mancine, con questo pollice, due tasti
12:28lunghi c'è sempre sopra e sotto che servono per far correre il testo da una parte o dall'altra,
12:34quindi sono dispositivi che sono in commercio, tutti dicono l'anno prossimo il mercato scoppia,
12:40non è ancora scoppiato, comunque si fa ricerca, sono stati investiti grandi capitali e forse
12:46manca ancora il vincitore, una tecnologia che vinca su tutte le altre, comunque indubbiamente
12:52è un oggetto del quale dovremo forse far conto in futuro.
12:57Continuiamo in tutte le varie applicazioni del matrimonio tra informatica e telecomunicazioni
13:04affrontando un argomento un pochino curioso, cittadini e nuove democrazie, un argomento
13:13un pochino, la prima parte facilissima perché vi presenta solamente le cose che il normale
13:19cittadino come cittadino di un paese può fare, l'ultima invece richiede un discorso
13:26un pochino più mediato. Allora cominciamo a vedere forme comuni che sono la firma digitale,
13:35l'autocertificazione, la carta d'identità, la possibilità di pagare le tasse via internet
13:44e così via. La posta elettronica e allora cominciamo a vedere queste varie cose, la firma
13:52digitale naturalmente rientra in quel problema della sicurezza, dello scambio di informazioni,
13:59richiede operazioni crittografiche, in genere c'è una carta e questo è il punto delicato,
14:07spiegherò subito perché è delicato, perché su questa carta ci dovrebbe essere un codice
14:14segreto e un codice pubblico, sia per quanto riguarda chi riceve la firma, sia per chi
14:23fa la firma, ma il punto delicato è che uno dovrebbe avere a casa, vicino al modem, vicino
14:29al calcolatore, un altro oggetto tipo quelli che troviamo nei negozi dove andiamo a pagare
14:35col bancomat del quale infilare questa scheda. Quindi questo qui è un problema che può essere
14:41risolto. Vi segnalo un manuale che riguarda tutti i problemi di firma digitale, se ben ricordo
14:49può essere scaricato via internet e in questo manuale nella sezione tecnologie voi potete
14:57trovare delle informazioni su questo punto della firma digitale.
15:03Collegato alla firma digitale naturalmente c'è l'arda, chiamiamosi, della firma digitale,
15:10questo qui è le camere di commercio, stanno normalizzando degli oggetti, vedete, dispositivo
15:17per la firma digitale, è una carta, è tutta analoga al bancomat che però dovrà servire
15:25usando certe altre appellecchiature per poter firmare un documento. L'uso di questi documenti
15:33e la possibilità di autocertificarsi, certificando la propria cosa, le proprie asserzioni con
15:41una firma digitale ha fatto calare, come potete vedere nel disegno delle mie spalle, in una
15:49maniera enorme in pochi anni il numero dei certificati emessi dagli uffici pubblici, andavamo
15:55armati di carta da bollo per chiedere il certificato di residenza o di nascita o di stato di famiglia,
16:04voi vedete che in pochi anni, in 4 anni sono calati da 70 milioni a 30 milioni i certificati
16:11e probabilmente caleranno anche il futuro, quando la pratica dell'autocertificazione
16:17e della firma tramite il calcolatore sarà diffusa. Naturalmente collegato a questo non
16:23ancora distribuite c'è la carta d'identità di tipo elettronico, voi la vedete in questa
16:29trasparenza, molti di noi hanno già ricevuto la patente con tutte le informazioni di tipo
16:37elettronico, sarà distribuita probabilmente in certe lezioni, lo è già, un'altra carta
16:43di tipo sanitario nel quale oltre a informazioni anagrafiche si è anche indicate le medicine,
16:52il gruppo sarguigno, le allergie a determinati farmaci e così via. Quindi queste qui sono
16:58tutte cose molto utili al servizio del cittadino, in questa trasparenza voi vedete la vecchia
17:04pagina del Ministero delle Finanze che ha avuto una forte attività in Italia in questo
17:11settore come apertura verso il cittadino per pagare le tasse, ahimè dobbiamo pagarle e
17:18c'è il vecchio modulo e il nuovo modulo e quindi noi possiamo, abbiamo la possibilità
17:24volendo di pagare direttamente le tasse direttamente via internet e questa qui è un'altra possibilità,
17:31bisogna stare attenti a mettere i numeri giusti, ma è un'altra possibilità offerta dalla
17:38informatica collegata alle telecomunicazioni. Un'altra possibilità sempre legata a questo
17:48connubio informatica telecomunicazioni via internet è rappresentata dai servizi bancari, questa
17:55qui è la porta del Ministero delle Poste, Poste Telecomunicazioni Italiano, nel quale
18:02voi potete operare e fare determinate operazioni. D'altra parte è esperienza comune che l'ufficio
18:10postale o l'ufficio telegrafico di una volta, che una volta era disseminato anche in tutti
18:16i paesi del Regno a quell'epoca e poi in tutti i paesi della Repubblica e adesso pian pianino
18:22li stanno chiudendo, li tengono aperti due giorni alla settimana, perché naturalmente
18:28la gente non li sfrutta più. Volevo dire di questo argomento un pochino curioso delle
18:35nuove democrazie possibili, non dico che si verifichino, ma secondo me è un argomento
18:42per quale ci si deve pensare. Siccome è un argomento delicato e preferirei ragionarci
18:49con voi, prendo una rivista nella quale possiamo vedere direttamente meglio queste due tabelline.
18:59Allora guardiamo questa, scusate un momentino, devo cercare, eccola qua, guardiamo questo disegno,
19:10questo disegno qui si parla di una democrazia intermittente come la nostra, la nostra democrazia
19:19intermittente richiede certamente l'esistenza dei partiti come forma di mediazione tra cittadini
19:26e istituzioni, i cittadini sono interpellati solamente ogni 4-5 anni al momento di prendere
19:34una decisione, i mezzi utilizzati sono la televisione, i quotidiani, i periodici e ci sono degli strumenti
19:41che tutti conosciamo, anche la nausea sotto determinate circostanze, specie quando le elezioni
19:49sono di inizio, finite. Però l'uso di internet, il fatto che metà degli italiani abbiano calcolatori
19:58e solamente una piccola percentuale abbia accesso a internet, mentre in altre nazioni questa percentuale
20:06è del 50 e forse salirà, fa pensare un altro tipo di applicazioni che è quella che vediamo
20:13nella tabellina di destra, nella tabellina di destra dove uno parla di una democrazia continua,
20:20cosa vuol dire? Il primo caso è l'intermittente, in questo caso nella democrazia continua non ci sono
20:27forme di mediazione, non sarebbe in teoria necessario il politico, la decisione affidata brutalmente
20:35ad un calcolatore, tra l'altro a me fa un po' di paura questo panorama, i cittadini partecipano
20:41a ogni processo decisionale, come avviene in Svizzera da 800 anni, quando si deve prendere
20:49una decisione qualsiasi, la domenica dopo messa tutti i cittadini si riuniscono per alzata
20:56di mano e decidono sì o no se dare o non dare il voto alle donne o così via, perché anche
21:03questo può capitare, tutti i cittadini partecipano, l'informazione arriva via internet, via la televisione,
21:12via reti telematiche, naturalmente tutto questo è basato come strumenti sull'avere accesso
21:18a delle informazioni, così uno può farsi le sue opinioni, la posta elettronica, chat line
21:24e così via. Francamente parlando e non temo assolutamente di passare per un vecchio
21:31reazionario, questa forma di democrazia continua tramite internet, mi fa paura, perché se da
21:40una parte, specie sotto le elezioni, le attitudini dei politici mi disturbano fortemente, d'altra
21:48parte io credo che sia necessaria in una forma di democrazia una specie di azione, di intermediazione,
21:56provate a pensare, si deve fare un inceneritore, va bene, l'inceneritore deve essere necessario
22:03in qualche modo, allora chi lo si fa, dove lo si fa? Nessuno ovviamente vorrebbe avere
22:09l'inceneritore, allora è necessaria che ci sia una sede di mediazione nella quale determinate
22:17decisioni, possono essere prese, adottate e se necessario anche imposte ai cittadini,
22:25perché se si lascia un sistema completamente aperto, nel senso che dei minuscoli gruppuscoli
22:34possono orientare l'opinione di tante persone, molte delle quali purtroppo sono sprovvedute
22:40in queste cose, mentre sui temi generali tutti bene o male abbiamo qualche opinione, sulle piccole
22:48decisioni noi non abbiamo opinioni, ma molte volte abbiamo degli interessi e allora secondo me
22:55una democrazia continua, diretta, fatta tramite calcolatore, tramite internet può essere pericolosa,
23:02ma ci si sta pensando e io non ho voluto perdere l'occasione di dirvi di quella che potrebbe
23:09essere una delle uscite di queste cose. Adesso veniamo all'ultima parte del nostro incontro
23:16che sarebbe l'elettricità all'inizio del terzo millennio. In fondo lo scopo di questo
23:24corso, come lo ricorderemo nell'ultima forse trasparenza, è stato quello di farvi vedere
23:31l'irrompere dell'elettrico, lo chiamo così, usando una vecchia parola, nella nostra vita,
23:38nelle nostre attività, nella nostra società e così via, nelle varie forme di elettrotecnica,
23:46dove l'elettrotecnica è stata l'elettricità che ha offerto un braccio alle fatiche dell'uomo,
23:53l'elettronica che ha consentito di sviluppare i sensori, le informazioni e così via e poi
24:04le comunicazioni che portano l'informazione a distanza, quanto abbiamo parlato del telefono,
24:10del telegrafo, degli scopi dell'uno, della radiotecnica, dei cavi sottomarini e poi naturalmente
24:16della novità di questi ultimi decenni che è l'informatica. Quindi a questo complesso di
24:22sono dedicate la mia ultima conversazione. Quindi di questi dispositivi, alcuni di quali
24:32sono antichi, ma hanno nuove applicazioni, vorrei darvi nei minuti che ci restano sia
24:39un panorama, ma anche un'idea di possibile sviluppo. Cominciamo naturalmente con le cose
24:46più vecchie che abbiamo già visto, ma adesso qui le ricordo, tutte le macchine che hanno lo scopo
24:52di generare, portare, distribuire l'energia elettrica, ma anche e soprattutto una volta
25:00distribuita l'energia elettrica di riconvertirla in energia meccanica. Questi oggetti sono la pila,
25:08l'accumulatore, la dinamo, il motore in corrente continua, l'alternatore che genera la corrente
25:16alternata, il trasformatore che alza la tensione, la linea che la porta nelle città e poi infine
25:23il motore a corrente alternata. Per alcuni di questi oggetti in particolare non solo vi dirò
25:31cosa fa l'oggetto, ma darò una breve telegrafica descrizione cercando, ove sia possibile, ma
25:38lo sarà quasi sempre, di fare un collegamento con la vostra esperienza quotidiana. Quindi
25:44il trasformatore converte energia elettrica in altra energia elettrica, da bassa tensione
25:50ad alta tensione, la pila converte l'energia chimica in energia elettrica e l'accumulatore
25:57fa lo stesso lavoro, però in forma reversibile perché possiamo caricarla. Adesso vediamo
26:02questo brevissimo panorama che ci porterà via solo qualche minuto che riguarda gli oggetti
26:09storici, la dinamo che è una macchina rotante fatta girare da un motore primo, fino a pochissimi
26:18anni fa ognuno di noi ne aveva una nella propria automobile per ricaricare l'accumulatore,
26:25quindi la dinamo è una macchina importantissima, fabbrica corrente continua, usatissima la corrente
26:32continua in molte applicazioni, tipo i tram delle città, i treni che vanno in corrente
26:38continua, l'industria elettrochimica, la preparazione dell'alluminio, l'affinamento
26:44del ferro, le leghe, ci vogliono delle dinamo. Un altro oggetto è l'alternatore, l'alternatore
26:51è una strana dinamo che è fatta girare da un motore primo, però genera non più corrente
26:58continua, è corrente alternata. Vi ricordo che è solo la corrente alternata che può
27:05essere trasmessa a distanza, la corrente alternata fornita dall'alternatore, viene
27:12inviato un trasformatore il quale alza la tensione, la tensione viene trasmessa a distanza
27:17lungo la linea, all'arrivo la tensione viene abbassata da un altro trasformatore per poi
27:23essere distribuita. Altra macchina importantissima è il motore in corrente continua, ognuno di
27:30noi ne possiede una decina, 5 o 6 solo nell'automobile, uno è il motorino d'avviamento, un altro
27:38può essere il ventilatore che attiva la circolazione dell'aria attraverso il radiatore, un altro
27:45ventilatore che manda l'aria nell'abitacolo, il tergicristallo, gli specchietti laterali
27:52e tante altre diavolerie che ci sono negli automobili di oggi e quindi è un oggetto diffusissimo.
27:59Quelli di noi che hanno un registratore a cassetta portatile o lettore portatile, dentro
28:06c'è un motore di corrente continua, quindi è un oggetto estremamente diffuso nella tecnologia.
28:12Ma poi nasce l'altra cosa importante, è una gloria della ricerca italiana, quando
28:19l'energia elettrica è fatta arrivare dalla città, ricevuta dalla linea, abbassata dal
28:27trasformatore e distribuita, bisogna riconvertirla in energia meccanica. Voi vedete la data,
28:33in 1888, Galileo Ferraris in un articolo pubblicato presso l'Accademia delle Scienze
28:41di Torino spiegò il funzionamento di questo oggetto. Questo oggetto è il motore in corrente
28:47alternata, è una macchina rotante alimentata da corrente alternata, genera potenza meccanica
28:54facendo girare un albero, un oggetto. E' quell'oggetto del quale noi non possiamo fare
29:00a meno, perché come forse vi ricordate, vi ho raccontato che nella vostra lavastoviglie
29:07e nella lavapanni di questi motori ce ne sono tre, uno che fa girare la pompa di esaurimento,
29:14uno che fa girare la macchina e uno che è il timer che fa girare il programmatore.
29:19Quindi è un motore, anche questo, diffusissimo nella tecnologia, in tutte le fabbriche ce ne
29:25sono centinaia e migliaia di questi oggetti. Ma c'è un'applicazione della quale non abbiamo
29:31ancora parlato, che però è abbastanza importante, è una di quelle cose nelle quali si apre una
29:37finestra per il futuro, perché le Dynamo più o meno continueremo a farle in quel modo,
29:42con tanti perfezionamenti, ma la macchina fondamentalmente non cambierà. Lo stesso per l'alternatore,
29:49lo stesso per il motore, se vogliamo, nel senso che c'è l'arrivo, l'impatto dell'elettronica
29:55nel motore in corrente alternata, ma questa che vi presento adesso è veramente una nuova
30:01applicazione, un'applicazione che se avrà successo avrà una grande conseguenza anche
30:09per la vita sociale, nel senso che sfruttando un gas naturale portato da un metanodotto fino
30:18al centro di una città, questo oggetto produrrà una corrente continua, producendo come sottoprodotto
30:26qualche gas, poca roba e dell'acqua. Questa corrente continua viene trasformata in alternata
30:34con circuiti allo stato solido, li ho chiamati transistori, non inquina chimicamente perché
30:41produce pochissimo gas e un pochino d'acqua, non inquina elettromagneticamente, non ci sono
30:47altre tensioni e si potrebbe pensare di installare le centrali all'interno delle città dove servono
30:54con numerosi vantaggi, tanto più l'oggetto non inquina e questa qui è una cosa abbastanza
31:00importante, cioè la cella con combustibile, ci sono, ci sono sui satelliti e ci sono anche
31:09dei modelli industriali, ma è una delle cose del futuro. L'elettronica e l'informatica
31:15si stanno diffondendo, in questo momento e questo di nuovo una delle previsioni che sarà
31:20sempre di più, delle macchine e utensili, poi delle autovetture e poi infine anche degli
31:27elettrodomestici. Vi farò un esempio sciocco ma abbastanza interessante, se io ho dei sensori,
31:35che sono quei sensori al silicio di cui vi ho parlato, disseminati dentro una lavastoviglie,
31:42no in questo caso una lavapanne, la macchina può pesare la biancheria, accorgersi, analizzando
31:49chimicamente le acque del prelavaggio di che cose sporche e quante sporca la biancheria,
31:56decidere in conseguenza che detersivo usare e in che quantità. Noi usiamo delle quantità
32:03spaventose di detersivo che vanno a inquidare i fiumi, i laghi, i mari, inutilmente, perché
32:10mettiamo una certa quantità, molte volte indipendentemente dal grado di sporcizia della
32:18biancheria. Questa macchina sceglie la quantità giusta e poi regola temperatura, durata e cicli
32:24dei lavaggi. Questo qui non è un oggetto esoterico, ma esiste già in commercio e tramite quel sistema
32:30Bluetooth, il cui accennavo la volta scorsa, potrebbe parlare direttamente con internet e
32:37quindi quando è finito il combustibile farvi arrivare il fustino di combustibile, il detersivo,
32:43farvi arrivare a casa direttamente il fustino di scorta. Qui voi vedete di nuovo la faccia
32:51di Umberto Eco, uno si potrebbe domandare come mai utilizzo di nuovo il volto di Umberto
32:57Eco come l'ho utilizzato in una delle prime lezioni. Non ho trovato un sistema migliore
33:03per introdurre sull'ultimo argomento, l'ultimo argomento di oggi, che è la cosiddetta
33:08ICT, Information Communication Technology, cioè gli sviluppi della informatica nel futuro
33:15della nostra società. Perché Eco? Ecco scritto un libro degli anni 1960, Apocalittici ed Integrati.
33:26Tocchi è un libro che è opportuno rileggere ogni tanto, ormai è un libro vecchio di 40 anni
33:30fa, però si parla dell'impatto della televisione che arrivava in Italia, allora c'erano gli
33:36apocalittici, succederanno le cose più strane nell'educazione, nell'interno, e poi c'erano
33:43invece gli integrati che dicevano finalmente abbiamo un nuovo metro, poi la distribuzione,
33:48l'elevazione culturale delle masse, si erano, si bagliavano ovviamente, eccetera, eccetera.
33:53Però questa esistenza dei due gruppi, gli apocalittici e gli integrati della situazione, deve essere
34:01tenuta presente quando si parla di tecnologia e di suoi sviluppi. È un po' con la teoria
34:06scherzosa che certe persone vedono un bicchiere a metà mezzo pieno e gli altri invece si lamentano
34:12perché dicono che è mezzo vuoto, i pessimisti, gli ottimisti e poi soprattutto, ve l'ho detto
34:18tante volte, la paura, la diffidenza spontanea delle gente verso la cosa nuova che non si conosce
34:26e soprattutto non si è in grado di capire. Tenendo presente che ci sono, come vi dicevo,
34:33gli integrati, io in me, devo confessarlo, appartengo a questa famiglia, pur con certe
34:39riserve, e quelli che invece sono più prudenti, gli apocalittici, vediamo l'opinione degli
34:46integrati. Integrati dicono che la situazione è in grande sviluppo, parlo chiaro dell'accoppiamento,
34:54elettronica, elettrotecnica, informata, telecomunicazioni, le innovazioni tecnologiche continuano a essere
35:02annunciate, gli investimenti sono ragguardevoli, queste tecnologie hanno degli ottimi, dei grandi
35:10effetti sulla occupazione, leggiamo le cifre in Italia, 4,7, 5%, 5% negli ultimi 3 anni,
35:19vuol dire che negli ultimi 4 anni ogni giorno 6 persone hanno trovato una occupazione, sia
35:26pure vendendo telefonini o installando sistemi, ma nel settore di questa informatica.
35:32Allora questi sono gli ottimisti, poi ci sono gli apocalittici che hanno certe ragioni, ma
35:38attenzione dicono gente, noi stiamo realizzando, stiamo vivendo, stiamo costruendo le fosche
35:45previsioni di Orwell, libro di Orwell, 1984 il titolo, oppure domani non sorgerà il sole,
35:55è un libro che comparve nel 1945-1946, scritto da uno scrittore inglese, Orwell ebbe un'enorme
36:03influenza nel spaventare le persone verso la perdita della privacy. Allora privacy dov'è?
36:09in questo libro c'era il grande fratello che in ogni stanza vedeva quello che faceva
36:15le persone e il protagonista era riuscito a trovare un angolino della sua stanza, della
36:21sua cella, nella quale il grande fratello non poteva vederlo e come vedevamo prima a proposito
36:28della democrazia continua, potremmo incontrarci una democrazia che non è perfetta ma è imperfetta,
36:35è forse già un'oligarchia nel senso che pochi gruppi controllano i grandi portali.
36:42Altra preoccupazione di carattere morale, noi ci siamo assue facendo ad avere tutto gratis,
36:49ad dover fare uno sforzo e questa informazione che ci arriva gratis, chi la paga? Probabilmente
36:57noi e come lo paghiamo? Non lo sappiamo nemmeno e qui di nuovo altra preoccupazione dei moralisti,
37:03il giovane viene diseducato a faticare e soprattutto a sistemare con molta fatica i concetti dentro
37:11la propria testa e questa era una vecchia operazione che era affidata alla scuola. Ma poi ci sono
37:17anche gli apocalittici tecnologici che dicono se il sistema si blocca cosa succede? Tutto si ferma,
37:24non pago gli stipendi e poi hanno delle preoccupazioni più vere. Vi faccio un esempio, io ho dei dati
37:32di esperienze che ho fatto tanti anni fa che sono su delle schede olleri, su quelle schede
37:38rettangolari con i fori, non riesco più a trovare nessuna macchina per leggere quei dati,
37:44quindi si perde la memoria perché cambia la tecnologia e quindi la memoria scientifica che avevamo
37:51affidata a schede, dischi, nastri, schede perforate, ormai è persa e questo è un pericolo,
37:58tanto è vero che molte ditte grosse stanno creando dei centri nei quali, è ridicolo
38:06questo, su carta, perché la carta dura molto più del disco magnetico, viene ricostruita
38:13la storia della ditta, della tecnologia, dei trucchi, delle varie cose, perché non ci
38:20si fida più di affidarla a un calcolatore elettronico. Le biblioteche centrali di alcune
38:26grosse città americane stanno riconvertendo su carta tutte le pizze magnetiche sulle quali
38:33avevano scaricato, digitalizzato tutti i loro libri perché è un materiale che può avere
38:40dell'obsolescenza. Comunque se noi vogliamo avere una visione equilibrata di questa società
38:47non basta capire che questo sistema ha una sua evoluzione spontanea, il sistema è tanto
38:55grosso che secondo me in qualche modo l'uomo dovrebbe pensarci perché altrimenti rischia
39:02di scappargli per la mano. Vorrei chiudere questa serie di nostri incontri con tre cose,
39:10una all'indagine iniziale basata interpellando tante persone e la risposta è stata, la cosa
39:17più importante è stata la luce elettrica, poi vengono le telecomunicazioni, poi interessante
39:24la galvanoplastica, non me lo sarei mai aspettato, comunque alcuni mi hanno detto quello, ma soprattutto
39:29le madri di famiglia mi hanno detto farei a meno volentieri della lavastoviglie ma non
39:35levatemi la lavapanni perché è troppo utile. Lo scopo del corso ve l'ho già detto è stato
39:41quello di presentarvi l'impatto delle tecnologie elettriche nella nostra società, ho cercato
39:49di farlo per quanto ho potuto e l'ultima cosa ovviamente sono i ringraziamenti per tutte
39:57le persone che mi hanno aiutato, soprattutto all'Istituto Eletrotecnico Nazionale a cercare
40:03le bibliografie, le immagini e tutti i dati con i quali vi ho intrattenuto e oltre a soprattutto
40:11le persone dello studio che hanno collaborato con me in questa realizzazione. Grazie e buonasera.