• 4 mesi fa
Giulia Carla De Carlo intervista lo storico dell'arte e scrittore Leo Giorda
Trascrizione
00:00Benvenuti a Il piacere della lettura, il podcast di Quotidiano Nazionale dedicato ai libri,
00:08agli scrittori, alle scrittrici, alle storie. Oggi abbiamo con noi Leo Giorda,
00:14storico dell'arte e scrittore. Benvenuto Leo. Ciao Giulia Carlo, grazie dell'invito. Grazie a
00:19te per essere qui. Il libro di cui parleremo oggi è il tuo secondo libro di una serie,
00:25possiamo chiamare della serie di Woodstock, possiamo chiamare così, che è L'età dell'oro.
00:29Il primo, ricordiamo, è L'angelo custode, edito da Ponte Alle Grazie. Perché hai voluto
00:35scrivere nel tuo giallo qualcosa di mitologico? A me piace l'idea di sviluppare nella serie di
00:43Woodstock diverse tipologie di giallo. Quindi se magari il primo era un noir, un thriller più
00:53classico, con la ricerca diretta di un assassino, di un serial killer addirittura, diciamo. Nel
01:01secondo mi interessava sviluppare una sorta di giallo mistico, diciamo, con elementi appunto
01:09esoterici. E quindi è diventato tutto molto funzionale perché, partendo da questa idea,
01:14è diventato molto facile trovare il riferimento d'atto, visto che comunque l'ambientazione in cui
01:22si svolge, cioè quella delle paludi pontine e dell'itorale raziale, si presta a raccontare
01:29delle leggende e dei miti che hanno a che fare con il periodo antico, con la Grecia antica in
01:36particolare. Per esempio lo sbarco di Enea è in quelle zone, la magia Circe, il gigante
01:47Borifemo, il ciclope Borifemo sono tutti in quell'area. Protagonista indiscusso della tua
01:53serie, infatti il sottotitolo è un'indagine di Woodstock, è Woodstock. Ah, un festival. No, non è
01:59il festival del 1969, ma in qualche modo lo rimanda perché in quegli anni, gli anni 60,
02:07i hippie facevano molto uso di sostanze stupefacenti, Maitre Gioana, LSD, anfetamine,
02:15eccetera eccetera, e il tuo protagonista diciamo che non ne fa uso anche, ed è questo il motivo
02:22probabilmente del suo soprannome. Ci parli un po' di Woodstock? Allora, Woodstock diciamo che è un
02:31quarantenne intanto, ormai nel secondo libro ha scavalcato l'ennesimo decennio, è un padre
02:40single che appunto divide la custodia della sua figlia diciamo da appena decenni con la madre
02:53da cui si è separato tempo addietro, è un insegnante di materie umanistiche alla scuola
03:00elementare, almeno all'inizio del libro, e dice come vocazione è detective, non è una vocazione
03:09che è casuale, è una vocazione che lui ha scoperto perché per trami passati che sono più, come dire,
03:17più sviluppati nel primo libro, ha scoperto di avere questa dote, questo quasi superpotere
03:25deduttivo, molto derivato ovviamente da Sherlock Holmes, però che a lui viene naturale, mentre a
03:32Sherlock Holmes era necessario uno studio, era la sua ragione di vita insomma, a Woodstock l'ha
03:41scoperto per caso perché è diventato quasi un effetto collaterale del del drogarsi, questo ci
03:48tengo a precisarlo quando si parla di drogarsi, Woodstock anche lì è molto purista nel senso,
03:55è chiamato Woodstock non solo per l'utilizzo di droga ma anche perché riabbraccia sia nel modo
04:02di essere che nel modo di pensare, quella mentalità hippie che magari in Italia abbiamo visto poco
04:11ma che si è sviluppata molto in California e nell'America occidentale degli anni 60 e quindi
04:16sia un purista nel senso che non è che è tanto attirato dalle droghe sintetiche o dalla cocaina,
04:22è attirato dagli psichedelici e dalle possibili conseguenze di apertura mentale, di sviluppo
04:31cognitivo che ci può essere dietro all'utilizzo di quel tipo di stupefacenti e anche lì c'è un'
04:37evoluzione, non è una costante, lui parte come cannarolo perché è un ragazzo di San Lorenzo,
04:46di Pigneto, i weekend in piazzetta si fa le canne con gli amici quindi partendo da quel
04:51presupposto poi con la conoscenza più approfondita di questa sua particolarità, di questa sua dote,
04:59approfondisce anche uno studio più mirato sull'utilizzo di psichedelici, non diventa più lui,
05:08non ha più gusto personale nel prendere stupefacenti, non è che si diverte, lo utilizza
05:15ormai come mezzo per questa sua vocazione che inizialmente è una vocazione vera e propria,
05:27questo non voglio scomodare la religione, però la utilizza come volontariato, nel senso che i
05:34poveri di quartiere, i barboni, gli sfruttati, i malpagati, mio fratello e figlio unico,
05:40Rino Chietano eccetera, aiuta loro gratuitamente, non sono dell'idea salvitiana chiaramente per cui
05:47tutte le droghe sono uguali, per questo ovviamente c'è una differenza tra, un po' un eroinomo,
05:57fare l'insegnante, poiché sia ai bambini, ai ragazzi, agli adulti, proprio per motivazioni
06:06evidenti, non è la persona ideale per insegnare, così come probabilmente non lo è, anzi no,
06:12sicuramente non lo è un cocainomane, per questo Woodstock ha la sua morale anche abbastanza
06:19forte sull'utilizzo dei stupefacenti. Ora, se vogliamo essere onesti e non prenderci
06:27in giro, ma adesso le canne sono sdoganate, credo, nella maggior parte delle nazioni europee,
06:39adesso la Germania, in Germania è stato legalizzato, poi come tutte le sostanze alteranti che si
06:47tratti di marijuana, che si tratti di caffè, che si tratti di alcol, un utilizzo eccessivo
06:55ha i suoi effetti negativi, però che qualcuno che fa utilizzo dei DHC insegni non mi sembra
07:06uno scandalo, ecco. Un nemico amico di Woodstock è Giacomo Chiesa, è un uomo disperato perché
07:14ha perso anche lui il suo lavoro e quindi in fondo è una droga anche il lavoro, se
07:18vogliamo parlare di droghe senza lavoro stiamo sempre molto depressi, quindi ne abbiamo assolutamente
07:26bisogno. E c'è un rapporto molto particolare tra Woodstock e Giacomo Chiesa che sono l'antitesi
07:33l'uno dell'altro, ci puoi parlare di questo rapporto? Allora, Giacomo Chiesa secondo me
07:40è in realtà il vero protagonista, Chiesa è quello che ci rappresenta, Chiesa è la persona
07:48che è la voce del lettore, è la voce anche in parte dell'autore, nel senso è il dottor Watson
07:58dello Sherlock di Woodstock. Woodstock e Chiesa nel loro rapporto nascono appunto come
08:10nemici perché appunto inizialmente Chiesa è proprio l'antitesi di Woodstock, ma in questa
08:18diciamo guerra che si fanno scoprono il rispetto per l'avversario come può essere
08:27Napoleone e il Ducati Wellington, capito? Riconoscono le qualità dell'altro e quando
08:44all'inizio del libro c'è un nuovo incontro tra i due, Woodstock stesso rimane scioccato e stupito
08:55dalle conseguenze che il loro primo incontro ha avuto su Chiesa e decide di dargli una mano,
09:05di prenderlo sotto la sua protezione e Chiesa ripaga. Molto, molto, infatti diventano una
09:15bella coppia nell'indagine. Uno dei tuoi temi è la maternità, le madri, le madri in tanti modi
09:25madri mancate, apprensive, anaffettive, arrabbiate, ci puoi parlare di questo tema che volevi affrontare
09:32nel libro? Sì, allora facciamo una premessa, io affronto il genere del giallo perché è quello
09:48che più mi appassiona, quello che più mi rappresenta, questo non toglie che si può fare
09:55letteratura di genere inserendo al suo interno delle tematiche più profonde e più importanti,
10:06adesso non voglio dire che sia una scrittura più raffinata perché non il giallo in generale,
10:14la mia in particolare, è divertente, vivace, però anche nel voler fare una letteratura più
10:30leggera è importante per me ed è interessante per me metterci anche delle cose più profonde,
10:39più pensate e ragionate. Ora, la tematica della maternità all'interno del libro ha intanto
10:50sicuramente il suo valore come escamotage letterario, però è una tematica meravigliosa
11:04secondo me da affrontare in quanto è alla base dello sviluppo umano di qualsiasi persona, tutti
11:15volenti o inolenti abbiamo avuto una madre e la sua presenza, assenza, presenza assenza insieme,
11:27ha sviluppato quello che siamo, quello che saremo e quello che siamo stati, quindi non lo so,
11:36è come dire un concetto freudiano di base che è alla radice di tutto. Lo aspettiamo, lo aspettiamo,
11:48nel frattempo l'età dell'oro di Leo Giorda edito da Ponte Alle Grazie, noi del piacere della
11:56lettura abbiamo proposto il tuo libro, tu quale libro consiglieresti per il piacere della lettura?
12:01Allora io consiglierei il libro che sto leggendo adesso, cioè il Valzer dell'orrore di Joe Lansdale
12:08e in realtà consiglierei qualsiasi libro di Lansdale che ha un modo di scrivere gialli e
12:19thriller che è veramente personale, nel senso ho letto per ora 60-80 pagine e sono già scioccato,
12:31sarebbe già un libro di per sé 80 pagine, Lansdale non so è come, tra l'altro forse
12:41lo scrittore preferisce zero calcare se non mi sbaglio anche, Lansdale è come Lynch,
12:49cioè mi sembra di star vedendo un film di Lynch leggendo Lansdale, ha uno stile e un modo di
12:57scrivere talmente singolare e individuale che te ne accorgi dopo 60 pagine ed è quello a cui in un
13:08modo nell'altro punto anch'io, nel senso vorrei che più che delle storie o dei personaggi ci si
13:18appassionasse o innamorasse della mia scrittura, diciamo che quella è la mia ambizione, vorrei che
13:25la mia scrittura fosse simile a quella di Lansdale nel modo di essere individuale e immediata,
13:34questo è un libro di Lansdale, questo è un libro di Giordano, un giorno mi auguro che
13:41possa essere una frase non così campata in aria. Allora in bocca al lupo, grazie mille Leo.
13:48Ciao Carla, grazie.

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