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L'intervista di Giulia Carla De Carlo a Vittorio Sgarbi per il Piacere della Lettura

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Trascrizione
00:00Benvenuti al Piacere della lettura, il vodcast di quotidiano nazionale dedicato ai libri,
00:07agli scrittori, alle scrittrici e alle storie. Oggi con noi nei nostri studi Vittorio Sgarbi,
00:13benvenuto. Grazie. Il libro di cui parleremo oggi è Natività, madre e figlio nell'arte,
00:19edito dalla nave di Teseo. È un libro davvero prezioso in tutti i punti di vista, come minimi
00:25particolari vengono affrontati nel contesto, ma anche la carta, il modo in cui è stato esposto.
00:32Cos'è la spinta a scegliere Natività come tema per un'opera così articolata? Il tema fondamentale
00:38della nostra religione, il cristianesimo, dove noi vediamo una singolare visione che rovescia la
00:48realtà della creazione. Non è Dio che crea il mondo, il mondo esiste con una umanità di cui
00:58Dio è figlio attraverso la Vergine, quindi il tema fondamentale della storia della pittura è il tema
01:05del rapporto fra la madre e il figlio, che poi diventa Madonna con il bambino, ma quel bambino
01:12è un uomo, quindi la umanità di Cristo è il punto di partenza della nostra religione.
01:20Cosa significa essere madre? Solo l'arte forse l'ha saputo raccontare.
01:24La condizione della maternità è quella per cui noi siamo al mondo, naturalmente ogni madre ha
01:32una sua esperienza e racconta la sua vita. La pittura racconta la vita emblematica della
01:41madre, simbolo di tutte le madri, quindi nella pittura c'è il senso stesso del concetto di
01:47maternità. La relatività di Cristo è il momento in cui la maternità ha solo un valore universale.
01:54La religione cristiana nell'arte mostra più gli affetti che la potenza di Dio,
02:00secondo lei perché? Perché questo processo di umanizzazione è quello che stabilisce
02:06questo che è importante, non è la potenza di Dio ma è la umiltà, è la condizione di
02:14umanità, la fragilità, quindi è più importante che non la potenza. Lei scrive che artisti come
02:22Cimabue e Giotto hanno umanizzato le figure sacre rompendo con l'oieratismo bizantino. Giotto è un
02:30artista contemporaneo, ha fatto sentire il corpo della madre, il peso dei corpi ha intitolato il
02:37suo capitolo su Giotto. Quanto questa umanizzazione ha influenzato l'evoluzione dell'arte sacra nei
02:43secoli successivi? Il processo è il processo dell'arte contemporanea, dell'arte moderna.
02:48L'arte moderna comincia con Giotto, è anticipata da Cimabue e indica questo percorso per cui i
02:57gesti tra il figlio e la madre sono gesti affettuosi, gesti in cui il figlio carezza la
03:03madre, la madre lo sostiene con delicatezza, il figlio tiene il seno della madre sulla mano e lo
03:14porta alla bocca, quindi tutta la presentazione da Cimabue in avanti è un processo continuo di
03:23gesti quotidiani e di umanità progressiva. Lei ha scritto che Caravaggio è il punto di
03:30arrivo di Giotto nell'umanizzazione. Sì perché in Caravaggio il bambino non indica nessuna
03:38condizione di privilegio, è nella condizione di una madre della terra, del fango e da lì manda
03:50una luce verso i pastori che è una luce di natura, non è una luce soprannaturale e quindi
03:57il procedimento che parte con Giotto arriva a Caravaggio. Piero della Francesca sembra
04:08rappresentare un ponte tra la tradizione medievale e il rinascimento, c'è un lungo capitolo dedicato
04:14proprio a lui che conclude con la Madonna del parto. Le parole che descrivono questa opera
04:21sono di Alain Delon nel film Prima notte di quiete del 1972. Quali sono le sue parole sulla
04:30Madonna del parto e perché avete deciso di inserirla in copertina? Sono le parole di chi
04:37vede in questa immagine la madre non con il bambino esibito ma un bambino dentro, quindi la
04:44divinità è dentro di lei, ma il processo con cui la divinità appare è un processo tutto umano,
04:49per cui lei indica il ventre e lì esiste il bene, lì c'è la forza di Dio che però si manifesta
05:02nel modo più normale, nel modo più tradizionale secondo una condizione del parto, quindi la
05:12Madonna del parto è la Madonna che per tutte le donne indica una felicità, una riuscita positiva
05:22della condizione di stato interessante, quindi è un quadro sommamente simbolico e profondamente
05:30rivolzionale. E quindi in copertina perché l'inizio di tutto diciamo? Sì, è il punto di partenza che
05:38altri pittori non hanno osato con tanta libertà e tanta semplicità. Uno dei momenti storici
05:45straordinari è quello che ha visto l'incontro di Lorenzo il Magnifico e Savonarola nell'Adorazione
05:51dei Magi di Botticelli. L'arte una volta era ciò che adesso sono i mezzi di comunicazione come
05:57i giornali o i social. Quanto entrava la politica nell'arte e quanto contano il contesto storico e
06:04le ideologie personali degli artisti nei dipinti sacri? La storia e il pensiero di un tempo sono
06:12quelli che i pittori rappresentano, quindi la condizione di Savonarola con il suo richiamo a
06:19una religione pura induce anche Botticelli a una pittura che ha questa purificazione,
06:27questo ritorno a una condizione di semplicità e di purezza degli affetti e dei sentimenti
06:39cristiani rispetto al rapporto con il potere. Il potere cala e si apre la prospettiva della
06:48spiritualità assoluta che è quella di Savonarola. Nella Pietà Vaticana il volto di Maria è quello
06:57di una ragazza di 17 anni e c'è un rapporto con Danti Alighieri nel Paradiso, canto 33 esimo,
07:05quando la chiama figlia del tuo figlio. La Pietà Vaticana è una maternità quasi fuori
07:11dal tempo. Qual è il dialogo tra Dante e Michelangelo? Dante è l'ispiratore di questo
07:18canto di Michelangelo, di questo canto plastico diciamo, quindi è come se fosse una rappresentazione
07:32concreta, fisica di quello che Dante dice. Michelangelo si ispira a quei versi per rappresentare
07:44appunto una madre che non è una donna che ha un'età che corrisponde a quella della
07:50madre reale di Cristo, ma è invece una giovane donna, poco più che adolescente, che è quella
07:58cui è nato il figlio e quindi la capacità di Michelangelo è prendere quelle parole e fare
08:07diventare una forma artistica, fare diventare una realtà plastica, fare diventare una verità che
08:16abbiamo davanti a noi. Quando si ricordano grandi artisti che hanno creato opere d'arte da
08:22giovanissimi, raramente si dice che la pratica nelle botteghe iniziava da quando erano piccolissimi
08:28e a vent'anni magari avevano dieci anni di esperienza. Quanto è importante la pratica e la
08:35tecnica al supporto del talento? Nella pittura artica, nella scultura è fondamentale l'esperienza
08:44sulla materia da cui esce lo spirito, esce l'anima, quindi questa profonda capacità di
08:57far diventare la materia spirito deriva da un'esperienza maturata della formazione in
09:06anni ancora infantili, come nel caso appunto di Michelangelo. Nel novecento il tema della natività
09:13è quasi assente nell'arte. Pensa che questo dipenda dalla secolarizzazione o dalla difficoltà
09:20di reinterpretazione del sacro in chiave contemporanea? No, credo che a un certo punto con la fine
09:27dell'ottocento finisce la pittura cristiana e nasce una pittura che invece è legata all'esperienza
09:36dell'avanguardia con il futurismo e da lì una serie di valutazioni che prescindono dai temi
09:44cristiani e toccano soltanto la forma dell'arte e sono il senso stesso dell'arte nel novecento.
09:52Il libro è dedicato a sua madre e a suo padre. Il rapporto con sua madre, la signora Rina
10:00Cavallini, è stato quasi simbiotico. Quale opera analizzata nel libro o anche al di fuori
10:07dal libro sente più vicina al rapporto che ha avuto con sua madre? Direi la Madonna del latte
10:21di Abbruso Lorenzetti che è quella in cui la madre ha una dolcezza per un bambino che è anche
10:30magari distratto, che guarda il mondo mentre lei guarda lui per lei. Lui è tutto mentre lui ha
10:38bisogno del nutrimento ma guarda davanti a sé per aprirsi a un mondo che è molto più ampio,
10:47più vasto di quello a cui sembra in quel momento legato attraverso il seno che stringe le mani.
10:55C'è qualcosa che non le ho chiesto e che vorrebbe dire o qualche autore,
11:01artista che vorrebbe mettere in evidenza? Nel contemporaneo abbiamo dato un certo
11:08rilievo a Pietro Gaudenzi che è un autore dimenticato nato a Genova e che ha lavorato
11:15all'antico Licorrado, le cui Madonne con il bambino sono una estensione, senza volerlo essere,
11:27della maternità. La maternità c'è una madre con il bambino che sembra digitare il suo corpo e la
11:34forza spirituale che assumono le sue maternità è una forza religiosa pur non essendo soggetti
11:43religiosi, quindi la sublimazione del tema umano è un soggetto che diventa poi il tema
11:52luminante della natività cristiana. Oggi al piacere della lettura abbiamo parlato di Natività,
12:00madre e figlio nell'arte, edito dalla nave di Teseo e lei Vittorio quale libro consiglierebbe
12:07per il piacere della lettura? Il libro di Dicker, un animale selvaggio che racconta con una potenza
12:19evocativa, carica di capacità di colpi di scena, una storia piena di mistero e piena di energia,
12:38di forza. La forza di Dicker è quella di scrivere un romanzo come fosse un giallo in cui si cerca
12:50alla fine di trovare l'intrigo che ha portato a una trama complessa e difficile. Grazie mille.

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