• mese scorso
Perché è così difficile prendere posizione in Italia senza che nessuno si senta offeso? Ce lo racconta Giovanni Scifoni nel suo libro.

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Novità
Trascrizione
00:00Attore, autore, regista, allavanzato,
00:29ha lavorato in numerosi film e fiction,
00:32tra cui La meglio gioventù, Mio figlio,
00:35Una pallottola nel cuore, Doc nelle tue mani e Leonardo.
00:39Il suo ultimo spettacolo teatrale, Santo piacere,
00:42interrotto a causa del lockdown,
00:44ha vinto il premio I teatri del sacro.
00:47Per RaiPlay ha scritto e interpretato la webserie La mia giungla,
00:52con cui ha vinto il Prix Italia 2021
00:55e sui social si è imposto al grande pubblico
00:58grazie ai suoi video santo del giorno.
01:00Senza offendere nessuno,
01:02edito da Mondatori, è il suo primo libro
01:05e oggi è ospite di Money.it
01:07per raccontarci perché sia importante
01:10prendere una posizione malgrado tutto.
01:14Ciao Giovanni, grazie di essere ospite di Book Calling,
01:17la rubrica di Money.it dedicata a libri e autori.
01:21Senza offendere nessuno,
01:24edito da Mondatori, è il tuo primo libro
01:27e vorrei proprio partire dal sottotitolo,
01:30ossia Chi non si schiera è perduto.
01:33Ecco, perché è così difficile oggi
01:36prendere posizione in Italia,
01:38visto che in questa parte del mondo,
01:41come anche tu scrivi,
01:43e fino a prova contraria
01:45viviamo ancora in democrazia?
01:50Il punto non è schierarsi o non schierarsi,
01:52perché tutti ci schieriamo continuamente.
01:55Prendere posizione è una cosa giusta,
01:57buona, sana, doverosa,
01:59non prendere posizione è sbagliato,
02:01ma il mio libro non è che se la prende,
02:04diciamo tra piccolette,
02:06è ironico, è sarcastico
02:08nei confronti di tutto un sistema
02:11di comunicazione e anche di potere
02:14che trasforma qualunque opinione,
02:17anche le più complesse, anche le particolari,
02:19in posizionamento.
02:21Per cui non è importante la bontà
02:23di quello che dici,
02:25ma con chi stai in squadra?
02:27Di qua o di là?
02:29Stai in squadra con noi o con quegli altri?
02:31Questo è un po' il senso della mia battaglia,
02:36è il racconto di un disagio,
02:39perché il mio personaggio,
02:41il protagonista del mio racconto,
02:45è un personaggio che di fatto
02:48vive in questo mondo
02:50tra estremi compulsivi,
02:52maniacali schieramenti
02:54e lui si sente a disagio.
02:56L'enorme disagio che qui ho scoperto
02:58ci trovano la maggior parte delle persone.
03:02Beh, effettivamente così,
03:05facciamo un piccolo spoiler,
03:07il personaggio a cui tu ti riferisci
03:15è anche una sorta di mito,
03:19nel tuo immaginario,
03:21perché di fatto è un animale,
03:23ha un ornitorinco,
03:25che ha dei ritmi,
03:27che ha un'impostazione di vita
03:29molto particolare
03:31che però non sempre viene compreso
03:33dai più.
03:35Non solo non viene compreso,
03:37ma pensa che nel 1800,
03:41quando venne portato a Londra
03:44il primo esemplare di ornitorinco
03:46morto o imbalsamato,
03:49i reali in Inghilterra pensarono,
03:51gli scienziati,
03:53tutta la comunità scientifica inglese,
03:55pensarono che si trattasse di una burla,
03:57di uno scherzo,
03:59che fossero pezzi di animali
04:01appiccicati l'uno con l'altro,
04:03perché non è possibile
04:05che esista un animale del genere.
04:07E così nella nostra società
04:09si pensa sempre,
04:11non è possibile che tu la pensi
04:13in un modo rispetto a un certo argomento
04:15in un altro rispetto a un altro argomento
04:17non è possibile,
04:19c'è qualcosa che non torna,
04:21non mi quadra,
04:23bisogna essere di qua o di là,
04:25non è che si può essere ornitorinco,
04:27non è pensabile,
04:29non esisti
04:31se hai una mentalità complessa,
04:33se hai un bisogno
04:35di capire
04:37la realtà
04:39nella maniera più complessa,
04:41meno schematica,
04:43non hai una forza né politica
04:45né intellettuale,
04:47non ti invitano in televisione
04:49per dire.
04:51Basterebbe avere una forza
04:53di pensiero, a volte,
04:55non necessariamente politico,
04:57basterebbe solo un minimo di pensiero
04:59critico.
05:01Uno dei capitoli,
05:03fra l'altro titoli dei capitoli simpaticissimi,
05:05ricorda molto il tuo stile,
05:07anche molto il tuo stile teatrale,
05:09chiaramente,
05:11è dedicato al pregiudizio
05:13e al signor Orlando anche,
05:15che però non ha nulla a che vedere
05:17con l'Ariosto.
05:21Tu scrivi,
05:23cito testualmente dal tuo libro,
05:25che il pregiudizio
05:27è un prezioso strumento
05:29che madre natura ci fornisce
05:31per salvarci la vita.
05:33Questa frase mi ha molto molto colpita,
05:35ma di fatto
05:37questa definizione
05:39riguarda l'istinto
05:41e se non è così, in cosa
05:43differisce?
05:45Non è assolutamente l'istinto,
05:47il pregiudizio è un'attivazione
05:49dei sensi, immediata e istintiva,
05:51nel mondo sensoriale,
05:53viene percepito dalla nostra corteccia cerebrale,
05:55arriva
05:57alle varie zone del cervello,
05:59il mondo sensibile,
06:01gli stimoli emotigeni arrivano al cervello
06:03e il cervello in una frazione
06:05di seconda immediata
06:07formula un pregiudizio
06:09sulla persona che gli sta davanti.
06:11Non è che si può fare a meno,
06:13non è così,
06:15non è che possiamo dire
06:17che bisogna abbattere i pregiudizi,
06:19ma attenzione,
06:21calmi un po',
06:23alcuni pregiudizi ci salvano la vita,
06:25io faccio l'esempio della ragazza
06:27che cammina per strada in un piccolo buio,
06:29e vede dall'altra parte del piccolo
06:31un uomo con quella cannottiera
06:33sporca di sugo,
06:35ha un birro in mano,
06:37gli fa l'occhiolino,
06:39ha un pregiudizio nei confronti di quella persona
06:41e pensa che possa essere un uomo
06:43che gli possa fare del male,
06:45e scappa via, ma è un pregiudizio,
06:47magari quella è una bravissima persona,
06:49però ti salva la vita.
06:51Io però vorrei riprendere con te
06:53il discorso
06:55che abbiamo anticipato
06:57poco fa
06:59sulla polarizzazione,
07:01tu dedichi svariate pagine
07:03in vari punti del libro,
07:05c'è proprio un capitolo ad hoc
07:07intitolato Poltroncine,
07:09non dico altro per non
07:11spoilerare
07:13ulteriormente, però ecco
07:15questo fatto di
07:17polarizzare sempre
07:19determinati discorsi, o si sta da un lato
07:21o si sta dall'altro, solitamente
07:23questo viene applicato
07:25quando
07:27sono in ballo
07:29discorsi politici
07:31o colori politici,
07:33o semplicemente destra
07:35e sinistra.
07:37Possibile però che
07:39in questo
07:41agone continuo nel voler
07:43polarizzare da una
07:45parte e dall'altra
07:47ci sia sempre invece il timore
07:49del confronto rispetto
07:51alla controparte, perché poi
07:53di fatto se non c'è
07:55contraddittorio,
07:57com'è che si viene a creare il confronto
07:59fra due posizioni che sono
08:01differenti, un confronto che poi dovrebbe essere
08:03costruttivo e dovrebbe portare
08:05a delle soluzioni a beneficio
08:07di tutti quanti.
08:09L'altra persona, secondo te,
08:11a noi fa veramente così
08:13paura? E lo dico perché
08:15adesso mi sono appassionata anch'io
08:17tantissimo alla causa degli ornitorinchi.
08:19Certo che ci fa
08:21paura, l'altro
08:23ci fa paura perché
08:25è diverso,
08:27perché non lo conosciamo
08:29e soprattutto perché potrebbe
08:31essere un pericoloso avversario. Ora,
08:33l'avversario è una
08:35cosa positiva, buona, ma bisogna
08:37avere degli avversari. Non si può essere
08:39amici di tutti, non si può
08:41condividere tutto quello che pensano
08:43gli altri. È fondamentale
08:45avere degli avversari ideologici,
08:47avversari che pensano in modo diverso da noi
08:49e bisogna battere.
08:51Bisogna
08:53nel senso, in che senso bisogna?
08:55Io credo che quello che penso
08:57sia la verità, sia giusto.
08:59Devo in qualche modo riuscire
09:01ad essere più convincente, ad argomentare
09:03meglio del mio avversario. Il problema
09:05è che oggi trasformiamo gli avversari in nemici,
09:07in nemici da
09:09abbattere, anziché avversari
09:11da battere. Come in
09:13una partita, come in una dialettica.
09:15È quello che
09:17ci insegnava
09:19con i filosofi greci, quello che ci insegnava
09:21Socrate, che passeggiava
09:23con le persone, cose peripatetiche
09:25e stava
09:27ore, giorni, mesi, chissà
09:29quanto tempo. Poi c'erano dei rapporti che ci
09:31hanno dato. Non sappiamo la realtà
09:33quale fosse, però ci piace immaginare che sia.
09:35Così
09:37passava il tempo a cercare di
09:39capire
09:41chi aveva davanti
09:43e considerare il pensiero
09:45di chi avesse davanti come qualcosa che andava
09:47smontato e rimontato.
09:49Sia per
09:51esserne dissenziente
09:53sia per esserne consenziente.
09:55Con noi a volte facciamo questo
09:57grandissimo errore, incontriamo l'altro
09:59ne abbiamo una paura
10:01perché quest'altro potrebbe toglierci qualcosa,
10:03potrebbe toglierci la nostra certezza, la nostra sicurezza
10:05e quindi
10:07intanto stabiliamo che è un nemico
10:09e che quindi qualunque cosa
10:11esso dica
10:13non c'è nessuna possibilità
10:15che io possa essere
10:17consenziente con lui.
10:19Anche se è un avversario
10:21io posso essere
10:23questo è un pensiero
10:25che abbiamo smesso
10:27di considerare
10:29l'avversario può anche dire
10:31qualcosa di ragionevole
10:33questo noi lo escludiamo
10:35se è un avversario è un nemico
10:37bisogna distruggerlo
10:39Sante parole
10:41diciamo che
10:43visto che siamo anche
10:45in tempi di
10:47che è un sano fair play
10:49anche nella vita di tutti i giorni
10:51non guasterebbe
10:53Giovanni io ti ringrazio
10:55tantissimo
10:57mostro il tuo libro
10:59eccolo qui
11:01con in primo piano chiaramente
11:03anche l'ornitorinco
11:05senza offendere nessuno edito da Mondatori
11:07chi non si schiera
11:09è perduto. Grazie ancora Giovanni
11:11a presto
11:13Grazie Tonella, ciao
11:17Sottotitoli e revisione a cura di QTSS

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