00:00 Intro
03:01 Roma, Spin Time: occupazione o progetto di utilità sociale? In collegamento Michelangelo Ricci, portavoce Spin Time, e Chiara D’Avella, Rete degli Studenti Medi Lazio
27:08 Spiagge, il Governo pronto al rinvio sulle concessioni. In studio Marco Cassinis, economista
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00:00Extra, tutti i colori dell'attualità, con Claudio Michalizio.
00:05Bentornati a Extra. È, se volete, l'altra faccia della medaglia o una delle facce della
00:14medaglia che porta da anni l'emergenza abitativa in primo piano nel racconto dell'attualità
00:21della capitale. È il fenomeno delle occupazioni abusive, un fenomeno che molto spesso viene
00:29raccontato, trattato sul fronte dell'ordine pubblico, della legalità, ed è importante.
00:35Ma cosa avviene al di là dei portoni, degli edifici che sono occupati? Poche settimane
00:43fa due importanti università italiane hanno presentato le risultanze di un'indagine che
00:50ha cercato di capire proprio come un fenomeno di occupazione può rappresentare una risorsa
00:57importante per la collettività. Tutto questo accade a Roma, tra poco vi presento due ospiti,
01:03come sempre prima c'è la copertina a cura di Silvia Corsi per tuffarci nel vivo dell'attualità.
01:09Per molti è soltanto un'occupazione abusiva, l'ennesima in una città che soffre da decenni
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01:47verificare cosa accade dietro le porte di uno stabile occupato e coordinato secondo
01:52le logiche di un vero e proprio welfare di comunità. Perché il palazzo non solo garantisce
01:56un'alloggio a chi non può permetterselo a prezzi di mercato, ma offre, grazie agli attivisti
02:01che si occupano di fatto della gestione, una serie di servizi che favoriscono l'integrazione
02:06degli occupati con chi vive fuori e evitano tensioni sociali e le dinamiche tipiche della
02:11ghettizzazione. Grazie alla logica del mutualismo, chi oggi vive nello stabile un tempo sede
02:16dell'impdap ha la possibilità di vivere anche il resto della città, frequentando
02:20la scuola nel caso dei tanti bambini e ragazzi che vi abitano, ad altri servizi che interessano
02:25la popolazione più adulta. Un'esperienza che procede da ormai dieci anni, con centinaia
02:30di ospiti, decine di famiglie e altrettante nazionalità che lì sono arrivate spesso
02:35dopo uno sfratto. A Corollario, però, grazie anche alla presenza di attivisti di varie
02:39associazioni culturali, lo stabile è diventato anche un punto di riferimento per chi da fuori
02:44cerca spazi e spunti per condividere passioni, idee e progetti. Un luogo vivo e capace che,
02:50come dice la ricerca delle due università, sta facendo bene nell'interesse dell'intera
02:54collettività, tanto che ora i rappresentanti di Spintime chiedono alle istituzioni maggiore
02:59attenzione.
03:00E allora vi presento i due ospiti di questa puntata di Estra, Michelangelo Ricci, che
03:06è portavoce di Spintime, benvenuto, buonasera, e Chiara Davella, che rappresenta la rete
03:16degli studenti Medi del Lazio. Buonasera Chiara, benvenuta.
03:20Buonasera, grazie.
03:22Allora, nel nostro servizio abbiamo raccontato come queste due importanti università, Roma
03:29e Milano, dicono attenzione, perché quanto sta accadendo da ormai quasi dieci anni a
03:33Spintime è un progetto di welfare sociale molto importante per tutto il territorio.
03:39Michelangelo, intanto, ci spieghi che cos'è Spintime.
03:44Spintime è uno dei pochissimi esempi, non soltanto a Roma, ma in Europa, in cui all'interno
03:52dello stesso palazzo di quasi dieci piani la funzione abitativa, in cui, diciamo, centocinquanta
03:58famiglie di oltre venticinque nazionalità diverse convivono, ma convivono anche con
04:04la funzione socioculturale, quindi con una serie di servizi aperti alla cittadinanza,
04:09ai quartieri e agli stessi residenti che rappresentano di fatto un welfare, una forma
04:16di welfare comunitario.
04:17Ecco, tra l'altro il fatto che queste due università, Roma 3 e la Bicocca di Milano,
04:24abbiano dedicato spazio proprio al vostro modello è un caso credo più unico che raro.
04:29Non so se ci siano mai stati altri esempi in Europa di studi volti proprio a cercare
04:35di capire il valore che c'è dietro a un fenomeno di occupazione al di là di tutti
04:40gli aspetti di legalità che poi, se vuoi, affrontiamo a parte, no?
04:44Però è la prima volta che si cerca di studiare anche questo aspetto.
04:48Come è nata l'idea di prendervi come caso di studio?
04:53Ma io penso che questa ricerca da parte del gruppo di Open Impact, coordinato dal professor
04:59Luigi Corvo, sia soltanto l'ultimo tassello di un lungo processo che è avvenuto dentro
05:05Spintime di apertura, di apertura alla cittadinanza, ma di apertura anche al mondo dei saperi, alle
05:10università. Su Spintime sono state fatte tantissime tesi di laurea e ce n'è una in particolare di Roma
05:173 in cui un gruppo di architetti ha proprio coordinato un possibile progetto di recupero
05:23in una ottica di regolarizzazione dello stabile. E quindi, come dire, è la misura di quanto questo
05:30spazio abbia lavorato per diventare effettivamente un incubatore, un cantiere di conoscenza.
05:36Spintime oggi è un posto, dicevo prima, dove convivono funzioni diverse. Voi immaginate
05:41soltanto che qui si arriva per ritirare il pacco del gruppo di acquisto solidale da Slow Food,
05:49ma si arriva anche per chiedere una mano dal punto di vista delle problematiche sul lavoro,
05:54sulla casa, sull'immigrazione. Qui si arriva per avere uno spazio dove lavorare dentro un
06:00co-working, per avere una biblioteca dove studiare. Insomma, si arriva qui da parte di altre zone
06:06della città o dello stesso quartiere scuolino perché qui si trova una risposta sociale a tante
06:12questioni. E allora un modello così articolato è diventato subito oggetto di interesse per le
06:18università e questo ci inorgoglisce. Naturalmente nel momento in cui dicono i
06:27nostri interlocutori, poi daremo la voce anche a Chiara, questo è un progetto che si è sviluppato
06:33nel corso degli altri. Tutto ciò che è nato successivamente arriva dopo la prima esigenza
06:41primaria del nucleo principale di Spintime, che fu ormai quasi dieci anni fa, di dare
06:47un tetto a tante famiglie che per l'emergenza sfratti e non soltanto si trovavano davvero
06:53sulla strada. Tu sei troppo giovane, intanto mi scuso perché mi è venuto spontaneo darti del
06:59tu. Quanti anni hai Michelangelo? Io ho 24. Perdonami, lo so che non è educato ma potrei
07:07essere davvero tuo padre e quindi mi sono permesso di accorciare le distanze. Ecco,
07:14tu non c'eri chiaramente dieci anni fa ma sai naturalmente come è nata questa esperienza,
07:20chi la promosse e perché per esempio proprio quel palazzo che è tra l'altro un palazzo di
07:27proprietà pubblica? Sì, innanzitutto la ringrazio per la domanda perché mi dà la possibilità di
07:33spiegare come nasce Spintime e quindi anche di sgombare il campo da una serie di equivoci. Qui
07:39non c'erano delle case, qui c'era un palazzone dell'impdap, un ente che è stato smantellato e
07:46fatto riconfluire all'interno dell'imps, uffici rimasti abbandonati che nel 2013 il Movimento per
07:53il diritto all'abitare Action ha deciso di occupare all'interno di un'ondata in quell'anno
07:58di occupazioni che portarono contemporaneamente a quasi cento stabili in tutta Roma appunto occupati
08:06da parte di famiglie in emergenza abitativa. E allora qui arrivo al punto, le famiglie che sono
08:11arrivate qua dentro quando ancora non c'era nulla e che si sono ricavate delle sistemazioni dentro
08:17degli ex uffici con un bagno per piano, con delle cucine messe a disposizione per tutte le famiglie
08:24del piano in condivisione, insomma cominciando a cambiare la forma di questo posto. Sono tutte
08:30famiglie che hanno diritto alla casa popolare, che l'hanno chiesta, che rientrano nei canoni
08:35delle graduatorie e che hanno fatto domanda. Voi sapete che a Roma ci sono ventimila famiglie
08:41in emergenza abitativa e che i tempi di attesa per una casa popolare sono in media di dieci,
08:46undici anni. Allora questa situazione qui a fronte di un'offerta da parte delle istituzioni di
08:52alloggi che è assolutamente insufficiente non è una situazione che si può risolvere in un modo
08:58diverso da questo per chi non ha un tetto sopra la testa, per chi non riesce ad arrivare alla
09:03fine del mese. La differenza però tra questi e altre persone, tra queste persone e altre famiglie
09:10che si trovano nella stessa condizione di emergenza abitativa è che queste persone qua
09:15dentro hanno detto noi non vogliamo che l'uso di questo palazzo sia un uso avvertito da questa
09:22città come privatistico, come un'appropriazione indebita e quindi apriamo i cancelli a tutta la
09:28città e quindi ci prendiamo in carico non soltanto i nostri bisogni ma anche quelli degli altri e
09:33quindi facciamo il weekend un dopo scuola per i bambini di tutto il quartiere e quindi apriamo
09:38le aule studio per gli studenti e quindi mettiamo servizi sociali e sanitari e questo ha fatto la
09:44differenza perché ha costruito un vasto consenso intorno a questo spazio di persone, uomini, donne,
09:50famiglie che lo difendono quotidianamente, che se ne prendono cura. Ecco secondo me questa è la
09:55dimostrazione di che cos'è un bene comune. Un bene comune c'è se c'è una comunità che se ne prende
10:01cura, che è disposta a difenderlo. E questo diciamo viene certificato anche da questo studio
10:07che è stato realizzato dalle due università, il nostro spunto di partenza per questa chiacchierata.
10:13Avete capito dunque un modello di welfare utile a chi abita quel palazzo ma anche a tutti gli
10:22abitanti del quartiere che lì arrivano per usufruire dei vari servizi che vengono messi
10:28a disposizione. Ma questo studio è stato molto più approfondito perché per esempio ha anche
10:32cercato di capire la qualità della vita e di reinserimento sociale di chi vive magari in una
10:39condizione di disagio perché rischia di ritrovarsi in mezzo a una strada perché perde la propria
10:44casa perché non può più pagarla e talvolta finisce per isolarsi ulteriormente e finire ai margini
10:51della società. C'è un esempio che secondo me è molto importante, il diritto allo studio dei figli
10:58delle famiglie che lì sono ospiti, tra l'altro abbiamo detto una comunità multietnica. Con
11:03Chiara D'Avella vorrei affrontare questo aspetto. Lo studio delle due università ha accertato che
11:11lì da voi il fenomeno della dispersione scolastica, che è un problema nazionale di cui forse si parla
11:18poco, in realtà è praticamente pari a zero, cioè fatte meglio di tante altre situazioni,
11:24tanti altri contesti dove invece garantire la scuola alle nuove generazioni non è così facile.
11:29Sì assolutamente, questo è probabilmente uno dei dati più importanti di questo studio perché
11:35considerando la gravità della dispersione scolastica in Italia, il fatto che all'interno
11:41di questo palazzo la dispersione scolastica sia uguale a zero è veramente significativo,
11:46anche prendendo in considerazione le condizioni socioeconomiche delle famiglie che ci vivono è
11:50sicuramente un dato molto importante. Questo è garantito a tutti i servizi che Spintime offre
11:56ai ragazzi, ai giovani minori che vivono all'interno di questo palazzo, come il doposcuola,
12:04come tutti i servizi di assistenza, sia formale che informale, come l'iscrizione a scuola,
12:09come l'aiuto di tutta la comunità che vive qui dentro e quindi è un dato estremamente significativo
12:14che dimostra l'importanza di questo spazio e la necessità di uno spazio del genere.
12:18Tra poco cercheremo di capire anche come si vive all'interno di questo palazzo in una realtà che
12:26abbiamo sentito prima essere multietnica, prima però ci prendiamo una pausa, abbiamo un po' di
12:30pubblicità e poi a rientro con i nostri ospiti cerchiamo di capire come sia possibile che da
12:35una vicenda che rischiava di vivere soltanto sul fronte della cronaca, come spesso capita quando si
12:42parla di occupazioni abusive, sia diventata un fiore all'occhiello a livello europeo. Tra un
12:47attimo. Bentornati a Estra, stiamo raccontando in questa puntata del nostro programma il caso
12:55di Spintime, un palazzone di oltre di dieci piani anzi, che da quasi dieci anni è occupato da decine
13:04di famiglie provenienti da nazionalità diverse, ma un caso di occupazione abusiva, potremmo dire
13:10virtuoso, tanto è vero che è diventato oggetto di uno studio condotto dall'Università Roma 3 e
13:16dall'Università Bicocca di Milano. Con noi ci sono due portavoci, c'è Michelangelo Ricci che è
13:22proprio il portavoce ufficiale di Spintime e con Chiara Davella abbiamo iniziato a capire come tra
13:29i servizi che vengono offerti, alcuni sono rivolti all'utenza interna, altri invece sono aperti a
13:35tutti gli abitanti del quartiere, si possa anche riuscire a raggiungere risultati importanti, per
13:41esempio garantire il diritto allo studio di tutti. Ecco Michelangelo, ovviamente voi siete una sorta
13:50di, posso definirlo, centro sociale, forse è un linguaggio che si usava negli anni 80 e anche in
13:56questo denoto la mia età, cioè un luogo aperto a tutta la collettività a prescindere dall'età,
14:05perché voi i vostri servizi li offrite a chiunque si trovi nella zona. Sì, noi non ci siamo mai
14:13intestati questa definizione, anche se potrebbe essere corretta, quella di centro sociale,
14:20perché anche nel linguaggio volevamo superare un immaginario che si era consumato nel tempo.
14:26Spintime è un luogo dove hanno trovato sede tante realtà diverse, dalle associazioni cattoliche che
14:32fanno un lavoro straordinario, distribuiscono i pacchi alimentari e lavorano tanto con le
14:38famiglie che vivono nel palazzo, a realtà, come la rete degli studenti che oggi rappresenta Chiara,
14:45a realtà insomma di vario genere, più o meno impegnate dal punto di vista civico e sociale.
14:51Però la cosa interessante è proprio che all'interno di questo laboratorio si è riuscita a creare una
15:00contaminazione tra queste realtà e lì c'è stato il valore aggiunto. Quello che dimostra la
15:06valutazione di impatto sociale è che le persone che vivono qua dentro sono sempre persone che
15:11si trovano ai margini della società, perché sono persone povere, che hanno lavori precari e che
15:17guadagnano in media dai 700 per chi non ha un lavoro stabile ai 900 euro al mese per chi ha
15:23un lavoro stabile. Quindi parliamo di persone che sono in basso alla catena sociale, ma sono
15:29persone che a differenza di tante altre, per fortuna loro e purtroppo per tutti gli altri,
15:36perché noi vorremmo che questo diventasse un modello esportabile, altrove qui trovano una
15:41forma di solidarietà, di mutualismo, insomma qualcuno che si prende cura di questa comunità,
15:48come dicevo prima. E quindi abbiamo visto il cento per cento delle persone che durante il
15:52covid si sono vaccinate, che sono seguite in termini sociosanitari dai servizi, il cento
15:59per cento dei minori che hanno finito l'istruzione obbligatoria e alcuni di questi hanno addirittura
16:04scelto di continuare i loro studi andando all'università. Io vorrei vedere in una casa
16:11popolare, immagino a Torbella, a Monaca, a Prima Valle, quante persone scelgono prima finiscono la
16:17scuola e poi quante scelgono di andare all'università, ma non chiaramente per loro
16:21colpa, perché non hanno opportunità. Ecco, la differenza è che qui alcuni di quelli che erano
16:27bambini e che oggi sono ragazze cresciute a Spintime hanno trovato delle opportunità ed è
16:31merito certo di quello che è avvenuto dentro il palazzo, ma anche del contesto in cui ci troviamo,
16:36di un quartiere come l'Esquilino nel centro di Roma. Allora Spintime racconta anche questo,
16:43cioè come dobbiamo uscire da un'idea in cui i poveri si trovano soltanto ai margini della
16:47città, confinati nelle aree più periferiche, in cui le aspettative di vita in termini di
16:53occupazione e di studi di chi nasce in una certa zona naturalmente sono molto più basse rispetto
17:00a quelle di chi nasce al centro. Insomma, tutta una serie di cose a cui ci siamo molto abituati
17:04negli anni, che nessuno mette più in discussione, ma che continuano a rappresentare uno scandalo,
17:09una vergogna per la città. Chiara, molti aspetti della indagine che ha promosso il
17:18modello Spintime partono dal presupposto che in questo modo si è riusciti a creare una reale
17:23integrazione tra chi rischiava di ritrovarsi ai margini della società per la sua condizione di
17:29povertà o per il fatto di arrivare da un paese straniero e il contesto della città. Anche sul
17:35fronte dei servizi educativi, voi lo stavate accennando prima, voi offrite delle opportunità
17:42anche per i residenti di quella zona, no? Sì, assolutamente. All'interno di Spintime
17:51appunto esistono tantissimi spazi dove poter studiare, come il co-working dove si può andare
17:58a studiare insieme ad altri studenti e studentesse, specialmente in una fase come quella dopo la
18:05pandemia è necessario uno spazio del genere. E poi anche per i ragazzi, i bambini che abitano
18:13qui dentro, ma tutti i bambini che abitano nel quartiere, nella città, Spintime offre tutti i
18:18weekend il doposcuola per aiutare i bambini. Questo è anche un dato significativo che
18:24permette poi ad arrivare a un dato come quello della dispersione scolastica pari a zero.
18:30Tutti questi servizi che offre Spintime sia ai ragazzi e ragazze che vivono all'interno del
18:35palazzo, sia a tutti coloro che vivono nel quartiere, che vivono nella città.
18:41Ovviamente l'indagine delle due università ha anche evidenziato come un ambiente protetto e
18:50gestito, quale questo, abbia permesso di evitare per esempio situazioni anche di tensione sociale,
18:58perché è evidente che laddove vivono persone in condizioni economicamente disagiate o con
19:04altre difficoltà, il rischio che ci possano essere problemi sul fronte dell'ordine pubblico c'è.
19:10Da questo punto di vista, Michelangelo, le due università dicono che si è creata questa
19:17comunità perché si è anche evitato che ci fossero problemi, che in altre città italiane invece ci
19:23sono, di coabitazione tra chi è all'interno di un palazzo tecnicamente occupato e tutto
19:31ciò che ci sta intorno. Quindi voi avete anche dato un contributo sul fronte della sicurezza sociale.
19:36Esatto e questo è stato un risultato difficile da raggiungere, perché non era scontato,
19:44ma lo si è raggiunto attraverso questa idea ibrida, multiforme, di convivenza. Vale a dire,
19:52di solito, per quanto riguarda le persone straniere, le comunità che si trovano all'interno di una
19:58città tendono a raggrupparsi e quindi a vivere il loro privato all'interno della propria comunità
20:05di appartenenza e poi invece, nell'ambito del lavoro e di quella porzione di vita quotidiana,
20:12a condividere degli spazi con altre persone con un background differente. Beh, allora,
20:19il meccanismo per rompere questa forma di, qualcuno la chiama, ghettizzazione, che in parte
20:25è un fenomeno di esclusione, per cui appunto sono persone che si trovano in difficoltà e quindi
20:32cercano di raggrupparsi tra di loro. In altra parte è naturale che sia così, perché uno trova
20:40una forma di supporto a partire dalla solidarietà etnica, però questo fa sì che poi queste
20:47componenti con più difficoltà entriano in relazione con quello che è il resto della
20:51città e della sua popolazione. Allora, non so se mi sto spiegando, ma qui ci sono persone che
20:57vengono veramente da qualsiasi parte del mondo, no? Quando dico 25 nazionalità diverse, fa
21:02impressione vederle sulla mappa, come le hanno ricostruite, diciamo, i lavoratori di Open Impact
21:09con la loro ricerca, perché le hanno proprio messe sulla mappa, sulla carta geografica facendo
21:16vedere come veramente qua dentro ci siano tutti i continenti del mondo. E allora, se si deve
21:23discutere anche soltanto per prendere una decisione, per fare una, chiamiamola, normale
21:27assemblea di condominio, bisogna avere degli strumenti comuni, a partire dalla lingua. E
21:32tutte le persone che stanno qua, nell'arco di questi quasi dieci anni, hanno incredibilmente
21:38migliorato le proprie capacità linguistiche per quanto riguarda l'italiano, non soltanto perché
21:43c'erano i corsi di formazione, eccetera, ma perché sono state spronate a trovare, appunto,
21:48delle forme comuni di dialogo tra di loro. E questo, insomma, è un aspetto interessante che
21:55fa il paio con la cosa che vi dicevo prima, e cioè che non dovremmo più immaginarci dei quartieri
22:01in cui, dei quartieri prettamente omogenei, no? In cui da una parte c'è il quartiere residenziale
22:07e benestante, dall'altra parte invece c'è la periferia con l'edilizia residenziale pubblica,
22:15insomma, in cui si dividono le categorie sociali anche a livello geografico. Secondo me questa è
22:20un'idea vecchia, di città, è un'idea che non ha funzionato, è un'idea che aggrava i problemi
22:25sociali, che esclude le persone, ed è un'idea che va superata. Allora, l'ultima domanda,
22:31ovviamente io devo anche tenere conto dell'aspetto da cui siamo partiti, no? È un'occupazione
22:39tecnicamente abusiva, poi era un palazzo abbandonato da anni, che probabilmente oggi
22:44sarebbe fattiscente ancora di più di come è stato trovato quando sono iniziate le occupazioni,
22:50di proprietà dello Stato, lo Stato non lo curava, quindi non avete fatto un torto,
22:56se vogliamo, a dei privati, ma voi sapete che il tema delle occupazioni in Italia viene
23:01affrontato, viene declinato anche dai mezzi di comunicazione soltanto come una questione
23:05di ordine pubblico e di legalità. Ora, posto che l'Impdab, che era il vecchio proprietario,
23:12manco si ricordava forse di avere questo stabile, prima o poi questa situazione deve essere
23:17sanata e allora so che voi avete fatto una richiesta alle istituzioni affinché nel trovare
23:26una soluzione al fatto che è formalmente un'occupazione, si tenga conto anche di tutte
23:32le cose buone che state facendo per i residenti del quartiere. Che tipo di soluzione auspicate voi?
23:39Oggi la proprietà di Spintime è di un fondo di investimenti immobiliari, investire SGR,
23:50che si occupa di gestire diversi immobili che precedentemente erano pubblici e che con le
23:57cartolarizzazioni del ministro Tremonti furono appunto privatizzate, per cui non è più pubblica
24:04la proprietà dello stabile. Allora noi facciamo una richiesta molto semplice al Comune, che è
24:09quella di aiutarci a trasferire la proprietà da questo fondo di investimenti che la detiene
24:16o allo Stato stesso, al Comune di Roma, oppure a sperimentare altre soluzioni magari coinvolgendo
24:24degli enti interessati, delle fondazioni. Noi ci siamo, diciamo, rapportati con svariate realtà,
24:32non è questo il punto. Il punto però è garantire che questa esperienza in qualsiasi modo possa
24:39continuare a esistere. Oggi noi non possiamo semplicemente chiedere di dare una casa alle
24:47persone che ne hanno bisogno, alle persone che si trovano qua dentro. Noi dobbiamo chiedere che
24:52questo modello che ha funzionato e la ricerca dell'università lo dimostra e noi siamo stati,
24:57diciamo, contenti anche di farci studiare, di farci analizzare, perché volevamo approfondire
25:03i nostri punti di forza e i nostri punti di debolezza. Beh, nel momento in cui i punti di
25:07forza eh sono talmente evidenti c'è bisogno che questo modello venga riconosciuto alle
25:13istituzioni e quindi chiediamo una regolarizzazione così che anche in altre parti della città e in
25:20altre parti d'Italia si possano sperimentare magari attraverso vie eh prettamente legali,
25:26perché questo è il nostro auspicio, però dei laboratori simili per cui la nostra richiesta
25:32è quella di una semplice regolarizzazione da parte del Comune di Roma. Allora, ci lasciamo
25:38con questo appello alle istituzioni, io devo salutarvi, speriamo davvero che questo modello
25:44virtuoso di welfare sociale così è stato promosso da questo studio universitario che ha voluto
25:50esaminare oltre le facciate del palazzo occupato che cosa succede eh nel contesto di spin time,
25:58speriamo davvero possa diventare un punto di riferimento e la soluzione ad analoghi problemi
26:03anche eh spesso trattati dai da noi giornalisti no? Con dei toni anche che siano più eh come dire
26:12d'integrazione e anche più più positivi. Credo che vada a vantaggio della collettività di chi
26:18ha bisogno ma anche di tutti i contesti urbani che possono sorgere attorno a realtà come la
26:23vostra. Grazie per essere stato con noi, grazie a Chiara Davella della rete degli studenti medi
26:29del Lazio e grazie naturalmente anche a Michelangelo Ricci, portavoce di Spin Time. Grazie ancora. Ci
26:37fermiamo qui perché abbiamo ancora un po' di pubblicità e poi a estra. Voltiamo pagina,
26:42state con noi. Rieccoci a estra, ultima parte in cui vogliamo approfondire un tema che è correlato
26:50a uno di quei dossier di lungo tempo, di lungo corso che la politica italiana negli ultimi
26:56decenni ha cercato di affrontare senza mai arrivare a una conclusione. È il delicatissimo
27:04argomento relativo al rinnovo delle concessioni dei balneari. In studio ci ha raggiunto Marco
27:10Cassini, si economista che voi tutti conoscete anche perché autore di Economia Capitale che
27:15è venuta qui sulla nostra emittente. Bentornato, buonasera. Sì, buonasera Claudio e buonasera a chi
27:21ci sta seguendo su questo annoso tema in questa occasione. Una telenovela infinita, verrebbe da
27:27dire che rischia di avere almeno un altro anno di proroga, se sono vere le notizie che avrete
27:32letto anche voi nelle scorse ore sulla stampa, secondo cui il governo Meloni sarebbe pronto a
27:39concedere un'ulteriore proroga di un anno prima di dare esecuzione a questa riforma tanto
27:48attesa. Intanto non è ancora definitivo che ci sarà un rinvio, però molto probabilmente se ne
27:53discuterà in ambito di dibattito parlamentare per il decreto mille proroghe che, come vuole
27:59la tradizione, a inizio di quest'anno dovrà andare in discussione in Parlamento. Assolutamente sì,
28:06tra l'altro è sempre caratteristico e direi da cittadino quasi paradossale, perché noi ci
28:13troviamo sempre con una manovra finanziaria che alla fine dura quasi 12 mesi, nel senso che appena
28:19viene approvata poi si inizia sia con tutti i chiarimenti, i perfezionamenti, piuttosto che con
28:25i vari mille proroghe o d'altro. Quindi questa è un po' una caratteristica italiana di un perenne
28:31lavorare sul tema della finanziaria, come noi abbiamo spesso un perenne essere in campagna
28:36elettorale. All'interno di questo essere perenni in qualche cosa, come lei correttamente segnalava,
28:42ci troviamo anche con alcuni temi, chiamiamoli mainstream, che sono di lungo corso perenni.
28:50Quindi il tema delle concessioni balneari, delle spiagge, per quelli che poi la dicono semplice,
28:57è una di queste cose che si trasmette, non lo so dire se di anno in anno o di governo in governo,
29:03e tutti i partiti poi per una ragione o per un'altra puntano a portare avanti delle battaglie
29:09di bandiera che in molti casi non sono neanche giustificati poi più di tanto dai numeri. E qui
29:17mi permetto di fare questo chiarimento sul tema dei numeri, perché è un tema che è molto all'orgine
29:23del giorno nelle agende della politica, ma se uno andasse a guardare poi non è che il consenso
29:31elettorale porterebbe con sé chissà quanti numeri. Però probabilmente il tema di queste situazioni,
29:39per certi versi monopolistiche o delle sacche di resistenza, è una delle cose come noi abbiamo
29:48già visto per esempio nel caso dei taxisti o delle concessioni dei bar, insomma ci sono degli
29:56ambiti in cui ci sguazzano le attività commerciali produttive e soprattutto la politica. È un tema
30:05sicuramente complicato che nasce in qualche modo da un'esigenza di adattarsi a norme che sono state
30:12calate dall'Europa, in questo caso parliamo della famigerata direttiva Volkestein. Intanto
30:18che cosa prevede e per quale motivo in Italia c'è questa riottosità ad applicarla, cosa che altri
30:28paesi hanno fatto in tempi molto più rapidi? Allora andiamo un attimo a separare i piani di
30:34di analisi di approfondimento. Veniamo prima al tema della riottosità nel senso che in Italia,
30:41nel caso dei balneari, come ovvero degli esercenti balneari, di coloro che gestiscono e fanno un'attività
30:51d'impresa, di famiglia, spesso un business nella gestione delle spiagge, ma in questo caso come
31:00appunto per altri settori io nomino i soliti taxi, ma ormai sono quasi delle modalità automatiche
31:08perché veramente ci sono poi tante persone che lavorano decisamente in maniera seria e serissima.
31:15Quindi sono quelle situazioni in cui spesso c'è una sacca di abitudini, di consuetudine e in alcuni
31:23casi si ragiona come se le cose fossero proprie. Nel caso delle spiagge si parla di qualche cosa
31:29che è un bene di prassi demaniale e che lo Stato dà in concessione, in esercizio di un'attività,
31:37per un canone annuo per svariati anni. Ovviamente come capita spesso alle concessioni demaniali,
31:45i canoni sono abbastanza bassi se non irrilevanti, soprattutto in funzione del guadagno che Venese
31:53può trarre. È ovvio che se chiunque di noi avesse la possibilità di trovarsi una spiaggia in gestione
32:00a un canone di 2.000, 5.000, 20.000 euro annui, con poco gradimento accetterebbe l'aumento dei prezzi,
32:09ma noi questo ce l'abbiamo anche per tutto ciò che ci riguarda, cioè gradiamo poco, giustamente,
32:15magari pagare le tasse, pagare per un servizio pubblico e via dicendo. Quindi che sia più o meno
32:21giustificato è un atteggiamento che in genere si ha e in Italia ha maggior ragione.
32:26Questo è l'ambito un po' più nazionale, cioè c'è la possibilità di avere una spiaggia,
32:31per questa spiaggia si paga un canone, io possibilmente vorrei che la spiaggia fosse mia
32:36per sempre, quasi a modi di un acquisto anche senza comprarla e che paghi il meno possibile
32:42allo Stato. Entro la Bolkestan che cosa dice? Ecco, la Bolkestan è una direttiva europea,
32:47è stato appunto Bolkestan commissario a livello europeo, è una di quelle, chiamiamole leggi per
32:52praticità, che andava a normare il tema della concorrenza. Quindi negli ambiti della concorrenza
33:00si diceva che qualunque poi attività avesse la possibilità di ritorni, che avesse una concessione
33:07che fosse soggetta ad una gara, dovesse poi essere messa appunto a gara a pari condizioni a livello
33:15europeo, quindi che non fossero cose chiuse, trasmissibili da padre e figlio o solo per gli
33:23italiani, ma che tutti in Europa potessero accedere normalmente. I casi famosi, devo dire,
33:29per gli italiani o anche a livello europeo sono per esempio questa direttiva sulle spiagge,
33:33sulle concessioni balneari e un'altra che spesso è stata presa riferimento è stata quella per i
33:39calciatori, per cui prima erano quasi proprietà esclusive dei club, invece poi hanno avuto come
33:46tutti i laboratori la possibilità di muoversi in una certa autonomia. Ecco, la Bolkestein quindi
33:52prevede ormai da anni e anni, come correttamente faceva riferimento, che le concessioni vengano
34:00messe a gara e che quindi chiunque in Italia o in Europa, quindi paesi membri dell'Europa con
34:08stessi doveri e diritti, possano partecipare a queste a questi bandi, a queste gare e quindi
34:14diventare tra virgolette proprietari o esercenti delle concessioni per un periodo che può essere
34:21di 10, 15, 20 anni a seconda di come vengono commissionate queste gare. E un cambiamento
34:27diciamo rispetto allo status quo che viene visto però come una minaccia da una parte
34:32quantomeno dei balneari. Anche se su un aspetto mi pare di capire un po' tutti siano d'accordo che
34:40oggi i canoni di concessione di questi beni dei maniali, cioè delle spiagge, siano bassi. Mi pare
34:46che recentemente lo abbiano detto anche insospettabili assertori da questo punto di
34:54vista del business quale per esempio l'obbligatore. Correttamente come dice, allora se facciamo
35:07quindi un focus, cosa vuol dire? Che chi ha attualmente delle spiagge, le gestisce, paga poco
35:13e niente e gradisce lavorarci senza problemi. L'Europa ti dice che devono accedere tutti a pari
35:19condizioni, poi chi vi lavora ti dice che io ho una spiaggia ma ci faccio degli investimenti, do
35:26lavoro e via dicendo. Il caso eclatante a cui magari faceva riferimento fra i vari è quello di
35:31Flavio Briatore che qualche tempo fa disse, avendo un esercizio balneare in Versilia,
35:41effettivamente io sarei disponibile come imprenditore a pagare anche di più perché il
35:49canone è sostanzialmente il risorio e io vi faccio un'attività imprenditoriale e guadagno. Ora poi
35:58il discorso era anche più articolato perché lui cosa aveva esposto? Uno che comunque è vero che
36:05i canoni sono bassi ma chi fa veramente l'imprenditore investe anche perché magari se è
36:10un'attività di gestione di una spiaggia come di un esercizio di ristorazione, bar o altro, lui
36:17faceva presente che gli investimenti ci sono per tenere tutte le cose a posto, per assumere del
36:23personale e via dicendo. Faceva anche un riferimento che quando aveva acquisito, quando ci
36:30sono certe transazioni, magari a fronte di un canone che è basso il risorio, spesso chi poi compra
36:37deve riconoscere importi molto importanti a chi cede. Quindi lo Stato non beneficia
36:44minimamente di quelli che sono i prezzi effettivi e di mercato e questa era una cosa che faceva
36:49notare come se uno avesse delle transazioni che poi fai fuori mercato pagando in contanti in
36:56altro modo. E' ovvio che a livello di personaggi famosi possiamo anche parlare di un'amica di
37:02Flavio Piattore che è Daniela Santanché che però in questo caso ha il ruolo di ministro.
37:08Mi sembra che ha fatto un'affermazione, una dichiarazione che ha sollevato anche molte
37:14polemiche perché dice che le spiagge libere, lei se le ha prese in modo particolare per quelle che
37:20non sono assoggettate a un'attività d'impresa privata, quindi le spiagge dove si può andare
37:26senza dover pagare i soldi dell'ombrellone, tanto per intenderci, sono cito testualmente
37:32in posti non degni di noi umani e poi lei aveva anche un po' fatto riferimento anche a problemi
37:39di ordine pubblico che talvolta ci possono essere. Però è anche vero che l'alternanza
37:44tra spiagge gestite e spiagge libere anche questa in qualche modo viene fissata a norma di legge,
37:50no? Assolutamente sì, il tema in questo caso quindi è dove ci sono delle aziende che gestiscono,
37:59delle famiglie che gestiscono le spiagge, c'è un tema di capire se i canoni di affitto
38:03siano o meno corretti e andando anche a riconoscere effettivamente l'attività che viene
38:09fatta da queste attività di gestione e valorizzare anche e tenere pulito in ordine il territorio.
38:17Nel contempo le spiagge libere servono perché non tutti si possono permettere certe spese,
38:23tra l'altro di regione in regione le spese possono cambiare in maniera sostanziale,
38:27hai zone in cui magari con 15-20 euro a persona te la cavi, altre in cui vai a spendere 50,
38:35100, 200 euro, ma lì diventa anche un tema di business diverso in cui per esempio Briatore è
38:40molto valido perché dai delle sorte di isole specifiche con spazio a disposizione. Poi il
38:48tema dell'ordine pubblico, quello non è dato per forza dalla spiaggia libera ma dalla gestione
38:54dell'ordine pubblico. Diciamo che poi se andiamo a vedere il tema oggetto di questi discorsi del
39:02milleprolego, perché con quest'anno dovevano andare in esercizio dall'inizio dell'anno degli
39:10aumenti del 25% delle concessioni pubbliche per le spiagge e questi soldi sono già stati messi
39:16a bilancio e già dal precedente governo era previsto uno slittamento di un anno per quei
39:22comuni che avevano una difficoltà a mappare il territorio. Sembra ormai palese come ormai accade
39:28da anni e in questo caso il portavoce Forza Italia Gasparri insisteva da subito su questa
39:34cosa di far slittare tutto di un anno. Non è così facile perché se i soldi sono stati messi a
39:40bilancio questo non è semplice ma anche perché il tema delle spiagge con la Bolkestein a cui
39:44faceva riferimento prima è inserito nell'argomento nel tema del PNRR e quindi non si può smontare
39:51il PNRR e quindi avere un anno di shift di slittamento permetterebbe magari al governo
39:58di intervenire per estrarre dalla Bolkestein e dal PNRR questo argomento. Insomma situazione
40:05complicata che però si intreccia con le direttive europee ma anche con gli obblighi che il nostro
40:11paese ha e ai quali il nostro paese deve ottemperare per poter accedere, lo sappiamo,
40:17a questi fondi questa montagna di decine e decine di miliardi di euro che da tempo viene invocata
40:24per risolvere i tanti problemi che scontano le difficoltà di cassa tradizionalmente legate
40:33al debito pubblico dell'Italia. Allora è un tema complicato, ci torneremo vedremo intanto se
40:38davvero si arriverà a questa nuova proroga. Intanto grazie a Marco Cassinis economista
40:43col quale abbiamo fatto il punto sulla questione dei balneari. Buona serata naturalmente. Buonasera
40:49grazie. Grazie anche a voi che ci avete seguito fino a questo punto adesso la linea torna alla
40:55rete per gli altri programmi del nostro palinsesto se volete noi di Extra torniamo domani alla solita
41:03ora. Arrivederci. Extra tutti i colori dell'attualità con Claudio Michalizio