Roma di Giorno con Elisa Mariani - Puntata di martedì 07 Febbraio 2023
00:00 Intro
01:46 Ospite in collegamento Roberto Scacchi, direttore generale Legambiente Lazio.
25:37 Ospite in collegamento Umberto Trombelli, responsabile provinciale AIS.
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NovitàTrascrizione
00:00Roma Digiorno, le notizie della Capitale con Elisa Mariani.
00:06Buongiorno e bentrovati ad un nuovo appuntamento con Roma Digiorno, lo spazio dedicato all'approfondimento giornalistico sulle notizie di attualità e cronaca della Capitale.
00:17C'è una rete composta da comitati di quartiere, associazioni ambientaliste e circoli di lega ambiente
00:24che si sta spendendo contro l'impianto di termovalorizzazione che dovrebbe sorgere a Santa Palomba.
00:31Ci troviamo nel quadrante più a sud della Capitale, dove appunto dovrebbe sorgere questo impianto secondo quanto dichiarato dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
00:41Gualtieri infatti ha dichiarato di recente che questo termovalorizzatore sorgerà presumibilmente nel territorio di Santa Palomba nell'anno 2026, generando una serie di reazioni avverse tra di loro.
00:54C'è chi la ritiene una scelta adatta per risolvere l'annoso problema dei rifiuti della Capitale,
00:59chi invece di contro crede che questa sia una scelta scellerata, soprattutto nei confronti dell'ambiente e dei cittadini proprio di Santa Palomba.
01:08Proprio per questo motivo il 4 febbraio scorso questa rete di comitati, associazioni e circoli di lega ambiente
01:14ha realizzato un tour dedicato ai candidati delle regioni Lazio che si svolgeranno la prossima settimana proprio per far conoscere il territorio.
01:25Bene, cerchiamo di capire bene perché secondo questa rete di associazioni, circoli e lega ambiente
01:31la scelta di far sorgere il termovalorizzatore a Santa Palomba sia una scelta completamente sbagliata.
01:37Quindi do il mio benvenuto a Roberto Scacchi che è il direttore generale di lega ambiente Lazio.
01:43Buongiorno, bentrovato.
01:45Buongiorno.
01:47Grazie per la sua disponibilità.
01:49Inizierei proprio chiedendole tutti i dettagli di questo tour che si è svolto il 4 febbraio scorso nella zona di Santa Palomba.
01:57Santa Palomba in realtà è un quadrante ben lontano da Roma, è una sorta di penisola romana dentro altre città
02:11che si chiamano Pomezia, Albano, che sono altre città anche nella gestione dei rifiuti.
02:19C'è una piccola fettuccia, la porzione più a sud, parliamo proprio di un cuneo, più che una porzione di territorio
02:29più a sud della nostra città che si infila attraverso il territorio di Santa Palomba nei altri comuni
02:40e lì è stata fatta anche questa iniziativa da parte dei comitati della rete civica sui territori
02:46per ospitare un po' di dibattito all'interno anche della campagna elettorale
02:53durante gli ultimi giorni prima del voto per chiedere impegno e sostenere che nel territorio non venga realizzato questo impianto
03:07che è uno sbaglio, ma non uno sbaglio, magari poi entriamo nel merito, non tanto perché si trova lì a Santa Palomba
03:17perché è un impianto bello se fossimo nel 1993, nel senso che stiamo con 30 anni di ritardo a realizzare un impianto molto vecchio
03:29e i territori giustamente si sono allarmati, preoccupati, sono sorti movimenti, comitati, c'è stata una calamita aggregativa
03:42che ha permesso a tanti di noi, tanti soggetti del territorio di mettersi sullo stesso lato, nello stesso fronte
03:52e cominciare a immaginare tutte quelle che sono le reazioni possibili a questa proposta.
03:59Adesso c'è una fase chiaramente interessante, quella dell'impegno verso i candidati delle regionali
04:07ai quali è stato chiesto di andare a Santa Palomba a vedere di che cosa si tratta, la presenza non è stata garantita da tutti quanti le parti in causa
04:19però sappiamo anche che c'è un ruolo molto diverso tra il prossimo Presidente, il vecchio Presidente della Regione Lazio
04:31e invece quello che è il commissario per i rifiuti di Roma, che non è tanto il commissario per i rifiuti, ma il commissario per il giubileo
04:39che è il Sindaco Coltieri che attraverso questa nomina commissariale legata a un giubileo
04:46durante il quale non sarà realizzato nessun inceneritore, perché non è nelle possibilità umane di realizzarlo in un anno
04:55perché il giubileo si apre l'8 dicembre del 2024, grazie a questa nomina governativa il Sindaco di Roma
05:05ha potuto bypassare anche i poteri della Regione nell'acquisizione di proposte progettuali e in buona sostanza chi sarà l'opposizione in Regione
05:25avrà anche poche possibilità o di contrasto o di sostegno se non politico alla realizzazione di questa impiantistica
05:37che peraltro spazza via tanti anni di dialettica grazie alla quale in Regione abbiamo generato nella Regione Lazio
05:46un buon piano regionale dei rifiuti che aspettavamo da tanto tempo con il quale ci si è confrontati
05:53si è costruito la vecchia maggioranza, la vecchia opposizione, le parti sociali, le associazioni ambientalistiche
06:01Perdonami Roberto, mi permetto di darti del tu intanto se tu sei d'accordo
06:07quindi in sostanza tu ci stai dicendo che poco si può fare per contrastare la scelta di Coltieri
06:14Si può fare tanto in termini sicuramente politici, di convincere anche l'amministrazione comunale di Roma
06:22che è la scelta sbagliata, si possono fare ricorsi, si può fare la strada giuridica all'opposizione
06:30quindi ricorsi al Tarra, al Consiglio di Stato, al Presidente della Repubblica
06:34Ci sono già incardinati alcuni ricorsi al Tarra
06:43ci sono già percorsi che prevedono ricorsi al Consiglio di Stato
06:48a geometrie variabili tra comitati e associazioni comuni
06:53penso in primis quello di Albano Laziale
06:58ci sono già questi percorsi messi in campo
07:01non è questa la via principale da percorrere
07:06la via giuridica è importante ma affianchiamo
07:10anche noi come associazione sul territorio
07:13affianchiamo a questa strada anche quella dell'opposizione politica
07:18e anche alla generazione di alternative
07:22non è che si può fare poco
07:24la regione è quasi stata depotenziata tramite l'atto commissariale governativo
07:30di ogni suo potere in caso di ricostruzione dell'impianto
07:37si bypassa tutto quello che è il piano generale dei rifiuti regionali
07:43si bypassa le valutazioni di impatto ambientale strategico regionali
07:48e si deve fare i conti con una sorta di potere supremo
07:53che però contiamo anche di sminare con tempo
07:56forti delle nostre convinzioni
07:59forti del fatto che c'è tanta alternativa a bruciare rifiuti
08:05e c'è tanta alternativa anche che deriva dal posizionamento errato
08:09in quel caso, lontanissimo dalla città
08:12di un impianto enorme che pesa sulle altre collettività
08:16per quanto ci riguarda, chiaramente questa immagine non valga
08:21anche per i comuni o per i comitati territoriali
08:24per quanto ci riguarda avremmo fatto lo stesso e medesimo percorso
08:27anche se l'inceneritore fosse stato immaginato
08:30sulla Tiberina a nord di Roma, sulla Tiburtina a destra o a Malagro
08:34perché è proprio la chiave sbagliata di gestione dei rifiuti
08:39ma puoi spiegarci meglio perché si tratta di un impianto troppo vecchio
08:45cioè proprio parlare della struttura di questo impianto
08:48che cosa ha di sbagliato?
08:51Gli inceneritori che vengono sbandierati anche dal sindaco Gualtieri
08:55che ci porta in visita guidata a Parigi piuttosto che a Copenaghen
08:59a vedere quanto sono belli quegli impianti
09:02che in quelle città ci sono stati costruiti 50 anni fa
09:05nel senso che non venivano costruiti per gestire i rifiuti
09:09l'obiettivo era scaldare le case che era un'altra cosa
09:12nel senso che c'erano esigenze e quindi venivano costruiti
09:16nelle prossimità dei centri urbani
09:19oggi quegli impianti sono tutti in crisi
09:22nel senso che non hanno più grandi materie da poter bruciare
09:25c'è una questione enorme, l'inceneritore immaginato
09:30come quello di Roma da 600 mila tonnellate
09:33non è che è come il nostro gas che la sera possiamo abbassare
09:37o alzare a livello minimo, a livello massimo o intermedio
09:40quello se sempre 600 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati
09:43dovrà bruciare per tutto il suo corso vitale
09:46che sono 30 anni insomma
09:49quindi ci sembra veramente ingiustificabile
09:52immaginare che così si determina il futuro della nostra città
09:57con un colpo feroce anche in qualche modo
10:01perché si bypassa qualsiasi dialettica con i cittadini
10:05si bypassa addirittura la regione in questo percorso decisionale
10:11e soprattutto nel frattempo ci sono altre cose
10:16se Roma facesse la raccolta differenziata che deve fare
10:20che è peraltro uno sforzo enorme
10:23quello che fanno tutti gli altri nella regione Lazio
10:26in altre città certo
10:28ma nel Lazio ci sono 370 comuni
10:31210 sono oltre il 65% di raccolta differenziata
10:35intorno a Roma ci sono città come Tivoli o Fiumicino
10:38che hanno quasi l'80% di raccolta differenziata
10:41fare l'80% di raccolta differenziata si può fare in pochi anni anche
10:46come sta dimostrando tanta gente in giro per il mondo
10:49fare il porta a porta dovunque
10:52che a Roma sono anni che non si estende
10:55questa modalità di raccolta si può fare
10:58lo dimostra per esempio Milano che non è proprio un paesino
11:01dove il 100% delle udenze sono a porta
11:05nonostante i palazzoni anche delle periferie di Milano
11:08che non è tanto diverso dalla periferia romana
11:15la periferia milanese
11:17lì si fa e poi ci sono le tecnologie
11:20gli impianti industriali che a quel punto servono per gestire
11:23anche la frazione indifferenziata residua
11:26che comunque ci sarà, è evidente che la città di Roma avrà bisogno
11:29di una discarica di servizi
11:31della quale fino a un anno fa si parlava tutti i giorni
11:34da quando è arrivata il tema dell'inceneritore
11:36non si parla più come se l'inceneritore non generasse poi degli scarti
11:40un inceneritore di 600.000 tonnellate
11:44Perdonami Roberto, devo mandare il consueto minuto di pubblicità
11:48resta insieme a noi per continuare a parlare di questa questione
11:51legata al termovalorizzatore che dovrebbe sorgere a Santa Palomba
11:54e delle alternative possibili perché è questo
11:57secondo me la parte più interessante
11:59delle alternative che si potrebbero accogliere
12:02per evitare questa scelta che andrebbe contro
12:05l'ambiente e i cittadini
12:07Restate con noi
12:09Bentornati a Roma di giorno
12:11Torniamo a parlare di rifiuti anche oggi
12:14perché c'è una rete di cittadini, comitati e circoli di lega ambiente
12:18che si sta spendendo contro la scelta del primo cittadino di Roma
12:22Roberto Gualtieri
12:23per far sorgere un termovalorizzatore nella zona di Santa Palomba
12:27quindi ci troviamo nel quadrante più a sud della capitale
12:31un territorio particolare che si trova tra altri comuni
12:34anche loro in lotta contro la scelta del sindaco Gualtieri
12:38Ci riferiamo soprattutto ai comuni dei Castelli Romani
12:41tra cui Albano
12:42Infatti sono circa diciassette i sindaci
12:45che vogliono mettersi in campo per dire no
12:48alla scelta di Roberto Gualtieri
12:50e siamo in compagnia oggi di Roberto Scacchi
12:53che è il Presidente Generale di Lega Ambiente Lazio
12:56che ci stava spiegando per quale motivo
12:59la scelta di far sorgere un termovalorizzatore
13:02in una zona come Santa Palomba è una scelta sbagliata
13:05si tratta di un impianto vecchio di 30 anni
13:08che non è dunque in linea con l'età moderna
13:11e che se paragonato a quello di Parigi o di Copenhagen
13:15che è stato costruito pensate ben 50 anni fa
13:18vi fa capire chiaramente quanto questa scelta di Gualtieri
13:21non sia proprio in linea con le attività moderne
13:24e dunque Roberto tu parlavi di alternative
13:27che sarebbero molto più valide
13:29alla scelta di questo termovalorizzatore
13:31per esempio quali?
13:34Allora, noi dobbiamo fare i conti
13:37con 3 milioni di tonnellate di rifiuti all'anno
13:40che la nostra regione genera
13:43di cui 1.600.000-1.700.000
13:46fa Roma il 55-60% del totale complessivo
13:50a questo dobbiamo applicare una regola
13:52che è quella della raccolta differenziata
13:54e quindi togliere tutti quanti i rifiuti
13:56che riusciamo a differenziare al meglio
13:58cosa che non si fa a Roma
14:00sono 10 anni che non si fa
14:02e dobbiamo tornare a farlo
14:04perché tutti gli altri ci stanno passando sopra
14:07anche grandi città del nord Italia
14:09ma anche del sud Italia
14:11ormai sono 10 volte meglio di Roma
14:13la raccolta differenziata
14:15e poi dobbiamo generare sul territorio
14:17gli impianti dell'economia circolare
14:19per trasformare i rifiuti in risorsa
14:21creare ricchezza, tutte quelle cose
14:23che diciamo da anni
14:25e poi c'è una frazione residua
14:27allora la frazione residua
14:29comunque non potremo mai
14:31non ancora quantomeno
14:33nel prossimo decennio
14:35non potremo mai rigenerare
14:37tutto quello che produciamo
14:39c'è una frazione residua
14:41per cui Roma deve avere una discarica di servizio
14:43e la dovrebbe avere
14:45peraltro anche con il termolarizzatore
14:47perché se io brucio 600 mila tonnellate
14:49in un termolarizzatore
14:51le ceneri
14:53che vanno poi in discarica
14:55di questo parliamo con il termolarizzatore
14:57sono almeno
14:5970-100 mila tonnellate all'anno
15:01quindi parliamo di una grande
15:03discarica di servizio
15:05a servizio di un inceneritore enorme
15:07di questo dobbiamo parlare
15:09cosa che non dice mai nessuno
15:11anzi viene spacciato il termolarizzatore
15:13come la controparte
15:15della discarica, non serve più
15:17discarica di servizio perché c'è l'inceneritore
15:19non è vero assolutamente
15:21si mente sapendo di mentire
15:23se si afferma questo
15:25ci sono impianti che ci permettono di
15:27rigenerare la materia
15:29a partire dai impianti
15:31per il riciclo chimico
15:33che sono impianti reali
15:35che si stanno cominciando a costruire
15:37un po' in tutti i territori
15:39ci sono tantissime proposte
15:41comuni che ne vogliono
15:43la realizzazione per
15:45gestire i propri
15:47rifiuti, gli impianti del riciclo chimico
15:49non sono nient'altro che impianti
15:51che riescono a riciclare
15:53le plastiche
15:55dall'indifferenziato
15:57rigenerare materie
15:59che poi diventano
16:01l'idrogeno
16:03di cui tanto si parla
16:05l'idrogeno verde, che cos'è?
16:07è l'idrogeno generato
16:09dalla chimica
16:11e poi materie chimiche che servono
16:13per fare miliardi di cose
16:15di produzione oggi
16:17plastiche peraltro
16:19che servono oggi alle nostre industrie
16:21quindi il riciclo chimico
16:23ci permette di rigenerare materia
16:25a livello molecolare
16:27e può essere fatto anche a Roma
16:29c'è un progetto di riciclo chimico molto importante
16:31a 200 mila tonnellate all'anno
16:33che è stato
16:35messo da parte dall'amministrazione
16:37nonostante la proposta sia arrivata da un privato
16:39che però apre anche fondi europei
16:41quindi è anche un bene collettivo
16:43quell'impianto lì
16:45che è molto più moderno
16:47sicuramente
16:49molto più accettabile per le persone
16:51e poi c'è una questione evidente
16:53le emissioni climalteranti
16:55è inutile dire che si abbattono le emissioni climalteranti
16:57immaginare un comignolo
16:59una ciminiera alta quanto sarà
17:01dalla quale non esce fumo
17:03è immaginare una favola
17:05dopodiché non è una favola
17:07le conseguenze sono come voi avete
17:09sottolineato in più circostanze evidenti
17:11poi tra le altre cose
17:13tu hai sottolineato prima il fatto che
17:15questo termovalorizzatore dovrebbe sorgere
17:17dalla città
17:19quindi immaginiamo un pochino
17:21il fattore logistico
17:23per essere trasportati questi rifiuti
17:25ovviamente vedranno
17:27il percorrimento di mezzi pesanti
17:29su questa traiettoria per molte volte
17:31al giorno e Santa Palomba
17:33me lo confermi che è già un luogo
17:35parzialmente industriale che ha percorso
17:37già centinaia di volte al giorno
17:39da mezzi pesanti quindi andrebbe
17:41a peggiorare ancora di più
17:43questa situazione
17:45ma se è possibile sia scelto il quadrante
17:47penso più complicato
17:49in termini di viabilità
17:51perché lì ci passano
17:53l'Ardiatina, ci passano l'Aurentina, strade
17:55complicate, strette
17:57dove negli ultimi anni
17:59è nato un po' di tutto
18:01dall'altro lato della strada
18:03rispetto a dove è
18:05immaginato
18:07l'inceneritore in via cancelliera
18:09si chiama così, la strada
18:11in cruce all'Ardiatina dove viene poi
18:13immaginata la realizzazione
18:15c'è un compound nuovo
18:17di Amazon e vicino ci sono
18:19impianti di Johnson & Johnson
18:21ci sono impianti
18:23della logistica di Santa Palomba
18:25la GLS, impianti di distribuzione
18:27c'è di tutto ormai lì
18:29con una stradina
18:31stretta stretta e
18:33a 17 chilometri più a sud
18:35della parte più
18:37meridionale del raccordo anulare
18:39parliamo anche
18:41di una zona, perdonami, quella che hai appena citato
18:43dove c'è anche un passaggio a livello se non vado
18:45errata? Ma sì, ci sono
18:47i passaggi a livello della tratta ferroviare
18:49dei Castellide, della tratta ferroviare della
18:51Roma-Nettuno, ci sono varie
18:53situazioni veramente complicate
18:55che implicano anche
18:57un ammodernamento
18:59magari potrebbe
19:01anche succedere, a prescindere
19:03dall'inceneritore, un ammodernamento
19:05di tutta la viabilità
19:07di quel territorio che però
19:09implicherebbe anche
19:11la devastazione di quello che c'è oggi
19:13perché la complicazione di arrivo
19:15vorrebbe
19:17significherebbe anche
19:19complicare la vita delle persone che stanno lì
19:21che lavorano lì, delle aziende
19:23che lì si sono sviluppate
19:25e poi c'è un altro tema
19:27se noi vogliamo abbattere
19:29gli impianti dell'economia circolare
19:31quelli che rigenerano i rifiuti
19:33vanno fatti vicino dove i rifiuti vengono prodotti
19:35in questo caso non è proprio
19:37vicino, è come immaginare
19:39che noi producessimo
19:41un altro tipo di rifiuti, quelli liquidi
19:43quelli delle fogne, quelli dei bagni
19:45delle nostre case
19:47e immaginiamo che per Roma
19:49l'impianto di depurazione
19:51debba essere realizzato
19:53a Latina
19:55con una tubatura che arriva fino a lì
19:57perché qui ci disturba o perché qui
19:59non lo accetteremo, a Roma
20:01di impianti di depurazione ce ne sono soltanto 32
20:03nel senso che ci sono sparsi un po'
20:05ovunque, neanche ce ne accorgiamo
20:07li abbiamo accettati perché li produciamo
20:09noi quei refughi, quei rifiuti
20:11esattamente allo stesso modo
20:13vanno diffusi sul territorio tanti impianti
20:15per gestire i rifiuti che noi produciamo
20:17Secondo te come potrebbe
20:19concludersi questa vicenda? Alla fine potrebbero
20:21avere la meglio i cittadini, le associazioni
20:23e anche le vostre proteste
20:25della vostra associazione Lega Ambiente?
20:27Sì
20:29altrimenti
20:31non faremo questa cosa
20:33Ovviamente sì, ovviamente
20:35ci impegneremo così
20:37come abbiamo fatto
20:39fin dal primo giorno in cui
20:41tutta la cittadinanza
20:43che era contraria si è impegnata
20:45da subito a contrastare
20:47quest'idea, immaginate che
20:49è arrivata
20:51E che i gualtieri ci sembrano molto convinto
20:53è quello il punto
20:55È una convinzione
20:57che vogliamo sminare assolutamente
20:59anche perché non è che
21:01c'è una verità
21:03assoluta da qualche parte, c'è
21:05giustamente un organo deputato
21:07poi a decidere cosa succede
21:09però se la decisione è quella sbagliata
21:11noi abbiamo tutto il diritto e il dovere
21:13di contrapporci anche perché noi costringiamo
21:15in questo modo a non fare più
21:17la raccolta differenziata a Roma
21:19ma non noi, il romano del
21:212045
21:23nel senso che chi verrà
21:25dopo di noi non potrà fare la raccolta differenziata
21:27o addirittura
21:29condannato a importare
21:31i rifiuti per poter alimentare
21:33un terminalizzatore che non si può spegnere
21:35perché deve andare in economia e durare
21:3730 anni, importare i rifiuti
21:39magari Roma diventerà virtuosa
21:41nella raccolta differenziata e potrà
21:43rigenerare gran parte
21:45dei suoi prodotti e saremmo comunque costretti
21:47a importare rifiuti
21:49laddome magari tutte le grandi città
21:51del nord Italia e del nord
21:53Europa che hanno oggi
21:55i generitori accesi
21:57saranno in una fase
21:59di smissione totale
22:01degli inceneritori e invece noi dovremo andare
22:03a cercare i rifiuti in giro per il mondo
22:05un'altra follia, già abbiamo i nostri
22:0710 anni di complicazioni
22:09assurde con i rifiuti romani
22:11figuriamoci quello che può avvenire
22:13poi. Ultima domanda
22:15prima di lasciarti andare Roberto, secondo te
22:17questa scelta da parte di Gualtieri
22:19è una scelta legata ad un aspetto economico
22:21perché tu hai
22:23sottolineato che le alternative ci sono anche
22:25moderne, quindi secondo te perché
22:27Gualtieri non le prende in considerazione
22:29e sembra fermo su questa
22:31scelta del termovalorizzatore per una questione economica?
22:35Ma per una questione adesso di
22:37presa di posizione
22:39che non si molla
22:41probabilmente, è arrivata questa notizia
22:43senza che i cittadini che
22:45l'avevano poi votato, avessero mai
22:47immaginato che saltasse
22:49poi fuori un inceneritore
22:51è arrivata questa scelta il mercoledì dopo Pasqua
22:53senza che lui
22:55fosse peraltro commissario
22:57poi si è, penso nella dialettica
22:59tra il governo di Roma e il governo
23:01nazionale, si è trovata
23:03questa soluzione del commissario
23:05per il giubileo attraverso il quale
23:07mettere in piedi
23:09il piano rifiuti
23:11di Roma che è stato pubblicato ad inizio
23:13agosto dello scorso anno con
23:15numeri che giustificano che sono
23:17messi lì, numeri falsi
23:19che sono messi lì per giustificare
23:21la necessità di un
23:23inceneritore, ormai è una questione di
23:25posizionamento dal quale speriamo di
23:27poter
23:29convincere il sindaco che ci sono
23:31altre strade, di poter esca al fine
23:33questa convinzione e di poter
23:35difendere il territorio da questa
23:37possibilità, non quello di Santa Palomba
23:39non è quello il tema, tutto il
23:41territorio di Roma, perché Roma può
23:43essere una
23:45città all'avanguardia, ma se
23:47continuiamo a costruire le cose 30 anni
23:49dopo che le hanno fatte le altre, noi
23:51non recupereremo mai il
23:53tempo perso.
23:55Allora aspettiamo ulteriori risvolti
23:57e magari ci risentiamo
23:59più in là così potrai darci tutti gli
24:01aggiornamenti del caso. Ti ringrazio
24:03Roberto per questa disponibilità di oggi.
24:05Grazie a voi,
24:07sarò ben disponibile a tornare
24:09e speriamo per raccontare cose
24:11buone. Buone notizie, ovviamente
24:13ti aspettiamo, grazie ancora.
24:15Bene, ci fermiamo nuovamente per
24:17un minutino di pausa, restate in
24:19nostra compagnia perché tra pochi istanti
24:21parliamo di eccellenze
24:23del territorio dell'Agro Pontino e vi
24:25raccontiamo una bellissima storia, restate
24:27con noi. Bentornati
24:29a Roma di giorno, seconda parte
24:31del nostro approfondimento giornalistico
24:33sulle notizie di attualità
24:35e cronaca della capitale.
24:37Parliamo ora di eccellenze del
24:39territorio, ci spostiamo leggermente
24:41da Roma, andiamo nel territorio
24:43dell'Agro Pontino, un territorio
24:45pochissimo e molto fertile, ma spesso
24:47sottovalutato. E infatti c'è
24:49stata una manifestazione chiamata
24:51Vini a Palazzo, che ha
24:53registrato un notevole
24:55successo in due giorni,
24:57il 4 e il 5 febbraio, quindi parliamo del
24:59fine settimana scorso.
25:01Questa manifestazione si è svolta in una
25:03storica dimora a Cisterna di Latina,
25:05Palazzo Caetane, e ha visto
25:07la partecipazione di cariche istituzionali,
25:09relatori, esperti del
25:11settore, che hanno potuto degustare
25:13così le eccellenze vinicole
25:15del territorio dell'Agro Pontino e
25:17discutere su come valorizzare
25:19al meglio questo territorio antichissimo
25:21e appunto ricchissimo.
25:23Ad organizzare l'evento, l'Associazione Italiana
25:25Sommelier, in particolar
25:27modo nella figura di Umberto
25:29Trombelli, che è il responsabile
25:31provinciale proprio di AIS,
25:33a cui do il mio benvenuto, perché è nostro
25:35ospite oggi. Buongiorno!
25:37Salve a tutti e bentrovati!
25:39Grazie per la tua
25:41disponibilità Umberto, mi permetto di darti
25:43del tu, se sei d'accordo. Inizierei
25:45proprio chiedendoti tutti i dettagli di
25:47questa manifestazione durata due giorni
25:49che ha registrato un grande successo.
25:51Sì, va
25:53benissimo per il tu, grazie.
25:55La manifestazione, sì, si è
25:57articolata su un fine settimana e ha visto
25:59partecipi circa 70 cantine
26:01di tutto il territorio laziale,
26:03una selezione di ristoratori
26:05e una selezione anche di artisti
26:07sia musicisti che
26:09pittori e scultori, che nei due giorni hanno
26:11dato vita a questa manifestazione.
26:13Il cuore pulsante,
26:15centrale, l'obiettivo fondamentale era quello
26:17appunto di dare una valorizzazione
26:19territoriale importante, che partisse
26:21appunto dall'azienda già presenti
26:23su queste zone, su questi territori,
26:25già da decenni, da anni. Quindi è
26:27stata l'opportunità
26:29per portare, diciamo,
26:31su una platea ampia,
26:33la cultura del vino, del
26:35saper bere bene, dell'abbinamento
26:37con il cibo, dell'olio
26:39e soprattutto la divulgazione
26:41di una cultura che era anche appunto
26:43arte, musica e soprattutto
26:45partecipata e
26:47compartecipata da cariche istituzionali,
26:49non solo locali ma anche
26:51regionali e dalla stampa
26:53non solo locale ma anche provinciale e regionale
26:55che ha partecipato e contribuito
26:57a momenti di approfondimento durante
26:59tutto l'intervento, a diffondere quella che è la
27:01cultura appunto di un bere bene
27:03che comincia poi dal rispetto
27:05della natura, dei ritmi biologici
27:07e del terreno e dei territori in cui
27:09ci dovremo per produrre delle
27:11uve di qualità che poi successivamente
27:13diventeranno dei vini di qualità.
27:15Ecco, tu hai
27:17sottolineato che erano presenti delle
27:19cariche istituzionali non soltanto
27:21del territorio ma anche regionali
27:23e so che hanno espresso un parere molto favorevole
27:25di questa manifestazione.
27:27Sì, la
27:29manifestazione era la sua
27:31prima espressione, è stata la prima volta
27:33che l'abbiamo messa in campo e ha già
27:35riscorso un notevole successo
27:37non solo di pubblico ma anche di
27:39critica ed è stato veramente
27:41un evento dove il centro e il
27:43cuore pulsante è stata la valorizzazione
27:45della cultura, la cultura
27:47della cultura, quindi appunto
27:49la cultura di un sapere
27:51che deriva da una conoscenza
27:53approfondita delle proprie radici,
27:55della propria storia, delle proprie tradizioni
27:57che viene poi tramutata
27:59e trasformata appunto
28:01in vino, in un sapere liquido
28:03che dà non solo piacere ma
28:05consapevolezza e quindi
28:07fondere insieme diversi mondi
28:09appunto, tutti collegati dal
28:11filo comune del territorio
28:13ha fatto sì che si esplorasse
28:15in maniera molto più profonda e
28:17dinamica quella che è tutta la cultura che c'è
28:19dietro al mondo del vino, a cominciare appunto
28:21dalla sede storica di Palazzo Chetani, di Cisterno
28:23di Latina, che è stata la location che
28:25ha accolto questa manifestazione, per non
28:27parlare poi della mostra permanente
28:29delle opere di Sciotti, che era un'artista
28:31che realizzava e dipingeva a mano
28:33Lugandine per il cinema, quindi è stato
28:35un contesto globale che ha visto in campo
28:37i sommelier dell'Associazione Italiana Sommelier
28:39a supporto delle aziende, che è stato
28:41totalmente progettato
28:43e realizzato dalla delegazione
28:45di Latina, dell'Associazione
28:47Italiana Sommelier Lazio
28:49di cui io sono il delegato
28:51provinciale, oltre che consigliere legionare
28:53su Lazio. Infatti dopo vorrei
28:55approfondire con te la tua bellissima storia, perché
28:57è una storia comunque molto interessante, la tua
28:59nasce proprio come una passione e poi è diventato
29:01una vera e propria sete di conoscenza
29:03per usare proprio un gioco di parole adatto
29:05a quello di cui stiamo parlando.
29:07Tu hai sottolineato però
29:09che il territorio dell'Agro Pontino è un territorio
29:11molto fertile e ricchissimo sotto questo
29:13punto di vista. In che modo, secondo
29:15te, si potrebbe valorizzare al meglio?
29:17Perché è molto poco conosciuto
29:19l'aspetto vinicolo
29:21del territorio dell'Agro Pontino?
29:23Sì, esattamente.
29:25Noi, se pensiamo
29:27all'Agro Pontino, pensiamo anche a un
29:29territorio relativamente giovane, perché,
29:31tolta alcune eccezioni, come i comuni di Cisterna
29:33e San Felice Circea, andando
29:35più giù verso la porta di Napoli, terra Cina
29:37e proseguendo, il resto dei comuni,
29:39Latina in particolar modo, del capoluogo,
29:41in realtà non hanno neanche un secolo di vita,
29:43perché erano terre che fondamentalmente
29:45erano ricoperte ancora dalla valuta
29:47e sono state bonificate durante il ventennio.
29:49Quindi abbiamo dei suoli che sono
29:51inesplorati, se vogliamo, comunque ancora
29:53poco conosciuti e poco sfruttati, che sono ricchissimi
29:55di nutrienti
29:57e di materie prime, quindi,
29:59di conseguenza, coltivare in queste zone
30:01rende la coltivazione
30:03ancora più avventurosa, perché non solo c'è
30:05la possibilità di sperimentare
30:07da zero, alle volte, alcune coltivazioni,
30:09ma si va incontro anche ad una
30:11tipologia particolare di problemi
30:13derivanti dal fatto che c'è un terreno
30:15alle volte troppo fertile, troppo generoso
30:17e quindi, di conseguenza,
30:19bisogna andare a potare in maniera un po' più incisiva
30:21le piante per avere dei prodotti
30:23poi di qualità. E quindi, narrare
30:25questi territori che, chiaramente, in parte,
30:27sono ancora semi-sconosciuti o che, comunque,
30:29non arrivano al mainstream, non arrivano ancora su
30:31palcoscenici adatti,
30:33proprio perché, magari, soffrono
30:35ancora un po' di nome
30:37del passato e di
30:39strascichi non piacevoli,
30:41ecco, è una mission,
30:43è un compito che l'Associazione Italiana Sommelier
30:45fa suo, ed è proprio quello di portare
30:47e valorizzare al meglio queste realtà
30:49tradizionali, di qualità, che, purtroppo,
30:51tante volte passano sotto traccia
30:53nella confusione,
30:55nell'offerta generale piuttosto ampia del settore
30:57enogastronomico italiano, che ricordiamo essere
30:59uno dei più importanti del mondo
31:01ma non il più importante al mondo.
31:03In particolar modo, il vino, siamo i primi produttori
31:05al mondo, ma i secondi come fatturato,
31:07siamo secondi solo i francesi.
31:09Se voi pensate che tutto il vino prodotto nel mondo,
31:11il 90%, è fatto circa con
31:13una decina di vitigni, che sono sempre gli stessi,
31:15e che la Francia ha censiti
31:17una sessantina di vitigni, l'Italia
31:19ne ha 600 circa, quindi immaginate quanto è
31:21ampia la nostra ricchezza e il nostro
31:23pagaglio culturale. Quindi, non dobbiamo
31:25soffrire, diciamo,
31:27la concorrenza di nessuno,
31:29anzi, possiamo essere dei narratori
31:31eccezionali con la nostra biodiversità,
31:33della quale dobbiamo esserne orgogliosi
31:35portavoce e testimoni, dobbiamo essere
31:37proprio ambasciatori consapevoli
31:39delle nostre zone e delle
31:41eccellenze che sono in grado di produrle.
31:43Ci sono delle zone,
31:45Pontino, che sono più fertili, in questo
31:47senso, rispetto ad altre, cioè delle zone
31:49in cui ci sono dei vitigni
31:51più attivi rispetto
31:53ad altre, magari anche per la conformazione
31:55del territorio, no? Immagino.
31:57Beh, sì, se noi pensiamo
31:59ad una provincia di Latina, una provincia
32:01che, diciamo, si divide
32:03se la sezionassimo, se facessimo uno
32:05spaccato, parte dalle coste,
32:07quindi dal livello del mare arriva fino ai 1500
32:09metri della semprevisa, dai Monti Lepini
32:11per esempio, in
32:13poco più di 20 chilometri di linea d'aria,
32:15quindi questo significa che all'interno c'è una
32:17biodiversità incredibile, tra
32:19appunto mare, laghi
32:21costieri di acqua salata, addirittura
32:23laghi d'acqua dolce, torrenti, fiumi,
32:25oasi naturalistiche, come quella di Ninfa
32:27appunto, e poi si arriva sui Monti
32:29Lepini, Leurunci, quindi è un territorio
32:31veramente, veramente complesso, con una
32:33biodiversità incredibile, che riesce
32:35a dare delle espressioni notevoli.
32:37Pensate che ci sono dei vitigni che erano
32:39del tutto scomparsi, o che
32:41si utilizzavano solo parzialmente
32:43in blend con altri vini, che
32:45invece sono stati riscoverti e rivalorizzati
32:47negli ultimi decenni, che ora producono
32:49delle eccellenze locali, che sono diventate
32:51famose non solo in tutta la provincia,
32:53in tutta la regione, ma anche in tutta Italia
32:55e anche all'estero, cominciano ad essere
32:57richieste da diversi anni, con quotazioni anche
32:59importanti. Se noi pensiamo ad alcuni
33:01autoctoni propri dalla provincia di Latina, che
33:03troviamo difficilmente in altre zone,
33:05o non troviamo proprio,
33:07siamo di fronte a delle ricchezze non indifferenti,
33:09se parliamo di vini a bacca bianca, di bacche
33:11bianche, di ue bianche, il Bellone
33:13su tutti è stato uno di quelli che ha avuto un percorso
33:15di riscoperta notevole, ma già il Moscato di
33:17Terracina, che era molto famoso, il Nero
33:19Buono,
33:21la Vuoto, il Serpe, tanti vitigni
33:23anche a bacca rossa, che sono stati
33:25riscoverti negli ultimi decenni, che alcune
33:27cantine hanno portato avanti in maniera
33:29pioneristica ed eroica, anche sfidando quelle
33:31che erano le leggi del mercato, e ponendosi
33:33oggi in una narrazione più unica che rara.
33:35Ecco, però
33:37oggi, attualmente, nei tempi moderni,
33:39parlare di rispetto dell'ambiente
33:41è molto importante, come tu anche hai
33:43sottolineato all'inizio, no? Perché parlavi ad esempio
33:45di, diciamo, culture biologiche.
33:47Ecco, come si può
33:49produrre un buon vino,
33:51stare al passo, diciamo,
33:53con le leggi di mercato, ma rispettare
33:55l'ambiente?
33:57Ecco, questa è una domanda molto interessante,
33:59molto centrata, perché il buon vino
34:01nasce da una buona uva.
34:03E una buona uva nasce, chiaramente,
34:05non solo da un buon terreno e da un buon
34:07territorio, ma dal rispetto di quel terreno,
34:09quel territorio e quel microclima.
34:11Quindi noi dobbiamo sicuramente scegliere delle
34:13zone dove la qualità
34:15dell'aria e la salubrità, insomma,
34:17del terroire in generale, è di livello.
34:19Ma dobbiamo poi averne rispetto.
34:21Non solo mantenere quel livello qualitativo,
34:23ma, se possibile, con i nostri interventi
34:25cercare di migliorarlo. Quindi,
34:27non applicare
34:29una coltivazione, o comunque
34:31una cultura della terra che poteva essere
34:33diciamo di moda
34:35qualche anno fa, qualche decennio fa, che vedeva
34:37nella terra solo una risorsa da sfruttare.
34:39Al contrario, vedere nel terreno
34:41e nel territorio proprio
34:43il suolo fecondo sul quale far germogliare
34:45e far crescere al meglio i propri
34:47fiori e frutti. Quindi dove mettiamo le nostre
34:49radici, dove calpestiamo con i
34:51nostri piedi questi suoli e dobbiamo averne rispetto
34:53perché non sono
34:55una nostra proprietà, ma al contrario
34:57sono il lascito che offriremo
34:59poi ai nostri figli, alle generazioni a venire.
35:01Quindi siamo i custodi temporani
35:03di una ricchezza incredibile
35:05che non dobbiamo deturpare, al contrario
35:07dobbiamo rispettare e se ne abbiamo
35:09rispetto ed amore, i frutti che ne deriveremo
35:11fuori saranno senz'altro non solo
35:13di qualità, ma anche originali ed eccezionali.
35:15E tutto quello che ne deriverà
35:17come ad esempio un buon vino,
35:19non saranno senza ombra di dubbio
35:21un'esperienza sensoriale
35:23goduriosa e meravigliosamente buona.
35:25Certo, ma possono
35:27permetterci anche appunto di
35:29in maniera un pochino banale
35:31anche di farci mangiare, perché ecco
35:33con il vino si mangia
35:35a livello economico,
35:37come hai detto tu, c'è un fatturato incredibile
35:39però purtroppo siamo secondi alla Francia, quindi
35:41questo dovrebbe farci un pochino riflettere.
35:43Io ora devo mandare però il consueto
35:45minuto di pubblicità, chiedo
35:47fortesemente a Umberto Trombelli di restare
35:49in nostra compagnia perché vorrei che
35:51dopo la pubblicità ci raccontasse la sua
35:53bellissima storia fino al
35:55traguardo raggiunto appunto
35:57poco che l'ha fatto diventare
35:59appunto responsabile provinciale di ICE
36:01Associazione Italiana Sommelier.
36:03Restate con noi.
36:05Bentornati a Roma di giorno,
36:07ultima parte del nostro spazio
36:09legato all'approfondimento giornalistico
36:11sulle notizie di attualità
36:13e cronaca della capitale.
36:15Stiamo parlando di eccellenze del territorio
36:17ma un territorio in particolare,
36:19quello dell'Agro Pontino, perché
36:21è poco conosciuto sotto il profilo
36:23dell'eccellenza vinicola.
36:25È un territorio molto ricco,
36:27molto fertile e come ci stava
36:29spiegando il nostro ospite in
36:31collegamento video, un territorio
36:33molto giovane sotto questo punto di vista
36:35e su certi aspetti anche troppo fertile.
36:37Come mai però i suoi vini,
36:39le sue eccellenze legate
36:41appunto a questo aspetto sono
36:43così poco conosciute e come mai
36:45in Italia purtroppo abbiamo
36:47tantissime potenzialità sotto
36:49questo punto di vista ma siamo secondi
36:51alla Francia per fatturato.
36:53Queste domande
36:55e risposte che stiamo ricevendo
36:57ce le stava dando Umberto Trombelli
36:59che è il recente
37:01responsabile provinciale di ICE
37:03Associazione Italiana Sommelier.
37:05Ora Umberto vorrei parlare un po'
37:07con te della tua storia perché io so che
37:09questa tua passione per
37:11il vino è iniziata nel 2014
37:13ma poi si è trasformato in una vera
37:15e propria sete di conoscenza, per usare un termine
37:17che è assolutamente adatto
37:19a quello di cui stiamo parlando.
37:21È scattato qualcosa in particolare
37:23in te o diciamo che è
37:25un qualcosa che hai sempre avuto?
37:27Allora diciamo
37:29che io si appunto nasco come ingegnere
37:31aerospaziale che è il mio lavoro principale.
37:33Infatti è totalmente differente.
37:35Sì, veramente aruso diciamo se vogliamo
37:37però girando un po' per il mondo
37:39perché poi sono manager fondamentalmente
37:41confrontandomi con altre nazioni,
37:43realtà, aziende
37:45mi sono reso conto sempre di più di quante
37:47eccellenze abbiamo in Italia
37:49soprattutto a livello artigianale, non solo
37:51la moda, le automobili,
37:53le moto, solo per citarne alcune
37:55ma anche quanto l'enogastronomia sia importante
37:57e i vini di qualità, i vini italiani sono
37:59ormai più ed un brand eccezionale
38:01e sono dei nostri ambasciatori
38:03favolosi che però tante volte
38:05non riusciamo a valorizzare bene perché ci
38:07manca la capacità di fare reta alle volte,
38:09di accogliere, cosa che invece sono molto
38:11più bravi a fare i nostri cugini francesi che appunto
38:13producono di meno ma se li fanno pagare meglio.
38:15Noi ecco ci manca un po' di storia,
38:17un po' di narrazione e soprattutto una grande
38:19capacità di fare rete e quindi
38:21di portare su palcoscenici più ampi
38:23e più importanti
38:25quelle che sono le nostre eccellenze e quindi
38:27mettendoci insieme e facendo il gioco di squadra
38:29portare alla ribalta le nostre
38:31qualità. Ecco io lavorando
38:33così e poi sfogando
38:35questa passione, iniziando un corso
38:37professionale per sommelier con AES nel 2014
38:39ho compiuto il mio percorso
38:41di studio e poi ho continuato a coltivare questa
38:43passione nel tempo libero andando a
38:45visitare le cantine di zona
38:47produttori incontrandoli di persona
38:49direttamente in azienda, vedendo
38:51i loro terreni, calcando il suolo
38:53delle loro vigne, assaggiando le uve e poi
38:55i loro prodotti dalle vasche,
38:57dalle cantine, poi fino alla bottiglia
38:59al prodotto finito e ho cercato
39:01sempre di trovare le peculiarità
39:03e le capacità specifiche
39:05di ognuno di loro cercando di esaltare
39:07quelle che erano le luci e le
39:09capacità più importanti
39:11della loro narrazione territoriale
39:13e di vinicola a livello qualitativo
39:15e ho cercato di portare su
39:17palati e su
39:19palcoscenici più
39:21appetibili e più interessanti
39:23queste realtà di qualità e questo
39:25percorso è iniziato fondamentalmente poi
39:27nel 2014 come studente, nel 2016
39:29come sommelier diplomato
39:31e mi ha visto l'anno scorso, nel 2022
39:33presentarmi come candidato alle
39:35elezioni regionali, come consigliere
39:37regionale per portare avanti
39:39un'idea di Regione Lazio che fosse un'idea
39:41di rete a partire dai propri
39:43territori d'appartenenza, quindi
39:45una rete tra aziende, una rete tra
39:47produttori, una rete tra persone
39:49che in maniera onesta
39:51e rispettosa hanno fatto dei percorsi
39:53di qualità per esaltare le eccellenze
39:55già presenti sui nostri territori
39:57o narrazioni alternative
39:59che ne hanno fatte uscire di nuove, quindi
40:01hanno riscoperto alcuni vigneti, piuttosto
40:03che alcuni metodi di produzione, o se li sono
40:05proprio inventati e quindi hanno creato
40:07delle narrazioni originali ma di qualità
40:09assoluta che si ritrovano
40:11solo in queste zone e in queste aziende.
40:13Il fatto che tu sia
40:15diventato responsabile provinciale
40:17AIS relativamente da poco, che effetto
40:19fa? Cioè è un ruolo importante
40:21immagino, no?
40:23Sì, la carica sia
40:25da consigliere che da delegato sulla provincia
40:27è una carica importante perché
40:29è un grande onore, ma anche un grande onere
40:31perché l'Associazione Italiana Sommigliere
40:33è quella storica, quella più antica, è stata la prima
40:35fondata in Italia nel 1965
40:37e quindi portare
40:39le insegne, come vedete, insomma
40:41di questa associazione è un grande
40:43onore, un grande vanto, ma anche
40:45un grande onere, proprio perché bisogna
40:47avere una visione di gruppo
40:49concreta, di rete, e
40:51portare in alto non solo i vestiti
40:53della propria associazione, ma soprattutto
40:55quelle che sono le eccellenze
40:57che abbiamo, che è proprio una delle missioni
40:59principali non solo delle associazioni
41:01ma uno dei proprio cavalli di battaglia
41:03e dei nostri desideri
41:05più grandi come giunta regionale.
41:07Abbiamo affrontato questa
41:09nuova missione, ci siamo candidati
41:11abbiamo accettato e colto questa sfida
41:13con l'idea di creare una rete
41:15di aziende e una rete territoriale
41:17che potesse valorizzare al meglio
41:19non solo
41:21la produzione di qualità nell'enno
41:23gastronomia, ma anche creare
41:25dei poli di attrazione, quindi
41:27una comunicazione più efficace
41:29per queste aziende, per questi prodotti
41:31e che potessero diventare
41:33poi piano piano sempre più attrattive
41:35creare un volano turistico
41:37incentrato sull'enno gastronomia che poi
41:39fosse in grado di far scoprire anche
41:41territori meno noti, sconosciuti e più
41:43e di conseguenza creare un'economia
41:45circolare sul territorio che
41:47come dicevamo prima, porta
41:49un benessere non indifferente
41:51nel rispetto dell'ambiente, quindi
41:53con il vino ci si mangia chiaramente anche
41:55ci si fa azienda, non si fa beneficenza, ma
41:57si fa un'azienda non solo rispettosa
41:59dell'ambiente, ma rispettosa
42:01dei propri territori, della propria eredità
42:03culturale e delle generazioni a venire
42:05e quindi si lascia
42:07non solo una testimonianza vivente
42:09ma anche un'eredità
42:11importante a chi verrà
42:13fruibile e godibile da tutti, perché poi
42:15non dimentichiamoci che il vino è un lusso accessibile
42:17per chiunque, perché anche una
42:19bottiglia piuttosto pregiata, diciamo anche
42:21di 30 euro o più, è una cosa che
42:23almeno una volta nella vita si può concedere
42:25uno di noi. Sì, certo, e
42:27proprio il riferimento
42:29al concetto di eredità e di quello
42:31che lasciamo, io so che tu
42:33sostieni dei corsi
42:35fai dei corsi per i futuri sommelier
42:37che caratteristiche dovrebbe avere
42:39un aspirante sommelier?
42:43Ora, noi sì, abbiamo la nostra
42:45sede a Latina, presso il Parco
42:47Hotel, dove svolgiamo i nostri corsi
42:49abbiamo iniziato da poco un corso di
42:51primo livello a gennaio e praticamente
42:53la caratteristica
42:55principale che deve avere un sommelier è
42:57la curiosità, è la voglia di imparare
42:59di sapere
43:01non pensare che un corso da sommelier
43:03sia un corso dove si va a bere, anzi
43:05è un corso dove si impara.
43:07Ho iniziato
43:09con il desiderio di diventare un consumatore
43:11consapevole, ovvero
43:13a suo tempo, quando mi iscrissi
43:15io ho sempre accompagnato
43:17il pasto, dei bei momenti conviviali
43:19o piacevoli come una buona coppa di vino,
43:21con un carico di vino, ognuno di noi quando deve
43:23festeggiare o celebrare un momento importante
43:25o rituale che sia,
43:27utilizza una buona coppa di vino, non si
43:29rivolge ad un succo di frutta, ad un bicchiere
43:31d'acqua, ma cerca un buon calice di vino.
43:33A meno che non si tratti di una
43:35persona astemia, ecco.
43:37Esattamente, però facciamo
43:39corsi di recupero per l'astemia,
43:41quindi ci impegniamo anche
43:43da questo punto di vista.
43:45Pensate, abbiamo l'unica bevanda
43:47sagra della storia dell'umanità che è il vino,
43:49non si può dire messa senza vino.
43:51Quindi è tutto un video di quanto è
43:53importante e quanto è intriso nella nostra cultura.
43:57Ecco, e un
43:59aspetto molto importante
44:01con te che sei un esperto di questo settore
44:03è come riconoscere un falso,
44:05perché ultimamente si parla molto
44:07del fatto che l'Italia ha
44:09delle eccellenze sotto tantissimi punti
44:11di vista, no? Enogastronomico, come hai
44:13detto tu anche della moda degli automobili,
44:15però c'è la diffusione, in un certo
44:17senso, a macchia d'olio di falsi,
44:19soprattutto sotto il profilo enogastronomico,
44:21quindi pensiamo al cibo
44:23o comunque alla moda anche, no?
44:25Come si può riconoscere un vino falso
44:27da un vino originale?
44:29Ecco, appunto,
44:31il mercato della contraffazione e del falso
44:33d'autore, se così vogliamo chiamarlo, è un mercato
44:35che incide gravemente
44:37in maniera negativa sull'enogastronomia
44:39in generale. Appunto, basti
44:41pensare all'estero quante
44:43produzioni finte ci sono,
44:45dal parmesan, che non è parmigiano
44:47ma viene spacciato come tale,
44:49a vini che magari riportano in etichetta
44:51nomi altisonanti che ricordano
44:53appunto l'idioma italico
44:55ma che in realtà non sono per nulla
44:57vini italiani. Ecco, un vino italiano
44:59per legge è disciplinato
45:01e sull'etichetta deve riportare delle informazioni
45:03fondamentali, quali ad esempio
45:05oltre che il nome di fantasia del vino,
45:07l'azienda che lo produce,
45:09la zona dove è stato prodotto, con quale uve
45:11è stato prodotto, da chi è stato imbottigliato,
45:13con quale codice, la gradazione
45:15alcolica, l'annata delle uve,
45:17quindi già se alcune di queste informazioni
45:19sono carenti,
45:21non sono presenti sull'etichetta, probabilmente
45:23ci stiamo imbattendo in un prodotto
45:25che non è soggetto
45:27diciamo ad una catena di vigilanza
45:29e di controlla canonica, quindi
45:31non essendo
45:33assoggettato a dei controlli, probabilmente
45:35è uscito fuori dalla catena agroalimentare
45:37classica e probabilmente siamo
45:39di fronte ad un prodotto contraffatto.
45:41Quindi bisogna prestare molta attenzione,
45:43ecco, questo è importante.
45:45L'ultima domanda prima di lasciarti andare
45:47Umberto, quali sono i prossimi
45:49progetti? Puoi anticiparci qualcosa?
45:51Ulteriori eventi, magari come
45:53quello che si è svolto a Palazzo Caetani?
45:55Noi abbiamo
45:57in progetto già per fine mese,
45:59per fine febbraio, un seminario
46:01degustativo, il 24 di febbraio
46:03presso la nostra sede di Latina, presso
46:05Parcodella, alle ore 20,
46:07un seminario di approfondimento sul
46:09cesanese, dove ospiteremo diversi produttori
46:11in sala e faremo una narrazione alternativa
46:13perché il cesanese è una delle ruole rosse
46:15d'eccellenza del Lazio.
46:17Poi avremo altri eventi
46:19a marzo sul quale ancora non
46:21voglio svelare nulla
46:23e ci rivedremo appunto con dei passaggi
46:25di eventi culturali
46:27particolari così all'aperto
46:29con la bella stagione. Ripeteremo di nuovo i vini
46:31a Palazzo e faremo anche qualcos'altro
46:33legato ai vini d'Albazia. Quindi
46:35restate sintonizzati sul sito
46:37di aislazio.org e sulle pagine
46:39Facebook e Instagram della delegazione di
46:41Latina e dell'Aislazio.
46:43Bene, grazie mille allora
46:45per questo tuo intervento per oggi, per averci
46:47raccontato così tante belle cose
46:49sulle eccellenze neogastronomiche
46:51del Lazio. Invitiamo tutti i nostri telespettatori
46:53a venirvi a trovare
46:55insomma.
46:57Grazie mille, grazie a voi
46:59e sì, noi vi invitiamo a prendere i
47:01contatti con noi, li trovate sul sito
47:03aislazio.org, trovate
47:05tutti i riferimenti che possono interessarvi
47:07delle varie delegazioni, perché voi dovete
47:09sapere che l'A.S. è diffusa in ogni regione
47:11d'Italia e anche del mondo e sulla regione
47:13Lazio per esempio ha nove sedi, quindi
47:15dove vi trovate voi, basta andare
47:17sul sito aislazio.org e trovate la sede a voi
47:19più vicina con i riferimenti
47:21telefonici e email
47:23e i vari contatti sui
47:25canali social per
47:27avere libero accesso
47:29o comunque entrare in contatto con questa
47:31meravigliosa realtà di valorizzazione del vino
47:33e della cultura neogastronomica.
47:35Assolutamente. Bene, grazie ancora Umberto
47:37ci risentiamo presto allora.
47:39Grazie a voi, a presto.
47:41Il nostro spazio di oggi termina
47:43qui, torniamo nuovamente domani dalle
47:4513 alle 14 su questo canale
47:47il canale 14 del Digitale Terrestri
47:49con un nuovo appuntamento con Roma
47:51Di Giorno. Vi ringraziamo per averci
47:53seguito, una buona giornata a tutti voi.