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Trascrizione
00:00Punto di rottura, l'informazione che spacca, con Rush.
00:06Buonasera a tutti e bentornati a Punto di Rottura. Inizia così oggi una nuova puntata dedicata
00:14tutt'ai bambini. Chi questa mattina ha avuto modo o piacere di poter seguire anche il programma
00:20radiofonico che conduco dalle 7 alle 10, Breaking Bad, sa che spesso vado a unire questi due programmi,
00:25lo dicevo anche ieri, e anche oggi siamo riusciti a fare ciò. Abbiamo parlato in maniera diversa
00:30dei bimbi questa mattina, l'abbiamo fatto in una maniera un po' più gioiosa forse,
00:37l'abbiamo fatto in una maniera un po' diversa, abbiamo parlato dei compleanni,
00:40di quelli che rimangono soli, però c'è un dato serio che ho deciso di prendere in mano oggi.
00:49Spesso mi trovo a parlare di bambini, spesso mi trovo a parlare di povertà,
00:53a che fatto che magari in Italia non si fanno più bambini, ormai è un dato di fatto.
00:57Sappiamo a volte anche il perché, o ci giriamo intorno, o ognuno ha la sua giustificazione e motivazione.
01:03Però c'è un dato che mi ha colpito parecchio, ed è un titolo che io ho voluto prendere
01:10dalla quindicesima edizione dell'Atlante dell'infanzia di Save the Children,
01:14e avremo oggi la fortuna anche di poter parlare con uno, una di loro di Save the Children,
01:21e è già stata nostra ospite, ma tra poco vi sveliamo.
01:24Intanto leggete qua, allarme povertà alimentare in Italia riguarda 200.000 bimbi tra 0 e 5 anni,
01:32ma ci sono anche tanti bambini che soffrono una povertà energetica.
01:37Voi dici cosa vuol dire povertà energetica?
01:40Vuol dire che ci sono ragazzi o bambini o ragazzine o ragazze
01:44che non hanno la possibilità di potersi scaldare in casa.
01:49In questi giorni, almeno per quanto riguarda Roma, ne parlavo anche oggi,
01:53le temperature si sono abbassate, io questa mattina sono uscito e c'erano 5 gradi.
01:57Ieri sera 9-8 gradi in casa, in casa all'esterno, in casa fa sempre più caldo.
02:04Però ci sono realmente famiglie che non possono soddisfare il fa bisogno alimentare,
02:09quindi magari un pasto proteico ogni X giorni, riscaldare bene i propri ragazzi,
02:15e ovviamente poi la vita si sviluppa in una maniera diversa,
02:20anche con una mentalità diversa di questi ragazzi.
02:24Non è solo questo l'argomento, perché poi l'Atlante capirete,
02:27poi ce lo faremo spiegare dalla dottoressa Antonella Inverno,
02:30che è stata già nostra ospite nella prima edizione di Punto di Rottura,
02:35è stata ospita, se non sbaglio, intorno a giugno, prima dell'estate,
02:39e con lei abbiamo toccato altri temi legati al lavoro minorire.
02:44Oggi ho il piacere di poterla riospirare all'interno di questa trasmissione,
02:49quindi chiedo di aprire il collegamento con la dottoressa Inverno,
02:52di darle il benvenuto, anzi il bentornata a Punto di Rottura.
02:57Grazie come sempre.
02:59Ben trovati a voi, grazie a voi per l'invito.
03:02Allora dottoressa, io ho, passatemi il termine, rubato un titolo che fa parte dell'Atlante,
03:10del quindicesimo Atlante dell'infanzia a rischio di Save the Children,
03:16allarme povertà alimentare in Italia, 200.000 bimbi tra i 0 e i 5 anni sono veramente a rischio,
03:23e poi c'è anche il discorso della povertà energetica, io e lei ne parlavamo fuori onda.
03:28Intanto ci tengo a dire che questo Atlante uscirà e sarà presentato il 19,
03:33quindi tra pochi giorni, giusto?
03:35Sì, martedì esattamente.
03:37Perfetto, quindi mi fa piacere intanto poterne discutere insieme anticipatamente.
03:42Ora, situazione dei ragazzi nel nostro paese.
03:46Questi bimbi che soffrono realmente una povertà alimentare,
03:50che cosa vuol dire povertà alimentare per spiegarlo bene a chi è a casa e ci sta seguendo?
03:57Povertà alimentare vuol dire non poter fare almeno un pasto completo ogni due giorni,
04:03ma un pasto completo delle proteine che servono per crescere in modo sano
04:07e delle verdure e di tutti i nutrienti che servono.
04:11Diciamo che il paradosso che abbiamo voluto sottolineare con questa edizione dell'Atlante
04:16è che in un paese in cui si parla tanto di politiche tese alla natalità e di un inverno demografico,
04:24lo ricordavo anche prima, quest'anno sono nati meno di 380 mila nuovi bambini,
04:33c'è un calo che ogni anno denunciamo come il più forte,
04:38sicuramente non vedremo un'inversione di tendenza nei prossimi anni,
04:43eppure nonostante questo i bambini sono i più poveri tra i poveri,
04:47perché non solo cresce la povertà assoluta nel nostro paese,
04:51ma quello che dovrebbe fare notizia è che cresce maggiormente proprio tra i bambini,
04:57cioè tra 0 e 3 anni e poi tra 4 e 6 è la fascia di povertà più forte,
05:06vuol dire che le famiglie con bambini, con figli minore anni soffrono in questo momento.
05:11È proprio questa la cosa, sempre meno bambini e sempre più poveri,
05:15che poi, mi permetto di dire questa cosa qua,
05:18anche gli amici che ci seguono, che amano seguire questo programma,
05:21a volte non ci si ragiona su ciò, noi viviamo la nostra vita,
05:27ma spesso e volentieri non guardiamo troppo attorno,
05:30ma se e ne sono convinto, e io è una cosa che faccio, invito a fare alle persone a casa,
05:35se date uno sguardo alle famiglie che vi trovate vicino,
05:38io sono sicuro al 100% che una grande percentuale delle famiglie che magari vi è a fianco,
05:45dei colleghi di lavoro, dei vostri parenti, dei vicini,
05:50è in una situazione come questa, che non si può permettere magari il pasto,
05:55non si può permettere magari un riscaldamento a dovere o addirittura non fa figli.
06:01E quello che diceva lei è un dato che ha ragione, ogni anno è il record,
06:06cioè noi ogni anno stiamo andando in una direzione incredibile
06:10e il nostro paese sta soffrendo sempre di più la povertà,
06:13quindi credo che sia arrivato il momento di fare qualcosa,
06:16altrimenti fra poco diventeremo un paese di anziani, senza bimbi,
06:22e senza bimbi non c'è futuro Dottoressa.
06:25Assolutamente sì, infatti quello che in qualche modo abbiamo voluto sottolineare
06:31è che evidentemente serve una rivoluzione nelle politiche di welfare e di sostegno alla famiglia,
06:39sappiamo per esempio che il nostro paese non brilla per esempio servizi per la prima infanzia,
06:46gli asidinido, parliamo di famiglie con minori sempre più povere,
06:52eppure i costi degli asidinido privati sono aumentati dell'11% negli ultimi anni,
06:59sappiamo che c'è stato, ad oggi siamo sotto il 30% di copertura,
07:06vuol dire che meno di un bambino su 3 riesce a trovare posto in un asilo nel nostro paese
07:12e questo dato medio nasconde delle differenze veramente molto forti a livello territoriale,
07:19ci sono alcune regioni, alcune province dove neanche un bambino su 10 riesce a trovare posto negli asili.
07:28Sappiamo che col Piano Nazionale Riprese Resilienze è stato fatto un forte investimento da questo punto di vista,
07:35per creare nuovi posti, abbiamo fatto un'indagine, un'analisi dei dati, dei progetti avviati
07:44con il Piano Nazionale Riprese Resilienza e quello che abbiamo potuto vedere è che nonostante a livello medio Italia
07:54arriveremo a più del 40% di copertura nel 2026, quindi ci avvicineremo all'obiettivo europeo che è del 45%,
08:06questo dato nasconderà comunque delle differenze territoriali molto marcate, ci saranno due regioni,
08:14per esempio la Sicilia e la Campania che non raggiungeranno neanche il 33% che era il vecchio obiettivo
08:21che l'Unione Europea si era data, questo nonostante i forti investimenti che ci sono stati su tutti e due i territori,
08:28ma si parte da una situazione di partenza talmente critica che neanche questo è bastato, quindi non bisognerà sicuramente
08:37abbassare l'attenzione su questo tema, come su altri che riguardano tutto il sistema di welfare che è molto debole
08:48dal punto di vista del sostegno alle famiglie comuni.
08:51Questa grande disparità nel nostro paese tra il nord, il sud, il centro c'è sempre stata, c'è sempre stata negli anni
09:00e continuerà purtroppo ad esserci, perché comunque le condizioni di lavoro, è un po' come un cane che si morde la coda fondamentalmente,
09:11dove c'è lavoro o meno lavoro, la povertà o più povertà, ci sono veramente grandi differenze e ci sono molti paesi
09:19che hanno povertà e ricchezza assoluta, la mia paura è quella che noi arriveremo sempre di più a vedere questa cosa,
09:27arriveremo a vedere bambini straricchi e bambini strapoveri, andrà a scomparire, questa è la mia più grande paura, il ceto medio.
09:40Lei ha perfettamente ragione e in più dico anche che è vero che le differenze territoriali permangono, sono comunque ancora molto forti
09:50soprattutto in certi ambiti, ma quello che ci deve preoccupare di più è che la povertà si allarga anche ad altri territori
09:59e aumenta per esempio di più nel nord nell'ultimo anno, anche se la situazione delle regioni meridionali rimane la più critica,
10:10però quello che sta succedendo è che è come una voragine in cui cadono sempre più famiglie anche nel nord Italia
10:22e quindi queste disuguaglianze che lei citava bene prima saranno disuguaglianze che vivremo in tutte le parti del nostro paese.
10:32Sì, questo è un dato importante, io ci tengo a far ragionare le persone che stanno seguendo Punto di Rottura in questo momento
10:40e invito sempre un po' tutti poi a ricondividere le puntate proprio perché sono messaggi che devono arrivare a tutti.
10:47Siamo molto distratti nella quotidianità dottoressa, ecco perché io ci tengo molto a parlare di alcuni argomenti
10:56che spesso passano così un po' se li porta un po' il via al vento, fino a quando uno non tocca con mano il problema reale,
11:03quindi meglio parlarne, meglio discuterne, meglio informare nel miglior modo possibile,
11:08in modo tale che tante famiglie possono anche arrivare a chiedere aiuto perché il problema è anche quello,
11:13a volte magari non si chiede aiuto per paura di essere giudicati e vorrei rimanere su questa cosa,
11:18quindi facciamo così, ce ne andiamo in pubblicità, torniamo tra pochissimo per la seconda parte di Punto di Rottura,
11:24torneremo a sviluppare questo argomento, parleremo anche un po' di scuola e cercheremo di analizzare altri dati
11:32che fanno ovviamente poi riferimento a questi ragazzi.
11:35Rimanete così, non vi muovete, chiudiamo nel miglior modo possibile per andare in pubblicità, torniamo tra pochissimo.
11:43Punto di Rottura, l'informazione che spacca con Rush.
11:48Bentornati in studio per questa seconda parte di Punto di Rottura,
11:52siate su Radio Roma News, io sono Rush, per gli amici che magari non hanno mai seguito questo programma,
11:58ogni giorno alle 12 andiamo in diretta e in replica alle ore 19.
12:02Un programma che parla di informazione, di informazione che spacca, il Claim cita questo perché ogni giorno
12:08vengo a toccare argomenti che riguardano, lo dico quasi sempre questa cosa perché è una cosa che mi piace,
12:14la quotidianità, cioè quello che noi fondamentalmente viviamo sempre.
12:19Un tema importante, quello di oggi, che riguarda i bambini.
12:23Tra poco riapriremo il collegamento con la dottoressa Inverno di Save the Children
12:28e stiamo cercando di capire un po' la situazione della povertà in Italia.
12:32Più andiamo avanti, più i dati non ci aiutano.
12:34Abbiamo analizzato nella prima parte del programma che fondamentalmente c'è una gran povertà,
12:40sia a livello alimentare ma anche a livello energetico e su questo ci arriveremo tra pochissimo.
12:45Toccheremo anche, tempo necessario, sperando che ne abbiamo ancora, perché gli argomenti sono veramente tanti,
12:51anche la scuola, fondamentali per i bambini.
12:55Ma c'è un dato che mi ha colpito, che riguarda il calore,
12:59quindi tra poco voglio parlarvi di questa cosa qua, perché fuori onda.
13:03La dottoressa mi spiegava che addirittura i bambini dai 0 a 5 anni
13:07arrivano a percepire una temperatura di 40 gradi l'estate.
13:11Capiremo poi perché.
13:13Vi faccio vedere da quale titolo siamo partiti.
13:15Siamo partiti da questo titolo qua.
13:17Allarme povertà alimentare in Italia riguarda 200.000 bimbi tra 0 e 5 anni.
13:23Questo titolo l'abbiamo preso dalla quindicesima edizione della Tranta dell'infanzia a rischio,
13:29che è uscita e verrà poi presentato il 19, quindi tra pochissimi giorni.
13:34Quindi oggi, un po' in esclusiva, gestiamo e cerchiamo di vedere questi dati.
13:38Torniamo in collegamento, apritemi il collegamento con la dottoressa.
13:42Torniamo da lei.
13:43Grazie ancora, dottoressa, per la sua chiacchiera.
13:47Come al solito è la seconda volta che ci vediamo.
13:50Allora, abbiamo parlato di povertà alimentare.
13:55Quindi abbiamo cercato di capire su per giù di cosa si tratta.
13:59E ripeto, se ci sono in questo momento famiglie che hanno bisogno, chiedete aiuto.
14:05Perché abbiamo chiuso con la cosa che, giustamente, purtroppo a volte sia anche un po' vergogna.
14:12Mi permetto di dire questa cosa a paura e vergogna, di chiedere aiuto.
14:16Invece è sempre importante poterlo fare e aiutarvi anche tra di voi, famiglie, fratelli, sorelle.
14:23Perché spesso il primo aiuto è proprio dalla famiglia.
14:26Al di là di ciò, adesso voglio parlare di un altro tipo di povertà che avevamo accennato,
14:30che è quella che riguarda la povertà energetica.
14:33Quindi il fatto che, fondamentalmente, molti bambini sono esposti o troppo al caldo o troppo al freddo.
14:39E i dati che mi raccontavo a fuori onda, dei 40 gradi, mi hanno davvero impressionato.
14:44Spieghiamo agli amici a casa che cosa vuol dire povertà energetica.
14:49Beh, ecco, povertà energetica è quando una famiglia non ha abbastanza soldi
14:54per sostenere i costi legati, appunto, alla fruizione dell'energia elettrica.
15:00Quindi, banalmente, non riuscendo a pagare le bollette,
15:04non accende, per esempio, il riscaldamento l'inverno
15:09o non può in alcun modo usufruire di condizionatori l'estate.
15:13Questo dato che lei citava è un dato che gli è stato elaborato appositamente per noi,
15:21sui bambini 0,5 anni, che sono quelli che sono più esposti alle ondate di calore
15:29perché sono più vicini al suolo.
15:31E quella che abbiamo calcolato è proprio la temperatura al suolo
15:35che ricevono l'estate nei picchi di calore, che è oltre i 40 gradi.
15:40E ovviamente la situazione peggiore è proprio quella delle grandi città urbane
15:45dove sappiamo esserci le periferie dei bambini,
15:49c'ha le periferie dove si concentra il gran numero di famiglie con bambini minori.
15:54Tutto si tiene dall'emergenza abitativa alla povertà energetica,
15:58con l'alimentare, sono famiglie che sono in difficoltà.
16:01Sì, sì, sì, e ovviamente viene da pensare l'estate si può far ben poco
16:07perché l'estate non è che uno si può coprire,
16:10magari l'inverno in qualche modo puoi fare,
16:13le famiglie ti copri, cerchi di tenere le finestre chiuse,
16:17l'estate ragazzi fa caldo, fa caldo.
16:20Ricordiamoci anche che magari ci sono alcune famiglie che vivono,
16:23dottoressa, in alcune situazioni, in alcune abitazioni,
16:26che magari non possono essere ristrutturate,
16:28quindi non hanno una giusta coimentazione, non hanno un cappotto termico,
16:32non hanno un terrazzo o un tetto fatto a dovere.
16:37Ripeto, io ho voluto parlare di questa cosa perché,
16:40mi dispiace dirlo, però spesso molti italiani,
16:45o comunque molte persone, parliamo dell'essere umano,
16:48se non è un problema suo non ci si sofferma,
16:51quindi se non è una cosa che tocca con mano o gli brucia la pelle
16:54non ci si sofferma, ma credetemi che ci sono veramente molte famiglie così,
16:58quindi è bene poi dare queste informazioni.
17:01Passiamo un attimo alla scuola,
17:03perché ci sono altri dati che ovviamente danno un po' di allarmismi
17:09per quanto riguarda i ragazzi,
17:11come quelli che non possono permettersi di continuare a studiare,
17:15come quelli che non vanno più a scuola,
17:18ci sono anche dei dati che riguardano la dispersione scolastica,
17:21che al di là della povertà fa sì che questi ragazzi
17:24non frequentano piano piano più la scuola,
17:26perché poi non vengono magari seguiti dai genitori che lavorano,
17:29è sempre tutto molto legato, dottoressa.
17:33Assolutamente, diciamo che nonostante ci siano stati dei miglioramenti
17:38negli ultimi anni, il tema della dispersione scolastica
17:42rimane un tema di assoluta attenzione,
17:45siamo in Italia al 10,5%,
17:49cioè più di un ragazzo su 10 lascia gli studi prematuramente.
17:55Quello che abbiamo notato attraverso i nostri studi,
17:59le nostre indagini qualitative,
18:01noi promuoviamo sempre la ricerca anche attraverso
18:04il coinvolgimento diretto di ragazzi in qualità di ricercatori,
18:09è che c'è una consapevolezza diffusa
18:14proprio tra le categorie più svantaggiate di adolescenti
18:19rispetto a un futuro di difficoltà
18:24legato all'impossibilità di continuare a studiare.
18:29Molti vorrebbero per esempio anche continuare con gli studi universitari,
18:34ma sanno che assolutamente non possono permetterselo,
18:38quindi sanno già che dovranno vivere una vita
18:42che non è all'altezza di quella che speravano per loro stessi,
18:46che non possono immaginare un futuro diverso dalla condizione
18:50che vivono in questo momento.
18:52Un acquisto di casa, una miglioria di vita,
18:55spesso a volte portano i ragazzi, poco dopo i 18 anni,
19:00ad andare via anche da questo paese,
19:02e lì poi si lega anche un altro dato,
19:05che noi diciamo che gli italiani che vanno via ragazzi se ne vanno,
19:08e dopo un po' se ne vanno perché
19:10io non è che voglio fare conto in tasca a nessuno,
19:13ma oggi veramente se non prendi uno stipendio,
19:16ma non dico di mille, a meno di 2000 euro al mese,
19:19magari le persone in questo momento dicono chi li prende?
19:21Eh ma io mi sono fatto un calcolo,
19:23tra le spese che ci sono,
19:25tra il potersi permettere una macchina per poter andare a lavorare,
19:28tra i chilometri, la benzina, l'inflazione,
19:31vai a fare la spesa, ti devi adattare,
19:33anche se ti adatti comunque il carrello non lo riempi sempre
19:36con molta facilità,
19:38i gas, luce, cioè ci sono veramente tante spese,
19:41e rischiamo sempre di più che la gente poi decida di cambiare paese.
19:47Sì, proprio l'anno scorso abbiamo fatto una ricerca
19:51sulle aspirazioni degli adolescenti
19:53e quello che ci ha colpito molto
19:55è proprio il dato su quelli che
19:57pensano al loro futuro in un altro paese,
19:59cioè uno su tre tra i 14-15 anni
20:03e 16 anni in Italia
20:06pensa già che andrà a vivere fuori
20:09e questo dato accomuna tutti sostanzialmente,
20:15anche se poi lo pensano di più
20:18i ragazzi e le ragazze che vivono
20:20nelle aree interne del paese,
20:22quelli che vivono al sud
20:25e i ragazzi e le ragazze di seconda generazione,
20:29cioè chi oggi fa fatica
20:32perché non è ancora riconosciuto come cittadino italiano.
20:36Ancora una volta ritornando al discorso iniziale
20:40rispetto alla denatalità
20:42e alle sempre minori nascite nel nostro paese,
20:48chiaramente se i giovani non riescono a trovare
20:51un percorso di autonomia e di indipendenza
20:55dalla propria famiglia di origine,
20:57per tutti i motivi che lei ricordava,
20:59non ci sono casi,
21:00c'è un'emergenza abitativa,
21:02i costi degli affitti sono altissimi,
21:04non si riesce a crearsi una vita da adulti,
21:11quindi a immaginare anche di fare una famiglia,
21:14nonostante poi gli adolescenti
21:17sognino ancora di mettere su famiglia,
21:20di fare anche più di due figli,
21:24però poi le condizioni materiali sono quelle che sono.
21:27Sì, questo è anche un dato che avevo analizzato
21:29sia nel mio programma radiofonico
21:31che questo qui televisivo,
21:32che in realtà le nuove generazioni
21:35in tendenza sono spinte,
21:37vorrebbero fare figli,
21:39vorrebbero tornare al discorso della famiglia
21:42come era un po' preimpostata anni fa,
21:44però la mia paura tra virgolette
21:47o idea che sia,
21:48visto che stiamo dialogando,
21:49è che siano solo ragazze al momento,
21:51quindi vedono praticamente al momento
21:53ancora quasi il bello,
21:55quindi anche io quando ero piccolino
21:57mi ero prefissato che ad una certa età
21:59avrei già fatto due o tre figli,
22:01invece non è andata così,
22:02perché poi cresci e ti rendi conto
22:04che quando cominci a vivere la vita al 100%
22:06nel nostro paese
22:07magari hai delle difficoltà.
22:09Non stiamo parlando che il nostro paese non è bello,
22:11ci mancherebbe questo e poco,
22:12ma è sicuro,
22:13però stiamo analizzando dei dati
22:14che poi possono spingere delle persone,
22:16soprattutto i giovani ragazzi,
22:18a cambiare e ad andarsene praticamente
22:21da un'altra parte.
22:22Abbiamo parlato di povertà alimentare,
22:24abbiamo parlato di povertà energetica,
22:26abbiamo parlato di situazioni scolastiche
22:28che a volte sono costretti anche
22:30a lasciar perdere gli studi
22:32e alla fine magari anche a cambiare paese
22:35sperando sempre che poi non sia così,
22:37perché poi ci sono molti
22:38che vogliono anche tornare qui.
22:40Allora, dottoressa,
22:41io volevo fare in bocca al lupo
22:43intanto per l'uscita della quindicesima edizione
22:45dell'Atlante dell'infanzia
22:46e la presentazione che poi farete a giorni.
22:49È stato un piacere poter parlare con lei,
22:51affrontare questi discorsi
22:53e grazie sempre per la disponibilità.
22:56Grazie a voi e vive il lupo.
22:58Grazie davvero.
22:59La salutiamo,
23:00torniamo in studio,
23:02andiamo a chiudere anche oggi
23:04questa meravigliosa puntata di Punto di Rottura.
23:06Grazie a tutti gli amici che ci seguono,
23:08che ci supportano,
23:09che ci mandano i messaggi
23:10se anche non riusciamo a leggerli tutti
23:12o fuori onda poi con calma li leggo.
23:14Quindi vi ringrazio
23:15a prescindere anche dei vostri commenti.
23:17Se volete aggiungere qualcosa
23:19il numero è questo
23:20320-239-3833
23:23a Punto di Rottura,
23:25a Rush
23:26o alla regia di Matteo Lupini
23:28che ringraziamo,
23:29che fa presente,
23:30sempre presente
23:31dietro le nostre telecamere.
23:32Grazie a tutti,
23:33buon proseguimento di giornata
23:35e ricordatevi
23:37che i bambini sono la cosa più bella che c'è.
23:39Ciao.