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TVTrascrizione
00:00Extra, tutti i colori dell'attualità con Claudio Michalizio. Bentornati, bentornati
00:08ad Extra. È un anno speciale questo 2025 per tutti noi che facciamo questo mestiere
00:15perché quest'anno compiono mezzo secolo di vita le radio private. Sentite Silvia Corsi.
00:23Amo la radio perché arriva dalla gente, entra nelle case e ci parla direttamente.
00:31E se una radio è libera, ma libera veramente, mi piace anche di più perché è libera la mente.
00:38Sono forse le frasi più note di una delle canzoni italiane che già nella seconda metà
00:42degli anni settanta celebrava il fenomeno delle cosiddette radio libere, quelle che oggi
00:47potremmo definire commerciali e che in questo 2025 compiono 50 anni. Se lo scorso anno abbiamo
00:54celebrato doverosamente il primo secolo di vita della radio pubblica e i 70 anni della tv,
00:59anche il traguardo delle radio private merita attenzione perché sono state il cuore di una
01:04rivoluzione che ha cambiato l'Italia tra il 1975 e gli anni 90. Un fenomeno nato
01:10dall'entusiasmo di giovani pionieri che senza mezzi e con tanta passione hanno
01:14sfidato le istituzioni e il monopolio proprio della RAI e dato voce ad una generazione.
01:20Radio Parma, Radio Milano International, Radio Roma sono state autentiche pioniere di un cambiamento
01:26che con il passare degli anni ha pervaso molti ambiti della società. Dalla musica ai modi di dire,
01:31la radio ha influenzato la società anticipando tendenze e dando vita ad un mercato nuovo e
01:36vivace, riconosciuto anche a livello legislativo solo dopo anni di battaglie in tribunale che
01:42occupavano lettere in nome dell'articolo 21 della Costituzione. Un esempio straordinario
01:47di libertà e modernità, ancora oggi ispirazione per il mondo della comunicazione.
01:52E permettetemi di salutare con grande piacere qui a Radio Roma News Enzo Mauri, giornalista,
01:59scrittore, volto della nostra emittente, grandissimo esperto di radio e televisione.
02:06Bentornato Enzo. Grazie, buongiorno, anzi eccomi qua qui come ospite della tua trasmissione per
02:15parlare di questo evento importantissimo che riguarda appunto le radio libere visto che come
02:21avete detto voi nel servizio quest'anno sono ben 50 gli anni dalla nascita delle prime strutture,
02:29anche se in realtà già qualche anno prima del 1975 alcune radio imperversavano sia pur
02:37illegalmente nelle onde medie nell'FM italiano. Diciamo che erano le radio però straniere no?
02:44Tu hai scritto anche recentemente un libro che celebra una di queste, forse una in assoluto
02:50delle emittenti più amate dagli italiani, stiamo parlando di Radio Monte Carlo che trasmetteva da
02:55oltre confine e arrivava ovviamente con il suo segnale anche in parte della nostra perisola,
03:01però ecco nel 1975 c'è questa corsa alla Radio Made in Italy che è un fenomeno di costume ma
03:09forse è davvero, noi abbiamo usato l'espressione, una rivoluzione che ha investito diversi ambiti
03:15della nostra società. È stata una rivoluzione culturale sulle onde del 1968 perché già allora
03:24c'erano i primi fremiti di ribellione per così dire anche tra i giovani italiani. Dobbiamo partire
03:32dal presupposto che negli anni 70 i giovani in Italia erano tantissimi, era una situazione
03:36diametralmente opposta a quella attuale, ormai lo sappiamo tutti che la popolazione italiana
03:41sta invecchiando sempre di più. Negli anni 70 c'erano tantissimi giovani con tante energie,
03:46tanta voglia di proporsi, tanta voglia di dire la propria anche dal punto di vista politico e
03:53tutta questa energia fu incanalata proprio dalle radio libere che appunto esplosero letteralmente
03:59a partire dal 1975 quando il movimento per così dire delle radio libere cominciò ad allargarsi,
04:06sebbene poi arrivò la famosa sentenza del 1978, del 28 luglio 1976, in cui la Corte Costituzionale
04:14diede il la' alle radio libere sia pur in ambito locale e quindi da quel momento non furono più
04:20illegali, perché piccolo particolare, le radio libere diciamo che fino al 1975 erano infatti
04:27dette radio pirata perché completamente illegali, tant'è vero che la stessa Radio Milano International
04:33è nata il 10 marzo del 1975, fu dopo un lasso di tempo e per un periodo di dieci giorni chiusa
04:40dal pretore di Milano perché comunque di fatto era illegale. Chi ha vissuto quell'epopea ricordano
04:46se andavi in onda con il timore che a un certo punto sentissi suonare il campanello arrivavano
04:52le forze dell'ordine a blindare tutto. Sai le nuove generazioni che sono abituate oggi a ascoltare la
05:01radio ma ormai voglio dire anche approvvigionarsi di musica con le piattaforme digitali, non si
05:07rendono conto che se oggi c'è una grande offerta di emittenti radiofoni che è frutto di quella
05:14rivoluzione e di quel coraggio che tanti diciamo così anche folli visionari a partire da metà degli
05:22anni 70 e poi negli anni successivi seppero portare avanti oggi sembra quasi incredibile
05:28ma in realtà all'epoca nulla era scontato. Oggi ai giovani di oggi sembra anche incredibile che
05:35avessimo un televisore, un telefono con la rotellina cioè se tu gli fai vedere un telefono
05:41la rotellina non capiscono quale potrebbe essere il funzionamento perché ormai abituati con i tasti
05:47abituati a digitare non si rendono conto che allora l'unico canale per verificare assieme
05:52alle lettere l'audience della propria emittente dell'emittente in cui si lavorava era proprio la
05:58telefonata, le telefonate degli ascoltatori. Se durante la trasmissione non arrivavano le
06:03telefonate degli ascoltatori che facevano le loro richieste, i programmi di musica a richieste di
06:08che erano all'ordine del giorno, se queste telefonate non arrivavano allora c'era qualcosa
06:13che non andava. Senti Enzo era anche una radio diversa quella di allora perché naturalmente
06:21nasceva come contestazione all'unica emittente che si poteva ascoltare che era Radio RAI che
06:27aveva naturalmente la sua impostazione, la sua autorevolezza, la sua selezione musicale
06:32prevalentemente orientata su brani musicali. Ecco, all'epoca accendere su un condominio una
06:40radio con un'antenna e parlare, salutare il vicino di casa, far sentire le canzoni che arrivavano da
06:48lontano sembrava già qualcosa di assolutamente inusitato. Era un po' la magia di una radio molto
06:54semplice, molto acqua e sapone, ma che proprio per questo finì per conquistare la gente come
07:00cantava Finardi. Era una novità che è stata accolta con clamore, sì, diciamo che le prime
07:06emittenti libere infatti erano a copertura condominiale, potremmo dire, perché effettivamente
07:12molte avevano una potenza talmente esigua, dobbiamo anche considerare che all'epoca l'FM
07:18era talmente sgombro che con pochi watt riuscivi a coprire parecchio territorio, però molte delle
07:24testimonianze che ho raccolto in uno dei miei libri dedicati appunto alle radio libere dicono
07:29proprio questo, cioè che all'epoca nascevano queste piccole radio con una potenza veramente
07:34minima che coprivano, sì e no, il condominio, però già il fatto di potersi far sentire,
07:40di far sentire la propria voce nel condominio sembrava qualcosa di straordinario. Tant'è vero
07:45che poi a un certo punto fare radio divenne una vera e propria moda, perché comunque potevi proporre
07:50la tua musica, non dimentichiamo che i primi disc jockey davanti al microfono portavano i dischi
07:55da casa e quindi erano intenditori della musica che proponevano, perché erano appunto i dischi
08:00che avevano acquistato di tasca loro e tutto questo diede la possibilità alla gente di diventare
08:06protagonista, un po' quello che offrono i social oggi. I social degli anni 70 erano appunto le
08:11radio libere, anche perché non c'era altro, non dimentichiamo, lo diciamo soprattutto per le nuove
08:16generazioni, che all'epoca non c'era internet, non c'erano i telefonini, non c'era nulla di tutto
08:21questo, una situazione che a oggi sembra incredibile, ma che all'epoca era proprio così.
08:27Quindi se ti volevi mettere in contatto con altra gente, l'unico canale veramente disponibile era
08:32la radio, che come hai detto tu, le radio libere si proponevano come alternativa alla RAI, che aveva
08:37una programmazione un po' troppo paudata, un po' troppo per certi versi anche noiosa e quindi le
08:43radio libere si proposero come una vera e propria alternativa. Una piccola parentesi che volevo
08:48aprire e non dimentichiamo appunto, come hai detto tu, che Radio Roma, anche Radio Roma quest'anno
08:54festeggia i suoi 50 anni perché nacque il 16 giugno del 1975 per opera di Rosario Pacini,
09:01che era questo giornalista che diede appunto la possibilità a un'ampia redazione, per cui c'era
09:06anche Michele Plastino, che è molto conosciuto sulla piazza romana, insomma faceva parte di
09:11questa redazione di Radio Roma quando nacque appunto nel giugno del 75. Quindi noi quest'anno
09:17siamo pronti a spegnere 50 candeline, ma tu che sei uno storico anche della radio e della
09:23televisione, hai scritto diversi libri, hai fatto anche degli studi approfonditi, è anche difficile
09:28ricostruire quei primi vagiti radiofonici perché ogni parte d'Italia c'è sempre qualcuno che ti
09:36dice io già nel 75 trasmettevo, tu hai fatto un po' di ordine in questa cronologia giusto? Allora
09:43ho fatto un pochino di ordine anche se non è facile perché come dici tu arriva sempre l'editore
09:48della situazione che dice no la mia emittente è arrivata per prima perché ufficialmente lo
09:53ricordiamo la prima emittente diciamo all'unanimità riconosciuta con la prima emittente libera con la
09:59programmazione simile a quella delle radio di oggi è Radio Parma nata il primo gennaio del
10:041975. In realtà secondo altri la prima è stata per esempio Radio Balcamonica nel nord Italia
10:11che nacque nel novembre del 74 ma io addirittura andando un pochino così a consultare le
10:18documentazioni dell'epoca sono andato a vedere che addirittura già esistevano delle emittenti
10:22nel 1971 che trasmettevano poche ore perché non dimentichiamo appunto che le radio come dicevo
10:28prima erano illegali quindi se venivi beccato dall'exco post che era questa unità del ministero
10:34delle poste proposta proprio a individuare i segnali illegali ti chiudevano immediatamente
10:39per cui diciamo che ti ripeto ufficialmente comunque la prima radio libera riconosciuta
10:45è stata Radio Parma il primo gennaio del 1975 anche se molte iniziative da quello che leggo
10:51verranno tenute il 10 marzo che è la data di nascita di Radio Milano International che molti
10:56considerano la prima emittente privata comunque con una programmazione diciamo ben realizzata con
11:03programmi musiche e via dicendo abbastanza varia che nacque ripeto appunto il 10 marzo del 1975
11:11se abbiamo un minuto prima dei saluti io vorrei lanciare un appello e spero che davvero tu che
11:18sei un cultore della radio e della televisione oltre a praticarla l'hai anche studiata volessi
11:26sottoscriverlo io credo che sia stato giustissimo doveroso sacro santo nel 2024 celebrare il secolo
11:33di vita della radio pubblica i 70 anni della televisione però io credo che questo paese
11:38dovrebbe celebrare con altrettanta dignità e attenzione anche l'epopea delle radio private
11:44proprio perché sono state un esempio di rivoluzione dal basso di come un'esigenza della popolazione
11:51alla fine sia riuscita ad abbattere un sistema e addirittura ottenere delle leggi bisognerà
11:57aspettare fino al 1990 con la famosa legge mammy però voglio dire tutto questo nasce perché la
12:03volontà della gente riesce a sensibilizzare le istituzioni non sarebbe ecco giusto celebrare
12:11tutto questo questo fenomeno giustissimo direi anche se ci sono diciamo delle discordanze riguardo
12:18la data da individuare però come ti ripeto pare che ci saranno delle iniziative proprio il 10
12:23marzo perché è stata individuata quella come data alla data di nascita di radio milano international
12:30per cui probabilmente si festeggerà qualcosa il 10 marzo ma che le radio libere o che poi
12:36divennero anche radio private perché poi divennero delle vere e proprie aziende quindi
12:40cambiarono un po di nominazione debbano essere celebrate quest'anno e sacrosanto e ovviamente
12:46anche noi di radio roma saremo ben felici di farci gli auguri 50 anni di storia per la prima radio
12:54della capitale e tra le primissime in italia era bello dedicare questo inizio di anno a una
13:00ricorrenza così importante per tutto il paese non soltanto naturalmente per noi che stiamo
13:05parlando in questo momento da questi microfoni io ringrazio enzo mauri grazie a voi la radio
13:11della televisione volto di format ti auguro davvero un 2025 ricco di festeggiamenti grazie
13:18incrociamo le dita ti ringrazio noi ci vediamo sabato prossimo a format grazie grazie enzo
13:24mauri grazie anche a voi per averci seguito buon proseguimento di serata con i nostri
13:29programmi noi torniamo domani alla solita ora arrivederci extra tutti i colori dell'attualità
13:37con claudio micalizio