https://www.pupia.tv - “Occhio al caffè” la rassegna politicamente scorrettissima di Daniele Capezzone (15.04.25)
#pupia
#pupia
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Buongiorno agli ascoltatori, Occhio a Caffè, la ressegna politicamente scosentissima di
00:13Libero. Buon martedì. Allora, ieri Donald Trump è tornato a parlare, come si dice,
00:20a 360 gradi e mescolando il vero, il verosimile, il finto e il falso. Una operazione, a mio
00:33personale avviso, intellettualmente onesta è quella di presentarvi tutte le dichiarazioni
00:38di Trump, la parte oggettivamente imbarazzante contro Zelensky, come se fosse lui il responsabile
00:45della guerra, ma anche la parte contro Putin, ma anche la parte contro Biden, ma anche
00:51la disponibilità negoziale sui dazi, offrirlo tutto il panorama delle dichiarazioni di Trump,
00:57quelle più condivisibili e quelle meno condivisibili. Però invece, attenzione, abbiamo una serie
01:03di quotidiani, i più diffusi in Italia, che invece fanno un'operazione, diciamo così,
01:08manipolativa per selezione, perché valorizzano in modo particolare le dichiarazioni di Trump,
01:15meno difendibili, quelle contro l'Ucraina e contro Zelensky, omettendo le altre e dando
01:22francamente l'idea non solo di un Trump, come sempre, fiammeggiante, imprevedibile e
01:29anche in qualche misura confuso e alimentatore di confusione, ma di un Trump invece che è
01:36calidamente orientato in una sola direzione, pro Putin, anti-Ucraina, un Trump inaffidabile.
01:45E invece chi sarebbe il soggetto affidabile? E qui, diciamo, c'è la controprova, sarebbe
01:51la Cina, trattata oggi in guanti bianchi non solo dal fatto quotidiano, ma in particolar modo
01:57dal Corriere della Sera. Oggi fa veramente una certa impressione il trattamento di lusso
02:02che il Corriere della Sera riserva a Pechino. Proprio nel giorno in cui invece la Cina scopre
02:08le sue carte, frenando, limitando, dicendo no, dando un forte stop all'export di Terre
02:16Rai. Quindi è evidente che ci stiano fregando, però il gioco è quello di dirvi, guarda, Trump
02:22è pazzo, pericoloso e inaffidabile, invece Xi è quello ragionevole e anche liberista,
02:28come ci dice il titolo di pagina 4 del Corriere della Sera, che abbiamo dovuto rileggere un po'
02:34di volte stamattina, ma quello c'è scritto. Bene, intanto siamo all'antivigilia, dopo
02:44domani sarà il giorno della visita di Giorgio Meloni alla Casa Bianca. Oggi il giornale,
02:50diciamo così, più velenoso nella preparazione dell'incontro è la stampa che cerca di alimentare
02:57la contesa Salvini Meloni, che onestamente in questo caso non c'è, però la stampa la alimenta.
03:04A proposito di Salvini, ieri ha fatto un convegno importante in regione Lombardia, tema nucleare,
03:11però sono venute fuori una serie di cose, era davvero un convegno ben riuscito, oggi solo
03:17tre giornali lo trattano bene, Libero, Verità e anche Il Corriere, oggi va detto. È venuto
03:26fuori almeno tre elementi, un sondaggio con non solo una quota elevatissima di italiani
03:33favorevoli al nucleare, ma per la prima volta perfino favorevoli pure nel caso in cui un
03:40impianto dovesse avvenire nel proprio territorio, un'autentica svolta. Secondo, le dichiarazioni
03:47di Eni Descalzi, che dice che la Germania è tutta green, però il 26-28% della sua energia
03:53la produce col carbone, allora come la mettiamo? Perché noi dobbiamo invece tenere ferme le
03:58nostre centrali a carbone pulito?
04:01E terzo, 2032, l'anno in cui potrebbero accadere molte cose e ieri Salvini ne ha parlato,
04:08dicendo che il 32 sarà l'anno in cui c'è il treno Torino-Lione, quindi la TAV, il tunnel
04:14del Brennero, i primi treni da Palermo verso il resto d'Italia e poi in Europa, quindi un
04:24anno poi in fondo non così lontano di infrastrutture realizzate. L'altro personaggio della giornata
04:32è Landini, che prosegue il suo giro tra i capi e i cappetti della sinistra a sostegno
04:39della campagna referendaria. Ne parlano oggi diversi giornali, i due articoli da guardare
04:46sono quello di Senadi sul Libero e di Arditti sul Tempo. Arditti dice guarda che questo attivismo
04:52consentirà a Landini di essere soggetto egemone a sinistra, ma al tempo stesso certifica una
04:59dimensione minoritaria di quella sinistra che non è in grado di allargare il proprio perimetro.
05:06Va bene, incamminiamoci, le aperture, Libero, Trump accusa tutti, il traicuna l'assalto,
05:11il presidente, guerra, colpa di Zelensky, Biden e dei russi, io non c'entro ma la farò finire,
05:17e sulle tariffe non cambio idea ma sono flessibile, catenaccio nero, la Cina ferma l'export di
05:22terre rare, Pechino ci sta fregando così libero. Il giornale, la svolta europea sui rimpatri,
05:30la bozza sui paesi sicuri, smentisce i giudici italiani. Il tempo, allora qui bisogna, vi ricordate
05:38la celebre scena degli schiaffi alla stazione di amici miei? Allora, non chiedeteci di decifrare
05:46politicamente la cosa, però al posto del Tognazzi schiaffeggiatore c'è Landini, quindi è Landini
05:54che danno gli schiaffi. E chi sono i passeggeri che prendono gli schiaffi? Sono Schlein e Conte.
06:02A noi non è chiarissimo, però il titolo la mette così, così Landini frega il Conte
06:08Mascelli. Aspetta che te lo rileggo, così Landini frega il Conte Mascelli. La verità,
06:16lui dirotta sul Corano i fondi per la tecnologia, così Bruxelles vuole colmare il gap con gli
06:22USA, è l'occhiello sarcastico della verità rispetto a questa scelta di Bruxelles. Avvenire,
06:31attacchi mirati, la strage di Sunni accende scambi di accuse, Trump punta su Zelensky e poi su Putin.
06:38Corriere della Sera, Trump attacco a Zelensky, la guerra colpa sua è di Biden, la replica venga
06:45è di Kiev, Rischio Escalation. Il fatto quotidiano va a onor del vero, sotto la testata, una sintesi
06:55più corretta di quella del Corriere, ed è tutto dire, delle dichiarazioni di Trump, perché
07:00il Corriere aveva omesso Putin tra i colpevolizzati da Trump. Il fatto, almeno questo non lo fa,
07:08Trump, guerra, figlia di Biden, Putin e Zelensky. Ma il titolo principale, illustrato da una
07:16foto di Sant'Anchè davanti a un villone, è Visibilia pagava gli abusi nella villa di
07:21Sant'Anchè. La stampa, anche qui si torna alla linea del Corriere della Sera, Ucraina,
07:29Trump parla con Putin, e infine Repubblica, Dazi, l'offerta a Trump dell'Europa. E qui Repubblica,
07:38con un ampio pezzo, anticipa quella che sarebbe la piattaforma negoziale, a onore del vero
07:44interessante, se fosse questa, del commissario E. Sefcovich, e cioè più acquisti di gas da
07:50parte dell'Europa, niente asse con la Cina, congelamento di ogni ipotesi di web tax, in
07:56cambio dello 0 a 0, vedremo. Anche Repubblica ha le dichiarazioni di Trump nel taglio medio,
08:05anche qui presentate in chiave omissiva come stampa e Corriere. Casa Bianca dopo la strage,
08:10la guerra a colpa di Zelensky. Va bene, raffica di segnalazioni iniziali da libero, editoriale
08:16firmato da Mario Secchi, che sceglie la formula della domanda, del dubbio. Ma siamo sicuri
08:23che sia sempre colpa di Trump? Le sue ricostruzioni saranno discutibili, ma è intellettualmente
08:31efficace attribuire a lui la responsabilità di tutto? Probabilmente no. Chi vi parla di
08:37spalla sul tema di chi arroventa il clima intorno alla visita di Meloni a Washington, perché
08:46in realtà non si pretende di credere alle favole e quindi alla collaborazione di tutti
08:51sulle questioni di politica internazionale, però arroventare il clima sparando a palle
08:58incadenate contro Trump non è il modo migliore di preparare quella visita, meno che mai ammiccando
09:04alla Cina. E oggi, francamente, se voi prendete questo pezzo di libero e lo confrontate con
09:09le scelte di Corriere, Stampe e Repubblica, le cose ai noi coincidono abbastanza.
09:17E' Stefanini che vi racconta bene quello che sta accadendo rispetto alla questione ucraina,
09:28mazzocchi le dichiarazioni di Trump. Zaccardi sul Pechino che stoppa l'export di terre rare
09:35e invece calessi sul fatto che proprio in Italia, a Roma, si svolgeranno sabati discussi,
09:43poi vedremo se, coronati da qualche passo avanti, colloqui tra Stati Uniti e Iran.
09:51San Vito è libero e con il giornale il quotidiano che valorizza di più questa questione, il giornale
09:57ci fa addirittura l'apertura, come abbiamo visto. Ci sono bozze del documento della Commissione
10:03europea che conterrebbe anche la lista dei paesi sicuri. Vi ricordate che uno degli impegni
10:09più significativi richiesti da Melonia von der Leyen era proprio questo, stendiamo un elenco
10:15a livello europeo dei paesi extra o e da considerare sicuri. In questa bozza anche Egitto e Bangladesh
10:21sarebbero considerati sicuri. Fabio Rubini sul convegno Salvini con Descalzi, Gattane e una serie
10:29di esperti sul nucleare. Nucleare in sette anni e Descalzi attacca Berlino sul carbone.
10:37Poi un'iniziativa di Libero che ha cominciato da giorni a preparare il 25 aprile e oggi c'è
10:47Marco Patricelli che avvia un percorso sull'altro 25 aprile, cioè gli aspetti non raccontati dalla
10:54sinistra. Stagno, cosa cambia su pensioni e rivalutazioni? Senaldi, su Landini in pellegrinaggio
11:01tra i partiti della sinistra. Caparchio, l'assurda faccenda di Rimini, se la prendono pure con
11:08una statua di Giulio Cesare in Broso perché è stata donata da Mussolini. Perciò stesso
11:16è polemico. Poi è morto, come sapete, Mario Vargas Llosa, grande personalità della letteratura
11:24e anche della politica. Diversi giornali lo ricordano. Le patine della cultura di Libero
11:30vi fanno, secondo me, una bella offerta in questo senso perché c'è Stefanini che racconta
11:35la parabola politica e culturale di Vargas Llosa e c'è un bellissimo ricordo di Corrado
11:43come sul profilo liberale di Vargas. Amava l'imperfezione umana, il legno storto, no? Contro
11:51il conformismo progressista. E ricominciamo il giro partendo da Trump. Vi dicevo, le dichiarazioni
11:59di ieri di Trump, vero, verosimile, finto, falso, tutti mescolati e frullati, però un modo
12:04onesto di presentare le cose e raccontarle tutte, non solo una parte. Invece ci sono tre quotidiani
12:13i più importanti che pigliano solo la parte anti Zelensky con ciò dando l'idea di un
12:20Trump totalmente sovrapposto a Putin, il che, francamente, questa fase non è vero. Poi
12:28uno può dire che comunque le frasi di Trump sull'Ucraina ieri sono state sconsiderate,
12:33tutto quello che volete, però non è corretto presentare le cose così. E invece guardate
12:38cosa fa il Corriere della Sera. Pagina 2, Zelensky invita Trump a Kiev, ma il leader
12:43USA lo attacca ancora. E poi invece chi è il buono? È la Cina, è Xi Jinping. Pagina
12:504, oggi dovete, diciamo, se avete gli occhiali e pulirli bene contro, diciamo, ma ho visto
12:57bene. Sì, sì, pagina 4, Guido Santedetti. Xi fa il liberista e dice dazzi perdiamo tutti
13:04e sigla accordi con i vicini più colpiti. Quindi uno dice, oh, qui per difendere il
13:08libero mercato serve Xi Jinping. Poi dice, vabbè, ma come lo presenta il Corriere della
13:13Sera il fatto che ieri la Cina, fregandoci, abbia detto stop all'export di terre rare? Diventa
13:20il duello, il grande duello delle terre rare. Quindi non è la Cina che blocca l'export di
13:27beni che largamente controlla, ma è il duello. E aspetta che tutto è completato dall'editoriale
13:33di Paolo Mieli, spara palle incatenate contro Trump, dice che l'Europa deve difendere
13:41l'Ucraina, deve fare de sé e poi ormai è un classico, cioè una mezza dozzina di articoli
13:48nell'ultimo anno e mezzo che usano questo espediente, cioè il recupero di un romanzo
13:54di 90 anni fa tra i meno riusciti di Sinclair Lewis. 90 anni fa Sinclair Lewis scrisse un romanzo
14:01distopico, qui non può succedere, it can't happen here, in cui immaginava che alle elezioni
14:07presidenziali del 36 Roosevelt venisse sconfitto da un intralazzatore populista, Windripp, che
14:13prometteva al paese grandezze e prosperità. Il modello per la descrizione di Windripp era
14:18ogni evidenza un simile Trump di quei tempi e così tutto, diciamo Paolo Mieli omette solo
14:25di ricordare che nel romanzo di Lewis Windripp era un democratico, però questo non diciamolo
14:31perché potrebbe scombinare i raccordi, quindi avete capito bene che si è stabilito che Trump
14:36infiode una mignotta a qualunque cosa faccia, quindi se fa dichiarazioni anti Putin e anti
14:43Zelensky bisogna prendere solo la parte anti Zelensky, se bisogna recuperare un romanzo distopico
14:49di 90 anni fa per sovrapporne l'orrido protagonista a Trump, bisogna omettere che il protagonista
14:56era democratico e andiamo avanti così. Va bene, questo è il Corriere della Sera. Anche
15:02il fatto è oggi alla pechinese e usa questa formula, se la prende con i giornali, c'è
15:09di mezzo anche Libero, ma anche il Corriere della Sera, ma anche il Tempo che nei giorni
15:15successivi avevano fatto dopo Libero articoli sul partito cinese, tutta la pagina 6 è costruita
15:23così, Cina destra in tilt, ora è un pericolo, insomma è il fatto, ma come? I giornali di
15:30destra ci dicono che la Cina è un pericolo, ma no, ma non è così. Contro Trump e sempre
15:37con un amicamento alla Cina ci sono anche Stampa e Repubblica. Lo schema è quello di prendere
15:44le dichiarazioni di Trump e isolare solo quelle contro Zelensky, la stampa, apertura
15:49Ucraina, Trump parla come Putin, pagina 2, nuovo schiaffo di Trump, assumi, è stato
15:55un errore, colpa di Biden e Zelensky, quindi la parte anti Putin è totalmente cassata, analisi
16:02di Stefanini, Donald ha dato carta bianca ai piani di Putin e Netanyahu, quindi addirittura
16:09il massacro deciso dai russi è implicitamente autorizzato dagli Stati Uniti che accettano
16:19il traccheggiamento e quindi lasciano che il bullo russo possa menare e aspetta nella
16:24pagina dei commenti e dice ma che oggi Natali Tocci non ce la mettiamo? Ma certo che c'è
16:28Natali Tocci che ci fa sapere che è impegnato in Indonesia, perché voi siete degli strozzetti
16:34eccetera provinciali in Indonesia, scrivo dall'Indonesia dove mi trovo per un convegno
16:40sulle relazioni tra Europa e sud del mondo, e dall'Indonesia che fa? Ci dice che c'è
16:46un orrore darwiniano creato da Donald, questa è la stampa. Aspetta che andiamo su Repubblica
16:54che è un po' meglio, allora l'operazione manipolatoria la trovate lo stesso in prima
17:00nel taglio medio, Casa Bianca dopo la strage, la guerra, colpa di Zelensky, stessa manipolazione
17:06a pagina 8, pure qui espunte le parti anti Putin, la Casa Bianca accusa e la guerra è
17:13Biden e Zelensky, in compenso però c'è uno Stefano Folli che è come sempre più equilibrato
17:22e ci avvicina al viaggio di Meloni e ci descrive la preparazione di Meloni all'incontro con
17:32quale Trump? Un Trump disilluso, spiazzato da Putin? A che stadio di delusione rispetto
17:40al dialogo con Mosca? Meloni tra Dazi e Ucraina, Trump spiazzato da Putin. Andiamo a isolare
17:46un passaggio di Folli. La Premier dovrà capire se alla Casa Bianca siede oggi un Putin disilluso
17:52da Putin e disposto a ricredersi circa la volontà di pace, che l'altro Trump, quello della campagna
17:58elettorale, convinto di mettere d'accordo russi e ucraini nel 24 ore, verrà preso per
18:02buono. Grave errore e imperdonabile sottovalutazione dell'astuzia di Mosca al tavolo del negoziato.
18:08Che il Presidente americano stia cambiando posizione, rientrando nell'albero di una linea
18:13atlantica più tradizionale, è tutto da scoprire. Senza dubbio la tragedia del bombardamento
18:18delle palme ha inferto un colpo molto duro al facile ottimismo filo russo di Trump e dei
18:22suoi consiglieri. Tuttavia siamo ancora nella fase in cui alla Casa Bianca non si ammette
18:27di aver sbagliato scommesse e di nuovo si accettano come oro colato le giustificazioni
18:31russe circa l'errore. Meloni troverà dunque un interlocutore ancora affezionato alle proprie
18:37tesi, anche per una mera questione di orgoglio, eppure meno chiuso nelle proprie convinzioni,
18:42più propenso forse a esaminare un piano B per uscire dal vicolo cieco in cui non solo
18:47l'Ucraina si trova, ma pure le nazioni europee della Nato. E quindi Ford, pur nello scetticismo
18:53suo verso Trump, ti descrive una situazione che ha delle sfumature, che ha delle noblesse.
19:01Il viaggio di Meloni. Allora ci siamo arrivati. Il giornale che ci mette in più veleno è la
19:07stampa che cerca di alimentare la polemica con Salvini, però francamente ci pare una forzatura.
19:16Ecco, Marcello Sorgi firma il suo taccuino, i consigli non richiesti di Salvini, ci si attacca
19:22a una frase in cui Salvini ha detto che Meloni tratti più per l'Italia che per l'Europa,
19:29adesso, oh, ma allora qui si vuole rompere l'unità europea, però francamente sembra veramente
19:35una forzatura. Una forzatura che la stampa accentua invece dicendoci, ah, ma come vanno
19:41bene i rapporti tra la von der Leyen e Meloni. Pagina 7. Contatti Ursula Meloni, visita concordata
19:48con lui. Quindi tutto bene tra Bruxelles e Roma, ma c'è il cattivo Salvini. Questo è il racconto
19:55francamente un po' fumettistico che fa la stampa. A proposito, il convegno di Salvini
20:01buono sul nucleare. Allora, il giornale di riferimento è libero Fabio Rubini, però
20:06bene anche la verità con Giraldo che ha seguito il commento e Belpietro che isola le dichiarazioni
20:15di Descalzi sul Berlino, fanno tanti green, ma poi 26-28% della loro energia la producono
20:22con il carbone e anche il Corriere della Sera fa un buon pezzo a Pagina 12. L'altro
20:29protagonista della giornata è Landini che, vi dicevo, completa il suo giro fra i leader
20:34della sinistra per sostenere il referendum. C'è quello sulla cittadinanza, ma ci sono
20:40poi i referendum sul lavoro promossi dalla CGL. Allora, vi ho detto di Senaldi sul Libero.
20:47L'altro pezzo da guardare, a mio avviso ben concepito, è il commento che fa Arditti
20:53sul Tempo che descrive Landini come l'alleato più prezioso per Meloni. In che senso? Nel
21:01senso che radicalizza le posizioni e non fa allargare il perimetro della sinistra. Vediamo
21:07questo passaggio. Eccolo qua. Perché tra un Landini che vuole abolire le tutele crescenti
21:15e una Meloni che promette stabilità economica, molti moderati non avranno dubbi su chi scegliere.
21:20Il segretario della CGL, nel tentativo di federare l'opposizione, sta costruendo una piattaforma
21:26che rafforza le identità ma non convince le maggioranze. In sintesi, Landini vince il
21:31derby tra Conte Schlein, ma rischia di far perdere tutti sul campo più importante, quello
21:35dell'elettorato. È il federatore di una sinistra che lotta ma non allarga. Il punto di equilibrio
21:42che rassicura i suoi e spaventa gli altri. Una figura centrale, sì, ma che più che unire
21:46le opposizioni con una visione di governo, le spinge verso un terreno di testimonianza
21:51e rigidità. E dunque, dice Artiti, guarda che questa operazione è alla fine un boomerang
21:57per la sinistra. Segnalazioni conclusive. Allora, sono quattro e poi sono un po' curioso.
22:04Allora, come esce, peraltro, tre o quattro giorni dopo i fatti? Quindi, compagni della redazione
22:11del fatto, come la raccontiamo il fatto che Standard & Poor's, l'agenzia di rating, più
22:16Occhiuta, più Arcigna, ha trattato bene l'Italia, addirittura l'ha promossa. Pensa,
22:22pensa, pensa che ti ripensa, come ne usciamo? Dice, beh, ma allora il super bonus non era
22:27un problema. Questa è la genialata del fatto. Pagina 7. Anche Standard & Poor's certifica
22:33che non c'è nessuna coragine super bonus. Quindi, è tutto merito di Giuseppe Gord.
22:39Fantastico il fatto su questo, è strepitoso. Ancora, dice, ma che non la facciamo un'intervista
22:44abusia dell'anticorruzione per dire che le riforme del governo non vanno bene? Stavamo
22:49in pena, mancata due o tre settimane un'intervista del genere. Tranquirli e arriva a colmare
22:55la lacuna la pagina 15 della stampa. Francesco Grignetti, Corte dei Conti, riforma sbagliata,
23:01così si riduce la lotta alla corruzione, lo dice il Presidente dell'autorità anticorruzione.
23:06Quindi, il governo fa male le norme e fa male anche a cambiare la Corte dei Conti, lo dice
23:12Busia. Attenzione, è Francesco Merlo. Allora, la sua rubrica della posta va sempre guardata
23:20per quello che dice e per quello che non dice. Allora, c'è un lettore, Beccaria, che lo
23:26interpella sulla condanna di Castellucci a divi autostrada. Vediamo come la mette Francesco
23:38Merlo, è che ricorderete lirico sui Benetton all'epoca. Per la verità, il processo ha confermato
23:46la fama di accentratore di Castellucci che decideva anche i costi e i tempi delle manutenzioni.
23:52E non c'è dubbio che l'autobus, che aveva una revisione falsa, sia precipitato 40 morti
23:57dal viadotto dell'acqua lunga anche per le negligenze della manutenzione e per l'inareguatezza
24:02delle barriere laterali che non hanno retto. E però, fino a che punto arriva la responsabilità
24:08personale di un amministratore così capo, di un comandante così meticoloso? Oppure,
24:14quando la prova di colpevolezza diventa diabolica? Tanto più che nella tragedia di Avellino si
24:19specchia la tragedia del Morandi, 43 morti, per la quale Castellucci è sotto processo a
24:24Genova. Sul processo di Avellino pesava dunque l'aspettativa generale. Soffiava quel vento
24:31delle moltitudini al quale, secondo Manzoni, che di Beccariere e nipote, i giudici spesso
24:37non resistono. E invece la forza della giustizia è il distacco, ha sempre bisogno di una distanza,
24:43eccetera. Formalmente, poi chissà se a citazione di Beccaria e casualmente il lettore che scrive
24:51si chiama Beccaria, è una bella coincidente, qualcuno potrà dire ma Merlo queste lettere
24:57le riceve, oppure così sono frutto della famiglia? No, semplicemente è un aspetto
25:06laterale. Merlo scrive una cosa ineccepibile, è vero, la giustizia non dovrebbe dipendere
25:13dalla emozione dei familiari delle vittime, questo è pacifico. Però, i Benetton li proteggiamo
25:20e non ne parliamo mai, erano i proprietari delle autostrade, il ponte Morale, però non
25:25ne parliamo. Castellucci è, no, sì, il fatto che lui fosse un accentratore non toglie le
25:32responsabilità, toglie dei manutenitori effettivi. Non facciamoci condizionare dalla rabbia
25:38e allora, diciamo, scurtammo ciò passato, che vogliamo fare? Lungi da noi, avere approcci
25:47giustizialisti, però la sensazione è che con la consueta grande eleganza di Merlo teniamo
25:56liberi da ogni cosa del ponte Morandi e Benettona. Liberiamo pure Castellucci e finiamo a prendere
26:04l'ultimo che si stava al bullone. Va bene, ma magari siamo noi che pensiamo male. Va bene,
26:13ah, dopodiché l'ultima cosa da segnalare è, si vola altissimo, si vola altissimo, intervistona
26:22al ministro Giulio di Tommaso Labbate sul Corriere della Sera, pagina 25. Io in missione per la
26:30destra la cultura non vive di egemonie, i meme sull'infosfera ci stanno, Crozza mi rende
26:37più giovane perché ci sono alcuni passaggi sul linguaggio un po' fumoso del ministro
26:42che poi è stato oggetto di calzonature, Crozza eccetera, però qui quello che preoccupa non
26:48è la forma dell'eloquio di Giulio, ma è la sostanza. Dove ci vuole portare culturalmente?
26:54Aspetta, posso dirle come dovrebbe essere il nostro futuro secondo me? Dice Giulio e
27:05Labbate conciliante dice, certo, dipende dalla parola Giulio che ti spiega che deve fare
27:10l'Italia. Europa e Africa, Unione Europea e Unione Africana insieme incasellate in un unico
27:19blocco. L'Italia sarebbe privilegiata dall'essere esattamente in mezzo. Ecco, quindi, che dobbiamo
27:27fare noi? Ancorarci al mondo occidentale? No, Europa e Africa, Unione Europea e Unione Africana
27:34insieme e l'Italia al centro di questo blocco. E già, quindi tu già prendi il primo colpo
27:39di mattina, ma aspetta che arriva la seconda botta. Le racconto questa cosa. Di recente ho incontrato
27:46l'ambasciatore cinese in Italia. Era contentissimo quando gli ho regalato il mio libro sul fondatore
27:52del Partito Comunista Italiano, Gramsci e Vivo. Alla fine abbiamo chiuso la nostra conversazione
27:57citando Lao Tse. Ecco, ecco, allora, aspetta che ti faccio Europa e Africa insieme e Italia
28:09al centro di questa cosa afro-europea o euro-africana. E poi, grandi dialoghi con l'ambasciatore
28:16cinese su Gramsci e le origini del Partito Comunista. Molto bene, eh? Allora, questa è
28:23l'alternativa culturale di destra. Fermiamoci prudentemente qui, che è meglio. E così abbiamo
28:32maggiori chance di, diciamo, di non perdere il buon umore e di ritrovarci domani mattina
28:39alla stessa partita. Finisce qui la puntata di oggi di Occhio al Caffè e non dimenticate
28:46di prendere Libero in edicola oppure sito liberocotidiano.it oppure tramite app. Buona giornata.
29:02Grazie.