Vai al lettorePassa al contenuto principaleVai a piè di pagina
  • l’altro ieri
Erano i pendolari dei colpi nelle aziende orafe che per un anno hanno seminato il terrore nel distretto dei gioielli più importante d'Europa, sulla rotta fra Galati, una delle principali città della Romania, ed Arezzo, teatro dei loro furti, nei quali, come si vede nel video, usavano mazze e attrezzi per abbattere le porte delle ditte, fare poi il pieno di preziosi nel giro di pochi attimi e scappare prima che arrivassero polizia e carabinieri.Immagini truci, forti, quelle immortatalate dalle telecamere interne delle aziende che sono state poi la base della indagini grazie alle quali è stata sgominata una banda di otto persone, tutti rumeni: due erano stati presi dopo l'ultimo colpo (200 mila euro) alla Fullove di Ponticino, cui si riferiscono le immagini, gli altri sono stati arrestati nei giorni scorsi, in un'operazione congiunta di carabinieri, squadra mobile della polizia e polizia rumena. Il covo al quale si appoggiavano era stato individuato seguendo le tracce dei due primi fermati, il 3 dicembre: a Quarrata, nel pistoiese, in un bed and breakfast nel quale i malviventi facevano base quando erano in Italia per i loro colpi.La cattura dei due primi banditi nei pressi della Fullove ha consentito agli inquirenti di dipanare un filo che nel giro di qualche mese ha consentito di individuare gli altri cinque, ormai tornati in patria per sfuggire alle ricerche. La procura di Arezzo ha chiesto e ottenuto per loro un ordine di custodia cautelare che ben presto è diventato mandato di cattura europeo. A quel punto è scattata l'operazione congiunta fra i carabinieri, la squadra mobile di Arezzo, che hanno inviato dei loro uomini in trasferta a Galati, e la polizia rumena. Le fasi dell'arresto sono state concitate, come si vede anche nel video, con gli agenti che scavalcano una cancellata per arrivare ai malviventi, quattro dei quali sono stati presi, mentre uno è riuscito a dileguarsi. Le perquisizioni hanno consentito di arricchire il quadro delle prove a carico.Per il distretto orafo aretino, teatro solo nel 2024 di ben 26 colpi, è quasi la fine di un incubo, anche se resta almeno un'altra banda non individuata. Ma dai primi arresti in poi di colpi non ce ne sono stati più.

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Grazie a tutti.
00:30Grazie a tutti.

Consigliato