Riccardo Donadon, imprenditore e fondatore di H-Farm - il più grande incubatore italiano di startup - ci racconta la difficile vita dei giovani in Italia che voglio fare imprese e come, nel concreto, riuscire ad avere successo.
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NovitàTrascrizione
00:00Allora, siamo qui per parlare più che altro di imprenditorialità giovanile e insomma tutto
00:17quello che fate anche dentro H-Pharm, perché H-Pharm è uno dei, anzi è il centro di innovazione
00:24più grande d'Europa. Però volevo prima affrontare una questione che secondo me è molto importante
00:29anche alla luce proprio dei dati che sono usciti di recente. Secondo te come come mai o meglio come
00:35mai, da cosa diciamo deriva il fatto che l'Italia è uno dei paesi in Europa con il più alto tasso
00:43di NIT, quindi appunto per chi ci ascolta i ragazzi che non lavorano, non studiano e in
00:49pratica non si danno da fare. Come mai abbiamo questo questo problema in Italia? Cosa è che
00:54sbagliamo? Ma guarda, credo che ci sia, che siano una serie di fattori. È difficile identificare,
01:03probabilmente il fattore più rilevante è una generale scarsa consapevolezza sulle opportunità
01:14che ci sono sul mercato in questo momento grazie all'evoluzione dei sistemi, al digitale,
01:20alla trasformazione digitale. Secondo me un pochino stiamo pagando una formazione che non è stata
01:28completamente all'altezza di quelli che sono i tempi per preparare i giovani a quelle che sono
01:35le opportunità. Io faccio fatica a non pensare che non sia entusiasmante quello che si sta
01:42aprendo, quindi mi sembra impossibile che un giovane oggi non trovi con entusiasmo questo
01:51mondo che nasce e la possibilità di inserirsi creando qualcosa di suo. Poi dopo, e qui se vuoi
01:59è la parte, la componente che può ricadere, mi verrebbe da dire sui giovani che non hanno avuto
02:06l'abilità, diciamo, di andare a cercarsi qualcosa loro direttamente tramite questo strumento potente
02:14che è internet, però probabilmente al 30 per cento perché il rimanente è sulla mia generazione che
02:21non è stata brava a creare i presupposti per far emergere questo tipo di opportunità di fronte a
02:32me. Hai toccato un punto che insomma è anche, credo forse, il punto centrale e poi anche quello
02:39un po' che stai cercando di cambiare anche con H-Pharm, anche col modo di educare perché voi
02:43all'interno di questo centro avete anche appunto una proposta formativa anche molto ampia. Qual è,
02:49secondo te, la prima cosa da cambiare nelle università italiane perché c'è obiettivamente
02:55un problema che si pone all'interno delle nostre università? Guarda, di sicuro il legame con il
03:03mondo del lavoro deve essere intensificato ovunque, sicuramente un tema importante è questo del digital,
03:10creare più consapevolezza, più coscienza di quelli che sono gli strumenti, dare più visibilità alle
03:18opportunità che si aprono. Dall'altro lato, siccome questa cosa qua vale moltissimo anche
03:23verso il mondo del lavoro e quindi verso le imprese che non sono così consapevoli delle
03:28grandi opportunità che ci sono, naturalmente lo sono diventate molto di più in questi ultimi mesi
03:33a causa della pandemia, c'è un tema di contatto tra quello che è il mondo dell'impresa e il mondo
03:43dell'università, dove spesso non c'è questa apertura da parte del mondo dell'università
03:52verso quelli che sono i temi che deve affrontare quotidianamente l'impresa. Quindi credo che,
04:00non perché lo stiamo facendo noi, ma perché credo che sia lo scenario che tutti devono abbracciare
04:08nei prossimi anni, sia fondamentale che i luoghi dove ci si forma siano completamente aperti,
04:16una piattaforma aperta verso il mondo delle imprese che possano in qualche modo entrare,
04:21conoscere i programmi, conoscere i ragazzi il prima possibile e offrire uno spaccato
04:27della realtà molto più contemporaneo con quello che è il percorso di studi.
04:33Direi che tutti questi concetti che hai presentato si avvicinano un po' anche a quello che ha cercato
04:40di dire Draghi, un pochino, dei vari discorsi che ha tenuto una cosa che ha detto che mi ha
04:46anche personalmente colpita, perché credo che sia uno forse dei primi presidenti del consiglio a
04:51dire una cosa così, ha detto che bisogna lavorare anche di più sugli ITIS e quindi bisogna anche
04:56investire su quelli che sono gli studi tecnici, perché obiettivamente, diciamo, c'è la preparazione
05:01liceale, per quanto bella sia, non abbraccia più il mondo del lavoro, però gli italiani,
05:08perché all'estero è diverso, i giovani italiani che scegliono gli ITIS sono pochissimi. Secondo te
05:13perché li comunicano male forse, mi viene da pensare, vengono comunicati male? Assolutamente
05:18sì, c'è un tema di comunicazione e un tema di... c'è un tema sociale che purtroppo non vengono
05:26visti come un qualcosa di figo, ma questo anche dalla mia generazione, quindi dai genitori che
05:34non reputano attraente quel tipo di offerta, che probabilmente deve rinnovarsi completamente e
05:42inserire almeno due tasselli per renderla più interessante, che sono sicuramente l'inglese,
05:48che deve diventare la lingua madre di queste scuole, non bisogna nemmeno pensare che sia un
05:54accessorio, deve essere quasi fosse la prima lingua, e poi il digitale, cioè il digitale deve
06:01essere assolutamente parte integrante di questi tipi di scuole e allora, secondo me, diventano
06:09molto più interessanti, diventano molto più vocational, diventano molto più fighe e fanno
06:15il lavoro che dovrebbero fare in un paese come il nostro, che ha una capacità di creare le cose,
06:22che ha saputo esprimere nei decenni, lì la propria eccellenza, la capacità di fare le cose. Deve
06:31continuare a farlo. Sì, sono davvero d'accordo anche perché, insomma, penso che nel futuro,
06:38insomma, i licei non ci saranno neanche più, ecco, magari il latino lo studi perché è la
06:42tua passione, però di certo credo che, insomma, le scuole del futuro avranno un altro tipo di
06:47impostazione. Allora, appunto, hai affrontato il discorso dell'impresa, appunto, ripeto,
06:52con HVAR fate questo, cioè unite appunto l'impresa con l'istruzione, ma, appunto,
06:57questa è una domanda che mi interessa perché ho conosciuto tantissimi ragazzi,
07:00anche abbiamo intervistato con Manny, che fanno impresa, sono giovanissimi, però la maggior parte
07:06ha deciso di fare impresa all'estero. Visto che, comunque, HVAR è anche una realtà che nasce in
07:11Italia, no? Io ti chiedo, ma perché andare all'estero e non in Italia? È un problema
07:15tipo fiscale oppure ci sono altri problemi per i quali è difficile fare impresa in Italia?
07:21Ma allora, guarda, conosco anch'io tantissimi ragazzi e ne abbiamo visti tantissimi, anche
07:27molti tra i nostri studenti universitari che fanno impresa loro, che fanno start-up, ed è
07:32stupendo da vedere, anche perché esprimono già delle idee che sono molto molto differenti
07:40rispetto a quelle che vedevo 4-5 anni fa, cioè c'è proprio una ventata di cose nuove che è
07:44straordinaria. Tendenzialmente vanno all'estero perché è più facile inserirsi in un contesto che
07:55è più positivo verso quella che è la fase successiva della start-up, ovvero lo scale-up.
08:02Qui nel nostro paese, proprio per questo anello di congiunzione che manca già nella fase scolastica,
08:10oggi, dopo il lavoro che è stato fatto in questi anni, probabilmente non hai più tantissimi problemi
08:16a trovare la finanza, perché ci sono tanti operatori che sono in grado di aiutarti,
08:20però non trovi quella fase di maturazione dell'iniziativa che può dartela solamente
08:28il mercato. Se il mercato è ricettivo verso le nuove idee e le cerca e le compra, tu potrai
08:37dare soddisfazione sia agli investitori che ai ragazzi stessi che cercano la sfida industriale
08:42successiva nel partner che può acquisire. Se invece il territorio non è interessato e cerca
08:51di replicare in casa la cosa, magari dicendo la possiamo fare anche noi, allora a quel punto lì
08:59uccide in partenza questo spirito imprenditoriale che non viene valorizzato. È interessante quello
09:07che stai dicendo, tra le tante cose che hai detto stai praticamente dicendo che è anche un problema
09:11forse di approccio, quindi c'è anche un forse un lato anche psicologico alla cosa. Ma è un tema di
09:18M&A proprio, guarda, nel nostro paese se tu vai a guardare il monte delle transazioni a qualsiasi
09:24livello è qualche ordine di scala più basso di quello che succede all'estero, soprattutto nei
09:30paesi anglosassoni. L'Europa in genere è molto scassa su queste cose, tu hai queste due star che
09:40sono la California, gli Stati Uniti e Israele che alla fine sono linkate tra di loro che soprattutto
09:50nell'ambito della tecnologia crescono per acquisizioni, crescono per acquisizioni di idee
09:58e acquisizioni di talenti, per cui l'acquisizione è un passaggio fondamentale per far evolvere la
10:05propria azienda. Da noi è un po' più complesso perché c'è una cultura che fa fatica a terminare,
10:14che se io compro qualcuno e lo pago e lo faccio ricco diciamo non va bene o comunque c'è una
10:25sorta di invidia sul fatto che ho fatto il successo di qualcun'altro e questo non fa crescere e comunque
10:32c'è poca cultura di M&A, di crescita per acquisizione. Certo, certo. Senti, ti chiedo una cosa che insomma è
10:41anche, ripeto, è anche un altro dei grandi temi insomma che si pongono sulla stampa
10:46nazionale, internazionale, che insomma sono un po' i lavori del futuro, tu l'hai già detto prima,
10:50sicuramente sappiamo che sono sul digitale, ma quali saranno i settori da qui ai prossimi
10:57dieci anni, secondo te anche in base a quello che potete vedere con H-Farm, che daranno più
11:03lavoro e la seconda domanda che ti faccio dopo è se l'Italia è pronta sotto questo punto di vista.
11:10Guarda, allora, anche perché se no sembra che ce l'abbiamo solo su con il nostro paese, l'Europa
11:17non è pronta, quindi non è proprio un tema italiano. L'Italia purtroppo è qualche passo
11:25indietro rispetto a tutti gli altri paesi europei o gran parte dei paesi europei sulle
11:30classifiche di implementazione degli strumenti digitali, in primis l'e-commerce. Adesso sicuramente
11:36questi due anni molto particolari che stiamo vivendo avranno cambiato un po' questi indici,
11:44ci sarà stata sicuramente una spinta molto più forte per andare online e vendere i propri prodotti
11:49online, ma partivamo veramente dal fondo. L'Europa nel suo complesso comunque non è
11:59champion su queste cose qui, non si è buttata in modo forte su questi temi e questo è anche
12:06dovuto al fatto che la nostra economia europea è diversa rispetto all'economia dei paesi nuovi,
12:12dove le cose nuove e quindi il digital in primis hanno assunto uno spazio molto più
12:17rilevante anche per la scala dei paesi stessi dove queste cose sono partite. Comunque le nuove
12:24professioni o comunque le professioni più interessanti oggi sono legate al digital dal
12:30punto di vista della ricerca, cioè oggi trovare dei ragazzi che sappiano programmare è difficilissimo,
12:37trovare degli store manager, dei ragazzi che sappiano aprire questi store online non è
12:46semplice, le aziende fanno molta fatica, l'automazione di tutti i processi di digital
12:52marketing è un tema costantemente aperto in tutte le aziende che stanno cercando di affrontare
13:00queste cose qui nel modo più professionale possibile e non trovano persone. Anche banalmente
13:05i social media che per i ragazzi sono estremamente semplici perché sono entrati a far parte della
13:11loro vita in modo nativo, queste figure qui fanno fatica a essere presenti in tutte le aziende e
13:18tutte le aziende oggi non possono permettersi di non trattare il proprio canale social media che
13:24non è più di qualche oggetto ma è di tantissimi oggetti, quindi c'è una complessità decisamente
13:30più alta e c'è un'impreparazione abbastanza forte. Senti, ti faccio l'ultima domanda che
13:37sembra la più semplice ma in realtà secondo me è la più difficile. Un giovane oggi che cosa deve
13:42fare per costruirsi un futuro lavorativo solido? Perché si parla tanto di percorsi di studi però
13:50poi alla fine il sodo è che si deve mantenere e che comunque devi fare qualcosa insomma per
13:56andare avanti. In una lettura generale deve essere estremamente curioso, cioè non deve
14:06assolutamente darsi per soddisfatto di fronte a nessuna delle cose che gli passano di fronte
14:15perché andare in profondità e non rimanere in superficie è proprio un must in un mondo che
14:22sta aprendosi a tantissime cose per cui che si parli di cryptocurrency piuttosto che di
14:32blockchain piuttosto che di qualsiasi cosa lì ci sono tantissime opportunità però bisogna
14:37scendere un pochino, comprendere, capire come funziona. Poi sicuramente provare a cercare un
14:49percorso formativo che ti possa proiettare il prima possibile all'interno di un contesto
14:56lavorativo perché di sicuro uno dei modi per entrare oggi nel mondo del lavoro è fare esperienza
15:07quindi cercare di mettere subito le proprie abilità a confronto con quello che è il mercato. E poi
15:15per come la vedo io i giovani d'oggi devono ragionare da generazione di oggi quindi cercare
15:23un lavoro solito come si intendeva nella mia generazione non c'è più, devi trovare una sfida
15:30che ti piace, su cui ti proietti per 4-5 anni o un po' di più ma non tanto di più, cioè 5 anni
15:40la faccio al massimo, cerco di portare a casa il miglior risultato possibile e poi mi lancio in
15:47un'altra sfida. Io se potessi tornare giovane cercherei di tenere un ritmo di 5 anni, 5 anni,
15:535 anni e di fare più cose possibili aggregandomi di volta in volta con le persone più in gamba
15:59che conosco o con cui vengo in contatto per risolvere qualcosa di importante. Importante
16:07per me che non deve essere per forza di cose da space economy dove ci sono gli ambiti di crescita
16:13mostruosi ma magari ci arriveranno in pochi, possono essere anche delle cose estremamente
16:18piccole, estremamente artigianali e farle al massimo. A me negli ultimi giorni mi è dispiaciuto
16:25moltissimo per il fondatore di Miele Tun che faceva il miele e lui è un esempio straordinario
16:33di un qualcuno che si è inventato un mondo su una cosa che esiste da sempre, il miele. Quindi
16:42ci sono spazi enormi su tutto, sapendo fare queste cose fatte bene si può fare innovazione ovunque.
16:53Diciamo che sono più le skills che forse concentrarsi di più forse su quello che ho
16:59capito forse quello che hai detto, concentrarsi di più su quelle che sono le skills piuttosto
17:03che su quello che poi sarà il lavoro, concentrarsi più sulle competenze su quello che sai fare poi
17:08le applichi a tutti i settori. Esatto, assolutamente.