• 3 settimane fa
00:00 Inizio
04:11 La carica delle start-up, Roma e Lazio in vetta alla classifica delle nuove imprese. In collegamento Luciano Mocci, Direttore Generale Federlazio
24:29 Sanità, il Tar: gli operatori sanitari non possono sostituire gli infermieri. In collegamento Maurizio Zega, Presidente Opi Roma

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Trascrizione
00:00Extra, tutti i colori
00:05dell'attualità, con Claudio
00:08Michalizio. Tornati a destra,
00:10tra gli elementi che tengono
00:12d'occhio gli economisti per
00:14capire lo stato di salute di un
00:16sistema economico, la sua
00:18vivacità, c'è l'andamento delle
00:21aperture di nuove imprese che di
00:24solito anche nei momenti più
00:26complicati continuano, ci sono
00:29altre che chiudono. Negli ultimi
00:31mesi, dicono le statistiche,
00:32soprattutto le aziende con un
00:34alto tasso di innovazione, le
00:36cosiddette start-up, hanno
00:38confermato particolare
00:40dinamismo e Roma e la regione
00:43Lazio hanno un ruolo di primo
00:45piano a livello nazionale. Di
00:47questo parliamo in questa
00:48puntata di Extra, cercheremo di
00:50capire quali sono le start-up.
00:52Oggi cercheremo anche di capire
00:54quali insidie incontrino questi
00:56imprenditori e come sia
00:58possibile aiutarli nella loro
00:59attività quotidiana, soprattutto se
01:02l'autunno all'orizzonte è davvero
01:04caldo, come dicono alcuni
01:06indicatori. Silvia Corsi con la
01:08sua copertina e poi vi presento
01:10l'ospite di oggi.
01:12Il fenomeno complice la
01:13terminologia esotica sembra esploso
01:15negli ultimi tempi, ma in realtà le
01:17start-up sono sempre esistite.
01:19Letteralmente, secondo il
01:21vocabolario, il termine di
01:22derivazione anglosassone significa
01:24partire, mettersi in moto e indica
01:27la fase iniziale di avvio delle
01:28attività di una nuova impresa, di
01:30un'impresa appena costituita o che
01:32si è appena quotata in borsa, finendo
01:34poi per indicare in senso lato nel
01:36linguaggio comune qualunque nuova
01:38azienda. E dunque, se è vero che le
01:40attività commerciali o industriali
01:42sono sempre nate e morte ogni anno,
01:44il fenomeno delle start-up ha
01:46riacceso l'attenzione soprattutto
01:48verso le iniziative imprenditoriali
01:50promosse dai giovani. Inizialmente
01:52erano in particolare le imprese
01:54legate al mondo digitale, della
01:56cosiddetta new economy, poi si è
01:58scoperto che le nuove generazioni
02:00investono le proprie idee e le
02:02proprie energie anche nei settori
02:04tradizionali dell'economia, dall'agroalimentare
02:06al manifatturiero, ma sempre con la
02:08giusta dose di innovazione per
02:10offrire servizi e prodotti sempre
02:12più in grado di stare al passo con i
02:14tempi e rispondere meglio alle
02:16esigenze dei clienti. Un boom,
02:18quello delle start-up, che arrettono
02:20nonostante tutto anche alle tensioni
02:22del periodo, segnato prima dalla
02:24pandemia e poi dal rincaro energetico
02:26e delle materie prime. Dopo tre anni
02:28di passione, i dati ora inducono
02:30all'ottimismo. Secondo un report del
02:32Ministero delle Imprese e del Made in
02:34Italy, Info Camere e Union Camere,
02:36al primo aprile 2023 le imprese
02:38innovative in Italia erano poco
02:40più di 14.000, con un incremento
02:42del 7,8% rispetto
02:44al 2022.
02:46E a Roma e Lazio fanno davvero
02:48la differenza, perché la capitale
02:50è il primato delle attività operative,
02:52che rappresentano l'11%
02:54del totale nazionale, mentre
02:56la regione è seconda soltanto dopo
02:58la Lombardia. Un patrimonio
03:00insomma di nuove energie per il comparto
03:02industriale, che però ha bisogno di
03:04particolare attenzione, anche perché
03:06rappresenta davvero il futuro dell'imprenditoria
03:08locale, costretta a fare i conti
03:10nel frattempo con le tante
03:12difficoltà che anche le aziende più
03:14navigate faticano a gestire.
03:18Allora, conferma di come davvero
03:20queste start-up possano svolgere
03:22un ruolo strategico anche per il
03:24futuro? C'è il fatto che a Roma
03:26da poco è nata Federlazio
03:28Startup, una community,
03:30un network di imprese
03:32che sotto legida di Federlazio
03:34vuole proprio sviluppare
03:36e aiutare queste nuove
03:38generazioni di imprenditori. Noi siamo
03:40collegati con Luciano Mocci,
03:42che è il direttore generale di Federlazio.
03:44Bentornato a Estra, direttore.
03:46Buonasera.
03:48Buonasera a voi.
03:50Intanto è un dato interessante, perché
03:52molto spesso, insomma, si
03:54tende a deprimersi
03:56quando si trattano i temi economici.
03:58Invece scoprire che anche a Roma,
04:00in tutto il Lazio, vi sia
04:02questo primato per questa
04:04nuova generazione di imprese, credo
04:06che sia un segnale davvero positivo per
04:08l'economia intera, non soltanto per
04:10questo comparto.
04:12Allora, sicuramente così rappresenta
04:14un elemento di
04:16superficienza che ci fa
04:18bene sperare per il futuro.
04:20Quindi noi abbiamo pensato come
04:22associazione di dare una mano a questa
04:24realtà in continua
04:26evoluzione. Tra l'altro siamo
04:28riusciti nel corso degli
04:30ultimi anni a superare un gap
04:32enorme che avevamo con Milano e con
04:34la Lombardia. Ormai siamo
04:36alle costole, anche perché nel corso
04:38degli ultimi anni si è venuto a
04:40creare un habitat
04:42favorevole alla nascita
04:44di nuove imprese.
04:46Purtroppo però
04:48bisogna anche dire,
04:50e non a caso è nata
04:52questo network all'interno di Federlazio,
04:54l'ottanta per cento di queste nuove
04:56attività muore
04:58durante i primi due anni di vita
05:00per una serie di circostanze
05:02che vanno dalla mancanza di
05:04finanziamenti, dalla capacità
05:06di non stare, nonostante un buon
05:08prodotto, di non avere la capacità di
05:10posizionarlo sui mercati,
05:12di non avere la capacità di fare
05:14una buona comunicazione.
05:16Quindi ci sono degli elementi
05:18positivi, ma allo stesso
05:20tempo anche ci sono dei
05:22ritorni non sempre altrettanto
05:24positivi. Quindi nasce questa
05:26rete, questa network di
05:28imprese proprio per
05:30confrontarsi, proprio per
05:32aiutarsi a sostenersi
05:34vicendevolmente all'interno di una
05:36struttura come Federlazio che
05:38ha cinquant'anni di vita e rappresenta
05:40aziende mature. Noi che cosa
05:42vogliamo fare, in poche parole,
05:44all'interno di questo nuovo network?
05:46Da una parte dare voce
05:48alle numerose, sempre più
05:50start-up presenti sul territorio
05:52dando veramente un volto
05:54a chi opera
05:56nel cercare di
05:58crearsi un mestiere
06:00e allo stesso tempo offrire
06:02un servizio, un prodotto
06:04ai cittadini ma alle stesse
06:06imprese. Dall'altro lato
06:08vogliamo anche che
06:10queste start-up
06:12possano confrontarsi
06:14anche con imprenditori maturi
06:16che tra l'altro hanno sicuramente
06:18una capacità imprenditoriale in più
06:20rispetto alle nuove imprese
06:22hanno una capacità economica finanziaria
06:24sicuramente più
06:26importante rispetto alle giovani imprese
06:28dall'unione, dal
06:30confronto
06:32di queste due realtà
06:34ne può trarre beneficio sia al
06:36giovane imprenditore,
06:38al giovane start-up paro come diciamo qui
06:40a Roma, ma anche allo stesso tempo
06:42all'impresa matura che ha
06:44capacità economica finanziaria, capacità
06:46di fare imprese e caso mai
06:48in alcuni casi non ha l'idea.
06:50Questa è la scommessa sulla quale
06:52stiamo puntando.
06:54Verrebbe da dire che è quasi un patto
06:56generazionale, mi perdoni se
06:58uso questa espressione un po' logora,
07:00un po' abusata forse,
07:02ma anche le aziende che hanno
07:04le spalle hanno comunque la necessità
07:06in qualche modo sempre
07:08di investire, di guardare al futuro,
07:10di innovarsi ed evidentemente
07:12aver creato all'interno
07:14di Federlazio una
07:16culla per
07:18nuove start-up può anche essere un modo
07:20per contaminare questi
07:22due mondi.
07:24Lei diceva che è un settore in
07:26forte evoluzione nella città di Roma,
07:28ma che molto spesso si infrange
07:30con tutte le insidie che oggi
07:32il nostro Paese riserva
07:34al fatto di fare impresa. Intanto,
07:36in quali ambiti in modo particolare
07:38Roma
07:40registra il maggior numero di imprese,
07:42di start-up?
07:44Soprattutto nel mondo dei servizi.
07:46Quindi sono aziende
07:48che inventano
07:50dei nuovi prodotti o dei nuovi
07:52servizi proprio
07:54a servizio della collettività
07:56oppure del sistema
07:58economico nelle diverse
08:00espressioni. Quindi è una realtà
08:02variegata, effervescente
08:04che produce
08:06idee in alcuni casi veramente
08:08fortemente innovative,
08:10in altri casi idee più tradizionali
08:12però è chiaro che si muovono
08:14tutte sotto la spinta della
08:16novità, dell'innovazione.
08:18Pertanto diventa essenziale
08:20in un mondo
08:22in continua evoluzione che i due mondi,
08:24il mondo maturo e il
08:26mondo
08:28giovanile che rappresenta
08:30ma non soltanto giovanile, che rappresenta
08:32idee
08:34innovative, si incontrino,
08:36si confrontino
08:38e poi possono
08:40insieme sviluppare
08:42progetti, prodotti,
08:44servizi che possono avere
08:46una capacità di imposizione sui
08:48mercati, ahimè sempre più
08:50difficili, di poter trovare
08:52una giusta collocazione.
08:54Senta, la
08:56composizione, diciamo così, di
08:58questo parterre di imprese, abbiamo capito
09:00i settori, diciamo così,
09:02merceologici in cui operano, c'è anche
09:04un profilo di chi sono gli
09:06start-up pari, uso
09:08l'espressione che usava lei prima,
09:10di Roma e del
09:12Lazio e soprattutto la componente
09:14femminile, noi sappiamo che
09:16molto spesso ha difficoltà a vedere rappresentata
09:18nelle iniziative economiche
09:20italiane, in questo settore
09:22c'è qualche eccezione o
09:24c'è un trend che si vedono anche in altri
09:26ambiti? Allora, per quanto
09:28riguarda la composizione, sono giovani
09:30ma non soltanto giovani. Chiaramente
09:32la strana maggioranza dei casi siamo
09:34in presenza di attività
09:36inventate, uso questo
09:38termine, uno a caso, da giovani che si
09:40mettono insieme ed elaborano
09:42idee innovative. C'è anche
09:44una componente femminile che sta crescendo
09:46e tra l'altro è in linea anche con il dato
09:48nazionale, si può fare sicuramente
09:50molto, molto di più, ma
09:52sta crescendo questa
09:54realtà che
09:56tra l'altro rappresenta uno
09:58stimolo anche importante
10:00nel fare impresa. Non dimentichiamoci
10:02che le donne rispetto a noi
10:04maschietti hanno una marcia in più, io lo dico
10:06sempre, che molte
10:08volte
10:10sempre produce effetti
10:12decisamente positivi
10:14nel fare impresa.
10:16Direttore, lei
10:18chiedo di pazientare un attimo, io devo
10:20la pubblicità, rientro con lei
10:22a parlare di Maker Faire Rome, che è
10:24un evento che tra poche settimane
10:26manca ancora, per la verità
10:28quasi un mesetto, ma tornerà
10:30e farà davvero di
10:32Roma la capitale anche del
10:34settore delle start-up e delle imprese innovative
10:36e poi vedo
10:38alle spalle sue uno
10:40slogan che ci fa capire come
10:42anche Federlazio sia in prima linea
10:44per sostenere la candidatura
10:46di Roma all'Expo del
10:482030, mi piacerebbe nei minuti
10:50che ci restano dopo la pausa
10:52provare a capire anche che
10:54aria tira negli ambienti delle piccole
10:56e medie imprese nei confronti di questo che è
10:58un traguardo davvero molto importante
11:00non solo per la capitale ma per l'economia
11:02nazionale. Ne parliamo tra un attimo.
11:06Bentornati a destra
11:08in questa puntata.
11:10Stiamo testando il livello
11:12di salute di un comparto
11:14specifico dell'economia, quello
11:16che con un
11:18termine mutuato dall'inglese ormai
11:20chiamiamo nella
11:22nostra quotidianità le start-up
11:24sono tutte quelle imprese che hanno un'altissima
11:26dose di innovazione
11:28che sono state un
11:30motore molto importante anche
11:32nei momenti più complicati per l'economia
11:34italiana e che vedono a Roma
11:36e nel Lazio un primato
11:38perché nel 2023 tra
11:40le regioni che hanno vissuto
11:42in positivo questo fenomeno di
11:44innovazione ci sono proprio
11:46i nostri territori. Luciano Mocci
11:48che è collegato dalla sede di Federlazio
11:50lui è il direttore generale ci spiegava
11:52quali sono le complessità che oggi
11:54si incontrano quando
11:56si vuole fare impresa
11:58e se è le prime armi ma c'è
12:00un evento che già da qualche edizione
12:02ormai vede Roma davvero capitale
12:04di questo mondo
12:06particolare perché c'è questa
12:08Kermesse che torna dal 20 al
12:1022 ottobre
12:12è la propria fiera
12:14dedicata a questo mondo
12:16Certo
12:18ma quando dicevo
12:20prima durante la nostra
12:22piacevole conversazione
12:24che Roma negli ultimi anni
12:26è riuscita a superare
12:28un divario molto forte
12:30con la Lombardia e con Milano
12:32è dovuta anche ad una serie di eventi
12:34ed una serie di strumenti che abbiamo messo
12:36a disposizione da Regione Lazio
12:38la Casa Retromaggio, i soggetti
12:40pubblici
12:42che hanno permesso
12:44a questo territorio di esprimersi
12:46al meglio sull'innovazione
12:48uno di questi soggetti è sicuramente
12:50quello che come
12:52Camera di Commercio, come l'azienda
12:54speciale Nova Camera
12:56abbiamo messo in campo ormai
12:58da undici anni, l'anno scorso abbiamo
13:00festeggiato il decennale
13:02che è Maker Faire
13:04Edition European
13:06European Edition
13:08che è una piattaforma
13:10attraverso la quale
13:12si incontrano inventori, maker
13:14startup
13:16pari, voglio continuare a chiamarli così
13:18in maniera simpatica
13:20che producono
13:22idee, che producono eventi
13:24tra l'altro è una fiera un po' particolare
13:26perché non è aperta soltanto e solamente
13:28agli addetti del lavoro, ma è
13:30un evento aperto
13:32alle famiglie, infatti
13:34negli stand si vedono
13:36studenti, bambini piccoli
13:38perché tra l'altro è anche importante
13:40inculcare nelle nuove
13:42nuovissime generazioni l'idea
13:44del fare, l'idea
13:46dell'inventare qualcosa
13:48dello sviluppare
13:50la fantasia
13:52è un
13:54evento importantissimo
13:56nel giro di dieci anni
13:58ha raggiunto livelli
14:00importantissimi tra l'altro dagli stessi
14:02inventori di Maker Faire
14:04questa piattaforma che nasce
14:06negli Stati Uniti nel 2006
14:08si è sviluppata poi in tutto
14:10il mondo, ci sono diverse
14:12Maker Faire sparse in tutto il mondo
14:14quella di Roma è diventata la prima
14:16Maker Faire a livello mondiale
14:18e di questo con un pizzico
14:20di orgoglio ne siamo
14:22ben felici, quest'anno
14:24dopo l'esperienza Covid
14:26dove una serie di restrizioni
14:28non hanno fermato
14:30la macchina Maker Faire ma
14:32abbiamo fatto una edizione virtuale
14:34poi abbiamo fatto un paio di edizioni
14:36al gazzometro
14:38proprio per contenere
14:40la massa di visitatori
14:42pensate che prima della Covid
14:44noi abbiamo raggiunto
14:46la soglia, superata la soglia delle
14:48centomila presenze nel giro
14:50di tre giorni
14:52quest'anno ritorniamo in fiera quindi
14:54uno sforzo incredibile
14:56ci attendiamo circa
14:58mille espositori
15:00ci saranno incontri
15:02ci saranno
15:04seminari
15:06ci sarà di tutto
15:08quello che uno vuole
15:10sapere e conoscere
15:12a livello di innovazione
15:14quindi vi invito veramente a partecipare
15:16a questo evento che
15:18come diceva giustamente lei
15:20farà diventare
15:22Roma per tre giorni
15:24la capitale dell'innovazione
15:26non a livello nazionale ma a livello
15:28internazionale
15:30questa è davvero una bella iniziativa
15:32una bella occasione anche per
15:34accostarsi a questo mondo emergente
15:36che ormai diciamo così
15:38forse anche gli sta stretta la definizione di
15:40essere emergente
15:42che è quello delle aziende dove c'è
15:44un'alta dose di innovazione
15:46abbiamo capito che questo è un ambito
15:48che deve riguardare anche le altre imprese
15:50quelle per così dire tradizionali
15:52direttore noi siamo alla ripresa
15:54dell'attività dopo un periodo
15:56di vacanza
15:58come vuole la tradizione
16:00la politica ha già tutta la testa sulla manovra
16:02di governo che deve essere
16:04licenziata entro il 31 dicembre
16:06ed è evidente che si presta
16:08maggiore attenzione allo stato di salute
16:10dell'economia generale
16:12l'altro giorno confermava
16:14come dopo un buon inizio
16:16ci sia stato un rallentamento del prodotto
16:18interno lordo, le posso chiedere
16:20da quel osservatorio privilegiato
16:22che è rappresentato da Federlazio
16:24come vedete il contesto
16:26economico italiano alla luce
16:28anche poi di tutto quello che accade fuori dai confini nazionali?
16:32Non le nascondo che siamo
16:34preoccupati, è un ritorno
16:36dalle fere non semplice
16:38perché come diceva giustamente lei
16:40i dati tirati fuori
16:42proprio presentati pochi giorni fa
16:44dall'Istat confermano
16:46una situazione di difficoltà
16:48il PIL che non
16:50cresce più come speravamo
16:52i livelli di occupazione
16:54chiaramente decrescono
16:56addirittura dal
16:58così come non era più
17:00successo dal novembre del
17:022022 erano stati
17:04sempre in crescita invece adesso
17:06c'è uno stop di meno
17:0873 mila unità nell'ultimo
17:10trimestre presa in considerazione
17:12è una situazione di difficoltà
17:14che continua a
17:18contaggiare non soltanto il settore
17:20manufatturiero che è in
17:22difficoltà dall'inizio dell'anno
17:24ma anche i servizi
17:26lo stesso turismo sul quale
17:28puntavamo molto
17:30alla luce dei primi risultati
17:32della stagione estiva che sta
17:34finendo ci dicono che qualcosa non ha
17:36funzionato e che purtroppo
17:38quello che tutti ci aspettavamo
17:40non è arrivato
17:44tra l'altro c'è anche l'agricoltura con tutto quello che è successo
17:46a livello anche
17:48meteorologico quindi è una situazione
17:50veramente di
17:52affaticamento
17:54speriamo perché il compito
17:56nostro è sempre quello di guardare
17:58il bicchiere mezzo
18:00vuoto ma sempre con attenzione
18:02che
18:04il governo faccia una serie
18:06di passi importanti
18:08che possa permettere
18:10anche in funzione delle
18:12turbolenze che ormai
18:14sono datate
18:16che provengono da oltre i confini
18:18diano quella serenità
18:20quella certezza che il sistema
18:22economico produttivo
18:24del nostro paese ha bisogno
18:26che purtroppo al momento non ha
18:30senta molti guardano
18:32con speranza e
18:34ottimismo a due
18:36scadenze che riguardano da vicino
18:38la città di Roma una è certa
18:402025 è dietro l'angolo
18:42il giubileo che potrebbe avere un impatto
18:44economico sul prodotto interno
18:46lordo sia per le grandi infrastrutture
18:48che già sono
18:50cantierizzate nella città di
18:52Roma e che si spera di riuscire a inaugurare
18:54da qui a pochi mesi sia perché
18:56ovviamente questo significa una
18:58marea di pellegrini e poi c'è la sfida
19:00del 2030 che ovviamente
19:02Federlazio in quanto
19:04associazione
19:06che raggruppa gli interessi e i
19:08valori della piccola e media impresa
19:10caldeggia con particolare attenzione
19:12le posso chiedere anche qui
19:14dal vostro punto di vista Roma come
19:16si sta approcciando a
19:18queste due scadenze molto
19:20importanti fino al prossimo autunno
19:22non sapremo se verrà
19:24concessa l'organizzazione
19:26dell'espo però certo
19:28fino all'ultimo ci si spera perché potrebbe
19:30essere davvero una grandissima opportunità
19:32allora
19:34intanto forse è il
19:36caso di allargare
19:38le opportunità che questo
19:40territorio
19:42potrebbe avere, in alcuni casi sono certi
19:44in altri casi c'è un grosso punto interrogativo
19:46che sono rappresentate
19:48non soltanto dal giubileo 2025
19:50e ci siamo, dall'opportunità
19:52di Roma Expo 2030
19:54dai fondi del PNRR
19:56non dimentichiamoci anche questo
19:58dai fondi strutturali
20:00che sono veramente miliardi
20:02pesante per questo territorio
20:04in più nel 2033
20:06con un altro giubileo straordinario
20:08per il bimillenario
20:10della resurrezione
20:12di Cristo. Quindi
20:14sono dieci anni che se gestiti
20:16bene, se i fondi dovessero
20:18arrivare e se gestiti bene
20:20potrebbero veramente dare
20:22una grossa opportunità di rilancio
20:24dell'economia, dell'occupazione di
20:26questo territorio ma allo stesso tempo
20:28potrebbero permettere anche a
20:30Roma e all'interritorio
20:32circostante di dotarsi
20:34di una rete infrastrutturale
20:36di un adeguamento
20:38tecnologico adeguato
20:40ai tempi che stiamo
20:42vivendo. Come Federlazio
20:44noi abbiamo aderito
20:46sin da subito alla
20:48Fondazione Expo 2030
20:50stiamo lavorando
20:52adacremente in queste ore per cercare
20:54di arrivare ad un
20:56risultato positivo
20:58quindi facendo diventare
21:00la candidatura
21:02non più candidatura ma
21:04il luogo dove
21:06si andrà a svolgere
21:08l'Expo 2030
21:10un evento che per Roma e per l'intero
21:12territorio regionale ma come diceva giustamente
21:14lei per l'intero paese potrebbe
21:16rappresentare una
21:18tu importante per
21:20ridare fiato all'economia
21:22del nostro paese dopo
21:24anni difficilissimi e tra l'altro
21:26che stiamo ancora scontando
21:28in parte
21:30Io ringrazio Luciano Mocci
21:32il dottore generale di Federlazio
21:34grazie anche per queste notizie
21:36che abbiamo trattato in apertura
21:38l'ottimismo che arriva sentendo parlare
21:40di nuove imprese che nonostante
21:42le avversità nonostante anche si
21:44sappia che questo è un paese un po' ostile
21:46a chi fa impresa lo dico
21:48a titolo personale
21:50ma credo di interpretare senza
21:52voler far polemica anche
21:54il sentimento di una buona
21:56fetta degli imprenditori sapere che ci
21:58sono tanti giovani ma non
22:00solo che continuano a
22:02credere nelle proprie idee a investire
22:04risorse e energie
22:06credo che sia un segnale di vitalità di cui davvero
22:08c'è bisogno e poi
22:10in bocca al lupo per l'autunno che
22:12ci attende perché
22:14tra caro bollette insidie varie
22:16è evidente che la vostra categoria
22:18stia aspettando risposte
22:20concrete da parte della politica
22:22torneremo a parlare di questi argomenti se vorrete
22:24io la ringrazio intanto per essere stato
22:26con noi e le auguro un buon lavoro
22:28grazie grazie buona serata
22:30a voi tutti grazie grazie
22:32luciano mocci di federlazio
22:34adesso c'è un'altra pausa pubblicitaria
22:36poi torniamo insieme restate con noi
22:42e adesso cambiamo argomenti
22:44le strutture sanitarie
22:46italiane in modo particolare quella del
22:48settore pubblico sono in forte
22:50difficoltà per la carenza
22:52di organico questo riguarda per
22:54le figure dei medici ma anche
22:56per esempio del personale
22:58infermieristico ce ne siamo accorti
23:00durante i mesi drammatici
23:02della pandemia
23:04dopo l'emergenza da più parti
23:06si era chiesto l'intervento
23:08affinché la politica prendesse
23:10atto della necessità
23:12di potenziare gli organici
23:14ma come spesso accade
23:16invece di affrontare il problema
23:18in modo più compiuto talvolta si è
23:20deciso come dire di provarci
23:22vi presento il nostro ospite
23:24Maurizio Zega che è il presidente
23:26dell'ordine delle professioni infermieristiche
23:28di Roma
23:30buonasera e bentornato a Estra
23:32buonasera e grazie
23:34per l'invito a voi
23:36perché ho detto forse in modo un po'
23:38maldestro che talvolta per trovare
23:40soluzione alla carenza di organico
23:42uno ci ha approvato perché abbiamo
23:44sentito che
23:46in molte strutture per esempio si
23:48chiamano i medici a gettone
23:50quelli che attraverso
23:52magari dei subappalti affidati
23:54a società esterne vanno a coprire
23:56i turni laddove non vi sia
23:58personale inorganico
24:00in grado di farlo ma nel caso
24:02degli infermieri talvolta le direzioni
24:04degli ospedali, le direzioni sanitarie
24:06hanno cercato di coinvolgere
24:08altre figure professionali con
24:10altre qualifiche
24:12peccato che così facendo sono incorsi
24:14in una dura pronuncia da parte
24:16del TAR tra l'altro su un ricorso
24:18che proprio la vostra organizzazione
24:20ha presentato. Gli operatori
24:22sociosanitari non possono
24:24banalizzo, essere spacciati per
24:26infermieri. Per quale motivo?
24:30Perché l'operatore
24:32sociosanitario è un
24:34operatori appunto
24:36con una formazione
24:38basica
24:40nel senso che fa una formazione
24:42di circa
24:44450 ore
24:46e di teoria
24:48150 di
24:50pratica
24:52a differenza di un infermiere
24:54che invece è un professionalista laureato
24:56con laurea
24:58triennale se non addirittura
25:00magistrale, quindi
25:02è una differenza sostanziale.
25:04Inoltre, e questo
25:06in pochi lo sanno anche
25:08tra gli addetti ai lavori,
25:10il personale OSS
25:12non è personale
25:14sanitario
25:16ma è
25:18ad indirizzo sanitario.
25:20Quindi, perché?
25:22Perché la loro formazione
25:24avviene a livello regionale
25:26e non nell'assessorato della
25:28salute, ma nell'assessorato
25:30della formazione.
25:34Quindi sono due cammini totalmente
25:36diversi. Attenzione,
25:38non è soltanto il rispetto
25:40formale
25:42di requisiti, quello che
25:44le professioni
25:46infermieristiche hanno rivendicato
25:48facendo questo ricorso al TAR,
25:50ma anche qualcosa di sostanziale.
25:52Voi capite che il medico
25:54ha un suo ruolo, una sua formazione,
25:56abbiamo imparato come
25:58l'infermiere
26:00abbia delle competenze
26:02che gli permettono molto spesso di
26:04mandare avanti interi reparti
26:06anche
26:08affiancandosi a pieno titolo
26:10al medico. Voi capite che sostituire
26:12queste due figure con un personale
26:14che non ha adeguata formazione
26:16significa in qualche modo
26:18mettere a repentaglio anche la salute
26:20dei pazienti. Quindi voi quando avete
26:22fatto questa istanza al TAR
26:24di fatto l'avete fatto nell'interesse di
26:26noi cittadini.
26:28Allora guardi, se vuole le posso
26:30rappresentare proprio la storia.
26:32Quando la giunta Zingaretti
26:34ha realizzato questa delibera
26:36di giunca
26:38dove appunto
26:40le
26:42mansioni dell'OSS andavano
26:44oltre a quanto stabilito
26:46dall'accordo Stato-Regioni del 2001
26:48noi lo abbiamo fatto
26:50subito presente
26:52e abbiamo chiesto immediatamente
26:54la modifica di questa
26:56delibera di giunta.
26:58Di tutta risposta
27:04la giunta regionale ha fatto invece
27:06una circolare
27:08con la quale venivano
27:10spiegati quali erano le competenze
27:12dell'OSS
27:14che andavano un po' ad addrizzare
27:16diciamo
27:18la stortura
27:20della delibera.
27:22Il problema è che noi abbiamo fatto presente
27:24alla giunta
27:26che una delibera
27:28ha
27:30una forza di legge
27:32da un punto di vista del
27:34gerarchia delle fonti
27:36ma è invece
27:38una circolare
27:40a una forza interna
27:42alla regione, non è
27:44estendibile
27:48all'organizzazione
27:50sanitaria regionale.
27:52Quindi gli abbiamo chiesto di prevedere
27:54il cambio con
27:56una nuova delibera
27:58questo non è mai accaduto
28:00nel corso dell'anno
28:02e quindi noi abbiamo fatto il ricorso.
28:04Stiamo parlando del
28:062018
28:08nel 2019
28:10noi abbiamo fatto il ricorso
28:12e siamo
28:14andati a confronto
28:16anche lo scorso
28:18anno
28:20con la precedente giunta
28:22chiedendo che venisse
28:24fatta la delibera,
28:26ci era stato detto che sarebbe stata fatta
28:28entro il 31-12
28:30dello scorso anno,
28:32non è mai avvenuto, quindi noi siamo andati
28:34a quel punto a giudizio.
28:36Come avete potuto constatare
28:38il TAR ci ha dato pienamente
28:40ragione sia nella sostanza
28:42e cioè che la delibera
28:44di giunta è andata oltre a quello
28:46che era l'accordo Stato-Regioni
28:48del 2001 che definisce le competenze
28:50di questa figura
28:52non sanitaria, ma come diceva
28:54l'interizzo sanitario, ma soprattutto
28:56ha dato torto alla regione anche
28:58sull'aspetto formale
29:00e cioè di aver cercato
29:02di tamponare
29:04la situazione con una
29:06circolare
29:08interna.
29:10Ecco, in realtà
29:12questo modus operandi
29:14voi dite è un
29:16tentativo per
29:18aggirare il vero problema
29:20che è quello di organici
29:22fortemente sottodimensionati
29:24per i quali da tempo
29:26ordini professionali come il vostro chiedono
29:28nuove assunzioni
29:30anche nell'interesse del corretto
29:32funzionamento dei reparti. Ecco,
29:34da questo punto di vista si sta
29:36muovendo qualcosa perché è evidente
29:38che mettere un operatore socio
29:40sanitario per i motivi che sin qui abbiamo
29:42detto e senza voler mancare
29:44di rispetto al lavoro di nessuno, sia chiaro,
29:46non è la soluzione giusta. Ecco,
29:48concretamente
29:50al di là di qualche espediente si sta cercando
29:52di dare una risposta
29:54a questa richiesta che voi in più
29:56occasioni avete evidenziato.
29:58Guardi, il problema
30:00è strutturale, come abbiamo avuto
30:02modo già di confrontarsi con lei,
30:04il problema è strutturale,
30:06nel senso che non
30:08si tratta del
30:10discorso esclusivo
30:12del riconoscimento economico.
30:14Per carità di Dio, il riconoscimento economico
30:16è una parte importante
30:18del riconoscimento della professionalità
30:20dell'individuo, ma quello che noi
30:22diciamo da troppo tempo ormai
30:24è che non è riconosciuta
30:26la professionalità degli infermieri.
30:28Gli infermieri studiano
30:3010-12 anni per
30:32professionalizzarsi, per poi
30:34non avere nessun
30:36riconoscimento
30:38nell'atto pratico.
30:40Le faccio un esempio pratico,
30:42un infermiere che strumenta dentro
30:44una cardiochirurgia, piuttosto
30:46che un infermiere che impianta
30:48PIC, questa è una persona che
30:50ha fatto un percorso universitario
30:52tra laurea di base, laurea
30:54specialistica, master di
30:56primo o di secondo livello, magari
30:58anche dottorato di ricerca,
31:00che arriva a 11-12 anni di formazione
31:02universitaria per
31:04avere lo stesso riconoscimento
31:06economico di un suo
31:08collega e soprattutto
31:12non vedere
31:14questa sua professionalizzazione riconosciuta
31:16nell'organigramma
31:18organizzativo dell'ospedale
31:20piuttosto che del territorio.
31:22Il problema
31:24è alla radice,
31:26un giovane
31:28intelligente che è innamorato
31:30della professione infermieristica,
31:32non accetterà mai di farla in queste condizioni
31:34perché sa perfettamente
31:36che il futuro
31:38della sua
31:40crescita professionale
31:42è legato a
31:44un'organizzazione del sistema
31:46sanitario nazionale che non permette
31:48a lui di poter crescere.
31:50Questo è un problema
31:52credo
31:54di non secondaria importanza
31:56quasi culturale,
31:58che rischia di minare
32:00l'intero sistema perché
32:02a questo punto una professione
32:04che non ha più appeal rischia di essere
32:06poi
32:08non presa in considerazione da chi magari
32:10ha una vocazione ma poi si rende
32:12conto che avrebbe di fronte a sé
32:14una vita di grande studio ma
32:16di troppi sacrifici.
32:18Quindi un cambio di tipo culturale.
32:20Noi tante volte abbiamo denunciato come
32:22all'origine della carenza
32:24invece del personale medico vi sia anche
32:26il numero chiuso nelle
32:28università che per anni è
32:30stata una sorta di tappo naturale
32:32all'arrivo di
32:34un maggior numero di pretendenti alla professione
32:36in camice bianco. C'è un problema
32:38analogo anche nel sistema formativo
32:40delle professioni infermieristiche?
32:42Allora guardi,
32:44intanto ti dico che non voglio
32:46parlare dei medici perché già ne parlano
32:48da soli,
32:50nel senso che il problema della
32:52carenza medica, dichiarato
32:54non da me, ma dichiarato
32:56dai vari presidenti di ordini
32:58sia provinciali che della
33:00federazione nazionale, il problema
33:02non è la carenza di medici
33:04tout court, il problema della carenza
33:06medica è su alcune specialità
33:08specializzazioni specifiche.
33:10Cioè
33:12se noi andiamo a parlare dei medici
33:14di area critica,
33:16pronto soccorso, medicina
33:18d'urgenza, abbiamo la carenza.
33:20Se parliamo
33:22di medici di medicina generale
33:24abbiamo una carenza.
33:26Ma sono tipologie di medici
33:28che hanno
33:30un ridotto
33:32appannaggio
33:34nei giovani.
33:36Ma se andiamo a vedere il numero
33:38complessivo dei medici
33:40le dico soltanto
33:42che il bilancio di quest'anno
33:44avrà 15.000
33:46medici in più rispetto
33:48a quelli
33:50che usciranno, perché
33:52ne entreranno 20.000
33:54in formazione e ne escono
33:56soltanto 5.000
33:58per pensionamento. Quindi
34:00non c'è una carenza di medici.
34:02Per quanto riguarda la professione
34:04infermeristica, le do un anticipo
34:06di scoop forse.
34:08Allora, abbiamo
34:10delle proiezioni che dovranno essere
34:12ancora confermate,
34:14ma il rischio è che
34:16quest'anno ci sarà un vero
34:18e proprio tonfo
34:20della
34:22quantità di domande fatte
34:24per il corso di laurea infermeristica.
34:26Cioè, quest'anno
34:28si registrerà un abbassamento
34:30importante del numero
34:32delle richieste
34:34di corso di laurea.
34:36E allora il problema
34:38non sarà più, diciamo,
34:40critico, ma inizierà ad essere
34:42drammatico.
34:44Presidente,
34:46a proposito di cifre,
34:48qual è il sottodimensionamento
34:50degli organici
34:52che, a livello regionale, poi se vuole
34:54darci anche un dato nazionale,
34:56ci fa molto piacere poter
34:58rendere ancora più edotti e consapevoli
35:00i nostri ascoltatori, che la vostra
35:02categoria denuncia? Cioè, quante
35:04unità mancano per avere
35:06degli organici in grado di operare bene
35:08nell'interesse soprattutto
35:10di noi pazienti?
35:12Allora,
35:14calcoli che
35:16tutto quello di cui abbiamo parlato oggi,
35:18cioè dalla sentenza del TARA,
35:20quello che le sto per dire,
35:22è solo ed esclusivamente nell'interesse
35:24dei cittadini.
35:26Perché l'ordine
35:28esiste come ente
35:30sussidiario dello Stato,
35:32proprio a garanzia del cittadino
35:34che
35:36la persona che
35:38lo assiste
35:40è nelle condizioni
35:42e ha i criteri
35:44formativi e quant'altro
35:46utili a poter fornire una regola
35:48d'assistenza. Quindi,
35:50rispondendo
35:52alla domanda
35:54specifica adesso,
35:56il cittadino
35:58deve sapere
36:00che
36:02la carenza nella regione
36:04Lazio,
36:06a oggi è tra i 5.000
36:08e le 7.000 unità.
36:10Ma il dato va
36:12letto in senso dinamico.
36:14Cosa intendo dire?
36:16Nel 2026,
36:18quindi tra poco
36:20più di due anni,
36:22in Italia
36:24si deve mettere a terra
36:26il PNRR.
36:28E cioè
36:30una riforma complessiva
36:32del sistema sanitario,
36:34soprattutto a livello territoriale.
36:36Ecco, se noi ragioniamo
36:38sulla carenza organica
36:40fermandoci ad oggi,
36:42non teniamo conto di quello che
36:44il PNRR invece ci chiederà
36:46come ulteriore risorse,
36:48perché dovranno
36:50essere istituite
36:52in realtà come gli ospedali
36:54di comunità,
36:56le case di comunità
36:58e le COT, cioè le centrali operative,
37:00quelle che garantiscono la
37:02continuità assistenziale
37:04tra ospedale e territorio.
37:06Sono tutte strutture
37:08che hanno bisogno del vostro,
37:10della vostra categoria
37:12di professionisti per andare avanti,
37:14questo l'abbiamo capito e raccontato
37:16tante volte e purtroppo ce ne accorgiamo
37:18ogni qual volta magari ci troviamo
37:20a dover avere a che fare con gli
37:22ambienti ospedalieri, davvero sono
37:24gli infermieri che,
37:26con tutto rispetto per le professioni mediche,
37:28molto spesso garantiscono la continuità
37:30operativa dei reparti. Io la ringrazio
37:32Presidente, speriamo che questa nostra
37:34chiacchierata serva in qualche modo
37:36a destare l'attenzione di chi
37:38anche ai vertici della Regione Lazio
37:40ha il potere di cambiare
37:42qualcosa, è evidente che
37:44è un intero sistema sanitario
37:46nazionale che deve rivedere
37:48un po' le sue regole
37:50e il suo modus operandi per dare
37:52continuità operativa a una figura
37:54così importante quale la vostra.
37:56Io ringrazio Maurizio Zega
37:58che è il Presidente del
38:00Ordine delle Professioni Infermeristiche a Roma,
38:02buon lavoro e avremo modo di ritrovarci.
38:04Grazie Presidente.
38:06Grazie a voi, grazie mille.
38:08Noi adesso
38:10ci salutiamo perché il tempo a nostra
38:12disposizione è terminato, torniamo domani
38:14come sempre alla solita ora o se volete
38:16ci ritroviamo sempre domani
38:18dalle sette per prima pagina
38:20di informazioni in diretta nel primo mattino
38:22di Radio Roma Television.
38:24Grazie per averci seguito, alla prossima.

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