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Trascrizione
00:00Diamo il bentrovato agli amici di Teletutto che da questo momento sono connessi con Radio
00:18Brescia 7. 20 minuti di intensa chiacchierata che oggi facciamo con Giulia Pedretti. Bentornata
00:25Giulia. Grazie per essere qui con noi. Grazie a voi. Da quanto manchi nel magazine? Un
00:29paio d'anni. Secondo me sono già due anni. Eh sì. Quando Forbes disse che tu eri una
00:35delle 30 giovani europee più influenti, che non è affatto male. Direi di no. Era stato
00:42un bel risultato che ti aveva portato qui, ti aveva dato molta visibilità, ma tu in
00:47due anni hai dimostrato che quello che veniva segnalato era verità. Nel senso che nel contesto
00:53della tua azienda sei riuscita a fare tante cose, a fare una carriera che ti porta qui
01:03oggi perché c'è un ultimo progetto di cui vorrei parlare con te. Ma intanto, questi
01:08due anni, come sono andati dal punto di vista professionale? Quali sono le cose che ti fanno
01:12più contenta nel tuo percorso all'interno della tua azienda? Poi l'azienda è una o
01:16due? Sono due. Perfetto. Le citiamo assolutamente. C'è la SAFE, che è la società italiana
01:25con sede a Cazzago San Martino, in provincia di Brescia, di mio padre, operante nel settore
01:31di sicurezza da oltre 30 anni, e c'è ARTIC, che invece è la società di Londra, che si
01:35occupa di servizi e consulenze per il mondo alto rischio. Questi due anni si occupano
01:41di sicurezza e di prevenzione, diciamo così, nel mondo del lavoro, quindi è un tema assolutamente
01:48caldissimo perché purtroppo i dati, anche italiani, parlano forte e chiaro del fatto
01:53che ci siano ancora molti problemi legati al tema della sicurezza. Sì, infatti quello
01:58che la società UK fa, tuttora fa, per aziende principalmente alto rischio, quindi olio e
02:05gas, il petrolio e l'energia, l'abbiamo poi traslato in questi due anni anche al mondo
02:10del lavoro, quindi stiamo trasferendo quei servizi che generalmente vengono richiesti
02:14da società dove il rischio è maggiore e dove anche c'è una necessità più pratica
02:20di dimostrare il livello di sicurezza, quindi livelli molto alti di sicurezza, e siamo riusciti
02:27a traslarlo anche in Italia, a portarlo anche in Italia, quindi ci sono oggi tante società
02:31che si interfacciano al mondo della sicurezza in maniera un po' più profonda, quindi non
02:36solo legate a quella che è la legge e quindi fermarsi a quelle che sono… Diciamo le logiche
02:41di antinfortunistica, la messa in sicurezza dei cantieri, tanto per tradurlo in un poco,
02:47ma spingersi a un livello un pochettino più alto per fare tutto il possibile per evitare
02:52incidenti. Quindi la prevenzione. Esatto. Ti dicevo in questi due anni quali sono gli
02:57step che sei più orgogliosa di raccontare? Allora, sicuramente quello di aver portato
03:05i servizi anche in Italia perché è un tema che avevo molto a cuore, anche perché abbiamo
03:11creato un know-how importante all'estero ed era fondamentale riuscire a portarlo anche
03:17in Italia per trasmetterlo anche alle aziende che ci sono in Italia, e quello l'abbiamo
03:22fatto, lo stiamo facendo, quindi sicuramente di grande orgoglio. Sono diventata direttore
03:27vendita anche di Safe, quindi sono molto contenta, stiamo portando avanti, quindi oltre tutti
03:33i prodotti abbiamo dovuto insegnare anche la vendita dei servizi e trovare tecnici
03:38per i servizi anche in Italia. E poi i nuovi progetti, stiamo entrando nel mondo del digitale
03:46e del tecnologico che soprattutto 2025-2026 credo fortemente che rivoluzioneranno il mondo
03:53della sicurezza, quindi siamo in quella direzione lì. E di un progetto che mi ha particolarmente
03:58colpita perché ho chiesto a Giulia, vieni a trovarmi che così lo raccontiamo nel dettaglio,
04:02lo racconteremo fra poco. Tra l'altro credo che tuo papà Massimo Pedretti sia particolarmente
04:08orgoglioso perché non solo tu sei entrata in azienda, ma adesso so che anche tua sorella
04:14è entrata a far parte del vostro mondo aziendale. Ci siamo tutti, manca solo mia mamma adesso,
04:20è il cane, però ci siamo tutti, sì, sì, ha iniziato anche mia sorella, si è laureata
04:25e ha iniziato il suo percorso prima formativo all'interno dell'azienda, adesso sta lavorando
04:30effettivamente e le piace, quindi siamo tre Pedretti in azienda. Litigate mai? Mai, ad oggi mai. Ok,
04:41questa è una buona cosa, ma a parte il fatto che il litigio sano ci sta. Sì, sì, sì. Quello che ti
04:48voglio chiedere è una cosa che ha a che fare con il tuo percorso di studi e che può essere utile
04:55anche per i genitori che in questo momento sono all'ascolto e che si pongono il quesito
05:00ma farò bene a lasciare andare mio figlio o mia figlia a studiare all'estero, perché tu hai studiato
05:06in Inghilterra e mi piacerebbe che tu raccontassi le tue esperienze e trasferissi
05:12quello che è il tuo sentire in questo senso. Allora, chiaramente la mia esperienza è stata
05:20fondamentale anche nel mio percorso di crescita, però quello che ci tengo a sottolineare oltre al
05:26fatto che chiaramente ci sono varie università e ci sono anche possibilità di andare all'estero
05:31tramite borso di studio eccetera, quindi è possibile ed è fattibile, ma non è solo l'andare
05:40all'estero secondo me, è proprio muoversi dalla zona di comfort, cioè se uno decide di andare a
05:45Milano, già il muoversi, uscire dalla comfort zone, allontanarsi dalla famiglia, andare a vivere
05:50da sole, ti dà quella spinta in più che culturalmente e caratterialmente secondo me ti fa
05:56crescere molto. Questo è un tema che abbiamo già affrontato proprio nell'intervista precedente ed è
06:03assolutamente vero quello che dici, in più ti consente anche di aprirti a nuove culture, di
06:10intessere rapporti che, non so questo me lo dici tu, continuano ancora adesso? Continuano ancora
06:16adesso, sono stata invitata a vari matrimoni nel mondo, continuano ancora adesso e chiaramente poi
06:24man mano si va avanti non sono così frequenti, però resta quello che è la sostanza vera,
06:30resta la sostanza, oltre al fatto che a livello di business sono comunque rapporti fondamentali,
06:36in varie occasioni servivano contatti in Vietnam, in Paraguay e avere persone amiche sul posto è
06:47sicuramente di grande aiuto. Certo, fermiamoci per 40 secondi di pubblicità, poi torniamo con
06:52Giulia Pedretti e vi raccontiamo di questo nuovo progetto. Rieccoci in diretta con Giulia Pedretti,
06:59il motivo per il quale ti ho chiesto di venire a trovarmi è che vi siete inventati,
07:06perché proprio un brevetto vostro, uno strumento assolutamente preziosissimo per la sicurezza di
07:12chi lavora. Adesso voi avete pensato a alcune declinazioni, ma so che state lavorando anche
07:18all'ampliamento di questo progetto, raccontami tutto. Sì, allora ti parlo oggi di un servizio,
07:26si chiama Safe Alert System, quindi il SAS. Chi vede la versione televisiva sta vedendo
07:32anche un'immagine di sintesi del progetto. Perché lo chiamo servizio? Perché trattasi
07:39di un dispositivo indossabile, quindi una smartwatch, una control room attiva 24 ore
07:44su 24, 7 giorni su 7 e un nostro software, quindi è un servizio onnicomprensivo. Come
07:51ti dicevo prima, in realtà nasce da un'esigenza nostra, quindi nato per tenere monitorate le
07:59condizioni di salute dei nostri tecnici quando entravano in ambienti particolarmente pericolosi
08:04o spazi confinati, andando poi avanti e sempre legandosi a quella che è un'esigenza, quindi
08:11sentire in continuazione problematiche a livello di aggressioni a medici e infermieri che si sentono
08:18tutti i giorni. Il mondo della sanità è particolarmente stressato da questa condizione
08:22che è abbastanza frequente, anche Brescia e la provincia non ne sono sgravati purtroppo.
08:28Sì, si sentono episodi costanti, abbiamo quindi traslato questo progetto inizialmente
08:35al settore medico-infermieristico che di per sé non è un nostro settore di riferimento,
08:40non l'è mai stato, se non per alcuni dispositivi di protezione individuale. Sebbene, mi ricordo
08:46nel periodo del Covid, voi con grande generosità avete dato il vostro supporto anche al progetto
08:51Aiutiamo Brescia, mi fa piacere insomma tornare a ricordarla questa cosa. Grazie, sicuramente,
08:57però ecco noi settori dove la sicurezza è un problema a livello della persona, mentre lavoro
09:05mi faccio del male, quindi ci siamo sempre focalizzati su quel tipo di settore. Medico-infermieristico
09:10non era il nostro settore di riferimento, ma di per sé abbiamo sentito una continua
09:17notizia di persone aggredite, quindi abbiamo traslato questo progetto al settore medico-infermieristico.
09:24Come funziona? Allora appunto è un dispositivo indossabile, ha una sim multi-operatore al
09:28suo interno, quindi si collega all'operatore che funziona di più, quindi non è solo limitato
09:33a un operatore. Quindi rispetto proprio a come è servita una zona, il dispositivo cerca
09:39la connessione più alta per capirci. Esatto, e ha varie funzioni. Allora la principale
09:44è il tasto SOS, tenendolo premuto viene inviato un'allarma alla control room con la geolocalizzazione
09:51della persona che lo indossa e parte una chiamata bidirezionale tra la control room e l'operatore.
09:56Quindi intanto si comincia a capire dove la persona che è in difficoltà è. Esatto,
10:01chiaro che se l'operatore che indossa il dispositivo riesce a parlare, riesce a comunicare quello
10:05che sta succedendo, è più facile poi anche ricevere informazioni e poi il passaggio
10:11diretto con l'112. Certo. Possibilità di chiamata silente, quindi tengo premuto, premo
10:18per tre volte il tasto rosso, parte una chiamata silente, quindi l'operatore che ho di fronte
10:23non sente, scusami l'operatore, l'aggressore in questo caso, non sente che io sto chiedendo
10:29soccorso. E qui ovviamente si aprono un sacco di mondi, penso che non hanno a che fare strettamente
10:36con il mondo del lavoro, però tu mi devi consentire una virata perché un dispositivo
10:40come questo in prospettiva potrà essere utilissimo a giovani donne che sono costrette a stare
10:48in situazioni che non sono proprio sicurissime e che senza dare nell'occhio per così dire
10:54possono lanciare il loro SOS. Ripeto, adesso stiamo parlando d'altro perché stiamo parlando
10:59dell'ambito professionale, però è abbastanza naturale in qualche modo pensare anche a questo.
11:04È sicuramente uno dei nostri progetti, a breve decideremo come muoverci anche sotto
11:11questo aspetto, quindi di donarlo associazioni contro la violenza di genere, la violenza
11:17contro le donne, proprio per permettere un intervento immediato e la geolocalizzazione
11:24della donna che lo sta indossando in quel momento, quindi sicuramente fa parte dei progetti.
11:29Quindi chiamata silente, come ti dicevo, quindi l'aggressore non sente che io sto chiamando
11:34i soccorsi, ha un accelerometro al suo interno, quindi se cado invia un'allarme alla control
11:41room dicendo che c'è un'allarme di caduta con la geolocalizzazione dell'operatore, anche
11:46in quel caso avviene una procedura, quindi l'operatore risponde sì o no e viene chiamato
11:51il 112 o l'112. Interessante questa cosa, come si chiama? Acceleratore di caduta, quindi
11:58un accelerometro al suo interno e nel caso di caduta percepisce l'impatto e invia l'allarme,
12:05questo sempre se pensiamo all'aggressione, quindi uno che mi colpisce da dietro, ma in
12:09realtà inciampo, mi faccio male, picchio la testa. Vengo aggredita, vengo spinto, questo
12:14parlavamo dell'ambito medico, può accadere? Sì, ma anche se pensiamo al mondo dei lavoratori
12:19isolati e quindi personale che sta per molto tempo da solo, inciampa, si fa male, non
12:24riesce a chiamare i soccorsi, in quel modo si riesce ad avere la geolocalizzazione dell'operatore,
12:30far partire sempre una chiamata bidirezionale e intervenire. Intervenire in questi casi
12:36con urgenza è la cosa che sappiamo dare una svolta alle vicende, la tempestività dell'intervento
12:46prende tutto più. Allora Giulia, ci sono ancora delle opzioni? Sì, ancora una, no anzi ancora due,
12:52parametri vitali, quindi temperature battito cardiaco, nel caso in cui le soglie vengono
13:02superate, anche in questo caso invia un allarme, questo è sempre legato un po' anche al mondo
13:07in realtà lavoratori, lavoratori isolati, quindi ho un malessere, c'è qualcosa che non va comunque
13:13fisicamente e si diminuisce il battito in modo repentino, invia l'allarme con la geolocalizzazione,
13:20quindi anche in quel caso posso intervenire immediatamente, c'è sempre prontezza di
13:24intervento, cambia completamente tutto. Non c'è dubbio. L'ultimo, non per importanza, la possibilità
13:31di registrare un messaggio vocale, perché è importante questo? Per la fraganza di ferita di
13:35reato che nasce come legge per i femminicidi, ma poi in realtà è stata trasladata recentemente
13:41anche a medici e infermieri, quindi potendo registrare violenze non solo fisiche, ma verbali,
13:48il messaggio vocale viene inviato alla control room, rimane lì e nel caso di successivamente
13:56richieste per quanto riguarda l'aspetto penale eccetera, resta tra virgolette la prova di quello
14:01che è accaduto, resta la prova e avviene l'arresto. E certo, è interessante parecchio questo sistema,
14:09lo avete diciamo così promosso da poco, nel senso che ne sento parlare da poco, ma ha già avuto una
14:15grande eco nazionale e immagino anche internazionale in prospettiva. Come ti piacerebbe immaginarti
14:22questo strumento nell'arco di due anni? Sicuramente lo vorrei in tutti gli ospedali,
14:31che siano pronto soccorso, che siano anche gli infermieri che vanno a domicilio, comunque in
14:37generale nel mondo ospedaliero a tutti, anche solo come arma, deterrente, passami il termine,
14:43quindi il fatto che una persona indossi un dispositivo. Veda che indossi un orologio certo,
14:47magari lo chiamo orologio per semplicità. Ti sgriderebbe mio papà. Ah ecco, come non detto.
14:53Come lo vogliamo? Dispositivo o smartwatch. O smartwatch, dai va bene. Quindi sicuramente il
15:03mondo degli ospedali, in generale però il mondo di tutti quei lavoratori che hanno a che fare con
15:08il pubblico, quindi dove c'è un possibile rischio di aggressioni, che siano autobus, ferrovieri,
15:14quindi biliettai che controllano i biglietti, quindi in generale chiunque lavora con il pubblico
15:19e quindi potrebbe esporsi a rischio. Sicuramente il mondo delle donne, quindi dei femminicidi.
15:27Comunque di chi si sente vulnerabile anche in situazioni che non sono smaccatamente
15:32professionali. Esatto, il mondo del welfare aziendale mi piacerebbe molto e lo stiamo
15:37già improntando con alcune aziende, quindi decido di darlo come azienda a tutti i dipendenti perché
15:42chi rimane dopo l'orario di lavoro, le ragazze che escono vanno nel parcheggio la sera alle
15:47cinque e mezza, c'è già buio, quindi in realtà io lo do a tutti i dipendenti. Si sentono più sicuri
15:53anche se stanno male in un ufficio e quindi c'è la possibilità di pronto intervento, ma la cosa
15:58secondo me più interessante è che quando io torno dall'ufficio lo do mia figlia, mio figlio,
16:02il nonno, la madre, il padre, quindi posso anche utilizzarlo e stenderlo anche all'unico familiare
16:09o chi voglio io. Ecco quindi è proprio uno strumento di welfare che l'azienda può portare
16:15ai propri dipendenti. E poi il futuro, perché in realtà stiamo già parlando del futuro di questo
16:21dispositivo e quindi stravolgere proprio il mondo della sicurezza sul lavoro, renderlo più facile,
16:28più digitale, più tecnologico, avere più informazione, più dati che è fondamentale.
16:33E allora in bocca al lupo, perché direi che ha tante opportunità anche di crescita e di sviluppo
16:39un progetto che ci lascia tutti un pochino più tranquilli. Torniamo a te per un attimo,
16:44perché ripeto, siccome sono due anni che non sei ospite del magazine, successe tante cose,
16:48di queste ci hai raccontato, abbiamo parlato anche appunto dei tuoi rapporti internazionali
16:53maturate insieme all'università. Adesso vorrei capire come vedi il mondo del lavoro attuale in
17:01termini proprio di giovani, perché tendenzialmente c'è un po' di confusione quando si parla di
17:08giovani imprenditori e visto che tu fai rete anche con tanti altri giovani imprenditori,
17:13mi piacerebbe sapere che cosa ne pensi. C'è molto interesse nell'imprenditoria
17:19giovanile, nel senso che ci sono tanti giovani che puntano e vogliono diventare imprenditori e
17:25sono imprenditori, quindi mi è capitato in questi due anni proprio grazie a forza anche di conoscere
17:30tantissimi ragazzi imprenditori con idee fenomenali. Quindi non è vero che vogliono fare tutti i soldi
17:39in due minuti facendo gli influencer, c'è anche gente che voglia di impegnarsi in progetti e di
17:43vederli realizzati in ambito imprenditoriale. No, ho conosciuto solo un influencer in tutti
17:47questi eventi, quindi c'è tantissima gente che ha nulla contro di noi, laddove c'è un contenuto
17:53da raccontare davvero, è uno strumento di divulgazione, nulla da dire, però se hai qualcosa
17:59da dire. Penso a Schettino che giovane non è, ma che racconta la fisica attraverso i suoi canali
18:05ed evidentemente ha un ruolo al mondo. Ecco, come tutte le cose anche l'influencer è un lavoro
18:09faticosissimo credo sotto alcuni aspetti, non l'ho mai fatto, basta farlo bene, come tutte le cose.
18:15Hai proprio ragione. Però sì, ci sono tantissimi giovani che hanno idee incredibili, soprattutto in
18:21questo momento di, secondo me, cambio di digitalizzazione, quindi la digitalizzazione che
18:26esiste ma che deve essere poi traslata e trasformata in quello che è il mondo che viviamo tutti i
18:31giorni. E a proposito di intelligenza artificiale, che pensi? Allora, che a noi sarà molto utile,
18:37quindi la utilizzeremo sicuramente nei progetti futuri, perché comunque supporta il mondo della
18:42sicurezza, ma anche della sorveglianza operativa, quindi telecamere in cantiere che capiscono se
18:48sta succedendo qualcosa e ti avvertono se sta succedendo qualcosa, ma anche il mondo dei
18:53dispositivi di cui abbiamo parlato prima, delle aggressioni, l'intelligenza artificiale che capisce
18:57se uno ti sta aggredendo o ha un tono aggressivo, o ha una voce aggressiva, quindi ti avverta un
19:02pochettino prima. Quindi oggi per noi è fondamentale, credo sia uno strumento molto utile, non deve
19:09sostituire tutto, questo deve essere chiaro, perché noi comunque anche nel mondo della sicurezza c'è
19:14sempre dietro un nostro tecnico, quindi non è da sola l'intelligenza artificiale. Allora, siamo
19:18addirittura ad arrivo. Raccontami una cosa, se riesci a coniugare il tuo essere una giovane
19:24donna con l'essere una giovane imprenditrice, cioè come dire, riesci a mettere in equilibrio il tuo
19:30tempo libero, la tua voglia, non lo so, di fare una famiglia, se è così oppure no, mi lo dici tu.
19:36Allora, sì, non mi preoccupa il dover tenere in equilibrio le cose, ad oggi,
19:45per qualche anno ne riparliamo, però non mi preoccupa, adesso vado a convivere per la prima
19:51volta. Bene, questa è una notizia, congratulazioni. Grazie. Non è così contenta con me. Volevo
19:58appunto dirti, il pacco di Kleenex li hai regalati, siamo a posto, ok. Esatto, anche perché è uscita
20:03anche mia sorella, quindi è lui, mia mamma e il cane. Perfetto. E quando ho detto guarda che il cane mi
20:09raccomando, no no no. Almeno il cane. Lasciamelo. No, però sono serena, sono serena anche perché
20:16siamo, oltretutto con mia sorella, siamo in due, quindi so che comunque possiamo spalleggiarci anche
20:20un domani. Questo è molto bello. Grazie per questa bella chiacchierata. Prima di salutarci,
20:25Giulia, fammi ringraziare Ruggero Tavelli. Grazie a voi, ciao. Che ha curato la regia audio e video,
20:29grazie naturalmente a voi che ci avete ascoltati alla radio, a voi che ci avete guardati in tv,
20:33ma soprattutto a questa giovane, straordinaria e proprio luminosissima donna che è Giulia Pedretti.
20:39Grazie, alla prossima. Grazie mille.