• 4 giorni fa

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Trascrizione
00:00Sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì.
00:15Diamo il ben trovato agli amici
00:17di Teletutto perché da questo
00:18momento sono connessi con noi
00:20quindi Radio Brescia Sette e
00:22Teletutto insieme per una bella
00:24chiacchierata che oggi facciamo
00:26con un ospite che spesso è qui
00:28nel nostro magazine invece un
00:29ospite tra l'altro con un ruolo
00:31recentissimo per cui mi farà
00:33piacere anche che ci racconti
00:35di questa nuova avventura
00:37che però ha radici antiche
00:39ma insomma questo ce lo facciamo
00:41spiegare direttamente ma intanto
00:43ben trovato al nostro rettore
00:45dell'UniBS Francesco Castelli
00:47grazie per essere qui e buongiorno
00:49appunto per la prima volta al
00:51presidente dell'Ordine dei Medici
00:53e ospite del magazine il dottor
00:55Germano Bertoncelli
00:57rettore se posso
00:59farlo io prima
01:01mi concentrerei
01:03sul dottor Bertoncelli
01:05caro presidente nomina recentissima
01:07anche se lei è parte
01:09dell'Ordine dei Medici di Brescia da moltissimi
01:11anni ne parlavamo poco fa fuori onda
01:13dal 1999 ricordo bene?
01:15perfetto mi racconta
01:17il senso che ha
01:19far parte di un ordine
01:21che evidentemente
01:23è chiamato a unire le forze
01:25per portare avanti
01:27cause che sono importantissime per tutti noi
01:29non solo per voi
01:31e come ha accolto
01:33questo nuovo incarico con che obiettivi?
01:35bene
01:37l'Ordine è un ente
01:39sussidiario dello Stato che svolge
01:41delle funzioni specificamente
01:43normate dalla legge
01:45è un'istituzione
01:47alla quale i medici
01:49sono obbligati
01:51nell'iscriversi
01:53ed è un'istituzione
01:55che voglio dire la definizione
01:57che è stata
01:59la mia guida
02:01nel fare questo tipo di scelte
02:03è l'istituzione
02:05garante della professione
02:07nei confronti dei cittadini
02:09questo è il ruolo principale
02:11dell'Ordine dei Medici
02:15funzione importante
02:17impegnativa
02:19che si declina
02:21in vari modi
02:23su vari fronti
02:25da un aspetto di tipo burocratico
02:27per esempio l'Ordine controlla
02:29che chi si dichiara medico
02:31sia realmente medico
02:33abbia una laurea
02:35che faccia il medico
02:37secondo il codice etico
02:39l'Ordine è responsabile
02:41dell'etica
02:43cioè del comportamento corretto
02:45del professionista
02:47e una grossa parte
02:49della mia età
02:51si esplica sul piano culturale
02:53sia per quanto riguarda
02:55la cultura professionale
02:57nel senso stretto
02:59della parola
03:01scientifica
03:03ma sia anche per quanto riguarda
03:05la cultura in senso lato
03:07io ho fatto il medico di famiglia
03:09per 42 anni
03:11e ho constatato
03:13e sono convintissimo
03:15di questo
03:17che il medico
03:19serva una cultura
03:21che non è totalmente
03:23quella che si attinge
03:25sui libri di medicina
03:27ma che deve guardare
03:29anche ad altri ambiti
03:31della letteratura
03:33dell'arte
03:35per comprendere l'uomo
03:37nella sua complessità
03:39però Presidente
03:41devo dire che sono assolutamente
03:43d'accordo con lei
03:45ne parlavo con un bravissimo
03:47straordinario pianista
03:49bresciano che è stato recentemente
03:51ospite di fama internazionale
03:53e con lui
03:55raccontavamo di quanto sia importante
03:57non solo sta per
03:59usare bene lo strumento pianoforte
04:01ma quanto la visione in generale
04:03sul mondo della cultura
04:05non solo serva per esprimersi
04:07al meglio
04:09poi io credo che la vostra sia una vocazione
04:11chi fa il medico di famiglia
04:13come lei credo che abbia attinto
04:15molto dall'ascolto
04:17dei propri pazienti
04:19lei come mai è deciso di fare il medico nella vita?
04:21io ho deciso di fare il medico
04:23perché quando
04:25sono uscito dal nostro
04:27storico liceo Arnaldo
04:29un altro Arnaldino
04:31che ha sfornato personaggi
04:33che passano da qui e soprattutto
04:35in un certo periodo ha veramente creato
04:37l'ossatura della nostra società
04:39bresciana
04:41sono fiero e
04:43portovanto davvero di quella scuola
04:45per ciò che mi ha lasciato
04:47magari quando la facevamo
04:49non ci rendevamo conto
04:51dopo vivendo si capisce
04:53che cosa c'era in quei testi
04:55che studiavamo e su cui sudavamo
04:57con i nostri insegnanti
05:01però all'epoca
05:03io sono entrato all'Arnaldo nel 1968
05:05credo che non ci sia bisogno
05:07di aggiungere altro per dire
05:09l'ambiente, il clima
05:11anni caldi
05:13culturale dei giovani
05:15e c'era questo afflato
05:17umanistico
05:19che trovava nel fare il medico
05:21nella medicina un'espressione
05:23molto condivisa
05:25infatti in quegli anni ci fu il boom
05:27delle iscrizioni alla medicina
05:29poi naturalmente
05:31la scuola
05:33e lo dico
05:35che c'è qui il mio amico Francesco
05:37la scuola e l'università
05:39ti forma per fare il medico ospedaliero
05:41posso dire una cosa al Rettore
05:43lei si senta libero
05:45di intervenire sui ragionamenti
05:47quando lo desidera
05:49prego Presidente
05:51quindi ti forma per fare il medico ospedaliero
05:53e una volta laureato
05:55io ho fatto poi anche una specializzazione
05:57in malattie dell'apparato respiratorio
06:01e chiaramente
06:03ero orientato a fare il medico
06:05in ospedale
06:07prima o poi sarei entrato
06:09ma in quel momento
06:111978
06:13nasceva il servizio sanitario nazionale
06:15e cominciavano le assegnazioni
06:17di posto come medico di medicina generale
06:19in tutto il paese
06:21e nella nostra provincia
06:23comprese le prime istituzioni
06:25delle guardie mediche
06:27io feci il primo turno a Virle Tre Ponti
06:29di guardia medica
06:31un salto pomeriggio
06:33e feci una visita
06:35ma la sera avevo la febbre
06:37la tensione
06:39emotiva di questa cosa
06:41con la mia 850 coupé
06:43gialla andavo in giro
06:47e allora tanto per fare qualcosa
06:49servizio militare intercorrente
06:51a Montichiari
06:53feci la scelta su tre ambiti
06:55e mi dirono ospitaletto
06:57e dico va bene prendo ospitaletto
06:59starò lì qualche mese
07:01e saluto
07:03posso dire?
07:05meno male che sono rimasto lì
07:07perché questa è stata davvero
07:09un'esperienza professionale
07:11che a me ha dato moltissimo
07:13forse perché
07:15ho sempre adottato
07:17una chiave interpretativa
07:19della professione
07:21che è di reciprocità
07:23cioè tu non puoi fare il medico
07:25pensando di essere colui che dà
07:27si tu dai
07:29e in questa relazione
07:31bionivoca
07:33con i nostri pazienti
07:35dal punto di vista umano
07:37si riceve moltissimo
07:39e si evita il burnout
07:41è verissimo
07:43molto vero
07:45il professor Castelli lo sa molto bene
07:47e anche il pubblico perché lo ha raccontato
07:49lei deve sapere che
07:51io ho conosciuto il magnifico rettore
07:53ben prima di questo incarico
07:55nel periodo del covid
07:57se la ricorda lei
07:59facciamo un'intervista telefonica
08:01e io sono rimasta
08:03talmente colpita
08:05da quello che lei di fatto appena raccontato
08:07cioè dalla capacità
08:09umana di arrivare
08:11in quel caso al pubblico dovendo spiegare
08:13delle cose
08:15complicate in quel momento
08:17che mi ha molto colpito
08:19quindi sono veramente contenta di trovarmi
08:21fra voi che siete degli straordinari professionisti
08:23che sanno mettere in campo
08:25mettersi in gioco a tutto tondo
08:27che è fondamentale io credo per una professione
08:29come la vostra
08:31rispetto al discorso fatto fino a qui
08:33c'è qualcosa che vuole aggiungere
08:35che riguarda invece la sua esperienza
08:37di storia professionale
08:39e di inizio di un'avventura
08:41così totalizzante
08:43beh
08:45sì, no, le storie sono
08:47in qualche modo diverse
08:49io ho iniziato a fare il medico
08:51per un'esperienza che fece a suo tempo
08:53in America Latina
08:55in un posto molto remoto, in una missione
08:57e però poi
08:59quelle parole che ha detto il dottor Betoncelli
09:01sono comunque
09:03parte anche del mio patrimonio
09:05perché l'ascolto e la cultura
09:07sono quelle che sebbene in un ambiente
09:09più ospedaliero
09:11dove ho lavorato
09:13guidano
09:15l'operato di quelli che noi chiamiamo
09:17un buon medico
09:19e questo non può sostituirlo
09:21nessun'intelligenza artificiale
09:23io penso
09:25può magari aiutarla ma certamente non sostituirla
09:27e con la doppia responsabilità
09:29di medico e direttore
09:31questo è un qualcosa che
09:33naturalmente guida anche
09:35diciamo così
09:37il mio orientamento e quello dei miei colleghi
09:39nell'insegnamento della professione medica
09:41e delle professioni sanitarie
09:43che in qualche modo sono assolutamente
09:45parallele, ecco, con ambiti diversi
09:47con compiti diversi
09:49ma con una finalità comune
09:51tra pochissimo parleremo di un bel evento
09:53che è stato organizzato proprio per la cittadinanza
09:55il 4 di febbraio
09:57ma prima chiedo
09:59al presidente Betoncelli
10:01di dirmi, visto che l'incarico
10:03è recente, sebbene la militanza
10:05nell'ordine è longeva
10:07che
10:09impronta distintiva
10:11vorrebbe dare all'ordine
10:13da qui a quanto sarà presidente?
10:15questa è una
10:17domanda difficile
10:19perché
10:21chi mi ha preceduto
10:23il dottor Ottavio Di Stefano
10:25è stato presidente per 11 anni
10:29e io gli sono stato molto vicino
10:31in questi anni perché mi sono
10:33sempre occupato della commissione cultura
10:35dell'ordine che
10:37era una parte molto intensa
10:39dell'attività ordinistica
10:41faccia conto che noi organizzavamo
10:43circa una ventina di eventi all'anno
10:45all'ordine
10:47molto partecipati da parte dei colleghi
10:49Ottavio Di Stefano
10:51ha lasciato un'impronta
10:53di sé
10:55proprio per l'approccio
10:57umano ed estremamente
10:59rigoroso nei confronti
11:01della professione che è stato
11:03apprezzato da tutti
11:05quindi la sua ombra
11:07mi coinvolge
11:09e mi ha fatto davvero
11:13ridurre molto
11:15le ore di sonno
11:17prima di accettare
11:19questo incarico
11:21che lui
11:23ha anche favorito
11:25e come
11:27dicevo prima
11:29al professor Castelli
11:31poi le cose sono
11:33come quando devi fare un'operazione
11:35chirurgica, il peggio
11:37è prima di farla
11:39poi quando sei dentro che l'hai fatta
11:41l'hai fatta e le cose
11:43cambiano. C'è una frase che secondo me
11:45è straordinariamente efficace
11:47tutto è stato
11:49difficile prima di diventare facile
11:51esatto, non che adesso sia facile
11:53perché adesso la mia vita
11:55è cambiata, le ore
11:57da dedicare in presenza
11:59all'ordine sono numerose
12:01bisogna
12:03avere una compagna
12:05che accetta. Di grande tolleranza
12:07di grande tolleranza
12:09io fortunatamente
12:11ho questo
12:13e da questo punto di vista
12:15ci sono le premesse per operare
12:17però ogni giorno
12:19che entro nel mio studio all'ordine
12:21io non so esattamente
12:23che cosa troverò. Apro
12:25la mia cartella di posta
12:27e trovo
12:29al di là degli aspetti istituzionali
12:31delle cose burocratiche
12:33poi ci sono i casi dei medici
12:35ci sono i casi dei pazienti
12:37che si rivolgono all'ordine
12:39segnalando situazioni complesse
12:41e difficili
12:43sempre più complesse e sempre più difficili mi viene da capire
12:45questo momento è
12:47un momento nella nostra società
12:49dal punto di vista della sanità
12:51particolarmente complesso e difficile
12:53allora noi ci fermiamo
12:55per 40 secondi solamente
12:57e poi ritorniamo e ci
12:59tuffiamo caro Rettore in quello che è
13:01un appuntamento estremamente
13:03interessante perché vi assicuro
13:05ci coinvolge tutti fra poco
13:07rieccoci tornati in diretta
13:09siamo con il Rettore
13:11Francesco Castelli con il Presidente dell'Ordine
13:13dei Medici Germano Bettoncelli
13:15abbiamo prima dedicato
13:17una parte di chiacchierata
13:19alla nuova Presidenza
13:21del Dottor Bettoncelli
13:23adesso però vorrei che
13:25ci concentrassimo su quello che è un appuntamento
13:27che dicevamo poco fa coinvolge
13:29tutta la cittadinanza tutti noi che
13:31vogliamo affrontare in una
13:33chiave tra l'altro estremamente interessante
13:35chiave storytelling
13:37due temi che sono
13:39importantissimi per ognuno di noi
13:41adesso Rettore lascio in mano
13:43a lei il governo
13:45di questo evento che ci racconterà
13:47
13:49l'evento sostanzialmente è il racconto
13:51della storia di un uomo
13:53che si chiamava
13:55Ignazio Fulop Sommerweis
13:57e questo sarà
13:59raccontato nella nostra
14:01pagina di medicina
14:03il giorno 4 di febbraio
14:05alle 5.30
14:07allora qual è l'interesse
14:09per noi, per i cittadini
14:11per l'Ordine dei Medici
14:13per le professioni sanitarie della vita
14:15di quest'uomo? Quest'uomo era
14:17un giovane medico, un giovane medico
14:19ungherese che si reca
14:21a lavorare a Vienna
14:23siamo
14:25nella prima metà dell'Ottocento
14:27questo giovane medico
14:29lavora in una clinica ostetrica
14:31bene
14:33e in questa clinica ostetrica lui osserva
14:35quello che era una
14:37delle evenienze più terribili
14:39per una gravidanza, quella che veniva detta
14:41la sepsi puerperale
14:43allora
14:45oggi sappiamo molto di questa
14:47patologia, al suo tempo non si sapeva neanche
14:49che esistevano i batteri, tanto per dire
14:51Pasteur non era ancora, se forse era nato
14:53non l'aveva ancora fatto
14:55non aveva ancora capito
14:57e allora questo
14:59dottor Sommerweiss, giovane medico
15:01non accademico
15:03e lo dico da rettore
15:05ma io sono anche medico infettologo
15:07bene
15:09fa un'osservazione del tutto
15:11intuitiva
15:13e sostanzialmente
15:15mette in correlazione
15:17la malattia delle donne
15:19nel postparto
15:21che portava spesso a morte
15:23con l'igiene
15:25delle mani degli operatori
15:27che accudivano queste donne
15:29e
15:31segnala queste sue osservazioni
15:33ci vuole anche un certo
15:35coraggio però
15:37ci vuole anche un certo coraggio, parliamo di
15:39quasi 200 anni o solo
15:41da parte
15:43di un giovane medico
15:45non dico l'ultimo arrivato, ma certo
15:47c'erano i suoi primari, c'erano i suoi professori
15:49e lui va a dire questo
15:51che arrivava da fuori, quindi non era
15:53da fuori, esattamente
15:55proprio così e quindi anzi
15:57era una situazione difficile
15:59bene
16:01questa sua scoperta
16:03viene completamente
16:05rifiutata dall'establishment
16:07scientifico dell'epoca
16:09lui
16:11continua, insiste
16:13ma insomma in sostanza
16:15gli fanno talmente istruzionismo
16:17a questa ipotesi
16:19che lui finalmente
16:21con sensi di inferiorità
16:23terribile addirittura finisce
16:25in manicomio
16:27finisce in manicomio e
16:29ironia della sorte
16:31muore di sepsi lui stesso
16:33a seguito sembra
16:35di ferite che si era provocato
16:37autoinflitto
16:39lui non si sa bene se fossero state le guardie del manicomio
16:41insomma fatto sta che lui morì
16:43di sepsi, bene la storia
16:45gli darà ragione
16:47e oggi addirittura
16:49l'università di Vienna
16:51che lo aveva a suo tempo
16:53così ferocemente ostacolato
16:55porta il suo nome
16:57perché raccontiamo tutte queste cose?
16:59perché negli ospedali
17:01è una delle cose più importanti
17:03che il personale
17:05sanitario deve fare
17:07è quella di garantire un'igiene assoluta
17:09naturalmente il lavaggio
17:11delle mani sembra una banalità ma è una cosa
17:13assolutamente fondamentale
17:15e questo perché
17:17per prevenire le infezioni
17:19non soltanto della sepsi polparale
17:21ma in generale certo
17:23e questo va insieme a tutte
17:25le attenzioni che il personale sanitario
17:27deve avere, ripeto l'igiene delle mani
17:29la vaccinazione del personale
17:31sanitario perché
17:33le infezioni correlate all'assistenza
17:35sono una conseguenza
17:37anche di
17:39non perfetto rispetto
17:41delle regole di igiene
17:43questo è un qualcosa che porta
17:45sofferenza, che può portare
17:47morte, che porta un carico
17:49anche economico
17:51importante in tutta Europa
17:53in Europa parlo di più di 30.000
17:55persone che muoiono a casa
17:57di infezioni correlate all'assistenza
17:59e questo ci obbliga
18:01e l'ordine è certamente
18:03sempre molto attento a questo
18:05a fare la formazione degli operatori sanitari
18:07di tutti i livelli e anche
18:09la sensibilizzazione della popolazione
18:11quindi siete tutti invitati
18:13in Aula Magna ci sarà
18:15uno spettacolo teatrale che porterà
18:17in scena le
18:19ultime settimane
18:21della vita del dottor Sommerweiss
18:23posso aggiungere una cosa?
18:25vuole aggiungere qualcosa?
18:27all'epoca
18:29le donne
18:31non volevano essere
18:33ricoverate in ospedale
18:35perché percepivano
18:37che chi andava lì
18:39aveva un rischio di morire
18:41più alto di chi
18:43partoriva a casa
18:45e dico partoriva a casa con i mezzi
18:47che c'erano disponibili allora
18:49i medici
18:51anche da noi poi fino a moltissimi anni fa
18:53praticavano i parti a casa
18:55chiaro che i dati sulla mortalità
18:57per i natale
18:59e poi infantile non erano
19:01quelli che abbiamo oggi
19:03con l'ostetricia
19:05per cui
19:07così come viene praticata
19:09l'altra considerazione
19:11è
19:13quante difficoltà
19:15e quanta sofferenza
19:17ha dovuto affrontare
19:19la medicina
19:21per ottenere i risultati
19:23che poi ha ottenuto
19:25e questo dovrebbe
19:27indurre un grande rispetto
19:29nei confronti
19:31di questa professione
19:33che purtroppo oggi
19:35per una serie di considerazioni
19:37non ci dilunghiamo a fare
19:39è venuto meno e l'abbiamo visto
19:41in particolare nel momento del Covid
19:43Sì, è stato
19:45un momento particolare
19:47dove
19:49i medici sono stati
19:51portati a altissima
19:53considerazione, gli infermieri pure
19:55e poi dopo
19:57è durata per molto poco
19:59e questo è molto triste da considerare
20:01Presidente
20:03Sì, ma mi riferisco anche a tutte le polemiche
20:05che sono girate attorno
20:07al tema della vaccinazione
20:09e ancora oggi
20:11a chi mette in discussione
20:13che il Covid sia stato realmente
20:15ciò che poi la scienza
20:17ha dimostrato essere stato
20:19cioè una patologia infettiva
20:21trasmessa con determinate modalità
20:23e con delle conseguenze
20:25biologiche su chi la contrae
20:27di un certo tipo, ma ancora oggi
20:29e questo
20:31all'ordine lo vediamo
20:33arrivano comunicazioni
20:35di questo tipo, che naturalmente
20:37respingiamo, ancora in alcune
20:39fasce, in alcuni ambiti
20:41viene proclamato
20:43Allora
20:45chiudiamo con un'ultima battuta
20:47da parte di
20:49Francesco Castelli. Perché è importante
20:51che al di là degli addetti ai lavori
20:53che sono invitati, poi c'è
20:55una prima parte di questo
20:57incontro che è riservato
20:59agli addetti ai lavori, ma perché è importante che la cittadinanza
21:01ci sia a questo evento?
21:03Perché tutti devono
21:05fare la propria parte, naturalmente
21:07gli addetti ai lavori, gli operatori sanitari
21:09sono le persone
21:11principalmente coinvolte
21:13ma all'interno degli ospedali
21:15ci vanno tutti, ci vanno ovviamente i pacienti
21:17ci vanno i parenti, ci vanno
21:19i fornitori e tutti
21:21devono essere consapevoli che
21:23l'ospedale dal luogo di cura
21:25potrebbe in alcune occasioni
21:27anche portare danno e tutti
21:29noi siamo responsabilizzati
21:31a fare in modo che questo
21:33non avvenga. È un spettacolo teatrale
21:35assolutamente ad ingresso
21:37libero, ve lo ricordo.
21:39Alle 17.30 nell'Aula Magna di Medicina
21:41che inviale Europa a Brescia.
21:43Siamo arrivati al termine della nostra
21:45chiacchierata. Prima di salutare
21:47i miei ospiti volevo ringraziare Ruggero Tavelli
21:49per la legge audio e video. Grazie a voi, buongiorno.
21:51Grazie a voi che ci avete ascoltati alla radio
21:53grazie a voi che ci avete seguito
21:55in tv, ma grazie
21:57e sono stata molto contenta
21:59di incontrarlo nel magazine.
22:01Mi piacerà fare proprio una monografica
22:03su di lei per raccontare quei pezzi
22:05della sua storia che non abbiamo raccontato
22:07per motivi di tempo. Al nuovo presidente
22:09dell'Ordine dei Medici
22:11Germano Bettoncelli e
22:13al nostro rettore Francesco
22:15Castelli. Grazie di cuore in bocca al lupo.
22:17Grazie.
22:27Sottotitoli e revisione a cura di QTSS