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TVTrascrizione
00:00Un inizio di settimana davvero interessante quello che facciamo oggi, grazie all'ospite
00:20che vi presento tra poco, ma prima do il benvenuto agli amici di Teletutto connessi da questo
00:25momento con Radio Brescia 7, il nostro incontro quotidiano ci porta nel mondo della cooperativa
00:30la mongolfiera attraverso una chiave comunicativa straordinaria per tutti che è il teatro e
00:36ho qui con me la responsabile di tutti i progetti teatrali della cooperativa la mongolfiera
00:40Elisabetta Vizzardi, buongiorno Elisabetta, buongiorno a te, buongiorno a tutti, come
00:45stai innanzitutto? Sto bene grazie, allora grazie Francesca, ma guarda sei fra amici
00:52che hanno voglia semplicemente di scoprire meglio quello che è un mondo che in qualche
00:56modo abbiamo già intercettato grazie al progetto della nostra edicola, quella che appunto si
01:03trova nel parco di Viale Venezia, che è un progetto fatto dal nostro gruppo editoriale
01:09e dalla cooperativa la mongolfiera, grazie a quello abbiamo stretto ancora di più i
01:14rapporti e quindi abbiamo scoperto che c'è questa bellissima realtà di valorizzazione
01:19e di espressione eccetera che è il teatro all'interno della cooperativa, ma possiamo
01:25partire da te per cominciare? Sì, molto bene, allora mi piacerebbe sapere come tu intercetti
01:32il mondo del teatro, come ha cominciato a far parte della tua vita, tu sei Brescianai,
01:37quanti anni hai? Sei giovane, 43, mannaggia ma quanto bene fa il teatro, fa bene, complimenti,
01:47il teatro è arrivato prestissimo all'asilo, io mi ricordo sì che all'asilo dalle suore c'era
01:54sempre la recita finale e c'era questa famosa biancaneve e ho sgomitato per averla, quindi
01:59nella vita bisogna essere assolutamente capaci di imporsi già dall'asilo, esatto e mi ricordo
02:06ancora le suore che quando fingevo di essere morta dopo aver mangiato la mia dicevano guarda che
02:10brava sembra davvero morta e io ero lì fiera di me, ma avrò avuto veramente 4-5 anni però già
02:15questa determinazione e poi chiaramente man mano cresci, un po' lo facevo con i miei amici
02:22quindi in un auditorio per divertirsi e poi comincio a conoscere un po' i laboratori teatrali che la
02:28città ti propone, a conoscere un po' di persone che ti formano in un modo un attimino più adeguato
02:35a quello che è, quindi sono entrata a contatto con Beatrice Faedi del teatro delle Misticanze
02:40che ora è Samba di teatro con Alberto Ghisoni e il Carozzare degli artisti, poi mi sono specializzata
02:45io sono laureata in scienzia educazione in drammaturgia e ho fatto una scuola di teatro
02:51sociale a Milano e qui ho conosciuto tutti i più grandi conduttori di laboratorio sociale in Italia
02:59quello che mi piace è che tu sia riuscita a coniugare due anime diverse quindi due sensibilità
03:05che hai a farle diventare la tua professione, l'amore per il teatro ma anche il fatto di aver
03:11voglia di metterti in connessione e diventare un educatore in situazioni che non sono sempre
03:16semplici ma che attraverso il teatro possono trovare delle strade d'accesso diciamo così
03:22sì assolutamente ho avuto la fortuna di poter unire queste due mie passioni quindi l'educazione
03:27e il teatro e per questo ringrazio la mia cooperativa perché appena arrivata io il mio
03:32amore ce l'avevo pian pianino l'ho proposto è stato accolto da tutti. Quindi sostanzialmente tu
03:38sei arrivata a lavorare in cooperativa senza tra virgolette aver imposto il metodo teatrale
03:44come è arrivato col tempo questo è ancora più interessante. Io facevo teatro per i fatti miei
03:48poi pian pianino ho detto potrebbe essere interessante questa cosa cominciamo con un
03:53laboratorio poi cavolo ha funzionato cominciamo con un altro e a marzo sono 20 anni che lavoro
03:58in cooperativa e negli ultimi 15 quest'esperienza è diventata una progettualità che poi si è
04:06ampliata e è diventata quello che è adesso. Dal punto di vista personale perché tra poco
04:11ci immergeremo assolutamente nella realtà appunto della cooperativa che cosa ti dà il teatro riesci
04:20comunque a tenerti anche una bolla tua personale di espressione attraverso il teatro al di là del
04:25lavoro nella cooperativa? Riesco a fare dei progetti altri appunto oltre al carozione degli
04:32artisti che comunque lavoro come attrice in quel contesto non so se voi lo conoscete è teatro di
04:37strada. Assolutamente ne abbiamo parlato abbiamo avuto anche ospite uno dei protagonisti per cui
04:43poi oltre ai progetti con samba di teatro mi diletto a scrivere alcuni spettacoli e l'ultimo
04:50che ho fatto un paio di anni fa con una cara amica si chiamava specchio delle mie grane
04:54e siccome la paranoia della perfezione è una cosa che mi ha sempre turbato perché chiaramente
05:00nessuno di noi è perfetto però si tende sempre a quello e allora tutte le paranoie le ho messe
05:04in questo testo che è un testo a due un dialogo a due chiaramente molto ironico perché in cui
05:10buttiamo fuori tutte le menate che abbiamo della nostra vita come ci sentiamo inadeguate la prima
05:14persona che ci ha fatto sentire non all'altezza, i rapporti con i genitori, i rapporti con le
05:20amicizie che alla fine sono quelle che salvano e niente quindi questo è l'ultimo lavoro che ho
05:27fatto alcune letture per le biblioteche quest'inverno e poi vediamo. Quello che mi fa
05:32piacere sottolineare attraverso il racconto appunto di specchio delle mie grane è quanto
05:38il teatro in generale sia elemento di crescita terapeutico eccetera a tutta l'età nel senso che
05:46poi nella vita puoi decidere che non farai l'attore come invece è capitato a te che comunque
05:50lavori anche con la cooperativa nell'ambito teatrale ma quello che il teatro ti insegna
05:55la capacità di liberarti di ascoltarti di rivolgerti agli altri nel modo giusto con le
06:02parole ma anche con le pause nella vita ti torna sempre comodo. E a me ha salvato. E questo è un
06:10concetto che va ampliato in che senso ti ha salvato il teatro? Mi ha salvato da tutti i
06:15momenti di crisi profonda perché è sempre una persona solare ma dentro di me è un'ombra,
06:20un tremuginio di tutto quello. Mi sei la drama queen del teatro, ci sta la grande. Il teatro
06:27mi ha permesso di rendere questi miei limiti delle risorse. La tua forza. La mia forza. Molto
06:35bello. E di conoscere la mia parte oscura la mia ombra e di dire cavolo è importante anche quella
06:42non la sto non ti sto reprimendo anzi ti do questo spazio che è uno spazio protetto e ti
06:48faccio sfogare. Questo è molto bello per cui volevo darlo proprio come consiglio a chi ci
06:53ascolta e magari a figli o anche semplicemente a voglia di trovare una strada nuova di espressione
06:59affidatevi al teatro perché è una grande cosa. Chi sa dove sarei? Dico sempre sarei in prigione
07:05se non facessi teatro avrei già ammazzato qualcuno. Magari in prigione no però magari
07:09saresti meno contenta del tuo essere perché meno capaci di esprimerti. Noi ci prendiamo 40
07:15secondi di pausa poi ritorniamo con Elisabetta e entriamo meglio in quello che è il mondo
07:20della cooperativa. Il teatro e la cooperativa come si sposano attraverso i vostri progetti
07:25fra poco. Rieccoci nuovamente in diretta con Elisabetta Vizzardi che è la responsabile
07:32dei progetti teatrali della cooperativa La Mongolfiera. Quindi tu arrivi vent'anni fa
07:37in cooperativa e cominci a realizzare i primi progetti legati al teatro. Raccontami una storia
07:44che non è facile da sintetizzare in pochi minuti perché sono vent'anni di storia ma mi
07:50piacerebbe sapere com'è nata e qual è la realtà adesso. Faccio una piccola premessa. Prima che
07:54arrivasse io in Mongolfiera c'erano già dei momenti di teatro ed erano le feste di Natale
08:00questi momenti che erano importantissimi perché creavano comunità, creavano gruppo, le famiglie
08:05erano coinvolte, i volontari, insomma era un momento importantissimo. Semplicemente è stato
08:11un pochino più indirizzato verso una progettualità. Quindi è stato più strutturato e continuativo.
08:16Esatto. Il teatro che ho cominciato a proporre è conseguente alla mia formazione che è appunto
08:22teatro sociale. Che cosa si intende? Vuol dire attivare pratiche teatrali in un contesto non
08:27prettamente teatrale ma in un contesto sociale e ha tre punti fondamentali in cui credo profondamente
08:34e su cui lavoriamo ed è la crescita e l'evoluzione del singolo, del gruppo e della comunità. Quindi
08:42promuovere la crescita e le risorse di ognuno e anche i limiti che poi diventano risorse perché
08:50poi con la mia esperienza questo è stato compreso e poi trasformarli in uno strumento per creare dei
08:57legami che è fondamentale e in qualche modo oltre alla comunità anche influenzare nel nostro caso
09:03il territorio dando uno sguardo altro sul tema della diversità e della disabilità. Quindi questi
09:09tre punti che poi si sviluppano attraverso ogni laboratorio con tutte le tecniche teatrali e
09:14esercizi sono quelli che caratterizzano il tipo di teatro che noi facciamo. Quello che hai sottolineato
09:21e che mi piace come dire approfondire è che se parliamo di crescita personale, di gruppo ci
09:28arriviamo veloci, magari è un po' più complesso arrivare a una cosa a cui credo profondamente cioè
09:34al beneficio sociale che si dà attraverso certi tipi di intervento. Sì ed è la parte che anche
09:42a me affascina di più ed è quella che ci porta e che ci ha portato negli ultimi facciamo ormai dieci
09:49anni ad aprirci all'esterno perché è bellissimo far teatro in cooperativa tra di noi il lavoro
09:55sul corpo sulla voce perfetto fantastico, però poi rimarrebbe una cosa chiusa e invece quello
10:01che noi interessa è aprirci e conoscere ed è una ricchezza grandissima sia per i nostri ospiti
10:06ma anche per le persone che incontriamo. E' la stessa cosa che è stata detta dal vostro presidente
10:12in occasione dell'inaugurazione dell'edicola. Non può restare quello che il mondo della
10:16cooperativa circoscritto. C'è bisogno che la comunità comprenda e che la cooperativa entri
10:24in una dinamica di socialità perché poi siamo tutti vicinissimi ma se teniamo le porte chiuse
10:31siamo distantissimi. Assolutamente e una dell'esperienza che sta funzionando meglio che
10:37da anni funziona ma che continuiamo a proporre è il lavoro con le scuole. Cosa facciamo? Portiamo
10:42i nostri attori storici perché ormai ci sono tanti gruppi di teatro ma c'è uno zoccolo duro che è
10:47quello che è partito all'inizio quindi persone con disabilità ma che io considero attori a tutti
10:52i livelli perché hanno un tono della voce, un uso del corpo, una capacità di stare con gli altri
10:56e di abbattere le barriere che è meravigliosa. Andiamo nelle scuole e proponiamo degli attori
11:03di teatro insieme a loro quindi in quel contesto le persone con disabilità non sono più le persone
11:09che chiedono aiuto ma sono gli esperti che insegnano un gruppo di ragazzini delle medie
11:14a giocare con il teatro. E la cosa più bella che ho visto in questi anni è quando all'inizio c'è
11:20questo cerchio che è la forma iniziale del laboratorio e chiaramente se vai alle medie
11:25ma anche alle superiori i ragazzini sono già devi metterti in gioco teatro e sei a nudo, c'è il tuo
11:31corpo, la tua voce e tu sei un po' a disagio poi vedi questi personaggi che non conosci così. Come
11:37cambiano sguardo quando cominciamo a fare dei personaggi, dire il nostro nome, usare la voce
11:42e si rendono conto che sono di fronte a dei professionisti e si ribalta completamente il
11:48punto di vista. Poi non dico che per tutti sia così però quello in cui credo è che come se
11:54stessimo seminando tanti semi qualcuno fiorirà. Assolutamente sono d'accordo con te e quello che
12:01mi piace sempre dire che l'accorciare le distanze è l'arma vincente per soprattutto in età
12:09particolari, pensiamo all'adolescenza o la pre-adolescenza nel caso vostro, come è importante
12:15accorciare le distanze, la comprensione e la conoscenza possono veramente cambiare le dinamiche
12:21e anche il futuro dei nostri ragazzi. E poi la visione, non vedi più appunto la persona con
12:27disabilità come richiedente aiuto ma è quella che ti fa divertire, ma è quella che dici ma come fa
12:31bene questo personaggio e alla fine di questi incontri c'è un legame, c'è un ridere. Noi
12:36puntiamo tantissimo sulla dimensione del piacere del gioco, dell'iridonia anche perché è il colore
12:41del nostro gruppo di attori e cambia, cambia tutto. Poi ecco oltre alle scuole lavoriamo con
12:46lo IAL, con le università chiaramente perché poi anche per i futuri educatori avere un'esperienza
12:51del genere di corpo è importantissima, con i richiedenti asilo con Caritas abbiamo fatto
12:58un'esperienza e l'ultima con la casa di riposo da residenza. Abbiamo fatto un lavoro su Brescia
13:04nel 2023, il lavoro è fatto delle interviste e dei laboratori narrativi tra i nostri ospiti
13:11e i loro ospiti perché era uno spettacolo dedicato a Brescia che fosse vista con degli
13:17sguardi diversi, con degli sguardi che spesso non hanno molta importanza quindi lo sguardo di chi
13:22c'era un tempo e lo sguardo che è di una persona che non è il classico bresciano ed è nato un
13:29lavoro pazzesco, di una fortissima emozione. Quanti sono i ragazzi all'interno della cooperativa nei
13:35vari laboratori che praticano teatro e nel corso della tua storia quali sono le scoperte, le
13:43sorprese che hai avuto maggiormente? Allora al momento abbiamo il gruppo storico che ha circa
13:5012 persone poi noi lasciamo la libertà ogni anno di continuare o smettere perché chiaramente poi
13:55ognuno ha il suo progetto individuale, chi viene sempre concordato con la persona quindi quest'anno
14:01teatro no, continuo con qualcos'altro poi magari tra due anni ritorno, ci sono quelli che lo fanno
14:0610 anni. Certo e che vivono questa cosa come una cosa che non può mancare dalla loro vita. E poi
14:12abbiamo altri tre gruppi che coinvolgono sei servizi della nostra cooperativa quindi persone
14:17con bisogno di supporto maggiore o minore ai servizi coinvolti e quindi per ora giriamo sulla
14:24cinquantina di persone che tutte le settimane fanno teatro. Che cosa hai scoperto in particolare
14:30che magari non ti aspettavi nella pratica delle cose? Cosa ho scoperto? Quello che ti ho detto
14:36prima che quello che all'inizio sembra un limite alla fine è la punta di diamante. Diventa una risorsa
14:42certo. Quando costruisci personaggi, ecco perché poi quando facciamo, non sempre, lo spettacolo non
14:47è obbligatorio assolutamente nel percorso succede e in più occasioni lo spettacolo è frutto di
14:56quello che esce dal laboratorio quindi non impongo mai un tema. Nasce dai nostri partecipanti. Ma
15:02quindi anche la parte diciamo così iniziale di che cosa mettere in scena magari anche qualche
15:08spunto di come metterlo in scena arriva da una condivisione? Sempre. Non impongo mai nulla
15:14dall'altro. Chiaramente da degli spunti, da degli stimoli. Il perimetro lo devi generare tu. Anche
15:20perché una cosa che dico sempre del bel del laboratorio teatrale è che ha una disciplina
15:24ferrea, pazzesca, ma questa disciplina, questo contenitore ti permette quando sei dentro di
15:31esprimerti al massimo e in massima libertà perché sei protetto dal laboratorio. E questa è una cosa
15:36importantissima da sottolineare e non solo quando parliamo di diverse abilità ma in generale.
15:43Dobbiamo stabilire quella che tu hai chiamato regola ferrea, ci sono delle cose che vanno
15:50fatte e vanno fatte in un certo modo perché se non hai quelle non riesci e sembra un paradosso a
15:56essere veramente libero. Perché ti contiene, ti protegge. Sono dei rituali che servono anche a
16:03chi magari ha più difficoltà a comprendere alcune cose. Il rituale ti permette di ogni volta renderti
16:08conto di dove sei, con chi sei. Ti permette di creare la sintonia di gruppo, un clima di fiducia
16:15e quando tu ti fidi di chi ti circonda ti permetti di lasciarti un pochino andare. Piano, piano, piano
16:21puoi essere completamente libero. C'è qualcuno dei ragazzi, dei tuoi attori o delle tue attrici a cui
16:25ti sei particolarmente affezionata e se sì perché? Eh sì, ma non posso dirlo. Sono come i figli, li amo tutti.
16:33Ma dai, senza fare nomi, magari qualcosa che ci puoi raccontare di rapporti che diventano davvero
16:41rapporti particolari. Allora, c'è una persona che ha un'ironia pazzesca e che riesce sempre a
16:50trovare qualcosa per cui sorridere e far sorridere anche nei momenti più bui e questo è una ricchezza
16:58proprio perché il gruppo quando c'è questa persona, io in primis. Cambia subito la modalità emotiva,
17:04certo. A proposito di momenti difficili, perché tu hai una solarità che non è un termine che amo
17:11particolarmente, ma tu sei talmente luminosa che sembra tutto facile. In realtà nella vita no, non
17:18c'è niente di facile, è tutto frutto di lavoro, di studio, di impegno anche da parte di chi come te
17:23governa la situazione e quindi mi piacerebbe sapere quali sono le cose che ti mettono più in
17:29difficoltà, le situazioni che ti hanno più provata nel corso di questa lunga e bella esperienza.
17:34Rispetto al teatro o al lavoro come educatrice? Rispetto a entrambe le cose, diciamo rispetto
17:39all'apporto teatrale attraverso appunto i progetti di cooperativa. Allora, sicuramente i momenti in
17:47cui vedi che una persona sta male, sta male e nonostante tu sia vicino, nonostante ci sia
17:56un'equipe intera che lavora per il benessere di questa persona, bisogna essere coscienti che non
18:02possiamo risolvere tutto e che magari ci vuole tantissimo tempo. Però questa è stata anche una
18:08lezione a livello teatrale, perché quando lavoro con le persone che hanno una compromissione molto
18:14alta, anche solo fare il classico giro dei nomi, noi facciamo il giro dei nomi, poi le diciamo alta
18:19voce, bassa voce, arrabbiato, anche per capire un po' le emozioni, come le esprimiamo eccetera.
18:24Per alcune persone riuscire a dire il proprio nome, che per altri è scontato, non è così facile e
18:31quindi io prendo come un traguardo anche il fatto che alla fine di un percorso questa persona mi ha
18:35detto il suo nome, me l'ha detto guardandomi negli occhi con un tono di voce di un certo tipo.
18:39Esatto, perché poi fa parte del mondo per cui ognuno ha un obiettivo e ha un traguardo e quello
18:47che per noi può sembrare piccolissimo, per qualcun altro è gigante.
18:51Ci vuole per questa persona un anno intero, però quell'anno cosa l'ha portato? E poi da lì è tutto
18:56un crescere, un circolo virtuoso o qualcuno che sale sul palco, che ha sempre avuto un terrore,
19:03ma da farsi male, per l'ansia, ma parliamo di autolesionismo, di cose importanti e che sale
19:09sul palco e lo vedi felice. Ok, c'è voluto tantissimo tempo, tantissima sofferenza ed è dura,
19:17perché comunque siamo umani e anche noi educatori a volte non ce la facciamo più, soprattutto quando
19:23magari le cose vanno male a noi a casa e dici... Non è un lavoro, perché poi sono delle importanti
19:31missioni di vita, non è un lavoro che ti può consentire di non gestire quella che è la tua
19:37vita fuori quando sei all'interno del contesto, credo. Siamo arrivati in conclusione, ma prima ti
19:44volevo chiedere, ma nascono delle amicizie e addirittura delle love story all'interno dei
19:49gruppi, si può dire? Si può dire, anche se sono persone molto più libere di noi, nel senso che a volte
19:56mi sembra di essere in beautiful in un incontro, stanno insieme due, dopo due o tre volte sono
20:00insieme con l'altro, ma con grandissima serenità, non è che poi io odio quello, no, sai che sto con
20:05lui, ah sì, poi magari ci stanno... Quindi ecco. Benissimo così, benissimo così. Siamo arrivati al
20:12termine di questo bell'incontro, mi piacerebbe dare agli amici che sono all'ascolto e stanno
20:17guardando magari la possibilità di attingere al vostro sito, di saperne di più, ci vuoi dire?
20:22www.lamongolfiera.it se non sbaglio, o .brescia.it. Ruggero diccelo tu.
20:29www.lamongolfiera.brescia.it. Perfetto, perfetto. Ah sì, ma se digitate su google
20:35cooperativa Lamongolfiera arrivate lì, eh? E c'è poi la sezione dedicata proprio al teatro,
20:40dove trovate un po' di lavori anche video fatti durante la pandemia, in cui chiaramente non ci si
20:45poteva toccare, quindi è stata un'altra grande prova che abbiamo cercato di affrontare, ma anche
20:49altre esperienze. E qui ci dobbiamo fermare per col tastativo di chiusura, per cui grazie a Ruggero
20:54Tavelli per la regia audio e video, grazie a chi ci ha ascoltati alla radio, a chi ci ha guardati
20:58in tv, grazie soprattutto a Elisabetta Vizzardi, la responsabile dei progetti teatrali della
21:03cooperativa Lamongolfiera, la nostra graditissima ospite di oggi. Alla prossima, a presto.
21:10Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org