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  • 11/04/2025

Categoria

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TV
Trascrizione
00:00Buon venerdì e ben ritrovati con
00:16Tele Tutto Racconta, buona serata da
00:18Daniela Finita e da Andrea Lombardi,
00:20benvenuti. Apriamo il weekend, non
00:22parleremo di meteo, o meglio possiamo
00:24parlarne noi perché ho sentito
00:25Raffaele Fino Pocanzi e ci diceva che
00:28domani ci sarà una giornata in
00:29mattinata soleggiata, pomeriggio
00:31nuvoloso e domenica pioggia e pioggia
00:34anche per la prossima settimana. Sei
00:35contenta Daniela? No, però se questo
00:37vuol dire che a Pasqua sarà bello,
00:39posso supportare la pioggia fino a
00:41massimo giovedì. Speriamo che si
00:43sfoghi prima. Questa sera apriamo
00:45subito con un'autrice Rosaria Basile,
00:48docente di letteratura all'Istituto
00:50Castelli e autrice del libro I colori
00:53dell'anima, per poi parlare di salute.
00:55Parliamo di salute, un'ampia pagina
00:58perché questa sera parleremo nello
00:59specifico della donazione dei
01:02trapianti, di organi e ci sarà la
01:05dottoressa Paola Terenghi, responsabile
01:07del coordinamento del prelievo degli
01:09organi e dei tessuti degli ispedali
01:10civili di Brescia, siamo il collega, il
01:13dottore Sergio Cattaneo che è il
01:15direttore dell'unità operativa di
01:17anestesia e rianimazione cardio-chirurgica
01:21sempre degli ispedali civili. E poi lo
01:23stesso argomento lo affronteremo con gli
01:25amici dell'Opi. Certo, infatti la giornata
01:27nazionale per la donazione del trapianto di
01:29organi e tessuti verrà trattata da Carla
01:32Bettoni, referente alfermieristico del
01:34coordinamento ospedaliero e Alessandra
01:36Inverardi, infermiera del coordinamento
01:38ospedaliero appunto. E per finire? E per
01:41finire parleremo di un altro libro, di un'altra
01:44bella storia, lo facciamo con Alice
01:47Palumbo, con Mauro Pezzi e con il dottor
01:50Luigi Cagliazzo. Insomma, una bellissima
01:55storia e scopriremo di che si tratta.
01:58Allora, inquadriamo subito l'apertura del
02:00sito giornalibrescia.it perché purtroppo
02:02c'è un incidente mortale e ritroveremo
02:05strada facendo Daniela, incidente in
02:07Maddalena tra un'auto e uno scooter, un
02:09morto. Il violentissimo scontro si è
02:12registrato poco prima delle 16.30 a
02:14perdere la vita un 62enne. Via San
02:17Gottardo in questo momento è chiusa al
02:19traffico. Questa è la notizia che apre il
02:22sito giornalidibrescia.it ma adesso
02:24torniamo in studio con Rosaria Basile.
02:27Buonasera. Buonasera a tutti. Allora, io ho
02:30tra le mani il suo libro, il suo ultimo
02:32libro che è una raccolta di poesie
02:34colorate. Tra poco capiamo anche il
02:39perché. Tra l'altro c'è un sottotitolo
02:40Emozioni di luce quotidiane. Ma lei è
02:43docente, ama la scrittura, immagino, ama
02:46la parola e ne ha scritti di libri. Sì, ho
02:49scritto diversi libri, ovviamente delle
02:52raccolte di racconti e dei testi
02:54poetici. Questa è la seconda raccolta di
02:57testi poetici e poi delle raccolte di
03:00racconti su argomenti diversi. Un ultimo
03:02libro è uscito recentemente qualche giorno
03:05fa e sarà disponibile il dal 18 di
03:08avrile e dedicato al tema della libertà che è
03:12un tema che a me è molto caro. Se non
03:14sbaglio, in un libro di racconti lei ha
03:16parlato anche di Brescia, forse a questo
03:19punto il precedente. Esattamente. Allora, la
03:24raccolta si intitola Giro d'Italia in 80
03:28racconti e invece il racconto specifico
03:33si intitola La cura del tempo, è
03:35ambientato nel Capitolium di Brescia e
03:38quindi c'è questo raccordo tra il mondo
03:42dell'archeologia, la storia, che è una
03:45disciplina che io amo e che anche insegno
03:47e questi due personaggi molto
03:52particolari che in realtà mi sono
03:56apparsi proprio nella mente nel momento
04:00in cui facevo una visita al Capitolium
04:03che è una zona archeologica che io amo
04:05particolarmente. Si racconta la
04:07stratificazione della nostra città che
04:11poi narra un'internazione. Allora invece
04:15torniamo al libro di la raccolta di
04:18poesia che evidentemente non è la prima
04:20raccolta. No, non è la prima raccolta. La
04:22prima raccolta si intitola Notturni
04:24incantati e poi ho deciso di fare un po'
04:28quello che facevano i poeti prima di me,
04:32che sono venuti prima di me, ovvero un
04:35ampliamento di quelle che sono le raccolte
04:37iniziali e proprio perché c'erano dei
04:40colori che nella prima raccolta non avevo
04:42preso in considerazione e che mi premeva
04:45molto prendere in considerazione e quindi
04:48di conseguenza ho deciso di scrivere
04:50delle altre poesie, ampliare quella
04:52raccolta e ha avuto appunto origine a
04:56questo nuovo progetto. Ecco mi racconti un
04:58po' i colori legati alla poesia. Allora
05:01io sono partita dal colore perché amo
05:05tantissimo la storia dell'arte, quindi per
05:07me il colore è luce, è vita ed è portatore
05:13di tutta una serie di simboli. Chiaramente
05:16per ogni singolo colore, ad ogni singolo
05:19colore ho associato dei simboli, quindi ho
05:22fatto una scelta di quelle che sono le
05:25connotazioni simboliche di ogni singolo
05:26colore e quindi ho creato questa
05:30architettura fatta di colori e infatti
05:33proprio l'ultima sezione, la sezione della
05:35luce perché poi i colori non sono altro
05:37che dei riflessi di luce e all'interno di
05:41questa architettura poi ho collocato le
05:43varie poesie che fanno parte della
05:45raccolta. E c'è un colore proprio ad inizio
05:48pagina. Sì, c'è un colore all'inizio di
05:51ogni sezione e poi per ogni sezione ho
05:55scelto delle frasi di alcuni autori a me
05:59cari, infatti ho cercato di creare un
06:03filo rosso aprendo con Dante e chiudendo
06:07con Dante, quindi una citazione di Dante
06:09che è un poeta che io amo proprio per il
06:12suo sperimentalismo, per la bellezza della
06:15sua parola. E com'è stato mettersi in
06:17gioco con la poesia? È stato molto bello, è
06:22stato molto bello, in realtà la scrittura
06:25della poesia, quindi dopo, è arrivata dopo la
06:28scrittura dei racconti ed è arrivata dopo
06:30una sedimentazione di sensazioni, emozioni,
06:34stati d'animo, esperienze che mi hanno
06:36cambiata proprio nel profondo e mi hanno
06:39spinto a delle riflessioni importanti e
06:43quindi poi c'è stata questa naturale
06:45esigenza di comunicarle attraverso il
06:48testo poetico che è l'espressione più
06:51immediata dell'anima secondo me. Senta, lei è
06:54docente di letteratura, dicevamo all'istituto
06:57Castelli, i ragazzi secondo me vivono la
06:59poesia a 360 gradi nella quotidianità
07:02perché è poesia, la loro età, la loro
07:06visione del mondo, la poesia ce l'hanno
07:08negli occhi, però non la leggono, non la
07:11cercano nei libri, credo. Allora, in realtà
07:15ti stupiscono perché recentemente, proprio
07:21ho parlato con alcuni alunni della mia
07:23classe, i quali mi hanno fatto proprio
07:25soffermare su un aspetto che è il
07:27seguente, cioè piuttosto che partire
07:30dalle interpretazioni del testo, partiamo
07:34da quello che la poesia ci comunica. Quindi
07:39abbiamo fatto questo esperimento, siamo
07:40partiti al testo poetico, abbiamo fatto
07:42un giro proprio di brainstorming, lo
07:45possiamo definire così, per capire un po'
07:48cosa avesse trasmesso e stimolato
07:53questo testo poetico e sono venute fuori
07:56delle cose molto interessanti perché
07:58effettivamente molti di loro si sono
08:01avvicinate a delle interpretazioni
08:03letterarie del testo e altri sono venuti
08:06fuori con il loro vissuto. Quindi la
08:09poesia non è lontana da loro, anche se
08:12certe volte ecco la percepiscono come un
08:14qualcosa di lontano e un qualcosa di
08:19immenso che non gestiscono.
08:21certo, tra l'altro immagino la maggior parte
08:24ragazzi, quindi anche questo forse fa anche
08:29un po' più... dico sempre ci sono poche
08:31ragazze ma buone. Però anche la sensibilità
08:35dei ragazzi evidentemente insomma spicca.
08:37Sì, sì. Io ne leggo una così a caso
08:42verso la fine, siamo nel colore grigio
08:44con sapevolezza, giusto? Il bianco in realtà.
08:48Mi perdoni, bianco. Allora, sono un essere
08:51emozionale e voglio onorare questa
08:53condizione con tutte le mie azioni, con
08:55tutte le mie scelte, con tutti i miei
08:57pensieri. Non voglio temere di mostrare la
09:00mia ferita, da lì entra la luce.
09:03Sì.
09:03Molto bella.
09:04Sì.
09:05Ha una ferita lei?
09:06Sì, sì.
09:07Più di una?
09:08Sì, sì, sì.
09:10Ma tra l'altro, ripeto, non ho nessun
09:14problema a definirla come tale perché
09:18credo che in quanto esseri umani siamo
09:22fragili, abbiamo delle nostre fragilità,
09:24abbiamo delle ferite. Oggi viviamo in una
09:26società nella quale dobbiamo mostrarci
09:30invincibili, però siamo esseri umani,
09:33quindi questa ferita fa parte del percorso.
09:34Siamo fragili?
09:35Siamo fragili. Tra l'altro ho letto
09:37recentemente proprio un libro sulla
09:38fragilità che mi ha colpito tantissimo.
09:40perché il titolo è Fragilità proprio e
09:46tra l'altro ne avevo letto uno
09:47precedentemente sempre su questo
09:49argomento di Borgna ed è stato
09:53illuminante proprio perché spesso ecco
09:56dobbiamo mostrarci invincibili ma è
09:58dalle ferite che si mostra la luce che
10:01poi ci illumina e ci fa capire davvero
10:03chi siamo.
10:04L'ultima domanda e poi chiudiamo.
10:06Quanto è terapeutica la poesia per chi
10:09la scrive e per chi la legge? È in
10:14ugual misura oppure?
10:16Allora io credo che sia terapeutica
10:18dall'una e dall'altra parte. La
10:21scrittura della poesia è un percorso
10:23davvero emozionale. È un percorso, io ho
10:29come modello Ungaretti che per me è un
10:32poeta importantissimo e Ungaretti ha
10:35proprio questa dimensione della
10:36profondità e per me la poesia è
10:39profondità scendere, scavare sempre
10:41continuamente e quindi questo percorso è
10:44importante per il poeta da questo punto
10:47di vista e per chi la legge è un'opportunità
10:50di venire a contatto con l'anima del
10:54mondo, con quelle che sono le vibrazioni
10:56dell'anima del mondo espresse in modi
10:58diversi da persone diverse.
11:00Devo proprio chiudere però ricordiamo i
11:03colori dell'anima. Dica di casa. Volevo
11:04solamente dire una cosa, volevo ringraziare
11:06voi ma soprattutto CM Caffè letterario che è un
11:10progetto che è stato presentato in questa
11:13trasmissione e che è molto importante.
11:15Certo. Ringraziamo Rosaria Basile e complimenti.
11:19Grazie. I colori dell'anima e emozioni di luce quotidiane.
11:23di luce quotidiane. Grazie ancora. Grazie a voi. Ci fermiamo
11:26per un attimo, tra poco.
11:39Eccoci prontissimi per aprire una lunga pagina
11:42dedicata alla salute. Ho il piacere di avere qui in studio
11:47il dottor Sergio Cattaneo, direttore dell'unità
11:49operativa di anestesia e rianimazione
11:52cardiochirurgica della SST Spedali Civili di Brescia.
11:54Buonasera. Buonasera. Un ben trovato anche la
11:58dottoressa Paola Terenghi, responsabile del
12:00coordinamento del prelievo degli organi e dei
12:03tessuti a scopo di trapianto dell'area
12:04Brescia a SST Spedali Civili. Buonasera. Buonasera.
12:09Allora, siamo qui oggi perché è una giornata
12:11importante, una giornata che ricorda l'importanza
12:16di donare gli organi. Dobbiamo ricordarlo
12:19sempre più spesso, pochi giorni fa, insomma, abbiamo letto
12:23sui quotidiani, anche sul giornale di Brescia, di quanto
12:26gli italiani, ahimè, non dicano sì nel momento in cui si rifà, ad esempio,
12:32la carta d'identità e invece quel sì alla donazione è fondamentale. Perché?
12:40È fondamentale perché ovviamente senza donazione non possono essere fatti
12:45trapianti e forse davvero in questo periodo si è notato un incremento delle
12:52opposizioni, soprattutto nei giovani, e questo è un dato preoccupante.
12:57Proprio perché le persone in lista d'attesa, che sono sempre 8.000, il numero non cala
13:03purtroppo, hanno come unica possibilità di cura il trapianto di un organo.
13:09e quindi forse dovremmo pensare, nel momento in cui ci viene chiesto di esprimere la nostra
13:14volontà, invertire un po' il nostro punto di vista, cioè provare a pensare se avessimo
13:20noi bisogno di un trapianto o qualcuno dei nostri cari, se quella è l'unica terapia
13:25possibile per salvare loro la vita, forse dovremmo chiederci se noi vorremmo che gli fosse
13:30data questa possibilità prima di decidere. Poi è ovvio che uno decide quello che vuole,
13:34però è bene pensare anche a questo, perché purtroppo non possiamo ancora stampare gli
13:40organi con le stampanti 3D e quindi l'unica possibilità di avere organi disponibili è
13:47quello di avere dei donatori, qualcuno che prima di morire abbia detto di sì.
13:51Direttore, perché secondo lei c'è ancora questa paura nel dire sì?
13:58Credo proprio che il problema sia questo, perché pensare alla nostra popolazione, al
14:04nostro territorio che è molto solidale, è molto attivo nel volontariato, quindi pensare
14:11che questo derivi da una forma di egoismo è difficile, probabilmente deriva anche da una
14:16forma di disinformazione delle persone che quando arrivano a rispondere a quella domanda,
14:22se dare il consenso al trapianto o alla donazione d'organo devono essere forse informati bene
14:29per riuscire a superare quelle paure che sono naturali da parte delle persone sul processo
14:37della donazione e quindi è molto importante che le persone tengano presente che la donazione
14:42è assolutamente sicura in termini di protezione della privacy e delle cure delle persone che
14:50vanno incontro a questo tipo di percorso. Cioè non deve poter esistere nella popolazione
14:56oggi il dubbio che una prospettiva di donazione d'organo possa in qualche modo interferire sul
15:04processo di cura che la persona subisce. Il processo di valutazione della donazione degli
15:09organi è sempre fatto dopo la certezza e l'accertamento che ad oggi con i metodi scientifici
15:16che abbiamo è indiscutibile del decesso della persona e questo è secondo me un dubbio
15:22che potrebbe essere innato dentro le persone e far nascere qualche dubbio. Credo che sia
15:27molto importante da parte delle persone essere sicuri che quello che viene fatto nel processo
15:33della donazione sia assolutamente fatto a protezione della persona e questo anche da parte dei familiari
15:38che vengono coinvolti nella scelta se la persona non ha espresso la propria volontà precedentemente
15:45in un altro momento. Loro devono sapere che tutto viene fatto per essere curati in Italia
15:52nel momento in cui questo non può essere possibile per salvare la vita della persona e solo post-mortem
15:58può iniziare una valutazione di un processo anche da parte dei curanti sulla donazione d'organo.
16:03Allora devo tenere in mente due domande proprio rispetto a quello che lei mi sta dicendo. La prima, un mesetto
16:08fa, dottoressa Terenghi, abbiamo fatto una puntata Obiettivo Salute dedicata interamente ai trapianti
16:14e una delle paure che emerge effettivamente è quella di cui parlava il direttore. Nel senso che si ha paura
16:22ma sarà veramente morto perché probabilmente i troppi film e serie tv che vediamo dei medici ci fanno supporre
16:32queste cose. No, no, però si è svegliato all'ultimo, in effetti era vivo. In Italia ci sono delle regole
16:38ben precise. Le vogliamo ricordare? Assolutamente sì. Purtroppo questi articoli e questi episodi
16:46minano la fiducia ovviamente della popolazione. Però l'Italia è uno dei paesi che ha le leggi
16:53più restrittive, cioè più tutelanti della salute del cittadino anche e soprattutto in
16:58quest'ambito. Quindi per poter pensare, come diceva, a una donazione, come diceva il dottor
17:05Cattaneo prima, bisogna essere assolutamente certi che la persona sia deceduta. Quindi su
17:12questo non devono esserci assolutamente dubbi. Gli esami che vengono fatti per accertare
17:20il decesso della persona sono molto rigidi, molto rigorosi e vengono effettuati da un collegio
17:28medico, proprio per ridurre il dubbio anche che un solo medico possa sbagliarsi. Quindi
17:35sono tre i medici di tre specializzazioni diverse che verificano effettivamente la presenza
17:41di tutti i criteri per l'accertamento di morte. Il, diciamo, quello che può rappresentare
17:47un problema, tra virgolette, è che sono pazienti ricoverati in rianimazione, quindi attaccati
17:53a delle macchine che mantengono comunque la respirazione e il cuore continua a battere
18:00perché ci sono farmaci che comunque vengono utilizzati per mantenere il cuore battente.
18:05Quindi l'aspetto della persona che purtroppo è deceduta non è quello che classicamente
18:12noi pensiamo sia l'aspetto di una persona morta e questo può indurre qualche difficoltà
18:20nella comprensione. Però ecco, quello che è bene che il cittadino sappia è che i metodi
18:27per l'accertamento di morte sono assolutamente rigorosi. Quindi in Italia soprattutto, e dico
18:32così perché ad esempio nei paesi anglosassoni non viene eseguito un elettroencefalogramma,
18:38da noi invece deve essere fatto con determinati criteri, è molto più sensibile di un elettroencefalogramma
18:44normale che viene fatto normalmente e quindi abbiamo l'assoluta certezza che il paziente
18:49sia purtroppo deceduto prima di pensare a un'eventuale possibilità di donazione degli organi.
18:55L'altra domanda, insomma leggo sempre a quello che stava dicendo lei, io è vero che posso dire
19:02il mio sì e quindi ce l'ho scritto nero su bianco sulla carta d'identità, però è anche vero,
19:07che se io non avessi avuto la possibilità o ancora la carta d'identità vecchia posso comunque
19:14anche scrivere solo un bigliettino e lasciarlo nel portafogli, è vero o non è vero? Perché poi
19:21bisogna anche sfatare alcuni miti, Google non aiuta nella sicurezza, chiedo a voi ne approfitto
19:27visto che siete del settore.
19:29Allora, da un punto di vista legale quello che conta è l'espressione di volontà del singolo,
19:34della persona o in caso di assenza di espressione di volontà registrata è l'opinione di un familiare
19:41prossimo della persona deceduta.
19:46L'espressione di volontà può anche essere riferita alla persona, chiaramente al caro
19:52o anche semplicemente alla persona parente. È molto importante ripetere, se posso, l'importanza
20:03della donazione degli organi, non solo vincendo questa paura della donazione, ma anche capendo
20:11che per noi sanitari, che poi possiamo andare a effettuare il trapianto, questa donazione è fondamentale.
20:17e quindi non ci deve essere assolutamente nessun dubbio sul fatto che il procedimento sia corretto.
20:26Tant'è vero che noi adesso abbiamo sviluppato delle tecniche, dei metodi di protezione degli organi
20:33post-mortem per poter ampliare la disponibilità degli organi che possono essere utilizzati
20:40e quindi anche di fronte non solo a una morte cerebrale, come descriveva adesso la dottoressa Terenghi,
20:45ma anche di fronte a un paziente con una morte cardiaca, quindi col cuore fermo, attraverso
20:50dei sistemi di macchine extracorporee, sono capaci di mantenere la perfusione e la vitalità
20:56degli organi all'interno purtroppo di una persona che è deceduta, proteggere alcuni organi
21:03dalla morte delle cellule singole e del singolo organo e quindi poter andare a prelevare, utilizzare
21:09questi organi anche successivamente in pazienti che sono andati incontro a morte cardiaca e non cerebrale.
21:16Quindi voi tenete in vita il cuore?
21:18Teniamo in vita vari organi, alcuni organi, in particolare quelli addominali, ma le ultime tecniche
21:25ci permettono anche di mantenere in vita eventualmente polmoni e cuore per poter poi
21:31utilizzarle successivamente. Per cui questo è per dire come la scienza, la tecnologia si sta sviluppando
21:38e per vincere ancora, lo ripeto, ulteriormente il dubbio che non ci sia sicurezza e certezza
21:45nel percorso che si sta affrontando. Sul bigliettino in tasca...
21:50Eh, bigliettino in tasca?
21:51Bigliettino in tasca ha assolutamente un valore legale, purché sia datato e firmato.
21:58Datato e firmato.
21:59Esattamente. E l'unico problema, se vogliamo, del bigliettino in tasca è che qualcuno ce lo deve dare.
22:06Eh sì.
22:06Perché non essendo registrato da nessuna parte, uno dei familiari lo deve consegnare ai sanitari.
22:13Però ha assolutamente validità. L'altra cosa che ci tenevo a sottolineare, che avevamo già anche detto la volta scorsa,
22:21è che ogni cittadino è libero di cambiare idea ogni volta che vuole.
22:25Quindi non è una decisione scolpita nella pietra, però va presa con cognizione di causa.
22:31Cioè bisogna essere consapevoli di quello che si fa. Piuttosto meglio non decidere.
22:36Darsi il tempo di informarsi e decidere successivamente, piuttosto che registrare un'opposizione perché non si sa bene
22:45o si è colti di sorpresa nel momento in cui rinnoviamo la carta d'entità.
22:49Piuttosto non diciamo nulla, prendiamoci del tempo e decidiamo poi consapevolmente quello che vogliamo fare.
22:56Giusto per far capire perché si ha tanto bisogno, ci sono dei numeri.
23:01I numeri parlano chiaro sul trapianto e i numeri dicono che una persona, un cittadino su tre dice no.
23:08Quindi questo già non va bene.
23:11E abbiamo più di 8 mila pazienti.
23:14Lissa d'attesa, leggo perché dovremmo avere anche una slide, più 4 mila trapianti d'organo all'anno,
23:20più 2 mila donatori d'organo all'anno.
23:22Ci sono 15 mila trapianti di tessuto ogni anno e mille di midollo osseo da donatore non familiare.
23:31Ricordiamo, eccolo qua, quali sono gli organi utili a un trapianto?
23:38Allora, un po' tutti in realtà, cuore e polmoni che sono ovviamente molto delicati e quindi abbiamo una disponibilità limitata di questi organi.
23:53Poi gli organi addominali, fegato, reni, il pancreas, anche porzioni di intestino anche se è un trapianto molto meno frequente.
24:02Però è ovvio che organi delicati come cuore e polmoni possono essere prelevati anche in pazienti più giovani rispetto al fegato oppure i reni
24:15che possono essere prelevati anche da pazienti più anziani.
24:18Quindi ovviamente la disponibilità di organi toracici, quindi cuore e polmoni, è inferiore rispetto a quella degli altri organi.
24:27Oltre a questo c'è tutto il grande capitolo dei tessuti, che noi non consideriamo, consideriamo un po' la cenerentola dei trapianti perché non ne parla mai nessuno,
24:36ma al di là delle corne che sono abbastanza conosciute, che anche queste sono importantissime per poter ridare la vista a chi l'ha persa,
24:43in una persona relativamente giovane, quindi di età inferiore ai 78 anni, quindi non proprio giovanissimo,
24:51noi possiamo prelevare tanti altri tessuti che possono aiutare persone a migliorare la loro qualità di vita.
24:59Bene, il tempo qui vola sempre.
25:025 secondi per ricordare una cosa.
25:05Il sistema sanitario nazionale in Italia permette alla popolazione di sopravvivere, recentemente l'abbiamo scoperto, 83 anni virgola qualche mese.
25:15E questo è anche grazie soprattutto alla possibilità che abbiamo noi medici di utilizzare gli organi,
25:22perché sennò avremo delle malattie che non sono curabili, se non attraverso il trapianto d'organo.
25:26Io penso che la collaborazione di tutti, anche in questo, sia importante nel dare la propria disponibilità
25:32e ottenere sempre di più nell'aspettativa di vita delle persone, proprio grazie alle cure che possiamo utilizzare.
25:39Grazie mille anche per il lavoro che fate, grazie per essere stati qui.
25:43Noi ci fermiamo per una breve pausa, ma si continua a parlare di trapianti con l'OPIA tra poco.
25:56Oggi è una giornata importante e stiamo dedicando ampio spazio a questo 11 aprile,
26:05perché è la giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti.
26:09Ne parliamo anche nello spazio dedicato all'OPI Brescia con Carla Bettoni,
26:15referente infermieristico del coordinamento ospedaliero Precurement Donazione Organi e Tessuti.
26:21Buonasera.
26:21Buonasera.
26:22A SST e Spedali e poi ancora con Alessandra Inverardi, infermiera del coordinamento ospedaliero
26:28Precurement Donazione Organi e Tessuti SST e Spedali.
26:33Buonasera.
26:34Buonasera, buonasera a lei.
26:35E ben ritrovata.
26:36Allora, iniziamo proprio da Alessandra, con due parole su questa giornata e il punto di vista delle infermiere del COP.
26:42Certo.
26:43Oggi è proprio la giornata nazionale della donazione e trapianto
26:47che il Ministero della Salute ha indetto in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti.
26:53È proprio la giornata dove si vuole ricordare a tutta la cittadinanza la possibilità di diventare donatori di organi e di tessuti.
27:04Per noi che siamo le infermiere del coordinamento ospedaliero per la donazione,
27:10fondamentalmente oggi è l'attività che noi facciamo tutti i giorni, per tutto l'anno.
27:16E abbiamo voluto realizzare quest'anno, grazie anche alla collaborazione del nostro Ufficio Comunicazione e Marketing,
27:25una grafica che viene fatta scorrere sui monitor del nostro ospedale civile,
27:31proprio per ricordare a tutti, sia gli utenti che accedono all'ospedale,
27:36sia i degenti e anche tutto il personale sanitario che c'è la possibilità di diventare donatori,
27:44come si fa per diventare donatori e abbiamo messo anche un QR dove vengono rimandati al nostro sito ospedaliero
27:53dove raccontiamo alcune cose inerenti proprio alla donazione degli organi e dei tessuti.
28:00Allora, perché donare?
28:02Perché donare? Credo che sia la massima espressione che una persona possa fare in vita
28:09di solidarietà, altruismo e generosità.
28:15Viviamo in un mondo sempre più che accentra su di sé,
28:22dà sempre queste immagini di ritorno, di egoismo,
28:24quindi il fatto di pensare e da parte nostra sensibilizzare alla donazione
28:31la donazione cerca di creare appunto una controtendenza a quelli che sono purtroppo i dati
28:38che abbiamo visto su tutte le testate giornalistiche di questi giorni.
28:43La donazione è importantissima perché nonostante si sia assistito nello scorso anno
28:49a un aumento dei trapianti effettuati,
28:52ci sono ancora più di 8.000 persone che sono in attesa di ricevere un organo
28:57e per queste persone che non hanno più opzioni terapeutiche
29:02perché hanno già una grave insufficienza di organo
29:05non c'è altra chance, proprio non c'è...
29:10ci sono quelli che sono in dialisi perché hanno una grave insufficienza renale
29:14ma per chi è in attesa di un cuore, di un fegato o di polmone
29:19non ci sono altre alternative se non il trapianto.
29:23e chi ha la fortuna di uscire da questa lista è perché ha ricevuto un trapianto
29:29ma le persone che escono da questa lista e non sono state così fortunate
29:34perché in attesa e a volte si parla anche di anni le persone poi muoiono.
29:40Infatti io le ho chiesto perché donare ma la domanda corretta sarebbe
29:43perché non donare?
29:45Esatto, esatto.
29:46E' veramente assurdo.
29:48Anche perché se si pensa all'aumento comunque dell'aspettativa di vita
29:53che c'è nelle persone, nella società odierna
29:57ognuno di noi ha più possibilità di andare incontro nel corso della propria vita
30:04a una patologia che possa portare a un'insufficienza d'organo
30:08e quindi ha più possibilità di dover ricevere un trapianto
30:13e logicamente non c'è una disponibilità infinita.
30:17E' vero che la medicina dei trapianti è in continua evoluzione
30:21e ci sono tanti nuovi ritrovati scientifici
30:26ma sicuramente al momento la donazione di organi da una persona deceduta
30:32è ancora la scelta migliore.
30:34Alessandra, codice deontologico delle professioni infermieristiche
30:38mi vuole parlare del mandato alla cultura del dono.
30:41Certo, all'interno del nostro codice deontologico
30:45che tra l'altro ha visto una recentissima revisione
30:49e una recentissima pubblicazione proprio a marzo del 2025
30:53troviamo quella che noi spesso diciamo
30:58proprio la legittimazione dell'attività infermieristica
31:01nel campo proprio della donazione e del trapianto.
31:05Ci sono degli articoli, c'è un articolo che è un po' il capostipite
31:10che è l'articolo 28 che dice proprio che l'infermiere sostiene ed educa
31:16la persona che riceve e che dona, scusate, e che viene trapiantata.
31:23Il riferimento nel codice che l'infermiere aiuta e sostiene la persona
31:30non vuole dire necessariamente che sostiene solo i malati o i pazienti.
31:35Nel nostro codice deontologico non si fa mai riferimento al malato o al paziente
31:40ma si fa sempre riferimento alla persona
31:43perché l'attività dell'infermiere e soprattutto anche la nostra
31:46nel campo della donazione non è solo all'interno delle mura ospedaliere
31:51ma è per tutta la comunità, per tutta la popolazione
31:55e quindi all'interno del codice noi troviamo proprio il mandato
32:00a creare la cultura del dono.
32:02Ci sono altri articoli, per esempio anche l'articolo 3
32:05che dice che l'infermiere aiuta ed è di supporto
32:09e rispetta l'autodeterminazione
32:12cioè la scelta che il paziente può aver fatto in vita
32:15anche questo fa parte della nostra attività quotidiana
32:19di fronte ad un decesso
32:20noi ci interroghiamo su quello che potrebbe essere
32:24il percorso donativo più idoneo
32:27ma andiamo a verificare quella che è stata la volontà di questa persona in vita
32:32e quella che è stata la sua volontà depositata
32:36se l'ha depositata per noi è proprio un attestamento
32:40noi cominciamo a lavorare prendendoci a cuore quello che aveva deciso
32:46io dico sempre a Carla
32:47si è preso la briga di andare a dichiarare un sì
32:51per noi questo deve essere un mandato
32:53che non ci deve fermare davanti a niente
32:57credo che sia doveroso
32:59proprio nei confronti di tutti i nostri
33:03nel nostro caso di nostri pazienti
33:05ma anche di fronte a un qualsiasi cittadino
33:07che può dichiarare il suo sì
33:10Torno a Carla
33:12l'infermiere è protagonista nel processo di donazione tra pianto
33:16sì esatto
33:17il processo di donazione tra pianto
33:20è un processo complicato
33:22molto complesso
33:24si è rappresentato da più fasi
33:28e l'infermiere è protagonista in tutte queste fasi che vedete appunto rappresentate
33:36perché ecco qui è rappresentato proprio quello che è il processo più complesso
33:41di una prelievo e donazione che avviene su un paziente deceduto in rianimazione
33:47però quello che noi teniamo a precisare è che gli infermieri oltre a essere presenti in tutte queste fasi
33:56devono proprio sentire anche all'interno delle unità operative di degenza ordinaria
34:04e farsi la domanda quando si trovano di fronte a un decesso
34:08che cosa posso fare io per questa persona che è deceduta
34:12quindi anche semplicemente il fatto di chiudere gli occhi
34:17e pensare che questa persona possa donare le corne
34:20è un gesto di responsabilità e di professionalità
34:24ovviamente in quello che è il processo che avete visto rappresentato prima
34:29ci sono diverse fasi in cui ci sono tanti colleghi di unità operative diverse
34:36ma che hanno una grande formazione
34:39una grande professionalità a seconda del momento
34:43magari una prima parte che si può svolgere
34:46sull'identificazione in pronto soccorso oppure in rianimazione
34:50ma anche per quanto riguarda la gestione operativa e organizzativa
34:55pensiamo al momento dell'allocazione degli organi
34:59che viene svolto dai colleghi infermieri
35:01che sono alla centrale operativa
35:03nel nostro caso riferimento a Milano
35:05al Nord Italia Transplant
35:07oppure ai colleghi che sono al Centro Nazionale Trapianti
35:10proprio per un discorso di assegnazione di questi organi
35:15alla persona che ne ha più bisogno
35:17ricordiamo che il trapianto è garantito dai livelli essenziali di assistenza
35:21e quindi tutti hanno diritto a ricevere un trapianto
35:24e proprio ci sono queste organizzazioni che fanno in modo
35:28che avvenga tutto in maniera trasparente ed equa
35:33e poi ci sono colleghi che lavorano anche sulla centrale operativa
35:38per il trasporto delle equip che devono venire a prelevare
35:43piuttosto che per il trasporto effettivo degli organi
35:47presso i centri di trapianto
35:48pensiamo a quello che avviene nelle sale operatorie
35:52perché ci sono comunque i colleghi formati
35:56e molto professionali sul fatto di prelevare organi
36:01durante appunto l'intervento chirurgico
36:03e poi l'organo viene assegnato al trasporto
36:08attraverso appunto la centrale operativa di Areo
36:12o della Creto
36:13la parte sicuramente in tutto il processo più significativa per gli infermieri
36:21è quella che avviene nel momento in cui si fa la proposta di donazione ai familiari
36:29perché è vero che noi verifichiamo sempre la manifestazione di volontà della persona deceduta
36:36e nel caso noi non troviamo che questa persona si sia espressa in vita
36:41allora in quel caso noi offriamo questa possibilità ai familiari cosiddetti aventi diritto
36:48per esprimersi in merito alla donazione
36:52e lo facciamo nell'immagine che è stata passata prima in sovrimpensione
36:57in quella che è la stanza della vita che Aido ha realizzato lo scorso anno
37:03e abbiamo inaugurato lo scorso anno
37:05proprio per cercare un ambiente che sia confortevole
37:10e in cui noi incontriamo le famiglie
37:13e in questi momenti noi cerchiamo sempre di farci raccontare
37:18quello che era la persona che noi in quel momento stiamo accertando
37:23proprio per dare anche modo a loro attraverso il racconto
37:28poi di fare una scelta che sia consona
37:33e che rappresenti quello che era stata in vita la persona
37:37bello, c'è tanta umanità anche in tutto questo
37:40allora chiudiamo lo spazio con gli amici dell'OPI
37:45in modo particolare ringraziamo Carla Bettoni
37:47referente infermieristico del coordinamento ospedaliero
37:50procurement donazione organi e tessuti dell'SST Spedali Civili di Brescia
37:54e Alessandra Inverardi
37:57infermiera del coordinamento ospedaliero
37:58procurement donazione organi e tessuti
38:00dell'SST Spedali Civili di Brescia
38:03grazie per essere state con noi
38:05grazie a voi
38:06e noi ci fermiamo per un attimo
38:08torniamo tra poco
38:08eccoci di nuovo in diretta
38:22continuiamo a parlare di salute
38:24e lo facciamo presentandovi un bellissimo libro
38:27io ho il piacere di avere qui in studio il protagonista del libro
38:32che è Mauro Pezzi
38:34e anche coautore di questo libro
38:37buonasera
38:38buonasera
38:39benvenuto
38:40e un benvenuto alla coautrice del libro
38:44Alice Palumbo
38:46buonasera
38:47e il titolo è Assist tra cielo e terra
38:49poi ho il piacere di avere qui in studio
38:52anche il dottor Luigi Cagliazzo
38:55direttore dell'SST Spedali Civili di Brescia
38:58buonasera
38:59buonasera
38:59tra l'altro per noi è un piacere
39:01perché è la prima volta che viene qui
39:02da quando è stato nominato direttore
39:04quindi ne sono molto molto felice
39:05grazie
39:06tra l'altro sono molto felice
39:07perché viene per raccontare una bella storia
39:10e non è solito fare così
39:12allora
39:13quando io
39:14insomma
39:14abbiamo letto questo libro
39:16ci siamo emozionati
39:17ieri c'è stata la presentazione alla cittadinanza
39:21ha moderato il collega Fabrizio Valli
39:24e stamattina ci siamo sentiti
39:26e lui mi ha detto
39:26è stato veramente emozionante
39:28che prepara
39:28insomma
39:30è presentare questo libro
39:31ma soprattutto vedere tanta gente
39:33ve l'aspettavate?
39:35così tanta gente?
39:36no
39:36Alice?
39:37è stato straordinario
39:39allora
39:40questo libro
39:41Assist tra cielo e terra
39:43che ha tra le mani
39:44tra l'altro il direttore
39:45se lo vuole alzare
39:46ecco così
39:46lo possono inquadrare
39:48è un libro
39:49che racconta
39:50racconta una storia
39:52una lotta
39:53racconta anche
39:54racconta di una fede
39:56e di una rinascita
39:58della vita
39:59della vita
40:00della tua vita Mauro
40:03
40:03ma racconta anche del tennis
40:06che c'entra molto
40:08perché il tennis
40:09è al centro poi
40:11della tua vita
40:12allenatore di tennis
40:13amante del tennis
40:15che cosa succede
40:16quel
40:17quel giorno
40:19che cosa è successo?
40:20io non mi ricordo
40:23perché
40:24stavo male
40:26un'amica
40:28era a casa mia
40:31mi ha
40:33ha chiamato
40:35l'ammodanza
40:36un infatto
40:39e dopo
40:40l'ictus
40:41io
40:43quindi è stato tutto
40:46in una frazione
40:47di secondi
40:48non hai capito?
40:49io sono stato
40:52a Chiari
40:53a Chiari
40:55in coma
40:56in coma
40:57mi ha salvato
40:59la vita
40:59ho sentito
41:02un nemico
41:03che si chiama
41:05Renato
41:06che mi diceva
41:08che dovevo
41:10andare a casa
41:14con le mie gambe
41:16perché dovevo
41:18ancora
41:19insegnare
41:20tennis
41:21io non potevo
41:23rispondere
41:24ma ho detto
41:26quella cosa
41:28la faccio
41:30ho incontrato
41:32a Chiari
41:33alla Domus
41:35le persone
41:37giuste
41:38perché
41:39mi hanno
41:41aiutato
41:42ho fatto
41:45la mia
41:46lotta
41:46adesso
41:48è il momento
41:49che
41:50di
41:51un
41:52ringraziamento
41:54di queste
41:55persone
41:56perché
41:57se non c'erano
41:59loro
42:00io
42:01facevo
42:02fatica
42:03fede
42:05perché
42:05io
42:06credo
42:07in Dio
42:08e
42:09qualcosa
42:10ha fatto
42:11se sono qua
42:13dopo
42:15la cosa
42:17bella
42:17che
42:18non mi hanno
42:19mai
42:20lasciato
42:21solo
42:21perché
42:22i dottori
42:24i fisioterapisti
42:27le logopediste
42:29adesso
42:30Alice
42:32la conosco
42:34da poco
42:35tempo
42:36mi ha
42:37fatto
42:38un
42:38regalo
42:39perché
42:40io
42:40ho
42:41raccontato
42:42lei
42:43ha
42:44usato
42:45la penna
42:48adesso
42:49è nato
42:49questo
42:50libro
42:51che è
42:53un
42:53ringraziamento
42:55da
42:56un uomo
42:57verso
42:59altre
42:59persone
43:00allora
43:01questo ringraziamento
43:03perché c'è il direttore generale
43:04ispedali civili
43:05stasera
43:06vogliamo raccontarlo a casa
43:07che cosa è nato
43:08che cosa è successo
43:09quel giorno
43:10lei ha ricevuto una chiamata
43:11
43:12guardi
43:13io era il 28 dicembre
43:14del 2022
43:16se non ricordo male
43:17ero stato da poco
43:18nominato
43:19commissario straordinario
43:20della SST
43:21della Franciacorta
43:22ma avrei preso servizio
43:23nel mese di gennaio
43:24quindi
43:25non ero ancora
43:26chiari
43:27e
43:28un amico
43:29comune
43:30un amico
43:31che Mauro
43:32conosce bene
43:33il nostro amico
43:33comune
43:34mi chiama
43:34e mi dice
43:35guarda
43:36Mauro
43:36ha avuto
43:37un grosso problema
43:38è stato
43:38portato a Chiari
43:40ed è in terapia intensiva
43:41e quindi
43:42ho acquisito
43:43le prime informazioni
43:45poi sono giunto
43:46a Chiari
43:47per iniziare
43:48il mio mandato
43:49come commissario
43:50straordinario
43:50che poi è durato
43:5111 mesi
43:53perché poi sono venuto
43:54appunto al civile
43:55e
43:56in quei primi mesi
43:57ho seguito
43:58la vicenda di Mauro
43:59che era una vicenda
44:00era una vicenda
44:01dal punto di vista clinico
44:02molto complicata
44:04diciamo che
44:06ci sono stati
44:07momenti di grande
44:08preoccupazione
44:10all'inizio
44:11Mauro era
44:11prima in terapia intensiva
44:13poi in terapia intensiva
44:14cardiologica
44:15e c'è stato
44:16un lavoro
44:17multidisciplinare
44:19cioè
44:19cardiologi
44:20neurologi
44:21intensivisti
44:22infermieri
44:23hanno lavorato
44:24in squadra
44:25per cercare
44:27di salvare
44:28Mauro
44:28e Mauro
44:29ci ha messo del suo
44:30perché da sportivo
44:31qual è
44:32non voleva perdere
44:33la sua battaglia
44:34lo scrive anche
44:35in questo libro
44:36ha avuto una forza
44:37di volontà
44:38che si è besposata
44:39con la competenza
44:41clinica
44:41e quindi alla fine
44:43ha dato il risultato
44:44che tutti vediamo
44:45diciamo che
44:46direttore
44:46scusi se la interrompo
44:47la forza di volontà
44:49il lavoro
44:50di equip
44:51l'umanizzazione
44:53delle cure
44:54e una sanità
44:56che è riuscita
44:58a portare
44:59a termine
45:00un po'
45:00l'obiettivo
45:01hanno fatto sì
45:02che oggi
45:02Mauro sia qui
45:03che Mauro
45:04possa di nuovo
45:05parlare
45:06raccontare
45:07portare
45:07una testimonianza
45:09a chi è a casa
45:11questo libro
45:12bisogna leggerlo
45:13perché secondo me
45:14fa capire
45:15proprio
45:15gli obiettivi
45:16principali
45:17quali sono Alice
45:18tu che hai scritto
45:19materialmente
45:20diciamo che
45:21il mio è stato
45:22più un lavoro
45:22di collezione
45:23delle testimonianze
45:24di raccolta
45:25degli obiettivi
45:26tra questi
45:26sicuramente
45:27supportare
45:28le persone
45:29in difficoltà
45:30più o meno
45:30gravi
45:31nel avere
45:32come dire
45:33la forza
45:34di non arrendersi
45:36e applicare
45:36dei valori positivi
45:38come nel caso
45:38di Mauro
45:39sono stati
45:39quelli del tennis
45:40per cercare
45:41di superare
45:42questi ostacoli
45:44e questo è uno
45:45lui è sicuramente
45:46un esempio
45:47positivo
45:47un esempio
45:48che noi abbiamo cercato
45:49di universalizzare
45:50in qualche modo
45:51è la storia di Mauro
45:52ma è la storia
45:53di tutte le persone
45:54che potrebbero trovarsi
45:55in un momento
45:55di fragilità
45:56e in questo caso
45:58tra l'altro
45:59ha avuto
45:59la fortuna
46:01di incontrare
46:01una comunità
46:02una comunità
46:02di professionisti
46:03sicuramente
46:04nel settore sanitario
46:05una comunità
46:06di familiari
46:07amici
46:08colleghi
46:09e quindi era anche
46:09un esempio
46:10molto positivo
46:11rispetto a ricordarsi
46:12che non siamo soli
46:13che esiste una squadra
46:15che è più grande
46:16di quella del campo
46:17da tennis
46:18assolutamente
46:19in questo caso
46:20la racchetta
46:20ha fatto faville
46:21posso dirlo
46:22Mauro?
46:23è stata poi
46:24la protagonista
46:25della tua vita
46:25ma è stato anche
46:26forse quel collegamento
46:27a volte
46:28si dice
46:29tu credi
46:30credo anch'io
46:31e quindi
46:32non sono dei casi
46:33tutto non succede
46:35per caso
46:35direttore però
46:37una cosa
46:38che vorrei
46:38la dicesse lei
46:39in qualità
46:40di direttore
46:41è sul fattore
46:43prevenzione
46:43dia lei
46:44un messaggio
46:45a casa
46:45perché Mauro
46:46ha avuto l'ictus
46:47però
46:48a volte
46:49bisognerebbe
46:49ricordarsi
46:50di fare
46:51magari
46:51prevenzione
46:53ricordarsi
46:54di fare
46:54degli esami
46:55controllarsi
46:55avere cura
46:56di sé
46:56non che
46:58Mauro
46:58non lo facesse
46:59però magari
46:59così è così
47:01Mauro
47:02diciamo che
47:03non è stato
47:04dirigente al massimo
47:05lo possiamo dire
47:06lo dice lui stesso
47:07anche lo racconta
47:09però è vero
47:10c'è la storia di Mauro
47:11ci dice
47:12alcune cose
47:13importanti
47:14la prima
47:14che il servizio
47:15sanitario nazionale
47:16esiste
47:17è un servizio
47:18che alla soglia
47:19dei 50 anni
47:20ha qualche problema
47:22non lo nascondiamo
47:23ma è un servizio
47:24che risponde
47:25soprattutto
47:25nei casi
47:26di emergenza
47:27risponde
47:28e riesce
47:29a risolvere
47:30questioni complicate
47:31Mauro ha avuto
47:31un ictus
47:32c'è una malattia
47:33tempo dipendente
47:34vuol dire
47:35una malattia
47:36in cui
47:37uno dei vasi
47:38sanguigni
47:38che portano
47:39il sangue
47:39all'encefalo
47:41si è chiuso
47:42o si è rotto
47:43e quindi
47:44il tempo
47:45è un fattore
47:46determinante
47:47e in questo caso
47:48il tempo
47:49è stato
47:49assolutamente usato
47:51come meglio
47:52non si poteva
47:53e quindi
47:54il servizio sanitario
47:55nazionale
47:55c'è
47:56è un servizio
47:57universalistico
47:58è un servizio
47:59che con i suoi problemi
48:00è uno dei valori
48:01importanti
48:02del nostro paese
48:02va difeso
48:03va difeso
48:05attraverso
48:06il rispetto
48:07di alcune regole
48:08e la prima
48:08è quella che diceva lei
48:09la prevenzione
48:10cioè l'attenzione
48:11alla nostra salute
48:12è per esempio
48:14abbastanza
48:15diciamo
48:16spiacevole
48:17non ci fa piacere
48:18che gli screening
48:19oncologici
48:20oggi non siano
48:21così
48:22attenzionati
48:24dal cittadino
48:25noi
48:25a Brescia
48:26abbiamo anche
48:27una media
48:28superiore
48:29a quella regionale
48:29ma faccio un esempio
48:31sul colorretto
48:32siamo appena
48:32al 49%
48:34sul tumore
48:35della mammella
48:36siamo mi pare
48:37sotto il 70%
48:38un po' meglio
48:38ma dobbiamo
48:39fare di più
48:40perché prevenire
48:42vuol dire
48:42star meglio
48:43ma vuol dire
48:44anche
48:45evitare situazioni
48:47di ricovero
48:48di accesso
48:48in ospedale
48:49e quindi
48:50vuol dire
48:50preservare
48:51la sostenibilità
48:52del nostro sistema
48:53abbiamo pochi secondi
48:55lo spazio è poco
48:57ma la promessa
48:58di rinvitarvi
48:59anche magari
49:00obiettivo salute
49:01perché proprio
49:01di prevenzione
49:02di ictus
49:03bisogna parlarne
49:04la testimonianza
49:05Mauro
49:06perché dovremmo
49:07comprare il libro
49:08che si trova
49:08in libreria
49:09giusto?
49:10i canali
49:11sono libreria
49:12e amazon
49:14perché bisognerebbe
49:15comprarlo?
49:16perché è bello
49:18è bello
49:19ed è un viaggio
49:19spirituale
49:20lo possiamo dire
49:21assolutamente
49:22grazie mille
49:24il tempo è sempre poco
49:25però l'importante
49:26è dare il giusto
49:27messaggio
49:28io vi ringrazio
49:29grazie dunque
49:30ai miei
49:32ai miei ospiti
49:33ricordate
49:34il titolo
49:35Alice Palumbo
49:36tra cielo e terra
49:38grazie
49:39pochissimi secondi
49:52il tempo di salutarvi
49:53augurarvi un buon weekend
49:55e una buona serata
49:56ad Andrea Lombardi
49:57e ad ogni era finita
49:58lunedì
49:58arrivederci
49:59ok
50:01grazie a tutti