Ottava breve lezione di letteratura italiana per le scuole serali.
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ApprendimentoTrascrizione
00:00Salve a tutti ragazzi e ragazzi e benvenuti a un'altra lezione del nostro corso di letteratura
00:09italiana. Questa è la prima lezione in cui affronteremo un autore, il primo autore della
00:17letteratura italiana, che è Francesco d'Assisi, San Francesco, un grande santo, tra i più
00:27amati della cristianità e contemporaneamente anche il primo ad aver prodotto un'opera di
00:39scrittura artistica, non più in latino, ma nella lingua che lui utilizzava per comunicare,
00:48cioè un volgare umbro. La vita di Francesco è stata ricca, avventurosa, è una vita affascinante
01:01e proveremo a ripercorrerla brevemente insieme. Francesco nacque verso il 1181-1282 e visse
01:12fino al 1226. E' nato ad Assisi, che non era tra le principali città della penisola italica,
01:23forse non la possiamo nemmeno porre su un piano secondario, e tuttavia questo centro ha dato i
01:31natali a una figura straordinaria che ha segnato la storia della cristianità, perché limitarsi
01:41a dire che ha segnato la storia solo della cultura italica sarebbe veramente limitativo. Un uomo che
01:51ha cambiato la storia. Francesco era figlio di mercanti, suo padre era un commerciante di tessuti,
02:04di stoffe. Sembra che sua madre potesse avere origini francesi e da qui forse il nome Francesco.
02:15In realtà Franco Cardini nella sua Biografia del Santo, che è uscita qualche anno fa,
02:24ma è ancora un'opera di cui si può consigliare e raccomandare la lettura, dice che non abbiamo
02:33propriamente la certezza al 100%. Una famiglia di mercanti che dà la possibilità a Francesco
02:43di studiare e Cardini medita sulla questione dell'influenza della letteratura francese sulla
02:52vita di Francesco. Entrò nella sua vita tramite la madre di origine francese, ma la questione in
03:02realtà non si pone nemmeno nel senso che la letteratura proveniente dalla Francia era normale
03:13che arrivasse ad Assisi, che arrivasse in tutti i centri della penisola italica. Per cui la
03:19questione di come Francesco entrò in contatto con la letteratura francese di quell'epoca non si pone
03:27nemmeno nel senso che era la norma nella formazione culturale di chiunque avesse un'istruzione a quel
03:36tempo in Italia. Francesco si forma una sua cultura, ha la possibilità, a differenza di chi
03:46era povero in quell'epoca, di studiare. Aveva delle difficoltà di scrittura, soprattutto per
03:56quanto concerne il latino, tuttavia si crea una sua cultura che doveva essere quella di un uomo
04:07avviato verso la carriera di mercante, come suo padre prima di lui. Francesco partecipa alla vita
04:16mondana di Assisi e Franco Cardini nella sua biografia ci dice che Francesco da giovane
04:28sognava di essere un principe, di diventare un principe e che si faceva confezionare degli abiti
04:38in cui erano tenuti insieme tessuti incredibilmente ricchi, sfarzosi, anche stoffe che una persona
04:50della sua condizione sociale solitamente non utilizzava perché troppo ricche, accostate a
04:57delle pezze di tessuto invece povero, creando un contrasto che colpiva chi lo guardava, ma è anche
05:06un contrasto che Cardini ricollega all'abito del giullare e anche all'animo del giullare che è un
05:16elemento che Cardini nel suo saggio su Francesco porta avanti sino alla fine come una linea di
05:26interpretazione. Comunque sia noi contrapponiamo la prima parte della vita di Francesco a quella
05:36che è la sua seconda vita dopo la conversione. Nel 1202 abbiamo notizia di uno scontro pesante
05:45tra la città di Assisi e quella di Perugia. Francesco partecipa a questi scontri, viene
05:53fatto prigioniero, poi ritornerà nella sua città natale ma sembra che sia rimasto anche segnato
06:01da questa esperienza. L'epoca di Francesco, ricordiamolo, non è soltanto un'epoca di
06:11guerre ma è anche un'epoca di eretici e vicino a dove Francesco viveva, in Toscana, c'era una
06:21comunità in particolare di Catari. La conversione di San Francesco arriva verso i 25 anni nel 1206
06:32e segna per lui l'inizio di una nuova esistenza che è fatta di rinunce della scelta della povertà
06:45e della vicinanza ai miseri, a coloro che la comunità rifiutava, ad esempio i lebrosi. È nota
06:59a tutti, credo, la scena di Francesco che si denuda completamente, che rinuncia a tutti i suoi
07:07beni, la nudità non era un elemento scandaloso nel Medioevo e si rivolge alla sua famiglia,
07:15si rivolge a suo padre e gli dice tu fino ad adesso sei stato mio padre, ora avrò soltanto
07:22Dio come padre e potrò pronunciare con una forza ancora maggiore il Padre Nostro.
07:32San Francesco quindi si presenta al mondo come una persona nuova, come portatore di una teologia
07:47in cui è centrale l'imitazione di Cristo. Francesco, dice Cardini, è stato definito
07:56un altro Cristo, l'imitazione della vita di Gesù nella semplicità, nell'umiltà,
08:05nella vicinanza ai poveri, ai deboli. Francesco nel 1209 fonda l'Ordine dei Frati Minori che
08:18sono i Francescani. Nel 1219 partecipa alla Quinta Crociata non per combattere con le armi
08:29ma per convertire gli infedeli con la forza della predicazione e qui si colloca l'evento
08:40dell'incontro tra Francesco e il Sultano, di cui la geografia ci riporta diverse versioni.
08:52Nel 1223, ritornato in Italia, San Francesco inventa il presepe, quindi un elemento della
09:06nostra vita quotidiana, della nostra cultura, che è stato creato proprio da Francesco,
09:14pensate al peso straordinario della sua figura. Nel 1224 San Francesco riceve le stigmate e si
09:26sta avvicinando però anche la fine della sua esistenza perché Francesco venne a mancare nel
09:361226, come abbiamo detto. San Francesco fa una scelta di povertà, una scelta di rinuncia ed è
09:48questo il fondamento che lui vuole dare all'ordine dei frati minori, vestirsi di sacco,
09:59vestirsi semplicemente, come è riportato anche nel Vecchio Testamento, nel libro di Geremia,
10:09capitolo 4, versetto 8, vestitevi di sacco, l'imitazione della vita di Gesù, la scelta
10:17della semplicità, della vicinanza ai poveri, ai piccoli, ai malati. Il latino in quell'epoca era
10:28la lingua universale, era veramente come l'inglese oggi potremmo dire, con un paragone improprio,
10:37era la lingua della chiesa, era la lingua della cultura alta, le persone dotte da un paese a un
10:46altro anche nonostante grandi distanze, potevano capirsi reciprocamente tramite il latino e così
10:53è stato per secoli. E' vero che il latino è la lingua della chiesa, è la lingua dei dotti,
10:58ma San Francesco non amava particolarmente i colti, non conosceva bene il latino,
11:07anche questo lo dobbiamo dire, e dobbiamo fare riferimento a quello che è il contesto della sua
11:16epoca, dobbiamo anche considerare che gli stessi libri sono cari, molto cari, al tempo di San
11:24Francesco e abbiamo testimonianze che Francesco preferiva all'acquisto addirittura anche di breviari
11:35che il denaro venisse impiegato per opere di bene. San Francesco soprattutto vuole essere inteso,
11:44vuole essere compreso da tutti coloro che gli sono vicini, vuole essere inteso dalla plebe,
11:49dai popolani ed è per questo che lui verso la fine della sua vita scriverà una poesia,
11:57una preghiera, in un linguaggio che non è più il latino ma è la lingua che lui usava normalmente
12:08per la comunicazione, che è il volgare umbro. Si tratta del Cantico di Frate Sole o Cantico
12:17delle Creature che sarà l'argomento della nostra prossima lezione. Vi saluto e vi ringrazio come
12:24sempre per la vostra attenzione.