• 3 mesi fa
Nona breve lezione di letteratura italiana per le scuole serali.
Trascrizione
00:00Salve a tutti ragazze e ragazzi e bentornati al nostro corso di letteratura italiana. Nella
00:08scorsa lezione abbiamo introdotto la figura di San Francesco e oggi andiamo a studiare
00:14il suo contributo fondamentale alla nascita della letteratura italiana, ossia la prima
00:22composizione poetica della nostra letteratura, cioè il Cantico delle Creature o Cantico
00:28di Frate Sole, quella poesia religiosa molto nota, molto amata che Francesco ci ha lasciato,
00:38che è il primo esempio di testo poetico in cui la lingua non è più il latino ma un
00:45volgare italico e nello specifico un volgare umbro, che era la lingua che Francesco d'Assisi
00:52utilizzava. Facciamo una premessa inerente al titolo, il codice più antico a noi pervenuto
01:00riporta come titolo per questa poesia l'audes creaturarum che è un fatto che ci fa sorgere
01:07delle perplessità perché si tratta di un titolo in latino per un componimento in volgare,
01:15non abbiamo la certezza che fosse questo ciò che Francesco aveva pensato a suo tempo. Comunque,
01:23al di là dei nostri dubbi, per capirci, durante questa lezione utilizzeremo il nome, il titolo,
01:30Cantico delle Creature. Cantico delle Creature è stato composto tra il 1224-26, qui abbiamo
01:41delle incertezze ma sicuramente siamo nell'ultima parte della vita di Francesco, quando era già
01:47molto indebolito fisicamente, poco prima che lui morisse, quando, c'è da dirlo, aveva anche già
01:55dei grossi problemi alla vista. La poesia va inquadrata anche in quello che è il clima
02:06culturale e sociale della sua epoca. Abbiamo già accennato durante la lezione precedente come,
02:13anche in Italia, fossero penetrati dei gruppi di eretici, come anche nella nostra penisola
02:25fossero presenti delle comunità di Catari, soprattutto avevamo parlato di questa dottrina
02:37ereticale. Il Catarismo era un'eresia di lontana origine persiana che possiamo associare al
02:48Manicheismo, quindi in buona sostanza possiamo parlare di una commistione di elementi di
02:55cristianesimo con filosofie esterne, e la visione della realtà che avevano i Catari era quella di
03:04una lotta cosmica e costante tra il bene e il male, che nella loro interpretazione si risolveva
03:13con una condanna irremovibile alla materia, compreso il corpo umano e in definitiva il
03:25creato stesso, quindi rifiuto anche della natura in generale, perché ritenevano che la materia
03:33fosse irrimediabilmente corrotta, che corrispondesse al male automaticamente. Quindi una
03:43eresia che era cresciuta in Asia, era risalita attraverso la penisola balcanica, si era diffusa
03:50in una vasta regione del continente europeo e una grossa comunità di Catari era presente poco
03:58distante da dove Francesco era nato, cioè mi riferisco alla comunità toscana dei Catari.
04:07Dobbiamo tenere in considerazione che il Catarismo si era organizzato come una chiesa vera e propria,
04:14quindi dobbiamo pensare a Francesco che scrivendo una lode a Dio per la natura e per tutto ciò che
04:24ha donato all'uomo, ogni aspetto della vita di fatto, sta utilizzando ciò che gli resta delle
04:34sue energie per contestare il pensiero dei Catari. San Francesco voleva confutare le idee dei Catari,
04:43cercare di correggerli, di convertirli, e voleva mostrare ai fedeli come la forza,
04:52la grandezza, l'amore di Dio fossero percepibili attraverso la bellezza del creato, di tutto ciò
05:00che esiste e che rende bella la vita dell'uomo ma anche difficile. Adesso lo capiremo meglio
05:11leggendo insieme questo testo e commentandolo. Soffermiamoci sul genere, si tratta di una lauda,
05:18quindi un componimento di forma tipicamente medievale, si trattava di lodi a Dio, a Maria
05:28o ai Santi, in questo caso specifico è una lode al Creatore. La metrica è quella di una prosa
05:36ritmica organizzata in dodici strofe, diversi irregolari rimati, e legati da assonanze. È una
05:46poesia che ha una forma apparentemente semplice, anche facile da ricordare, ma che in realtà ha
05:54un significato molto profondo che andremo ad analizzare e vedrete che ci farà nascere diverse
06:02riflessioni. Dobbiamo tenere in considerazione anche che questa poesia religiosa, che era anche
06:09una preghiera, prevedeva un accompagnamento musicale che a noi però non è pervenuto.
06:15Andiamo a leggere il testo, poi faremo la parafrasi e il commento.
06:39De Te, Altissimo, porta significazione.
07:09Laudato sì, mi Signore, per Sora Acqua, la quale è molto utile, et umile, et preziosa, et casta.
07:23Laudato sì, mi Signore, per Frate Focu, per lo quale illumini la nocte, et tello et bello,
07:31et iocundo, et robustoso, et forte. Laudato sì, mi Signore, per Sora Nostra Matre Terra,
07:39la quale ne sostenta et governa, et produce diversi frutti con coloriti flori et erba.
07:46Laudato sì, mi Signore, per quelli che perdonano per lo tuo amore, et sostengono
07:54infirmitate et tribulazione. Beati quelli che il sosterranno in pace, ca da Te, Altissimo,
08:01siranno incoronati. Laudato sì, mi Signore, per Sora Nostra Morte Corporale, dalla quale null'uomo
08:09vivente può scappare. Guai a quelli che morranno nelle peccata mortali. Beati quelli che trovarà
08:17nelle tue santissime volontati, ca la morte secunda non farà male. Laudate et benedicetemi,
08:25Signore, e ringraziate e serviteli con grande umiltà". Quindi un testo che presenta ancora
08:34dei latinismi, perlomeno formali, mi riferisco soprattutto all'Et, però ho parlato di latinismi
08:42formali, che cosa intendo? Intendo dire che è vero che si scriveva ancora Et, tuttavia
08:48probabilmente non era più pronunciato, si leggeva direttamente E, quindi potrei aver fatto anche
08:54degli errori nella pronuncia, non abbiamo la certezza sulla pronuncia corretta di tutte le
09:01parole, siamo comunque in un momento di passaggio. Adesso facciamo la parafrasi, proponiamo una
09:08traduzione in italiano corrente, introducendo anche già qualche elemento di spiegazione che
09:17sarà propedeutico al commento. Altissimo, onnipotente e buon Signore, tue sono le lodi,
09:25la gloria e l'onore ed ogni benedizione. Potremmo anche dire solo tue sono le lodi,
09:33solo a te appartengono, a te solo altissimo si confanno e nessun uomo è degno di menzionarti,
09:41nessun uomo è degno di pronunciare il tuo nome". Quindi un riferimento al secondo comandamento,
09:46non pronunciare il nome di Dio in vano. Laudato sia o mio Signore per tutte le tue creature,
09:52specialmente Messere fratello Sole, il quale porta il giorno e ci illumina ed esso è bello
10:01e raggiante, con grande splendore. E' un segno tangibile della tua forza altissimo,
10:08di te altissimo porta il segno, è un segno della potenza di Dio. Sì, laudato o mio Signore per
10:18sorella Luna e le stelle. Abbiamo già notato l'utilizzo del termine fratello nei confronti
10:23del Sole, delle stelle, lo troveremo in tutto questo elenco che Francesco porta avanti.
10:31La Luna e le stelle in cielo le hai formate, limpide, preziose e belle. Sì, laudato o mio
10:37Signore per fratello Vento e per l'aria, le nuvole, il cielo sereno e ogni tempo atmosferico,
10:43per il quale alle tue creature dai sostentamento. Laudato sia o mio Signore per sorella Acqua,
10:52la quale è molto utile, umile, preziosa e casta. Laudato sia o mio Signore per fratello Fuoco,
11:00per il quale illumini la notte, esso è robusto, bello, forte e giocondo. Laudato sia o mio Signore
11:09per nostra madre Terra, la quale ci sostenta e ci governa e produce diversi frutti con fiori
11:17colorati ed erba. Laudato sia o mio Signore per quelli che perdonano per il tuo amore,
11:24e sopportano le sofferenze della vita, la malattia e la sofferenza. Beati quelli che
11:32sopporteranno in pace, con forza d'animo, perché da te saranno incoronati, saranno premiati con la
11:44massima soddisfazione, il più grande tra i premi che è la beatitudine eterna. Beati quelli
11:53che sopporteranno in pace, avranno la beatitudine eterna. Laudato sia o mio Signore per nostra
12:05sorella morte corporale. Quindi vedete come si è passati dalle cose belle anche alle difficoltà
12:16della vita, agli aspetti pesanti, difficili da affrontare per tutti. Nostra sorella morte
12:23corporale dalla quale nessun uomo vivente può scappare. Guai a quelli che moriranno nel peccato
12:29mortale, perché saranno dannati. Beati quelli che si troveranno in grazia di Dio, nelle tue volontà
12:38o Signore, poiché a loro la morte seconda non farà alcun male. Che cos'è la morte seconda? Questo
12:45va detto subito, è un riferimento all'Apocalisse di Giovanni. La morte seconda è la dannazione
12:53eterna, lo stagno che arde con fuoco e zolfo, quindi la dannazione, ciò che i credenti non
13:02devono temere. Per loro non ci sarà la morte seconda. La morte seconda che è innanzitutto
13:09l'allontanamento, la separazione finale dall'amore di Dio che è il più atroce dei tormenti, è
13:17qualcosa che nessun uomo finché è vivo può provare. Solo chi non si è pentito, solo chi è
13:25dannato è definitivamente separato dall'amore di Dio che è l'origine di ogni amore e questa è la
13:34prima forma di sofferenza che i dannati percepiscono, che sentono. Ne parleremo più avanti,
13:41meglio, affrontando la Commedia e Dante. Concludiamo la nostra parafrasi. Lodate e benedite il Signore
13:52e ringraziatelo e servitelo con grande umiltà. L'umiltà che è un aspetto fondamentale nella
13:57teologia di Francesco. Abbiamo già citato un riferimento al Secondo Comandamento, abbiamo
14:05citato un riferimento diretto all'Apocalisse di Giovanni, questa espressione, la seconda morte,
14:12che in Giovanni ricorre più volte. Ci siamo trovati davanti questo elenco che Francesco
14:22porta avanti per ringraziare Dio di tutto ciò che ha donato all'uomo. Ci siamo trovati davanti
14:30il sole, il quale è segno della forza di Dio, ci illumina con il suo splendore. Poi la luna e le
14:41stelle, che le stelle servivano anche ovviamente per orientarsi, oltre ad essere belle, preziose,
14:50perché? Perché hanno anche un'utilità pratica nella vita delle persone, il vento e l'aria,
14:56il tempo atmosferico, di ogni tipologia, perché Francesco ovviamente era consapevole che ogni
15:03aspetto del clima è fondamentale per la vita sulla terra. C'è bisogno del sole, ma c'è bisogno anche
15:11delle precipitazioni che servono per irrigare i campi e le piante, per dargli il nutrimento e il
15:18sostentamento e conseguentemente a tutte le forme di vita. Il fuoco, che illumina la notte e ci
15:25scalda ed era un elemento importante nella vita che Francesco e i suoi primi seguaci facevano,
15:33però il fuoco è anche bello e giocoso, perché? Penso che lo possa capire chiunque che guardare
15:43la fiamma che arde da soddisfazione, vedere il fuoco che scoppietta, nutrire il fuoco. Francesco
15:48diceva che le gioie piccole e semplici sono le più belle e dobbiamo immaginare che, diciamo,
15:54nel tempo libero di Francesco, una delle sue piccole soddisfazioni, delle sue gioie, forse
15:59anche quella di osservare la fiamma, che è un piacere proprio primordiale che ha accompagnato
16:04l'uomo da quando ha iniziato a padroneggiare questo elemento. Poi proseguiamo e troviamo la
16:15madre terra. Madre terra è un'espressione che ha avuto una vasta fortuna nel linguaggio cristiano
16:22e non solo cristiano. Pensiamo anche a quanto spesso viene utilizzata nel discorso ecologista
16:30ambientale, ma poi si passa anche a quelli che sono gli aspetti diciamo pesanti, difficili della
16:41vita. Quindi si parla della sofferenza, delle malattie che sono delle prove da superare,
16:47la morte e la morte ci pone davanti ovviamente anche al giudizio. C'è il libero arbitrio
16:58dell'uomo, si può scegliere di comportarsi correttamente, di essere in grazia di Dio,
17:05di chiedere perdono e quindi di salvarsi, o si può scegliere di non pentirsi, di vivere una vita
17:12contro quello che è l'insegnamento di Gesù Cristo e quindi di condannarsi a questa separazione
17:21finale alla dannazione. Ma è possibile fare un parallelo tra questo elenco presentato da Francesco
17:30e il libro della Genesi per esempio, che presenta l'elenco con cui gli elementi dell'universo
17:42vengono creati. Proviamo a fare questo tentativo perlomeno dalla terza strofa in poi. Allora,
17:52nel primo capitolo della Genesi noi troviamo un elenco, proviamo a fare un raffronto con la
18:03scansione dei giorni della creazione. La terza strofa, il Signore viene ringraziato per fratello
18:11sole, c'è questa espressione fratello sorella nei confronti degli elementi che ha caratterizzato e ha
18:18reso anche famoso questo componimento di Francesco. Allora, nel primo capitolo della Genesi, nel terzo
18:24versetto troviamo le famose parole Dio disse luce e luce fu, però siamo ancora nel primo giorno,
18:32non si tratta del sole ma della separazione tra il buio e la luce. Il sole viene creato il quarto
18:41giorno, lo troviamo nello stesso capitolo tra i versetti 14 e 19, la creazione del sole, la luce
18:52maggiore per regolare il giorno. Se andiamo alla quarta strofa, Francesco ringrazia l'Odo del
18:59Signore per la luna e le stelle e siamo sempre nella Genesi nel quarto giorno, la luce minore
19:06per regolare la notte e le stelle. Nella quinta strofa, Francesco ringrazia per il vento, per
19:15l'aria e il cielo nuvoloso per ogni tempo atmosferico. Si potrebbe fare un parallelo
19:23anche se forzato con il secondo giorno, con la separazione delle acque dalle acque, in versetto
19:326, quindi la divisione tra le acque del cielo e quelle che stanno sotto il mare e l'oceano,
19:39però è un parallelo forzato. Nella settima strofa troviamo il fuoco che non ha un suo
19:48corrispettivo apparentemente. Nell'ottava strofa, la madre terra, la quale ci sostenta, ci governa e
19:58produce piante, erbe che erano elementi fondamentali per la vita dell'uomo del Medioevo. Con i frutti
20:07ovviamente ci si nutre, i fiori sono belli alla vista, ma le erbe erano un aspetto fondamentale
20:16della medicina, della cura del corpo. Potrebbe essere un parallelo con il terzo giorno della
20:28Genesi, la terra produca germogli, erbe che producano seme e alberi da frutto. In realtà
20:36vediamo che Francesco non ha seguito l'ordine della Genesi, per cui questo mio parallelo forse
20:42è stato azzardato. La soluzione più probabile è quella che Francesco abbia seguito, quella che era
20:53la visione che gli uomini del Medioevo avevano degli elementi fondamentali del creato. Quindi
21:01i quattro elementi che qui troviamo elencati dopo il sole e la luna, troviamo l'aria, troviamo
21:10l'acqua, troviamo il fuoco e troviamo la terra. I quattro elementi che erano già aristotelici e
21:17che erano presenti in tutti gli insegnamenti della cultura dell'uomo del Medioevo cristiano.
21:27Quindi è una poesia apparentemente semplice, ma ricca di significato. Se ci soffermiamo sulla
21:39morte e qui si ritorniamo alla Genesi, nel senso che Francesco parla di nostra sorella morte
21:48corporale e in riferimento alla morte, in riferimento agli elementi naturali, noi dobbiamo
21:54guardare alla Genesi per il pensiero cristiano, perché nel Libro della Genesi è spiegato che la
21:59morte è un prodotto del peccato originale dell'uomo e il peccato originale dell'uomo,
22:05allo stesso modo, ha originato anche la corruzione del creato. Prima del suo atto di disobbedienza,
22:12prima del peccato originale, l'uomo viveva nel creato che era paradiso terrestre, viveva in
22:19uno stato di concordia con Dio, con gli elementi naturali, con gli altri esseri viventi e con le
22:28piante. Questa situazione è cambiata dopo il peccato originale, per cui le catastrofi atmosferiche
22:34derivano da ciò, i rapporti non facili con gli altri elementi naturali sarebbero scatturiti da
22:41questo, secondo il pensiero cristiano, ed è un aspetto che effettivamente qui si lega in maniera
22:50chiara a ciò che Francesco vuole dire nel suo discorso. Penso sia chiaro che Francesco voglia
22:58mostrare che il creato non è riducibile a teatro del peccato, va bene? Non è soltanto un luogo in
23:11cui l'uomo commette il male, c'è il bene, c'è la creazione, c'è l'opera di Dio che è riconoscibile
23:21e possiamo comprendere la bellezza, l'amore di Dio tramite le sue opere. Da questo componimento,
23:33dal cantico delle creature, è derivata tutta la tradizione della poesia religiosa nell'ambito
23:39italico. Ogni scrittore, autore che abbia voluto dedicarsi a questo genere durante il medioevo ha
23:48dovuto fare riferimento in Italia a quest'opera di Francesco, ha dovuto misurarsi con questo
23:55componimento e prendere le mosse appunto dal cantico delle creature. Francesco ha scelto
24:04di scrivere non in latino ma in volgare, ha fatto una scelta potremmo dire divulgativa,
24:10voleva essere compreso dal più vasto numero di persone possibili almeno nella sua area e
24:17desiderava trasmettere dei concetti anche incredibilmente elevati con un linguaggio
24:30semplice. In questo sta la grandezza di Francesco e spero che abbiate potuto rendervene conto tramite
24:39il mio commento. Spero di aver fatto del mio meglio con questi paralleli che ho provato ad
24:46operare con quelle che sono le mie umili capacità ma penso sia immediatamente comprensibile come
24:54Francesco con una forma semplice, apparentemente semplice, va ad affrontare delle questioni
25:01incredibilmente importanti e complesse, quindi veramente un testo straordinario nel suo valore
25:14di documento per la storia della letteratura italiana e lo sviluppo della lingua italiana
25:18ma anche dal punto di vista artistico, dal punto di vista dei concetti, delle idee,
25:25è un capolavoro. Vi saluto e vi ringrazio come sempre per la vostra attenzione.

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