00:00 Inizio
03:31 Incidenti stradali, ricerca svela perché Roma è la città più pericolosa. In collegamento Pierfrancesco Alaimo Di Loro, Ricercatore Università Lumsa
23:36 Ristoranti, nel Lazio è record di nuove aperture. In collegamento Valentina Quattro, Industry Relations Director Italy
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NovitàTrascrizione
00:00l'attualità. Extra. Tutti i
00:06colori dell'attualità. Con
00:08Claudio Michalizio. Bentornati
00:10bentornati a destra. Dicono le
00:12statistiche che ogni anno
00:14mediamente a Roma perdono la
00:16vita almeno cento persone in
00:18incidenti stradali che avvengono
00:20sulle strade della capitale. Ma
00:22gli esperti di sicurezza sanno
00:25andare oltre l'elemento
00:27economica di questi scontri si
00:30possono desumere informazioni
00:32importanti che se
00:34adeguatamente valorizzate
00:36potrebbero essere armi preziose
00:38sul fronte della prevenzione per
00:41garantire più sicurezza. Di
00:43questo vogliamo partire a
00:45parlare in questa puntata di
00:46Estra con un ospite che tra un
00:48attimo vado a presentarvi
00:49subito con Silvia Corsi e la
00:51sua copertina. Ci
00:53introduciamo al tema odierno.
00:55Gli esperti di sicurezza lo
00:56sanno bene ed è uno di quei
00:57temi su cui invitano da anni le
00:59istituzioni a prestare maggiore
01:01attenzione. Gli incidenti non
01:03sono tutti uguali e neanche le
01:04strade e le circostanze in cui
01:06si verificano. Può sembrare
01:07banale ma al contrario questo
01:09approccio si basa su fondamentali
01:11rigorosamente scientifiche e può
01:13essere molto importante per
01:14capire come mai Roma nel nostro
01:16paese sia anche la capitale
01:18dell'incidentalità stradale. È
01:20l'intento dell'analisi spazio
01:22temporale degli incidenti
01:23stradali a Roma, uno studio
01:24realizzato dall'Università LUMS
01:26in collaborazione con ricercatori
01:28di Roma 3 che hanno elaborato
01:30con metodologie statistiche
01:31innovative le informazioni
01:33degli incidenti stradali
01:34avvenuti nella capitale nel
01:36triennio 2019-2021 raccolte dalla
01:39Polizia Locale di Roma Capitale
01:41e pubblicate sul portale Open
01:43Data dell'Ente Capitolino.
01:45Ebbene, la pericolosità delle
01:46strade capitoline emerge da un
01:48primo elemento statistico. Ogni
01:50ora avvengono almeno tre
01:51incidenti e questo sette giorni
01:53su sette, ma l'indagine ha
01:55scoperto anche che gli scontri
01:57sono più frequenti soprattutto
01:58nelle ore di punta, quando tante
02:00persone entrano ed escono dal
02:02luogo di lavoro in modo
02:03particolare durante l'inverno.
02:05Ma se Roma è in vetta alla
02:06classifica dell'incidentalità
02:08perché conta almeno 100 morti
02:10all'anno e diverse migliaia di
02:12feriti, l'analisi ha permesso di
02:14stabilire che le strade più
02:15pericolose sono quelle del centro
02:17storico, anche se il primato
02:19delle vittime spetta al tiburtino.
02:21Elementi che per i non addetti ai
02:23lavori possono sembrare sorprendenti
02:25curiosità, ma che nelle mani di
02:27ingegneri, urbanisti e amministratori
02:29possono essere il punto di partenza
02:31per riprogettare la viabilità
02:33e intervenire a contrasto di
02:35una piaga, quella degli incidenti
02:37stradali, che continua ad essere un'emergenza
02:39ancora sottovalutata
02:41dalle istituzioni.
02:43Un problema, tra l'altro, che vede
02:45in Roma la capitale, ma che
02:47sappiamo è una piaga per
02:49tutta Italia. Il nostro ospite
02:51già collegato con noi è il
02:53professor Pierfrancesco Alaimo Di Loro
02:55ricercatore dell'Università
02:57Lumsa, uno degli autori di
02:59questo dossier da cui partiamo
03:01per entrare nello specifico di
03:03questo triste primato capitolino.
03:05Intanto, professore, buonasera e benvenuto a Estra.
03:07Salve, buonasera, grazie
03:09di avermi invitato.
03:11Io partirei da una domanda banale
03:13e le chiedo da uomo di scienza
03:15di riassumerla in termini
03:17per quanto possibile basici.
03:19Ma voi avete capito per quale motivo
03:21Roma è la capitale
03:23d'Italia per gli incidenti? È solo un
03:25fattore statistico o ci sono anche
03:27problemi più oggettivi, più
03:29specifici?
03:31Beh, sicuramente Roma ha delle proprie
03:33specificità che la rendono a
03:35alto rischio per quanto riguarda l'incidentalità
03:37stradale, dovuta anche a una crescita
03:39urbana a volte incontrollata.
03:41Il nostro studio non si è focalizzato
03:43moltissimo su quelle che sono le cause
03:45vere e proprie degli incidenti, lavoro
03:47a cui sicuramente rimandiamo alle autorità
03:49e alle autorità competenti
03:51ma più che altro deve individuare quali sono le
03:53zone di rischio
03:55a rischio più elevato. Quello che abbiamo potuto
03:57osservare è che la caratteristica particolare
03:59di Roma, come confermato anche dall'assessore della
04:01mobilità Eugenio Pataneri, a occasione della conferenza
04:03stampa, non è tanto legata a
04:05gli incidenti
04:07che coinvolgono autoveicoli
04:09e automobili, ma più che altro quelli
04:11che coinvolgono i pedoni
04:13che camminano
04:15per le nostre strade. Solo per
04:17dare un numero, a livello italiano
04:19la percentuale di vittime
04:21tra i pedoni
04:23si attesta intorno al 16%,
04:25mentre su Roma ci avviciniamo quasi al 40%
04:27per le vittime totali.
04:29Beh, questo è già
04:31un primo dato importante
04:33e forse si spiega anche per
04:35quale motivo questo triste primato
04:37riguardi soprattutto le vie
04:39del centro storico, che uno se
04:41l'immagina chissà perché forse
04:43più lente, meno
04:45soggette, meno in grado
04:47di favorire il
04:49ricorso a pigiare
04:51l'acceleratore e poi in realtà, dai
04:53vostri dati, sono tra le zone
04:55più pericolose.
04:57Assolutamente. Diciamo che la zona
04:59del centro è una zona un po' particolare a Roma,
05:01nel senso che non siamo riusciti ad individuare
05:03nessun incrocio particolarmente
05:05pericoloso, ma è più un discorso
05:07di pericolosità diffusa
05:09nei vari incroci che caratterizzano
05:11i quartieri del primo municipio
05:13e anche del secondo.
05:15Il discorso è che
05:17i pedoni, come anche chi
05:19utilizza a mobilità
05:21mezzi
05:25come biciclette o monopattini,
05:27sono soggetti fragili della mobilità,
05:29i quali anche un impatto a velocità
05:31per quanto possiamo immaginare ridotta
05:33possono avere conseguenze molto gravi.
05:35Da questo punto di vista, ad esempio,
05:37le zone 30 sicuramente vorrebbero aiutare molto
05:39per ridurre e favorire
05:41il controllo di questo
05:43fenomeno.
05:45Certo, diciamo che c'è una
05:47catena di
05:49soggetti
05:51che sono soliti percorrere le
05:53strade più esposti ai rischi
05:55maggiori di altre
05:57ed evidentemente chi viaggia senza
05:59una carrozzeria che può fare da
06:01scudo, senza magari
06:03l'ausilio di un casco, come nel caso
06:05dei motociclisti, è via via sempre più
06:07esposto alle conseguenze anche più drammatiche
06:09dell'incidentalità.
06:11Professore, voi avete studiato
06:13le strade più
06:15pericolose e tra l'altro siete entrati
06:17in un dettaglio quasi
06:19via per via che è un lavoro di una
06:21grandissima pazienza certosina,
06:23ma ci spiega perché potrebbe
06:25essere molto importante per
06:27aiutare gli amministratori con l'aiuto
06:29degli urbanisti e degli ingegneri a
06:31immaginarsi città più sicure?
06:33Assolutamente.
06:35Il lavoro è stato reso possibile anche grazie
06:37al portale Open Data del Cuneo di Roma
06:39che ha messo a disposizione pubblicamente questi
06:41dati e corredati di coordinata
06:43geografica in cui è
06:45esattamente avvenuto l'incidente
06:47e quindi questo ci ha permesso di entrare in un dettaglio
06:49molto molto molto approfondito.
06:51Perciò
06:53abbiamo potuto segnalare quali sono le
06:55non solo le strade ma anche gli incroci
06:57i punti più pericolosi in modo
06:59che poi con un'indagine
07:01più approfondita sul luogo
07:03con una visualizzazione
07:05con
07:07entrando esattamente
07:09lì dove avvengono gli incidenti
07:11cercare di capire quali sono le caratteristiche
07:13comuni che caratterizzano
07:15questi hotspot di rischio, black point
07:17che ha definito la situazione della mobilità
07:19e cercare di operare
07:21e di intervenire tramite
07:23opere urbanistiche che
07:25limitino la pericolosità
07:27che siano
07:29segnaletiche orizzontali che va rinnovata
07:31va modificata
07:33l'introduzione di un semaforo
07:35o di alternative
07:39Questo è un elemento molto importante
07:41perché naturalmente voi avete fornito
07:43un elemento statistico ma
07:45poi con altre competenze
07:47si può andare a trovare le cause
07:49di questo alto numero di incidenti e poi
07:51come lei ci suggeriva anche le modalità
07:53per porvi rimedio. Ecco invece
07:55è più curioso, parlo da profano evidentemente
07:57scoprire che anche gli orari
07:59in cui avvengono gli incidenti
08:01non sono tutte uguali
08:03addirittura le stagioni
08:05quali sono da questo punto di vista
08:07gli elementi di criticità che avete evidenziato
08:09e soprattutto perché in inverno
08:11ci sono più incidenti per esempio
08:13che d'estate
08:15Sicuramente c'è un fattore meteorologico
08:17in quanto durante i mesi più esposti
08:19alle piogge o comunque sia
08:21una careggiata più
08:23frusciolevole, i tempi di frenata sono più lunghi
08:25e quindi si rischia
08:27di incorrere incidenti con maggiore
08:29probabilità. Di fatto
08:31i mesi con la maglia nera sono i mesi di novembre
08:33e gennaio. Immaginiamo che dicembre
08:35esca fuori da questa classifica semplicemente perché
08:37soprattutto nel periodo natalizio
08:39nel periodo natalizio magari è più elevato il traffico
08:41nel periodo natalizio le persone
08:43passano più tempo a casa e sono meno
08:45in giro per le strade o magari escono anche
08:47dalla città di Roma, perché comunque sia Roma
08:49è più libera, soprattutto negli ultimi 15 giorni
08:51mentre
08:53durante i mesi estivi
08:55al contrario il mese di agosto
08:57è un mese a molta poca incidentalità stradale
08:59soprattutto perché la città di Roma è fondamentalmente
09:01vuota in quanto molti vanno fuori porta
09:03o comunque si è in vaganza
09:05al di fuori della città
09:07il discorso è che il fattore
09:09trainante dell'incidentalità stradale
09:11a Roma o come tutte le città
09:13sembra quasi la palissiano
09:15dirlo, ma è il traffico
09:17purtroppo
09:19più il traffico c'è, più c'è il rischio
09:21di incorrere incidenti e questi incidenti possono avere
09:23anche conseguenze gravi, per cui
09:25l'unico modo per cercare di
09:27ridurre l'effetto
09:29e le conseguenze, il costo sociale
09:31di questo fenomeno è quello di ridurre
09:33il traffico, pensare a una mobilità
09:35differente che tuteli
09:37il cittadino da rischi di questo tipo
09:41naturalmente questa però è una sfida
09:43molto importante perché
09:45per ridurre il traffico bisogna anche
09:47migliorare e
09:49mettere a sistema come direbbero quelli
09:51che parlano bene anche il sistema del trasporto
09:53pubblico locale che è un altro fattore
09:55immagino che poi interagisca
09:57con i veicoli privati
09:59e che può anche contribuire da questo
10:01punto di vista all'incidentalità
10:03ci freniamo per un attimo perché c'è un po'
10:05di pubblicità poi con il professor
10:07Pierfrancesco Alaimo di loro
10:09cerchiamo di capire altre applicazioni
10:11che questo studio che è stato realizzato
10:13dalla LUMS insieme ai ricercatori
10:15di Roma 3 può
10:17essere utile per
10:19arginare un fenomeno
10:21quello degli incidenti stradali che purtroppo
10:23è una piaga nazionale ma che vede
10:25in Roma la capitale
10:27d'Italia. Ci fermiamo per un attimo
10:31Bentornati, bentornati a destra
10:33stiamo parlando di incidenti stradali
10:35è un argomento che altre volte
10:37ha fatto capolino
10:39in questa trasmissione
10:41l'abbiamo sempre approfondito anche con
10:43l'aiuto di esperti per provare a capire
10:45le origini
10:47di questo drammatico
10:49primato italiano, almeno 3000
10:51persone ogni anno perdono la vita
10:53in incidenti stradali ma c'è un bilancio
10:55ancora più drammatico se si vanno
10:57a scorrere gli elenchi delle persone che
10:59riportano delle ferite e talvolta
11:01anche delle lesioni che possono
11:03essere per tutta la vita
11:05ma oggi siamo tornati
11:07sull'argomento prendendo spunto da
11:09uno studio che ha messo sotto
11:11testa la città di Roma
11:13sapete primato nazionale per numero di vittime
11:15ogni anno ma questo studio
11:17condotto dai ricercatori della Lumsa
11:19ha anche cercato di
11:21capire quali sono
11:23le zone più pericolose
11:25della nostra città
11:27ecco se io le chiedessi una rapida
11:29panoramica, ci sono
11:31dei fattori di criticità
11:33che dal centro alla periferia, da un viale
11:35piuttosto che da un vicolo
11:37voi avete visto come in grado di
11:39fare una differenza nella classifica
11:41della sicurezza?
11:43Sicuramente i punti più pericolosi sono
11:45quelli sulle arterie principali
11:47in cui ci sono magari incroci a raso o inserimenti
11:49da strade a
11:51scorrimento veloce come ad esempio
11:53dal Grà
11:55sulla Nomentana
11:57e così via. Un'altra strada
11:59molto pericolosa è quella della via del mare
12:01in diversi punti o di via
12:03Nomentana e via Chesilina
12:05ci sono diversi punti a davvero
12:07difficile
12:09stilare una top ten
12:11che anzi abbiamo anche
12:13condiviso con i media ma è molto poco
12:15esaustiva in cui ci sono molti punti
12:17molto pericolosi. Parlava sempre
12:19l'assessore della mobilità Gennio Patanè
12:21che insieme al loro team
12:23del comune hanno individuato
12:25175 black point
12:27su cui intervenire il più rapidamente possibile
12:29quindi un elenco
12:31enorme che evidenzia
12:33moltissime criticità
12:35della viabilità
12:37romana.
12:39Da questo punto di
12:41vista
12:43l'approccio scientifico
12:45può dare
12:47risultati molto importanti
12:49in realtà l'elemento statistico
12:51serve proprio a evidenziare
12:53la presenza di una criticità
12:55nel processo
12:57che porta alla soluzione del problema
12:59voi siete il punto di base
13:01quanto questo approccio
13:03questo metodo di
13:05ricerca oggi è presente
13:07professore nel senso che
13:09intanto com'è nata l'idea di monitorare
13:11le città lì a Roma e soprattutto
13:13quanto è un modello che anche in altre città italiane
13:15viene tenuto in considerazione
13:19monitoraggio di questo tipo pensiamo sia
13:21fondamentale ma oggi come oggi è fondamentale
13:23non solo a Roma, non solo in Italia ma in tutto
13:25il mondo. Ci è molto lavoro
13:27che viene fatto oggi come oggi ovunque
13:29in questa direzione in quanto negli ultimi
13:31anni con lo sviluppo dei sistemi informativi
13:33dati che una volta erano scarsi ed erano rari
13:35diventano sempre più comuni e più facili da raccogliere
13:37la particolarità di Roma è che
13:39tramite questo portale open data i dati sono
13:41stati messi a disposizione pubblicamente
13:43e quando i dati vengono messi a disposizione pubblicamente
13:45dando la possibilità a ricercatori come
13:47noi di accedervi e magari di
13:53tirare fuori risultati interessanti
13:55e quindi anche di aiutare
13:57la comunità che poi alla fine è lo scopo
13:59di chi come noi fa ricerca
14:01questo è il discorso con cui siamo partiti
14:03sappiamo che l'incidentalità
14:05stradale è un tema
14:07di fondamentale importanza che contribuisce
14:09in maniera significativa alla
14:11mortalità sia a livello globale che a livello italiano
14:13soprattutto nella popolazione
14:15più giovane e quindi un tema su cui
14:17bisogna agire il più velocemente
14:19possibile per evitare
14:21che il costo sociale esploda e diventi
14:23altissimo in quanto il trend
14:25non sembra essere in diminuzione
14:27è stata l'illusione del 2020 con la pandemia
14:29Covid-19 che aveva ridotto
14:31un pochino il numero di incidenti stradali che si
14:33verificavano nelle nostre strade
14:35questo a livello italiano oltre che romano
14:37ma sin da luglio 2021
14:39con la fine delle ultime regolamentazioni
14:41di smart working siamo tornati a crescere
14:43ai ritmi precedenti
14:45Siete, dicevamo che il primato
14:47dell'incidentalità voi lo avete
14:49assegnato al Tiburtino, come mai?
14:51C'è un elemento particolare che caratterizza
14:53questa zona?
14:55Questo purtroppo noi da statistici
14:57non possiamo dirlo, noi quattro statistici quello che
14:59facciamo è osservare i dati
15:01e sollevare domande, quindi porre
15:03un quesito poi a chi è
15:05un urbanista e
15:07chi si occupa di rispondere a queste
15:09domande, noi evidenziamo che c'è una
15:11criticità, purtroppo
15:13non abbiamo i dati ma pur volendo
15:15nemmeno le competenze per capire cos'è
15:17che caratterizza quella strada e la rende particolarmente
15:19pericolosa
15:21Ecco, ovviamente
15:23Ecco, professore, ovviamente immagino
15:25dal statistico che voi
15:27abbiate notato anche se c'è una
15:29correlazione tra il numero degli
15:31incidenti, il luogo dove questi avvengono
15:33magari la fascia oraria
15:35e la gravità dell'incidente
15:37perché in questa
15:39graduatoria messa a disposizione
15:41in questo database messo a disposizione
15:43da Roma Capitale, dalla Polizia Locale
15:45evidentemente ci sono tutti gli incidenti
15:47sia quelli che hanno esito mortale
15:49che invece quelli per fortuna con
15:51conseguenze più lievi. Voi avete
15:53probabilmente cercato anche di assemblare
15:55nelle casistiche anche
15:57il grado di pericolosità e le conseguenze
15:59Assolutamente
16:01assolutamente. Solo per una piccola precisazione
16:03il database che abbiamo
16:05analizzato contiene tutti gli incidenti in cui
16:07è intervenuta la battaglia di polizia
16:09sono esclusi tutti quelli che si risolvono
16:11con una constatazione amichevole, gli incidenti
16:13quelli di minore
16:15importanza e rilevanza
16:17dal punto di vista
16:19della gravità dell'incidente
16:21abbiamo analizzato due indici
16:23sono quelli di mortalità e di lesività
16:25di mortalità e di lesività
16:27per capire quali sono
16:29gli incidenti con
16:31valori più elevati e sicuramente
16:33le zone che esibiscono
16:35incidenti a lesività e mortalità più elevata
16:37sono quelle sulle arterie principali
16:39in cui la velocità di
16:41crociera è più elevata e quindi le conseguenze
16:43dell'incidente sono più gravi
16:45sono più gravi
16:47Lei prima ci diceva
16:49elemento che può sembrare
16:51curioso ma non lo è proprio perché
16:53è uno spunto di riflessione
16:55per chi dovrà progettare la città del futuro
16:57anche gli orari fanno la differenza
16:59ma addirittura so che voi avete fatto
17:01una distinzione
17:03in base ai giorni della settimana
17:05ci sono dei giorni che sono più pericolosi di altri?
17:07Assolutamente sì
17:09dal punto di vista dei giorni quello che abbiamo potuto
17:11osservare è che ovviamente durante i giorni
17:13feriali il tasso di incidentalità è più elevato
17:15quindi si vedono più incidenti
17:17in quanto la maggior parte, la massa
17:19grande degli incidenti avviene ovviamente
17:21durante le ore di punta del pendolarismo
17:23e quindi
17:25i giorni feriali sono quelli più pericolosi
17:27però in particolare tramite un'analisi non solo
17:29descrittiva ma da modello siamo riusciti
17:31ad individuare il giovedì e il venerdì
17:33come i due giorni
17:35a più alto rischio di incidentalità
17:37anche dal punto di vista di mortalità
17:39probabilmente questo perché in quei due
17:41giorni vanno a sommarsi due tipi
17:43di incidentalità differente sia quella
17:45del pendolarismo classico che si verifica durante
17:47le ore di luce
17:49del giorno tra le otto di mattina
17:51e le diciannove
17:53giù di lì con
17:55quelle del traffico notturno
17:57dovuti a, legate alla movida
17:59e
18:01legate alla movida
18:03Ecco professore faccio ancora due domande poi la lascio
18:05anche perché lei ha un altro impegno
18:07un ascoltatore al
18:093202393833 ci scrive
18:11ma quanto
18:13pesa su questo primato romano
18:15anche il fatto che è una città
18:17dove la presenza
18:19storica è ancora
18:21viva una città evidentemente
18:23concepita con logiche
18:25di mille e mille anni fa
18:27secondo lei il fattore storico
18:29che per molti aspetti spesso
18:31viene indicato come
18:33un valore aggiunto oppure un possibile
18:35problema incide
18:37sulla pericolosità delle nostre strade
18:39se fossero strade più moderne
18:41immagino in particolare quelle del centro
18:43storico no? Eh
18:45avremmo avuto un elemento statistico
18:47differente secondo lei?
18:49Sicuramente non sono
18:51fattori che aiutano, sono fattori
18:53ambientali che eh non fa che
18:55favoriscono incidentalità
18:57ehm il discorso è che proprio per come
18:59è strutturata Roma
19:01quello che bisogna fare è Roma non è
19:03fatta per accogliere questa mole
19:05di traffico non essendo costruita
19:07per accogliere questa mole di traffico
19:09è ovvio che un traffico un
19:11ehm un così elevato
19:13non possa che avere delle conseguenze
19:15che poi eh portano a quelli che sono
19:17gli incidenti e i morti sulla strada
19:19eh ragion per cui quello su cui
19:21bisogna agire perché non possiamo
19:23e non vogliamo cambiare Roma
19:25soprattutto nel centro perché vogliamo
19:27conservare il patrimonio storico e la sua struttura
19:29quello che bisogna fare è fare in modo
19:31che il traffico all'interno di Roma
19:33venga ridotto e che quindi
19:35eh venga potenziato il trasporto
19:37pubblico si eh favorisca la
19:39multivettorialità quindi l'utilizzo
19:41di eh mezzi leggeri come
19:43biciclette eh o monopattini in
19:45sicurezza ehm ehm
19:47ehm o o lo sharing
19:49l'ultima
19:51domanda eh alla presentazione di
19:53questi dati l'altro giorno
19:55l'assessore alla partita eh
19:57Patanè ha confermato l'impegno
19:59di Roma Capitale a intervenire
20:01no? Per sanare le situazioni di
20:03riscaldamento di capacità da
20:05questo punto di vista dimostrando
20:07di aver preso in grande
20:09considerazione l'indagine che
20:11l'Umsa ha realizzato. Eh ci può
20:13dare un ordine di grandezza
20:15degli interventi che secondo lei
20:17sono i più urgenti e la
20:19grande sfida sarà si riuscirà
20:21davvero a farli in pochi mesi
20:23come ha annunciato il Campidoglio
20:25eh gli interventi più urgenti
20:27guardate nella nella top list che
20:29noi abbiamo stilato ne abbiamo
20:31stilato ne abbiamo stilato
20:33due interventi che hanno bisogno
20:35di un attenzionamento particolare
20:37e sulla eh il l'assessore alla
20:39mobilità ha detto che
20:41riusciranno a risolverne
20:43settantacinque entro il
20:45giubileo. La speranza è che
20:47effettivamente eh si riesca a
20:49rispettare la tabella di marcia.
20:51Purtroppo io non posso darvi
20:53garanzie non non saprei spero
20:55che ce la facciano. Beh diciamo
20:57che voi dell'università già avete
20:59avuto l'opportunità del Campidoglio
21:01di mappare eh strada per
21:03strada i punti più pericolosi
21:05della città e fornire altri
21:07elementi di tipo statistico sì ma
21:09che sono davvero materiale
21:11prezioso per eh arrivare a
21:13scavare in profondità sulle
21:15origini di questo fenomeno eh
21:17che attenzione poi si compone
21:19anche dell'analisi degli esperti
21:21perché anche il comportamento umano
21:23fa la differenza. È evidente che
21:25non è soltanto la pericolosità
21:27della città che può causare
21:29gli incidenti poi l'altra metà
21:31del problema è rappresentato da
21:33come noi guidiamo quando siamo
21:35al volante però è un ottimo
21:37spunto di partenza. Allora
21:39grazie a tutti voi dell'università
21:41Lumsa grazie al professor Pier
21:43Francesco Alaimo di loro
21:45ricercatore che ha curato questo
21:47dossier sull'incidentalità
21:49stradale nella capitale. Le
21:51auguro un buon proseguimento e
21:53una buona serata professore.
21:55Grazie a tutti e poi con un
21:57altro ospite siamo pronti a
21:59voltare pagina. Restate qui a
22:01destra.
22:03Bentornati a destra. Adesso
22:05vogliamo parlare di
22:07ristorazione. Quante volte siete
22:09soliti andare fuori magari con
22:11la vostra famiglia, con i vostri
22:13amici a pranzo oppure a cena?
22:15E soprattutto qual è il livello
22:17lo stato di salute di questo
22:19settore? Molto importante è che
22:21soprattutto durante il periodo
22:23di pandemia la ristorazione
22:25di questi settori, principalmente
22:27nelle località turistiche,
22:29rappresenta una vera e propria
22:31attrattiva. The fork che è un'
22:33applicazione che da anni ha
22:35cambiato letteralmente la vita
22:37di tutti coloro che usano la
22:39tecnologia per prenotarsi il
22:41piacere conviviale a tavola
22:43ha stilato una classifica ed è
22:45un'indagine molto utile proprio
22:47per capire come questo settore
22:49stia evolvendo tra l'altro
22:51è un'indagine che è stata
22:53collegata con noi Valentina
22:55quattro eh industry relations
22:57director Italy di The Fork
22:59buonasera e benvenuta. Buonasera
23:01grazie grazie mille dell'invito.
23:05Prossimo autunno nuova edizione
23:07di The Fork Awards che è il
23:09premio no? Con il quale voi
23:11premiate scusate il vestigio di
23:13parole eh puntualmente le nuove
23:15tendenze che arrivano in tal
23:17senso e c'è un primo dato che
23:19è un'indagine che è una regione
23:21particolarmente vivace da questo
23:23punto di vista perché eppure in
23:25un saldo che resta eh
23:27complicato diciamo così
23:29è la regione che
23:31ha fatto registrare negli ultimi
23:33mesi il maggior numero di nuove
23:35aperture esatto
23:37sì eh come diceva in
23:39occasione del The Fork Awards che è
23:41il nostro evento che individua le
23:43migliori nuove aperture nuove gestioni
23:45dell'ultimo anno abbiamo avviato
23:47vari dati e
23:49spicca su tutti il numero
23:51delle aperture da ottobre
23:53oggi
23:55in Italia che in totale
23:57è 4.787
23:59il numero di ristoranti
24:01nati da ottobre oggi
24:03ma nello specifico appunto
24:05Lazio è la regione
24:07con più nuove aperture quindi
24:09821 seguono la
24:11Lombardia con 620
24:13e in terza posizione la Toscana con
24:15422
24:17ecco questo è un dato
24:19che offre intanto una prima
24:21riflessione più di
24:23tipo economico no? La ristorazione
24:25si conferma un settore
24:27molto vivace che
24:29nonostante anche la complessità
24:31del periodo economico che stiamo
24:33attraversando resta
24:35fondamentale nell'offerta ricettiva
24:37e turistica dei territori
24:39assolutamente
24:41sì eh sicuramente con
24:43tutto quello che è accaduto negli ultimi anni
24:45insomma si sono
24:47dovuti anche un po' reinventare i ristoranti
24:49i ristoratori
24:51però insomma ce la stanno facendo poi
24:53dall'altro lato c'è un pubblico che
24:55dimostra sempre più la voglia di uscire
24:57di uscire
24:59a cena insomma di andare al
25:01ristorante e
25:03addirittura il 28%
25:05esce una volta
25:07la settimana quasi
25:09l'81% almeno una
25:11volta al mese
25:13e il 67%
25:15è proprio tende a
25:17cercare di scoprire e provare nuovi ristoranti
25:19e solo l'1%
25:21non si reca mai in nuovi locali
25:23che è un dato che rispetto
25:25all'anno scorso è salito molto perché nel
25:272022 questa percentuale
25:29era del 27%
25:31quindi come dicevamo
25:33c'è una crescente domanda
25:35di consumo
25:37e questo è un'ottima notizia
25:39The Fork puntualmente
25:41realizza spesso indagini
25:43di questo tipo che sono importanti
25:45anche per capire le nuove tendenze del mercato
25:47rispetto alla predilezione
25:49del momento conviviale
25:51la possibilità di uscire a cena
25:53voi nel corso degli anni avete
25:55notato un particolare cambiamento
25:57nella tendenza?
25:59Ma allora chiaramente
26:01ritorniamo di nuovo
26:03al momento del Covid
26:05lì è stato
26:07insomma si è ribaltato un po' tutto
26:09poi pian piano si è ritornati
26:11a usi
26:13e costumi abbastanza
26:15simili a quanto erano prima
26:17per esempio la fascia di prezzo
26:19più comune
26:21è quella tra i 15 e i 30 euro
26:23a persona e questo era così anche
26:25prima della pandemia
26:27e quindi
26:29comunque ci sono delle tendenze
26:31nuove anche lato
26:33ristoratori
26:35le caratteristiche
26:37che incuriosiscono maggiormente
26:39i consumatori sono
26:41il livello di sostenibilità del locale
26:43quindi sempre più attenzione
26:45al tema dell'ecosostenibilità
26:47poi le cucine innovative
26:49che affianchino
26:51prodotti
26:53e piatti e sapori nuovi
26:55a quelli della tradizione
26:57e al terzo posto
26:59l'impatto positivo che il ristorante ha sul territorio
27:01quindi torniamo ancora un po' al discorso
27:03sostenibilità
27:05perché si traduce per i consumatori
27:07nell'offerta e utilizzo di prodotti
27:09di stagione, piatti locali
27:11e ingredienti a chilometro zero
27:13quindi queste sono un po' le tendenze
27:15nuove
27:17dei consumatori rispetto a quello
27:19che cercano
27:21e in qualche modo troviamo una risposta
27:23anche nelle tipologie
27:25di attività commerciali che negli ultimi mesi
27:27hanno aperto perché se è vero
27:29che la cucina italiana
27:31mi pare ancora
27:33resti il faro per molti imprenditori
27:35della ristorazione
27:37nella classifica si scoprono
27:39nuove tendenze che vanno
27:41via via emergendo o addirittura
27:43consolidandosi
27:45Sì, parliamo dei tipi di cucina
27:47più prenotati
27:49come diceva al primo posto cucina italiana
27:51con il 62% quindi
27:53siamo sempre molto amanti
27:55della nostra tradizione
27:57della nostra cucina
27:59asiatica
28:01soprattutto nelle regioni del nord e del centro
28:03al terzo posto
28:05un altro grande classico
28:07intramontabile le pizzerie
28:09e al quarto i ristoranti
28:11a base di carne e pesce
28:13e al quinto i ristoranti con cucina internazionale
28:15qua si spazia
28:17dalla cucina greca, quella francese
28:19e quella messicana
28:21quindi diverse tipologie
28:23di cucina ricercate ma sempre
28:25con una predilizione per la nostra
28:27Beh, questo naturalmente
28:29solletica l'orgoglio
28:31del made in Italy ma rappresenta
28:33anche un indicatore di come davvero
28:35poi anche nelle abitudini noi italiani
28:37restiamo abbastanza fedeli
28:39alla tradizione. Seta, invece
28:41la vostra piattaforma
28:43perché non dimentichiamolo che The Fork
28:45nasce proprio con
28:47il compito di semplificare
28:49la vita a chi ha la ricerca di
28:51una ristorante, vuole leggerne
28:53quelle che sono le recensioni e poi addirittura
28:55prenotarlo semplicemente
28:57utilizzando un'app che si può scaricare
28:59comodamente sul nostro
29:01telefono. Gli utenti
29:03però sono molto selettivi
29:05cioè voi avete anche tracciato il
29:07profilo di quelle che sono
29:09le richieste che
29:11sperano di vedere esaudite nel momento in cui
29:13decidono di
29:15approcciarsi a questo o a quell'altro
29:17ristorante. Che cosa premia
29:19il cliente nel
29:21momento in cui cerca un luogo
29:23dove trascorrere la serata?
29:25Allora sì, prima di tutto
29:27mi ricollego al discorso
29:29dei canali di prenotazione
29:31canali impiegati per individuare
29:33i ristoranti
29:35il primo dato appunto
29:37è che regge di poco
29:39con il 59%
29:41il passaparola, quindi comunque
29:43si rimane all'idea
29:45di prendere consigli da
29:47persone conosciute
29:49ma al secondo posto con il
29:5158,8%, quindi pari
29:53merito, la ricerca su web
29:55app di prenotazione appunto proprio come
29:57The Fork. E infine ci sono
29:59i social network che comunque
30:01influenzano
30:03diciamo particolarmente le
30:05scelte. Rispetto
30:07appunto agli aspetti relativi al digitale
30:09all'innovazione nei ristoranti
30:11quello che cercano
30:13di più gli utenti è la possibilità di
30:15prenotare online
30:17per il 21%, di pagare
30:19il conto digitalmente
30:21e qua inserisco
30:23il nostro metodo di pagamento in app
30:25che si chiama The Fork Pay che appunto
30:27permette di pagare in modo molto rapido
30:29al tavolo
30:31evitando le code fastidiose
30:33che si trovano nel momento di andare
30:35a pagare
30:37e infine consultare il menu digitale
30:39quindi farsi un'idea già prima
30:41probabilmente di quello che il ristorante
30:43offre.
30:45Quindi posto che il passaparola
30:47assolverà il bisogno di sapere
30:49se la cucina di quel locale
30:51vale la pena o meno
30:53della visita, mi pare di capire che poi
30:55a far la differenza è la comodità
30:57la possibilità di vivere un'esperienza
30:59senza particolari
31:01complessità, la coda
31:03alla cassa piuttosto che la
31:05facilità di consultare il menu
31:07si vuole un po' la vita comoda diciamo
31:09Sì, diciamo
31:11la tecnologia è sempre
31:13da quando c'è
31:15da quando è diventata sempre più
31:17evoluta, aiuta proprio
31:19in questo a rendere le esperienze
31:21più agili, più veloci
31:23e più semplici
31:25sia lato utente ma anche lato
31:27ristoratore in realtà perché
31:29tutte queste soluzioni
31:31aiutano davvero tanto a
31:33ottimizzare le tempistiche
31:35e il
31:37servizio e appunto anche il
31:39pagamento come dicevo prima
31:41Sì, qui diciamo il sondaggio
31:43rappresenta uno strumento importante
31:45di marketing per gli adatti
31:47lavori o anche per noi giornalisti
31:49per capire quali sono le nuove
31:51tendenze in un settore
31:53quello della gastronomia e
31:55della ricettività
31:57che è molto importante anche
31:59dal punto di vista economico. Poi però
32:01c'è un premio che è giunto quest'anno alla quinta
32:03edizione, il The Fork Awards, che
32:05il prossimo autunno premierà
32:07da questo punto di vista le eccellenze
32:09Quali sono i
32:11criteri che i giurati
32:13dovranno tenere presente?
32:15Allora diciamo
32:17appunto è il, è giunto
32:19alla quinta edizione, è un premio
32:21che grazie
32:23a una giuria di Top Chef, quest'anno
32:25in questa giuria
32:27che comprende 55 Top Chef
32:29vediamo nomi come
32:31Moreno Cedroni, Fratelli Cerea
32:33Carlo Cracco, Antonia Klugmann
32:35Sadler
32:37Cannavacciuola, insomma
32:39il gota della ristorazione italiana
32:41loro segnalano
32:43un ristorante di nuova apertura, di nuova
32:45gestione dell'ultimo anno
32:47questo ristorante, questa lista che esce
32:49che ne viene fuori
32:51già per noi sono considerati
32:53tutti vincitori, infatti tutti
32:55saranno invitati alla cerimonia
32:57di premiazione. Poi questa
32:59lista viene messa online e votata dagli utenti
33:01e questo è un po' diciamo anche la
33:03la particolarità di questo premio
33:05perché di solito i premi gastronomici
33:07vengono di solito dati da una giuria
33:09di critici o comunque
33:11di persone dell'ambiente
33:13invece il nostro premio è un po'
33:15un mix e appunto
33:17votano
33:19gli utenti e
33:21ne esce il People's Choice
33:23Award che è il ristorante
33:25più votato in assoluto
33:27che verrà appunto premiato
33:29e svelato
33:31durante la serata di premiazione
33:33il 24 ottobre
33:35a presentare
33:37un evento
33:39un vero e proprio evento
33:41esatto, abbiamo l'onore
33:43di avere per la seconda volta
33:45Gerry Scotti e a cucinare
33:47per l'evento
33:49quest'anno sarà
33:51il maestro e diatore della cucina
33:53Pop e Davide Oldani
33:55quindi promette di essere davvero un evento
33:57esclusivo e interessante
33:59sotto tanti punti di vista
34:01allora vinca
34:03naturalmente il miglior ristorante
34:05tra quanti hanno
34:07visto la luce in quest'ultimo periodo
34:09in bocca al lupo poi a tutti perché naturalmente
34:11chi oggi avvia un'attività in un settore
34:13strategico come quello della ristorazione
34:15merita il plauso di tutti
34:17anche per il coraggio
34:19non è sicuramente un periodo facile
34:21ma chi lavora molto
34:23sulla qualità ha una chance
34:25in più evidentemente, io ringrazio
34:27Valentina Quattro di The Fork
34:29buon lavoro a voi e naturalmente
34:31il miglior ristorante italiano
34:33grazie mille, buon lavoro
34:35anche a voi
34:37ci fermiamo qui perché il tempo a nostra disposizione
34:39è terminato, adesso
34:41vi lasciamo agli altri programmi della rete
34:43noi come sempre torniamo domani alla solita
34:45ora, arrivederci