A Caccia Di Miti - John Lloyd Stephens & Frederick Catherwood: Gli Uomini Che Scoprirono I Maya (Enigmi E Misteri)

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Questa nuova ed entusiasmante serie ci racconta le incredibili storie di coloro che hanno dedicato le loro vite alla ricerca di tesori leggendari. L'Arca di Noe', Il Santo Graal, la citta' perduta di El Dorado, sono solo leggende o c'e' qualche cosa di vero? Perche' tanti avventurieri hanno deciso di sfidare loro stessi per andare alla ricerca di questi, e molti altri, miti?


JOHN LLOYD STEPHENS (Shrewsbury, 28 novembre 1805 – New York, 13 ottobre 1852), esploratore, scrittore e diplomatico statunitense. FREDERICK CATHERWOOD (Hoxton, 27 febbraio 1799 – Oceano Atlantico, 20 settembre 1854), esploratore, architetto, fotografo e illustratore inglese: scoprirono le rovine dell'antica civiltà dei Maya. Catherwood si trovava a New York e stava allestendo una mostra dei suoi primi lavori, quando incontrò John L. Stephens, il quale gli suggerì un viaggio nell'area dello Yucatan e dell'America Centrale per esplorare i resti archeologici delle civiltà che si insediarono in quell'area nel 1839. Il progetto voleva essere che, mentre Stephens scriveva delle antiche città di cui stavano trovando i resti, Catherwood li avrebbe disegnati. Quest'ultimo ormai era già un fumettista maturo e compiuto, che ritrasse nelle sue opere, monumenti e iscrizioni con grande fedeltà e cura dei minimi dettagli. In questo modo, entrambi i personaggi formarono una squadra che nel 1841 portò all’uscita di un primo libro intitolato “Incidents of travel in central america, Chiapas, and Yucatan - scholar's choice edition”,pubblicato in due volumi. I dati rilevati dai siti archeologici di Copán, Quiriguá, Palenque e Uxmal. Durante il periodo di esplorazione in questi ultimi posti, Catherwood contrasse la malaria e a Uxmal ebbe un collasso che lo costrinse a tornare a New York prima del previsto. Tuttavia, appena guarito, i due intrapresero un nuovo viaggio nel 1842, che li portò a lavorare questa volta a Chichén Itzá, Cozumel, Tulum e Izamal. Lavorarono sette mesi disegnando i monumenti della cultura Maya in condizioni anche molto avverse, Catherwood si ammalò gravemente un’altra volta, e così gli esploratori furono costretti ritornare a New York e pubblicarono il secondo libro “Views of ancient monuments in central america, chiapas and yucatan”, che conteneva 85 fogli disegnati da Catherwood e che divenne un libro di punta nel 1843. L'analisi tecnica di Catehrwood sull'architettura Maya è importante, riteneva che il murale Maya fosse addirittura superiore a quello romano di Pompei ed Ercolano...

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Trascrizione
00:00Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:31All'inizio del XIX secolo emergono alcune storie di misteriose rovine sepolte e dimenticate nella densa foresta dell'America centrale.
00:44Ma nel 1800 si ritiene impossibile che una civiltà perduta possa aver abitato quella regione.
00:50Chiunque sa che il continente è sempre stato popolato da selvaggi.
00:54Loro non possono aver costruito delle strutture così sofisticate.
01:00Deve averle erette qualcun altro.
01:04Perciò gli egiziani o gli asiatici giunsero in America centrale, eressero quelle rovine e poi se ne andarono.
01:12Ma in seguito un avvocato americano di nome John Lloyd Stevens e un artista inglese, Frederick Caterwood, si recano di persona a vedere le rovine.
01:23Un artista e un avvocato nella giungla, non poteva trattarsi di una coppia più improbabile.
01:30Viaggiano per centinaia di chilometri attraverso la foresta del Messico, del Guatemala e dell'Honduras, alla ricerca delle rovine.
01:42Alla fine scoprono i resti di 44 città.
01:46Per loro fu estremamente emozionante, perché avevano scoperto qualcosa che il mondo non aveva mai visto.
02:02Con i loro sorprendenti ritrovamenti, i due esploratori dilettanti mettono in discussione tutto quello che sapevamo sulla storia del nuovo mondo.
02:11Questa è l'incredibile storia di come Stevens e Caterwood scoprono una delle maggiori civiltà del mondo, i Maya.
02:21John Lloyd Stevens nasce nel 1805 in una famiglia benestante del New Jersey.
02:27Viene istruito negli studi classici, è un avvocato qualificato e un politico in carriera nel Partito Democratico.
02:36E come sempre, la storia del mondo è una storia che non è solo una storia,
02:42è una storia che non è solo una storia,
02:46è una storia che non è solo una storia,
02:50questa è la strada che avrebbe seguito se non fosse per un fatto.
02:55Nel 1834, durante la campagna elettorale per la carica di sindaco,
03:01Stevens sviluppa una grave infezione alla gola provocata dai suoi continui discorsi in pubblico.
03:06Il medico gli consiglia di cambiare immediatamente clima.
03:21Stevens prende le parole del medico alla lettera.
03:25Parte per un emozionante viaggio in Europa e nel Medio Oriente,
03:29scrivendo delle sue avventure fra le rovine del vecchio mondo.
03:35Nella metà degli anni 30 dell'Ottocento andò in Egitto e in Terra Santa.
03:41Visitò la Grecia, la Polonia e la Russia.
03:43Imparò molte cose e inoltre aveva un grande talento nel descrivere i suoi viaggi.
03:51Nel 1836, durante il suo viaggio di ritorno a New York, Stevens si ferma a Londra.
04:03Qui conosce Frederick Catherwood, un famoso artista inglese.
04:10Catherwood aveva studiato architettura, quindi era un grande conoscitore di edifici e monumenti.
04:15Poi frequentò la Royal Academy School di Londra, dove studiò arte.
04:21Catherwood è allievo di alcuni fra i più grandi maestri di quel tempo.
04:26Turner gli impartisce lezioni di prospettiva.
04:30Altri gli insegnano come disegnare edifici e Catherwood diventa un abile pittore architettonico.
04:46Allo stesso modo di Stevens, Catherwood visita molte importanti rovine dell'Europa e del Medio Oriente fra il 1821 e il 1832.
05:00Sia Stevens che Catherwood acquisirono vastissime conoscenze sulle tipologie di resti archeologici presenti nel Vecchio Mondo e conosciute a quell'epoca.
05:10Mentre Stevens scrive di queste antiche culture, Catherwood ritrae le rovine nei minimi dettagli.
05:29Ma in seguito a Stevens e Catherwood, Giuseppe e la sua famiglia iniziano a lavorare.
05:35Ma in seguito a Stevens e Catherwood giungono voci di una nuova civiltà.
05:42E questa notizia segna l'inizio di un percorso che seguiranno per tutta la vita.
05:47Si incontrarono per discutere dell'argomento centrale di quel periodo,
05:53e cioè degli interessanti resti di un'antica civiltà in America centrale.
06:05Catherwood mostra a Stevens un intrigante libro dal titolo Descriptions of an Ancient City.
06:13Pubblicato nel 1822, contiene le illustrazioni di rovine con palazzi e piramidi ricoperte di caratteri e simboli,
06:21situate in un luogo misterioso che si chiama Palenque, nel Messico Meridionale.
06:27Catherwood gli mostrò una serie di libri, uno dei quali forniva un'entusiasmante descrizione di Palenque,
06:34ma concluse con molti studiosi dell'epoca che gli indiani nativi non potevano aver costruito quelle strutture.
06:49Nel XIX secolo per molti è inconcepibile l'idea che nella fitta giungla dell'America centrale
06:54ci fosse una civiltà nativa americana evoluta.
07:01Per essere una popolazione che utilizzava soltanto strumenti di pietra,
07:05gli indigeni non potevano aver costruito delle strutture così maestose, degli edifici così imponenti.
07:14A quell'epoca gli storici credevano che gli indiani fossero primitivi e selvaggi,
07:19incapaci di costruire delle città così sviluppate.
07:25L'idea era che le rovine di Palenque fossero opera di altre civiltà.
07:33Doveva trattarsi di una civiltà proveniente dall'altra parte dell'oceano,
07:37perciò gli egiziani o gli asiatici giunsero in America centrale, eressero quelle rovine e poi se ne andarono.
07:44Il motivo alla base di questa idea è che gli storici hanno dei preconcetti.
07:51Credono fermamente che tutte le civiltà si conformino a una serie di regole.
07:59Negli anni 30 dell'Ottocento, Stephen e Caterwood definivano le civiltà
08:04in termini di città e di architettura.
08:08Sulla base dei sovrani e del popolo.
08:11Delle complesse tecniche agricole
08:16e del sistema di scrittura.
08:20C'era un'epoca per ogni cosa, per essere artisti o scultori,
08:23per studiare le scienze, per eseguire le tecniche,
08:26per eseguire la cultura, per eseguire la cultura.
08:29Per viaggiare, per commerciare, per possedere ricchezze
08:32e anche per essere insegnanti.
08:39Si crede che i popoli nomadi e primitivi dell'America centrale
08:42non possano aver realizzato niente del genere.
08:46Sebbene non siano due storici professionisti,
08:48Stephen e Caterwood non condividono quest'idea.
08:52Non ci sono prove che gli egiziani e i fenici
08:54siano mai stati in attesa di una cosa di così grande.
08:58E' un'idea che non è mai stata accolta.
09:01Se ci sono due storici professionisti,
09:03Stephen e Caterwood non condividono questa idea.
09:06Non ci sono prove che gli egiziani e i fenici
09:08siano mai stati in attesa di una cosa di così grande.
09:11Non ci sono prove che gli egiziani e i fenici
09:13siano mai stati in America centrale.
09:17E le immagini che i due uomini hanno osservato
09:19non hanno niente a che vedere con i resti
09:21di qualsiasi città del vecchio mondo.
09:25Quelle rovine sono certamente opera
09:27di una civiltà nativa americana sconosciuta.
09:30Stephen e Caterwood erano molto diversi
09:32e questo li rese una coppia perfetta,
09:34una sorta di Holmes e Watson dell'archeologia Maya.
09:38Notarono che le rovine del nuovo mondo
09:40erano qualcosa di unico.
09:42Stephen e Caterwood furono i primi
09:44a osservare quei siti senza essere influenzati
09:47dal concetto di archeologia del vecchio mondo.
09:50Entrambi erano estremamente interessati
09:52a quelle rovine in quanto opera di autori indigeni.
09:57Le illustrazioni e i vaghi resoconti di una città perduta
10:00accendono la curiosità di Stephen e Caterwood.
10:04Decidono di indagare più a fondo.
10:11Due anni dopo, nel 1838, Stephen trova un nuovo indizio.
10:19Un libraio di New York gli mostra un'altra serie di opere
10:22sulle rovine dell'America centrale.
10:26Una di esse è un enorme libro da poco pubblicato a Parigi
10:30sulle esplorazioni e sulle raffigurazioni
10:32di un archeologo francese, Jean-François Dupont.
10:35Queste pagine mostrano ancora una volta
10:37le immagini delle rovine di Palenque in Messico,
10:40le stesse che Caterwood aveva mostrato a Stephen.
10:45E c'è di più.
10:48Il libro contiene le illustrazioni
10:50di altre strane rovine a Auxmal,
10:53nella regione dello Yucatan, in Messico.
10:57Poi Stephen viene a saperi dal libraio
10:59dell'esistenza di ulteriori resti in un'area chiamata Copan,
11:04nell'attuale Honduras.
11:09Stephen lesse il racconto di un uomo di 90 anni
11:12che vive in una regione del sud dell'America centrale,
11:15in una regione che si chiama Copan,
11:17dove vive un uomo di 90 anni,
11:19che vive in una regione che si chiama Copan,
11:22dove vive un uomo di 90 anni,
11:24Stephen lesse il racconto di un uomo di nome Juan Galindo,
11:28che era stato a Copan
11:29e aveva fatto una descrizione di ciò che aveva visto.
11:34Fra le rovine ci sono dei mostri spaventosi.
11:37Uno di essi, un enorme alligatore,
11:39ha tra le fauci una figura dal volto umano,
11:42ma con le zampe di un animale.
11:50Stephen è sbalordito.
11:52Ora è a conoscenza delle rovine di tre città.
11:56Palenque, nel Messico meridionale,
11:58Uxmal, nello Yucatan,
12:00e Copan, in Honduras.
12:03Si trovano tutte nella stessa area,
12:05ma sono distanti centinaia di chilometri.
12:09Chissà se ce ne sono altre.
12:12Stephen comincia a chiedersi se quelle rovine
12:14siano la prova che un tempo, nella regione,
12:16vi fosse una grandiosa civiltà.
12:19Lui fu la prima persona,
12:21tra gli esploratori scrittori di quel periodo,
12:24che cominciò a intuire
12:26che si trattava di una civiltà a tutti gli effetti.
12:30Stephen aveva capito che doveva esserci
12:32una relazione tra quelle rovine.
12:34Non erano soltanto degli edifici sparsi qua e là,
12:37separati e isolati.
12:39C'era qualcos'altro dietro.
12:49Di nuovo a casa, Stephen è convinto di aver scoperto qualcosa
12:53ed è determinato a trovare le rovine
12:55delle tre città di cui è venuto a conoscenza.
12:58Palenque, Uxmal e Copan.
13:02Inizia a pianificare una spedizione in America centrale.
13:19Poiché adesso Stephen ricava ottimi guadagni
13:22con i diritti dei suoi famosi libri di viaggio,
13:25invita l'amico artista Frederick Caterwood a unirsi a lui.
13:30Stephen gli manda un messaggio in cui dice di prepararsi.
13:34In base al loro accordo, Stephen pagherà Caterwood
13:37perché ritragga tutte le rovine
13:39che troveranno in America centrale.
13:41Ma non è così.
13:43Caterwood mette in valigia pennelli, colori
13:46e un arisma di fogli.
13:51Porta con sé anche pistole e macete
13:54perché nel posto in cui andranno
13:56c'è la reale possibilità di incontrare pericoli.
14:02L'Honduras britannico e il Guatemala
14:04sono al centro di una violenta controversa.
14:08Stephen capisce che avranno bisogno
14:10di tutto l'aiuto possibile.
14:20Convince il presidente degli Stati Uniti, Martin Van Boren,
14:24a nominarlo speciale ambasciatore
14:26per la guadagnata di Caterwood.
14:30Ma non è così.
14:32Convince il presidente degli Stati Uniti, Martin Van Boren,
14:36a nominarlo speciale ambasciatore in America centrale
14:39in modo da facilitare la loro permanenza
14:41in quella regione instabile.
14:45Ricevete uno speciale redangote
14:47da indossare nelle occasioni ufficiali.
14:49Quindi gli fu affidato un incarico diplomatico
14:52che comprendeva una missione storica e artistica
14:55allo stesso tempo.
15:03Il 3 ottobre 1839, Stephen e Caterwood lasciano New York
15:09determinati a localizzare le tre rovine
15:12nella fitta foresta dell'America centrale.
15:20Dopo un mese in mare, i due esploratori arrivano in Belize,
15:24sulla costa nord-orientale dell'America centrale.
15:28Per prima cosa si dirigeranno verso una delle misteriose città
15:32di cui Stephen ha sentito parlare a New York.
15:36Si chiama Copan e si trova nella parte occidentale dell'Honduras,
15:40vicino al confine con il Guatemala.
15:43In onore della posizione diplomatica di Stephen,
15:46i due uomini sono ospiti del governatore britannico del Belize,
15:50il colonnello MacDonald, reduce delle guerre napoleoniche.
15:55MacDonald li avverte che stanno per andare in un luogo pericoloso,
15:59e gli chiede di portare i suoi compagni
16:02in un'esperienza di combattimento.
16:05MacDonald gli avverte che stanno per andare in un luogo pericoloso,
16:09e che il ruolo di ambasciatore non avrebbe tenuto a bada le forze ribelli.
16:25Per nulla intimoriti, il mattino successivo
16:27giungono sulla costa orientale del Guatemala.
16:32I due esploratori dovranno valicare la catena montuosa delle Mico Mount,
16:36per raggiungere il confine con l'Honduras.
16:39Dopo essere arrivati, proseguiranno in direzione di Copan.
16:52Stephen assume una guida che parla fluentemente lo spagnolo,
16:55e che conosce l'impervio passo montano che si staglia davanti a loro.
17:07Sebbene la montagna sia alta solo 120 metri,
17:11il sentiero che devono attraversare è molto pericoloso.
17:25In seguito Stephen descriverà la loro esperienza
17:29nel libro della spedizione Incidents of Travel in Central America.
17:36Per cinque lunghe ore siamo caduti in buche fangose,
17:39ci siamo avvinghiati alle rocce e agli alberi,
17:42e siamo inciampati sulle radici.
17:45Ogni passo richiedeva attenzione e un enorme sforzo fisico.
17:53Avevo l'impressione che il nostro inglorioso epitaffio sarebbe stato...
17:57scivolando, si ruppero la testa contro un albero di Mogano
18:00e giacquero nel fango delle Mico Mountains.
18:04Catherwood guarda Stephen e lancia un gemito.
18:08Se prima di accettare il tuo invito avessi saputo di questa montagna maledetta,
18:12saresti venuto da solo in America centrale.
18:17Era un uomo in mezzo alla giungla con due pistole ai fianchi e una spada,
18:22e con molte probabilità indossava occhiali da sole perché aveva problemi a un occhio,
18:28soffriva di un'infermazione all'iride,
18:30e c'è una fonte che lo attesta.
18:32A immaginarlo così direi che Keith Richards non è niente in confronto.
18:49Nelle due settimane successive il gruppo si fa strada nella giungla
18:53e attraversa pericolosi burroni.
18:56Era solo giungla, a perdita d'occhio.
18:59Non c'erano strade né posti dove fermarsi a dormire.
19:03Il cibo era un problema serio.
19:05Per gran parte del tempo hanno vissuto di cioccolato e sigari.
19:13Superano il versante di una collina dove un pascolo di bestiame
19:16ricorda a Stephen la campagna inglese.
19:20Sono perseguitati dall'altra parte della montagna
19:23sono perseguitati dalle punture di insetti e dalla febbre tropicale.
19:29Inoltre c'è il costante pericolo di imbattersi in spietati ribelli.
19:35Durante le guerre civili le persone danno il peggio di se stesse
19:39e a quel tempo si sapeva che le diverse fazioni
19:44avevano commesso atrocità e massacri
19:47e gli stranieri non erano visti di buon occhio.
19:54Una sera Stephen e Caterwood si accampano in una chiesa abbandonata.
20:07Quando si addormentano, dei soldati ubriachi
20:10fanno irruzione brandendo spade e moschetti.
20:16Stephen racconta il fatto nel suo diario della spedizione.
20:20Eravamo nelle mani di uomini
20:22che potevano essere stati scarcerati da una qualsiasi prigione
20:25per paura che influenzassero gli altri detenuti.
20:29Avevano un aspetto feroce
20:31e senza dubbio se avessimo cercato di fuggire
20:34avrebbero avuto la buona scusa per ucciderci.
20:40Per fortuna il giorno dopo i soldati smaltiscono la Sbornia.
20:45A Stephen e Caterwood è iniziata la guerra.
20:48A Stephen e Caterwood viene permesso di proseguire il viaggio verso Copanna.
21:06Quattordici giorni dopo essere arrivati in Belize
21:09i due uomini finalmente raggiungono l'area di Copanna.
21:14Una regione inospitale e remota,
21:17poco conosciuta dai locali e raramente visitata dai viaggiatori.
21:21I due esploratori avanzano nella fitta giungla
21:24quando all'improvviso giungono sulla riva di un fiume.
21:28Dall'altra parte Stephen scorge un grande muro di pietra
21:31che spunta dalla vegetazione.
21:34Il suo soggetto è un uomo di unico origine,
21:37un uomo di una vera e propria vita.
21:42L'uomo di un uomo è un uomo di vita.
21:46L'uomo di vita è un uomo di vita.
21:49L'uomo di vita è un uomo di vita.
21:53Un uomo di vita è un uomo di vita.
21:58L'uomo di vita è un uomo di vita.
22:05È alto 30 metri
22:07ed è ricoperto da una folta pianta rampicante.
22:12Era una struttura gigantesca,
22:14più grande di qualsiasi altra fosse mai stata attribuita
22:17ai popoli indigeni d'America.
22:28Stephen e Catherwood attraversano il fiume per indagare.
22:59Stephen si rende conto che per capire di cosa si tratta
23:03devono ripulire le rovine dal gruviglio di piante rampicanti.
23:20Non appena sono pronti per cominciare
23:22si presenta un problema inaspettato.
23:24Compare il proprietario della terra.
23:30Stephen gli spiega che vuole ripulire ed esaminare le rovine
23:34e si offre di comprare il terreno.
23:37Finalmente il suo ruolo diplomatico si dimostra utile.
23:42L'uomo gli vende il terreno di Copan per 50 dollari.
23:47Ora possono mettersi al lavoro.
23:54Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
24:24Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
24:55Oggi il sito è facilmente raggiungibile
24:58ed è tenuto pulito in modo meticoloso.
25:01L'erba è tagliata, gli alberi sono stati rimossi,
25:04ma quando lo scoprirono era completamente immesso nella vegetazione.
25:09Ero in ginocchio senza fiato e in preda all'agitazione.
25:13Sono affiorati un occhio, un orecchio, una mano.
25:18E quando il macete ha toccato la pietra cesellata
25:21ho rimosso il terriccio a mani nude.
25:42Mentre Stephen scava, Caterwood sistema la sua postazione
25:46in mezzo alla giungla per raffigurare le misteriose strutture
25:50che stanno venendo alla luce.
25:56Utilizza uno strumento che si chiama camera lucida
25:59e serve per raffigurare nei minimi dettagli quello che sta dipingendo.
26:06Aveva con sé la camera lucida, un oggetto composto da una specie di prisma
26:10che permetteva di vedere l'immagine sul foglio in modo chiaro e nitido
26:14per disegnare ogni minimo particolare.
26:16Era di grande aiuto per Caterwood.
26:21Caterwood aveva una grande conoscenza dell'architettura.
26:27Doveva aver capito che si trattava di qualcosa di unico, di un luogo speciale
26:32e lui aveva il compito di raffigurarlo.
26:51Man mano che Stephen e Caterwood rimuovono i rampicanti,
26:55cominciano a portare alla luce le prove di una società molto evoluta.
27:02Videro delle fantastiche sculture e rimasero affascinati
27:06e poi, man mano che ripulivano, finalmente cominciarono a prendere forma
27:10degli enormi, giganteschi strumenti.
27:13A quella vista capirono di avere scoperto qualcosa.
27:17Non avevano mai visto niente di simile.
27:21Mentre proseguivamo nel fitto bosco, ci siamo imbattuti in una colonna quadrata
27:25fatta di pietra.
27:27Era alta circa 4 metri e larga un metro per tutta la sua altezza.
27:33La colonna quadrata era una colonna di pietra
27:36che aveva una diametro di circa 4 metri.
27:40Sulla parte anteriore c'era la figura di un uomo abbigliato
27:43in modo curioso e sfarzoso.
27:45Ne era stato scolpito anche il volto.
27:47La nostra guida lo ha definito un idolo.
27:53Davanti alla colonna c'era un enorme blocco di pietra scolpito
27:57con varie figure, che viene chiamato altare.
28:03La vista di un uomo abbigliato in modo curioso e sfarzoso
28:08La vista di questi incredibili monumenti
28:11ci dà la certezza che ciò che stiamo cercando è qualcosa di importante,
28:15non solo in quanto resti di un popolo sconosciuto,
28:18ma anche in quanto opere d'arte,
28:21a dimostrazione del fatto che le popolazioni che un tempo abitavano questo continente
28:25non erano selvagge.
28:29Si capisce subito che aveva una mentalità aperta
28:32perché non disse che quello era un mostro,
28:35una rozza a rappresentazione del diavolo o qualcosa del genere.
28:39Notò che le strutture erano molto complesse,
28:42dovevano essere state create da persone di talento.
28:45La città di Stephen
29:02Con il passare dei giorni, Stephen e Caterwood scoprono edifici monumentali
29:07che potrebbero aver ospitato centinaia di persone
29:10e costruzioni che mostrano tutti i segni caratteristici di una grande civiltà.
29:18Ci sono enormi piazze, terrazzamenti, tribune,
29:21piramidi a gradoni, templi, edifici cerimoniali e santuari con altari.
29:29Abbiamo raggiunto un terrazzamento talmente ricoperto di alberi
29:33che in un primo momento non riuscivamo a capire che forma avesse.
29:37Ma dopo aver ripulito l'area, abbiamo riscontrato che si trattava di una piazza
29:42con gradini su ogni lato, perfetti come quelli dell'anfiteatro romano.
29:47Credo che quando arrivarono a Copan rimasero sbalorditi per l'epoca.
29:52La bellezza delle sculture, lo stato di abbandono della città
29:55e il mistero che la avvolge, suscitano in me un interesse maggiore
30:00di quello che ho provato fra le rovine del vecchio mondo.
30:06La straordinaria sensibilità di Stephen emerge nel modo in cui presentò il sito.
30:11Disse che l'anfiteatro romano era il più grande edificio del mondo.
30:16La straordinaria sensibilità di Stephen emerge nel modo in cui presentò il sito.
30:21Disse che dopo aver osservato le rovine, era chiaro che non potevano essere l'opera di selvaggi,
30:27ma di un popolo evoluto.
30:31Ora non ci sono dubbi.
30:33I due esploratori dilettanti scoprono quello che gli storici professionisti
30:37sostenevano che non potesse esistere.
30:40La prova che un tempo, una forma di civiltà, prosperò in quest'area.
30:46La prova che un tempo, una forma di civiltà, prosperò in quest'area.
31:02Poi trovano qualcosa di ancora più straordinario.
31:08La scrittura.
31:11Il loro sguardo si posa su un enorme monumento di pietra al centro delle rovine.
31:17Sui suoi lati sono incise le figure di 16 uomini seduti
31:21e sulla parte superiore sono scolpiti 36 gruppi di geroglifici.
31:27Caterwood capì, ripensando ai geroglifici che aveva disegnato mille volte in Egitto,
31:32che quello era un sistema di scrittura.
31:36Discutendo insieme a Stephen capirono che probabilmente
31:40era in relazione con le immagini sottostanti.
31:44Quando Stephen e Caterwood esaminano i geroglifici,
31:47sono consapevoli del fatto che tutte le grandi culture del passato
31:51hanno sviluppato un proprio sistema di scrittura.
31:54Gli abitanti di Copan hanno fatto lo stesso,
31:57proprio come le altre civiltà del vecchio mondo.
32:06Stephen, è certo che la risposta su chi sia questa civiltà
32:10si trovi nei geroglifici.
32:13Un giorno, quando qualcuno riuscirà a decifrarli,
32:16si conoscerà la storia di coloro che hanno abitato questo luogo.
32:23Al momento non faccio nessuna ipotesi riguardo all'età di questa città abbandonata.
32:28So soltanto una cosa,
32:30che la sua storia non è una storia.
32:33So soltanto una cosa,
32:35che la sua storia è incisa sui suoi monumenti.
32:39Stephen credeva che quelle rovine fossero testimonianze storiche.
32:43Non erano qualcosa di estraneo a noi come le osservazioni astronomiche,
32:47ma erano la storia di un popolo.
32:57Incoraggiati dall'incredibile scoperta fatta a Copan,
33:00Stephen e Catherwood proseguono il loro lungo viaggio in America Centrale
33:03alla ricerca di altre rovine.
33:12Sapevano che da qualche parte c'era Palenque.
33:15Avevano visto le sue immagini.
33:17Quindi pensavano che lì potesse esserci una vasta area con delle rovine.
33:22Forse potevano nascondersi i resti di un impero,
33:25o magari una città-stato.
33:27Insomma, qualcosa del genere,
33:29in una zona molto estesa.
33:33Nel corso dei due anni successivi esplorano una vasta area.
33:37Attraversano l'Honduras, il Guatemala e lo Yucatan,
33:40nel Messico sudorientale.
33:50Stephen e Catherwood scoprono,
33:52esaminano e documentano i resti di altre 43 città,
33:56sepolte e dimenticate da centinaia di anni.
34:02Tra cui Uxmal,
34:06Palenque,
34:10Chichen Itza
34:14e Tulum.
34:18Trovano le prove che gli studiosi ritenevano necessarie per una civiltà.
34:24Grandi città con aree centrali composte da piazze, regge e palazzi reali,
34:30a testimonianza di una sofisticata gerarchia sociale.
34:37Templi decorati, piramidi a gradoni e monumenti con iscrizioni geroglifiche,
34:42i segni di una religione organizzata.
34:47Palestre e campi da gioco,
34:49osservatori astronomici,
34:51agricoltura intensiva, mercati e attività di commercio,
34:55villaggi periferici,
34:57torri di avvistamento,
34:59mura difensive e collegamenti attraverso strade rialzate.
35:03Un complesso urbano con un identico stile architettonico,
35:07a conferma che un tempo in quest'area viveva una grande civiltà.
35:21Caterhood
35:44I disegni di Caterhood non erano soltanto dei semplici dipinti.
35:49Lui praticò l'arte della pittura in maniera più profonda.
35:54In sostanza, quello che fece fu portare
35:57un'intera civiltà del passato nel presente.
36:03Penso che ci sia un forte parallelismo
36:06tra le minuziose illustrazioni realizzate da Caterhood
36:10di ogni centimetro delle rovine
36:12e ciò che Stephen faceva con la prosa.
36:16Insieme, gli scritti di Stephen
36:19e le illustrazioni di Caterhood
36:21stuzzicano l'immaginazione dei lettori.
36:26Stephen possedeva una fantastica retorica,
36:29il suo stile era chiaro,
36:31descrittivo, intenso
36:33e attraverso la narrativa
36:35riusciva a esprimere la passione per ciò che faceva.
36:46È l'esempio perfetto di come le parole e le immagini
36:50si completino a vicenda.
36:52Da sole non avrebbero prodotto lo stesso effetto.
37:09Ma riguardo agli straordinari ritrovamenti,
37:12c'è ancora una domanda a cui non riescono a dare risposta.
37:16Chi era il popolo che abitava questa regione?
37:34Stephen e Caterhood non sapranno mai la risposta.
37:37Entrambi muoiono prima di loro.
37:39Stephen muore di malaria all'età di 47 anni
37:42e Caterhood annega durante il naufragio
37:45della nave su cui viaggiava
37:47per attraversare l'Atlantico nel 1854.
37:50Aveva 55 anni.
38:10Ma alla fine le previsioni di Stephen si avverano.
38:14Sarà possibile capire chi era questo popolo
38:17quando qualcuno decifrerà i geroglifici.
38:23Nel corso dei successivi 170 anni
38:25viene dimostrato che i segreti della storia di questa civiltà
38:29sono nascosti nella sua scrittura.
38:32Stephen fu il primo esploratore occidentale
38:35a recarsi in America centrale e in Messico.
38:38Sebbene appartenessero a una civiltà indigena
38:41e intuì l'importanza dei glifi.
38:52Gli archeologi, stimolati dalle esplorazioni di Stephen e Caterhood,
38:56riescono a decifrare la scrittura e le immagini.
39:01Viene fuori un quadro dell'ascesa e della caduta
39:04di una delle maggiori civiltà del mondo.
39:08Maia.
39:22Le prime tracce della loro esistenza risalgono al 1500 a.C.
39:26e forse ancora più indietro, fino al 2500 a.C.
39:33Il loro impero si estendeva su una vasta area dell'America centrale.
39:37Dal Messico meridionale all'Atlantico
39:40e verso la costa caraibica del Belize.
39:46La prima città scoperta da Stephen e Caterhood, Copan,
39:49venne fondata nel 450 a.C.
39:52e fu abitata per 400 anni.
40:00Dal V al IX secolo d.C., con una densità di 20.000 abitanti
40:04in un'area di 160 chilometri quadrati,
40:07Copan era l'Atene dell'America centrale,
40:10in un'epoca in cui l'Europa era nella morsa dei secoli bui.
40:16Sotto ogni punto di vista, a Copan viveva una civiltà avanzata
40:20e molto sviluppata.
40:25I Maia erano una società e una cultura estremamente evoluta.
40:29Possedevano un sistema matematico molto complesso.
40:32Furono una delle poche civiltà antiche
40:35a utilizzare il concetto di zero,
40:38che è davvero importante in matematica.
40:41Erano degli astronomi esperti.
40:44Conoscevano i movimenti dei pianeti e delle stelle.
40:47Ad esempio, avevano mappato i movimenti di Venere
40:50con grande accuratezza.
40:54Il loro calendario era molto preciso.
40:57Per certi versi, era migliore
40:59dei calendari occidentali dello stesso periodo.
41:03Costruirono templi senza adoperare strumenti di metallo.
41:06Lavoravano poco i metalli.
41:08Il loro utilizzo era limitato all'oro e all'argento
41:11usato per scopi decorativi.
41:13Non conoscevano la ruota.
41:15Non impiegavano animali da soma.
41:17Non c'erano cavalli né carri,
41:19ma furono in grado di costruire piramidi
41:22grandi quanto quelle egiziane, se non più grandi.
41:30IL RITROVAMENTO A OPERA DI STEPHEN CATHERWOOD
41:51Il ritrovamento a opera di Stephen Catherwood
41:54di un'imponente civiltà maia
41:56nella foresta dell'America centrale
41:58è una delle maggiori scoperte del XIX secolo.
42:03Un artista è un avvocato nella giungla.
42:05Non poteva trattarsi di una coppia più improbabile.
42:08Ma il fatto è che
42:10l'insieme di due personalità così diverse
42:14ha prodotto un risultato fantastico
42:17che non si sarebbe ottenuto se fossero stati simili.
42:23Stephen e Catherwood
42:25dimostrano che non bisogna essere uno studioso esperto
42:28per essere un bravo storico.
42:31Servono passione,
42:33attenzione per i dettagli
42:35e una mente aperta.
42:38Esaminiamo Stephen e Catherwood.
42:40Erano due uomini che si completavano l'un l'altro,
42:43alla perfezione,
42:45che realizzarono delle descrizioni straordinariamente vivide
42:48e delle immagini meravigliose.
42:50Chi erano in realtà due persone
42:52che hanno dato inizio allo studio dei maia?
42:56È stato eccezionale,
42:58non solo come traguardo intellettuale,
43:00ma anche per l'ardua impresa che hanno compiuto.
43:02Sono degli eroi.
43:04Hanno raggiunto un risultato notevole
43:06in circostanze pericolose.
43:08Penso che sia in assoluto uno dei maggiori trionfi
43:11nel campo delle esplorazioni.
43:15Con le loro sorprendenti scoperte,
43:17i due esploratori dilettanti
43:19vincono i pregiudizi esistenti
43:21riguardo allo sviluppo delle civiltà nel nuovo mondo.
43:26Steven e Caterwood
43:28dimostrano senza ombra di dubbio
43:30che i nativi americani hanno dato vita a una civiltà evoluta,
43:33alla pari di qualsiasi antica civiltà progredita
43:36del vecchio mondo.
43:55Sottotitoli e revisione a cura di QTSS

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