• 20 ore fa
Roma Di Giorno con Elisa Mariani - Puntata di Martedì 25 Ottobre 2022

00:00 Intro
01:43 Suicidi in aumento tra i giovani: è allarme? ospite Cristian Romaniello - Psicologo
25:46 La condizione del verde a Roma, ospite Anna Maria Baiamonte - responsabile settore verde pubblico - ACOS


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Trascrizione
00:00Roma di giorno, le notizie della capitale con Elisa Mariani.
00:06Buongiorno e bentrovati ad un nuovo appuntamento con Roma di giorno, tutte le notizie di attualità
00:12e di cronaca in diretta dai nostri studi televisivi. Il nostro spazio di oggi inizia con un tema
00:18molto delicato, quanto importante per qualsiasi società che si rispetti, che è quello del suicidio.
00:25Ci agganciamo a dei fatti di cronaca avvenuti nelle ultime settimane nella capitale, perché nel giro di
00:31quattro giorni, pensate, sono stati ben tre i tentativi di suicidio che coinvolgono soprattutto
00:37ragazzi giovani, poco più che adolescenti. In particolar modo è uno dei casi che ha lasciato più
00:43parlare, che è quello che coinvolge una giovanissima ragazza di 14 anni. Pensate, la giovane è stata
00:49trovata nel bagno della propria scuola con i polsi tagliati. Fortunatamente gli interventi per salvarla
00:55sono stati più che tempestivi e quindi ora la ragazza si trova in mancato pericolo.
01:01Un caso che lascia parlare ma che noi vorremmo approfittare per parlare di un tema molto più ampio
01:09che è appunto quello del suicidio, che rischia negli ultimi periodi di diventare non più un fenomeno
01:15isolato, ma un fenomeno anzi sempre più comune, specialmente appunto tra giovani. Che cosa succede
01:21a questi ragazzi? Che cosa succede a chi decide di fare un gesto così folle? Quali sono i meccanismi
01:27che si scatenano alla base appunto di una decisione così drastica? Ovviamente noi non siamo nella
01:33posizione di poter stabilire quali sono le cause e vogliamo quindi affidarci ad un esperto in tal
01:39senso. Cristiano Romaniello, buongiorno, bentrovato. Buongiorno a lei dottoressa Mariani, grazie per
01:47l'invito. Grazie a lei, lei ovviamente è un esperto psicologo ma anche un ex parlamentare della
01:53Repubblica e ha fatto della sua carriera di ex parlamentare appunto l'impegno nel contrasto al
01:59suicidio una sorta di baluardo. Ora i fatti di cronaca che abbiamo poco fa accennato vorrebbero
02:05essere una sorta di aggancio appunto per parlare di un tema che è molto più ampio ecco e che coinvolge
02:11sempre di più dei ragazzi molto giovani. Quali possono essere le cause alla base di una scelta così
02:17drastica, così folle? Diciamo che solitamente si usa dire che hopelessness sia poi la parola magica
02:27anche se in realtà in termini negativi per parlare di questo cioè del come mai alla fine anche delle
02:33vite decidono autonomamente di spezzarsi. Che cosa vuol dire? Vuol dire che spesso le persone si
02:40ritrovano senza speranza ovvio che persone che hanno speranza nel futuro difficilmente arrivano
02:45al suicidio atti di autolesionismo letali. In questo caso stiamo assistendo ad un aumento dei
02:50atti di autolesionismo letali da parte dei giovani ma non solo in realtà. Tutto questo è dato dal
02:55fatto che non c'è speranza nel futuro. È strano dirlo per ragazzi a cui di solito si dice avete
03:00tutta la vita davanti. In realtà è una questione molto personale per cui anche un ragazzo giovane,
03:05una ragazza giovane possono pensare che nei decenni dopo nulla potrà rimuovere una sofferenza che
03:11ritengono troppo grande per dover essere vissuta. E quando ciò che ti separa dalla morte è solo
03:16un tempo ed è solo un tempo fatto di sofferenza, a volte si tende a pensare che la morte possa
03:21essere una soluzione. Tutto quello che dobbiamo fare è evidenziare che non è così, che bisogna
03:26stimare meglio i tempi futuri, che la vita può cambiare, però ci vuole uno stato, ci vogliono
03:31delle istituzioni che siano in grado di rispondere a questo bisogno di futuro. Il bisogno di futuro
03:36è forse l'elemento principale a cui una cultura istituzionale deve ispirarsi in questo momento.
03:43È anche di una società che si rispetti se vogliamo. Questi dati però che ci sono stati forniti
03:49risalgono ad una statistica che obiettivamente potrebbe non essere affidabile o comunque
03:55attendibile al 100%, però è una statistica che evidenzia come a coinvolgere questo fenomeno
04:01siano soprattutto i ragazzi molto giovani. Possiamo dire che forse i ragazzi di oggi
04:07sono più fragili rispetto al passato?
04:10No, non lo possiamo dire, perché in generale non possiamo individuare il giovane come se fosse
04:17un'entità singola. Non lo siamo, nessuno di noi lo è. Siamo persone legati a tutto quello
04:23che fa parte del nostro contesto, quindi se si è infragilito qualcosa non è il temperamento
04:27dei giovani, è tutto quello che hanno intorno i giovani. Se arriviamo a dire che la fragilità
04:33è solo del giovane è perché stiamo banalizzando spesso quello che stiamo facendo noi. A partire
04:38dalle istituzioni, che non voglio colpevolizzarle, è un tema difficile da trattare, però bisogna
04:42avere il coraggio di farlo. Voi oggi all'una e dieci di pomeriggio state trattando un tema
04:48molto difficile e di questo bisogna solo rendervi grazie e sottolineare il coraggio
04:54che avete a farlo. Però è ovvio che la vostra mira è quella di arrivare a dire alle persone
04:59che sono così fragili che c'è modo di uscirne, che la vita migliora e che ci sono contesti
05:04in cui la rete sociale e la sinapsi collettiva che siamo migliora, può migliorare nel tempo.
05:11Bisogna farlo con i mezzi giusti, bisogna farlo con la predisposizione del contesto
05:16che ti consente di sentirti accolto. Questo può essere determinante nella vita di una persona,
05:21però se cominciamo a mettere nel mirino il giovane stiamo proprio sbagliando la mira
05:25e non è quello che dobbiamo fare.
05:27Assolutamente, però ovviamente le notizie parlano e ci parlano soprattutto, ci danno
05:33un quadro che coinvolge, secondo appunto queste statistiche che ripetiamo, potrebbero non
05:37essere attendibili al 100%, però parlano di un fenomeno che coinvolge soprattutto ragazzi
05:42molto giovani. Ora, io non sono un'esperta psicologa, però a me verrebbe da pensare
05:47che forse sono i contesti attorno ai giovani che dovrebbero intervenire di più, quindi
05:51penso ad esempio al contesto scolastico, nel quale si parla molto di fenomeni come il bullismo,
05:57che è un fenomeno che è sempre esistito, quindi non vogliamo appunto relazionarlo
06:02soltanto ai tempi odierni, i bulli ci sono sempre stati, però magari adesso se ne parla
06:07un pochino di più. Quindi, in un contesto del genere, è corretto, diciamo, dire che
06:12forse le scuole, le famiglie dovrebbero intervenire in maniera più incisiva?
06:18Certamente sì, ma è quello che intendevo dire poco fa, non vorrei essere frainteso.
06:23La questione è che il contesto deve intervenire, lei giustamente sta sottolineando forse il
06:27tema principale, cioè non qual è la fragilità dei giovani, ma cosa c'è attorno, cosa stiamo
06:32facendo noi per i giovani, noi adulti, cosa sta facendo la scuola. A scuola spesso si tende
06:38a pensare che il compito principale sia quello di testare il profitto scolastico, non è così,
06:44la scuola non ha iniziato con questo obiettivo, credo che l'etimologia di scuola richiami lozio,
06:51quindi passare il tempo libero. Se si passa il tempo libero crescendo, migliorando, sviluppandosi,
06:57lasciando emergere i talenti, allora si arriva davvero all'obiettivo che era quello iniziale
07:04della scuola. Se pensiamo solo al profitto, specialmente in periodi storici come questo,
07:08in cui le crisi sono costanti, noi non viviamo più periodi di crisi che accadono, la crisi è
07:13costante, se non ce ne rendiamo conto e se non ci rendiamo conto che questo impatta quotidianamente
07:17sulla vita del giovane, allora siamo noi che stiamo peccando in qualcosa. Le scuole cercano
07:22di dotarsi degli strumenti per rispondere, non si può parlare male della scuola in generale,
07:28ci sono anche gli psicologi nella scuola, non sono sufficienti in numero, non sono sufficienti
07:33come ore di esercizio all'interno delle scuole, non è sufficiente il servizio, così come ne abbiamo
07:39già parlato in precedenza altre volte, il bonus psicologo non è sufficiente, lo abbiamo visto
07:44anche con l'esplosione delle domande, con il fatto che lo stanziamento non è sufficiente
07:48a coprire i costi delle persone che stanno manifestando un'esigenza, quindi sicuramente
07:54bisogna partire da tutte le istituzioni, bisogna partire anche dalle famiglie, perché in qualche
07:58modo, ecco, anche essere educati a rispondere ad alcune esigenze molto particolari dei figli,
08:05non è cosa per nulla semplice, tanto è vero che quando si sentono parlare i survivor,
08:09quindi i genitori di figli che si sono uccisi, si sente spesso una cosa, io non mi ero accorto
08:15di nulla, non è la disattenzione delle persone, ma è che non sappiamo come fare, è un tema così
08:20respingente che porta il giovane a non parlarne, che mette il giovane nelle condizioni di nascondersi
08:25e che forse mette tutti noi nelle condizioni però di non indagare qual è lo stato di felicità
08:30dei ragazzi, forse anche di questo abbiamo parlato, siamo ancora abituati a chiedere
08:34a una persona che abbiamo davanti se è felice, a volte si dice come stai, questa è una cosa
08:39che ho ripreso da Gallimberti, insomma non voglio prendere meriti che non sono miei,
08:42lui secondo me in questo caso c'entra l'obiettivo, quante volte ci rendiamo conto se la persona
08:47che abbiamo davanti è felice? Non lo sappiamo nemmeno, allo stesso modo facciamo fatica
08:52a capire quando ci sono indicibili sofferenze su cui magari potremmo intervenire.
08:57Ecco e quindi i genitori, come lei appunto sottolineava, i survivor, lamentano il fatto,
09:04lamentano, sottolineano il fatto che non sono riusciti ad accorgersi di questo disagio
09:10che avevano i propri figli, c'è un metodo, ci sono dei segnali che magari un genitore
09:15può cogliere per capire che il proprio figlio sta affrontando un periodo di particolare disagio?
09:22Come dicevo poco fa, spesso i ragazzi tendono a nascondersi prima di tutto dai genitori,
09:28quindi in realtà è molto difficile, non è un contesto che si può come dire chiudere
09:33in famiglia, la famiglia poi può essere più o meno attenta, ecco questo fa parte anche
09:37delle differenze individuali all'interno delle famiglie, sicuramente ci sono famiglie
09:40più accoglienti dove è anche possibile arrivare a parlare di questo.
09:44Un altro grande teorico come Matteo Rancini dice che a cena bisognerebbe chiederlo,
09:48hai pensato di ucciderti? Non è così facile da fare, ce ne rendiamo conto solamente a pensarlo,
09:53però finché la morte e il suicidio restano dei tabù, sicuramente non ci avviciniamo
09:58al contesto che stiamo cercando di affrontare. La morte è un tema, è un tema che ci spaventa,
10:04però forse anche se la prima reazione è quella di respingere questa cosa, cercare di capire
10:11se c'è quell'indicibile sofferenza è forse il primo passo che deve essere fatto.
10:18Poi qualche segnale viene dato, i ragazzi dicono, però spesso non i genitori, dicevamo
10:23che la vita non vale la pena di essere vissuta, ecco quindi ci sono questi segnali,
10:27ci sono spesso frasi di svalutazione nei confronti della vita, c'è un'incuria costante
10:32del corpo, della presenza anche in contesti pubblici, ci sono anche forme di eredità
10:37che vengono fatte, quindi spesso le persone si disfano di oggetti molto cari e tendenzialmente
10:42li danno a chi è più in grado, come dire, di custodirli per sempre.
10:46Però ecco, è un tema di battuto, non per tutti sono segnali che possono sollevare
10:54un indice di sospetto tale da poter intervenire. Noi dobbiamo cambiare l'approccio,
10:58non dobbiamo, come dire, cercare di capire se c'è un metodo d'indagine o chiedere
11:04che ci venga detto che c'è questa sofferenza indicibile.
11:08Noi dobbiamo avere la capacità di creare degli strumenti, che possono essere gruppi
11:12di automuto aiuto, numeri verdi, contesti in cui persone estremamente qualificate
11:17possono risponderti e possono rispondere a un'esigenza che non è per nulla banale,
11:21tant'è vero che tanti suicidi avvengono nel totale silenzio, pregresso voglio dire,
11:26perché non siamo pronti ad accogliere quella sofferenza. Quindi la cosa iniziale da fare
11:32è creare tutti gli strumenti per accogliere quella sofferenza.
11:35Poi, non si azzereranno mai i suicidi, è una cosa storica, sappiamo benissimo che le
11:41crisi sono il fattore che più di ogni altro aumenta il tasso di suicidi, la lunga depressione,
11:46la grande depressione, la crisi di mutui subprime, ci sono tante crisi di tantissime origini,
11:53non cambia quasi nulla il tipo di crisi, ma noi sappiamo che subito dopo una crisi ci sono
12:00aumenti di suicidi. Noi per quei momenti, che come dicevamo prima non attraversiamo
12:05ogni tanto, ormai sono delle costanti, dobbiamo farci trovare pronti.
12:08Assolutamente, anche perché mi riferisco ad esempio al fatto dei giovani, dei genitori,
12:14i genitori non hanno gli strumenti che può avere magari un esperto come lei sottolineava.
12:19Noi ci fermiamo nuovamente per un piccolo momento di pausa, però restate con noi e
12:23continueremo a parlare di questo tema così delicato quanto importante, restate con noi.
12:28Bentornati a Roma Di Giorno, siamo felici di avervi ancora in nostra compagnia per parlare
12:33di tutte le notizie di attualità e di cronaca che riguardano la capitale.
12:37Abbiamo aperto il nostro spazio oggi parlando di un argomento molto importante quanto delicato,
12:43agganciandoci a dei fatti di cronaca molto recenti, cioè quelli dei tentati suicidi
12:48o dei suicidi che poi si sono effettivamente realizzati tra i più giovani.
12:54Sembra essere un fenomeno non più circoscritto, ma un fenomeno che sta diventando sempre più
12:58dilagante, specialmente tra gli adolescenti.
13:01Siamo in compagnia del nostro esperto di oggi, il nostro ospite, Cristiano Romaniello, psicologo.
13:08Allora, dottor Romaniello, prima facevamo riferimento a dei dati storici e so che lei
13:13di recente ha partecipato ad un convegno dove, tra le altre cose, si è parlato anche di
13:17questa tematica così importante.
13:19Lei stesso ha sottolineato in questo convegno che il dato storico, in relativo al fenomeno
13:25del suicidio, coinvolge però non soltanto i giovani, ma in particolar modo gli anziani
13:30e gli uomini.
13:32Cioè, diciamo, una causa scatenante invece tra gli anziani e tra gli uomini, perché
13:37prima abbiamo parlato delle cause scatenanti che potrebbero esserci tra i giovanissimi.
13:41Invece, in una fascia d'età diversa, ci sono dei motivi diversi, ecco, o le cause più
13:46o meno sono sempre le stesse.
13:49Ci sono dei motivi, sì.
13:51Allora, innanzitutto c'è da dire che gli uomini si suicidano più delle donne, nel
13:56senso che i tentativi di suicidio sono più letali, di solito scegliono metodi più letali.
14:00Sui tentativi di suicidio il primato ce l'hanno le donne, quindi la differenza di genere non
14:06indica che ci sia una fragilità minore nelle donne, quindi dobbiamo stare attenti, come
14:10dire, ad entrambi i generi senza trascurarne alcuno.
14:14Detto questo, come mai c'è questa, invece, differenza sulla terza età?
14:19Nei grafici che noi vediamo, nei numeri che analizziamo, vediamo che le donne tendenzialmente
14:23hanno un aumento dei tassi di suicidio che è tendenzialmente costante.
14:27Sugli uomini vediamo che arrivati ad una certa età, dopo i 65 anni, la crescita è di tipo
14:32esponenziale.
14:33Cosa succede a 65 anni ad un uomo tendenzialmente?
14:37Non è che succeda solo agli uomini, però è molto più sentito nel genere maschile.
14:42A 65 anni si esce tendenzialmente dal posto lavorativo, quindi si perde una parte dell'identità
14:47che ha coperto quasi tutta la vita.
14:49Spesso i figli escono fuori di casa in quel periodo, quindi anche l'identità legata
14:55al ruolo di mentore viene meno.
14:58Spesso si hanno acciacchi fisici, la salute perde punti, ecco, diciamo che le persone
15:04sono un po' meno in salute, anche questo ovviamente ha una sua ricaduta.
15:07Sappiamo che i danni fisici sono uno dei fattori di rischio che aumentano il rischio
15:21suicidario, quindi in realtà tutte queste cose insieme, che rappresentano una perdita
15:26di futuro, il fatto di essere meno presente anche in una vita sociale che precedentemente
15:30era molto più facile, molto più viva, portano le persone, come dicevamo, ad avere un po'
15:35quella perdita di futuro che negli uomini risulta anche più letale.
15:40Poi noi dobbiamo anche dire un'altra cosa, ecco, il fatto che aumentino così tanto i
15:45suicidi non indicano che sia un fattore di rischio maggiore, questo è un problema statistico
15:49se vogliamo, che però possiamo spiegare.
15:52È vero che i giovani muoiono meno per suicidio, ma tendenzialmente i giovani muoiono meno per
15:56tutto.
15:57Gli anziani arrivano sempre al decesso per cause naturali o per altre cause, ma non c'è
16:03una fascia successiva di età cui si possono destinare statisticamente.
16:07Per i giovani invece, quindi dai 15 ai 29 anni, abbiamo il suicidio come seconda causa
16:12di morte dopo gli incidenti stradali, rappresentano il 13% dei morti, sono molti meno rispetto
16:18agli anziani, ma semplicemente perché il giovane passa da una fascia d'età all'altra,
16:24mentre l'anziano non ha una fascia d'età superiore, quindi alla fine il decesso c'è
16:30sempre, quindi ci sono molte altre cause di morte maggiori.
16:33Comunque vada analizzando la fascia d'età e il tipo di suicidio, possiamo arrivare a
16:39capire, e capiamo, storicamente si è già capito, è analizzato da molti anni, da molti
16:44decenni, quali sono le cause principali che portano le persone di genere maschile in particolare
16:51dopo una certa età in determinate zone anche del paese, per esempio il nord-est è colpito
16:56molto di più rispetto al sud, quasi del doppio, a provocarsi una morte volontaria.
17:02Nel nord-est è un fenomeno un pochino più sviluppato, ci sono dei motivi particolari?
17:11Io credo che siano molto determinanti i fattori culturali, e poiché io credo, come ho già
17:18detto all'inizio di questa trasmissione, che noi non possiamo ragionare sulla singola
17:22persona come fossimo dei singoli, dobbiamo ragionare dell'essere umano come è inserito
17:27in un intero contesto.
17:29Illustri teorici hanno parlato molto bene di questa identità collettiva, parlando di
17:37un'entità biologica estesa che non contempla una sola persona.
17:41Quando noi entriamo in quest'ordine di idee, capiamo anche perché un determinato contesto
17:46può facilitare un po' di più un genere di pratica autolesiva come quelle che possono
17:51portare a suicidio.
17:52Nel nord-est sicuramente manca un po' la cultura di comunità che c'è nel mezzogiorno, perché
17:59altrimenti non si spiegherebbe, essendo il nord-est più ricco a livello economico rispetto
18:04al sud, come mai invece ci sono queste differenze molto importanti, perché stiamo parlando
18:09sostanzialmente del doppio.
18:11Diciamo che è una tematica che personalmente mi fa pensare un po' alla filosofia pirandeliana,
18:18cioè avere queste personalità che poi si cambiano in base al contesto nel quale viviamo.
18:25Proprio a riferimento a questo io voglio fare una domanda che spero non possa sembrare troppo
18:30banale.
18:31Ci sono delle patologie che magari un soggetto può sviluppare e che possono tendere a portare
18:38quello stesso soggetto a sviluppare delle manie suicide?
18:42Faccio degli esempi.
18:44Ovviamente chi soffre di depressione tendenzialmente tende ad avere di più queste idee in un certo
18:49senso, ma penso anche ad altre patologie come ad esempio una sindrome bipolare o dissociativa,
18:55cioè queste patologie possono portare il soggetto a pensare di più al suicidio?
19:03È stimato che la maggior parte delle persone che tentano il suicidio abbiano grossomodo
19:095 disturbi che sono contemplati nei manuali di salute mentale come il DSM.
19:15I due principali li ha già citati che sono la depressione e la schizofrenia, scusi il
19:22disturbo bipolare, però ci sono poi i disturbi di origine schizofrenica, ci sono i disturbi
19:28di personalità come per esempio il disturbo a bordere e poi abbiamo anche l'anoressia
19:32nervosa che porta ad un numero ingente di suicidi.
19:36Quindi sì, è possibile che alla base ci sia anche tutto questo, però io continuo
19:41a pensare che anche queste cose non dipendano dalla singola persona, salvo i casi, ecco
19:45poi ci sono anche delle differenze individuali che possono essere estremamente importanti,
19:49però anche su questi temi bisogna intervenire, anche ovviamente non solo sulle pratiche suicidarie,
19:55ma anche su ciò che può, come dire, favorire un comportamento suicidario, su tutti questi
20:02aspetti, su tutti questi generi di sofferenza bisogna intervenire.
20:07Ovviamente, anche perché magari un soggetto che decide di arrivare ad una scelta così
20:12drastica potrebbe anche essere un soggetto normototato, cioè nel senso non avere alcuna
20:18patologia, quindi potrebbe ecco dover affrontare un periodo particolarmente duro della propria
20:23vita e arrivare ad una scelta così drastica.
20:25Però intorno a questa tematica, ne abbiamo già parlato in altre puntate, ma continuiamo
20:30a ripeterlo perché secondo noi è importante fare attenzione su questa cosa, c'è una
20:34sorta di tabù, quindi un vero e proprio pregiudizio da parte della società.
20:38A me viene da pensare che probabilmente forse l'avvento dei social ha portato a irrigidire,
20:44a far diventare ancora più evidente questo tabù, ma è vero questo o il tabù, il pregiudizio
20:49ci ha sempre stato nella nostra società?
20:52Allora, intanto complimento per l'intuito, nel senso che lei ha ragione quando dice che
20:58anche la persona che non ha una sofferenza catalogabile all'interno di un manuale può
21:03arrivare a suicidio, di fatto il primissimo fattore di rischio sono i precedenti tentativi
21:08di suicidio, secondo sono i precedenti tentativi di suicidio in famiglia o nella cerchia ristretta
21:12di amicizie e di affetti.
21:14Si sentono molte persone dire adesso ho delle responsabilità, ma siccome è accaduto a
21:19mio figlio io comunque so che arriverò in un momento in cui vorrò prendermi la libertà
21:22di farlo, quindi c'è anche la consapevolezza di persone che non hanno nessun tipo di
21:28disturbo catalogabile all'interno del DSM.
21:32Detto questo, ritornando alla domanda, sì i social hanno degli aspetti problematici,
21:38non sono dei social ma sono legati all'utilizzo dei social, sempre se volessimo arrivare ancora
21:45a parlare di giovani, mi fa solo piacere farlo, si è passati, questo anche lo scrive sempre
21:53Matteo Lancini, ad un giovane, ad un adolescente, ad un bambino prevalentemente edipico, quindi
21:59un bambino che ha delle caratteristiche di sfida nei confronti dell'adulto, è un bambino
22:03che cresce sfidando l'adulto, dovendolo sconfiggere di fatto, come nella storia di
22:09Edipo, e questo porta dei sentimenti, porta delle emozioni nel giovane.
22:16Da una parte c'è il senso di colpa, nel senso che bisogna colpire all'esterno per
22:20crescere, dall'altra c'è una certa aggressività. Adesso invece come sono cambiati i giovani,
22:27proprio per motivi contestuali che contemplano anche i social, sono diventati molto più
22:32narcisisti, nel senso che i social non ti portano a dover colpire l'adulto per crescere,
22:38devono portarti, come dire, ad essere popolare, devi essere sempre bella, devi essere ricco,
22:45devi avere il miglior piatto da fotografare, devi essere nel miglior luogo del mondo possibile,
22:51e il tuo successo dipende da questo, e dipende solo quindi da te. E allora l'aggressività
22:57non la scateni più contro l'adulto, che è quello che tu dovevi superare per crescere,
23:01adesso la scateni contro te stessa, quindi il narcisismo crea questa grande sofferenza
23:06che si attiva poi nell'aggressione a se stessi.
23:11Ovviamente noi interpretiamo i social come una sorta di vetrina, anche per mostrare quello
23:18che facciamo, però il più delle volte potrebbero anche essere delle armi a doppio taglio,
23:22ovviamente basandoci su quello che lei ci sta evidenziando. Noi ci auguriamo più che altro
23:27che le istituzioni intervengano tempestivamente, magari anche prorogando, ecco il bonus psicologo
23:32che, ricordiamolo, lei è stato uno dei primi firmatari, quindi ci auguriamo che questa
23:36iniziativa possa diventare ancora più grande e possa coinvolgere ancora più risorse.
23:41Io purtroppo sono costretta a chiudere, quindi ringrazio di cuore il dottor Romaniello per
23:45la sua disponibilità, è stato chiarissimo come sempre.
23:48Grazie a lei innanzitutto per il colaggio, ovviamente per la grande competenza.
23:53Grazie mille. Ci fermiamo nuovamente per qualche secondo di pausa, torniamo tra poco e parliamo
23:59della situazione della manutenzione del verde dei giardini storici a Roma, restate con noi.
24:05Bentornati a Roma di giorno, seconda parte del nostro spazio dedicato all'attualità e alla cronaca
24:12della capitale di Roma, in diretta dai nostri studi televisivi. Abbiamo aperto il nostro spazio
24:18parlando di un tema molto delicato, quanto importante con l'augurio, con la speranza
24:23che questo tema possa sollevare più dialogo possibile, più dibattito possibile per arrivare
24:29ad un dato, appunto al fatto che i giovani non tentino più scelte drastiche di questo tipo.
24:35Ora però cambiamo totalmente argomento e andiamo proprio al centro della capitale perché
24:40in base a quanto emerge da una recente statistica, la condizione del verde dei giardini pubblici
24:47a Roma non è messa bene, nel senso che la giunta capitolina non se ne occupa come dovrebbe,
24:54quindi abbiamo delle zone di Roma dove l'erba è particolarmente alta, dove i parchi non sono curati
24:59a sufficienza e dove quindi c'è degrado. Una cartolina nuovamente negativa della nostra capitale
25:04che è alle prese con tante altre problematiche, pensiamo ad esempio al problema dei trasporti
25:10di cui abbiamo già parlato ampliamente, ma anche a quello dei rifiuti. Una città quindi che deve
25:15affrontare tante problematiche e che quella dei giardini, del verde pubblico, dei parchi
25:20non dovrebbe rientrare nel novero di queste problematiche, ma che invece di fatto c'è.
25:26A lanciare questo allarme della mancata manutenzione dei giardini storici o comunque del verde
25:32in generale nella capitale è l'Agenzia ACOS e il nostro ospite di oggi, Anna Maria Bagliamonte,
25:38è proprio quella che si occupa della situazione del verde pubblico a Roma.
25:45Buongiorno Anna Maria, ben trovata.
25:47Buongiorno dottoressa Mariane, grazie per l'invito e la trasmissione.
25:52Grazie a lei per la sua disponibilità. Allora come ho detto qualche secondo fa,
25:57a lanciare questo allarme della manutenzione del verde a Roma è stata proprio la vostra
26:01agenzia ACOS. Possiamo fare una sorta di riassunto della panoramica? Possiamo dire com'è la situazione?
26:09Allora l'allarme lo abbiamo lanciato in occasione della presentazione della recente relazione
26:17annuale 2021-2022 che abbiamo presentato poche settimane fa. Come ogni anno ci occupiamo
26:23di diversi settori, tra cui il verde pubblico che è comunque un comparto estremamente importante
26:29per la città. L'allarme non l'abbiamo comunque lanciato quest'anno perché almeno dal 2014
26:37insomma potete andare a scorrere nel nostro sito, nelle vecchie edizioni, che diciamo
26:42praticamente sempre le stesse cose. Per cui facendo la fotografia dello stato del verde
26:46pubblico, andando a tirare le somme su quelle che sono le criticità, poi ci rendiamo conto
26:51che sono almeno 10 anni che sono sempre le stesse. E riguardano prima di tutto, e siccome
26:57abbiamo un'estensione enorme del verde pubblico, che non tutto rigade sotto la competenza del
27:03Dipartimento Tutele Ambientale di Roma Capitale, quindi la prima difficoltà sta sicuramente
27:07nel quantificare quant'è effettivamente questo verde pubblico e sotto quale competenza rigade.
27:13Quindi una volta che si sono individuate le competenze si può andare a definire chi si
27:17deve occupare di cosa. E poi sicuramente c'è una mancanza di manutenzione che deriva da
27:27criticità molto pregresse. Pensiamo che la contrazione delle risorse, sia finanziarie
27:34che umane, che si occupano del verde pubblico va avanti da almeno una ventina d'anni.
27:41Nel 1995 le persone che lavoravano per il servizio giardini, quindi i giardinieri che
27:50si occupavano in maniera ordinaria, oltre che delle attività straordinarie dell'attività
27:55del verde erano 1.200, per poi andare nel 2017 a essere soltanto 285 unità mi pare.
28:02Quindi negli anni si è avuta proprio una contrazione delle risorse, sia finanziarie
28:06che umane. Per quanto riguarda le risorse finanziarie diciamo che nel tempo si è deciso
28:12di esternalizzare quasi tutte le attività di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria,
28:21per cui negli ultimi due anni c'è un aumento delle risorse che è arrivato quasi a 21-22
28:25milioni nel 2021, perché sono stati sbloccati due importanti accordi quadro per la manutenzione
28:31del verde orizzontale e del verde verticale. Per cui immagino che i risultati di queste
28:38attività si vedranno prossimamente, quindi dal prossimo anno probabilmente riusciremo
28:44ad avere contezza di quello che è stato fatto ultimamente, recentemente per poter uscire
28:49da questo stallo. C'è da dire che comunque per quanto riguarda il verde la percezione
28:55di degrado e trascuratezza, che viene registrato anche attraverso la nostra indagine annuale
29:02sulla qualità della vita, segue di pari passo quella che è una percezione negativa in generale
29:09della città, quindi non soltanto delle aree verdi, ma in generale tutto un senso di trascuratezza
29:14che riguarda la città, a partire appunto dai rifiuti, dal decoro e quindi insomma segue
29:21un po' di pari passo quella che è l'immagine un po' degradata della città che ci stiamo
29:25portando avanti in questi anni. Non è neanche tanto vero che l'Aggiunta non sta facendo
29:32niente, però c'è da dire che questi passaggi che si stanno facendo sicuramente avranno
29:37bisogno di tempo prima che i risultati possano essere visti. Mi viene per esempio in mente
29:44le due delibere che sono state approvate a maggio di quest'anno sull'intervento di forestazione
29:50urbana, sono state individuate 13 aree che saranno oggetto di interventi di forestazione
29:57urbana all'interno del territorio di Roma Capitale, la giudicazione di altri due importanti
30:04affalti per la ritorristazione urbana di torre spaccate e pietralata che dovrebbero portare
30:09a una piantumazione di circa 4 mila alberi, più la giudicazione sempre recentemente di
30:15un altro appalto per la fornitura e messa a dimora di altri 2.400 alberi in tutto il
30:21territorio di Roma. Quindi diciamo che cercheremo di vedere nel tempo quanto queste azioni saranno
30:29effettivamente efficaci anche a livello di percezione dei cittadini.
30:33Anche perché noi di recente, qualche settimana fa abbiamo parlato delle nuove piantumazioni
30:38che saranno installate a Roma, abbiamo parlato in generale della situazione del verde pubblico
30:45a Roma e l'esperto di quella puntata aveva spiegato che sì, effettivamente di verde
30:51ce n'è tanto a Roma, il problema è cercare di salvaguardarlo in un certo senso. Lei però
30:56prima parlava, accennava al fatto che alla base di questa problematica, di questa scarsa
31:01manutenzione c'è la carenza di organico, quindi è come se la storica figura del giardiniere
31:06stesse sempre via via diminuendo, ma c'è una causa alla base di questo? Come mai non
31:13ci sono più gli storici giardinieri a Roma?
31:15Questa infatti è un peccato diciamo, perché è un'eccellenza di Roma, quella del servizio
31:23giardini e dei giardinieri che vi lavoravano in maniera costante e c'è da dire che con
31:30gli anni, con il tempo si è preferito Roma Capitale come anche altri enti pubblici, comunque
31:34hanno preferito esternalizzare i servizi di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria
31:39e di conseguenza è stato depotenziato quello che era il personale in forza al proprio dipartimento.
31:46E' una scelta che deriva da una serie di motivazioni e in ogni caso, ecco appunto il
31:55punto più basso come ho detto prima, si è toccato nel 2017, si sta cercando attraverso
32:00delle nuove assunzioni di rimpolpare come dire un po' il personale che si occupa dei
32:07giardini, al momento sono circa 342, sono sicuramente pochissimi e il problema è questo
32:13che ci si è affidati appunto a degli affidamenti esterni in tutti questi anni, c'è da dire
32:19tra l'altro che per tantissimo tempo gli affidamenti sono stati bloccati perché se
32:23ricordiamo che nel 2014 c'è stato tutto quello che ha riguardato Mafia Capitale per
32:31cui moltissimi bandi sono stati bloccati e sospesi e solamente nel 2016 sono ripartiti
32:37gli appalti per l'aggiudicazione delle gare, nel frattempo nel verde non si è fatto niente
32:44per cui soprattutto le alberature hanno risentito di questa mancanza di manutenzione, ma anche
32:52il verde orizzontale e il diserbo, lei prima per esempio parlava del diserbo, pensiamo
32:57che il diserbo è stata la gara che era poi tra l'altro un appalto enorme perché diviso
33:02in 15 lotti, in 16 lotti anzi 15 come municipi più uno che riguardava la grande viabilità
33:08è stato affidato, aggiudicato definitivamente a luglio di quest'anno e quindi anche qui
33:14prima che si riusciranno a vedere in maniera tangibile i risultati della manutenzione un
33:21po' ce ne vorrà, nel frattempo sono state fatte delle cosiddette gare ponte per cercare
33:27di tamponare un po' la mancanza di manutenzione diffusa e percepita in giro per la città
33:33che però non è ovviamente bastato, per cui si sono avute degli interventi a cosiddette
33:41macchia di leopardo che non sono comunque riusciti a tamponare tutte le mancanze, tutte
33:47le carenze, speriamo che con le azioni che si stanno portando avanti in questi ultimi
33:53due anni, in quest'ultimo anno riescano a dare un maggiore slancio a questo compatto
33:59importantissimo. Ricordo tra l'altro che a maggio di quest'anno, del 2021 anzi mi
34:04correggo, è entrato in vigore il nuovo regolamento capitolino del verde pubblico e privato e
34:09del paesaggio di Roma capitale, è una cosa importante che Roma non aveva mai avuto e
34:15le cutine guida erano state approvate nel 2017, quindi parliamo di ormai tanti anni
34:21fa, per cui queste cose suddiscono dei procedimenti a volte molto lunghi, quindi prima di vederne
34:29i risultati sicuramente ce ne vorrà, però quel voto dei cittadini quest'anno ha premiato
34:36in un certo senso la qualità del verde pubblico perché il voto è tornato quasi vicino al
34:427 sul 6,8 dopo comunque che era sceso drasticamente negli anni scorsi, è tornato a salire nel
34:532020 dopo le riaperture perché comunque gli utenti, i fruitori si sono resi conto proprio
34:59dopo che erano stati privati della possibilità di accedere ai parchi dell'importanza del
35:04verde, di uno sfogo all'aperto nel vivere la città, il voto è comunque dalla rilevazione
35:10del 2020 sempre in costante aumento, quindi speriamo di tornare a rilevare un miglioramento
35:17nei prossimi anni. Speriamo che la situazione migliori sempre di più perché noi ovviamente
35:22dopo due anni di reclusione è chiaro che qualsiasi cittadino non soltanto di Roma ma
35:27anche che viene a visitare Roma ha il piacere di vedere penso parchi pubblici o comunque
35:32strutture pubbliche aperte a tutti che siano comunque manutenute, quindi abbiano un decoro
35:39diciamo che la scarsa manutenzione del verde pubblico dei parchi a Roma non fa ovviamente
35:45della Capitale una bella cartolina oltre a tutte le problematiche che purtroppo abbiamo
35:49già elencato e di cui abbiamo già parlato. Noi ci fermiamo per qualche secondo di pausa,
35:54restate nostra compagnia in compagnia di Anna Maria Baiamonte per parlare della situazione
35:58verde a Roma. Bentornati a Roma Digiorno, tutte le notizie di attualità e di cronaca
36:04diretta dalla Capitale. Ultima parte del nostro spazio continuiamo a parlare della
36:09situazione verde a Roma perché secondo una recente ricerca che è stata stilata e curata
36:15da ACOS la situazione del verde dei parchi pubblici a Roma non è buona, nel senso che
36:22questi parchi pubblici, questo verde non viene salvaguardato, c'è molto degrado, c'è molta
36:27erba alta, quindi una situazione che dà di nuovo una cartolina negativa della Capitale
36:32costretta ad affrontare anche altre problematiche, forse anche più gravi, pensiamo a quella
36:36dei trasporti o a quella dei rifiuti di cui abbiamo già ampiamente parlato e di cui
36:41accennavamo anche fino a poco fa. Stiamo in compagnia di Anna Maria Baiamonte, responsabile
36:47del settore verde pubblico di ACOS, a cui ora voglio chiedere una cosa che potrebbe
36:53essere un pochino più specifica. Il fatto che i parchi o comunque il verde a Roma non
37:00venga salvaguardato così tanto può creare anche dei problemi di sicurezza. Mi spiego
37:06meglio, un cittadino o una cittadina che è costretta ad attraversare un parco che ha
37:11l'erba alta, magari di notte o magari in una zona particolarmente scura perché manca
37:16anche l'illuminazione, può avere anche dei problemi di sicurezza in questo senso?
37:20Sì, certo, il problema della sicurezza è strettamente collegato anche al livello, al
37:27livello di manutenzione delle aree verdi ma in generale della città. Noi nella qualità
37:32della vita chiediamo oltre al voto dei cittadini per ogni singolo servizio e sono diventati
37:3819, chiediamo anche le priorità, quindi quali sono le priorità di intervento secondo i
37:43cittadini e in maniera trasversale la sicurezza viene sicuramente sempre nominata. Per quanto
37:53riguarda la sicurezza e la manutenzione delle aree verdi c'è da dire che un altro sforzo
37:59che si sta facendo in questo momento è quello di decentrare le aree sotto i 20 mila metri
38:03quadrati a immunicidi, per cui saranno immunicidi gli enti di prossimità presumibilmente a
38:12occuparsi della manutenzione delle aree di quartiere, quindi ci auguriamo e spieghiamo
38:17che anche questo processo vada a buon fide e quindi possa portare a una maggiore manutenzione.
38:23Allo stesso modo per un principio di cosiddetta sussidiarietà orizzontale si sta cercando
38:30di spingere sempre di più verso gli affidamenti e le concessioni delle aree verdi a soggetti
38:37privati che possono essere anche delle associazioni che attraverso degli strumenti come per esempio
38:43dei fatti di collaborazione che Roma Capitale sta mettendo a punto si possano occupare del
38:50prato di quartiere, dell'arredo urbano, del giardino di quartiere che quindi possano avere
38:59più manutenzione di giorno e anche magari di sera attraverso un'apertura o chiusura
39:03di cancelli e che quindi ci possa essere magari un maggiore presidio nelle zone che invece
39:09adesso, poiché magari fino a questo momento non si sapeva bene sotto quale responsabilità
39:14ricadessero, erano lasciate fondamentalmente abbandonate. Comunque, come ho detto anche
39:19prima, questo è un processo che prenderà del tempo, quindi prima di vedere i risultati
39:25vediamo un po' magari quali saranno i dati del prossimo anno che valuteremo e analizzeremo
39:30nella prossima relazione annuale se daranno conto e ragione di questi sforzi di cambiamento
39:35che comunque Roma Capitale sta cercando di fare.
39:40Secondo lei ci sono delle zone di Roma nelle quali sarebbe più urgente intervenire, mi
39:45riferisco magari a dei quartieri più popolosi o delle zone dove il verde si trova in condizioni
39:51non buone rispetto ad altre?
39:55Qui ho davanti la tavola con la composizione e tipologia del verde urbano a Roma e sicuramente
40:04ci sono dei quartieri dove le tipologie di verde spiccano rispetto ad altre. Il decimo
40:11municipio per esempio per regolamento si occupa del suo verde già da diversi anni, quindi
40:18non rigade sotto la responsabilità e la tutela di Roma Capitale. Ci sono dei quartieri dove
40:28esistono dei grandi parchi urbani, mi riferisco per esempio al secondo, al primo municipio,
40:35al dodicesimo dove c'è Villa Panfili dove quindi comunque per le grandi ville e i grandi
40:39parchi servirebbe anche un altro tipo di discorso e di manutenzione. Oppure al nono dove in
40:47realtà vedo molto verde attrezzato di quartiere quindi immagino che ci siano degli appezzamenti
40:53un pochino più piccoli e diffusi che andrebbero maggiormente monitorati.
41:00Quello che voglio chiederle ora, l'aggiunta capitolina quindi, lei ha specificato più volte
41:06che dobbiamo aspettare per vedere i risultati, ma come dovrebbe intervenire in questo senso
41:11e la vostra società, la vostra agenzia, chiedo scusa, come interviene in questo senso?
41:17Allora, noi come ACOS e quindi come agenzia per il controllo e la qualità dei servizi
41:22pubblici locali di Roma Capitale monitoriamo i diversi settori e mettiamo in luce sicuramente
41:28quelle che sono le criticità e i bonus nella gestione dei diversi settori quindi come ho detto
41:34anche in apertura sono diversi anni che per quanto riguarda il verde, diciamo, sottolineiamo
41:40la mancanza di risorse, la contrazione delle risorse, la mancanza di risorse anche umane
41:47e la difficoltà diciamo nel quantificare proprio a livello di metri quadrati le aree da manutenere
41:55perché ovviamente se non si sa quanti se ne hanno è difficile comunque fare una programmazione
42:00di manutenzione che sia anche ordinaria e che sia costante.
42:06Quello che dovrebbe fare la Giunta Capitolina è sicuramente, insomma, quello che sta già facendo
42:11è, diciamo, sono dei passi avanti appunto penso alle ultime deliberazioni di Giunta
42:18che riguardano appunto piani di forestazione e che sono finalizzati anche all'acquisizione
42:23di fondi del PNRR e quindi insomma la messa in atto di un piano più diffuso per esempio
42:31di ripiantomazioni di alberi che fino adesso è stato anche questo condotto un po' a macchia di leopardo
42:37oppure appunto il decentramento ai municipi e ultimamente insomma da quest'estate ci sono stati
42:43mi sembra sette municipi a cui sono state decentrate un totale di circa 2,5 km quadrati di aree verdi
42:52e quindi insomma diciamo che rispetto all'enorme estensione del verde è giusto che venga decentrato
43:02agli enti di prossimità certo sempre che comunque i municipi abbiano le capacità, le competenze anche finanziarie
43:08insomma per potersene occupare.
43:12La vostra agenzia nello specifico si occupa anche della qualità dei servizi pubblici in un certo senso
43:20ecco quindi adesso questa domanda è un pochino più generale quindi va non tanto nello specifico del verde
43:26voglio chiederle com'è la qualità dei servizi a Roma?
43:32La qualità dei servizi a Roma rispetto alla nostra ultima rilevazione che è appunto un'indagine di qualità percepita
43:39ed è l'indagine sulla qualità della vita a Roma dei servizi pubblici locali che noi conduciamo
43:44insomma dal 2007 su 19 sono diventati 19 servizi pubblici sicuramente diciamo che è abbastanza intolerante
43:54e ci sono dei servizi che storicamente non raggiungono la sofficienza o comunque restano nella mediocrità
44:04ce ne sono altri che invece sono delle eccellenze e per Roma sicuramente la cultura, l'acqua, anche il verde
44:13nonostante abbia avuto negli anni insomma un andamento un po' oscillante
44:19però ecco diciamo che essendo una città, può dire una grande città poi come Roma una rete
44:26in cui tutti i servizi più o meno sono collegati tra di loro appunto parlavamo della sicurezza legata anche all'illuminazione pubblica
44:33quindi insomma diciamo che non c'è un servizio che viaggia, cammina da solo nella percezione anche dei cittadini
44:41è un po' un qualcosa che si lega tutto insieme nella percezione dei romani quindi quando la percezione è negativa
44:47più che altro ne risentono un po' tutti i servizi e c'è da dire che paradossalmente nelle rilevazioni che abbiamo condotto
44:56nel 2020 durante l'emergenza sia durante che subito dopo le riaperture la percezione dei romani è salita
45:05abbiamo rilevato una risalita nella percezione dei romani come se comunque la gestione dell'emergenza
45:11nel corso della gestione dell'emergenza si sia vissuta una città diciamo più vivibile, più a misura
45:18ecco adesso la difficoltà appunto sta nel mettere nel regime ordinario quello che si è attuato durante l'emergenza
45:28e qui sta la difficoltà nella programmazione, nella progettazione e poi soprattutto nel riordino e nel potenziamento
45:34dei sistemi di controllo e di monitoraggio ma per quello ci siamo anche noi
45:39come ha sottolineato lei in più circostanze dobbiamo aspettare dunque qualche anno
45:45rammarica il fatto che Roma che potrebbe essere una città dalle mille potenzialità perché ha mille potenzialità
45:52continua ad avere ogni giorno una problematica diversa, lo ripetiamo a gran voce noi ne abbiamo già parlato
45:58della problematica dei rifiuti, della problematica dei trasporti, abbiamo avuto molti ospiti che hanno parlato appunto di questa
46:04che forse potrebbe essere la problematica più urgente di Roma e che poi scatena a catena tutta un'altra serie di problematiche
46:11come ad esempio facciamo riferimento alla qualità dell'aria, ecco proprio in riferimento alla qualità dell'aria
46:16manutenere ecco il verde pubblico, i giardini potrebbe essere una soluzione per diciamo ripulire in un certo senso l'aria
46:25spero almeno sia così no?
46:27Assolutamente, sì sì diciamo nell'economia dell'ecosistema urbano il verde e gli alberi contano tantissimo
46:38è per questo che insomma molte misure del PNRR anche a livello urbano di forestazione urbana e periurbana
46:44sono indirizzate proprio a questo obiettivo e certo insomma per esempio ecco ho citato prima il regolamento del verde capitolino
46:54del verde pubblico e privato della capitale che dice espressamente che per ogni albero abbattuto per qualsiasi sia il motivo
47:02perché è arrivato a fine vita per insomma questione di pericolo deve essere ripiantumato entro un anno
47:07e quindi insomma diciamo che gli indirizzi in questo senso ci sono bisogna vedere poi alla fine certo c'è da dire che il valore delle alberature
47:18nuove e giovani che vengono piantate bisogna vedere se sarà lo stesso di quello degli alberi che sono stati abbattuti
47:24che sono comunque che erano degli alberi grandi se non addirittura centenari quindi insomma speriamo che queste ripiantumazioni vadano a buon fine
47:34Dunque allora aspettiamo come ci ha suggerito lei e ci auguriamo che la situazione possa migliorare
47:39io nel frattempo ringrazio di cuore Anna Maria Baiamonte per la sua rispondibilità di oggi
47:43grazie a voi
47:44grazie ancora
47:45il nostro spazio di oggi però finisce qui
47:47noi torniamo nuovamente domani dalle 13 alle 14 sul canale 14 con un nuovo appuntamento con Roma Digiorno
47:53grazie per averci seguito buona giornata
47:56Roma Digiorno, le notizie della capitale con Elisa Mariani

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