Roma di Giorno con Elisa Mariani - Puntata di Venerdì 14 Aprile 2023
00:00 Intro
01:01 Ospite in collegamento Gabriele Ferrieri – Presidente ANGI.
23:30 Ospite In collegamento Angelo Perfetti – Direttore de “Il Faro Online“.
37:44 Ospite in collegamento Enzo Calevi – Delegato LIPU Viterbo.
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NovitàTrascrizione
00:00Roma Digiorno, le notizie della capitale, con Elisa Mariani.
00:05Buongiorno e bentrovati ad un nuovo appuntamento con Roma Digiorno, lo spazio dedicato all'approfondimento
00:12giornalistico sulle principali notizie di attualità e cronaca della capitale.
00:17Il 12 aprile scorso, nei splendidi fornici del palazzo Wedekind a Roma, si è tenuto
00:24l'Innovation Cyber Security Summit, un evento interamente organizzato da ANGI,
00:30acronimo che sta per Associazione Nazionale Giovani Innovatori. Pensate, la prima organizzazione
00:36nazionale no profit interamente dedicata al mondo dell'innovazione. Al centro di questo
00:42importantissimo summit, l'innovazione e la cyber sicurezza per lo sviluppo delle imprese.
00:49Hanno partecipato in moltissimi, tra cariche istituzionali e personaggi influenti del
00:54mondo dell'impresa. Bene, facciamoci raccontare tutti i dettagli direttamente dal presidente
01:00di ANGI, quindi do il mio benvenuto in collegamento video a Gabriele Ferrieri. Buongiorno, bentrovato.
01:05Buongiorno a voi, è un piacere essere qui. Grazie per la sua presenza, per il suo tempo
01:11qui a Roma Digiorno. Inizierei subito chiedendole di raccontarci tutti i dettagli di questo
01:16summit. Di cosa si è parlato nello specifico? Questa iniziativa nasce proprio per cercare
01:23di mettere al centro del dibattito tecnico politico il ruolo dell'innovazione e della
01:28sicurezza cibernetica in quelle che sono le infrastrutture, i sistemi dell'impresa e i
01:32siti critici dello Stato. L'iniziativa si è svolta in collaborazione con gli uffici
01:36del Parlamento europeo in Italia e con il patrocinio dell'alta rappresentanza della
01:41Commissione europea. L'obiettivo è stato proprio quello, partendo dai vertici delle
01:46principali agenzie governative proposte, quali l'Agenzia per la Cyber Sicurezza Nazionale,
01:51il DIS, come Dipartimento di Informazione e Sicurezza della Repubblica, e con la Polizia
01:56di Stato, tra l'altro rappresentata dal direttore della Postale, Ivano Gabrielli, perché proprio
02:01il 12 aprile è stato anche il 171° anniversario della Polizia di Stato e quindi un momento
02:06anche per veramente dare un applauso importante alle attività di pubblica sicurezza e le
02:10forze dell'ordine all'interno del nostro ecosistema paese. L'evidenza nello specifico
02:16parte dal concetto di dover mettere a fattor comune investimenti e il tema della sicurezza
02:22sia al centro di quello che è il PON e il PNRR, sia in quello che sostanzialmente sono
02:28i nuovi fondi messi a disposizione dai vari partner europei con l'obiettivo se di poter
02:33colmare il livello digitale, ma che allo stesso tempo necessita di una sicurezza in
02:37questo che è il nuovo spazio cibernetico, con la necessità sia di assicurare la sicurezza
02:42del dato informatico che quella di dover andare a implementare dei sistemi di sicurezza per
02:48evitare di subire i cosiddetti attacchi informatici da parte di soggetti terzi e quindi che possono
02:54comportare la violazione di dati sensibili o quella che è la paravasi dei cittadini.
02:59Nel corso della Kermess abbiamo ricevuto tra l'altro anche il plauso da parte del sottosegretario
03:05Mantovano che oltre a essere sottosegretario alla presenza del Consiglio dei Ministri è
03:09anche autorità delegata alla sicurezza della Repubblica e ha evidenziato proprio l'importanza
03:14sia di dover evidenziare la conoscenza in questo settore ma anche quelli che sono gli
03:17investimenti necessari e fondamentali per poter far sì che l'Italia a questa grande
03:22sfida non si faccia trovare impreparata. Tra l'altro ci tengo a sottolineare anche
03:28l'importanza degli interventi dei Presidenti tra Camera e Senato della Commissione difesa
03:33che hanno evidenziato anche il punto sull'attività parlamentare che si sta svolgendo. Tra l'altro
03:38recentemente è stata anche chiamata un'audizione in merito all'indagine conoscitiva sullo
03:43stato della cyber sicurezza in Italia che è una Kermess ed alcune delle più importanti
03:47aziende sia italiane che internazionali per raccontare quelle che sono sostanzialmente
03:52le attività che stanno svolgendo in modo particolare con la figura del CISO, cioè
03:56del Chief Information Security Officer, che è la nuova figura che sta entrando sempre
04:00più nel mondo delle aziende per assicurare quella che è l'infrastruttura e la sicurezza
04:05dei dati informatici delle piattaforme digitali delle nostre aziende. Anche perché se ne
04:09sente parlare spesso di attacchi esterni come lei appunto ha definito. È vero che avete
04:14siglato un protocollo di intesa con, cito testualmente, Women for Cyber Italia. Può
04:21spiegarci meglio di cosa si tratta? Sì, allora, noi abbiamo sviluppato ovviamente
04:28una visione il più possibile strategica, ma soprattutto trasversale anche con quelli
04:34che sono gli vari operatori del settore verticalizzati sulla cyber, in quanto l'Angi, come diceva
04:39in anteprima, sviluppa l'innovazione in tutte le sue forme, nel verticale in modo particolare
04:45sulla cyber, si è accerchiata di partner autorevoli e tra questi appunto l'associazione
04:51Women for Cyber, che è la gruppa soltanto esponente del mondo del femminile, anche per
04:56evidenziare l'empowerment di questo importantissimo segmento e soprattutto evidenziare il ruolo
05:02anche della managerialità e dell'imprenditoria in questo settore e su questo abbiamo trovato
05:07davvero una sponda molto importante con la disponibilità sia della Presidente che della
05:13Secretaria Generale, in particolare la Dottoressa Salene Giupponi, che ha sottoscritto con noi
05:18questo importante protocollo d'intesa con l'obiettivo di far sì che le nostre due rispettive
05:23realtà possano creare un'osmosi positiva di confronto e di dialogo per poter sostenere
05:28quello che è il tema della cyber sicurezza in Italia e questo ovviamente ha portato anche
05:32all'apertura di ulteriori dialoghi e sinergie, penso al Competence Center europeo o all'UNISA
05:38come sostanzialmente l'Agenzia per la Cyber Sicurezza europea e altre importanti organizzazioni
05:43come il Consorzio Cyber Area o la Fondazione Italiana sulla Cyber Sicurezza che recentemente
05:48è una costituita e sono tutti interlocutori che l'Angia ha chiamato a sé, mettendosi
05:53come capofilape con le istituzioni per poter presentare i nostri importanti appunti che
05:58sostanzialmente rappresentano una base per un vero e proprio manifesto a sonsegno della
06:02sicurezza e dei sidi critici dello Stato.
06:05Tra le altre cose quello dell'empowerment femminile è una notizia che ci dà molto
06:08conforto quindi è bello appunto parlarne, tra le altre cose io so che durante la Kermess
06:14voi avete parlato anche, avete esposto i dati dell'osservatorio che avete realizzato proprio
06:21Angi anche in questo caso sulle ricerche dello Stato degli investimenti, può spiegarci
06:26meglio anche questo aspetto perché è interessante e comunque importante anche parlare dello
06:31Stato proprio degli investimenti in Italia no?
06:34Sì assolutamente, allora l'indagine è stata condotta da Angi ricerche in collaborazione
06:39con Lab 2101, l'indagine demoscopica è stata curata dal direttore del nostro comitato scientifico
06:45il professor Roberto Baldassari e sostanzialmente l'analisi ha evidenziato innanzitutto rispetto
06:51anche allo scorso anno in quanto l'indagine è stata costruita dalla prima edizione del
06:57summit e questa è stata la terza edizione quindi abbiamo confrontato i dati anche in
07:02termini progressivi temporali e abbiamo visto come sostanzialmente si evidenzia il fatto
07:07che l'obbligno repubblica ritiene che ci debba essere un maggiore investimento da parte
07:11del governo per la protezione in ambito cyber, infatti il 72% del campione, un più 3% rispetto
07:19al 2022 ha evidenziato questo, mentre diminuiscono quelli che ritengono la cyber sicurezza come
07:25tema da insegnare alle scuole nel ciclo primario, quindi un meno 2% rispetto al 2022.
07:31Il popolo italiano sostanzialmente ancora oggi non ha molta dimestichezza su quelli
07:35che sono i termini tecnici quando si identifica un attacco informatico, quindi l'esigenza
07:40di andare a fare un'attività informativa diventa molto importante, su questo l'opinione
07:45pubblica evidenzia come le agenzie governative proposte devono essere in ordine di importanza,
07:51il ministero della difesa, i centri e gli osservatori privati e comunque la comunità
07:56europea. Tra l'altro 9 cittadini italiani su 10 non sanno che esistono delle pollizze
08:01cyber, cioè la possibilità di poter acquistare preventivamente un nuovo sistema per evitare
08:07di essere danneggiati banalmente dal conto corrente o da operazioni che si fanno in rete,
08:12e però perché non si ha conoscenza ancora di questo prodotto innovativo che in realtà
08:16è molto importante e funge proprio da poter dare una rassicurazione su quella che è la
08:20propria sicurezza quando mettiamo i nostri dati a livello informatico e soprattutto per
08:24la protezione dei nostri dati. Questo è un tema altrettanto importante e concludo
08:31su questo che il ruolo dell'agenzia della cyber sicurezza nazionale diventa fondamentale
08:36specialmente in termini di orientamento di quelli che sono anche i fondi sul PNRR per
08:41poter rispondere al meglio a quella che è una situazione contingente che dovrà ovviamente
08:46ereditare in termini di spunti operatività il neodirettore Frattasi che tra l'altro insomma
08:51viene già con un ruolo importante quale prefetto di Roma Capitale prima del passaggio
08:56di consegne col professor Roberto Baldoni, past director dell'ACN.
09:00Mi perdoni dottor Ferrieri, quindi questi dati che lei ci ha fornito comunque forniscono
09:06uno spunto di riflessione. Possiamo forse dire che l'Italia è un po' indietro rispetto
09:11agli altri paesi europei o comunque internazionali in tema di cyber sicurezza e di sicurezza
09:17in generale sul web di innovazione? Per quanto si sta cercando di fare purtroppo
09:22la risposta ancora oggi è sì, l'indice desi sullo stato della digitalizzazione in Italia
09:27ci vede ancora al diciottesimo posto, quindi sostanzialmente ben lontani dai paesi quali
09:33per esempio la Francia, la Germania, la Spagna o l'Estonia, quest'ultima tra l'altro è il
09:38primo paese in termini di digitalizzazione dei servizi a livello europeo. Ovviamente
09:42molto c'è ancora da fare, ovviamente le scadenze sono a breve periodo anche sul 2026
09:48in termini di attuazione del PNRR quindi sostanzialmente l'appello è che non c'è un minuto da perdere
09:53specialmente perché questo divario digitale parte già da quello che è il momento pandemico
09:58sostanzialmente quando si parlava di didattica a distanza c'erano degli studenti che dicevano
10:03sì professoressa però io non ho neanche la connessione web a casa, come faccio? Ecco
10:07quindi questo diventa un tema anche quello della banda ultralarga e di tutto quello che
10:12è l'attività del cloud e della connettività perché si parla molto di 5G ma si deve anche
10:17ricordare come alcune aree rurali in Italia sono ancora oggi molto lontane da raggiungere
10:21quegli obiettivi. Su questo ovviamente il team per la trasformazione digitale ha messo
10:25in primo piano questa attività in modo particolare anche accedendo a quello che è il cloud con
10:30oltre 14 mila enti ed è questo è stato un obiettivo che è stato raggiunto in termini
10:35di attuazioni di PNRR però la strada da fare è ancora molta e in qualità di presidente
10:40dell'Angi in più occasioni abbiamo evidenziato come sia necessario creare un trade union
10:45e un partenariato pubblico privato per far dialogare le imprese e gli enti locali in
10:49rappresentanza di comuni e regioni con il governo centrale perché fatta la direttiva
10:54nazionale questa deve essere attuata all'interno di quelli che sono anche i sistemi locali.
10:58Assolutamente, bene e proprio di cambiamenti post pandemia vorrei parlare con lei in maniera
11:04più approfondita tra qualche istante perché ora devo mandare il consueto minuto di pubblicità
11:08quindi chiedo cortesemente al dottor Ferrieri di restare ancora in nostra compagnia tra
11:11qualche istante approfondiamo proprio il concetto di come è cambiata la nostra società come
11:16si è evoluto il mondo digitale proprio dopo la pandemia e durante la pandemia restate
11:20con noi a tra pochissimo. Bentornati a Roma Digiorno lo spazio dedicato all'informazione
11:28e all'approfondimento giornalistico abbiamo aperto oggi parlando di cyber sicurezza e
11:33innovazione perché lo scorso 12 aprile nella splendida cornice del palazzo Vedecain a Roma
11:39si è tenuto il Summit Innovation Cyber Security organizzato interamente da ANGI Associazione
11:45Nazionale Giovani Innovatori un'organizzazione nazionale no profit dedicata interamente proprio
11:51al mondo dell'innovazione e al centro di questo summit ci sono stati dei temi ben precisi
11:56come proprio quello dell'innovazione della cyber sicurezza per lo sviluppo delle imprese
12:01ci stavamo facendo raccontare tutti i dettagli di questa importantissima chermesse che ha
12:05visto anche la partecipazione di cariche molto importanti sia a livello istituzionale che
12:11delle imprese dal presidente di ANGI Gabriele Ferrieri che in nostra compagnia oggi qui
12:17in collegamento video poco prima della pubblicità dottor Ferrieri stavo anticipando che ora
12:22vorrei parlare con lei di come è cambiato il mondo digitale o comunque la nostra società
12:27durante la pandemia e soprattutto nel periodo post pandemico ci sono state imposte diciamo
12:33delle necessità a livello tecnologico e digitali che hanno cambiato profondamente la nostra società
12:40in che modo più o meno? Sì assolutamente ci sono stati dei cambiamenti importanti in primis anche
12:47in termini di socialità io penso molto anche ai giovani che in quel periodo di isolamento
12:52forzato hanno comunque avuto delle difficoltà nel relazionarsi anche con i loro coetanei quindi
12:57parlando appunto di giovani innovatori ecco coloro che per esempio da start up da giovani
13:03imprenditori si sono lanciati nel settore del digitale molte di queste loro realtà hanno
13:07saputo rispondere anche meglio grazie all'utilizzo degli strumenti digitali alla pandemia mentre
13:12invece molte delle aziende tradizionali penso per esempio anche al panorama capitolino hanno
13:17sofferto molto e molte sono state anche costrette a chiudere e a non riaprire più perché in quel
13:22periodo ovviamente sono andati avanti i servizi magari innovativi alternativi a quelli più
13:27tradizionali e in modo particolare penso al settore del turismo o a quello del retail che
13:32hanno avuto e subito maggiormente le perdite è chiaro che in termini di socialità in modo
13:38particolare i giovani sono stati quelli più colpiti perché penso anche a molti di che ci
13:43hanno scritto e che cercavano con con altri loro coetanei e soprattutto la necessità anche di non
13:54subire in maniera passiva perché poi questo ovviamente anche in termini emotivi ha avuto
13:59delle ripercussioni importanti questo però ci ha portato anche ad una triste realtà cioè a quello
14:05che è lo stato di arretratezza delle infrastrutture digitali del nostro paese quindi penso che la
14:10pandemia almeno cercano di vederla da questo punto di vista come un monito e anche un'opportunità per
14:16renderci conto di quanto eravamo indietro e di quanto adesso possiamo cercare di fare come balzo
14:21in avanti per far sì che sperando che questi episodi non risuccedano più però di farci trovare
14:27pronti a livello infrastruttura come hanno fatto per esempio altri paesi non è un caso infatti che
14:32l'italia al di là della risposta sanitaria che ha cercato di dare in maniera veloce non è riuscito
14:37a farlo in altrettanti contesti quindi da questo punto di vista aver imparato questa situazione
14:42sarà sicuramente utile in termini di attuazione prendendo spunto anche da quelli che sono state
14:48che esistono le best practice sia europee che internazionali che possiamo portare all'interno
14:53del nostro egoista in un paese perché non possono esserci soltanto delle cattedrali nel deserto per
14:58diciamo parafrasare e evidenziare grandi centri di eccellenza e digitali quando in altre aree
15:04invece mancano proprio le fondamenta di base ecco penso che la visione non debba essere a
15:10macchia di leopardo ma deve essere una visione più possibile strutturata e omologata in modo tale che
15:15le risorse e soluzioni innovative e di livello in termini di efficacia ed efficienza vengano invece
15:22capivamente distribuite su tutto il territorio senza fare discriminazione soprattutto dando
15:27anche l'opportunità in termini economici di poter accedere a questo barello di competenze
15:32e di risorse per tutti i cittadini e per tutta la nostra popolazione ed ecosistema paese esatto
15:38anche perché immagino che voi come associazione nazionale abbia abbiate notato un divario molto
15:43forte per quanto riguarda la digitalizzazione tra nord e sud no cioè nel sud è molto difficile che
15:48tutte le aree si siano digitalizzate allo stesso modo immagino no anche proprio per termini
15:54economici lei prima ha fatto l'esempio di ragazzi che durante la didattica a distanza molti non
15:59avevano la connessione internet magari non se la possono proprio permettere forse è questo anche il
16:04problema no sicuramente questa situazione di arretratezza del mezzogiorno e in termini poi
16:12di voler rilanciare purtroppo spesso e volentieri si ferma o viene rallentata da quella che anche
16:18un eccessivo processo di burocratizzazione della cosiddetta macchina della pubblica amministrazione
16:24e ovviamente quelle aree sono sostanzialmente anche più difficoltose dal punto di vista anche
16:29di centri economici in quanto poi le grandi metropoli stanno creando anche uno spopolamento
16:34di quelle aree diciamo maggiormente rurali o con cui comunque si sta cercando di però rilanciare
16:40per esempio penso anche al tema del rilancio dei borghi che è stato uno dei tanti temi valorizzati
16:46nel pnnr che secondo me è però un altro esempio di come è bello magari costruire o rilanciare una
16:52bellissima area ma se quell'area è spopolata è come poter avere il miglior centro del mondo ma
16:57senza darlo sostanzialmente a coloro che ci abitano e poterlo dare ad una ristretta parte
17:02della popolazione ovviamente sarebbe non efficientato dal punto di vista dei costi e di
17:07quelle che poi sarebbero gli effettivi risultati in termini di competenze. Tra l'altro i dati
17:12evidenziano come sia l'Italia sia uno dei paesi a maggior dato sulla natalità tra i peggiori d'Europa
17:20come il tema della fuga dei cervelli dei giovani che disincentivati scelgono di andare via e di
17:26abbandonare il nostro paese quindi come si può cercare invece di disincentivare il fenomeno
17:32della fuga dei cervelli e invece promuovere quella che è la natalità. Ecco sono tutti i
17:36temi fondamentali in cui un'economia ovviamente che sia propositiva in cui ci sia benessere e
17:42soprattutto ci sia quello che io definisco un umanesimo digitale cioè l'innovazione come
17:47strumento dove sempre però rimane al centro l'uomo quindi è un tema secondo me fondamentale
17:52perché sì il progresso si parla tanto di chat gpt di intelligenza artificiale il garante della
17:58privacy ha bloccato questo strumento in Italia, ne abbiamo parlato anche con il dottor Ghiglia
18:04che è stato uno dei nostri ospiti lo scorso 12 aprile ecco sicuramente l'innovazione non si può
18:10fermare perché il futuro ovviamente non si può fermare però lo si può fare e il nostro appello
18:15come ANGI è quello di rilanciare il concetto appunto di umanesimo digitale mantenendo sempre
18:20il rispetto e l'essere umano al centro quindi questo secondo noi debba essere anche il giusto
18:24equilibrio per fare in modo che il futuro in termini di innovazioni tecnologiche possa essere
18:29sempre più al centro salvaguardando però quelle che sono le tradizioni e soprattutto i punti
18:34cardine dell'occupazione del benessere poi dei cittadini perché ricordiamoci che al centro ci
18:39siamo sempre noi infatti tutto quello che ha detto mi trovo perfettamente d'accordo e proprio
18:45perché al centro c'è il cittadino e c'è l'uomo i tempi ovviamente ci impongono di digitalizzarci
18:51no però spesso ora allontanandoci un pochino dall'argomento centrale c'è dalla ghermesse
18:56dello scorso 12 aprile i cittadini sono spesso vittime di truffe online ci sono dei metodi per
19:01cercare di diciamo difenderci da queste cose che accadono sempre più spesso purtroppo accadono
19:09molto spesso i casi sono sempre in maggior aumento diciamo qui l'unico modo per potersi
19:14difendere è quello di fare cultura dell'informazione di quelli che sono gli attacchi diciamo che
19:19vengono maggiormente più utilizzati e quindi una volta che questi vengono individuati evitare
19:24ovviamente di cadere in trappola penso a sms o chiamate o delle email in cui si accedono a dei
19:30file che rischiano poi di compromettere quella che era sicurezza dei nostri laptop smartphone
19:35o password che vengono salvate all'interno della cronologia delle nostre attività che
19:40vengono fatte poi sul web purtroppo ovviamente parlando di un'azione difensiva ad un pubblico
19:47generalista ovviamente intafarsi è veramente limitato penso che un punto cardine però sia
19:53quello di informare e quindi cercare di dare sempre più maggiori nozioni di quelli che sono
19:58le principali sostanzialmente attacchi che vengono fatti ai cittadini stando attenti a quelli che
20:05invece sono i cyber attacchi ai siti critici dello stato e alle infrastrutture pubbliche come
20:10quella che ha subito anche la regione lazio qualche tempo fa ecco quelle sono sicuramente
20:14ben più gravi perché ovviamente attaccano quello che è il sistema della macchina della pubblica
20:19amministrazione con danni cento mille volte più grande di quelli che potrebbe subire di altrettanta
20:24valenza ovviamente però ecco un privato cittadino certo assolutamente bene in questi pochi minuti
20:29che mi restano a disposizione dottor ferrieri io vorrei che vorrei che lei ci raccontasse brevemente
20:33la storia di angi quando nasce cosa fa nello specifico la vostra associazione l'angi nasce
20:40nel 2018 è stata un percorso importantissimo abbiamo festeggiato il nostro primo quinquennio
20:48proprio lo scorso dicembre 2022 dove tra l'altro è stato presente sia il ministro andrea bodi delle
20:53politiche giovanili che il sindaco di roma gualtieri a suggerere quello che era un momento
20:57istituzionale importante ma anche di festeggiamento in quanto l'angi proprio con il supporto della
21:03comunità europea e tutti quelli che sono i nostri partner istituzionali nazionali cerca di mettere
21:08al centro dell'agenda il supportare le giovani generazioni e il tema dell'innovazione della
21:13diffusione della cultura del digitale in italia lo facciamo affiancandoci a tutte quelle che sono
21:18le università le cosiddette start up e quelle che sono poi le grandi società con l'obiettivo di
21:23accelerare tutti quelli che sono i processi di innovazione lo facciamo attraverso moltissime
21:28attività da programmi di formazione a convegni eventi e seminari sul territorio ad attività di
21:34drafting e di disegni legislativi in collaborazione con le diverse autorità governative con le quali
21:41lavoriamo attraverso audizioni manifesti e osservatori come quello appunto sviluppato
21:46anche ricerche in collaborazione con l'abb 2101 e anche attraverso missioni internazionali che
21:51svolgiamo in collaborazione con l'europarlamento di strasbourg e di bruxelles per ricordare anche
21:56l'importanza del ruolo centrale della comunità europea in affiancamento alla cittadinanza italiana
22:01e ovviamente del vecchio continente e allo stesso tempo anche nel internazionalizzare e valorizzare
22:07quelle che sono le eccellenze del made in italy e di ultimo anche il nostro importante protocollo
22:12d'intesa sottoscritto lo scorso 30 marzo al mimita quindi al neonato ministero delle imprese del
22:17made in italy che abbiamo fatto proprio con la presenza del ministro adolfo urso ad evidenziare
22:22comunque che la sensibilità delle istituzioni su questo è importante e l'angry da questo punto
22:27di vista vuole vivere da protagonista in rappresentanza di oltre i suoi 5.000 partner
22:32associate stakeholder in rappresentanza dell'ecosistema innovazione sono all'interno della
22:37nostra importante organizzazione bene la ringrazio dottor ferrieri per averci raccontato tutti i
22:43dettagli del summit che si è tenuto lo scorso 12 dicembre a roma e per averci anche raccontato
22:47brevemente la storia di angi che fa un ottimo lavoro grazie davvero grazie a voi è stato un
22:53piacere sempre a disposizione un caro saluto e buon fine settimana grazie altrettanto bene
22:59ci fermiamo nuovamente per un minuto di pausa torniamo tra pochissimi istanti con il consueto
23:04appuntamento del venerdì con l'approfondimento delle notizie sul territorio restate con noi
23:08bentornati a roma di giorno seconda parte del nostro spazio dedicato all'approfondimento
23:16giornalistico il consueto appuntamento del venerdì con l'approfondimento delle notizie
23:22che non riguardano in maniera specifica roma ma il territorio del lazio per farlo come sempre ci
23:27avvaliamo della presenza di una giornalista esperto quindi dal mio benvenuto in collegamento
23:32video come ogni venerdì angelo perfetti direttore del faro online buongiorno angelo grazie buongiorno
23:39a te buongiorno a tutti i telespettatori grazie per la tua presenza qui come sempre a roma di
23:45giorno iniziamo subito con le notizie principali che tu ci hai fornito partendo dalla cronaca perché
23:51le vacanze di pasqua sono terminate ma a fregene potremmo definirla diciamo una pasquetta violenta
23:57quella che si è purtroppo venuta a creare lunedì purtroppo sì assolutamente sì una pasquetta
24:04violenta per futili motivi un'aggressione strana nel senso che c'è stata una un battibecco all'interno
24:14di un locale tra due gruppi di ragazzi alcuni di fregene altri provenienti da roma questo
24:22battibecco è poi proseguito all'esterno si è tramutato in una vera e propria rista con nasi
24:30rotti insomma lesioni al volto e per di più c'è capitato in mezzo un ragazzo che passeggiava lì
24:39e che non c'entrava niente nemmeno con la rista in sé ora va bene di scazzottate diciamo ne abbiamo
24:46viste tante nel corso della storia d'italia no quindi detta così potrebbe anche non sembrare
24:53una cosa grave il punto è invece che è grave la mancanza di controllo dei flussi di giovani
25:01che si spostano dalla capitale verso il litorale questo è un problema serio perché nel caso
25:08specifico per esempio questo gruppetto di 6 7 persone è stato un gruppetto identificabile
25:17avevano un particolare tipo di tatuaggio non voglio nemmeno dire qual è perché comunque ci
25:24stanno lavorando le forze dell'ordine ma che comunque identifica una gang romana e che
25:30quindi dà il senso del fatto che questi si erano spostati in blocco da roma al litorale per
25:37divertirsi e fino a lì e forse solo questo sarebbe perfetto ma in realtà poi gli atteggiamenti
25:45spociano in violenza e questo in realtà come dicevo prima il problema è di controllo a monte
25:52perché se è vero che queste persone sono identificabili è vero pure che in qualche
25:59maniera ci può essere un filtro e se è vero che alle volte i filtri non funzionano però deve
26:06essere vero che a quel punto ci sia il pronto intervento ora nel nostro caso ma non nel caso
26:12di fregene e questo è lo specchio di quello che accade un po' dappertutto. Certo ci stai
26:18sottolineando che non è un caso isolato purtroppo. Purtroppo no ci sono degli imprenditori illuminati
26:25che mettono proprio le sicurezze delle barriere incredibili però non è nemmeno giusto che sia a
26:31carico di chi fa divertimento tutto il sistema di prevenzione e controllo. No, infatti. Quindi
26:38chiaramente gli gestori devono fare la loro parte e se non la fanno vanno puniti, però
26:44possibile che non siamo in grado di fare un controllo preventivo sui flussi di persone
26:50che si spostano dalla capitale al litorale o in qualunque altra località, possibile che se ci
26:55sta un problema di violenza non si è in grado di fare il pronto intervento. Sai qual è la risposta
27:03a questa domanda? La risposta è no. Ho anche un po' paura a saperla. No, ma purtroppo è no e si
27:12rifà al problema che abbiamo presentato anche la scorsa settimana per tutta un'altra vicenda
27:19della carenza di mezzi, di personale, di organico perché sempre a monte c'è una carenza di soldi,
27:27quindi lo Stato nelle sue varie declinazioni che possono essere da quella statale che è la polizia
27:33a quella comunale che è la polizia locale, via via con tutte le altre forze dell'ordine che si
27:39agganciano, non sono in grado, ma non perché non sono professionalmente adeguate, perché non hanno
27:46i mezzi, perché non hanno gli uomini e tutto ciò perché non ci stanno i soldi. Quindi ci ritroviamo
27:50un'altra volta a dire ma sta benedetta sicurezza chi la paga? I cittadini. Perché i soldi che pagano
27:56i cittadini non bastano mai? Questo è il grande punto interrogativo dell'Italia. Purtroppo,
28:01un interrogativo al quale non abbiamo una risposta effettiva immediata e ci auguriamo che arrivi
28:07quanto prima, se non altro appunto proprio per garantire la sicurezza perché non vorremmo mai
28:12sentire di episodi di questo tipo purtroppo. Dalla cronaca invece... Scusa se ti faccio una cosa, hai ragione, però il nostro
28:20compito è quello comunque di denunciarlo, di dirlo, perché purtroppo un problema se non lo dici mai
28:28non esiste. A noi sta il compito di dirlo. Questa volta è finita con un naso rotto. Abbiamo visto
28:35dalla cronaca degli ultimi anni che finisce anche molto meglio. Potrebbe finire peggio, certo, infatti
28:40assolutamente. E dalla cronaca, Angelo, vorrei passare a parlare con te della giornata internazionale
28:48del mare che si è tenuta a livello internazionale e nazionale proprio l'11 aprile. Ci sono state
28:53delle dichiarazioni da parte del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che ha parlato in
28:58maniera specifica del problema dell'erosione. Esattamente. Intanto, vabbè, la giornata
29:03nazionale del mare per noi che siamo italiani è la giornata del nostro paese. Certo. Credo siamo
29:09l'unico paese al mondo che è praticamente, completamente bagnato, quasi ovviamente,
29:15completamente bagnato dal mare. Il presidente Rocca ha parlato di un problema che è quello
29:21dell'erosione. Ora, giusto, assolutamente giusto, perché l'erosione sta devastando tutto il nostro
29:29litorale, le attività comprese. Quindi quello che noi definiamo la blue economy, se togliamo il
29:36mare e chiaramente crolla pure l'economy e quindi non c'è più il ristorante sul mare, non c'è più
29:42lo stabilimento, non c'è più l'albergo, non c'è più nulla, sì, non c'è il mare. Questo parlando
29:49di economia e non parliamo di ambiente, perché ovviamente è ancora più drammatico se consideriamo
29:55l'aspetto ambientale. La cosa che mi ha fatto riflettere e sulla quale voglio riflettere
30:01insieme a voi è questa. Da una parte Rocca è un presidente della regione che parla di erosione.
30:07Io mi ricordo, ma parliamo di vent'anni fa, un assessore all'ambiente della regione Lazio,
30:13Verzaschi all'epoca era, che diceva praticamente la stessa identica frase, cioè il problema
30:21dell'erosione è fondamentale, lo affronteremo in maniera specifica. Però se ne parlava vent'anni
30:27fa, capisci, vent'anni, il problema è sempre peggiorato. L'ente di riferimento è cambiato,
30:36ma è sempre lo stesso la regione, quindi è stato di centro-destra, di centro-sinistra,
30:40di centro-centro, di centro-sopra, di centro-sotto. Oggi ci troviamo ancora a dire che l'erosione è
30:46un problema da affrontare. Certo che è da affrontare. Ma nell'immediato? Sì e no, perché
30:56nel tempo si è sempre operato proprio per tamponare l'immediato e quindi si sono fatte
31:02una serie di interventi che magari risolvevano la situazione a chilometro X, ma 10 chilometri
31:10più a sud o a nord la aggravavano. Noi dobbiamo invece, almeno come regione Lazio, ma in realtà
31:15come sistema Italia, pensare a questo tipo di problema in maniera organica, definita
31:21su tutta la costa, perché è chiaro che se fai un intervento da una parte, poi ci sarà
31:26sicuramente una conseguenza da un'altra. Una ripercussione, esatto. Soprattutto bisognerebbe
31:33agire anche con un largo anticipo e non tamponando il danno, come abbiamo detto. Bisogna programmare,
31:41bisogna che a un certo punto si tolga di mezzo il sistema emergente, si faccia uno studio
31:46serio su quello che sono i problemi dell'erosione e si riesca ad intervenire anche con l'aiuto
31:53dell'Europa, ma in maniera sistematica e organica, vedendo non un pezzo della cartina, ma tutta
31:59la cartina, perché altrimenti risolviamo da una parte e aggraviamo da un'altra.
32:05Chiudo dicendo una cosa che non dice mai nessuno, o meglio, si dice negli ambienti, ma non è
32:10chiaro per la massa. Quando parliamo di erosione del mare, noi pensiamo al mare e pensiamo
32:17alla spiaggia, non pensiamo ai fiumi, perché nessuno ce lo dice, è il mare, il mare che
32:23mangia la sabbia, la sabbia non c'è, sembra una cosa che arriva e interviene dalla battigia
32:30in poi. Non è così, il vero problema del ripascimento, cioè del fatto di rimettere
32:36sabbia laddove il mare se la mangia, è proprio il mancato afflusso dal fiume di sabbia trasportata
32:43e poi depositata alle foci e che poi le correnti spostano su tutta la costa. Perché ormai sono
32:56decenni che il Tevere non ci restituisce più questa sabbia? Per tanti motivi, perché l'uomo
33:05ha intervenuto, perché il dragaggio della sabbia del fiume è stato fatto in maniera
33:10massiva, perché la sabbia del fiume è fantastica, però usandola per le costruzioni in maniera
33:21massiva l'hai tolta all'albio del fiume, che quindi non l'ha più portata al mare.
33:26Dopodiché ci sono stati l'inquinamento, gli scarichi a fiume che hanno impedito il
33:34normale deflusco, oggi il Tevere e gli altri fiumi non portano più al mare ciò che la
33:42natura gli ha consegnato da riversare nel mare e quindi nelle schiade. Quindi se non
33:50lavoriamo sui fiumi, difficilmente risolveremo i problemi lavorando sul mare, ecco perché
33:57prima ci vuole una visione generale e ampia, però la politica, viva Dio, dovrebbe averla,
34:05questo sarebbe il suo compito.
34:10Terminiamo con una bella notizia che riguarda Terracina, perché alcuni bambini che hanno
34:17lo spettro autistico sono potuti diventare poliziotti per una mattinata, è molto bello.
34:22E per caso, per un assoluto caso, perché una pattuglia della Polizia Stradale di Terracina
34:28stava facendo il suo normale giro di pattugliamento, a un certo punto si è sentita chiamare, invocare,
34:36saluti, grida, chiaramente si sono allertati, hanno capito che non era una situazione di
34:41rischio, ma era una situazione comunque particolare, quindi si sono avvicinati e proprio perché
34:49sono stati intercettati nel loro pattugliamento, nel giorno dedicato allo spettro autistico,
34:56c'era un gruppo di bambini che hanno questo problema, che si erano messi in comunicazione
35:02con questa pattuglia. La pattuglia si è formata, è andata lì, hanno fatto le foto, gli hanno
35:09dato la classica paletta, li hanno fatti salire sulla macchina, hanno fatto un momento, una
35:15mezz'oretta di incontro bellissimo per loro, di esperienza per questi bambini, attenzione
35:22che poi la cosa particolare è che di solito lo spettro autistico tende a chiudere la persona
35:27nel proprio senso. Questo episodio per cui loro si sono aperti, invece hanno chiamato,
35:37hanno invocato, è meraviglioso, è proprio andare a superare la propria difficoltà,
35:45quindi è stato un momento bellissimo, breve ma intenso, dopo di che foto di rito, cappellini,
35:53palette, saluti e sorrisi e poi la pattuglia giustamente ha continuato a fare il suo normale
36:00lavoro di pattugliamento, quindi non era una manifestazione organizzata, un evento dove
36:06era tutto messo a posto, in ordine affinché accadesse, è accaduto così, è ancora più
36:13bello, le cose casuali forse sono le migliori in un certo senso. Abbiamo terminato il tempo
36:19a disposizione, ti ringrazio Angelo per questa panoramica di notizie molto interessanti e
36:24come al solito per i tuoi spunti di riflessione, noi ci ritroviamo nuovamente venerdì prossimo
36:29con altre notizie e altre discussioni, dibattiti, grazie. Grazie a te, saluto a tutti gli ascoltatori
36:35e buon fine settimana. Grazie, a presto.
36:43Ora stiamo parlandovi di un evento che si terrà domenica 16 aprile a Viterbo, restate con noi.
36:50Bentornati a Roma Digiorno, ultima parte del nostro spazio dedicato all'approfondimento giornalistico.
36:56Vi parliamo ora di un evento che si terrà domenica 16 aprile nei pressi di Viterbo,
37:02la Decima Festa della Faggeta, un'occasione per incontrarsi, per riscoprire la natura,
37:08che quest'anno avrà un sapore diverso, perché pensate che questa festa si tiene a poca distanza
37:14da una sorta di vittoria che è stata ottenuta dal WWF e dal LIPO,
37:20che avevano lottato affinché la faggeta non venisse depressa, non venisse tolta dal bosco.
37:27Quindi si festeggerà in un certo senso anche il mancato pericolo, lo scampato pericolo per il bosco,
37:32per questo esemplare davvero molto importante per il nostro ecosistema.
37:37Bene, facciamoci raccontare tutti i dettagli di questa bellissima iniziativa
37:41che ogni anno riscuote tantissimo successo dal delegato LIPO di Viterbo Enzo Calevi.
37:47Buongiorno Enzo, ben trovato.
37:49Buongiorno Elisa, grazie per l'invito e grazie a tutti voi.
37:53Grazie a te per la tua disponibilità, mi permetto di darti del tuo se sei d'accordo.
37:58Inizierei proprio chiedendoti di raccontarci il programma di questa decima edizione della Festa della Faggeta.
38:05Spero di averla pronunciata bene tra l'altro.
38:08Sì, sì, è giusto.
38:10La decima edizione della Festa della Faggeta nasce più di dieci anni fa
38:17a seguito di un progetto di taglio sperimentale della faggeta di Monte Venere
38:27e della faggeta di Monte Fogliano ricadenti nell'area interna della riserva naturale del lago di Vico.
38:34Questo progetto prevedeva sostanzialmente il taglio con delle buche sulla foresta,
38:43sostanzialmente tagliando i faggi più grandi, i faggi più vetusti
38:51e creando sostanzialmente un cono di luce a terra
38:57dove in teoria il piano prevedeva eventualmente la ricrescita dei piccoli faggi
39:05e quindi favorire la rinnovazione della faggeta.
39:11L'utilizzo dei faggi asportati, che non era poco, perché riguardava il 15% della massa,
39:23così vengono chiamati la legna del faggio dai promotori del progetto,
39:31era destinata poi per un utilizzo abbastanza poco nobile
39:39perché veniva utilizzata come legna da hardware sostanzialmente,
39:43quindi un tipo di asporto neanche poi eccessivamente nobile, è vero.
39:52Noi ci siamo uniti, ovviamente, le varie associazioni ambientaliste,
39:59non soltanto la LIPU che rappresento territorialmente, ma anche il WWF,
40:04le Gambiente e altre associazioni che si sono costituite localmente
40:10sotto il nome degli amici della faggeta, proprio per contrastare questo piano.
40:17Perché nell'inizio degli anni 2000 ci sono stati già dei tagli
40:23sulle particelle della faggeta in oggetto e quello che abbiamo visto
40:30è che là dove è stato tagliato il grande albero secolare,
40:34il cono di luce che ha colpito a terra il terreno con i piccoli faggi
40:43nati dalla fagiola, quindi dal seme del faggio,
40:48si sono completamente seccati, completamente bruciati
40:52dall'intensità della luce solare.
40:55Anche e soprattutto immagino dal caldo asfissiante
40:58che abbiamo avuto modo di constatare negli ultimi anni, no?
41:02Certo, ma sicuramente poi ha inciso anche il cambiamento climatico,
41:07ma soprattutto incide il fatto che ci troviamo a confrontarci
41:12con una faggeta depressa, quindi una faggeta che non nasce
41:15nelle sue attitudini standard che sono tra gli 800 e i 1800 metri.
41:22Qui stiamo all'intensità dei 500 agli 800, quindi come tale,
41:27come faggeta depressa sicuramente è molto più condizionata
41:34dalle condizioni climatiche, dalla siccità e dal sole.
41:38È più delicata, diciamo, ecco.
41:40Sì, molto più delicata, certamente.
41:43L'unica cosa che è nata in quei tagli che sono stati fatti
41:47all'inizio degli anni 2000 sono boschi di rovo, sostanzialmente.
41:51Quindi non rinnovazione della faggeta, ma invece distruzione completa
41:59della faggeta, una faggeta già in condizioni precari
42:03proprio per il cambiamento climatico e per la siccità.
42:07Quindi ci siamo attivati, non è stato utile, non sono bastate lettere,
42:14riunioni, appelli.
42:16La nuova legge regionale che tutela appositamente le foreste vetuste,
42:20le faggete depresse, non è bastato neanche quello.
42:26Tra l'altro la nuova legge regionale prevede che per le foreste vetuste
42:32e depresse ricadenti nel perimetro delle aree naturali protette,
42:36i regionali, è fatto assoluto divieto di effettuare
42:39qualsiasi forma di utilizzazione.
42:42E qui l'utilizzazione, ripeto, era la meno nobile, la legna d'ardere.
42:46Quindi anche un profitto, tutto sommato, scarso rispetto poi
42:51al valore naturalistico dell'area e del bosco.
42:56Stiamo parlando ovviamente di due delle faggete più belle italiane che ci sono.
43:02Faggete secolari, altissime e veramente molto interessanti,
43:08non soltanto per il faggio in sé, ma per tutto quello che c'è intorno.
43:12Ma certo, proprio per salvaguardare l'ecosistema,
43:16come abbiamo cercato di dire in apertura.
43:19Togliere un esemplare così importante può sicuramente portare dei problemi
43:23anche ad altri esemplari, ad altri esseri viventi, immagino.
43:27Certo, a partire dall'avifauna ovviamente.
43:30Gufi, allocchi, assioli, ma anche picchi, anche cince
43:36che nidificano all'interno degli alberi, soprattutto negli alberi più grandi,
43:43negli alberi che si sono seccati.
43:49E poi anche la presenza di insetti, di coleotteri,
43:55che sono poi cibo anche per gli animali.
43:58Quindi c'è tutta una catena alimentare che poi viene alimentata
44:02anche all'interno del bosco.
44:04E in tutto questo, proprio all'inizio, il primo di febbraio di quest'anno,
44:14è arrivata la bellissima notizia dell'accoglimento del TAR del Lazio
44:20al ricorso di abbattimento sostanzialmente presentato dalla LIPU e da WWF.
44:29E lì c'è stato un colpo al cuore per tutti quanti, in senso positivo ovviamente.
44:36Perché sono stati dieci anni di lotta dura, di battaglia,
44:42a volte che ci vedeva veramente quasi nella disperazione,
44:48perché sembrava proprio di combattere contro i murini a vento.
44:52Perché oltretutto in questo progetto avevamo nella controparte
44:58il comune di Caprarola, la stessa regione che poi dall'altra parte
45:04prevedeva proprio di regolamentare e di proteggere le fagete depresse.
45:12Infatti, c'era una specie di contro... non saprei neanche come definirla,
45:18però è come se queste due cose si contrastassero un po' tra di loro.
45:22Invece per fortuna voi avete ottenuto una vittoria
45:25perché il TAR del Lazio vi ha dato ragione.
45:28Sì, il TAR del Lazio ci ha dato ragione e questo ci fa sempre sperare
45:33perché si combatte sempre contro istituzioni e contro enti molto forti,
45:42molto potenti, laddove ci sono anche interessi economici.
45:46Anche se abbiamo detto poi che l'interesse del profitto qui non era elevatissimo,
45:51quindi era tanto il danno e poco il profitto che veniva ottenuto dal comune sostanzialmente.
46:02Oltre questo, quello che ci è dispiaciuto moltissimo
46:07è anche il fatto che nel progetto sia stata coinvolta anche una università prestigiosa
46:13come l'Università della Tuscia che ha redatto proprio il piano sperimentale di abbattimento.
46:22Bene, quindi è una doppia vittoria in un certo senso
46:26perché io immagino che questa decima edizione della Festa della Faggeta
46:31nascerà con un intanto diverso, con un sapore diverso,
46:37quindi sarà sicuramente ancora più bello.
46:39Tra le altre cose io so che voi mettete a disposizione di chi parteciperà,
46:43cittadini o comunque amanti della natura, passeggiate, passeggiate sensoriali,
46:48pranzo al sacco, quindi una giornata veramente divertente all'insegna della natura.
46:52Puoi darci giusto qualche dettaglio a che ora vi incontrerete e dove?
46:57Allora, noi siamo lì, siamo in Faggeta dalle ore nove fino alle ore diciotto,
47:02quindi saremo lì tutto il giorno.
47:07Ovviamente ci saranno all'interno della giornata passeggiate sulla Faggeta di Monte Venere.
47:17C'è il link sulla Logandina, il link anche per chi venisse da lontano.
47:21Esatto, noi la stiamo facendo vedere nel frattempo.
47:24Per poter arrivare e raggiungerci facilmente al fontanile di Canale,
47:30dove c'è un'area picnic, dove possiamo sostare.
47:32Lì c'è anche il centro nevralgico della festa.
47:37Sarà una festa molto più leggera e molto più felice quest'anno,
47:41perché tutti gli altri anni arriviamo sempre col patema d'animo dell'aglio imminente.
47:47Quest'anno per il momento perlomeno l'abbiamo scampata.
47:50Poi bisogna tenere sempre l'occhio vigile, perché chiaramente non c'è mai nulla di acquisito.
47:57È sempre importante proteggere la natura e gli esseri viventi.
48:01Immagino che l'IPO lo faccia veramente con grandissimo impegno,
48:04insieme a tantissime altre associazioni animaliste e questo è veramente molto nobile.
48:08Io però purtroppo ho finito il tempo a disposizione Enzo,
48:11ti ringrazio di averci raccontato tutti i dettagli.
48:13Diamo appuntamento ai nostri telespettatori alla decima festa della Faggeta,
48:17a partire dalle ore nove.
48:20Benissimo, grazie a te Elisa e grazie a tutti.
48:23Grazie a te, a presto.
48:26Anche per oggi il tempo a nostra disposizione termina qui.
48:29Torniamo nuovamente lunedì dalle 13 alle 14 qui su questo canale,
48:33il canale 14 del Digitale Terrestre, con un nuovo appuntamento con Roma Digiorno.
48:38Vi ringrazio per averci seguito.
48:40Un buon proseguimento di giornata sempre su questa rete.
48:49Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org