• 3 settimane fa
00:00 Inizio
05:20 La guerra in Ucraina raccontata dal fronte russo. In collegamento Amedeo Avondet, corrispondente forze speciali Lupo
07:30 La guerra in Ucraina raccontata dal fronte russo. In collegamento Rav, vice comandante di brigata. Interprete: Marta Marzi
10:35 A che punto è la guerra, tra propaganda e disinformazione. In studio Andrea Candelaresi
14:09 A che punto è la guerra, tra propaganda e disinformazione. Professor Vincent Ligorio, Università presidenziale russa di Mosca

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Trascrizione
00:00Extra. Tutti i colori
00:06dell'attualità. Con Claudio
00:10Michalizio. Bentornati, bentornati a
00:12destra. Quasi un anno e mezzo
00:14dall'inizio della guerra in
00:16Ucraina. Oggi proveremo a
00:17raccontarvi il conflitto da un
00:19punto di vista che raramente
00:21trova spazio sui mezzi di
00:23comunicazione. Dal fronte
00:25potremmo dire russo. Lo faremo
00:27con una serie di collegamenti
00:29in latina, firmata da Silvia Corsi,
00:31che ci introduce al tema di puntata.
00:33È una regola dell'informazione,
00:35in modo particolare di quella
00:37italiana, che spesso tende a scegliere
00:39i temi da raccontare con le logiche
00:41dello spettacolo e degli ascolti,
00:43anziché con i tradizionali criteri
00:45della notiziabilità di un fatto.
00:47Dopo mesi di costante presenza sulle
00:49prime pagine dei giornali, sui siti,
00:51nei TG e addirittura nei talk show,
00:53la guerra in Ucraina ormai fa
00:55sempre meno notizia. A meno che,
00:57spesso poche settimane fa, non accada
00:59un fatto eclatante come la marcia su Mosca
01:01dei mercenari della temuta brigata
01:03Wagner a stravolgere la routine.
01:05Allora i riflettori si accendono
01:07di nuovo, riprendono le dirette
01:09e gli immancabili dibattiti
01:11tra esperti o presunti tali,
01:13e l'argomento torna a guadagnarsi
01:15centimetri di carta sui giornali.
01:17Ma in realtà la guerra va avanti sempre,
01:19anche quando i media scelgono di non
01:21parlarne. In un contesto già
01:23di per sé complicato, si aggiunge poi
01:25l'attendibilità degli avvenimenti e delle fonti
01:27che le diffondono, con il rischio
01:29sempre presente che le manipolazioni
01:31nella filiera della costruzione
01:33delle notizie possano trasformare
01:35l'informazione in propaganda.
01:37In tal senso un ruolo decisivo
01:39lo svolgono gli inviati di guerra,
01:41quei reporter cioè che sono effettivamente
01:43sul campo e che magari si spingono
01:45addirittura fino al fronte a seguito
01:47delle truppe degli eserciti.
01:49Una prassi, quella del cosiddetto
01:51embedded journalism, che si ritiene sia
01:53stata sdoganata dall'esercito americano
01:55ai tempi dell'invasione dell'Iraq
01:57nel 2003, ma che in realtà
01:59anche se in modo meno sistematico
02:01e probabilmente anche meno organizzato
02:03c'è sempre stata.
02:05Giornalisti, fotografi e operatori
02:07sono ospiti dei militari, ne seguono
02:09le imprese e le raccontano da un
02:11punto di vista certamente privilegiato
02:13ma inevitabilmente anche
02:15e potenzialmente altrettanto
02:17parziale.
02:19E allora, iniziamo
02:21collegandoci con Amedeo
02:23Avondè. Lui è corrispondente
02:25un freelance che è al
02:27seguito delle Brigate Forze
02:29Speciali Lupo ed è collegato
02:31da quale località, Amedeo?
02:33Intanto buongiorno a te.
02:35Buongiorno, noi siamo a Donetsk
02:37e la linea del fronte
02:39è circa tra i 5 e i 10 chilometri
02:41da noi. I bombardamenti
02:43qui continuano. A Donetsk passano
02:45anche continuamente i mezzi
02:47militari, come sentite.
02:49Adesso il vero problema
02:51è che tutti i reparti
02:53si spostano continuamente, i reparti
02:55dell'esercito russo, per evitare
02:57l'arrivo degli Alimars. Quindi
02:59la nostra strategia
03:01attuale è di
03:03spiegarci in piccoli gruppi
03:05in modo da evitare di
03:07essere colpiti e cambiare costantemente la nostra
03:09posizione. Quindi adesso siamo a Donetsk
03:11e domani dove saremo non si sa.
03:13Ok, poi entreremo
03:15anche nello specifico per capire come
03:17vengono decisi
03:19questi spostamenti sulla linea del fronte.
03:21Al tuo fianco, Amedeo,
03:23c'è Rav.
03:25Lui è vicecomandante di brigata.
03:27Ovviamente lo ringraziamo perché
03:29ha reso possibile questo nostro collegamento
03:31e lo precisiamo
03:33fa parte di queste forze
03:35speciali dell'esercito
03:37regolare russo.
03:39Grazie intanto per essere con noi.
03:41Ringrazio subito Marta Marzi
03:43che è collegata da Mosca
03:45ed è interprete
03:47che ci aiuterà a capire
03:49quanto ci dirà il
03:51vicecomandante di brigata Rav.
03:53Buonasera anche a lei, Marta.
03:55Buonasera.
03:57E poi
03:59sempre dalla capitale russa, in collegamento
04:01c'è il professor Vincent Ligorio.
04:03Lui è docente di relazioni
04:05internazionali all'università presidenziale
04:07rusca, proprio a Mosca.
04:09Buonasera e bentornato a Radio Roma Television.
04:11Buonasera a voi.
04:13E c'è
04:15anche il nostro Andrea Candelaresi,
04:17volto del nostro gruppo editoriale,
04:19grande esperto di esteri,
04:21che ci racconta
04:23ogni volta che ce n'è la possibilità
04:25come in questo caso, che cosa
04:27succede in questo
04:29ambito del conflitto ucraino
04:31e in generale tutte le tematiche
04:33di esteri che raramente trovano
04:35spazio sui media italiani.
04:37Intanto, Andrea, grazie anche a te, ovviamente.
04:39Grazie a te, Claudio. Buonasera a tutti
04:41da tutto il mondo, perché
04:43siamo collegati da angoli diversi del mondo.
04:45Allora, io
04:47partirei proprio da Medeo e poi coinvolgerei
04:49proprio il vicecomandante Rav.
04:51Vorrei capire a che punto
04:53della guerra siamo arrivati,
04:55perché, lo diceva prima la nostra
04:57copertina,
04:59con il passare dei mesi l'attenzione
05:01che viene riservata diventa
05:03sempre meno spasmodica, c'è sempre meno
05:05attenzione a seguire gli avvenimenti
05:07come dire, minuto per
05:09minuto, ora per ora, però viene
05:11un momento in cui uno se lo chiede
05:13che cosa sta succedendo. Vorrei
05:15a Medeo partire dal vostro
05:17punto di vista.
05:21Come potrà spiegare meglio
05:23il comandante nella sua lingua madre
05:25grazie all'uso dell'interprete, la situazione
05:27adesso è, diciamo, abbastanza
05:29tesa lungo l'intera linea di contatto.
05:31In particolare la nostra brigata
05:33è dispiegata in direzione di Solidar
05:35a nord-est
05:37di Bakhmut.
05:39La nostra brigata è lì a fine dei tempi
05:41dello sfondamento della Wagner a Bakhmut,
05:43ne ha difeso il fianco destro
05:45prima, appunto, della conquista
05:47definitiva di quella che è di Bakhmut
05:49a Artemios.
05:51Come può spiegare meglio
05:53il comandante? La nostra strategia
05:55è un momento di attesa, noi vediamo
05:57gli ucraini che continuano ad avanzare
05:59lungo le nostre posizioni
06:01con delle tattiche assolutamente
06:03irragionevoli, stupide.
06:05Sono pressati ad un risultato da parte
06:07della NATO, per cui attaccano
06:09le nostre posizioni in maniera frontale
06:11andando in campo aperto, venendo colpiti
06:13dalla nostra artiglieria
06:15e non riescono neanche a raggiungere la nostra
06:17prima linea di difesa. Le nostre difese sono pronte
06:19e loro ci si infrangono
06:21semplicemente contro, non riuscendo
06:23ad avanzare, ad ottenere risultati.
06:25Ecco,
06:27Marta, le chiedo di tradurre
06:29la domanda che facevo prima
06:31anche al vicecomandante.
06:33Anche ai nostri ascoltatori, perché ho fatto
06:35a lui questa richiesta, perché
06:37da alcuni giorni dicono
06:39i mezzi di comunicazione occidentali
06:41o quantomeno quelli italiani
06:43che sarebbe in corso una
06:45controoffensiva da parte
06:47dell'esercito ucraino. Capire
06:49com'è la situazione da uno
06:51dei fronti di questo conflitto
06:53ci permette di capire se anche a loro
06:55nella loro quotidianità notano
06:57sul piano militare che
06:59c'è in corso questa risposta
07:01da parte dell'esercito di Kiev.
07:31Buongiorno a tutti gli italiani all'Italia.
07:56Grazie a voi per avermi invitato
07:59e per avermi dato la possibilità
08:01di parlare.
08:03Spero che il vostro media
08:07sia un media
08:09sincero e giusto.
08:29Grazie a tutti.
08:59Come vedete la situazione
09:08sta veramente
09:10peggiorando.
09:12Stiamo vedendo un'escalation.
09:14La pressione lungo tutto il fronte
09:16sta aumentando
09:18e la stiamo subendo anche noi.
09:21Evidentemente
09:23gli ucraini lo stanno facendo
09:25per fare un resoconto
09:28in vista al summit
09:30che se mi ricordo bene
09:32sarà
09:34a Vilnius
09:36più o meno nel 14 luglio
09:38se non mi sbaglio.
09:40Purtroppo però
09:42mandano molti
09:44soldati ucraini
09:46a morire e noi
09:48come russi
09:50purtroppo siamo costretti
09:52a ucciderne molti
09:54e a noi dispiace molto
09:56anche se siamo comunque
09:58sempre lo stesso popolo.
10:02Certo.
10:04Grazie Marta.
10:06Grazie Comandante Rav.
10:08Tra poco torniamo a collegarci
10:10con Donnex
10:12ma intanto volevo chiedere
10:14ad Andrea Candelaresi
10:16e poi dopo la pubblicità
10:18da questo tentativo
10:20che noi stiamo facendo
10:22di raccontare da un fronte
10:24la narrazione di questa guerra
10:26sui media quanto meno italiani
10:28ti chiedo che impressione
10:30hai tu del punto
10:32in cui siamo arrivati con questo conflitto?
10:36Il punto è chiaro
10:38l'esercito ucraino
10:40sta sfruttando forse
10:42la bella stagione per questa controoffensiva
10:44che però come ci ricordava
10:46Amedeo e come ci ha ricordato
10:48anche il Vicecomandante
10:50Rav non sta effettivamente
10:52avendo i suoi frutti
10:54o almeno i frutti sperati
10:56penso dall'alto comando
10:58ucraino e probabilmente
11:00anche dal mondo occidentale
11:02adesso i russi
11:04almeno queste sono le notizie
11:06che arrivano qui
11:08sono in una fase un po' più attendista
11:10si stanno difendendo
11:12chissà un domani per lanciare
11:14la contro-controoffensiva
11:16e lì ci si aspettano
11:18dei combattimenti
11:20atroci
11:22in cui entrambi gli eserciti
11:24potrebbero avere delle perdite
11:26importanti
11:28e non scordiamoci mai che stiamo parlando
11:30di vite umane
11:32che siano russi o ucraini
11:34poco conta
11:36perché stiamo parlando di una guerra
11:38spesso definita come una guerra
11:40vecchio stile, vecchio stampo
11:42proprio in relazione
11:44alla quantità ingente
11:46di caduti sul campo
11:48il mio ruolo è quello di far finire
11:50questa guerra il prima possibile
11:52e di prestare attenzione anche
11:54alle gravissime perdite
11:56che si riscontrano su entrambi i fronti
12:00tra poco ci collegheremo anche con Mosca
12:02per chiedere anche il punto di vista
12:04del professor Ligorio
12:06tra l'altro spesso è stato chiamato in causa
12:08anche da media più autorevoli
12:10del nostro per avere la sua
12:12lettura di quello che sta accadendo
12:14in questo drammatico conflitto ucraino
12:16prima però io ho un po' di pubblicità da dare
12:18e poi con i nostri ospiti
12:20in questa puntata speciale
12:22di Estra cercheremo di provare a
12:24raccontare direttamente da uno dei fronti
12:26come procede
12:28questo conflitto che ormai
12:30si avvicina verso
12:32l'anno e mezzo dall'inizio
12:34ufficiale dei combattimenti, tra poco
12:38bentornati a Estra
12:40in questa puntata stiamo
12:42cercando di raccontare a che punto
12:44è arrivata la guerra in
12:46Ucraina, lo facciamo collegandoci
12:48con chi è al fronte
12:50lato russo di questa
12:52guerra, lo vedete
12:54in alto a destra
12:56nella scomposizione grafica del nostro
12:58teleschermo c'è il
13:00collega Medeo Avondè che come
13:02freelance viaggia al seguito
13:04delle forze speciali
13:06Lupo che è un
13:08corpo speciale dell'esercito regolare
13:10russo, al suo fianco c'è il vicecomandante
13:12di brigata RAV
13:14che ci ha raccontato anche a che
13:16punto del conflitto sul piano
13:18strettamente militare siamo arrivati
13:20e poi con Andrea Candelarese
13:22abbiamo cercato di
13:24contestualizzare la
13:26testimonianza che arriva dal fronte
13:28alla luce anche di quello che qui da noi
13:30viene raccontato e su
13:32quello che potrebbe succedere. Adesso
13:34mi interessava il punto di vista del professor
13:36Ligorio che dicevamo è docente
13:38di relazioni internazionali all'università
13:40presidenziale russa di Mosca
13:42per capire intanto che
13:44informazione arriva lì a Mosca
13:46di questo
13:48conflitto che ora diciamo la verità
13:50ha soltanto in minima parte
13:52credo
13:54colpito, interessato
13:56l'opinione pubblica quantomeno i civili
13:58credo è fatta forse per la vicenda
14:00della brigata Wagner ma non so
14:02a che livello di consapevolezza ci sia lì
14:04dello Stato in cui
14:06versa il conflitto
14:08Buonasera
14:12le notizie che arrivano sono
14:14sempre
14:16ovviamente
14:18unidirezionali su tutte le operazioni
14:22e quant'altro però bisogna anche
14:24comprendere che c'è
14:26una linea di informazione
14:28anche
14:30parallela e diversificata
14:32attraverso altri canali
14:34non soltanto quelli televisivi
14:36canali che
14:38la cittadinanza tutta
14:40e l'opinione pubblica
14:42è abituata ad usare
14:44soprattutto in questi ultimi anni
14:46quindi diciamo che
14:48le notizie arrivano, arrivano
14:50notizie contrastanti
14:52da entrambi i fronti
14:54e quindi
14:56obiettivamente
14:58soprattutto per chi si occupa di analisi
15:00come noi
15:02riesce a capitare un po'
15:04il fulcro
15:06e il pivot
15:08dell'attuale situazione sul campo
15:10Ecco
15:12voi che lettura allora potete dare
15:14dal vostro punto di vista
15:16la Russia, intanto
15:18si sente un paese in qualche modo
15:20in guerra, che percezione
15:22avete voi dello Stato
15:24di avanzamento del conflitto?
15:28Sicuramente
15:30che ci sia un conflitto
15:32che pubblicamente
15:34viene ancora
15:36definito operazione speciale
15:38militare
15:40cioè
15:42più si avanza
15:44con
15:46il proseguo
15:48del conflitto, più c'è
15:50un ampliamento
15:52del conflitto
15:54anche
15:56dei cosiddetti nemici
15:58che attaccano, prima il nemico
16:00principale, il nemico
16:02unico era
16:04Kiev, adesso
16:06la narrativa in questo senso
16:08sta drammaticamente
16:10cambiando con
16:12Kiev con allargamento
16:14del conflitto
16:16agli attori della
16:18Nato, quindi si percepisce
16:20c'è anche un cambio
16:22di narrativa in questo senso
16:24a livello pubblico
16:26e di mass media
16:28quello che percepiamo noi
16:30è quello che
16:32da analisti è quello che percepiscono tutti
16:34e quindi non ci si può
16:36nascondere dietro
16:38un dito, infatti
16:40nella scorsa settimana naturalmente hanno un po'
16:42cambiato il focus
16:44dell'analisi
16:46però quelli sono una parte
16:48noi avevamo già
16:50evidenziato queste
16:52problematiche da
16:54qualche metro, quindi
16:56bisogna un po' differenziare
16:58quello che succede al fronte con quello che succede
17:00anche a livello di
17:02transizione
17:04all'interno
17:06della leadership politico istituzionale
17:08russa.
17:10Questo aspetto lo vorrei indagare
17:12sia con Amedeo Avondè
17:14che magari subito anche con il
17:16vicecomandante Rav
17:18quindi chiedo aiuto
17:20alla nostra interprete per
17:22fare la domanda al nostro ospite
17:24vorrei capire
17:26che grado di consapevolezza
17:28che cosa sapete voi di quello che è successo
17:30ormai quasi due settimane fa
17:32con questa che è stata raccontata
17:34come una sorta di marcia su Mosca
17:36da parte della brigata
17:38Wagner e
17:40se davvero questa azione
17:42possa in qualche modo
17:44aver messo a repentaglio anche la leadership
17:46stessa di
17:48Putin al di là del fatto che
17:50il Cremlino poi ha offerto
17:52ai militari che fanno parte
17:54di questo corpo speciale
17:56almeno questo è quello che viene raccontato qui
17:58di poter entrare a far parte delle fila
18:00dell'esercito regolare russo
18:02Marta
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24:26Siamo in una situazione di attesa, non sto ovviamente a dirvi tutti i nostri piani,
24:36quello che abbiamo in mente, ma vi posso dire che abbiamo un sistema di difesa molto effettivo,
24:45sta funzionando, appunto dal 4 giugno abbiamo distrutto 2500 veicoli militari, carri armati,
24:58altri veicoli, pick up eccetera, quindi questo sistema sta funzionando e noi seguiamo una
25:08tattica ben precisa e tra di noi ci diciamo che prima bisogna far stancare le forze umane del
25:20nemico e la terra verrà da sola, quindi adesso noi stiamo portando alla stanchezza massima del
25:31nemico, delle risorse umane del nemico, però purtroppo lo dico con grandi spiacere perché
25:38come ho già detto loro fanno parte del nostro popolo. Grazie, grazie per questa traduzione e
25:48anche per questa precisazione Marta Marzi. Tornerei ad Onesk, tornerei però questa volta
25:54a Medeo Abbondè perché devo dire che quando tu hai scelto di partire, tu sei, precisiamolo,
26:02un giornalista freelance, quindi diciamo così, sei un libro professionista dell'informazione che
26:08quando parte per situazioni pericolose come queste è in una posizione meno privilegiata
26:13dei grandi inviati che hanno contratti, hanno tutta una serie di tutele importanti, questo
26:19l'ho preciso perché credo che sia importante anche dare un valore al sacrificio di un giovane
26:25cronista che ha scelto di partire per questo fronte. Ti posso chiedere perché hai scelto
26:30proprio il fronte russo però? Per un fatto molto semplice perché tutti i giornalisti italiani,
26:37tutti quanti, sono tutti impegnati dal, quasi tutti, a parte il collega Luca Steinmann,
26:42sono tutti impegnati nel fronte ucraino, quindi c'è una sola versione, una sola faccia alla
26:46medaglia, quindi io ritenevo importante dare una cartina di tornasole anche di quella che erano
26:52le posizioni, l'ideologia, le motivazioni dei soldati russi, perché la narrazione, diciamo,
26:59occidentale, mainstream, è quella che siano un'orda di zombie terroristi comandati da un pazzo che
27:07della mattina, il 24 febbraio, si è alzato, non trovando niente di meglio da fare, ha deciso di
27:11invadere l'Ucraina. In realtà, tutta questa situazione è ben più complessa e queste persone
27:17che rischiano la vita per un'idea, per delle motivazioni, meritano che, diciamo, le loro
27:21convinzioni vengano raccontate. Grazie. Ok, abbiamo pochi secondi, poi devo dare la pubblicità,
27:30ma finisci il tuo ragionamento, scusami. Oltre a ciò, le mie convinzioni personali non ne faccio
27:36mistero, perché penso che, ovviamente, un giornalista deve raccontare in maniera settica,
27:40però non esiste, diciamo, la setticità totale, ognuno ha le proprie ideologie, i propri pensieri.
27:44Per quanto riguarda, io mi definisco una persona, diciamo, di valori più conservatori e mi trovo
27:50sicuramente meglio, diciamo, con l'ideologia predominante all'interno della federazione
27:55russa rispetto all'ideologia più libera, americana, che, diciamo, non mi rappresenta in tutto.
28:01Vabbè, hai fatto bene a fare anche questa precisazione, così sgombriamo il campo da
28:06possibili accuse di conflitti di interesse o conflitti ideologici, diciamo così. Allora,
28:11abbiamo ancora una dozzina di minuti, rientro dalla pubblicità e con tutti i nostri ospiti
28:16vorrei provare a capire da qui in avanti che cosa potrebbe accadere e, soprattutto,
28:22se l'opzione di una trattativa, diciamo così, di pace è, in qualche modo, un'opzione che da
28:30qualche parte, seppure minoritaria, c'è oppure da nessuna parte si ha l'intenzione di provare
28:36a far cessare le armi nell'interesse, intanto, delle vittime e, in modo particolare, dei civili,
28:42oltre che dei militari, che ogni giorno vivono in una dimensione di guerra questo
28:47drammatico conflitto. Torniamo tra poco. Bentornati a destra per questa puntata in
28:55cui stiamo cercando di fare il punto sulla guerra in Ucraina. Ci sono tre paesi collegati,
29:02l'Italia, noi da Roma, in collegamento con Mosca, in collegamento con Donetsk in Ucraina,
29:08per provare a raccontare almeno alcune delle facce di un conflitto che procede di mese in
29:15mese con, purtroppo, va detto anche sempre meno attenzione da parte dei mezzi di comunicazione,
29:20ma prima della pubblicità io dicevo, anzi, denuncio anch'io il mio conflitto di interessi,
29:26io sono pacifista, lo sono sempre stato, sono contro tutte le forme di violenza e quindi il
29:33fatto che oggi dica basta con la guerra gradirei che non mi venisse appiccicata un'etichetta di
29:40faziosità, di partigianeria per l'una o per l'altra fazione. Io credo che sia nell'interesse
29:46della collettività che la diplomazia prenda sopravvento, ma questo è un parere strettamente
29:51personale. Andrea Candelaresi, a te il compito di fare il punto della situazione da questo punto
29:57di vista. Io continuo a notare un silenzio assordante sui valori della pace, sull'ipotesi
30:05che si cerchi di fare davvero una trattativa diplomatica, a eccezione dell'iniziativa portata
30:11avanti dal Vaticano ancora in questi ultimi giorni. Mi sono perso io qualcosa o effettivamente
30:16è un'opzione che sembra interessare poco a chi dovrebbe sedersi attorno al tavolo? No,
30:22è un silenzio assordante, l'hai definito nella maniera corretta. L'unica personalità politica
30:29che sta provando in qualche maniera a mediare tra le due parti, di fatto incontrandole entrambi,
30:35è il soggetto politico Vaticano, con il Cardinale Zuppi che è volato prima in Ucraina, poi è andato
30:43a Mosca, ha cercato forse di sentire anche quelle che sono state le richieste da parte di entrambi i
30:51fronti. Per quanto riguarda il nostro mondo, quello occidentale, mi sembra chiaro che in realtà si
30:58ha scaduti in una tifoseria, una tifoseria che poi effettivamente non può tradursi in diplomazia,
31:05perché la diplomazia, deontologicamente parlando, è totalmente differente dalla tifoseria. Bisogna in
31:12qualche maniera cercare, non dico dei compromessi, ma quantomeno cercare di ascoltare l'altra parte.
31:19Questo effettivamente non sta succedendo neanche da parte russa, c'è da dirlo, ma la parte russa è
31:26ovviamente coinvolta in una guerra. Tacciono però le armi, tra molte virgolette, della diplomazia,
31:31anche dal fronte, sempre immaginario, asiatico. Lì c'è un colosso, c'è il colosso cinese che a
31:40più riprese si è voltato dall'altra parte, ma sta agendo in tantissimi altri contesti geopolitici
31:48fondamentali da non scordare mai, che possono essere ovviamente influenti anche nel conflitto
31:54russo-ucraino. Parlo del Medio Oriente, c'è stato un incontro pochissimo tempo fa mediato
32:01da Xi Jinping tra gli alti vertici dell'Arabia Saudita e quelli iraniani, che hanno fatto
32:06cessare le armi in maniera temporanea, per ora in Yemen, quindi quando si muove il dragone si
32:15riesce a far finire dei conflitti più che annosi, quasi decennali, come quello iemenita. E allora
32:22c'è da chiedersi, da una parte sì, dove è l'Occidente, dall'altra dove è il dragone,
32:27l'altro colosso della diplomazia mondiale. Ovviamente, a mio stretto avviso, il Vaticano
32:35attualmente non può bastare, può certamente fare da apripista, ma le altre potenze globali devono
32:42in qualche maniera affiancarsi ad una diplomazia globale, ma devono farlo ascoltando, non imponendo
32:49una pace senza compromessi, perché la pace senza compromessi è ormai un retaggio antico,
32:57un retaggio della Seconda Guerra Mondiale, non può essere applicato ai tempi odierni.
33:01Professor Ligorio, non so se lei condivide l'analisi che faceva il buon Candelaresi,
33:07se sì le chiedo, ma davvero come mai, sembra quasi che non interessa a nessuno cercare di
33:14far fine a questo conflitto? E poi, domanda nella domanda, ci dia il punto di vista di chi
33:19vive a Mosca, questa è un'opzione che potrebbe in qualche modo interessare al Cremlino?
33:24Allora, intanto sento le cose che il buon Andrea su questi temi spiega e apre anche
33:39diverse chiavi di lettura, l'unica cosa che non condivido pienamente è il paragone tra
33:46l'utilizzo della diplomazia cinese in Arabia Saudita, Iran e Yemen e la possibilità di
33:55utilizzare una chiave diplomatica in questo conflitto, perché tecnicamente sono due conflitti
34:01di diversi interessi, questo conflitto, la Cina ha l'interesse a non far completamente distruggere
34:10la Russia, ma ha anche l'interesse a vedere fino a dove si spinge gli Stati Uniti e fino a dove si
34:18spinge il blocco NATO, anche perché, come ben saprete, qualcuno sta tentando di aprire l'ipotesi
34:28di allargare il blocco dell'Asia Pacifico e quindi lì sarebbe molto interessante comprendere
34:36la reazione cinese in questo. L'opzione pace, pubblicamente nessuno ha l'interesse a parlare
34:43della pace, ma tutti gli attori principali hanno questo interesse, lo vedo un po' meno
34:48nell'Unione Europea che ancora è mio per comprendere come intavolare un processo di
34:55pace, però gli Stati Uniti hanno fretta a concludere questa partita perché ci sono elezioni a stretto
35:01giro e non si può arrivare a un nuovo appuntamento elettorale con la grande ombra, nonostante i
35:11problemi giudiziari di Trump, con una grande ombra proprio di Trump dietro le spalle e soprattutto
35:20c'è il grande interesse di entrambi i fronti, di entrambi i contendenti sul campo, nessuno
35:26aprirà mai apertamente a questa ipotesi, nonostante la Russia, soprattutto in queste ultime due
35:33settimane, ha fatto comprendere che a determinate condizioni il tavolo di trattative potrebbe essere
35:40riaperto, ricorderete anche in una famosa conferenza stampa con i leader africani volati a Mosca dopo
35:49che a Kiev con un pacchetto di opzioni per la pace dove il Presidente Vladimir Putin aveva mostrato
35:59una bozza firmata di pace, le trattative di Istanbul, obiettivamente dal loro punto di vista
36:08Kiev e soprattutto la leadership ucraina non può mostrare una debolezza in questo senso perché
36:17altrimenti andrebbe a perdere la compattezza a livello sociale, mostrarsi deboli all'interno
36:23del proprio paese e soprattutto anche a livello di alleati, aprire ad una pace aprirebbe anche
36:30una breccia su sostegno interno e sostegno da parte di alcuni alleati, però a livello
36:39analitico una traccia su una pace da qui, diciamo così, almeno chiamiamola così, un armistizio
36:52solido, più che definirlo pace, da qui a sei mesi è molto plausibile, è molto evidente e soprattutto
37:02per tutte le vittime civili, primis e anche militari, perché parliamo dell'aspetto umano
37:10anche in questo senso, è l'ipotesi che tutti si auspicano. Grazie professore, volevo chiedere
37:18al vicecomandante Rav collegato da Donetsk, so che è una domanda che può sembrare anche ingenua
37:23Marta, ma Marta Amarsi è la nostra interprete, vorrei capire se l'opzione pace in qualche modo
37:30è anche circola in chi poi in questo momento sta svolgendo questa missione militare speciale
37:39in Ucraina, se è un'opzione che reputano possibile dal loro punto di vista o addirittura auspicabile?
38:00E' incredibile, noi offriamo la pazienza dall'inizio, dall'inizio la Russia ha sottoposto tutti i
38:20accordi, ha fatto tutto il possibile per che ci sia pazienza, è incredibile che voi mi chiediate
38:25questa domanda. Poi i vostri presidenti, i primieri ministri dicono che noi russi vi abbiamo
38:32sbagliato, che noi abbiamo sottoposto specialmente gli accordi pazienti con voi e che abbiamo
38:37tenuto il tempo per dare all'Ucraina ancora più armi, per allenare i loro soldati, per farli
38:42uccidere di più, e ora vi chiedete, mi chiedete, siete pronti per la pazienza? Siamo sempre
38:46pronti per la pazienza, siamo sempre pronti per la pazienza, anche ora possiamo stoppare
38:50la guerra da domani. Ma chi garantirà questa pazienza da parte vostra? Anche i documenti
38:57che vi iscrivete non li seguite. Mi scusate per essere così veloce, ma è impossibile
39:03tollerare. Grazie a voi per farmi dire qualcosa e non mi interrompere, perché solitamente
39:09quando parlo la verità molti mi interrompono e non mi fanno dire qualcosa. Ancora una volta,
39:14vediamo che voi siete una delle media più oneste che c'è in Europa e nell'estero.
39:20Ancora una volta, siamo pronti per la pazienza.
39:23Emet, la verità, lo vedete?
39:26Quello che sto dicendo è vero.
39:28Quindi, siamo pronti per la pazienza, per favore, fate un passo da parte vostra.
39:33Vediamo solo che voi ancora vogliate dare all'Ucraina ancora più rocchette a lungo termine,
39:38ancora più armi, ancora più tank, e così via.
39:45È incredibile la domanda che mi avete fatto. Mi meraviglia, perché la Russia è sempre
39:51stata pronta a fare pace e sin dall'inizio ha firmato tutti gli accordi possibili.
39:59E poi i vostri presidenti, i vostri premier, vengono a dirci che noi abbiamo fatto a post,
40:07che vi abbiamo ingannato firmando tutti questi accordi e avendovi pur dato il tempo per preparare
40:17ancora meglio l'Ucraina alla guerra, noi siamo sempre pronti a fare pace.
40:24Possiamo firmare questo accordo anche oggi.
40:28Il problema è che l'Occidente sta preparando l'Ucraina, sta ancora fornendo di nuove munizioni,
40:36nuovi veicoli militari.
40:39Scusate per questo tono un po' arrabbiato, però ringrazio voi per avermi dato la possibilità di esprimermi.
40:50Evidentemente siete un media veramente onesto rispetto a molti altri media che non mi avrebbero dato neanche la parola.
41:03Allora io ringrazio tutti, chiudo con Amedeo Avondè.
41:08Una precisazione, chi vi parla sicuramente è un umile cronista, ma credo che raccontare i fatti
41:16significhi cercare di raccontarli da tutti i punti di vista.
41:20Quindi non stiamo facendo nulla di eccezionale, forse sono gli altri che non lo fanno,
41:24ma noi hanno insegnato che il giornalista cerca di scandaliare la realtà da tutti i punti di vista.
41:30Per cui da chi come Amedeo Avondè ha scelto di imbarcarsi proprio al seguito dell'esercito russo lì in Ucraina,
41:39vorrei chiedere anche in chiusura il tuo punto di vista.
41:43Ah ok, state facendo un patto di alleanza.
41:49Aiutaci a capire la tua esperienza lì in un minuto perché poi dobbiamo fermarci, Mario.
41:56Allora, innanzitutto devo dire che per fortuna i compagni della brigata,
42:01delle forze speciali, gli istruttori, gli altri ufficiali, il comandante, come vedete,
42:06c'è molto affiatamento tra di noi.
42:08Il clima all'interno delle forze russe è positivo, la motivazione è pura,
42:14anche perché diciamo che in Russia i valori per fortuna sono diversi,
42:19il valore dell'amicizia e della solidarietà, ci si cerca di aiutare l'uno con l'altro.
42:22Non è come Full Metal Jacket che ci si urla contro,
42:25anche il servizio militare ha dei valori diversi.
42:28Quindi lui è non solo il mio vicecomandante, ma è anche diventato un mio grande amico.
42:33Questo ovviamente influenza il mio giudizio,
42:36ma è giusto per darmi un quadro completo di come si vive qui.
42:39È importante sapere che nel proprio team ci siano degli amici della squadra,
42:46io per esempio non potrei fare nulla di quello che ho fatto con l'Italia Unita senza Marta
42:49che mi ha continuatamente tradotto le cose e mi ha dato una certa notorietà ai russi
42:52grazie proprio alla traduzione dei miei discorsi e tutto quanto.
42:55Anche oggi qui lei è fondamentale.
42:57Quindi è importante considerare che i soldati russi sono tra di loro molto affiatati,
43:05c'è molta motivazione.
43:06L'unica cosa che ci separa dalla pace è il fatto che purtroppo l'Occidente,
43:10come abbiamo visto con Minsk-1 e Minsk-2, ha tradito le promesse,
43:14appunto mentre noi vorremmo lavorare per la demilitarizzazione dell'Ucraina,
43:19loro hanno continuato a inviare armi ad addestrare l'Ucraina, ma non solo.
43:24Io ho scritto degli articoli.
43:26Fin dal 1992 i generali ucraini vengono inviati negli Stati Uniti a studiare,
43:31quindi un progetto lungo, che anche negli stessi documenti americani
43:35parlano di distruggere il risorgere dell'impero del male,
43:38che era l'Unione Sovietica e quindi la Russia.
43:40Quindi purtroppo i nodi sono venuti dal pettine l'anno scorso,
43:44però ovviamente tutti i miei compagni non sono assassini,
43:49hanno un dispiacere nell'andare al fronte, nel rischiare la propria vita,
43:54perché tutti hanno una moglie, dei figli, delle fidanzate che li aspettano a casa,
43:59che non vorrebbero vivere in ansia, come anche dall'alto ucraino, senz'altro.
44:04Bisogna sfatare il mito che tutti i soldati russi siano una sorta di mostri inumani.
44:10Tutti quanti, anche lo stesso Rav, ma anche come ero il discusto per questa guerra,
44:15hanno umanità nei confronti del nemico, ma purtroppo è qualcosa che per molti
44:20viene vista come una guerra esistenziale della Russia
44:23che nei confronti dell'aggressione dell'Occidente
44:26continua a disfarsi di ogni accordo.
44:29Basta pensare anche alle riserve della manca centrale russa
44:32che contro ogni aspetto del diritto internazionale sono state confiscate.
44:36Quindi se non c'è il diritto, se l'unico diritto che esiste è la logica del più forte,
44:42allora, come diceva Pietro il Grande,
44:44gli unici amici dei russi affidati possono essere la sua flotta e il suo esercito.
44:48E questa purtroppo è l'opinione che portiamo.
44:51Io devo ringraziare tutti i nostri ospiti perché sarebbe bello poter andare avanti,
44:57ma il tempo a disposizione è terminato
44:59e più dell'etica, più delle minacce della guerra, della libertà di stampa,
45:04la nostra emittente può la direzione artistica
45:07che ci dice che dobbiamo assolutamente cedere la linea al resto della programmazione.
45:11Però speriamo di aver contribuito a dare ai nostri ascoltatori
45:15un piccolissimo, parziale, spaccato di come si possa raccontare questa guerra
45:21anche da un'altra prospettiva.
45:23Poi ognuno chiaramente avrà le sue idee, farà le sue valutazioni,
45:26però per comprendere la complessità della realtà
45:29non si può guardare soltanto in alcuni ambiti,
45:31bisogna cercare di raccontare da tutti i punti di vista.
45:34Io ringrazio Amedeo Avondè, collegato da Donesk, insieme al vicecomandante Rav.
45:40Grazie, grazie per il lavoro preziosissimo a Marta Marzi
45:44che ha fatto da interprete in questa lunga puntata di Estra.
45:48Buon lavoro anche a lei Marzia.
45:50Professor Ligorio, grazie per essere stato con noi.
45:54Magari torneremo a disturbarla come per tanto tempo ha fatto il collega Andrea Candelaresi
45:59che ringrazio perché anche oggi ci ha permesso di puntualizzare com'è la situazione.
46:04Termina qui questa puntata speciale di Estra.
46:07L'ultimo ringraziamento davvero a voi che ci avete seguito fino a quest'ora.
46:11Adesso ci sono gli altri programmi della rete.
46:14Estra torna domani a partire dalle 21.
46:16Se invece volete noi ci possiamo vedere anche di buon'ora alle 7
46:20per un nuovo appuntamento con Prima Mattina domani
46:23per raccontare le prime pagine dei giornali e i temi in primo piano.
46:27Buon prossimamento a tutti. Arrivederci.

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