GUARDACI IN TV SUL DIGITALE TERRESTRE:
Radio Roma News LCN Regione Lazio canale 14 DTT
Radio Roma LCN Regione Lazio canale 15 DTT
ASCOLTACI IN RADIO SU FM | DAB:
Roma 104.0 FM
Latina 87.8 FM
Rieti 91.8 FM
Frosinone 90.8 FM
Frosinone 98.8 FM
SEGUICI SU SITO WEB E SOCIAL NETWORK:
Sito web: https://www.radioroma.it/
WhatsApp: +39 3202393833
YouTube: / @radioromatv
Facebook: / radioromait
Instagram: / radioroma
Twitter: / radioromait
LinkedIn: / radioroma
TikTok / radioromatv
SCARICA L’APP:
iPhone, iPad, Apple Car Play ed Apple Tv sull’Apple Store
Smartphone, Android Auto ed Android Tv su Google Play Store e Huawei su AppGallery
TIMvision, Amazon Fire SticK e WebOS Tv per Samsung LG.
ASSISTENTE VOCALE:
Pronuncia “APRI o AVVIA o METTI o RIPRODUCI Radio Roma” su Amazon Alexa e Apple Siri, oppure “PARLA con Radio Roma” su Google Assistant.
Radio Roma News LCN Regione Lazio canale 14 DTT
Radio Roma LCN Regione Lazio canale 15 DTT
ASCOLTACI IN RADIO SU FM | DAB:
Roma 104.0 FM
Latina 87.8 FM
Rieti 91.8 FM
Frosinone 90.8 FM
Frosinone 98.8 FM
SEGUICI SU SITO WEB E SOCIAL NETWORK:
Sito web: https://www.radioroma.it/
WhatsApp: +39 3202393833
YouTube: / @radioromatv
Facebook: / radioromait
Instagram: / radioroma
Twitter: / radioromait
LinkedIn: / radioroma
TikTok / radioromatv
SCARICA L’APP:
iPhone, iPad, Apple Car Play ed Apple Tv sull’Apple Store
Smartphone, Android Auto ed Android Tv su Google Play Store e Huawei su AppGallery
TIMvision, Amazon Fire SticK e WebOS Tv per Samsung LG.
ASSISTENTE VOCALE:
Pronuncia “APRI o AVVIA o METTI o RIPRODUCI Radio Roma” su Amazon Alexa e Apple Siri, oppure “PARLA con Radio Roma” su Google Assistant.
Category
📺
TVTrascrizione
00:00:00urbis
00:00:03storie e volti della città eterna
00:00:06con massimiliano cacciotti
00:00:18se c'è stata della sincerità in quello che ho detto
00:00:23è stata una sincerità per così dire indiretta
00:00:27ma in realtà non ho detto le cose che avrei voluto e avrei dovuto dire e nessuno di noi
00:00:31riesce mai a dirle in realtà, le cose vere e sincere si riescono a dire raramente
00:00:36forse per caso
00:00:38nei momenti di ispirazione poetica forse
00:00:51se c'è stata della sincerità in quello che ho detto
00:00:55è stata una sincerità per così dire indiretta
00:00:59ma in realtà non ho detto le cose che avrei voluto e avrei dovuto dire e nessuno di noi
00:01:03riesce mai a dirle in realtà, le cose vere e sincere si riescono a dire raramente
00:01:08forse per caso, nei momenti di ispirazione poetica forse
00:01:26in questo senso di decursione
00:01:36ho usato l'espressione della poesia provenziale
00:01:40joy, nel provenziale di quel tempo, aveva un significato particolare
00:01:44di raptus poetico di esaltazione, di ebrezza poetica
00:01:47ho scritto praticamente Up Joy, al di fuori di tutte le mie determinazioni
00:01:52le mie spiegazioni e le mie definizioni culturalistiche
00:01:55Il segno che ha dominato tutta la mia produzione è questa specie di nostalgia della vita,
00:01:59questo senso di esclusione che però non toglie amore per la vita, ma lo accresce.
00:02:05Benvenuti, benvenuti su Urbis, storie e volti della città eterna, la storia e il volto
00:02:18di oggi è quello di Pier Paolo Pasolini, 49 anni fa, il 2 di novembre del 1975 Pasolini
00:02:27moriva tragicamente all'idroscalo di Ostia, il rapporto stretto, furtissimo, fra Pier
00:02:35Paolo Pasolini e Roma, un rapporto ricambiato, soprattutto in questi ultimi anni in cui Roma
00:02:41sta dedicando alla poeta di nascita, friulana, ma romano d'adozione, una serie di libri,
00:02:50di iniziative e di murales che sono in giro per la città, un rapporto strettissimo fra
00:02:59Roma e Pasolini, un rapporto che nasce con alcune poesie, alcuni testi scritti dall'autore
00:03:09pensiamo per esempio a Ragazzi di vita e che poi si esprime anche nel cinema con il primo
00:03:16film di Pier Paolo Pasolini che è girato proprio a Roma e nel quartiere Pigneto, quel
00:03:22film si chiama Accattone.
00:03:38Scusate invece di andare a giocacarti, mi pare di tutti usciti dall'obbitorio, ecco
00:03:43chi lo sa, ascolti, vieni un po' qua, dì un po' te a sti buffoni il fatto del poro
00:03:48Barberone, eri presente l'altro ieri quando il Barberone ha voluto fare qua la scommessa
00:03:52con il tedesco Peppe Folle, si, ha detto che lui si sarebbe mangiato un chilo di patate
00:03:58e una sporta di caghi e che dopo un quarto d'ora si faceva il bagno e non gli faceva
00:04:02niente, si beh, però Peppe Folle gli ha detto che lui si doveva attraversare tutto il fiume,
00:04:08andare e tornare e non solo entrare dentro e uscire fuori, si, ah, non è morto per indigestione
00:04:15quello, è morto per la stanchezza, ma quando l'ha attraversato mai il fiume quello?
00:04:20Ma falla finita ignorante, non lo sai che quando uno ha mangiato il bagno non si può
00:04:25fare, muore, non lo sai che la reazione dal caldo al freddo ferma tutto l'apparato digerente,
00:04:31ferma la reazione del sangue e buona notte ai suonatori.
00:04:34Stannotte ho perso tutti i sordi, però c'ho sempre l'anello da scommette, scommetti,
00:04:39si, c'hai il coraggio, c'hai tutta la lingua, c'hai.
00:04:41Ah, ma allora sei proprio vignolo, si, scommetto, ti voglio far morire pure a te, va, va,
00:04:48e tanto che c'è stafà su sto monno, ti, ah, una cosa fatto risate, va.
00:04:52Va, va, tanto al Camposanto c'è posto per tutti.
00:04:55Ah, Sabino, vedi che coraggio che c'ha tuo fratello, se eravamo tutti così in Italia
00:04:59avremmo vinto la guerra.
00:05:01E ricordati, oltre alla scommessa d'anello, dopo se gliela faccio non si può correre
00:05:05mai.
00:05:06Ma risparmia questo piatto che ti servirà.
00:05:07No, voglio pure te.
00:05:08Hai visto mai tuo fratello se face il serato universale?
00:05:11Ma io devo andare a lavorare.
00:05:13A lavorare?
00:05:14Avvestemiato!
00:05:17Il nostro viaggio nella Roma di Pasolini arriverà fino all'Idroscalo, arriverà anche
00:05:24con delle rivelazioni piuttosto sorprendenti sulla morte tragica di Pierpaolo Pasolini,
00:05:32ma comincia dal Pigneto.
00:05:35Davia Fanfulla Dalodi, che forse qualcuno ha riconosciuto nelle immagini del film a
00:05:41cattone, era la scenografia di alcune scene importanti, come quella che abbiamo appena
00:05:49visto di quel film, una scenografia dove i protagonisti si radunavano in un bar e quel
00:05:58bar è il famoso Bar Necci, anche se in realtà è ora ce lo dirà proprio colui che gestisce
00:06:05il Bar Necci e che è anche autore di un importante libro, Pasolini e Pigneto, ovvero Massimo
00:06:12Innocenti, il primo ospite di oggi a cui do il benvenuto.
00:06:17Ma Massimo, quel Bar Necci che abbiamo visto appena adesso nel film in Via Fanfulla Dalodi
00:06:23non è in realtà il vero Bar Necci, quello che ancora oggi è in attività?
00:06:31No, in realtà no, Pasolini era un frequentatore del Bar Necci, lui e i suoi amici, decide di
00:06:46ambientare a cattone in Via Fanfulla Dalodi, ci sono più momenti, e decide di creare anche
00:06:53un bar di finzione proprio in Via Fanfulla Dalodi, a circa 50 metri dal Bar Necci, quindi
00:07:00quel bar dove si vedono i ragazzi di vita che salutano e prendono in giro chi passa,
00:07:06non è Necci, ma appunto era una serranda davanti alla quale Pasolini mise gli arredi
00:07:15che vedete del Bar Necci, quindi lui si le fece prestare, quelle sedie, quei tavolini
00:07:20e quei cartelli con scritto Spuma eccetera, erano del Bar Necci. Io ho provato a scrivere
00:07:32un articolo, a ricostruire i motivi per cui Pasolini scelse di creare un bar invece di
00:07:41usare uno che già c'era. Quali sono questi motivi, almeno quelli presunti che dalle
00:07:48tue ricerche sono i più probabili? Il Bar Necci all'epoca era già col suo giardino,
00:08:03dalle foto che vediamo, già possiamo desumere che aveva un'estetica che ambiva a, possiamo
00:08:15chiamarlo, forse lui l'avrebbe definito un sogno piccolo, il giardinetto, era un piccolo
00:08:27gioiello rispetto a una periferia che era, quella sì, si vede in queste immagini, lo
00:08:38sfondo del sottoproletariato romano, mentre il Bar Necci già aveva delle ambizioni estetiche,
00:08:51comunque piccolo borghese. Esteticamente troppo elegante per l'immagine che si voleva
00:08:58dare di accattone del suo ambiente? Il giardino privato e quindi anche la ripresa, come fa
00:09:07lui, della passeggiata sulla strada non sarebbe stata possibile, anche il fatto che la terrazza
00:09:13del Necci è sopraelevata rispetto al piano stradale, ma mi sono fatto l'idea che fosse
00:09:19proprio una scelta, possiamo dire, politica, e quindi come tutti i registi del neorealismo,
00:09:32anche lui a modo suo, se Pasolini non prende parte del neorealismo, però viene dopo, a
00:09:39modo suo anche difende, come tutti i registi. Pasolini poi ha stretto un rapporto con il
00:09:48Pigneto, con Via Fanfulla da Lodi, con quelle zone anche al di là di quello che è Accattone,
00:09:55un rapporto che come dicevo all'inizio è poi reciproco, perché adesso è Via Fanfulla
00:10:02da Lodi che ha stretto un rapporto con Pasolini, ci sono ben due murales molto belli tra l'altro,
00:10:08uno in Mauval, un altro che rappresenta una delle protagoniste di un suo film che impreziosiscono
00:10:16la via e che sono dedicate entrambi a Pasolini, come mai questo rapporto proprio con quel
00:10:22quartiere, con quella strada?
00:10:25Allora sì, effettivamente nel film Accattone non è l'unico scorcio, ce ne sono altri di
00:10:34Via Fanfulla da Lodi, per esempio c'è una scena nel finale in un'osteria che effettivamente
00:10:42era veramente un'osteria all'epoca che si chiamava L'Incannucciata, dove appunto il
00:10:46protagonista decide di andare a fare un colpo in centro, dove poi dopo troverà la morte
00:10:55appunto a Ponte Testaccio, quindi oltre ad avere questi punti, diciamo che successivamente
00:11:06fin dagli anni 90 c'è stata proprio una riscoperta del Pigneto come set del realismo in generale,
00:11:15ma in particolare di Pasolini e del film Accattone, quindi già dagli anni 90 hanno la Rai, così
00:11:28come gli artisti successivamente, il cinema, hanno scelto Via Fanfulla da Lodi, se non
00:11:37addirittura il Barnecci o i dintorni del Barnecci, per lasciare delle tracce, dei contributi
00:11:45legati alla figura di Pasolini, oltre ai due murales che è citato, ne sono nati nel frattempo
00:11:52appunto c'è il murales di Marco Rea, che è un omaggio a Maria Callas, in quanto amica
00:12:01di Pasolini e protagonista di un film importantissimo che fu Medea, e ogni tanto ne affiorano altri,
00:12:12sono innumerevoli questi omaggi a Pasolini, quindi è una storia in divenire questo legame
00:12:24tra il quartiere. E tra l'altro qualcuno di questi artisti lo incontreremo fra poco,
00:12:31continueremo a parlare ovviamente di Roma e Pasolini, il legame strettissimo fra l'autore,
00:12:41la diretta, il regista e la Città Eterna, ma lo faremo fra qualche istante, fra poco
00:12:47ritorneremo qui su Urbis.
00:12:58Mentre prima mi interessavo del sottoproletariato di Roma, immergendomi completamente in esso
00:13:03come un problema assolutamente particolare italiano, come una specie di sacraria del
00:13:07sottoproletariato, adesso so che se dovessi occuparmene ancora non potrei altro che occuparmene
00:13:11tenendo conto che il Terzo Mondo comincia alla periferia di Roma, cioè che il sottoproletariato
00:13:17cittadino e agricolo italiano appartiene al Terzo Mondo.
00:13:22Ben ritrovati su Urbis, storie e volti della Città Eterna, oggi in occasione del 49°
00:13:29anniversario della morte del poeta e regista d'origine friulana Pierpaolo Pasolini, stiamo
00:13:36parlando del rapporto forte fra Roma e Pasolini, un rapporto d'amore che ha legato il poeta
00:13:45alla nostra città e che in questi ultimi anni soprattutto viene anche ricambiato dalla nostra
00:13:51città che sta dedicando sempre più opere di vario genere, libri, incontri, rivisitazioni
00:14:00dei suoi film e molti murales dedicati a Pasolini, Pasolini che ha detto che il Terzo Mondo comincia
00:14:09alla periferia di Roma, stiamo parlando infatti dei quartieri che Pasolini ha attraversato
00:14:16e che a lui sono maggiormente legati, abbiamo cominciato dal Pigneto, un Pigneto che Pasolini
00:14:24ha raccontato nel film a Cattone, di cui andrei a vedere altre immagini sempre girate
00:14:31in quel quartiere.
00:14:54Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
00:15:25Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
00:15:32Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
00:15:53Abbiamo visto delle immagini quasi irriconoscibili per come si è trasformato in questi ultimi
00:15:58anni, in questi ultimi decenni il quartiere del Pigneto e le zone circostanti del quartiere
00:16:04del Pigneto, il rapporto con Pasolini, stiamo parlando con Massimo Innocenti, nostro ospite
00:16:11di oggi, nonché autore come abbiamo detto del libro Pasolini-Pigneto.
00:16:17Massimo tu ci stavi dicendo che in questi ultimi anni, dagli anni 90 diciamo, è nato
00:16:25o meglio è rinato un forte legame d'amore fra il quartiere del Pigneto e i quartieri
00:16:32Limitrofi e Pierpaolo Pasolini e ci stavi raccontando di come si hanno nati moltissimi
00:16:38murales, oltre a quelli che abbiamo citato e intervisto in alcune immagini.
00:16:44Uno di quei murales è opera di un autore che posso definire un amico di Urbis, lo abbiamo
00:16:53avuto ospite qualche settimana fa, è ritornato qui con noi David Vecchiato, in arte Diabu,
00:17:00ciao, benvenuto.
00:17:02Tu hai dedicato un murale tra l'altro non soltanto a Pasolini, ma anche ai fratelli
00:17:09Citti.
00:17:11Sì, 2014, ex Cinema Impero, quindi siamo già a Torpignattara, quindi parliamo del
00:17:20quartiere Limitrofo, al Pigneto, dove Pasolini ha girato un sacco di scene, insomma anche
00:17:26di accattone, c'è via Formia che sbuca quasi davanti all'ex Cinema Impero e quello
00:17:33che ho fatto io è stato un po' utilizzare l'icona di Pasolini, forse già dieci anni
00:17:38fa, perché ha dieci anni quel murale e devo dire sta ridotto benissimo, perché è anche
00:17:43un po' coperto dalle pensiline, perché quelle erano le aree dove nell'ex Cinema
00:17:50Impero si mettevano le locandine dei film, il Cinema Impero era un luogo chiuso da fine
00:17:55anni 70, è un cinema gigantesco, quindi nel 2014 si è fatta questa operazione con i
00:18:02cittadini del quartiere Pasolini, insieme ai fratelli Citti, insieme a Anna Magnani,
00:18:06insieme a Mario Monicelli, io da artista ho deciso di utilizzarlo come icona, in qualche
00:18:13modo come piede di porco, come grimaldello, come trovare il modo per riaprire questo luogo
00:18:21che la popolazione, soprattutto il comitato di quartiere e tanti altri volevano aperto,
00:18:29perché è un luogo grande all'interno di un quartiere chiuso da più di 30 anni, quindi
00:18:34potete immaginare che era un disagio, quindi è stato un modo per fare in qualche maniera
00:18:40anche artivismo, comunicazione e l'immagine dei Pasolini mi sembrava perfetta, perché
00:18:46lì quegli artisti hanno girato i loro film, lì sono stati proiettati, perché poi quello
00:18:51è Tor Pignantara, set naturale di molti film di Pier Paolo Pasolini, ma poi dei fratelli
00:18:58Citti come attori, ma non solo, e anche c'è Monicelli che lì ha girato l'ultima scena
00:19:03di un borghese piccolo piccolo, e Anna Magnani che insomma anche su Mamma Roma e in altri
00:19:08film è stato suo set naturale, quei luoghi lì sono stati i suoi set naturali.
00:19:14Tu hai scelto, ti interrompo un attimo, poi raccontaci bene tutti quanti i dettagli, ma
00:19:23la cosa che a me ha colpito in particolar modo è il fatto che tu abbia scelto un particolare
00:19:29Pasolini, cioè l'immagine di Pasolini pittore, preso ovviamente da un suo film in cui lui
00:19:36interpreta la parte di Giotto, ma pochi sanno che Pasolini è stato un pittore sul serio,
00:19:42non soltanto poeta, regista, scrittore, è una sorta di Leonardo da Vinci, non c'è campo
00:19:51dello scimbio umano che non abbia attraversato.
00:19:55Ora sto vedendo i fotogrammi di Accattone mentre li mandate, ma dimmi se non sono quadri,
00:20:01insomma nel senso che gli studi di Pasolini sono studi, l'ho studiato con Longhi, quindi
00:20:09l'ho studiato con un critico che è uno scopritore, un riscopritore di Caravaggio, quindi è importantissimo.
00:20:16C'è la famosa scena finale di Mamma Roma che è presa da un quadro di Mantegna, cioè
00:20:22il pontormo nella scena della ricotta, insomma lui fa proprio delle citazioni esplicite.
00:20:29Sì, ma poi un intellettuale, cioè un artista dovrebbe essere un intellettuale, quindi è
00:20:34normale per me che Pasolini, come in un altro mondo se vuoi, in un'altra ottica e con altri
00:20:41riferimenti alla base, Warhol faceva tutto allo stesso tempo, non si preoccupava con
00:20:46tutte le altre ideali in testa, però un intellettuale poi l'artista lo è, quindi
00:20:52lui era pittore per me quanto regista o poeta.
00:20:56Ecco, e quanto è importante, adesso lo chiedo a l'uno e all'altro, che entrambi avete
00:21:03omaggiato Pasolini, quanto è importante sia per voi stessi l'insegnamento di Pasolini
00:21:09quanto per il vostro rapporto con la città, se in qualche modo non è stata anche una
00:21:14sorta di guida ideale di Cicerone, lo chiedo prima a Dievù e poi a Massimo Innocenti.
00:21:21Allora, posso dirti che le letture di Pasolini, cioè leggere Pasolini, guardare i suoi film
00:21:29e poi anche utilizzarlo se vuoi, come ti ho detto, proprio come icona, cioè quasi in
00:21:35maniera ironica, perché è un po' ridicolo che Pasolini sia un'icona estetica, però
00:21:40è così come si diventa normalmente nel mondo della comunicazione. Per me l'insegnamento
00:21:44è il pensiero radicale, cioè cercare di pensare qualcosa che non sia né da un lato
00:21:50né dall'altro del modo attuale di prendere qualsiasi argomento e trasformarlo in qualcosa
00:21:57da stadio, ma scavare sotto, cercare di comprendere oltre il tifo, di qualsiasi argomento si è
00:22:07o totalmente d'accordo o totalmente a favore. Invece un pensiero radicale, per me Pasolini
00:22:13lo insegna quando lo si legge, c'è sempre un'altra visione delle cose e lui è uno degli
00:22:20intellettuali che ha fornito questo, che ha dato questo.
00:22:23Assolutamente d'accordo Dievù, tant'è che se lo si ascolta oggi è ancora attualissimo,
00:22:28cosa che magari altri autori, altri artisti del suo tempo sono un pochino meno. Massimo
00:22:35Innocenti, per te invece quanto è stato importante?
00:22:40Allora, per Pasolini ho moltissima ammirazione come intellettuale a tutto tondo, la sua capacità
00:22:51di spaziare ed eccellere in moltissime discipline, è un personaggio molto contraddittorio, talmente
00:23:00grande che secondo me si deve andare anche oltre quelli che sono magari anche i limiti.
00:23:10Adesso non vorrei eccederne la santificazione, però diciamo che Pasolini era anche un uomo
00:23:21che spesso il sogno di Pasolini era di rimanere alle origini preindustriali, anche un utopista
00:23:30assoluto, lui diceva che io sono uno spazzato e proponeva un mondo ovviamente improponibile
00:23:41e irraggiungibile, ma nonostante questo, nonostante un po' l'assurdità del Pasolini
00:23:50politico e teorico, ritengo che la visione del Pasolini regista, Pasolini pittore, Pasolini
00:24:05creatore di immagini di una bellezza straordinaria, già lo sposio in disordio a Cattone, fino
00:24:15ad arrivare ai suoi film più pittorici, parliamo appunto del Pontormo, dove veramente lui esce
00:24:26allo scoperto, tentativo di arrivare a un cinema pittorico, ritengo che da questo punto
00:24:36di vista sia veramente uno dei grandi del Novecento.
00:24:41Assolutamente d'accordo, sia da un punto di vista visivo, sia da un punto di vista
00:24:47proprio della costruzione dei suoi film in cui nobilita la Roma delle periferie, la Roma
00:24:54delle borgate, la nobilità anche grazie alla musica, con un forte utilizzo della musica
00:25:02classica. Massimo Innocenti io intanto ti saluto e ti ringrazio, ricordo ancora il tuo
00:25:09libro Pasolini Vigneto, un libro anche molto ricco dal punto di vista iconografico, pieno
00:25:15di bellissime fotografie, ora solo pochi istanti d'attesa, poi torneremo qui su Urbis
00:25:23a parlare della Roma di Pasolini.
00:25:53Parasci, dammi il cappello, via qui.
00:26:20E abbiamo visto alcune immagini al film Mamma Roma, bentornati su Urbis, storie e volti
00:26:38della città eterna, oggi stiamo parlando del rapporto fra Roma e Pierpaolo Pasolini,
00:26:45lo stiamo facendo in occasione dei 49 anni dalla tragica morte all'Ito Scalo del poeta
00:26:54e regista d'origine friulano, lo stiamo facendo insieme a vari ospiti, è ancora collegato
00:27:01qui con noi Diavou, autore di alcuni dei murales dedicati a Pasolini, non solo a Pasolini come
00:27:09dicevamo prima, ma anche ai fratelli Citti, anche ad Anna Magnani che tra l'altro è la
00:27:14protagonista proprio di Mamma Roma, di cui abbiamo visto alcune immagini.
00:27:19Diavou, una cosa che non ti ho chiesto prima, com'è stata la risposta degli abitanti di
00:27:25Torpignattara e delle altre zone dei dintorni nei confronti delle tue opere?
00:27:33C'è stata un'emozione, un'identificarsi?
00:27:37Sì, e se ha funzionato quell'art attack che tu hai fatto nel realizzare i tuoi murales?
00:27:49Allora Massimiliano, guarda, nel 2014 quando io ho dipinto Pasolini, come ti dicevo prima,
00:27:56più da icona per scardinare e riaprire questo cinema impero, che comunque poi è riaperto
00:28:01perché è diventato una scuola di danza e spazio impero, era un po' più una sorpresa.
00:28:07Ti parlo di dieci anni fa, vedere Pasolini e La Magnani sul muro, insomma era un po'
00:28:14più… io avevo iniziato poi il progetto muro al quadraro dei murales di altri artisti
00:28:18pochi anni prima, nel 2010, quindi erano i primi anni in cui si realizzavano, quindi
00:28:23l'effetto iniziale era più a sorpresa, ma direi ma che state facendo?
00:28:27Pasolini!
00:28:28Qualcuno addirittura lo scambiava per Bruce Lee, proprio perché, come hai detto tu, era
00:28:32molto giovane nella scena di Camerone dove…
00:28:34La somiglianza mi sfugge, però…
00:28:37Ma se tu ti rivedi quel ritratto…
00:28:41La fascia in testa, aveva la fascia in testa.
00:28:44Diciamo una questione generazionale, chissà.
00:28:47Il fatto sta che… esatto, forse è la fascia in testa.
00:28:50Il fatto sta che io poi ho curato anche l'opera di un altro artista, sempre per il progetto
00:28:54Muro, su cui è stato girato anche un documentario di Sky Art, ed è Nicola Verlato.
00:28:59Lui è un artista che non fa street art, quindi è un artista da museo, da galleria.
00:29:05Lì, l'anno successivo, immediatamente sono stati collegati tra i cittadini queste due
00:29:12opere.
00:29:13Un'opera dedicata a Pasolini, anche la sua, anzi la sua si chiama Ostia, prende sempre
00:29:19una facciata, addirittura di un palazzo di Torpignattara, ed è proprio il momento della
00:29:24morte di Pasolini, interpretato da quest'artista che stava lavorando su alcuni miti, quindi
00:29:30ha messo Pasolini tra questi miti.
00:29:33Puoi immaginare che a quel punto lì, veramente abbiamo avuto una sorta di… un anno dopo
00:29:38il mio Murale, abbiamo visto una sorta di processione di via Crucis, di personaggi.
00:29:43E' venuto Miraglia, se non sbaglio si chiamava, e non so se ancora vivo, tra l'altro,
00:29:48Mammoletta, che è uno degli attori di Accattone, che è venuto a raccontare.
00:29:53E' venuto Dino Pedriali, noi lo abbiamo chiamato noi, il fotografo che ha fatto anche
00:29:58tra l'altro l'ultimo servizio fotografico a Pasolini, che purtroppo non è rientrato
00:30:03nel documentario, perché poi non ha voluto firmare la Liberatoria, perché era un carattere
00:30:06particolare Dino.
00:30:08Però è venuto Erpecetto, Silvio Parrello, che ci ha letto una poesia di Pasolini, e
00:30:15lui è uno dei personaggi… cioè lui è ispirato a uno dei personaggi di Ragazzi
00:30:19di Vita.
00:30:20Quindi sono venute proprio le persone, tra l'altro tanta gente dei Tor Pignattara veniva
00:30:25e ci raccontava il suo Pasolini.
00:30:27Cioè veniva e diceva, eh ma a me non mi era tanto simpatico perché veniva per i ragazzetti,
00:30:32quell'altro che ti diceva, ah un grande personaggio, perché…
00:30:35Quindi la visione anche del luogo che lui ha raccontato, tanti anni dopo, di queste
00:30:41persone che sono diventate anche anziani, alcuni più ironici, ognuno aveva comunque
00:30:46un suo Pasolini da raccontarci.
00:30:48Noi eravamo lì a realizzare quest'opera, soprattutto quella di Nicola che ha richiesto
00:30:52più di un mese, quindi parliamo di una trentina di giorni di realizzazione, puoi immaginare
00:30:58quante persone vedevano in trenta giorni raccontarti il loro Pasolini.
00:31:02È stata un'esperienza molto… noi abbiamo cercato di raccontarla in quel documentario,
00:31:08però averla vissuta è molto diverso.
00:31:11Ecco, e tra l'altro queste diverse versioni dei Pasolini che ciascuno ricorda, potrebbero
00:31:20tutt'assommato nemmeno essere in contraddizione fra loro, perché poi uno degli aspetti proprio
00:31:25particolari dei Pasolini è questo essere al tempo stesso sacro e profano.
00:31:31Certo.
00:31:32Il diavolo è acqua santa, un grande intellettuale, ma poi che spesso si interfacciava con una
00:31:41Roma meno intellettuale.
00:31:44E di questa Roma meno intellettuale, ma anche della Roma intellettuale, spesso si è occupata
00:31:55nei suoi convegni, nelle sue visite guidate, anche l'altro ospite che ci è venuto ora
00:31:59a trovare, un'altra amica di Urbis a cui do il benvenuto, Gabriella Massa di Roma Slow
00:32:08Tour.
00:32:09Allora, Gabriella, io so che tu hai un amore sviscerato per Pasolini e il suo rapporto
00:32:15con Roma.
00:32:16Buonasera a tutti.
00:32:18Sì, c'è un amore di lunga durata che poi ho trasposto attraverso tutta una serie
00:32:25di itinerari per le periferie romane, dove cerco di raccontare Roma tramite gli occhi
00:32:32di Pasolini e Pasolini tramite, ovviamente, gli occhi di Roma.
00:32:37Pasoliniano è una Roma molto iconica fondamentalmente, molto riconoscibile, perché poi è la Roma
00:32:47delle Borgate, appunto.
00:32:50Borgate che però in questi ultimi anni, come dicevamo prima, si sono molto trasformate.
00:32:56Abbiamo visto prima le immagini di via Fanfula da Lodi, girate da Pasolini, se uno va a
00:33:03via Fanfula da Lodi adesso vede invece una via quasi perfettina, tutta bella leccatina,
00:33:09una via della Movida romana, quasi piccolo borghese forse avrebbe chiamato quella via,
00:33:16vista oggi Pasolini.
00:33:18Le città cambiano e oltretutto un cambiamento lo aveva avvertito anche lui proprio negli
00:33:24ultimi anni, quando andò per la prima volta a Cattone in televisione, lui rilasciò un'intervista
00:33:32dicendo che se avesse dovuto girare a Cattone in quel momento, siamo all'inizio degli anni
00:33:3770, non avrebbe più potuto farlo perché c'era stato proprio un cambiamento sociale
00:33:42anche di chi Roma stava vivendo, ovvero il sottoproletariato urbano.
00:33:48Comunque Pasolini è legato a questo mondo perché è stato il primo a cantare quel mondo
00:33:57inizialmente da un punto di vista letterario, con i suoi romanzi, con le sue poesie e poi
00:34:03con la trasposizione cinematografica.
00:34:06Le borgate, quel mondo fissato tra gli anni 50 e gli anni 60 è legato soprattutto a lui.
00:34:15Gabriella, secondo te quel mondo esisteva davvero in quell'epoca, poi è sparito subito
00:34:24perché come ci stai dicendo già nei primi anni 70 lo stesso Pasolini diceva che non
00:34:30c'era più, oppure era già una visione un po' immaginifica, un po' poetica di Pasolini
00:34:38stesso?
00:34:39Sicuramente quel mondo come ce lo restituisce esisteva e lui l'aveva conosciuto, soprattutto
00:34:45quando lui l'aveva incontrato, quando abitava a Re Bibbia, andava a lavorare, a fare l'insegnante
00:34:51della scuola paritaria a Ciampino, era proprio quella fascia di periferie romane che lui
00:34:59attraversava e ce l'ha restituita tramite le parole e tramite lo schermo, però sicuramente
00:35:05ha avuto una trasfigurazione espressionistica in Pasolini nel senso che nel suo racconto
00:35:13di questo mondo, questo mondo diventa un po' una metafora di qualcos'altro, diventa una
00:35:19condizione poetica, fondamentalmente lui in questo mondo vedeva quello stato primordiale,
00:35:24primigenio, ancora non intaccato dai disvalori del modello capitalistico, perché se in questi
00:35:32ragazzi, ragazzi di vita nel sottoproletariato urbano, vedeva ancora un mondo non ancora
00:35:38corrotto da quel capitalismo che poi arriverà, per questo motivo poi lui a un certo punto
00:35:46coglie che anche quel mondo sta cambiando e si sta facendo corrompere appunto.
00:35:53Certo Gabriele, ricordo una delle ultimissime interviste, forse l'ultima intervista televisiva
00:35:59o apparizione televisiva per Paolo Pasolini sulla spiaggia di Sabaudia in cui dice quasi
00:36:09preoccupatissimo per le sorti del mondo e della società, che quella società lì non
00:36:18esiste più, che ormai il sottoproletariato si è imborghesito ed è una trasformazione
00:36:24che è avvenuta in quegli ultimissimi anni. Un'ultima battuta prima di salutare Diavou,
00:36:32allora stiamo vedendo questa Roma Pasoliniana, non so se c'è ancora in collegamento Diavou
00:36:41con te, hai sentito Gabriella Massa che raccontava di una…
00:36:50No, non l'ho sentita, perdonami, a me non arrivava il suo audio.
00:36:54Peccato, allora comunque ti faccio un piccolo riassunto perché stava raccontando del fatto
00:36:59che in realtà la Roma Pasoliniana, quella Roma descritta da Pasolini è realmente esistita,
00:37:10ma in parte è stata anche chiaramente trasfigurata e arricchita dalla fantasia dell'autore
00:37:18stesso. È vero anche il contrario, cioè tu che hai dedicato una tua opera a Pasolini,
00:37:25il tuo Pasolini è il vero Pasolini o è una trasfigurazione immaginifica dell'artista che sei?
00:37:32No, assolutamente, gli artisti dipingono sempre se stessi in fondo.
00:37:39E quindi Pasolini sei tu quel Pasolini?
00:37:42No, è che ogni opera d'arte è un po' comunque un pezzetto della memoria di un artista,
00:37:49come un taccuino, una parte di un taccuino. Quindi sì, sicuramente il mio Pasolini,
00:37:55come quello che stiamo vedendo adesso è quello di Nicola Verlato, che ho curato io come opera,
00:38:01insomma come intervento artistico. Quindi sono, diciamo, vediamo Maupal,
00:38:05penso che ognuno abbia messo il suo pezzo di Pasolini.
00:38:09Poi la relazione con Roma, sicuramente l'amore per Roma è lo stesso,
00:38:14in qualche modo siamo tutti innamorati di Roma, come lo era Pasolini,
00:38:17lo siamo anche noi artisti che ci piacciono.
00:38:20Penso che anche chi ci segue sia innamorato di Roma, non a caso sta seguendo una trasmissione come Urbis,
00:38:28incombe ora la pubblicità, torneremo però fra pochissimo.
00:38:44Cosa c'è là giù a casa nostra, la vedi?
00:38:47Qua la finestra là sud, dove ci batte il sole.
00:38:50Dove ci stanno quei mutanti estesi? Lassù, all'ultimo piano.
00:38:54Oh, ma guarda che qua ci stiamo solo un altro po' di giorni, eh?
00:38:57Poi vedrai in che casa ti porta tua madre, vedrai quanto è bella.
00:39:02Proprio una casa di gente perbene, di signori, tutto un quartiere di un altro rango.
00:39:14Ben ritrovati su Urbis, storie e volti della città eterna.
00:39:18Oggi stiamo parlando della Roma di Pierpaolo Pasolini,
00:39:21in occasione dei 49 anni dalla morte del poeta e regista.
00:39:27Abbiamo visto alcune immagini tratte dal film Mamma Roma, con Anna Magnani.
00:39:33Gabriella Massa, dove eravamo in questa scena?
00:39:38Siamo a Casal Bertone, il palazzo che mostra Mamma Roma al figlio
00:39:44e il palazzo quello dei ferrovieri.
00:39:47Ed è molto interessante vedere proprio come Pasolini utilizza alcuni brani
00:39:53della città di Roma per raccontarci poi qualcosa.
00:39:56Che cosa dice Anna Magnani al figlio?
00:40:00Dice tanto qui ci rimaniamo per poco, poi andiamo in una casa, una casa dei signori.
00:40:05In realtà la casa dove poi andranno è la casa dell'Ina Casa, sul Tuscolano, al Quadraro.
00:40:12Gabriella, io la farei adesso vedere perché abbiamo anche quelle immagini,
00:40:17così facciamo subito il raffronto.
00:40:21Questa è la casa elegante da signori che descriveva prima Anna Magnani nel film Mamma Roma.
00:40:36E' bella la nostra casa nuova, eh?
00:40:40Che ti diceva tua madre?
00:40:53Salutale.
00:40:55Ciao.
00:40:56Ciao.
00:40:58Ciao Meschino.
00:41:00Ciao.
00:41:06Ettore vieni anche dopo con noi.
00:41:08Sì, viene subito.
00:41:10Mi raccomando.
00:41:13Abbiamo visto il raffronto, forse per una sensibilità attuale,
00:41:18sono più belle le case brutte delle case belle, che sembra un po' senza anima.
00:41:24Invece in quegli anni qual era la visione di luoghi come questi,
00:41:32le case Ina Casa, veramente senza anima,
00:41:38che erano un po' il sogno piccolo borghese,
00:41:43dicendo un'altra volta questo termine molto usato da Pasolini.
00:41:47Pasolini infatti raccontava il sogno, l'illusione, in questo caso,
00:41:53di una prostituta che smette di fare il mestiere,
00:41:56prende il banchetto di ortofrutta Lucio Sestio,
00:41:59perché? Per dare un futuro diverso al figlio.
00:42:02Ina Cattone invece è appunto un ragazzo di strada
00:42:06che per l'amore verso Stella cerca un lavoro.
00:42:10Però il meccanismo qual è?
00:42:12È di questi personaggi rappresentativi del sottoproletariato urbano
00:42:17che cercano di fare un salto,
00:42:19cercano di uscire dalla propria condizione socioeconomica
00:42:24e in questo caso il cambio di casa rappresenta questo sogno,
00:42:29ma io ho detto un'illusione, perché poi fondamentalmente Pasolini
00:42:33ci racconta che per loro questa possibilità,
00:42:38questo riscatto non è mai possibile.
00:42:40In realtà Pasolini commenta le caratteristiche
00:42:47dei palazzi di Casalbertone e dell'Ina Casa del Tuscolano
00:42:52e lui dice che alla fine non è che c'è grande differenza,
00:42:56si tratta sempre di palazzoni anonimi, alienanti,
00:43:00a raccontare come poi il modello borghese va uniformando tutto.
00:43:06Infatti sempre nel film Mamma Roma,
00:43:09poi l'abbiamo visto nella scena che avete messo precedentemente,
00:43:14ha da contraltare a questa città che cresce, si sviluppa nelle periferie
00:43:20poi ci sono i resti archeologici degli acquedotti,
00:43:23questo stacco tra campagna e città che però Pasolini utilizza,
00:43:28sempre in senso espressionistico, per raccontare la condizione primordiale,
00:43:33quella ideale, quella ancora pura,
00:43:36sebbene poi attraversata da aggressività, violenza, sesso,
00:43:43però comunque pura rispetto invece alla città
00:43:47che è frutto del modello borghese.
00:43:50Ecco, ora chiedo a Diavu visto che abbiamo visto diverse immagini di Anna Magnani,
00:43:57ci hai raccontato che tu sei il Pasolini raffigurato nel tuo murale,
00:44:03sei anche Anna Magnani?
00:44:07Guarda che è così, funziona così, gli occhi dell'artista,
00:44:11nello stile poi nel ritratto ci metti te stesso,
00:44:16chiaramente non se ne accorge nessuno, ma a volte sì.
00:44:20Diciamo che l'Anna Magnani che io ho dipinto,
00:44:24l'ho dipinta sempre lì nella zona di Torpignatta,
00:44:27era proprio perché era una sorta di punto d'incontro tra alcuni film,
00:44:33alcune scene di alcuni film, anche per la Roma città aperta stessa,
00:44:39ma anche tanti film di Pasolini.
00:44:42Siamo a metà tra il Pigneto e il Quadraro,
00:44:47quindi l'ho scelta lì perché, come dicevo,
00:44:52lì hanno girato questi film e lì è stato set naturale per lei.
00:44:56Poi alcuni difficilmente hanno la percezione,
00:45:00mi rendo conto di quanto sia reale tutto questo,
00:45:03nel senso che io quando vado al supermercato,
00:45:05siccome sto al Tuscolano, io incontro Nenetto Davoli,
00:45:09perché lui vive lì, vive vicino a Porta Furba,
00:45:12quindi tutto ciò è molto reale, è molto concreto.
00:45:16Si è sviluppato con quest'idea capitalistica del modello,
00:45:22un po' già Pasolini, quello di cui parlava Gabriella,
00:45:25questi modelli a cui si vuole arrivare a somigliare,
00:45:30ma a cui forse siamo stati sempre inadeguati, chissà, a Roma,
00:45:34perché noi siamo più storici, noi siamo più antichi,
00:45:37quindi questo volere essere piccolo borghesi
00:45:42forse poi sta esplodendo alla fine,
00:45:45o forse implodendo in quest'ultimo periodo.
00:45:47Io adesso sto realizzando una scalinata, anzi...
00:45:50Vedo una Monica Vitti, se non sbaglio.
00:45:53C'è una giovanissima Monica Vitti,
00:45:55questa è una cosa che sto realizzando in questi giorni
00:45:58e sto dipingendo a Viale Parioli,
00:46:00perché poi io ritengo che Roma sia una sola,
00:46:03quindi l'arte urbana, l'arte pubblica deve stare in centro,
00:46:06come deve stare in periferia,
00:46:08come deve stare in quartieri ritenuti un po' ricchi,
00:46:14come Viale Parioli.
00:46:15Invece ci sta benissimo quest'opera
00:46:17e la sto realizzando proprio perché il cinema
00:46:20ha omaggiato tantissimo la Roma del Novecento
00:46:23e perché Monica Vitti ha girato là molte scene di questo film,
00:46:26che però è di Ettore Scola e è un dramma della gelosia.
00:46:30Monica Vitti è un'altra delle mie attrici molto amate,
00:46:34forse dedicheremo una nuova puntata,
00:46:38una delle prossime puntate,
00:46:39anzi uno spunto che lancio anche a voi
00:46:42per parlare della Roma di Monica Vitti,
00:46:45perché poi dai tempi di Antonioni fino a Ettore Scola,
00:46:51ai film fatti con Alberto Sordi,
00:46:53Monica Vitti è un altro di quei personaggi
00:46:56che hanno raccontato la città
00:46:58e che è stato in un certo senso l'anima.
00:47:01Diabu, io ti ringrazio moltissimo,
00:47:04noi però stiamo continuando a parlare della Roma dei Pasolini,
00:47:12quando sarà pronta questa scalinata?
00:47:16Quali sono le previsioni?
00:47:18Di fine lavori,
00:47:20che magari però sono come quelle della Metropolitana,
00:47:23che poi slittano di decenni.
00:47:26Guarda, io spero che tu mi senti ancora bene.
00:47:30Ti sento benissimo.
00:47:32Ok, sarà pronta tra esattamente quattro giorni.
00:47:37Benissimo, allora andremo a vederla,
00:47:41anzi invito tutti quanti coloro che ci stanno seguendo
00:47:46ad andare a vederla a Viale Parioli,
00:47:49anche la tua Monica Vitti.
00:47:51Grazie ancora Diabu.
00:47:53Gabriella, ti volevo invece chiedere,
00:47:58rispetto a queste peregrinazioni di Pasolini,
00:48:03Pasolini è un po' il grande raccordo anulare di oggi,
00:48:09ha un po' girato tutte quante le periferie romane,
00:48:12perché hai parlato di Casabertone,
00:48:16abbiamo parlato del Pigneto, del Pignattara,
00:48:21del Tuscolano, ma poi è stato anche altrullo,
00:48:25ovviamente è legato il suo nome a Ostia.
00:48:29C'è qualche zona che lui non ha battuto
00:48:34fra le zone delle borgate e delle periferie romane,
00:48:39che forse ha tralasciato un po' distratto,
00:48:43chissà perché, da altro?
00:48:45Devo dire la verità, io ovviamente in questi anni
00:48:48in cui ho studiato molto Pasolini,
00:48:50anche per clareggi generali,
00:48:52ho proprio creato una mia mappa della Roma Pasoliniana
00:48:55ed effettivamente c'è un grande buco,
00:48:57c'è il buco di Roma Nord,
00:48:59si ferma fondamentalmente alla Niene,
00:49:03diciamo la Roma Pasoliniana,
00:49:05al Ponte Nomentano,
00:49:08e poi anche Roma Nord-Ovest,
00:49:11quindi dall'altro lato si ferma a Monteverde,
00:49:14a Monteverde Vecchio,
00:49:16quindi c'è tutta una parte che non copre,
00:49:18però questo viene spiegato anche
00:49:20dalle note biografiche di Pasolini,
00:49:22perché Pasolini quando arriva a Roma,
00:49:24a parte alcuni mesi quando alloggia
00:49:27in una camera un po' bigliata al ghetto,
00:49:29poi lui va a vivere a Repibbia,
00:49:31a via Giovanni Tagliere,
00:49:33proprio fuori quello che poi sarebbe stato
00:49:36il carcere di Repibbia,
00:49:38e va a lavorare a Ciampino,
00:49:40ogni giorno prende tre mezzi pubblici,
00:49:43tre autobus per raggiungere il posto di lavoro,
00:49:47ed è stato quello il momento fondamentale
00:49:49in cui Pasolini conosce il mondo delle borgate,
00:49:52per questo quando noi andiamo a vedere
00:49:54la Roma da lui raccontata sia nei romanzi,
00:49:57sia nei film,
00:49:59fondamentalmente è proprio la fascia Est
00:50:02e Sud-Est della città,
00:50:04e quindi perciò troviamo il Pigneto,
00:50:06Tor Pignattara, Centocelle, il Quadraro,
00:50:08e poi molto dell'altro.
00:50:10Racconta il percorso del tram
00:50:12o dell'autobus che prendeva.
00:50:14Le borgate che lui ogni pomeriggio,
00:50:16uscendo da scuola,
00:50:18andava per lustrare per un interesse umano,
00:50:21ma anche intellettuale.
00:50:23Se avesse trovato il posto,
00:50:27anziché a Ciampino, a Monte Rotondo,
00:50:30invece avrebbe raccontato il Tufello,
00:50:32piuttosto che la borgata Fidene,
00:50:35o zone di quel genere.
00:50:37Gabriella, intanto ti ringrazio,
00:50:39ma continuiamo a parlare di questi argomenti
00:50:42fra pochissimo,
00:50:44c'è ancora un break pubblicitario,
00:50:46e poi ritorneremo a parlare
00:50:48su Urbis della Roma, di Pasolini.
00:51:13Non so perché, ma non ero mai stato nel posto
00:51:16dove è stato ammazzato Pasolini.
00:51:42Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
00:52:12Il 2 novembre del 1975
00:52:36moriva tragicamente Pier Paolo Pasolini,
00:52:39il rapporto di Roma con Pasolini,
00:52:43di Pasolini con Roma,
00:52:45è il tema di questa puntata di Urbis
00:52:47a lui dedicata.
00:52:49Gabriella Massa, abbiamo visto appena adesso
00:52:52delle immagini tratte da caro diario
00:52:55di Nanni Moretti,
00:52:57un omaggio al luogo in cui è avvenuta
00:53:00la morte del poeta e regista Friulano.
00:53:05C'è una cosa che mi ha sempre colpito,
00:53:09tra l'altro nell'ultima parte di questa trasmissione
00:53:12parleremo anche di un'ipotesi
00:53:14abbastanza sconvolgente
00:53:16che è stata fatta sulla morte di Pier Paolo Pasolini,
00:53:20un'ipotesi che è stata fatta
00:53:22da un suo amico
00:53:24alla fine degli anni 90
00:53:26e su cui forse si è parlato
00:53:29troppo poco.
00:53:31Ti stavo dicendo, una cosa che mi ha sempre colpito
00:53:33è che il tema della morte
00:53:36è molto ricorrente nell'opera di Pasolini,
00:53:39soprattutto nei suoi film.
00:53:40Quasi tutti si concludono
00:53:42con la morte del protagonista,
00:53:44una morte, tra l'altro,
00:53:46spesso liberatoria addirittura,
00:53:49non vista in negativo.
00:53:53Non so se abbiamo, per esempio,
00:53:55l'immagine finale del film
00:53:57a cattone, il suo primo film
00:54:00che anche lì si chiude
00:54:02con la morte di Accattone,
00:54:04una morte che però viene
00:54:06salutata
00:54:08in maniera liberatoria,
00:54:10come mostro bene la famosa frase
00:54:12che Accattone dice.
00:54:14Non so se dalla regia ci possono far vedere
00:54:16le immagini,
00:54:18mi dicono di no.
00:54:20Comunque, Gabriella,
00:54:22come mai avviene questo?
00:54:26In parte faccio una breve parentesi su Accattone
00:54:28che è un film dove
00:54:30alleggia la morte fin dalla prima scena.
00:54:32Se si vanno a sentire
00:54:34i discorsi, le campane a morte,
00:54:36il sogno che lui fa nel cimitero,
00:54:38c'è sempre questa presenza
00:54:40ed è che poi appunto
00:54:42si rivela un po' come liberatoria,
00:54:44come mostro bene.
00:54:46Però la morte che colpisce
00:54:48tutti i personaggi di Pasolini
00:54:50racconta quello
00:54:52a cui avevo fatto accetto prima.
00:54:54Queste persone appartenenti
00:54:56al sottoproletariato urbano
00:54:58cercano un riscatto. Un riscatto che può venire
00:55:00dall'amore, da un lavoro onesto,
00:55:02dall'abbandonare
00:55:04la prostituzione
00:55:06e aprirsi il banchetto
00:55:08di ortofrutta. Però poi
00:55:10questi tentativi si fanno sempre a scontrare
00:55:12contro
00:55:14l'impossibilità di uscire da quel mondo,
00:55:16che è un mondo chiuso.
00:55:18Il prete che ha mamma Roma
00:55:20a un certo punto dice che dal niente
00:55:22non si costruisce niente.
00:55:24E per questo motivo tutti i personaggi
00:55:26Pasoliniani poi vanno incontro alla morte.
00:55:28Perché l'unica
00:55:30uscita dal loro
00:55:32mondo è appunto
00:55:34solo morire.
00:55:36Quindi è legato alla
00:55:38loro condizione, cioè è una
00:55:40sorta di riscatto, unica
00:55:42possibilità di riscatto dalla condizione
00:55:44di sottoproletariato. Con questo
00:55:46ci stai dicendo. O forse
00:55:48c'è anche un altro aspetto
00:55:50che in Pasolini è sicuramente
00:55:52evidente, perché lui
00:55:54lo possiamo definire un
00:55:56ateo atipico,
00:55:58un ateo col forte senso
00:56:00del sacro, forse questo rapporto
00:56:02col sacro che si esprime
00:56:04anche attraverso la morte,
00:56:06oltre che
00:56:08con una sorta di legame di sangue,
00:56:10chiamiamolo così.
00:56:12Sì, questo è interessante.
00:56:14Sicuramente Pasolini
00:56:16ha avuto tutta la sua dimensione
00:56:18sacrale, molto lontana
00:56:20da quella
00:56:22religiosa che però
00:56:24investe anche la dimensione
00:56:26della morte, che
00:56:28poi si accompagna
00:56:30anche tutte le sue opere,
00:56:32tutte le sue riflessioni.
00:56:34È impressionante anche andare a leggere
00:56:36quello che lui scriveva anche nei mesi
00:56:38precedenti al suo assassino.
00:56:40Come se
00:56:42lui se la sentisse
00:56:44anche addosso a questa morte,
00:56:46sarebbe potuto arrivare.
00:56:48A proposito di questo,
00:56:50quando dicevo di un'ipotesi
00:56:52sconvolgente,
00:56:54è quella del suo
00:56:56amico Giuseppe Zigania,
00:56:58che nell'ottobre
00:57:00del 99 raccontò
00:57:02un'ipotesi
00:57:04che poi vedremo meglio
00:57:06nel dettaglio, nell'ultima parte
00:57:08della nostra trasmissione, cioè
00:57:10di una sorta di
00:57:12possiamo chiamarlo
00:57:14un omicidio suicidio,
00:57:16un omicidio su richiesta
00:57:18dello stesso Pasolini.
00:57:20Questa è un'ipotesi
00:57:22che poi non ha avuto
00:57:24nessun seguito investigativo,
00:57:26ma che da questo punto di vista
00:57:28è
00:57:30quello che stiamo dicendo, cioè
00:57:32della presenza molto forte
00:57:34della morte nei film,
00:57:36nei racconti, nei romanzi di Pasolini
00:57:38e anche nelle sue dichiarazioni
00:57:40negli ultimi
00:57:42mesi di vita.
00:57:44Beh,
00:57:46da un punto di vista
00:57:48letterario funzionerebbe
00:57:50molto bene. Tra l'altro
00:57:52a proposito di Sacro
00:57:54c'è l'immagine famosissima
00:57:56della
00:57:58morte del protagonista
00:58:00del film
00:58:02Mamma Roma, il figlio
00:58:04di Anna Magnani, in quel
00:58:06film che è proprio un'immagine
00:58:08sacra, è l'immagine del
00:58:10Cristo morto del Mantegna
00:58:12messo in
00:58:14immagini cinematografiche.
00:58:16Non so se di questo riusciamo ora
00:58:18a vedere una brevissima
00:58:20clip.
00:58:42...
00:58:44...
00:58:46...
00:58:48...
00:58:50...
00:58:52...
00:58:54...
00:58:56...
00:58:58...
00:59:00...
00:59:02...
00:59:04...
00:59:06Beh, è
00:59:08sicuramente
00:59:10un'immagine molto molto forte
00:59:12quella che abbiamo
00:59:14visto in questo film
00:59:16ma, ripeto, un po' in tutti quanti
00:59:18i film c'è
00:59:20questo finale
00:59:22tragico del protagonista
00:59:24soprattutto del protagonista maschile
00:59:26perché poi stranamente
00:59:28le donne non muoiono
00:59:30come invece succede agli uomini
00:59:32nei film di Pasolini.
00:59:34C'è anche il protagonista
00:59:36della ricotta, che poi la ricotta chiude
00:59:38è un po' quella che viene chiamata la trilogia
00:59:40delle borgate, la ricotta
00:59:42che in realtà è un episodio
00:59:44del film Episodi Rocopac
00:59:46a cui partecipa anche Pasolini
00:59:48...
00:59:50...
00:59:52...
00:59:54...
00:59:56...
00:59:58...
01:00:00...
01:00:02...
01:00:04...
01:00:06...
01:00:08...
01:00:10...
01:00:12...
01:00:14...
01:00:16...
01:00:18...
01:00:20...
01:00:22...
01:00:24...
01:00:26...
01:00:28...
01:00:30...
01:00:32...
01:00:34...
01:00:36...
01:00:38...
01:00:40...
01:00:42...
01:00:44...
01:00:46...
01:00:48...
01:00:50...
01:00:52...
01:00:54...
01:00:56...
01:00:58...
01:01:00...
01:01:02...
01:01:04...
01:01:06...
01:01:08...
01:01:10...
01:01:12...
01:01:14...
01:01:16...
01:01:18...
01:01:20...
01:01:22...
01:01:24...
01:01:26...
01:01:28...
01:01:30...
01:01:32...
01:01:34...
01:01:36...
01:01:38...
01:01:40...
01:01:42...
01:01:44...
01:01:46...
01:01:48...
01:01:50...
01:01:52...
01:01:54...
01:01:56...
01:01:58...
01:02:00...
01:02:02...
01:02:04...
01:02:06...
01:02:08...
01:02:10...
01:02:12...
01:02:14...
01:02:16...
01:02:18...
01:02:20...
01:02:22...
01:02:24...
01:02:26...
01:02:28...
01:02:30...
01:02:32...
01:02:34...
01:02:36...
01:02:38...
01:02:40...
01:02:42...
01:02:44...
01:02:46...
01:02:48...
01:02:50...
01:02:52...
01:02:54Diciamo alcune notizie per qualcuno molto particolari su quella che è la morte di Pasolini,
01:03:07una ipotesi che è stata avanzata da un suo amico già 25 anni fa e che ora andremo a
01:03:14scoprire meglio nel dettaglio, ma fra pochissimo, solo pochi istanti e poi torneremo qui su
01:03:20Urbis.
01:03:21Urbis, storie e volti della città eterna, con Massimiliano Cacciotti.
01:03:30Ben ritrovati su Urbis, storie e volti della città eterna, oggi stiamo parlando di Pierpaolo
01:03:38Pasolini nell'anniversario della sua morte, avvenuta il 2 novembre del 1975 e nel 1999
01:03:51sul giornale appariva un'intervista a un amico di Pasolini, Giuseppe Zigaina, un artista
01:03:58anch'esso che faceva delle rivelazioni shock che raccontavano una versione molto diversa
01:04:10da quella ufficiale sulla morte di Pasolini, addirittura avanzava un'ipotesi che per lui
01:04:17era addirittura una certezza e cioè quella che Pasolini stesso avesse commissionato la
01:04:26propria uccisione, una sorta di rito sacro, non a caso avvenuto il 2 novembre, non a caso
01:04:33avvenuto a Ostia un nome che in latino ha un significato particolare e ciò che Giuseppe
01:04:40Zigaina raccontò il 20 ottobre 1999 sulle pagine del giornale, lo andiamo ora ad ascoltare.
01:05:11Era quasi l'alba del giorno dei morti, ma per Paolo Pasolini parve un buon giorno, anzi
01:05:18l'unico possibile, era un giorno particolare, quel 2 novembre del 1975, una domenica, soltanto
01:05:27ogni 6 anni la domenica coincide con il giorno dei morti, Pasolini doveva morire quel giorno,
01:05:34perché di domenica era morto nel 1945 suo fratello Guido e di domenica o in un giorno
01:05:41di festa muorono quasi tutti i protagonisti delle sue opere, ma Pasolini non si rassegnava
01:05:47a morire come un uomo qualunque, voleva sopravvivere a se stesso come Dante, come Shakespeare,
01:05:52l'oblio lo atterriva, non appena uno è morto si attua nella sua vita, appena conclusa una
01:05:59sintesi disse, cadono nel nulla miliardi di atti, espressioni, suoni, voci, parole
01:06:04e ne sopravvivono alcune, un numero enorme di frasi cadono in un baratro infinito e silenzio
01:06:10e allora si è fatto uccidere per Paolo Pasolini, per non dar la vinta alla morte che diventa
01:06:15congiura del silenzio, di più ha passato gli ultimi 15 anni della sua esistenza a programmare
01:06:20con miticolosità il come, il dove, il quando, l'ha perfino lasciato scritto, ucciso a colpi
01:06:26di bastone, bastava sapere leggere, con Ubi Pasolini nell'autunno del 1945, io esponevo
01:06:33con altri, Attricesimo e Pierpaolo, critico d'arte del mattino del popolo di Venezia,
01:06:38vede per recensire la mostra, entramo subito in simpatia, mi chiede, ma tu di dove sei,
01:06:43di vita Vicentina, vicino a Cervignano, rispose, pensa io invece di Casarzo della Delizia,
01:06:48e pronunciò Delizia che è il nome del fiume Locale, strascicando con dolcezza le vocali,
01:06:54alzando gli occhi al cielo, ecco, qui c'è già tutto Pasolini, perché con quel gesto
01:06:59mi dà un messaggio, Casarzo è derivato da Casarzo, nelle fatti speciali dai turchi,
01:07:04che quasi ogni anno passavano di qui, com'è possibile che una casa bruciata le richiami
01:07:09un'idea della Delizia, tipicamente Pasoliniano, è un simbolo, due termini contraddittori
01:07:14racchiusi in una stessa espressione, e nello sguardo rapido verso il cielo, mentre simula
01:07:19la parola Delizia, si manifesta subito la sua diversità, non soltanto sessuale, diversità totale,
01:07:26della sua omosessualità, non parlavamo mai, restava un argomento sottinteso, si andava
01:07:32in giro per il mondo, Parigi, Berlino, Londra, a mezzanotte lui mi riaccompagnava in albergo
01:07:36e poi spariva, per dare la caccia ai ragazzi di vita, ma anche su altri treni, insomma
01:07:40i discorsi non erano mai diretti, per esempio Medea, sai, voglio fare un film sugli albori
01:07:46dell'agricoltura, mi dice, veramente lo portavo a vedere il mondo primitivo, nella
01:07:49laguna di Grado, per le librise, io non capivo che si trattava di un messaggio di morte.
01:07:54Occuparsi di paleoagricoltori, significa per forza occuparsi dei loro sacrifici umani
01:08:00per proteziare abbondanti raccolti, e infatti Pasolini, col proprio sacrificio, spera di
01:08:05procurarsi i raccolti culturali come poeta, scende di farsi ammazzare Ostia, dal latino
01:08:11Ostia, che vuol dire vittima sacrificata. La particola che il sacerdote consacra durante
01:08:16la missa, si sovrappone veramente del lettore, a nome della località nazionale. Pasolini
01:08:22si definiva un cristiano neolittico, si è sempre occupato di antropologia religiosa,
01:08:27nel Vangelo mi spiegava che era il più grande testo poetico che avesse mai letto, ed è
01:08:31con la poesia che gli comunica al mondo il suo progetto di morte. Ne compone più di
01:08:36una, innanzitutto comunicati all'Ansa, che sono nove poesie in cui descrive le ragioni
01:08:42e le fasi della sua terribile fine. Un comunicato all'Ansa, sono addirittura le assunte le
01:08:47sequenze del proprio suicidio per Delega, e poi una disperata vitalità a nove capitoletti,
01:08:53nell'ottavo dei quali Pasolini rivela tutto, quindi che unporrò sulle rive del mare in
01:08:58cui gli comincia la vita, Ostia è sul mare.
01:09:02Poi guardate questa pagina, la 467 del volume Le poesie che Berzanti pubblicò nel 1975,
01:09:10appena morto Pierpaolo. Una disperata vitalità, è composta ad epigrafe, così i tipografi
01:09:18chiamano la composizione a righe centrate, a epigrafe l'unica poesia composta in questo
01:09:23modo, tutte le altre contenute nel libro sono a righe sbandilate da sinistra verso destra,
01:09:29epigrafe non è forse sinonimo di annuncio mortuario nel linguaggio comune, infatti all'inizio
01:09:34dice conclusione funerea, sottinteso della sua carriera di poeta, cioè la morte. Un altro
01:09:42esempio, Patmos, il poemetta scritto il giorno dopo la strage di Piazza Fontana, Pasolini
01:09:48rievoca le 14 persone straziate dalla bomba alternando i suoi versi con quelli dell'Apocalisse,
01:09:54scelta tutti i morti per nome in ordine alfabetico, ma all'improvviso introduce una strana eccezione,
01:09:59nell'elenco mette Pietro del Nena, prima di Paolo Gelli, in questo modo i nomi di battesimo
01:10:05delle due vittime vanno a formare il nome di battesimo suo, Pietro Paolo, Pierpaolo,
01:10:11fa venire la pelle d'oca, e non è tutto, Pasolini esclama l'eldi di morti, tutti presenti,
01:10:18espressione in dialetto milanese che il poeta Delio Tessa usa in una sua lire, dopo ciascun
01:10:23nome delle vittime di Piazza Fontana il poeta scrive presente, che significa morte, ma quando
01:10:28arriva Pietro del Nena e Paolo Gelli usa la parentesi, presente tra parentesi, spiegazioni,
01:10:34nel giorno dei morti tutti e due Pietro e Paolo saranno presenti, cioè morti, Pierpaolo
01:10:39sarà morto, la parentesi è una sospensione del senso della parola, infatti siamo nel
01:10:441969, lui è ancora vivo, però sa già che a 6 anni morirà, da dove scatolisce questa
01:10:51funzione, ancora una volta è lui a svelarcelo, o esprimersi e morire, o restare inespressi
01:10:58e immortali, e ancora rivolgendosi a se stesso, uccelletto friulano, te ne andrai in un verso,
01:11:05cioè morirai facendo poesia, Pasolini vede la morte come un faro che illuminerà retroattivamente
01:11:10la sua opera e la sua vita, ma non intende andarsene da sconfitto passivamente, per cui
01:11:15è lui la vittima a scegliere il suo carnefice, Pino Pelosi detto la rara, un ragazzo di vita
01:11:21con precedenti penali, si conoscevano, lo rimordi a Piazza dei Cinquecento e lo porta
01:11:26a mangiare, è mezzanotte e tre quarti quando escono al ristorante Pomodoro, quindi siamo
01:11:30già al 2 novembre, si appartano in un campetto di calcio a Ostia, anche qui c'è una simbologia
01:11:35religiosa, il recinto sacro, Pelosi non sa che poi non è consenziente, forse sì o
01:11:42comunque non ha importanza, ormai siamo regrediti a livello mitico, arcaico, che senso ha un
01:11:47Abramo pronto a sgozzare il figlio primogenito Isacco per offrirlo in sacrificio al Signore,
01:11:52il rito culturale è cominciato, la morale corrente è Ostia, non ha più alcun valore,
01:11:57come fa poi Pasolini a scatenare una furia omicida, aggredendo per primo, Pasolini tenta
01:12:02di violentarlo con un palo di miligno, un affronto intollerabile nel codice della prostituzione
01:12:07maschile, perché i ragazzi di vita sono sempre attivi, mai passivi. Ne nasce una feroce
01:12:14colluttazione che consentirà poi a Pelosi di difendersi davanti ai giudici nel migliore
01:12:18dei modi e garantirsi così una condanna mite, mi ha salito, ho perso la testa, gli ho dato
01:12:23una bastonata, sono salito in un'auto e scappando l'ho investito senza volerlo, ma i giudici
01:12:28hanno lasciato margine di dubbio su altri due sicari, che potrebbero essere stati pagati
01:12:33da Pasolini per completare l'opera di Pelosi, non me la sono lasciato a casa. Le perizie
01:12:38anatomopatologiche attestano che Pasolini è morto per schiacciamento del torace, provocato
01:12:43dalle ruote della Giulietta, nata sotto una cattiva stenda, come aveva scritto, l'auto
01:12:48gli passò due volte sul corpo. Sapete come avveniva il rito sacrificale
01:12:52presso le antiche civiltà contadine, dalla Palestina al Perù per profiziare messi rigogliose
01:12:58e piega l'antropologo inglese James Fraser? Alla vittima, ricoperta di spighe di grano,
01:13:04si schiacciava il torace, a imitazione di ciò che avrebbero fatto poi le pietre del
01:13:08mulino o il mortaio africano con i chicchi. Avete mai visto come sono fatti i crucifissi
01:13:13in Baviera? Circondati dagli strumenti del martirio, tipo chiodi e tenaglie, ma soprattutto
01:13:20il Cristo è avvolto da spighe di grano. Del resto, scomparso i diritti pagani, non
01:13:25subentrano forse le erogazioni ufficiate dai sacerdoti a invocare dal cielo il buon
01:13:30esito dei raccolti. L'asperazione con l'acqua santa non è altro
01:13:34che l'antico ricordo del sangue, un fiume di sangue con cui sono state spruzzate per
01:13:38millenni le campagne. In Medea, vi è una chiara anticipazione, la vittima viene squartata
01:13:44e i fedeli bagnano col suo sangue il piano. In una poesia, Il giorno della mia morte,
01:13:48Pier Paolo mette in epigrafe i versetti del Vangelo di Giovanni, se il chicco di grano
01:13:53caduto in terra non morirà, rimarrà solo, ma se morirà darà molto frutto.
01:13:59Maturino in fondo non ha finito per identificarsi quasi con Nazareno, di sicuro abbiamo compreso
01:14:04con un grande ritardo il fatto che Pier Paolo ci mandò in uno dei suoi film più belli,
01:14:08il Vangelo secondo Matteo, quando mise sua madre Susanna a piangere nelle vesti della
01:14:13Madonna ai piedi della cruce. Fra il 1958 e il 1960 subentra una grande
01:14:21crisi esistenziale e poetica per Pier Paolo, è in quel periodo che comincia in Pasolini
01:14:26l'ossessione del martirio per autodecisione. Pier Paolo ha la visione di ciò che dovrà
01:14:31essere la seconda metà della sua vita, nella prima metà dice di aver piantato la pianta
01:14:36della passione, nella seconda pianterà la pianta del gioco e si giocherà in tutto per
01:14:41tutto la vita nella memoria degli uomini per i secoli dei secoli. È passato da angosce
01:14:46e indicibile, non può permettersi di morire per un cancro investito da un autobus, divertente
01:14:52perché il 2 novembre coincida con una domenica e c'è un ritardo rispetto alla morte del
01:14:56Cristo avvenuta a 33 anni, ne saranno passati in tutto 20 quando metteranno a questo concetto,
01:15:02muore infatti a 53 anni. Per i biografi ufficiali la morte di Pier
01:15:08Paolo è stata pura fatalità, invece la morte per Pasolini era soprattutto libertà, lo
01:15:14scrive in empilismo eretico, libertà, dopo averci ben pensato ho capito che questa parola
01:15:20misteriosa non significa altro infine nel fondo di ogni fondo che libertà di scegliere
01:15:26la morte.
01:15:27Un'ipotesi al tempo stesso affascinante e inquietante è quella raccontata da Giuseppe
01:15:44Zicaina nel 99, si conclude così questa puntata dedicata al rapporto fra Roma e Pier Paolo
01:15:54Pasolini, io ringrazio tutti coloro che ci hanno seguito, l'appuntamento è fra 7 giorni
01:15:59per parlare ancora della nostra città eterna qui su Urbis, grazie a tutti e arrivederci!