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04:34 L'incendio nell'Rsa di Milano: è stata solo una tragica fatalità? In collegamento Vittorio Agnoletto, medico - Medicina Democratica

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Trascrizione
00:00l'attualità. Extra. Tutti i
00:06colori dell'attualità. Con
00:08Claudio Michalizio. Bentornati,
00:11bentornati a destra in un paese
00:13che invecchia e ne abbiamo
00:14parlato anche in tempi recenti
00:16qui in questa trasmissione
00:17diventa sempre più importante
00:19riuscire a garantire servizi di
00:21assistenza alle persone aziane
00:24non autosufficienti di qualità
00:26anche perché noi molto spesso
00:29troviamo delle strutture
00:31esterne nel momento in cui ci
00:33troviamo nella necessità di
00:35dover accudire i nostri cari
00:38nostri anziani ma non abbiamo
00:39materialmente la possibilità di
00:41farlo ma chi vigila sui livelli
00:43sulla qualità di questa
00:45assistenza chi garantisce che
00:47tutto all'interno delle RSA e
00:50delle altre strutture di
00:51accoglienza venga fatto a modino
00:54come si direbbe in questi
00:56termini cioè in modo efficace
00:58è quello che cerchiamo di
00:59capire in questa puntata di
01:01estra in cui partiremo da una
01:03vicenda di cronaca di pochi
01:05giorni fa che ha destato grande
01:07scalpore a livello nazionale
01:09Silvia Corsi. Emergenza di cosa
01:12ha bisogno? Eh salve buonasera
01:14sono l'operatrice della cassa
01:16del riposo per coniugi dicianove
01:19mi ha telefonato un ospite che
01:21proprio c'è il fumo sono andata
01:23sopra a vedere proprio c'è un
01:25fumo grande poi sono scesa
01:27Sì venite proprio subito sì
01:29ok signora siete all'interno ma
01:32qualcuno è ferito? No no no perché
01:34mi ha chiamato l'inferiore
01:35C'è un incendio ok
01:36Sì c'è un fumo pazzesco
01:38Va bene lei è cognomenome
01:42Come spesso capita in Italia
01:43c'è avvoluta una tragedia per
01:44accendere i riflettori su un
01:46settore strategico del sistema
01:47assistenziale sul rispetto delle
01:49regole di sicurezza. L'incendio
01:51scoppiato la scorsa settimana
01:52nella RSA a casa per coniugi che
01:54a Milano è costato la vita a sei
01:56degenti con altri 81 intossicati
01:58ha rilanciato i dubbi su quanto
02:00siano garantiti gli standard
02:01minimi di assistenza e protezione
02:03per le persone che vengono
02:05ricoverate in queste strutture.
02:06Nel caso specifico l'inchiesta è
02:08ancora in corso e soltanto la
02:10magistratura nelle prossime
02:11settimane potrà far piena luce
02:13sull'accaduto ma intanto nelle
02:15ultime ore in base alle prime
02:16testimonianze sarebbero già emerse
02:18irregolarità e lacune da parte
02:20della cooperativa che gestiva la
02:22residenza sanitaria di proprietà
02:23del comune di Milano. Se per
02:25capire la dinamica del rogo gli
02:27inquirenti si sono subito
02:28concentrati sulle misure di
02:29sicurezza alcune testimonianze
02:31dicono che c'era poco personale e
02:33la notte della tragedia nessun
02:35medico era in servizio. Dettagli
02:37da verificare ma importanti per
02:38far luce su quanto accaduto e poi
02:40individuare i responsabili. Ma
02:42per una tragedia come quella di
02:43Milano quante strutture sanitarie
02:45ogni giorno operano senza garantire
02:47il rispetto dei livelli minimi di
02:49assistenza sanitaria o il rispetto
02:51delle basilari norme di sicurezza?
02:53La domanda lecita non dovrebbe
02:54interessare soltanto la magistratura
02:56o la politica che ora ovviamente
02:58polemizza su quanto accaduto. I
03:00primi a interrogarsi dovrebbero
03:01essere i familiari che decidono di
03:03affidare i propri congiunti a queste
03:05strutture protagoniste negli ultimi
03:07decenni di un vero e proprio exploit
03:09complice anche l'aumento della
03:11popolazione anziana e l'impossibilità
03:13per molte famiglie di accudire in
03:15casa un proprio congiunto anziano o
03:17bisognoso di adeguata assistenza.
03:19Le cronache spesso riferiscono di
03:21ospizi lager strutture dove addirittura
03:23il personale infierisce sugli ospiti.
03:25Sono i casi più eclatanti che spesso
03:27emergono su segnalazioni di parte o
03:29controlli dei NAS. Sono sicuramente
03:32l'eccezione in una rete assistenziale
03:34che quotidianamente invece assiste in
03:36modo ottimale i pazienti, ma i problemi
03:38di organizzazione ci sono e secondo le
03:40associazioni sindacali possono davvero
03:42minare la qualità dell'assistenza per
03:44ospiti adeggenti.
03:47Il nostro ospite di questa puntata di
03:49estra è Vittorio Agnoletto, lui è un
03:51medico, esponente di medicina
03:53democratica, insegna all'Università di
03:56Milano globalizzazione e politiche della
03:59salute. Professore bentornato, buonasera.
04:02Buonasera a voi.
04:04Allora lei è anche curatore di una
04:07rubrica che va in onda su un emittente
04:10radiofonica che è radio popolare che si
04:12ascolta in diverse parti italiane ma che
04:14è fortemente radicata in Lombardia e
04:16lei qualche mese fa tra l'altro in
04:18qualche modo aveva lanciato più di un
04:21input, più di uno spunto di riflessione
04:23perché che qualcosa dovesse essere
04:25rivisto all'interno di quella struttura
04:27mi pare di capire che voi l'avete già
04:29individuato, l'avete già capito.
04:34Ma a noi era arrivata la documentazione
04:36della CUB che è un sindacato che aveva
04:41realizzato un'attività di sorveglianza e
04:45d'inchiesta sull'RSA della città
04:48metropolitana di Milano.
04:50Quest'inchiesta evidenziava parecchi
04:53punti critici sia riguardo al personale
04:55sia riguardo alla manutenzione.
04:58Tutta questa documentazione la CUB l'aveva
05:00mandata l'8 di novembre del 22 alla
05:04regione, alla TS che qui in Lombardia è
05:06l'equivalente dell'ASLA e al prefetto.
05:09Il prefetto si è mosso immediatamente,
05:1248 ore dopo, ha chiesto all'ATS, cioè
05:16all'ASLA, di realizzare un'attività di
05:18controllo e sorveglianza per verificare
05:20queste critiche. Nulla è accaduto, il 4 di
05:24gennaio il prefetto scrive nuovamente
05:26all'ATS per andare a verificare la situazione
05:29sull'RSA e tra l'RSA vi sono anche
05:34quelle in discussione in questi giorni e
05:35quella dove è venuta la tragedia.
05:38Il 13 di gennaio, quindi pochi giorni
05:40dopo, il prefetto comunica che l'ATS ha
05:44verificato che vi sono alcuni problemi
05:46di personale, ma nient'altro. A quel punto
05:50noi facciamo due puntate a Radio Popolare
05:53il 20 e il 27 di gennaio. Il 27 ci
05:56concentriamo in particolare su chi
05:59gestisce queste due RSA, cioè sul
06:03Progis, e invitiamo i responsabili a
06:05venire in trasmissione a rispondere alle
06:08critiche che sono state avanzate,
06:10compresa quelle sulla manutenzione. I
06:12responsabili si rifiutano di partecipare
06:14alla trasmissione. Quindi possiamo dire
06:17che prima da novembre in modo generale
06:19e poi da gennaio in modo più preciso
06:22c'erano state precise segnalazioni che
06:25in tante RSA, compresa quella, alcune cose
06:28andavano verificate. Ecco, io mi
06:31permetto solo di dire che se le
06:34segnalazioni fatte dalla CUB riprese da
06:37Radio Popolare e diciamo anche prese
06:40molto sul serio dal Prefetto, fossero
06:43state assunte con altrettanta serietà
06:45dalle altre istituzioni, forse si sarebbe
06:49potute evitare questa situazione. E
06:52questo è un aspetto. Poi c'è un altro
06:55punto che mi pare importantissimo. Noi
06:58usciamo da tre anni di pandemia e in
07:02questi tre anni sono state assunte tante
07:06situazioni utilizzando una legislazione
07:09dei provvedimenti per emergenza, perché
07:11bisognava fare fronte a qualcosa di
07:13estremamente grave. Ora io mi chiedo, ma
07:17possibile che anche sul piano legale non
07:20ci fosse la possibilità di ricorrere a
07:23un meccanismo d'emergenza per
07:26riattivare il sistema antincendio e
07:29tutelare quindi decine di persone
07:32anziane e fragili, alcune delle quali
07:35non sono in grado di muoversi, quindi
07:37privati della loro mobilità. Si è ricorso
07:40tante volte a situazioni e a
07:42legislazioni, a provvedimenti d'emergenza
07:44per tutelare delle vite? Beh io questa
07:47domanda me la pongo, poi saranno i
07:49magistrati a verificare. Certo che non è
07:51una cosa normale che per tanto tempo un
07:54impianto di questo tipo, un impianto
07:56su un incendio, rimanga fuori uso. Dico
08:01anche come medico del lavoro, questa è
08:03la mia specialità, che in tutti i luoghi
08:06di lavoro ci deve essere un impianto
08:08antincendio funzionante, altrimenti deve
08:11essere immediatamente fatto l'intervento
08:13e l'RSA è contemporaneamente un luogo di
08:17cura dove vi sono all'interno dei
08:19pazienti, ma anche un luogo di lavoro
08:21perché vi è il personale che ovviamente
08:23li opera. Professore, la sua disanima è
08:27stata chiarissima, ovviamente sarà poi
08:29la magistratura ad accertare eventuali
08:32irregolarità, profili da perseguire
08:34penalmente in questa che resta fino a
08:36prova contraria una tragedia, ma noi
08:38sappiamo che la fatalità purtroppo
08:40quando si parla di sicurezza sul lavoro
08:42non c'entra, c'è sempre una catena di
08:44errori che talvolta favoriscono poi
08:46vicende dall'esito drammatico. Sai che
08:49cosa mi ha colpito di questa vicenda? La
08:51cosa più banale, io parlo da figlio, da
08:53nipote, quando uno affida i propri cari
08:57a queste strutture ha la ingenua
09:01convinzione che siano quantomeno al
09:03sicuro e che siano accuditi, poi
09:05parleremo anche di quale sia il livello
09:08assistenziale in tutte le strutture e poi
09:11nel caso specifico a me ha fatto specie
09:13sentire la telefonata che c'era in
09:15apertura della copertina della
09:16collega Silvia Corsi dove parla questa
09:19persona che se non ricordo male si
09:20qualifica come custode e mi dice mi
09:23hanno chiamato per dirmi che c'è il
09:26fuoco. In questo linguaggio semplice e
09:29semplice io ci vedo un qualcosa che non
09:32mi torna nel senso che immagino che se
09:36una struttura è presidiata ci sia anche
09:38una procedura per dare l'allarme che non
09:40sia quella di banalmente chiamare il
09:43custode. In un'altra versione si diceva
09:45che fosse qualche degente che avesse
09:47chiamato per segnalare la presenza di
09:50fumo. Ecco tutto questo io credo che
09:52siano gli aspetti che più lasciano il
09:55gelo nelle ossa in chi sente vicende
09:58come queste e si interroga sul livello
10:00dell'assistenza. Non so se sono riuscito a
10:03trasmettere il mio disagio nel raccontare
10:05una vicenda drammatica come questa. Il
10:08suo disagio è la mia angoscia e il disagio
10:13di tantissima gente perché non
10:17dimentichiamoci che durante la pandemia
10:20la Lombardia è la regione in Europa che
10:24ha avuto il più alto numero di decessi
10:27da covid in relazione alle persone
10:30ricoverate proprio nell'RSA. Che cosa
10:33vuol dire questo? Che una volta
10:35terminata l'emergenza il faro, il
10:38riflettore dentro il servizio socio
10:41sanitario italiano nazionale e regionale
10:44andava puntato immediatamente su quelle
10:47strutture che avevano dimostrato tutti
10:50i loro limiti negli anni della pandemia.
10:53Già negli anni della pandemia si era per
10:55esempio dimostrato che non si poteva
10:58andare avanti senza che vi fosse per
11:01legge doveva esserci un obbligo ad avere
11:05un servizio medico 24 ore al giorno
11:08all'interno di quelle strutture. Durante
11:11la pandemia era apparso evidente come il
11:14meccanismo di minutaggio destinato a ogni
11:17singolo operatore, a ogni singolo
11:19ricoverato non era sufficiente a
11:23garantire la qualità dell'assistenza.
11:25Sto parlando in generale sulle RSA italiane
11:29e in particolare su quelle lombarde.
11:31Invece finita l'emergenza tutto è
11:34rimasto come prima. Avrebbero dovuto
11:35scattare lì prima di tutto le assunzioni
11:38di operatori sanitari, di medici e via
11:40dicendo. E questo non è avvenuto. Noi la
11:44lezione della pandemia non l'abbiamo
11:46colta. È stata totalmente rimossa. E poi
11:51quello... Prego. No, la devo fermare perché
11:55ho un po' di pubblicità. Ripartiamo da qua
11:57anche perché lei ha toccato un tema molto
11:59importante che è la qualità del lavoro
12:02all'interno di queste strutture. Lei la
12:04vede dal punto di vista del paziente ma
12:06essendo un operatore della sanità
12:08ovviamente anche dal punto di vista di
12:10chi indossa una divisa, di chi indossa un
12:12camice e ha la responsabilità di
12:14accudire questa persona. La mia domanda
12:17è ma si possono applicare dei parametri
12:20da catena di montaggio per garantire
12:23l'assistenza adeguata agli ospiti di
12:26una RSA? Da qui ripartiamo dopo questa
12:28breve pausa. State con noi.
12:33Bentornati, bentornati a destra. Stiamo
12:36in questa puntata cercando di capire
12:38qual è il livello dell'assistenza oltre
12:40che della sicurezza nelle RSA, le
12:42residenze sanitarie dove molto spesso
12:45facciamo ricoverare i nostri anziani
12:48quando siamo nell'impossibilità di
12:50accudirli, dare loro la giusta
12:52assistenza ma anche le giuste le giuste
12:54terapie. Lo stiamo facendo con
12:56Vittorio Agnoletto che è un medico, un
12:58esponente di spicco di medicina
13:00democratica che ha avuto modo di
13:03occuparsi anche nella sua attività, anche
13:06di cronista, di giornalista della
13:08vicenda di quella casa di riposo, teatro
13:10di un drammatico incidente, un incendio
13:14stiamo vedendo delle immagini proprio
13:16della scorsa settimana, ha costato la vita
13:186 degenti con 81 persone intossicate.
13:22Ecco, poco fa il dottor Agnoletto ci
13:25stava spiegando come ci sia un problema
13:28che va oltre i fatti di cronaca
13:31eclatanti, che è la quotidiana gestione
13:34delle attività all'interno di queste
13:36strutture, che è fatta su parametri, io
13:39prima della pubblicità dicevo che
13:41vedrei bene in una catena di montaggio
13:43forse, ma un po' meno quando gli
13:46operatori di una struttura sanitaria
13:48devono accudire dei pazienti e davvero
13:51è tutto calcolato per minuti,
13:54per standard e la mia domanda è
13:57è il giusto approccio se si deve
13:59prendersi carico dello stato di salute,
14:01di assistenza di un anziano o di una
14:04persona disabile magari?
14:07Lei ha colto uno degli aspetti
14:09fondamentali e l'ha purtroppo definito
14:12anche molto bene. La cura, il prendersi
14:16cura e l'attività sanitaria non può mai
14:20e non deve mai essere ridotta a una
14:24catena di montaggio. Non dimentichiamoci
14:27che la cura passa prima di tutto
14:29attraverso il rapporto personale tra il
14:32medico, l'operatore sanitario e il
14:35cittadino sofferente in quel momento.
14:38Il problema è che questo non avviene
14:40solo dentro l'RSA. Più andiamo avanti
14:44più tutto il nostro servizio
14:46sanitario nazionale viene organizzato
14:48attraverso i minutaggi. Un medico deve
14:50fare tot visite in un'ora, tot in
14:54mezza giornata, per ogni visita ha a
14:56disposizione un certo numero di minuti e
14:58dentro queste deve stare. Però questo
15:00non è un modo corretto di fare
15:03medicina. Ma c'è anche un altro aspetto.
15:07Io sono convinto che queste regole, cioè
15:12le risorse, i tempi e le figure
15:16professionali da dedicare all'assistenza
15:19delle persone ricoverate all'interno
15:21dell'RSA debbano essere stabilite a
15:24livello nazionale, non a livello regionale.
15:28Devono essere uguali per tutto il
15:30territorio nazionale. Anche per un altro
15:33motivo, in Lombardia la quasi totalità
15:38delle RSA sono private oppure sono
15:43pochissime come erano queste, pubbliche
15:46ma gestite da privati. Allora queste
15:49strutture private ovviamente puntano a
15:53fare profitto, gestiscono quel servizio
15:55per ottenere profitto, ma non sono in
15:57genere responsabili proprietari di uno o
16:01due RSA. Ormai siamo di fronte a catene
16:03industriali, di società che gestiscono
16:06100, 200, 300 RSA. È chiaro che questo
16:10costituisce un potere, una lobby anche di
16:13pressione rispetto alle istituzioni
16:14locali. Allora è bene che chi deve
16:17decidere sulla qualità, la quantità e le
16:19forme dell'assistenza sia sottratto alla
16:22possibile pressione di queste lobby.
16:24Ecco perché queste decisioni dovrebbero
16:26essere assunte a livello nazionale. Non
16:28solo. Una volta che lo Stato, le
16:31istituzioni affidano a una struttura
16:33privata la gestione di un RSA, non è che
16:36si tolgono qualunque responsabilità. Un
16:38cittadino malato rivendica dei diritti
16:42previsti dall'articolo 32 della
16:44Costituzione verso lo Stato. Lo Stato
16:46può dire io non sono in grado di
16:48gestirli direttamente, affido questo
16:50incarico a un privato, ma poi lo Stato,
16:52che vuol dire Regione, Comune, Asla, TS,
16:55eccetera, deve controllare, sorvegliare
16:58come quei servizi che il cittadino aveva
17:01inizialmente chiesto allo Stato sono
17:03forniti. E qui allora l'altra domanda è
17:05l'attività di sorveglianza e di controllo
17:07è stata esercitata come? In che misura?
17:10Da chi? A chi spetterebbe, mi scusi,
17:13questa attività di sorveglianza e di
17:15controllo, Professore? Beh, qui ci sono
17:17ruoli diversi. C'è una manutenzione
17:19ordinaria che spetta a chi gestisce, c'è
17:22una manutenzione straordinaria che mi
17:24pare di capire rispetti alla proprietà,
17:27poi c'è un controllo sull'attività
17:29sanitaria e personale che spetta alle
17:31strutture sanitarie, a TS e Asle, che a
17:34loro volta rispondono alla Regione. Non è
17:36un caso che la lettera della Cuba, da
17:39cui era partita l'indagine sull'RSA a
17:41novembre, l'indagine svolta dal sindacato,
17:44era rivolta innanzitutto oltre che al
17:47Prefetto come, diciamo, momento di
17:48pressione di controllo alla Regione e
17:51la TS Asle, perché si andava soprattutto
17:54in campo sanitario. Oh, io vorrei
17:57condividere questa riflessione anche con
17:59i nostri ascoltatori.
18:00Noi abbiamo raccontato la tragedia di
18:03Milano, molto spesso le cronache ci
18:06riferiscono di casi di riposo dove
18:07arrivano i controlli da parte delle
18:09Forze dell'Ordine o degli ispettori delle
18:11aziende sanitarie e si trovano in
18:13regolarità, magari in qualche caso
18:16addirittura episodi di violenza sui
18:17degenti, ma il problema è il disagio,
18:20secondo me, che oggi queste strutture
18:22devono scontare, sta nella impossibilità
18:25quotidiana di garantire la sicurezza,
18:29perché voi capite che quando il
18:30personale in turno è poco e ha
18:33pochissimi minuti, se non secondi talvolta,
18:36da dedicare a tutti i pazienti, è
18:38evidente che magari certi letti restano
18:41senza un controllo, senza una verifica
18:44anche per ore, probabilmente anche quello
18:46che è successo nel caso specifico
18:49dell'incendio alla casa di riposo di
18:51Milano, è un'ipotesi, sarà la magistratura
18:53a fare luce, ma siccome le fiamme sono
18:56scaturite da una stanza, probabilmente se
18:59fosse passato un infermiere un po' di
19:01più a fare un controllo, magari si
19:03sarebbe accorto che qualcuno
19:06stava fumando, è una delle ipotesi
19:08ancora, ovviamente non ci stiamo
19:09sostituendo i magistrati. Ecco, è proprio
19:12il livello dell'assistenza che secondo
19:14me dovrebbe essere posto al centro e
19:16invece io vedo sempre più spesso che
19:19affidare queste persone a un RSA
19:23significa semplicemente parcheggiarle,
19:25anche questo non è un po' la sconfitta
19:27del sistema dell'assistenza
19:30in un paese che eppure potrebbe
19:33farsi un po' vanto dei livelli sanitari
19:36che ha saputo esprimere nei decenni?
19:38Sì, certo, lei ricorda con questa frase
19:41che nel 1981, tre anni dopo la riforma
19:44sanitaria che istituì un servizio
19:47universale in Italia nel 1978,
19:50l'Italia fu portata dall'Organizzazione
19:52Mondiale della Sanità come l'esempio di
19:55uno dei due servizi sanitari migliori a
19:58livello mondiale.
19:59Purtroppo molto tempo, molta acqua è
20:01passata sotto i ponti dal 1981.
20:07Certamente la presenza del personale, la
20:10numerosità del personale, i turni del
20:13personale, perché non si possono fare
20:1610-12 ore o più di seguito, c'è un
20:20problema di turni notturni, adesso sto
20:22parlando in generale, non riferito a un
20:24caso specifico, però i turni notturni
20:26sono importanti perché in un RSA
20:29molte persone non sono autonome e
20:32devono essere per esempio girate di
20:35notte per evitare le piaghe di
20:37decubito o se qualcun altro si alza, si
20:40muove e non è in grado di stare in piedi
20:42da solo, ci sono gesti in consulta, ci
20:45sono persone che sono ricoverate con
20:47alzheimer, altre che hanno disturbi di
20:49tipo neurologico, psichico e via
20:51dicendo, quindi non è come fare
20:53diciamo un turno in una corsia
20:55qualunque di ospedale dove le persone
20:57dormono tranquillamente in attesa del
20:59giro mattutino dei medici e quindi il
21:02numero di persone, la competenza delle
21:04persone deve essere assolutamente
21:06adeguata e qui ci vogliono parametri
21:09nazionali, ma l'altro aspetto che le ha
21:12toccato possiamo poi approfondirlo è che
21:16noi siamo dentro un modello che va ben
21:19oltre l'Italia per cui quando una persona
21:22non diventa più economicamente
21:24produttiva viene messa su un binario
21:28morto, per riprendere le parole di
21:30Francesco del Papa, diventa uno scarto
21:33ecco questo non è accettabile. Ecco
21:36questo tra l'altro ci introduce a un
21:38altro tema che avremo modo nei prossimi
21:40minuti di approfondire, professore se ci
21:42può concedere ancora un po' del suo
21:44tempo, perché vede noi naturalmente
21:48stiamo mettendo la vita, i sentimenti
21:51che lega chiunque deve affidare a
21:53questa struttura ma all'incuore un
21:54proprio congiunto, ma poi c'è anche una
21:56questione di carattere economico perché
21:59queste RSA vengono in parte pagate dalle
22:02famiglie compatibilmente con i redditi
22:06che possono esprimere ovviamente e il
22:09resto o talvolta la totalità è a carico
22:11del Servizio Sanitario Nazionale quindi
22:13della collettività, quindi chiedersi come
22:17siano spenti, spesi questi soldi è brutto
22:20allora quando si parla di vita umane
22:22però è anche doveroso da questo punto di
22:25vista credo che anche la politica
22:27dovrebbe essere un po' più attenta
22:29nel momento in cui deve verificare se
22:32le rette che vengono rimborsate poi
22:35siano state adeguatamente spese o è
22:39uno sbaglio questo?
22:41è un ragionamento assolutamente
22:43corretto però vede non possiamo saltare
22:46un passaggio purtroppo, le rette vengono
22:50pagate perché si è fornito un servizio
22:53poi possiamo ragionare su chi deve pagare
22:55come avviene, molte volte la legge non
22:57viene rispettata, comunque vengono pagate
23:00perché si è fornito un servizio, il
23:01problema è che nei momenti in cui quel
23:04servizio è umano a un privato, il privato
23:07dice io faccio quest'attività, non perché
23:09sono Don Bosco, io faccio quest'attività
23:12perché da quest'attività voglio trarre un
23:16profitto, quindi dei soldi che vengono
23:18versati anche dal Servizio Sanitario
23:21Nazionale
23:22una parte deve costituire il mio profitto
23:24questo tra l'altro è avvenuto con tante
23:27tante realtà, tante cooperative, tante
23:29aziende che gestiscono l'RSA
23:31allora qui ci vorrebbe un ragionamento
23:34qual è il margine di profitto
23:36accettabile su un'attività di questo
23:39tipo? Si può mettere un limite, io credo
23:43di sì, all'attività privata in sanità
23:46oppure è legittimo tutto, viene
23:48considerato come qualunque altro settore
23:51e nel momento in cui lo Stato dice io non
23:54la gestisco direttamente e tra l'altro
23:56tutti i dati ci dicono che risparmieremmo
24:00perché lì dove i servizi sono gestiti dal
24:02pubblico si risparmia rispetto alla
24:04gestione del privato, ma lì dove decide
24:06di non gestirli direttamente ma si pone
24:08un limite a quelli che possono essere i
24:10guadagni oppure non c'è limite
24:13questo è un problema grosso e non
24:15riguarda mica solo la Lombardia perché
24:18praticamente tutte le regioni d'Italia
24:21hanno appaltato la gestione dell'RSA in
24:25gran parte ai privati, quindi non c'è
24:27solo un problema di controllo, c'è
24:29proprio un problema economico che è
24:31quello che lei ha sollevato. L'ultimo
24:34aspetto, lo approfondiamo dopo la
24:36pubblicità, riguarda il futuro perché
24:38c'è una proposta di riforma del sistema
24:41sanitario nazionale che dovrebbe in
24:44qualche modo togliere da questo alveo di
24:48tutele, di assistenze, anche di
24:50finanziamenti, tutti quei soggetti che in
24:53qualche modo come diceva prima il
24:55professor Agnoletto magari non vengono
24:57considerati più produttivi, pensiamo agli
24:59anziani, pensiamo a chi è gravemente
25:01malato, ma verso quale scenario stiamo
25:05andando incontro? Proviamo a capirlo tra
25:08un attimo.
25:12Bentornati a destra, stiamo cercando di
25:15capire come funziona il mondo delle
25:17residenze sanitarie, quelle che una volta
25:19si chiamavano le case di riposo, quelle
25:22strutture che sono davvero fiorite come
25:25funghi, verrebbe da dire, negli ultimi
25:27decenni, perché siamo un paese che tende
25:30a invecchiare, c'è bisogno di strutture
25:32che diano questo tipo di assistenza a
25:34tutte quelle famiglie che per un motivo
25:36o per l'altro non possono tenere in casa
25:39una persona anziana o bisognosa comunque
25:41di cure importanti. Il professor Vittorio
25:43Agnoletto è un medico, è un esponente di
25:46spicco di medicina democratica, ci ha
25:48aiutato a capire come funziona oggi il
25:51sistema sanitario, abbiamo anche capito
25:53che c'è un problema di sicurezza, la
25:55tragedia di Milano, l'incendio alla casa
25:57di riposo è sicuramente una di queste,
26:01c'è un problema di qualità dell'assistenza,
26:04di attenzione a come vengono spesi i
26:07soldi e poi c'è anche un problema di
26:09scenario, perché medicina democratica
26:12qualche settimana fa ha lanciato
26:13l'allarme di fronte a un progetto al
26:17vaglio dell'attuale governo che vorrebbe
26:20rivoluzionare gli attuali parametri, si
26:23sta andando verso la creazione di un
26:25servizio sanitario, chiamiamolo
26:27parallelo rispetto al servizio sanitario
26:29nazionale, che è quello banalmente che ci
26:30paga le cure quando andiamo all'ospedale
26:32e che dovrebbe occuparsi prevalentemente
26:35di tutta l'attività assistenziale per i
26:38soggetti anziani o malati. Intanto a che
26:41punto è questa rivoluzione, professore?
26:44Precisiamo una cosa importante rispetto a
26:47quello che ha detto, servizio sanitario
26:49che ci dovrebbe pagare le cure quando
26:51siamo malati, servizio sanitario che è
26:54sostenuto dalle tasse che ciascuno di noi
26:58durante tutta la vita lavorativa paga
27:01regolarmente, quindi non si sta trattando
27:04di un regalo, di qualcosa di gratuito, ma
27:07di qualcosa che abbiamo pagato e che
27:10paghiamo con le tasse e che poi viene
27:12utilizzato verso chi ovviamente in quel
27:15momento è malato e non sta bene.
27:18Oggi cosa sta accadendo? Si sta andando
27:20verso l'istituzione di un servizio, lo
27:24possiamo definire così, un servizio
27:26sanitario parallelo per gli anziani
27:29fragili. È stato approvato un disegno di
27:31legge, adesso ci dovranno essere decreti
27:34attuativi, dovrebbe uscire nella prossima
27:37primavera. Questo inizialmente è stato
27:40presentato come un intervento per
27:42unificare tutti i servizi che erano
27:46rivolti a questa fascia di popolazione
27:48che è sia anziana sia fragile, queste due
27:51caratteristiche. Però poi andando a
27:53vedere da vicino questo disegno di legge
27:55noi scopriamo alcune cose. Primo che nei
27:59fatti queste persone finiscono per
28:01uscire dal servizio sanitario nazionale
28:03e entrare in un servizio sanitario
28:05dedicato unicamente a loro. Secondo che
28:10questo servizio sanitario particolare
28:12sarebbe finanziato con un fondo.
28:15Attenzione, dire che è finanziato con un
28:18fondo vuol dire che viene destinato una
28:20determinata cifra e che quando quella
28:22cifra dovesse esaurirsi non sarebbe
28:26più possibile chiedere gli interventi
28:29necessari, gli interventi ai quali peraltro
28:31una ha diritto. Terza questione, al centro
28:35di questi interventi, e qui andiamo su
28:38qualcosa di un po' tecnico, ci sono i
28:41LEP, cioè i livelli essenziali di
28:44prestazioni, che è una cosa diversa da
28:47il IEA, i livelli essenziali di
28:49assistenza, che sono i livelli, cioè che
28:53rappresenta gli interventi di cure, di
28:56interventi chirurgici, eccetera, che lo
28:59Stato mette a disposizione dalla Calabria
29:02alla Val d'Aosta per tutti i cittadini e
29:05a cui tutti i cittadini hanno diritto. Per
29:07gli anziani fragili verrebbero invece
29:09pensati i LEP, che si dicono saranno più
29:12estensivi, per ora non sono ancora
29:15definiti, avrebbero dovuto passare
29:17attraverso una discussione parlamentare,
29:18il governo ha evocato a sé il
29:21diritto di stabilirli, ma giuridicamente
29:24sarebbero molto meno forti, quindi molto
29:27meno tutelati degli IEA, che fanno
29:29riferimento direttamente all'articolo 32
29:31della Costituzione.
29:33Noi abbiamo lanciato l'allarme come
29:35medicina democratica, ma su questo punto
29:37specifico c'è un'analisi precisa e molto
29:41allarmante realizzata dall'ex
29:44ministro alla giustizia, cioè il
29:46professor Flick, che evidenzia proprio
29:48che si rischia di andare verso due
29:50trattamenti, uno verso l'insieme della
29:52popolazione e l'altro verso gli anziani
29:55fragili, che sarebbe un po' come
29:57metterli, adesso scusate la brutalità, ma
30:00un po' come una riserva, dove
30:02tutto sommato la comunità è disponibile
30:04a investire, ma a investire fino a un
30:06certo punto e non oltre, e noi pensiamo
30:09che questo non vada bene.
30:11Anche perché, mi perdoni, è
30:13agghiacciante tenendo conto che siamo un
30:15paese che sta invecchiando, in cui si
30:17fanno sempre meno figli, in cui l'età
30:19media della popolazione tenderà a
30:21crescere e quindi noi capiamo come un
30:24sistema strutturato come questo sia
30:26destinato a infrangersi su una
30:28sostenibilità di fondo, visto che
30:30i fondi previsti, i finanziamenti
30:33previsti sono limitati e poi in qualche
30:35modo difficile anche da garantire nel
30:39momento in cui non ci sarà più
30:41l'equilibrio all'interno dell'andamento
30:43demografico del paese. Lei prima,
30:45professore, diceva come sarebbe
30:47auspicabile tornare a centralizzare il
30:51sistema sanitario, faceva riferimento
30:54alle RSA di cui stavamo parlando, ma vale
30:57immagino anche per tutto ciò che ruota
31:00attorno al mondo della sanità. Le posso
31:02chiedere come vede questo progetto delle
31:06autonomie differenziata che il governo
31:09sta portando avanti. La Corte dei Conti
31:11ha già detto che c'è il rischio di
31:13disequilibrio e glielo chiedo perché
31:16la sanità è uno dei settori che ha
31:19competenza regionale ma forse è uno degli
31:22ambiti in cui maggiormente si vede
31:24questa disparità da regione a regione.
31:26Non rischia la riforma allo studio del
31:30governo di aggravare ancora di più
31:32queste diseguaglianze? La sanità arriva
31:35a pesare in alcune regioni oltre
31:37l'ottanta per cento del bilancio
31:39complessivo regionale e oggi siamo di
31:43fronte a 21 sistemi sanitari
31:46differenti uno dall'altro e questo ha
31:50creato diversi problemi per esempio
31:53durante la gestione della pandemia.
31:56Qualora dovesse passare l'autonomia
31:58differenziata andremmo incontro alla fine
32:02del servizio sanitario nazionale.
32:06Le regioni del sud vedrebbero una sanità
32:10ancora ulteriormente peggiorata,
32:13aumenterebbero le distanze dei servizi
32:16forniti tra una regione e l'altra, i
32:19cittadini del sud diventerebbero in
32:21gran parte clienti della sanità di
32:24alcune grandi regioni del nord e la
32:27sanità nelle grandi regioni del nord,
32:29Lombardia prima di tutto, verrebbe
32:31affidata sempre più e totalmente ai
32:33privati. Non dimentichiamo, lo dico perché
32:36non accade in Lombardia ma riguarda
32:39tutti, la Lombardia tentò un'operazione
32:42da pripista seguendo quanto fece decenni
32:45fa la TACER in Gran Bretagna e cioè di
32:48proporre a tutte le persone con
32:50patologie croniche, in Lombardia circa il
32:5230 per cento della popolazione, oltre tre
32:54miliardi, di affidare la cura delle
32:57proprie patologie croniche a un gestore
33:02che poteva essere privato, al quale la
33:05regione dava i soldi e poi il gestore
33:06gestiva come meglio credeva, ovviamente
33:09puntando al profitto. Perché non sono
33:11riusciti a realizzare pienamente quel
33:13progetto? Hanno invitato i cittadini con
33:16patologie croniche a iscriversi ai
33:18gestori, si è iscritto meno del 10 per
33:20cento, ma non hanno potuto obbligarli.
33:23Perché? Perché quella misura avrebbe
33:26distrutto il servizio sanitario e sarebbe
33:29andata contro la legge nazionale.
33:31Qualora ci fosse un'autonomia, la
33:34Lombardia andrebbe avanti con la
33:36privatizzazione e i cittadini del sud
33:39verrebbero al nord per curarsi sempre
33:42più attraverso le strutture della
33:45sanità privata. E questo non va bene, noi
33:48dobbiamo puntare a far sì che i livelli
33:51essenziali di assistenza, cioè le
33:54prestazioni che vengono erogate, siano
33:57realmente uguali in tutta Italia. Dobbiamo
34:00andare ad aumentare i livelli di qualità
34:03di prestazioni nel sud e dobbiamo andare
34:06nel nord e non solo a restituire al
34:09pubblico la gestione e la responsabilità.
34:11In fondo il nostro servizio sanitario
34:14nella sua evoluzione nasce con questa
34:16logica, cioè il pubblico fornisce
34:18servizi. Lì dove non riesce a fornire un
34:21servizio particolare, si accredita con una
34:24struttura privata, ma è il pubblico che
34:27dice io ho bisogno di questo servizio, ho
34:29bisogno dell'oculista piuttosto che ho
34:31bisogno della fisioterapia. Non mi
34:34accredito con tutto e li metto in
34:35concorrenza col servizio pubblico. Mi
34:37accredito con quel settore particolare
34:39di cui su quel territorio ho bisogno ed
34:42esercito un meccanismo di controllo e
34:45questo non avviene. Mi si permette un
34:47ultima battuta? Posso? Minuto veloce.
34:50Lei prima ha detto siamo una
34:52popolazione anziana. Siamo una
34:54popolazione anziana, abbiamo un'attesa di
34:56vita ancora molto alta attorno agli 80
34:58anni, ma negli ultimi anni è precipitato
35:01un indicatore importante, cioè il numero
35:04di giorni privi di malattia per gli ultra
35:0865 anni. Quindi vuol dire che la
35:10situazione è peggiora verso quella
35:12popolazione. Non dimentichiamoci che
35:14molte volte in non poter fare delle
35:16cure produce poi delle disabilità che
35:20economicamente finiscono per pesare di
35:23più sia sulla società sia sulla famiglia
35:26e quindi sul sistema paese. Quindi il non
35:29poter ricevere delle cure, liste
35:31d'attesa lunghissime diventano poi un
35:33danno economico per l'insieme del paese.
35:36Ci lasciamo con quest'ultima analisi. Qui
35:38si potrebbe aprire tutto un discorso
35:40anche sulla possibilità e la facilità
35:42di accesso alle cure in un'ottica di
35:44prevenzione, ma ci porterebbe troppo
35:46lontano e il tempo a nostra disposizione
35:48è terminato. Consentitemi però di
35:50ringraziare davvero per i minuti che ci
35:52ha concesso Vittorio Agnoletto, medico ed
35:55esponente di medicina democratica.
35:57Vedremo di capire se tutte queste riforme
36:00che si stanno affollando all'orizzonte
36:04politico di questa maggioranza di
36:07governo porteranno intanto a una
36:10conclusione del proprio ITER anche in
36:12ambito parlamentare e poi soprattutto se
36:14questi scenari che i sindacati stanno da
36:16tempo evidenzando si paleseranno in
36:18tutta la loro gravità o se c'è ancora il
36:20tempo per cambiare qualcosa. Io confido
36:22sempre che la politica sia anche sintesi
36:24professore, quindi come voi li venite le
36:27vostre preoccupazioni a esternare in un
36:29contesto televisivo come questo, mi
36:31auguro che la politica senta a volte il
36:34bisogno di alzare il telefono e di
36:36convocare chi è in prima linea tutti i
36:38giorni e quindi probabilmente i problemi
36:41li conosce meglio di chi sta in un
36:44ufficio politico. Grazie professore, le
36:47auguro una buona serata e un buon lavoro.
36:49Grazie a voi e buona serata a tutti e a
36:51tutti. Grazie, grazie dal professor
36:53Vittorio Agnoletto, siamo ai saluti
36:56perché il tempo a nostra disposizione è
36:58concluso. Extra torna domani alla solita
37:01ora, poi se volete noi ci troviamo dal
37:03lunedì al venerdì dalle 7 alle 8 e 30
37:05anche a prima pagina la nostra rassegna
37:08stampa quotidiana in onda qui su Radio
37:11Roma Television. Buon proseguimento a tutti.
37:13Arrivederci.
37:15Extra tutti i colori dell'attualità con
37:18Claudio Michalizio

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