• 3 settimane fa
Un viaggio a Sezze, grazie al secondo dei documentari della serie "I custodi del tempo" realizzata da Flavio Cammerano, che oggi ci racconta la vicenda di un glorioso aeroporto oggi perso nella memoria.


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Trascrizione
00:00:00Polis, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti.
00:00:30Benvenuti su Polis, il racconto dei territori.
00:00:48Oggi il secondo documentario di una serie denominata I custodi del tempo, un documentario
00:00:58realizzato da Flavio Cammerano.
00:01:00Oggi ci spostiamo verso Sizia e andiamo alla ricerca di un aeroporto perduto, perduto persino
00:01:09nella memoria, ma che ritroveremo grazie a questo documentario e grazie alle testimonianze
00:01:16di numerose persone intervistate nel corso di questo piccolo film, possiamo chiamarlo
00:01:25così.
00:01:26E' un piccolo film, come dicevo prima, realizzato da Flavio Cammerano che è qui con noi, nostro
00:01:31ospite.
00:01:32Benvenuto Flavio.
00:01:33Buonasera e grazie per la possibilità di avermi fatto partecipare alla vostra trasmissione,
00:01:43ringrazio Radio Roma TV.
00:01:45Allora abbiamo detto che questo è il secondo documentario di una serie, una serie che si
00:01:53intitola I custodi del tempo.
00:01:55Partiamo proprio dalla serie, come nasce quest'idea?
00:02:00Dunque io partirei appunto da me praticamente, che sostanzialmente nasce da un'idea che avevo
00:02:09nel cassetto tanti anni fa, quando ho iniziato un po' l'attività da operatore, nasco fondamentalmente
00:02:19come operatore drone, quindi ho sempre lavorato nel settore di formazione, quindi mi occupo
00:02:27fondamentalmente di formazione per operatori droni, da tantissimi anni.
00:02:33Nel tempo mi sono un po' evoluto e come mi approcciavo tantissimo con operatori cinema
00:02:38ho voluto così, ho detto, visto che ci sono tutti questi operatori cinema, perché non
00:02:46provare anche io con macchine mie per poter realizzare opere per produzioni terze sostanzialmente,
00:02:54quindi ho lavorato per diverse produzioni e una delle prime opere a cui ho partecipato
00:03:02come operatore drone è proprio una produzione spagnola che venne qui in Italia, diciamo
00:03:10precisamente nella zona del Vesuvio, quindi a Pompei nel particolare, quindi mi chiamarono
00:03:18me come operatore e la serie non è un caso, si chiamava Guardianes della Historia, se
00:03:25non mi ricordo male, quindi capite benissimo appunto la somiglianza un pochettino, quindi
00:03:34Hai preso l'ispunto italianizzando il titolo?
00:03:38Sì, diciamo solo il titolo perché comunque sia il format era abbastanza diverso, quindi
00:03:45ho cercato di fare un format mio, quindi sostanzialmente quello che poi ho messo in atto è quello
00:03:54che poi vediamo un po' quasi su tutti i documentari dei corsati del tempo, è la ragazza in bicicletta,
00:04:00già l'abbiamo vista nel primo capitolo, che viaggia per alcuni luoghi simbolo della
00:04:05città di cui si narra appunto, nel primo capitolo c'è Latina, quindi la ragazza si
00:04:11muove in bicicletta per alcuni luoghi storici, alcune piazze e luoghi storici della città
00:04:16di Latina, nel secondo capitolo c'è la stessa ragazza che è una studentessa, poi sostanzialmente
00:04:24ringrazio che è Elisa Cervelloni, che ha viaggiato così per alcuni luoghi del paese
00:04:30della città di Sezze praticamente, quindi raccontando alcune cose riguardanti appunto
00:04:37la città di Sezze, perché a stretto rapporto poi nasce il famoso campo di aviazione che
00:04:45forse non tutti conoscono o chi lo conosce per sentito dire, non conosce nel dettaglio
00:04:53esattamente la storia, quello che è stato questo campo di aviazione e l'importanza
00:04:58che ha avuto in quel periodo in cui è esistito, perché è esistito per moltissimo tempo,
00:05:05per un brevissimo periodo di storia, però ha avuto una notevole importanza, quindi per
00:05:12non lasciare cadere nel tempo tutta questa importanza che ha avuto questo territorio,
00:05:22questo campo di aviazione, ho cercato di portarlo in un docufilm, in un documentario che potesse
00:05:29dare appunto l'importanza giusta a questo luogo storico.
00:05:36Nel corso del documentario che fra poco cominceremo a vedere, tu racconti questa storia, quindi
00:05:43ricapitolando, i custodi del tempo è una serie che racconta, intanto parte dal sud
00:05:51del Lazio, essenzialmente la provincia di Latina, incluso il capoluogo Pontino, tu racconti
00:06:01varie vicende e in qualche modo cerchi di mantenere la memoria, attraverso questo tuo
00:06:08format, di luoghi che spesso sono luoghi dimenticati oppure abbandonati, come vedremo anche nei
00:06:18prossimi documentari che trasmetteremo nelle settimane successive, luoghi abbandonati,
00:06:26luoghi dimenticati, come era in gran parte dimenticato questo aeroporto di Sezze che
00:06:33ha avuto un'importanza anche internazionale, poi lo scopriremo nel corso della visione
00:06:40del documentario, addirittura un'importanza olimpica, perché poi come racconteranno i
00:06:49testimoni, ha avuto un ruolo importante per quelle che sarebbero dovute essere delle Olimpiadi
00:06:55che purtroppo non si sono mai svolte a causa della Seconda Guerra Mondiale, ma visto che
00:07:02l'abbiamo introdotto, a questo punto comincerei a vedere alcune immagini di questo documentario
00:07:09che si intitola Inseguendo il sogno di Icaro.
00:07:18Inseguendo il sogno di Icaro
00:07:37Eccoci arrivati a Sezze, ossia Elisa, un paese dalle antiche origini, conosciuto molto di
00:07:43più per le sue tradizioni storiche e per i suoi prodotti tipici, ma oggi andremo alla
00:07:48scoperta di un luogo storico che in pochi ricordano. Ci vediamo qui tra un'ora. Va bene
00:08:13La mia è una storia che oggi rimane quasi una leggenda. Nel marzo del 1925 vennero commissionati
00:08:34i lavori nell'area setina, così nasco come campo di fortuna di Sezze Romano, all'epoca
00:08:42ancora provincia di Roma, la città di Littoria ancora non era nata. Si racconta che in Italia
00:08:51non avevo eguali per via delle correnti termiche provenienti dal mare che mi rendivano unico.
00:08:57Queste, infrangendosi sui lepivi, mutavano in ascensionali perfette per l'aeronautica
00:09:04degli anni ruggenti. Queste peculiarità fecero crescere vertiginosamente la mia fama, facendomi
00:09:11diventare una scuola di volo per l'ingresso all'aeronautica militare. Ero destinato a
00:09:18diventare molto di più. Mi rivelai un vero diamante grezzo. Conquistai velocemente una
00:09:26certa notorietà internazionale. Dal 1937 la Germania iniziò a mandare piloti e alianti
00:09:39per fare corsi di volo. Era un'epoca di pionieri e si sperimentava molto. Ad un certo punto
00:09:47della storia i piloti provenivano da ogni parte d'Italia e anche da varie nazioni, tedeschi,
00:09:54polacchi, bulgari, per frequentare il mio campo di aviazione. Nel tempo si iniziarono
00:10:01a svolgere anche gare internazionali di volo a vela militare. Ricordo ancora il rombo del
00:10:08motore del cavroncino usato per il trago e il rumore del vento che si infrangeva sulle
00:10:15ali degli alianti che si libravano nei miei cieli. Nel 1939 la Federazione Aeronautica
00:10:23Internazionale varò un concorso proprio sul mio campo di aviazione per scegliere un aliante
00:10:29che potesse partecipare ai giochi olimpici. Ma purtroppo, a causa dello scoppio della
00:10:36Seconda Guerra Mondiale, le olimpiadi che avrebbero dovuto svolgersi nel 1940 non si
00:10:42svolsero più. Dopo il conflitto mi abbandonarono lasciandomi alla mercè di tutti e non venni
00:10:51mai più ripristinato.
00:11:06E allora, abbiamo cominciato a vedere le prime immagini di questo
00:11:36documentario della serie I custodi del tempo di Flavio Cammerano, questo documentario che
00:11:44racconta la storia dimenticata di Sietse e del suo aeroporto, un aeroporto che negli
00:11:53anni 30 era diventato noto a livello internazionale per ragioni che abbiamo cominciato a scoprire
00:12:01insieme, ma che vedremo ancora meglio nel seguito di questo documentario.
00:12:07Ora solo pochi istanti e poi torneremo qui su Polis, il racconto dei territori, a parlare
00:12:16di Sietse, a parlare del suo aeroporto e a vedere le immagini di Inseguendo il sogno
00:12:26di Icaro, a fra pochissimo.
00:12:35Ben ritrovati su Polis, il racconto dei territori, oggi stiamo parlando di Sietse e del suo aeroporto
00:12:45dimenticato, lo stiamo facendo grazie a un documentario della serie I custodi del tempo,
00:12:52un documentario di Flavio Cammerano che è ancora qui con noi, un documentario che si
00:12:58intitola Inseguendo il sogno di Icaro.
00:13:01Flavio abbiamo visto i primi minuti di questo documentario, fra poco scopriremo anche alcuni
00:13:08testimoni di queste vicende legate all'aeroporto di Sietse e abbiamo visto anche delle immagini
00:13:17che sembravano immagini d'epoca, una curiosità, non sono reali immagini degli anni 30 ma ricostruzioni
00:13:26attraverso modellini attuali, modellini d'epoca ma con immagini e voli fatti adesso, immagino
00:13:36che sia così Flavio, no?
00:13:38Sono tutte immagini, fondamentalmente su tutti i documentari cerco di utilizzare tutto materiale
00:13:44girato personalmente da me, da 35 anni faccio il remodellismo radiocomandato, o io o chi
00:13:51mi ha aiutato insieme a me abbiamo realizzato alcune delle immagini che poi abbiamo messo
00:13:57nel documentario, questa qui in particolare è un aliante vero, tra l'altro perché siamo
00:14:08andati su un campo di volo a vela che è tra i pochi che ce ne sono in Italia perché
00:14:14questo documentario rispetto agli altri è stato un po' più impegnativo perché mi sono dovuto
00:14:18spostare al di fuori dal Lazio proprio per ricreare alcune immagini reali poi alla fine
00:14:24perché comunque mi serviva proprio del materiale da mettere come copertura alle interviste
00:14:31o comunque a alcune parti come l'apertura, questa che abbiamo visto poco fa è l'apertura
00:14:37sostanzialmente del documentario.
00:14:39Una domanda che volevo farti perché poi lo sentiremo dai testimoni, dallo stesso Sindaco
00:14:47di Sez che apparirà nel corso del documentario, molte persone ci dicono che la memoria di
00:14:57questo aeroporto di Sez si è perduta anche nel paese stesso di Sez, tu come sei venuto
00:15:04a scoprire l'esistenza di questo aeroporto se lo sapevi già da prima o se magari facendo
00:15:10delle ricerche per il tuo documentario poi hai scoperto anche questa chicca?
00:15:16Io legato al mondo del mondo aeronautico sostanzialmente perché comunque ripeto faccio aeromodellismo
00:15:28sono istruttore giudice federale aeroclub d'Italia per tutto ciò che vola radiocomandato
00:15:34chiaramente, sono istruttore certificato ENAC a suo tempo con la nuova normativa, però
00:15:41è una storia per chi è appassionato la conosce, sono riuscito poi andare più nel dettaglio
00:15:52grazie ad alcuni di questi custodi della memoria che ho incontrato per finire questo documentario,
00:15:59quindi a grandi linee io già la conoscevo questa storia, l'ho approfondita ulteriormente
00:16:04poi con le testimonianze che sono riuscito a tirare fuori.
00:16:08Diciamo che la storia dell'aeroporto di Sez se ne è persa memoria fra i cittadini di
00:16:13Sez, ma invece nel mondo dell'aeronautica è rimasto il ricordo di quello che è successo
00:16:22ormai quasi un secolo fa, perché parliamo degli anni 20, degli anni 30, 90 anni fa circa.
00:16:31Bene, Flavio io a questo punto andrei a vedere un secondo estratto, la seconda parte di questo
00:16:38bellissimo documentario che ci racconta Sez e ci racconta la storia più o meno dimenticata
00:16:46del suo aeroporto.
00:17:09Iniziamo insieme il nostro viaggio partendo da Piazza dei Magistris, dove si trova il
00:17:14municipio. Secondo quanto racconta la leggenda, le origini della città si legano al mitico
00:17:19Ercole, che dopo una vittoria con la popolazione del Basso Lazio fondò Sezze. Infatti l'antico
00:17:24nome Sezia risale etimologicamente a Setis, le setole del leone Nemeo. Ancora oggi lo
00:17:30stemma della città raffigura il leone Nemeo che regge una cornucopia piena di frutti e
00:17:34la scritta Sezia plena bonis gerit alba signa leonis.
00:17:42Sezia piena di beni porta l'insegna del bianco leone.
00:18:04A meno di un chilometro dalla stazione di Sezze Scalo era situato lo storico campo di
00:18:33aviazione di Sezze. Riusciamo a fare una breve ricostruzione storica attraverso gli
00:18:40archivi catastali e attraverso documentazione del comune di Sezze?
00:18:46Sì, certo. Dopo la fine della Grande Guerra, la Prima Guerra Mondiale, era del tutto evidente
00:18:51che il settore aereo avrebbe avuto un'espansione non solo per una questione bellica ma anche
00:18:58di sviluppo. Così vennero fatte tutta una serie di indagini e la zona di Sezze venne
00:19:05individuata come una zona di pregio. Fu fatto uno studio e venne individuato un primo appezzamento
00:19:11di terreno, circa 12 ettari, che era di un proprietario privato di tale Pietrosanti.
00:19:18Però 12 ettari non erano sufficienti e quindi gli si chiese di destinare altri ettari.
00:19:24Questo perché? Perché proprio per la posizione dove era ubicato il campo, che prima era destinato
00:19:30all'agricoltura, era interessante proprio per queste correnti ascensionali e da qui l'aeronautica
00:19:36militare incominciò a investire sul campo di aviazione. Fu un periodo di grande importanza
00:19:43per la città, quindi un territorio sostanzialmente agricolo ebbe nel cuore della sua piana questo
00:19:50campo di aviazione che tante soddisfazioni ci ha dato. Però purtroppo la Seconda Guerra
00:19:57Mondiale ha fatto sì che perse di vitalità e di funzione e quello che era un campo destinato
00:20:04all'aviazione venne riconvertito una per l'ennesima volta all'agricoltura.
00:20:11Nel corso degli anni poi questi belli devaniali vennero misti all'alta. Un primo tentativo
00:20:18ci fu più di qualche anno fa, tant'è che anche il comune si era un po' interessato per vedere
00:20:24le amministrazioni precedenti di fare qualche cosa su quel terreno, però la base diciamo era
00:20:29anche economicamente importante. Successivamente nel giugno 2021 la Cassa Depose del Prestito
00:20:38Immobiliare concluse l'attività di vendita e incominciò a aprire le famose buste e questo
00:20:44terreno fu acquistato dai fratelli Campagna, che è una grande azienda agricola di Sezze,
00:20:51e adesso è riconvertito, diciamo circa sono, se non ricordo male, 42-43 ettari, quindi
00:20:58oltre 40-40 ettari sono stati acquistati da questa azienda agricola per fargli delle attività.
00:21:04E' ancora vivo questo ricordo del campo di aviazione di Sezze?
00:21:15Guardi, più passano gli anni e più questo ricordo va un po' scemando, perché ovviamente
00:21:21parliamo di un secolo fa, quando è nato, quindi è ovvio che si va attenuando il ricordo,
00:21:31però è nostra intenzione, diciamo così, rivenderlo vivo, non è che è sparito completamente,
00:21:37però in molti non sanno che c'è stato su Sezze un campo di aviazione molto importante,
00:21:42anche legato alle Olimpiadi, quindi sarebbe importante e giusto a livello storico continuare
00:21:50la divulgazione di quello che è stato per noi nella storia della nostra città da Don
00:21:55Fiore all'Occhiello.
00:22:01Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:22:31Siamo al Belvedere,
00:23:00una splendida terrazza dal panorama unico, dove nel XIII secolo fu costruita la cattedrale
00:23:05di Santa Maria.
00:23:13Così come Sezze, le cui origini sono legate profondamente al personaggio mitologico di
00:23:17Ercole, allo stesso modo potremmo collegare il personaggio mitologico di Icaro allo storico
00:23:22campo di aviazione che sorgeva ai piedi del paese, frequentato da tanti giovani che inseguivano
00:23:27il proprio sogno, quello di volare.
00:23:58questo paese sulle tracce di un aeroporto dimenticato, un aeroporto di cui abbiamo cominciato
00:24:07a vedere anche alcuni documenti, una documentazione storica d'epoca, con foto giornali dei primi
00:24:19anni 20 e 30, vedremo anche chi ha custodito testimonianze e documentazione che hanno permesso
00:24:29poi di ricostruire la storia di questo aeroporto.
00:24:35Questa persona la conosceremo fra pochissimo, la conosceremo grazie al documentario Inseguendo
00:24:42il sogno di Icaro, solo pochi istanti d'attesa e poi ritorneremo qui su Polis, il racconto
00:24:49dei territori.
00:24:58Ben ritrovati su Polis, il racconto dei territori, in questa puntata dedicata a Sezze e al suo
00:25:07aeroporto, una puntata nella quale stiamo vedendo un documentario di Flavio Cammerano
00:25:13della serie I custodi del tempo, che si intitola Inseguendo il sogno di Icaro, che ci racconta
00:25:20proprio questa storia dell'aeroporto perduto, dell'aeroporto dimenticato, un aeroporto dove
00:25:26però c'è chi ha mantenuto delle testimonianze, delle documentazioni che hanno permesso di
00:25:35ricostruire la storia di ciò che è avvenuto a Sezze ormai quasi 100 anni fa, tra gli anni
00:25:4220 in cui l'aeroporto è nato e gli anni 40 in cui ha vissuto le sue ultime fasi di vita
00:25:51durante la Seconda Guerra Mondiale e di questo aeroporto, di questa storia andrei a vedere
00:25:59adesso il terzo estratto.
00:26:06Stefano, lei è un chirurgo ma soprattutto un grandissimo appassionato di storia, so che
00:26:25custodisce anche gelosamente alcuni documenti che testimoniano l'esistenza del campo di
00:26:30avviazione di Sezze e di ciò che è stato, oggi possiamo vedere oramai dove era situato
00:26:37ma non abbiamo alcuna traccia tangibile della sua esistenza.
00:26:41Sì, l'aeroporto di Sezze ha una storia poco conosciuta ed è stata sede di avvenimenti
00:26:49poco conosciuti, scomparsi nella memoria con la scomparsa di questo aeroporto, un aeroporto
00:26:57che nasce non come aeroporto ma all'epoca, sul finire degli anni 20, l'aeronautica italiana,
00:27:07anzi la reggia aeronautica per essere precisi, sotto l'impulso di Italo Balbo che era una
00:27:13persona geniale, riorganizzò tutta la sua struttura creando ben 65 aeroporti di rincalzo
00:27:23che dovevano servire di appoggio agli aeroporti principali, uno di questi è quello di Sezze,
00:27:30però in questa fase era a gestione civile, c'era una specie di sovintendenza da parte
00:27:38del Ministero della Regia Aeronautica, però la manutenzione corrente era affidata alla
00:27:46Reale Unione Nazionale Aeronautica, RUNA e soprattutto all'Agil, gioventù italiana
00:27:53del Vittorio e al GUF, all'inizio erano campi affidati ad un solo custode, non era militare,
00:28:00era un civile che faceva da custode a questo campo nel caso specifico di Sezze, l'ultima
00:28:07sovrintendenza era quella della reggia aeronautica che ogni tanto faceva dei raids in questi
00:28:14campi d'appoggio per vedere se i custodi erano validi, se tenevano bene le cose, scoprirono
00:28:25molte volte che non era così, ogni tanto qualcuno lo cacciavano via a calci nel sedere,
00:28:31però per adesso siamo in ambito civile, quando diventa militare? Diventa militare quando
00:28:39qualcuno viene in mente di impiantare nel campo di volo di Sezze una scuola per alianti,
00:28:48gli alianti molti sapranno cosa sono, sono aerei senza motore e all'epoca però andavano
00:28:55molto di moda, perché era un mezzo economico per addestrare i futuri piloti, perché non
00:29:00consumavano benzina, non avevano motore e consentivano soprattutto ai giovani e come
00:29:07ho detto prima dei GUF, gruppi universitari fascisti che avevano una sua branca aeronautica,
00:29:14consentiva a questi ragazzi un primo approccio con l'aereo, venne trasformato questo semplice
00:29:22campo così d'appoggio in un vero e proprio aeroporto, gli venne dato anche un presidio
00:29:27militare, vennero fatte delle costruzioni che fino all'ora non c'erano, era soltanto
00:29:33un campo, invece vennero fatti tutti gli edifici e attrezzata a scuola di volo a vela,
00:29:39naturalmente questo faceva gola anche militari, perché è ovvio che i ragazzi giovani che
00:29:46frequentavano questa scuola di volo a vela erano poi quelli che sarebbero diventati piloti
00:29:52degli aerei veri. In poco tempo l'aeroporto di Sezze divenne
00:30:01il principale centro di volo a vela d'Italia, per cui venivano da tutta Italia e addirittura
00:30:08dall'estero a frequentare questi corsi, facevano dei corsi di durata variabile, poi alla fine
00:30:15dei quali gli veniva attestato, divenne il più importante d'Italia e si brevettarono
00:30:22un sacco di ragazzi, durante la guerra continuò a funzionare come scuola di volo a vela, però
00:30:29durante la guerra avvenne anche un fatto curioso che non tutti conoscono, che l'aeroporto
00:30:35era ormai un aeroporto vero e proprio quello di Sezze, divenne famoso perché si atterrò
00:30:42il famosissimo maresciallo Erwin Rommel, comandante dell'Afrika Korps, che dall'Africa si doveva
00:30:50recare a Roma e il suo aereo ebbe un'avaria e quindi atterrò proprio a Sezze.
00:31:02Perché è sparito nella memoria? Perché l'8 settembre 1943 al Mistizio, come tutte le strutture
00:31:10militari, venne depredato dalla gente, dai civili che presero tutto quello che avevano
00:31:19trovato, addirittura gli alianti li fecero a pezzi e se li portarono a casa, quindi venne
00:31:25abbandonato completamente e morì lì l'aeroporto, perché dopo la guerra non ci fu più un tentativo
00:31:33di rianimarlo, nonostante la storia che ha avuto questo, perché si tratta di storia,
00:31:42finì lì, così, nel più misero dei modi, cioè depredato dai civili, dai borghesi che
00:31:49si presero tutto quello che avevano trovato, quindi oggi rimane solo una cosa riconoscibile
00:31:56forse dall'alto, perché se uno ci passa così a raso non si capisce neanche che era
00:32:03stato un aeroporto, tutti gli edifici non esistono più e oggi sono campi coltivati,
00:32:10dove c'era prima la pista di volo e quindi fa un po' di tristezza, diciamo la verità.
00:32:17Di questa attività, di questa storia dell'aeroporto sono rimasti pochi cimeli, pochi testimoni
00:32:23anzi, ne ho due qui che vi faccio vedere, uno è il libretto personale dei voli a vela
00:32:30di un allievo, scuola di volo a veleggiato Reggio Aeroporto di Sezze Littoria, dove sono
00:32:41puntigliosamente riportati tutti i voli che aveva fatto questo ragazzo, volo per volo,
00:32:49vidimati etc., fino al 1943, quindi in piena guerra, anzi verso la fine della guerra,
00:32:58questo è uno dei pochi documenti, poi questo invece che è un distintivo di brevetto da
00:33:07aliantista, di sapore vagamente futurista, era quello che davano a questi ragazzi che
00:33:15lo aspettavano e gli davano questo distintivo, volati, aliantista, queste sono le poche cose
00:33:23rimaste che testimoniano la storia di questo aeroporto.
00:33:28All'epoca dell'esistenza del campo di aviazione di Sezze, questo libretto di volo e il distintivo
00:33:35di brevetto non avrebbero avuto alcun significato se non per l'allievo che lo possedeva, oggi
00:33:43invece rappresentano una vera e propria testimonianza dell'esistenza di una grande struttura storica
00:33:50esistita quasi 100 anni fa, situata poi ai piedi di quello che era il comune di Sezze
00:33:56e di ciò che è stato. Sì, è vero, fortunatamente, soprattutto in
00:34:02questo periodo in cui si tende a ignorare la storia, a dimenticarla, a pensare che non
00:34:08serve a nulla, tutto questo sarebbe finito nel dimenticatoio, se non ci fossero delle
00:34:14persone di buona volontà che tentano di mantenere viva la memoria storica italiana.
00:34:24Da queste, stiamo parlando di aeronautica, vorrei soprattutto citare il mio amico il
00:34:30generale Euro Rossi che ha fatto uno splendido libro sull'aeronautica nella zona Pontina
00:34:37e naturalmente anche lì parla dell'aeroporto di Sezze.
00:34:41Eccoci a Via del Guglietto, l'antico camminamento di ronda della città e mura in opera poligonale.
00:35:10Da qui si può scorgere la splendida pianura Pontina che si estende sino al mare e anche
00:35:15quello che un tempo era lo storico campo d'aviazione.
00:35:41La memoria di questi luoghi si mantiene anche grazie a delle persone di buona volontà,
00:35:49ha detto il testimone che abbiamo appena sentito nel corso del video.
00:35:57Flavio Cammerano, quanto è stato difficile rintracciare queste persone di buona volontà,
00:36:04fermo restando che tu stesso sei una delle persone di buona volontà citate in questo video?
00:36:13Sì, diciamo a grandi linee quando si pensa di realizzare un documentario uno butta giù
00:36:20come si fa con i film, insomma grosso modo, uno story board, quindi cerchi di seguire
00:36:26un po' la linea che ti sei prefissato, però poi man mano che inizi a fare le prime interviste
00:36:33e escono fuori dettagli, anche personaggi nuovi, quindi da lì la strada non dico che
00:36:41cambia totalmente, però va a increscere sicuramente cercando di migliorare il prodotto
00:36:49che poi vai a cercare di portare avanti, quindi non è stato semplicissimo, però mi reputo
00:36:58fortunato perché poi grosso modo diverse persone mi hanno portato a conoscenza di altri personaggi
00:37:05per poi poter portare alla visione delle piccole chicche come quelle che abbiamo visto all'inizio
00:37:13con i giornali, perché quelli erano i giornali d'epoca storici del 1929, che non è facile
00:37:20trovare oggi ancora e poi come quelle che ci ha mostrato poco fa l'amico Stefano Savino,
00:37:28che praticamente sono il libretto di volo di quell'aviatore di volo a vela che prestava…
00:37:39E il distintivo, Flavio e vedremo altre chicche fra pochissimo perché ora incombe un breve
00:37:48break pubblicitario e poi torneremo qui su Polis per vedere altre immagini dell'aeroporto
00:37:55di Sezze.
00:38:04Ben ritrovati su Polis, il racconto dei territori in questa puntata dedicata a Sezze e al suo
00:38:12aeroporto, stiamo scoprendo la storia affascinante dell'aeroporto perduto di Sezze, lo stiamo
00:38:19facendo grazie a un documentario di Flavio Cammerano che è il nostro ospite con cui
00:38:25stiamo commentando insieme le immagini che via via scorrono sullo schermo, immagini che
00:38:32ora ci porteranno a conoscere un altro testimone di questa storia, autore anche di un interessantissimo
00:38:41libro e quindi partirei col vedere altre immagini, la quarta parte del documentario
00:38:49inseguendo il sogno di Icaro.
00:39:12Durante la carriera militare ha ricoperto molti voli di rilievo tra cui vicecomandante
00:39:19e comandante del settantesimo stormo, capo dell'ufficio storico della difesa dell'aeronautica
00:39:26militare e soprattutto presidente della commissione della storia militare, quindi chi meglio di
00:39:32lei può raccontarci la memoria del campo di avviazione Setino.
00:39:38Per quanto riguarda la mia vita aeronautica sono arrivato nel 1983 all'aeroporto Comani
00:39:43di Latina a fare l'istruttore di volo, è iniziata così la mia conoscenza della storia
00:39:49del territorio perché era un posto che non conoscevo e quindi ho cominciato a incuriosirmi
00:39:54sulla realtà nella quale mi ero immerso. Quando divenne comandante dello stormo mi
00:40:00fu commissionata la storia dell'aeroporto, quella che era stata fino allora il mio interessamento
00:40:06era limitato a conoscere il territorio, ma non la storia specifica del settantesimo
00:40:12stormo, in quel caso mi doveti invece interessare profondamente sulla storia e cominciai a fare
00:40:19le ricerche e anche in aeronautica, nell'ufficio storico dell'aeronautica allora, il materiale
00:40:23era smembrato in tantissimi cartelli e quindi si disperdeva in tantissimi rivoli, cosa decisi
00:40:30di fare? Decisi di studiare io e fare le ricerche io, ci ho messo sei anni e sono uscito con
00:40:35il libro Nido d'Aqui, le storie dell'aeronautica nell'Agro Pontino, il primo libro che ha
00:40:39raccontato la storia dell'aeronautica nel territorio, raccogliendo tutte le informazioni
00:40:45e tutte le testimonianze che ero riuscito a trovare, intervistando personaggi del tempo
00:40:51ancora vivi.
00:40:58Nel libro racconto gli avvenimenti a carattere aeronautico che si sono svolti, ma ad uno
00:41:03particolare mi ha colpito e che è il fatto e la storia misconosciuta, perché come ho
00:41:08detto prima, nessuno sapeva niente, ma tanto tanto sull'aeroporto Comani la gente era informata
00:41:13perché esiste, tanto tanto sulle casermette di Borgo Piave, sulla Brigata Tecnica e Administrative
00:41:18la gente era informata perché esiste, ma sul campo di volo di Sezze si era persa memoria
00:41:23e invece quel campo di volo ebbe un'importanza eccezionale che lo portò alla ribalta, sia
00:41:28nazionale che internazionale e questo fu per un fatto che avvenne nel lontano 1936,
00:41:35ma il campo di volo già esisteva come campo di fortuna, chiamati così campi di fortuna
00:41:40perché quando il mezza aereo ha cominciato a solcare i cieli dell'Italia era ancora un
00:41:45mezza aereo che chiaramente non dava nessuna garanzia di stare per aria in sicurezza, per
00:41:52cui spesso e volentieri c'erano degli atterraggi di fortuna e in questi atterraggi i piloti
00:41:57perivano anche perché chiaramente si piantava motore, si fermava motore dovevano atterrare
00:42:01dove capitava, allora decisero di fare i campi di fortuna, ne fecero 65 e iniziò tutto questo
00:42:07nel 1926, nell'Agro Pontino ne mesero 3, Cisterna, Terracina e Sezze, di Terracina e di Cisterna
00:42:16non si ebbe più nulla perché scomparvano, mentre Sezze ebbe il suo momento di gloria,
00:42:21perché scomparano questi campi di volo? Perché si si era accorto che tanto era inutile farli
00:42:25scomparare quando pianta motore, va dove vuole lui, ha il pilota a poco tempo per poter
00:42:30decidere di posizionarsi o di atterrare in sicurezza da qualche parte e soprattutto in
00:42:35questi campi di volo. Praticamente Sezze rimase per un motivo particolare, perché gli studenti
00:42:41della gioventù universitaria fascista del GUF, della sezione del volo del Politecnico
00:42:48di Milano, avevano scoperto che questo campo di volo aveva delle caratteristiche che permettevano
00:42:53di svolgere in maniera eccezionale l'attività col volavela, praticamente ascendenze dinamiche
00:42:59e termiche realizzate grazie alla pianura, quindi le brezze dal mare che si scontrano
00:43:05con i monti Lepini, si scaldano e salgono, sia per un motivo dinamico proprio perché
00:43:10trovano l'ostacolo dei monti e anche perché le pietre dei monti si scaldano e creano delle
00:43:15ascendenze termiche, per cui questo era un campo che dava queste garanzie di poter far
00:43:20librare gli alianti in aria per un lungo tempo, ma non solo, perché oltretutto questo
00:43:26campo di volo stava vicino alla linea ferroviaria, alla stazione di Sezze di Littoria e poco
00:43:32più a sud c'era anche la strada Appia, quindi era facilmente raggiungibile con i mezzi di
00:43:36comunicazione da tutte le parti dell'Italia, quindi un grandissimo vantaggio. Si sviluppò
00:43:41quindi molto l'attività del volavela, si sforzano anche i famosi littoriali, quelle
00:43:46gare fatte dalle università del tempo, era diventata addirittura centro sperimentale
00:43:52del volavela e centro sperimentale della meteorologia per quanto riguarda la regia aeronautica,
00:43:57oltre a essere il campo di volo della RUNA, della Reale Unione Nazionale Aeronautica,
00:44:02che è quello che è l'attuale Aeroclub, quindi praticamente era diventata una scuola
00:44:09dove venivano formati con un programma paramilitare dei giovani piloti sugli alianti che poi avrebbero
00:44:15potuto ingrossare le file della regia aeronautica, ma fu fatta soprattutto una cosa che scaturiva
00:44:21da un'esperienza delle Olimpiadi del 1936. Nel 1936 nelle Olimpiadi di Berlino fu deciso
00:44:28di far provare a gareggiare gli sportivi che praticavano il volavela, quindi le attività
00:44:34sportive avviatorie dovevano essere inserite nei giochi olimpici. Furono provate quindi
00:44:39le Olimpiadi di Berlino a scopo dimostrativo, ma subito dopo si decise che per poterle far
00:44:46partecipare nei giochi olimpici bisognava avere un aliante tipico, uno per tutti, quindi
00:44:52un aliante monotipo, perché i piloti potevano gareggiare avendo tutti quanti la stessa macchina
00:44:59e quindi non poteva esserci qualcuno che primeggiava per avere una macchina superiore o con caratteristiche
00:45:04superiori. Dove fu scelto di fare questa sperimentazione dell'aliante monotipo? Proprio a Sezze.
00:45:11A Sezze convennero il 18 febbraio del 1939 i rappresentanti di questa commissione tecnica,
00:45:18piloti, specialisti, ingegneri e esperti del volavela che dovevano scegliere tra 5 tipi
00:45:24di aliante, tra i quali scegliere l'aliante olimpia, quello che sarebbe diventato il monotipo,
00:45:30sullo quale dovevano poi gareggiare gli atleti sportivi del volo. Vinse l'aliante tedesco
00:45:37il mese e prese il nome di aliante olimpia. Il problema fu che, come ben sapete, la guerra
00:45:44stravolse tutto e cancellò le olimpiadi. Nel 1940 scoppiò anche la guerra mondiale
00:45:49in Europa e quindi le olimpiadi non si svolsero, però quella parentesi per la scelta dell'aliante
00:45:56olimpico fu un evento eccezionale che travalicò i confini nazionali e diede una notorietà
00:46:02notevolissima a questo campo di volo. Che cosa successe con la guerra? Come fu
00:46:09abbandonato l'aeroporto Comani fu abbandonato anche l'aeroporto di Sezze. Quello che fu
00:46:14possibile trasportare in volo via fu portato via, ma tutta l'attrezzatura, la maggior parte
00:46:19dell'attrezzatura rimase lì nel campo. Non fu mai bombardato, ma praticamente la grande
00:46:25distruzione avvenne più per mano degli sciaccalli che portarono via e qualsiasi cosa
00:46:30tornava utile, anche le lamiere per fare il pollaio, le porte d'aeroplano degli alianti,
00:46:35pezzi di legno, tutto quanto era possibile riutilizzare veniva portato via.
00:46:44Nella realizzazione del suo libro ha avuto modo di intervistare dei personaggi che hanno
00:46:51contribuito o sono stati comunque fondamentali per la realizzazione di questo campo di avviazione
00:46:57sedito. Ci può raccontare qualche aneddoto del quale è venuto poi a conoscenza?
00:47:02Se ne sono parecchi, però ne ne posso citare due o tre. Ho intervistato un istruttore
00:47:08di volo del campo di volo di Sezze e l'ultimo comandante del campo di volo di Sezze e ho
00:47:13intervistato anche il vericellista, cioè colui che utilizzava l'argano, il vericello,
00:47:18che avvolgeva velocemente un cavo attaccato all'aliante e lo proiettava in aria, lo mandava
00:47:23in una quota di 300 piedi, poi lì veniva sganciato e evoluiva e saliva secondo le termiche
00:47:29e le dinamiche che gli ho detto.
00:47:39Questo istruttore mi ha mandato le sue fotografie e la sua testimonianza raccontando che una
00:47:45volta, siccome il campo di volo di Sezze non aveva recinzione, era aperto, c'era sempre
00:47:50un pecoraio che con le sue gregi faceva pascolare le pecore nel campo e non si preoccupava se
00:47:57gli alianti dovevano atterrare e decollare, lui stava lì con le sue pecore e questo pilota
00:48:03era in volo, spazientito perché un po' la benzina stava per finire nell'aeroplano e
00:48:07un po' perché anche l'allievo doveva atterrare, lui che cosa ha fatto? Ha fatto un passaggio
00:48:12a bassa quota con l'aeroplano, aveva ancora il gancio di traino attaccato, sopra il gregio
00:48:16di pecore per spaventare le pecore, ma il gancio di traino ne ha ammazzata una, da quel
00:48:20momento il pecoraio non è più andato nel campo di volo con le pecore perché non gli
00:48:24conveniva, perdeva una pecora alla volta.
00:48:28Invece il comandante Guerrini, che era l'ultimo comandante, il comandante Sezze, che poi è
00:48:32quello che l'ha abbandonato per ultimo, mi diceva, siccome avevamo paura, perché ogni
00:48:38tanto qualche aeroplano alleato mentre la guerra avanzava, si è capitato che venisse
00:48:43a mitragliarci, lui con la calce fece scrivere nel tetto degli hangar, stiamo girando un
00:48:50film, per cortesia non disturbate, non sparate! Quindi una cosa veramente… magari pretendeva
00:48:57anche con questo che gli americani capissero l'italiano, non lo so, questo è un fatto
00:49:02molto curioso, ma poi difatti me ne hanno raccontati anche altri, ma quello che a me
00:49:08ha colpito di più è stato l'avere l'opportunità di contattare queste persone, molto in là
00:49:13con l'età e vedere gli occhi che lucicavano di emozioni, mi emoziono anch'io perché
00:49:20è stato bellissimo, perché si sentivano importanti nel raccontare una cosa che loro hanno vissuto
00:49:28come dramma, che era stata la Seconda Guerra Mondiale, ma che loro per un momento si sono
00:49:34sentiti importanti nella loro storia.
00:49:59Ci troviamo su un colle in via delle piagge marine, dove si trova la piccola chiesa di
00:50:04Santa Lucia, di origine medievale, un tempo completamente isolata e visibile anche dal
00:50:09centro di Sezze, ora è circondata da abitazioni.
00:50:17Vale veramente la pena visitare questa piccola chiesa, anche per lo splendido panorama.
00:50:22E torneremo a parlare dell'aeroporto perduto di Sezze, lo faremo fra pochissimo, solo pochi
00:50:29secondi e poi ritorneremo qui, su Polis, il racconto dei territori.
00:50:37Polis, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti.
00:50:42Ben ritrovati a Polis, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti.
00:50:47Ben ritrovati, ben ritrovati qui su Polis, il racconto dei territori in questa puntata
00:50:53dedicata all'aeroporto perduto di Sezze.
00:50:57Stiamo raccontando una storia molto affascinante, la storia di un aeroporto nato negli anni
00:51:03XX del secolo scorso, sviluppatosi e divenuto famoso a livello internazionale, come abbiamo
00:51:11sentito dagli ospiti, dai testimoni del documentario che stiamo seguendo, per poi essere abbandonato
00:51:23a seguito dell'evicenza della seconda guerra mondiale.
00:51:28Il documentario è dell'ospite di oggi, Flavio Cammerano.
00:51:34Flavio, sono diverse le testimonianze, adesso andremo a vedere fra pochissimo una parte
00:51:40in cui racconti il volo a vela, non soltanto quello di cento anni fa, ma anche il volo
00:51:47a vela di oggi.
00:51:51Io adesso andrei a vedere queste immagini per poi commentarle dopo insieme.
00:51:57Quinta parte del documentario in seguendo il sogno di Icaro.
00:52:03Il volo a vela di oggi.
00:52:33Siamo al campo di volo a vela di Torralfina con un grande pilota e istruttori di Alianti.
00:52:57Pietro, come possiamo collegare il volo a vela di oggi con il campo di aviazione di
00:53:01Sezze?
00:53:03Per collegare la biosuperficie alfina con Sezze Romano che è uno dei posti dove è
00:53:08nato il volo a vela italiano e uno dei primi posti dove è stato fatto il volo a vela nel
00:53:12mondo.
00:53:14Ora, se tutto quello che avete potuto riprendere qua si è potuto fare è anche perché è
00:53:20esistito Sezze Romano.
00:53:23Questa cosa qui non è che fatico minimamente a dirla, perché diciamo nel metodo che amo
00:53:28utilizzare nell'insegnamento delle attività di volo, proprio prediligo quello in cui
00:53:35praticamente si ripercorrono le tappe che hanno portato allo stato attuale.
00:53:49Non è una cosa poi così bizzarra, perché persino, che ne so, volendo fare un discorso
00:53:55un po' difficile, giusto due parole, anche le conoscenze più elevate che ha l'uomo adesso
00:54:03sono il frutto di tutta un'evoluzione, non esiste la scienza in assoluto, esiste quello
00:54:11che abbiamo fino a questo momento perché ci siamo basati su tutto quello che è il passato,
00:54:17quello che vale per cose di altissimo livello di carattere intellettuale vale pure per il volo.
00:54:25Quindi è un vero piacere dire che quello che riusciamo a fare qua è pure senz'altro perché è esistito Sezze Romano.
00:54:56Facendo un passo indietro ai tempi in cui c'era Sezze Romano, le attività aviatorie
00:55:02godevano anche di un favore da parte dei giovani, di tante persone eccetera che venivano affascinate
00:55:08dalla possibilità di volare, a maggior ragione di volare proprio senza motore, quindi veramente
00:55:14li fa quello che fanno gli occhioli.
00:55:17Oggigiorno questa meraviglia che è il volo, che poi ha il coronamento,
00:55:22il volo che è la città, la città che è il cittadino, la città che è la città
00:55:27della solidarietà, la città che è la città della società, la città che è la città
00:55:32dell'espressione, la città della generosità, la città dell'emozione, la città della
00:55:39Oggigiorno questa meraviglia che è il volo, che poi è il coronamento di un sogno dell'umanità,
00:55:48non c'è niente da fare, tende a cadere in secondo ordine e allora diciamo fare qualche
00:55:55cosa per avvincere nuovamente non guasterebbe, noi abbiamo parlato a suo tempo del volo artistico
00:56:01che si può fare con l'aliante, però ecco al di là del volo artistico una cosa che potrebbe
00:56:07interessare pure le persone che magari hanno persino quasi un'antipatia al volo magari,
00:56:15è che l'umanità deve diciamo al volo molto.
00:57:07Sempre sul campo di volo a vela di Torre Alfina abbiamo incontrato un pilota molto speciale,
00:57:23un eroe del volo a vela, Ivan ti va di raccontarci la tua storia? In seguito a un incidente stradale
00:57:30di circa 15 anni fa sono rimasto in carrozzina, sono paraplegico e non ho più l'uso delle gambe,
00:57:38due anni d'ospedale sono state veramente dure da affrontare, dopo due anni ecco che torno a casa
00:57:45con una nuova realtà, una nuova vita, all'inizio pensavo di non farcela, pensavo di mollare,
00:57:51pensavo di rinchiudermi in casa, poi un po' con l'aiuto della famiglia, un po' con l'aiuto
00:57:56degli amici, ecco che piano piano comincio a riuscire e comincio a frequentare sport con
00:58:04altri ragazzi nell'ambito del basket in carrozzina, poi del nuoto, però non erano i miei desideri più
00:58:11grandi, io in passato ho fatto windsurf, andavo a sciare, avevo bisogno di adrenalina e stare
00:58:20in mezzo alla natura, ecco che in specie di fiera incontrai il mio amico Stefano Zuccarini che mi
00:58:28ha presentato il volo in Aliante, anche solamente per fare un'esperienza ho deciso di provare,
00:58:33Stefano mi ha portato qui a Torre Alfina e mi ha presentato il maestro Pietro Filippini,
00:58:39con lui ho provato il primo volo in Aliante, un aereo senza motore ed ecco che lì è scattata
00:58:46una scintilla che mi ha riportato un po' al mio passato, da lì il mio secondo volo è stato di
00:58:53tipo agrobatico ed ecco che dopo qualche altra lezione in diversi mesi mi sono trovato a decidere
00:59:02di frequentare un corso e iscrivermi a questa scuola di volo, il maestro Pietro mi ha insegnato
00:59:09per tutto il tempo ed ecco che mi ritrovo ad essere un pilota visabile, agrobatico addirittura,
00:59:16negli ultimi anni ho fatto anche delle gare e addirittura l'anno scorso sono arrivato primo
00:59:22al campionato italiano di classe sport.
00:59:39Sottotitoli a cura di QTSS
01:00:09Certo, gareggiare a pari livello con piloti di tutta Italia normodotati è una grandissima
01:00:22soddisfazione, a livello sportivo ho ritrovato una normalità veramente piena ma a livello di
01:00:30sensazioni quella è la cosa più bella perché in volo non abbiamo le ali dal vivo e quindi in qualche
01:00:39modo è come se la disabilità scompare, la disabilità la lascio a casa e in volo ci sono io con il
01:00:46mio agliante e tutto il cielo intorno a me, tanto studio, tanta pratica con il maestro che mi incita
01:00:56sempre di più a fare meglio, cercare di migliorare sempre di più ed ecco che per pensare a tutte
01:01:04queste cose di certo non sto a pensare alla mia condizione, a terra le barriere architettoniche mi
01:01:09frenano in ogni modo, in aria non ce ne sono. Sarebbe bello mandare questo messaggio a tanti
01:01:16ragazzi come me perché ecco che quella realtà che viviamo sulla terra lassù non c'è, torniamo
01:01:26una vita nuova, una nuova realtà senza barriere è il massimo che si possa realizzare.
01:01:56Beh, davvero molto bella e toccante questa storia raccontata nel documentario Inseguendo
01:02:21il sogno di Icaro, un documentario che parte alla ricerca della documentazione per riportare
01:02:31a galla la memoria di un aeroporto dimenticato, l'aeroporto di Sezio, un aeroporto che cento
01:02:38anni fa fu all'avanguardia nel mondo, soprattutto per quanto riguarda il volo a vela e grazie a
01:02:46quello che accade, alle ricerche, alle scoperte che furono fatte in quel settore attraverso
01:02:54l'aeroporto di Sezio, si arriva ai giorni nostri e a poter far volare e far ritrovare
01:03:00l'entusiasmo che abbiamo letto negli occhi del ragazzo che è stato intervistato poco
01:03:08fa. Bene, continueremo a parlare di volo a vela, continueremo a parlare dell'aeroporto
01:03:14perduto di Sezio, grazie al documentario di Flavio Cammerano Inseguendo il sogno di Icaro,
01:03:20ma lo faremo fra pochissimo, solo pochi istanti d'attesa e poi ritorneremo qui su Polis,
01:03:27il racconto dei territori.
01:03:37Ben ritrovati su Polis, il racconto dei territori, in questa puntata che ci ha portato alla scoperta
01:03:44di Sezio, sulle tracce di un aeroporto perduto, un aeroporto dimenticato, che abbiamo riscoperto
01:03:52grazie ad alcuni testimoni, alcuni documenti, grazie soprattutto alle immagini del documentario
01:03:59di Flavio Cammerano Inseguendo il sogno di Icaro, di cui vedremo fra pochissimo l'ultima
01:04:05parte. Flavio, allora, ci hai raccontato una storia che è partita cento anni fa per portarci
01:04:11ai giorni nostri. Sì, questa era stata la parte un po' più impegnativa, perché comunque
01:04:19mi sono dovuto regare fisicamente sul campo di Pola Vela, tra i pochissimi che ce ne sono
01:04:26in Italia, a Torre Alfina, vicino a Torvieto. Già conoscerla per fama che aveva il maestro
01:04:38Pietro Filippini, che saluto e ringrazio tantissimo per la disponibilità. Lì poi
01:04:45è avvenuta praticamente durante la stessa giornata in cui ho realizzato l'intervista
01:04:51con il maestro Filippini e mi ha detto guarda se aspetti un pochino dovrebbe venire un ragazzo
01:04:58lo devi conoscere. E lì ho incontrato poi quello che è stata l'ultima intervista che
01:05:05secondo me ha tracciato un po' la linea di tutto il documentario e mi ha dato anche
01:05:11aiuto per il titolo finale, che è Inseguendo il sogno di Icaro. Ho preso spunto proprio
01:05:16da Ivan, saluto tantissimo e ringrazio che è un grande amico. Siamo diventati amici
01:05:23grandissimi dopo il documentario. Abbiamo visto una luce che sembrava più luminosa
01:05:32di quella del sole che c'era in altre immagini del tuo documentario. Adesso ci avviamo al
01:05:40finale, l'ultima parte di questo documentario, l'ultima parte di questa storia che è partita
01:05:48alla ricerca di tracce, di documenti relativi all'aeroporto di Sez e attraverso questa ricerca
01:05:58ci ha portato poi a scoprire tantissime storie che vanno anche al di là di una semplice
01:06:06ricerca storica e di una semplice documentazione video. Ora andrei a vedere l'ultima parte
01:06:15di questo documentario prima dei saluti finali, Inseguendo il sogno di Icaro.
01:06:28Oggi il mio glorioso campo di aviazione rimangono solo terre utilizzate per l'agricoltura locale e
01:06:54una memoria di chi conserva anche solo un lontanissimo ricordo di ciò che sono stato,
01:06:59ma sarebbe stato bello vedere come sarei potuto essere oggi insieme a tanti
01:07:06giovani che come allora avrebbero continuato di inseguire il sogno di Icaro.
01:08:53Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:09:24Tutto ok? Sì. Anche questa volta abbiamo incontrato tanti custodi del tempo.
01:09:30Eh sì, ma adesso è il momento di ritornare. È vero, andiamo.
01:09:53Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:10:23Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:10:53Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:10:56Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:11:26L'antico nome Cetis? No.
01:11:31Allora andiamo.
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