Ingegneria fuori controllo - lo space shuttle

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Trascrizione
00:00Washington, costa orientale degli Stati Uniti.
00:06Questo è il cimitero militare dove giacciono le salme dei sette astronauti della navetta
00:10spaziale Columbia.
00:12Due donne e cinque uomini hanno perso la vita a seguito di un incredibile incidente durante
00:16il rientro sulla Terra il primo febbraio 2003.
00:19Guarda, si sta staccando qualcosa!
00:22Ma che cos'è?
00:24La Columbia è persa.
00:25Non ci sono suviventi.
00:28Ripercorreremo il tragico destino di un razzo fuori dal comune.
00:33Nella storia aerospaziale era il modulo orbitante più complesso mai immaginato.
00:40Com'è possibile che qualche grammo di schiuma abbia provocato la distruzione di una navicella
00:45spaziale di 100 tonnellate?
00:47Ha colpito la navicella a una velocità di 900 chilometri orari.
00:52È come un gigantesco colpo di martello.
00:54Perché questo incidente non si è potuto evitare?
00:59La schiuma urtava la navetta nell'80% dei casi.
01:04Perché la struttura non è stata rinforzata?
01:06All'epoca la si credeva indistruttibile.
01:08Grazie all'esperienza tecnica dei più grandi astronauti e degli agenti federali che hanno
01:16condotto l'inchiesta ufficiale e alle testimonianze dei familiari dell'equipaggio, ripercorreremo
01:21momento per momento il rientro del Columbia sulla Terra.
01:24Non c'erano mai stati grandi problemi durante la fase di rientro.
01:30Columbia Houston, com check, mi ricevete?
01:34Il plasma ha surriscaldato, riversandosi sull'ala, in pratica ha agito come una fiamma ossidrica.
01:41Un razzo è come un'enorme potenziale bomba.
01:44Poi la rottura, non c'è stato più alcun contatto.
01:48Mia figlia mi ha chiesto, papà sta bene?
01:52Le ho risposto no, penso di no.
01:54Cercheremo di capire come la navetta spaziale Columbia, considerata il fiore all'occhiello
02:00della missione spaziale statunitense, abbia potuto trasformarsi in una palla di fuoco
02:05fuori controllo.
02:06Quello è stato davvero il giorno più brutto della mia vita.
02:18Gennaio 2003, Cape Canaveral, base di lancio della NASA in Florida.
02:39Un gigantesco complesso di 3,6 milioni di metri quadri, una dimensione tale da poter
02:45ospitare centomila container.
02:47Qui gli astronauti della prossima missione spaziale provano per la prima volta la loro
02:53tuta spaziale.
02:54Il momento è solenne, soprattutto per coloro che andranno nello spazio per la prima volta.
03:01È il caso di Laurel Clark, ingegnere biomedico.
03:05La sento un po' stretta qua sopra, potremmo allungarla un pochino e farla arrivare fino
03:11a qui.
03:13Jonathan Clark è il marito di Laurel, ricorda la felicità di sua moglie quando è stata
03:17scelta per questa missione.
03:19La prima volta che ha fatto domanda era il 1994, era incinta, era grossa, non era stata
03:29chiamata ma è rimasta nelle liste.
03:31La seconda volta era il 1996 ed era stata selezionata, era incredibilmente entusiasta.
03:41Oltre a Laurel Clark, altri astronauti sono stati selezionati per questa missione esclusivamente
03:47scientifica di 16 giorni con lo scopo di analizzare gli effetti della microgravità sugli organismi
03:52viventi.
03:53Philippe Herin conosce bene l'equipaggio di questa missione, è un astronauta francese
04:01che ha seguito parte della sua formazione alla NASA.
04:03A bordo c'era un gran bell'equipaggio, tra loro c'era il primo astronauta israeliano
04:10il Lan Ramon, poi c'era il copilota Willie McCall che era un mio amico, c'era anche
04:17un'americana di origine indiana, esperta in robotica, Calpana, poi c'era un ragazzo David
04:24che era della mia classe quando siamo entrati alla NASA qualche anno prima e poi Mike, un
04:29anziano, era un bel equipaggio con cui avrei voluto partire.
04:33Al comando dell'equipaggio c'è l'astronauta Rick Osvald, 45 anni, è la sua seconda missione
04:41e la prima come comandante.
04:43Era un grande onore per lui essere il comandante, prima del lancio ha fatto una cosa molto insolita,
04:50ha chiamato tutti i genitori dell'equipaggio per dire loro quanto fosse onorato di partire
04:55nello spazio con i loro figli e figlie.
04:58Ci teneva molto a creare un contatto umano con le famiglie, infatti l'equipaggio era
05:03molto unito e affiatato, eravamo davvero come una grande famiglia, tutti noi.
05:09Molto bene, signor comandante, hai i suoi campioni?
05:14Eccoli qui, eccoli.
05:15Ottimo lavoro, bene, molto bene.
05:17Ecco, se non ci fossi io… sì, certo.
05:21Hanno trascorso molti bei momenti insieme, imparando le numerose attività e procedure
05:26che avrebbero dovuto eseguire una volta andati in orbita.
05:30Non fare disastri perché la telecamera ti sta riprendendo.
05:36Tranquillo, tranquillo.
05:38Era una missione scientifica sull'assenza di peso, anche chiamata microgravità.
05:43Una missione che l'equipaggio prepara da oltre due anni, inizialmente prevista nel
05:492001, è stata già rimandata tredici volte.
05:53L'equipaggio era ansioso di partire, ma hanno dovuto rinviare il lancio parecchie
05:59volte a causa di altre missioni che avevano la priorità.
06:04Ma nel gennaio del 2003 la NASA non ha più scelta.
06:08Deve far partire questa missione alla svelta per ragioni di bilancio.
06:12Bisogna fissare una data, ma non è così semplice.
06:16Le condizioni meteogenerali devono essere buone a livello di visibilità e di vento
06:21trasversale.
06:22La minima raffica di vento può destabilizzare la navicella al decollo.
06:28Gli ingegneri della NASA analizzano meticolosamente tramite le strumentazioni di previsione meteo
06:33il tempo previsto in Florida e non solo.
06:36In caso di problemi al decollo è previsto che la navicella possa atterrare su delle
06:42piste di dirottamento.
06:44Tra queste ce ne sono due in Spagna e una in Francia, a Distres, vicino Marsilvia.
06:49Quest'ultima è lunga 5 chilometri ed è la pista di atterraggio più lunga d'Europa.
06:54Intanto che gli ingegneri cercano di trovare il giorno perfetto per il lancio, a pochi
06:59chilometri da lì la navicella spaziale lascia il deposito per essere portata sulla rampa
07:04di lancio.
07:05C'era un crawler, uno speciale mezzo cingolato, che si dirigeva lentamente verso la rampa
07:15di lancio.
07:16Era impressionante, andava a passo di lumaca, era un mezzo veramente enorme.
07:21Con una velocità massima di 1,1 chilometri per un peso di 2700 tonnellate, ossia l'equivalente
07:28di 7 treni pendolini, questo gigantesco cingolato quel giorno trasporta sulla rampa di lancio
07:34lo Space Shuttle più celebre al mondo.
07:36Si tratta del Columbia, una meraviglia della tecnologia, pioniere dei lanci spaziali che
07:43però ha un grosso difetto.
07:44Per capire meglio bisogna partire dalle origini della sua progettazione.
07:49Domenica 12 aprile 1981, centro spaziale Kennedy, Florida.
07:58Ecco lo Space Shuttle.
08:02Quel 12 aprile è un giorno storico per la NASA.
08:05Forte del successo della missione Apollo alla fine degli anni 60, l'Agenzia Spaziale Americana,
08:11all'epoca, spera di costruire una sorta di laboratorio in orbita, l'ISS, la Stazione
08:17Spaziale Internazionale.
08:18Un progetto colossale, la cui realizzazione necessita di numerosi viaggi di andate e ritorno
08:25tra la Terra e lo spazio.
08:26Ma la NASA deve trovare un mezzo adatto a tale scopo.
08:31John Loxon è uno storico aerospaziale da oltre 40 anni, ricorda molto bene la nascita
08:38del progetto.
08:39All'inizio del programma lo scopo era avere un mezzo spaziale simile a un aereo che decolla,
08:47che fa qualcosa intorno allo spazio e che rientra.
08:50Il piano prevedeva 5 navicelle per effettuare dai 50 ai 60 lanci all'anno, ossia uno a
08:56settimana.
08:58Vengono progettati diversi prototipi di navicella spaziale.
09:02Il concetto del modulo orbitante viene rivisto.
09:05Una sorta di veicolo spaziale in grado di trasportare allo stesso tempo materiali e persone.
09:10Il modulo era stato progettato per 7 astronauti, 4 sul ponte di comando e 3 sul ponte di mezzo.
09:18Non c'era spazio superfluo, gran parte del modulo era consacrato al trasporto di materiali.
09:25C'erano due grossi pannelli, situati sul tetto della navicella, che si aprivano dando
09:32accesso ad un'enorme stiva.
09:34Dotato di un rivestimento esterno di alluminio e con una capacità di stoccaggio di 25 tonnellate,
09:41l'equivalente di circa 20 auto, il primo orbiter si chiamerà Columbia.
09:45Nella storia aerospaziale era il modulo orbitante più complesso mai immaginato.
09:54Provate a immaginare la bellezza di qualcosa che decolla come un razzo e che atterra come
09:59un aereo.
10:00Era assolutamente straordinario.
10:02Quel 12 aprile 1981, gli ingegneri della NASA non stanno più nella pelle.
10:07Dopo un decennio di ricerca e un budget di svariati miliardi di dollari, vedranno finalmente
10:12la loro navicella decollare.
10:148, 7, 6, 5, pronti al lancio tra poco.
10:23Il Columbia decolla senza problemi dalla Florida.
10:36Oggi tutto il mondo è col naso in su e si profila una nuova sfida.
10:40Bisogna far rientrare la navicella senza intoppi, compito tutt'altro che semplice.
10:46Effettivamente è una delle sfide più grandi mai realizzate.
10:51La navetta deve resistere a un calore di 1600 gradi durante il rientro nell'atmosfera.
10:56Per risolvere il problema, gli ingegneri inventano lo scudo termico, la parte nera posizionata
11:03sotto il modulo.
11:04Fino ad allora era stato adottato il processo di ablazione, col quale il materiale di protezione
11:11si distrugge mediante un processo di vaporizzazione ed erosione.
11:15Ma ora, poiché il veicolo viene riutilizzato, diventa necessario tutt'altro sistema che
11:22sfrutta delle piastrelle.
11:24Lo scudo termico è composto da 24.300 piastrelle in silicio, posizionate sul ventre della navetta
11:32e capace di resistere a temperature di mille gradi.
11:34Per il muso e i margini d'attacco, invece, vengono utilizzati dei pannelli in carbonio
11:40rinforzati.
11:42Questi pannelli resistono ad una temperatura estrema fino a 1600 gradi.
11:46Il rientro sulla terra del primo volo avviene senza problemi.
11:51Questo scudo termico sembra indistruttibile.
11:54Allo stesso tempo, però, sembra il punto più debole della navetta.
11:58Un punto debole che si rivelerà fatale vent'anni più tardi.
12:02Rientro a Cape Canaveral, Florida.
12:10Il decollo della missione STS-107 è previsto per il 16 gennaio 2003.
12:16Era la giornata perfetta per decollare.
12:20Non c'erano nubi, era una giornata assolutamente magnifica per il mese di gennaio.
12:26Non era prevista pioggia, non era previsto alcun tipo di problema.
12:31Sean O'Keefe, all'epoca, all'incarico di amministratore, è il numero due della
12:36NASA.
12:37Ma quando tutto sembra pronto per il decollo della navetta, quel giorno, O'Keefe è preoccupato.
12:42Era un periodo delicato, perché era passato solo poco più di un anno dai fatti dell'11
12:49settembre.
12:50Perciò la NASA, ma anche tutte le forze di polizia, oltre che la guardia costiera, quel
12:56giorno erano in massima allerta.
12:59Le misure di sicurezza vengono rafforzate, tanto più che il decollo della navetta spaziale
13:03attira un enorme numero di persone.
13:05Era un avvenimento estremamente importante e molto sentito dagli americani.
13:11C'erano persone che erano venute in camper, si erano accampate per diverse settimane in
13:17attesa del grande momento.
13:1816 gennaio 2003, 7 del mattino.
13:23Mancano tre ore e mezzo al decollo.
13:26Gli astronauti lasciano il quartier generale, acclamati dalla folla, e davanti alle telecamere
13:31della televisione.
13:32Hanno fatto diversi chilometri in autobus per arrivare alla rampa di lancio.
13:37Gli anziani ridevano e scherzavano, ma più ci si avvicinava alla rampa di lancio, più
13:47il silenzio calava.
13:48Erano tutti concentratissimi.
13:50A cinque chilometri da lì, familiari degli astronauti prendono posto sul tetto degli
13:57edifici della NASA.
13:59Sul tetto ci sono pochissime persone, solo i familiari e gli ufficiali e una vista fantastica.
14:06Oltre a Jonathan c'è Evelyn Asban, la moglie di Rick Asban, e con lei i due figli.
14:14È un momento indescrivibile, è davvero spettacolare.
14:20Vedere l'uomo che ami partire su un razzo, su una navicella spaziale, è un momento davvero
14:27molto intenso.
14:28Manca un'ora al decollo.
14:31La NASA trasmette in diretta a TV le immagini dall'interno dello shuttle.
14:35Potete vedere il comandante Rick Asban, è il primo ad entrare nel modulo.
14:43Una volta saliti a bordo della navetta, c'è sempre un astronauta che verifica all'ultimo
14:50momento che tutti siano ben saldi in postazione, poi si chiudono i pannelli del ponte di mezzo.
14:56I tecnici si allontanano perché è risaputo che entro un razzo di tot chilometri non ci
15:00deve essere assolutamente nessuno.
15:02E questo per il semplice motivo che un razzo è come un'enorme potenziale bomba.
15:10È l'equivalente di una piccola bomba nucleare.
15:13Si tratta di un'esplosione controllata.
15:16La tensione è alle stelle.
15:19C'è da dire che da diversi anni un incidente ossessiona l'ambiente aerospaziale.
15:26Diversi anni prima, il 28 gennaio 1986, la navetta Challenger decolla con sette astronauti
15:37a bordo.
15:38Dopo soli 72 secondi dal lancio, un guasto della guarnizione e dei booster provoca un'esplosione.
15:49Tutto l'equipaggio perde la vita nell'incidente.
15:54Il Columbia oggi è una navetta ben rodata e questa è la sua ventottesima missione nello
16:06spazio.
16:08La navetta raggiunge il record per il numero di ore in orbita oltre 3.000, ma ciò crea
16:12delle conseguenze tecniche.
16:14I materiali invecchiavano ed era un bel problema perché il budget investito in materia di
16:21sicurezza continuava a diminuire.
16:25Un problema enorme, considerando che il Columbia spiega una quantità di energia considerevole.
16:31Per andare in orbita deve raggiungere una velocità di 28.000 chilometri in meno di
16:35nove minuti.
16:36Solo per il decollo sono necessarie 3.000 tonnellate di spinta, una quantità 25 volte
16:42superiore a quella di spiegata per un A380.
16:44È per questo che alla navetta sono attaccati due booster più potenti al mondo.
16:48I booster forniscono 1.200 tonnellate di spinta.
16:53I booster forniscono il 70% di potenza.
16:56I razzi a propellente solido hanno una combustione estremamente violenta.
17:00Il 30% di potenza restante è generata dai tre motori del Columbia, alloggiati sul retro
17:06dell'orbiter.
17:07Sono alimentati da un enorme serbatoio esterno che contiene oltre 2 milioni di litri di idrogeno
17:12e ossigeno.
17:13Tutto questo è protetto da uno strato di schiuma arancione.
17:17Il colore della schiuma era arancione.
17:23La schiuma isolante è un sistema di protezione termica che consente di proteggere l'interno
17:28del serbatoio e il carburante a bassissime temperature.
17:33In un certo senso agisce un po' da borsa-frigo, per rendere l'idea.
17:38Viene riempito d'aria e quindi non è un materiale molto denso.
17:42Questa schiuma però ha una particolarità.
17:46A causa delle colossali forze aerodinamiche al decollo, piccoli pezzi tendono a staccarsi
17:51ed entrano in collisione con la navetta.
17:53Tuttavia, non c'è da preoccuparsi, almeno a prima vista.
17:58Ci sono voluti 112 lanci prima dell'STS-107 e nell'80% dei casi si è verificato il distacco
18:09di pezzi di schiuma isolante.
18:11Restavano sempre dei segni, restavano sempre dei tagli sulle piastrelle, ma erano sempre
18:21facilmente riparabili.
18:24Il carbonio, carbonio rinforzato, di solito, è un materiale molto resistente agli urti.
18:30Il conto alla rovescia è cominciato.
18:36La navetta è pronta al lancio.
18:39Tra pochi secondi i tre motori saranno accesi.
18:4210, 9, 8, accensione motori.
18:46In quel momento ci sarà un rumore assordante.
18:51Il rumore è assordante, sono 168 decibel.
18:54Il corpo umano non è capace di sopportarlo, quindi vengono rilasciati miliardi di litri
18:59di acqua per ammortizzare il rumore.
19:01Una volta preparati i motori, i booster si accendono e a quel punto si decolla.
19:073, 2, 1, accensione booster.
19:12La navetta spaziale Columbia è appena decollata per una missione di ricerca scientifica nazionale
19:17e internazionale.
19:2216 gennaio 2003, ore 10 e 39.
19:25Il Columbia lascia il suolo della Florida.
19:27All'interno della sonda gli astronauti subiscono delle accelerazioni considerevoli.
19:33La navetta passa da 0 a 4800 km orari in 30 secondi.
19:40La forza del lancio è tale che è come se un camion di 12 tonnellate passasse attraverso
19:46gli astronauti ad una velocità di oltre 200 km orari.
19:50Al decollo la vibrazione è fortissima.
19:53La vibrazione è talmente forte che nei primi 30 secondi è difficile persino leggere gli
19:59strumenti di bordo.
20:00A terra i familiari degli astronauti assistono al lancio con una certa apprezzione.
20:07È veramente spettacolare assistere al decollo e soprattutto è impressionante il modo in
20:14cui si sprigiona l'onda sonora.
20:18Vedi la navetta decollare e poi, diciamo, dopo 5 secondi la senti, senti solo una specie
20:24di enorme vibrazione nello stomaco.
20:27Un'onda shock di cui risente anche il figlio di Jonathan Clark, Ian, di 6 anni.
20:33Mio figlio era vicino a me e stava piangendo.
20:37Era molto preoccupato.
20:39L'unica cosa che ho potuto fare in quel momento era rassicurarlo che sarebbe andato tutto
20:44per il meglio.
20:46La navetta sta viaggiando a 8.000 chilometri orari ed è nella fase più critica del decollo.
20:51La pressione attorno alla navetta, a quel punto, è estremamente forte.
21:00Il serbatoio, i booster e la sonda subiscono delle forze considerevoli.
21:04È il punto di pressione dinamica massima, il cosiddetto max-q.
21:09È durante questo periodo di max-q che il Challenger è esploso.
21:14Ma oggi, sugli schermi di controllo della NASA, il Columbia sembra resistere bene.
21:23Due minuti dopo il decollo, la sonda si stacca dai booster e prosegue il suo viaggio.
21:36I booster si sganciano, si riscende a un G.
21:42Poi, pian piano, si accelera, si accelera, si accelera.
21:45La spinta sul ventre aumenta e davanti a noi c'è il buio totale, anche quando si decolla
21:51in pieno giorno.
21:52Poi, è il serbatoio esterno a staccarsi dalla navetta.
22:01Dopo 8 minuti e 30 secondi, lo shuttle raggiunge una velocità di 28.000 chilometri orari,
22:09una velocità tale che consente di restare in orbita attorno alla Terra.
22:13Il decollo è riuscito.
22:15Il Columbia è in orbita a 280 chilometri sopra la Terra.
22:21Sembrava che fosse andato tutto bene.
22:25L'equipaggio era felice di essere in orbita ed era pronto a cominciare la missione di
22:30ricerca.
22:31È il comandante Rick Husband a prendere la parola.
22:37Guardate il sole ragazzi, che vista incredibile.
22:42Benvenuti nello spazio.
22:45Tutto sembra essere andato bene.
22:51Tuttavia, in quel momento ad insaputa di tutti, la navetta è già gravemente danneggiata.
22:55Bisognerà attendere l'indomani per accorgersene.
23:00Marshall Space Flight Center.
23:05A mille chilometri dalla rampa di lancio sono riuniti gli ingegneri incaricati di monitorare
23:09l'andamento della missione da un punto di vista tecnico.
23:12Il 17 gennaio monitorano il decollo del Columbia, una procedura sistematica.
23:19Nella sala nessuno è particolarmente preoccupato.
23:24L'analisi delle prime immagini conferma che finora sta andando tutto bene, ma all'improvviso
23:31un dettaglio attira l'attenzione.
23:3381,9 secondi dopo il decollo qualcosa si è staccato dal serbatoio e esterno, ha urtato
23:40la navetta e si è polverizzato.
23:42Paul Wild è ingegnere per la FAA, agenzia governativa responsabile dell'aviazione civile
23:49e dell'aerospazio degli Stati Uniti.
23:51È convinto che l'oggetto che si è staccato è un pezzo di schiuma isolante come questo.
23:57Questo è un campione di schiuma, come vedete l'esterno è rugoso e pesa soltanto pochi
24:03grammi per metro cubo.
24:05Un pezzo di schiuma non ha nulla di pericoloso.
24:08La schiuma proveniva dalla cosiddetta bipod ramp, ossia due grossi agganci che collegano
24:18il serbatoio all'orbiter.
24:19Il pezzo di schiuma isolante che si è staccato era grande quanto una valigetta di circa 15
24:25centimetri per 40.
24:27La dimensione era considerevole, era sicuramente il più grosso frammento che avessimo mai
24:34visto nella storia del programma.
24:36Questo pezzo di schiuma isolante del ventre del Columbia colpisce l'ala sinistra nel momento
24:43in cui la navetta è a 3600 chilometri orari, tre volte la velocità del suono.
24:47La velocità relativa dell'impatto è di 800 chilometri orari.
24:53Nessuno in quel momento può immaginarlo, ma l'impatto è considerevole.
24:58La potenza dell'urto equivale a circa una tonnellata.
25:05È come un gigantesco colpo di martello.
25:07In pratica ha fatto una voragine grossa così.
25:11In quel momento è difficile avere la certezza se l'ala sinistra del Columbia sia perforata.
25:19Delle dodici telecamere montate sulla rampa di lancio, solo due hanno ripreso la caduta
25:26del pezzo di schiuma isolante, ma gli ingegneri non riescono a identificare il punto esatto
25:31dell'impatto.
25:32All'inizio non si sapeva il punto preciso dell'impatto, si pensava che fosse avvenuto
25:41più in basso, sul carrello di atterraggio.
25:44A questo problema si aggiunge un altro elemento preoccupante.
25:48Nello spazio la missione prosegue, ma l'equipaggio non viene messo al corrente dagli ingegneri
25:59dei possibili danni sulla navetta.
26:01Il terzo giorno, mentre il Columbia effettua una manovra, un radar dell'esercito nota un
26:06movimento insolito.
26:08Qualcosa si stacca dalla navetta.
26:10Purtroppo gli ingegneri non posseggono questo dato al momento della missione, ma solo il
26:15video del lancio.
26:16Non capivano esattamente che cosa fosse, sembrava una specie di detrito che si staccava.
26:23Alcuni ingegneri pensavano che fosse strano, alcuni avevano una specie di presentimento,
26:29temevano che si potesse verificare un grave problema.
26:33Il loro timore più grande era che se si fosse perforata l'ala a causa dell'impatto, sarebbero
26:40morti tutti.
26:41I tecnici della NASA fanno un tentativo che non hanno mai fatto prima d'ora.
26:48Un consiglio di tecnici si è riunito, il quinto e il sesto giorno della missione per
26:57prendere una decisione e capire che cosa fare in concreto, e la cosa più furba da fare
27:02era scattare una foto.
27:0521 gennaio 2003, i tecnici interpellano il loro responsabile alla base di Houston, costui
27:11comprende la preoccupazione e invia subito una e-mail alla sua direzione per fare una
27:15richiesta inedita.
27:16Nell'e-mail dice chiaramente che senza un'immagine migliore è impossibile identificare precisamente
27:22il detrito.
27:23Il responsabile dunque chiede il consenso di poter usare un satellite militare per scattare
27:28una foto.
27:29È una cosa molto complicata programmare un satellite di questo tipo.
27:36Far ruotare un satellite o far ruotare un telescopio per vedere un ipotetico problema
27:41avrebbe implicato una spesa di milioni di dollari per qualcosa che si considerava impossibile
27:47o improbabile.
27:48Di fronte a questa richiesta, la NASA si mostra scettica, tanto più che il problema della
27:53schiuma non è nuovo.
27:55Il problema della schiuma che si stacca dalla bipod ramp si era già verificato in passato
28:00nel 10% dei voli spaziali.
28:02Si trattava di un rischio relativamente limitato.
28:07Questo caso non era più insolito, più anomalo o pericoloso di tutti gli altri casi di distacco
28:15della schiuma verificatisi in tutti gli altri voli spaziali.
28:19La risposta non si fa attendere.
28:24La decisione era presa.
28:28Era molto strano non poter fare una foto dalla navetta.
28:31Senza saperlo, la direzione compromette le possibilità di sopravvivenza degli astronauti.
28:36Il detrito ripreso dal radar dell'esercito non è altro che un pezzo della navetta.
28:41Difatti era la parte mancante dei margini d'attacco, cioè quella che si era staccata
28:46al decollo.
28:47Ma in quel momento nessuno ne era consapevole.
28:52Nessuno, tantomeno i membri dell'equipaggio.
29:11A 280 chilometri dalla Terra continuano la loro missione del tutto ignari di quello che
29:16sta succedendo.
29:18Incredibilmente nessun sistema d'allarme si è attivato nel cockpit nonostante i 26
29:23sensori presenti sull'ala sinistra.
29:25Nessuno dei sensori ha rilevato niente.
29:30I sensori dell'ala erano progettati per monitorare le temperature o misurare le forze e non per
29:37rilevare l'eventuale presenza di un foro.
29:40Sarà solo il 23 gennaio, otto giorni dopo il decollo, che la direzione della NASA informerà
29:46al comandante del Columbia, Rick Aspand.
29:50Gli hanno detto che c'era stato un impatto con la schiuma al decollo, ma che non c'era
29:55alcun motivo di preoccuparsi.
29:58Nell'email viene specificato che la caduta della schiuma non comporta alcun rischio per
30:02il rientro della navetta sulla Terra.
30:05Il comandante non può che fidarsi delle informazioni della direzione.
30:10C'è un rapporto di estrema fiducia tra gli astronauti e la direzione della NASA, dunque
30:15il comandante non si è preoccupato, pensava non ci sarebbero stati problemi, erano tutti
30:19ottimisti.
30:20L'equipaggio non aveva alcun mezzo per verificare l'estensione del danno.
30:25Non c'era telecamera né braccio robotico, non c'era un'uscita veicolare extra in quel
30:30momento che gli consentisse di vedere la natura dell'impatto.
30:39Mi sentite?
30:40Mi sentite?
30:41Rispondete, roger.
30:43Jonathan Clark è il marito dell'astronauta Laurel Clark.
30:47All'epoca anche lui lavora a Houston al centro missioni della NASA in qualità di medico.
30:52Apprende di questi timori dai colleghi.
30:56Molti erano preoccupati anche se all'equipaggio dicevano che era tutto a posto.
31:01Ma non c'è scelta, bisogna tacere.
31:05Non eravamo autorizzati a dire delle cose al di fuori di certi circuiti di comunicazione.
31:11Avrei potuto farlo, avrei potuto avvisarli che avevano un problema, ma si sarebbero preoccupati.
31:17Dunque ho deciso di seguire le regole e di tacere a proposito del problema.
31:24A bordo del Columbia l'equipaggio, convinto che va tutto bene, lavora senza sosta.
31:31Avevano moltissimo lavoro da fare, lavoravano anche 18 ore al giorno per condurre esperimenti
31:37scientifici e progetti di vario tipo, uno dopo l'altro.
31:41Lavoravano davvero sodo, a volte non avevano nemmeno il tempo di mangiare.
31:48Ciao!
31:50Tra un esperimento scientifico e l'altro, l'equipaggio approfitta delle gioie dell'assenza di gravità.
31:56Caspita Will, è davvero impressionante!
31:58Sì, e ora guarda che schiacciata!
32:03E poi c'è il tennis!
32:05Il tennis?
32:07E questo specialmente durante le videochiamate con i familiari.
32:10L'Orel volteggiava davanti alla telecamera e quando la vedevi muoversi e volteggiare, i capelli si sollevavano così.
32:19Mio figlio si divertiva molto a guardarla e scherzavano ed era divertente.
32:24Parlavamo circa 20 minuti una volta a settimana.
32:28Ricca amava stare nello spazio, quando parlavamo fluttuava e faceva giochini divertenti per i bambini con l'acqua o con le caramelle.
32:39Ci mostrava come volteggiava per via dell'assenza di gravità.
32:46Davanti a tali immagini è impossibile credere che la vita dell'equipaggio stia per ribaltarsi.
32:58A Terra, molti ingegneri sono ancora preoccupati nonostante la decisione della direzione.
33:03Ma senza foto dal satellite, la preoccupazione resta.
33:09La situazione era alquanto complicata.
33:12Infatti, molti ingegneri della NASA cercavano di capire se c'era davvero un problema, ma senza avere accesso ad alcun dato.
33:21Così hanno iniziato a fare delle ipotesi.
33:24Ma vengono commessi degli errori che andranno a compromettere l'analisi della situazione.
33:29Primo errore, la zona d'impatto della schiuma sull'ala.
33:33Ha urtato il pannello 8 del margine d'attacco.
33:37All'epoca è inconcepibile per gli ingegneri che un frammento di schiuma isolante possa danneggiare quella parte dell'ala.
33:44Si pensava che il carbonio-carbonio rinforzato fosse davvero indistruttibile, per via delle sue proprietà, della sua estrema resistenza e della sua leggerezza.
33:53Questo materiale era il meglio assoluto.
33:57Si pensava che l'impatto fosse avvenuto sulle piastrelle dell'ala e non sul margine d'attacco in carbonio-carbonio rinforzato.
34:05Per valutare il potenziale danno sull'ala, gli ingegneri utilizzano un software chiamato Critter.
34:11Tuttavia, tutti gli strumenti disponibili li inducono in errore.
34:16Il problema di Critter è che è concepito per studiare gli impatti di oggetti di piccole dimensioni.
34:23Questo software analizza solamente i detriti di pochi millimetri, ossia 400 volte più piccoli del pezzo di schiuma che ha urtato in Columbia.
34:31L'applicazione di quel software per quel problema specifico era inappropriata, ma non c'era nient'altro.
34:40Questa serie di valutazioni porta dunque ad un risultato erroneo con delle conseguenze drammatiche.
34:50Il 24 gennaio si svolge la riunione per discutere di tutte le questioni legate alla missione STS-107.
34:57Tra le sette persone presenti c'è Don McCormack, il responsabile dell'equipe incaricata di studiare l'impatto della schiuma sul Columbia,
35:06e Linda Hamm, la direttrice della missione.
35:09La registrazione della riunione mostra come viene analizzato il risultato del software Critter.
35:18I risultati dell'analisi termica non indicano alcun rischio di incendio, almeno secondo le nostre ricerche.
35:23Siamo sicuri che non ci sia il rischio di un incendio o di danni legati al surriscaldamento delle piastrelle?
35:29Ne siamo sicuri, perché nel peggiore dei casi comporterebbe una riparazione delle piastrelle e cose simili,
35:36ma non comporta nessun problema sulla sicurezza di volo.
35:39Nessun problema sulla sicurezza in volo, niente di diverso da quello che già sappiamo.
35:43Il problema era stato identificato e studiato, ma non era stato classificato come un problema di volo,
35:51era essenzialmente un problema di manutenzione.
35:55Lì alla NASA hanno cominciato a circolare delle e-mail e tutti quanti parlavano e dicevano
36:02che non c'è alcuna possibilità che si verifichino danni alla struttura,
36:06perché i calcoli hanno dimostrato che non c'è alcun rischio.
36:10A terra gli ingegneri sono impotenti.
36:13L'unica soluzione sarebbe inviare una navetta di soccorso, ma ormai è troppo tardi.
36:18Da qui all'arrivo l'equipaggio del Columbia resterebbe a corto di ossigeno.
36:22Inoltre, gran parte degli esperti pensa che non ci sia nessun rischio,
36:25un parere di cui gli astronauti del Columbia si fidano.
36:3328 gennaio 2003, mancano tre giorni al rientro del Columbia.
36:37L'astronauta Laurel Clark parla per l'ultima volta dallo spazio col marito e il figlio.
36:43L'ultima volta che abbiamo parlato era emozionata perché eravamo felici di rivederci tra qualche giorno.
36:51Sì, ricordo che ero veramente felice al pensiero che tra qualche giorno sarebbe tornata a casa.
36:58Sinceramente non mi ha mai sfiorato il pensiero che sarebbe finita tragicamente.
37:04Ciao, vi voglio bene!
37:05Ciao!
37:06Ciao!
37:07La terra mamma!
37:09Lo spazio Ian, lo spazio Ian!
37:13Queste saranno le ultime parole di Laurel Clark a suo figlio di sei anni.
37:22Primo febbraio 2003, il Columbia si appresta a lasciare la sua orbita.
37:27L'atterraggio è previsto tra poco più di due ore.
37:30In quel momento nessuno immagina il peggio.
37:36Non c'erano mai stati problemi nei precedenti rientri.
37:40L'abitudine e anche la sicurezza all'epoca facevano credere che non ci fossero rischi
37:47e già 24 ore prima si festeggiava.
37:52A Houston, nella sala di controllo,
37:54la squadra incaricata di monitorare il rientro del Columbia sulla Terra è pronta.
37:59Sono presenti una decina di ingegneri, il direttore di volo e il radiofonista chiamato Capcom.
38:06Il Capcom, acronimo di Capsule Communicator, è sempre un astronauta
38:11ed è il solo autorizzato a parlare con l'equipaggio.
38:15Ore 8 e 10, è lui a dare il via al Columbia per iniziare le prime manovre.
38:21Columbia a Houston?
38:23Columbia a Houston, vi riceviamo.
38:25Al via la procedura dei Deorbit Barn.
38:28Ricevuto, pronti per il Deorbit Barn.
38:32Il Deorbit Barn è la primissima fase del rientro.
38:35Per lasciare l'orbita il Columbia deve ridurre la velocità.
38:40Si procede a marcia indietro, sul ventre.
38:44Si accendono i propulsori e si scende a una velocità di 120 metri al secondo.
38:50Una volta raggiunta questa velocità, la navetta si gira
38:53per tornare col muso in avanti a 40 gradi di inclinazione.
38:57La navetta deve assumere, per il rientro,
39:00un'inclinazione ideale rispetto al suolo che equivale a circa 40 gradi.
39:05A un margine di solo un grado, perché già oltre i due gradi, più o meno,
39:11è la catastrofe.
39:14Se l'angolo è superiore a 40 gradi, la navetta rimbalzerà sugli strati dell'atmosfera
39:19e sarebbe come finire sull'acqua.
39:22Al contrario, se è inferiore a 40 gradi, l'orbiter brucerà.
39:27Ma questo angolo è generato dal computer di bordo per assicurare la massima precisione.
39:32In quel momento, sul Columbia, tutto viene eseguito alla perfezione.
39:37Columbia, Houston. Buon rientro. Nessun problema da segnalare.
39:41Va bene, grazie. Ricevuto.
39:45Ore 8 e 44. Il Columbia penetra i primi strati dell'atmosfera.
39:50All'interno dell'orbiter, l'atmosfera è piuttosto distesa.
39:57KC, puoi guardare la telecamera? Guardami.
40:02Willie, ti vedo nello specchio.
40:04L'astronauta Laurel Clark riprende i suoi primi minuti di discesa ipersonica
40:09a oltre 25.000 km orari, 18 volte la velocità del Concorde.
40:14Laurel si trovava a destra, nella cabina di comando.
40:18Stava facendo delle riprese. Era serena, parlava e scherzava.
40:22Era strano. Ed è stata proprio lei a filmare le prime fiamme del plasma.
40:30Il plasma è dietro il portellone.
40:32È aria surriscaldata che circonda la navetta quando si trova dentro l'atmosfera.
40:37Quando la navetta entra nell'atmosfera, l'energia viene convertita in calore, un calore estremo.
40:42Sei in una palla di fuoco.
40:44Una palla di fuoco che raggiunge fino a 1400 gradi sui margini d'attacco delle ali,
40:49precisamente dove il Columbia ha un foro di 25 centimetri.
40:53Ma l'equipaggio ne è ignaro.
40:55Il comandante Rick Asman scherza persino sul fatto di avere il plasma attorno alla navetta.
41:02È incredibile. È sempre più luminoso.
41:05Sì, mi verrebbe voglia di uscire in questo momento.
41:10Era molto sereno. Era ottimista. Era certo che sarebbe andato tutto bene.
41:16A 150 chilometri di distanza sulla Terra, gli ingegneri controllano sugli schermi i sensori della navetta.
41:23All'inizio sembrava tutto nella norma.
41:26A un certo punto delle spie si sono accese.
41:30Ma niente di preoccupante. La temperatura aumentava lentamente.
41:34Solo 4 gradi al minuto.
41:37Ore 8 e 54. Nella sala di controllo, tutto precipita.
41:42Un ingegnere avvise il direttore di volo di alcuni messaggi d'errore.
41:47C'è un messaggio di errore. Messaggio di errore.
41:50Stiamo perdendo quattro sensori idraulici della temperatura dall'ala sinistra della navetta.
41:54Dopodiché i parametri sono crollati.
41:57Quando dici che abbiamo perso i sensori, intendi che sono scesi a zero o sono già off scale?
42:03Off scale.
42:04È assolutamente normale avere uno o due sensori fuori scala
42:10o che hanno un comportamento anomalo, ma in questo caso quattro sensori erano troppi.
42:16Sono andate in avaria uno dopo l'altro, non tutti contemporaneamente.
42:19Bene.
42:20Tutto questo non aveva senso ed era ovvio perché i sensori ormai si stavano fondendo
42:26e la navetta stessa era in procinto di deformarsi.
42:30Il plasma ha surriscaldato, riversandosi sull'ala.
42:34In pratica ha agito come una fiamma ossidrica.
42:40Quello che gli ingegneri non vedono è che il plasma a 1400 gradi
42:44si è infiltrato nel foro sul margine d'attacco.
42:46I sensori non resistono più al calore e la situazione precipita.
42:50L'interno dell'ala è fatto in alluminio, un materiale che fonde a 600 gradi.
43:00Mancano 20 minuti all'atterraggio e il Columbia sorvola la costa occidentale degli Stati Uniti.
43:06In queste immagini amatoriali è ripresa la discesa del Columbia.
43:12Eccolo lì! È incredibile! Magnifico!
43:16Sono i primi testimoni della disintegrazione progressiva dell'orbiter.
43:22Guarda, si sta staccando qualcosa! Ma che cos'è?
43:25Non lo so, non ne ho idea.
43:27Dei flash luminosi si staccano dal Columbia.
43:29L'ala sinistra ha cominciato a cadere a pezzi.
43:38All'interno della navetta l'equipaggio non è ancora cosciente di quello che sta accadendo.
43:43Il computer di bordo segnala un surriscaldamento dell'ala sinistra
43:47e tenta di adattare la traiettoria.
43:50Il computer ha inviato alla NASA
43:53Il computer ha inviato alla navetta il comando di posizionarsi lateralmente
43:57in modo da proteggere l'ala sinistra per cercare di raggiungere una temperatura inferiore.
44:03Ma il tentativo fallisce.
44:05L'autopilota non riceveva i comandi.
44:07L'autopilota si era fermato e non poteva più fare niente.
44:12La temperatura nell'ala continua ad aumentare pericolosamente
44:16creando una reazione a catena devastante.
44:19Max, purtroppo stiamo perdendo pressione sul carrello di atterraggio dell'ala sinistra.
44:25C'erano dei sensori che indicavano chiaramente
44:28che c'erano delle temperature eccessivamente elevate in tutta l'ala sinistra.
44:34A quel punto lo schermo si è acceso come un albero di Natale, come si dice in gergo.
44:38Tutte le spie si sono accese.
44:40A terra tutti hanno iniziato a preoccuparsi.
44:44Ore 8 e 59.
44:46Il Capcom contatta il comandante Rick Husband.
44:53Columbia Houston, abbiamo ricevuto i vostri messaggi.
44:56Non abbiamo capito l'ultima vostra trasmissione.
45:00Ricevuto.
45:02E poi la rottura. Non c'è stato più alcun contatto.
45:06Columbia Houston, mi ricevete?
45:09Mentre la NASA cerca di ristabilire la comunicazione
45:12l'equipaggio del Columbia lotta per la sopravvivenza a oltre 21.000 km orari.
45:18C'è una procedura in caso di perdita di controllo.
45:21Bisogna cercare di riattivare i motori ausiliari.
45:25A quel punto l'equipaggio ha ripreso il comando manuale.
45:28William McCooley, il copilota, ha tentato di riavviare i motori
45:32e di riportare i comandi alla normalità.
45:34Non ci riusciva.
45:36E a quel punto ha capito subito che non c'era più niente da fare.
45:41Fino alla fine hanno tentato il tutto per tutto
45:45e hanno cercato di salvare il veicolo.
45:49Ma in vano.
45:50Corrosa internamente dalle fiamme,
45:52l'ala sinistra non resiste più alle considerevoli forze aerodinamiche.
46:00La struttura dell'ala è diventata instabile
46:03e alla fine l'ala si è distrutta.
46:07La navetta è ormai fuori controllo.
46:10Il centro missioni di Houston cerca di riprendere contatto col Columbia.
46:20Ripetutamente hanno tentato di contattare la navetta ma senza risposta.
46:36A pochi chilometri da lì, gli osservatori fanno dei video amatoriali dell'atterraggio
46:40quando all'improvviso...
46:46Immediatamente è iniziata la depressurizzazione della cabina
46:50e è stato in quel momento che l'equipaggio ha perso conoscenza per mancanza d'ossigeno.
46:56Hanno subito dei forti urti e poi la navetta si è disintegrata in mille pezzi.
47:02Ore 9 e 3 secondi.
47:04Il Columbia si disintegra in cielo a 60 chilometri di altitudine.
47:08Una pioggia di detriti si abbatte sul Texas.
47:11I servizi di soccorso ricevono immediatamente numerose chiamate.
47:159-1-1, per cosa sta chiamando?
47:17Sta accadendo qualcosa dal cielo!
47:19Che cos'è?
47:20Non ne ho idea!
47:22I detriti hanno iniziato a cadere.
47:24Molti pezzi di motore sono caduti in un colpo.
47:27Erano davvero grossi!
47:292-6-0-2-0-1, segnaliamo la caduta di enormi pezzi di metallo.
47:41Nella sala di controllo, il direttore di volo pronuncia le tre parole più temute alla NASA.
47:49GC-Flighter!
47:50Flight GC!
47:53GC-Flighter!
47:55Flight GC!
47:57Flight GC, chiudete le porte!
48:02Hanno chiuso le porte, quindi l'incidente era molto grave.
48:07Del tutto ignari del dramma, a Cape Canaveral in Florida,
48:11i familiari attendono con ansia il ritorno dei loro cari.
48:14Il Columbia ha smesso il suo rientro da due minuti, ma un dettaglio li preoccupa.
48:20Di solito, prima dell'atterraggio di una navetta, si sente un boom sonico,
48:25quando rientra attraverso l'atmosfera, ed è udibile.
48:29È un forte boato, simile a un colpo di fucile.
48:33I due boati sonici che si sentono sono il naso che oltrepassa il muro del suono
48:40e, dopo di che, la coda dell'orbiter.
48:44Non si sentiva nulla.
48:46Non c'era stato nessun boato sonico, niente di niente.
48:52Il tempo passava e noi ci preoccupavamo.
48:57Mio figlio Matthew mi teneva stretta per mano e mia figlia mi ha chiesto
49:02«Papà, sta bene?».
49:04L'ho guardata negli occhi e le ho risposto «No, penso di no, ma non so cosa sia successo».
49:10A quel punto siamo stati condotti nella sala dell'equipaggio.
49:14Tutti erano al telefono, erano nel panico.
49:17Giunti nella sala dell'equipaggio ho acceso la TV e ho appreso cosa stava succedendo.
49:22Dalle immagini si può vedere che cosa è successo.
49:25La navetta si è disintegrata.
49:28Uno, due, tre, quattro, cinque pezzi.
49:31Si vedono cadere, è impressionante.
49:33I telegiornali diffondono la notizia che il Columbia si è disintegrato.
49:37A quel punto io mi sentivo completamente stordita.
49:42Quello è stato davvero il giorno più brutto della mia vita.
50:12Inizia una mobilitazione senza precedenti per recuperare i resti disseminati per oltre 300 chilometri.
50:29Sono partite le incessanti ricerche per recuperare i resti.
50:34Sono intervenuti l'esercito, addetti della NASA, la protezione ambientale, le forze di polizia,
50:40in particolare quelle del Texas, la Guardia Nazionale e gruppi di cittadini volontari.
50:46Tutti impegnati nel recupero dei resti della navetta.
50:51C'erano 30.000 persone.
50:53Il governo americano ha stanziato 3 milioni di dollari per il recupero dei detriti.
50:58Dopo sei mesi, 82.000 pezzi, ossia il 40% della navetta, sono stati recuperati
51:04e sono stati assemblati in un gigantesco hangar per l'inchiesta.
51:10All'inizio è stato difficile da vedere.
51:13Uno shock potentissimo, terribile.
51:16C'erano pezzi di ferro deformati.
51:19È stata una cosa davvero tremenda.
51:22Ma al momento dell'inchiesta resta una domanda.
51:25La NASA poteva salvare l'equipaggio?
51:28Se il foro nell'ala fosse stato scoperto per tempo,
51:31l'Agenzia Spaziale avrebbe avuto i mezzi per soccorrere il Columbia?
51:35Alcuni azzardano delle ipotesi.
51:40Forse si poteva preparare un'altra navetta, l'Atlantis,
51:44farla decollare e darsi appuntamento col Columbia?
51:49L'equipaggio avrebbe potuto trasferirsi da una navetta all'altra.
51:54Tuttavia anche le possibilità di riuscita di questa operazione resterebbero scarse.
52:01In questo caso ovviamente sarebbe stato un super salvataggio da veri eroi.
52:06Ma la realtà è che sarebbe stato difficile.
52:09Non si era mai vista una cosa così.
52:11Non c'erano mai state due navette nello spazio contemporaneamente.
52:15E se durante il salvataggio si perdeva anche l'altra navetta?
52:19Sarebbero morte 14 persone anziché 7.
52:25A seguito dell'incidente tutti i voli spaziali vengono sospesi per un anno e mezzo.
52:30Il programma riprenderà con soli uno o due voli l'anno,
52:34fino all'interruzione totale dell'8 luglio 2011.
52:38L'incidente del 2003 rappresenta la conferma del fatto
52:41che la navetta spaziale doveva essere sostituita da qualcos'altro.
52:46La tragedia del Columbia non è mai stata dimenticata.
52:49Oggi, al sedicesimo piano degli uffici della NASA in Florida,
52:53i detriti sono preziosamente conservati
52:56allo scopo di rivedere e concepire i nuovi missili del domani.
53:00Per costruire i missili del futuro dai detriti del Columbia
53:05è importante studiare alcuni aspetti,
53:08come ad esempio quali materiali hanno resistito e quali invece vanno sostituiti.
53:14Quello che ci ha insegnato questa missione e questo equipaggio
53:18è che ci sono delle cose che per il futuro vanno riviste.
53:22Il loro sacrificio permetterà ad altri di sopravvivere.
53:26Il Columbia e il suo equipaggio hanno lasciato un'eredità per le generazioni future,
53:31ma anche il doloroso ricordo
53:33che la conquista dello spazio resta e resterà un'attività ad alto rischio,
53:37in cui il minimo errore può condurre a una catastrofe fuori controllo.
54:03Sottotitoli e revisione a cura di QTSS

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