• mese scorso
Trascrizione
00:00Cari amici sportivi, cari amici di Bike Channel, benvenuti a questo nuovo episodio di Bike
00:29questa nuova puntata di Mondo Triatron. Io sono Dario D'Addonardone e oggi ho un
00:34gran piacere di avere qui con me il mio caro amico Ale Mora, Alessandro. Ciao Ale,
00:38come stai? Benone, grazie. Bene bene, sono davvero anche un po' emozionato perché la
00:44persona che ha a fianco a me, oltre a essere un caro amico, è una persona che mi ha
00:47dato la possibilità di fare un percorso di crescita personale molto importante.
00:52Ci arriviamo, perché abbiamo tante cose da dire, ovviamente cominciamo come di
00:57consueto con alle bimbo che scopre gli sport. Quali sono stati i primi sport per
01:03il nostro Alessandro? Direi, per quanto mi riguarda, un classicone nuoto da ragazzino
01:08perché, insomma, muoversi per la schiena, va bene a fisico, bravissimo. E poi in realtà
01:15presto, a nove anni, forse un po' prima, 8-9 anni, ho scoperto la pallavola, nel
01:22minivolley, in realtà, quindi con le cose fatte per bambini. Però poi i primi tornei,
01:28io sono di Parma, il Parco Ducale a Parma, con tutte le reti sconfinate, noi che ci davamo
01:34battaglia tra un campo e l'altro, con i genitori che erano più esaltati quasi dei
01:38bambini, insomma, tutte le classiche cose da ragazzino, ma diciamo che in quel modo
01:43lì la pallavola è entrata proprio nel mio cuore e da lì, insomma, ho portato avanti
01:48anche una buona carriera, nonostante le mie leve non siano le più eccelse per questo
01:55tipo di sport, però, insomma, mi sono tolta le mie soddisfazioni all'interno del settore
02:00giovanile a Maxicono Parma, ai tempi dei vari Gianni, Zorzi, Galli, compagni cantanti, insomma.
02:07Che tuffa il cuore, che bei ricordi, insomma, poi anche recentissimi, ovviamente sappiamo
02:12alle Olimpiadi le nostre ragazze con questo finale incredibile. Segui la pallavola anche
02:16in tv, ovviamente, immagino. Che emozioni ti hanno dato le nostre ragazze? Non si può
02:22non parlare. Certo, è stato meraviglioso, ma poi anche tutte le storie che ci sono dietro,
02:27il fatto che io seguissi alcune di quelle alle attività, le ho seguite negli anni,
02:31le ho viste veramente crescere in maniera portante, adesso essere delle bandiere, insomma,
02:36di quella squadra, è stato per me straordinario, infatti, dopo la partita ho dato tutti i messaggini
02:44tra poco poi spieghiamo anche cosa vuol dire che ha seguito, lo sveleremo, teniamo un attimo
02:52di suspense, anche se magari si può già intuire. Raccontaci un pochettino ancora di questa pallavola,
02:58cosa ti ha dato, come Alessandro Mora, nella tua crescita? Cosa ha significato questo sport
03:03di squadra? Infatti per me è stato fondamentale proprio perché io credo tantissimo che lo sport
03:10sia una metafora di vita straordinaria, in questo caso sport di squadra e sport singoli ti danno,
03:17ti allenano delle abilità che sono utilissime nella vita, diverse, ma che sono utilissime
03:21nella vita e sicuramente la pallavola mi ha dato tanto, tutta la parte legata al lavorare per un
03:28obiettivo, al lavoro di squadra, quindi seguire delle regole, essere, capire e esercitare la
03:37leadership, capire come mettere i tuoi interessi personali un pochino dietro a quello che è l'interesse
03:44del gruppo, capire come creare fiducia e guadagnarmi la fiducia dei miei compagni di squadra,
03:51poi sai nei vari ruoli ci sono delle peculiarità diverse, io ero il palleggiatore, giustamente
03:58all'epoca non esisteva ancora il libero che può essere un'altra persona un po' più piccolina
04:02della squadra, nel ruolo di palleggiatore negli anni novanta per me significava essere il regista
04:08della squadra, quindi io toccavo ogni palla e quindi io dovevo avere la fiducia dei miei
04:13attaccanti, dovevo guadagnarmela e loro dovevano guadagnarci la mia di fiducia, quindi insomma
04:19tutte queste dinamiche qua per me sono state assolutamente importanti, anche capire cosa
04:24significa sacrificarsi, ti do un'accezione diversa del sacrificio perché per me non è mai stato un
04:31sacrificio andare in palestro o che ne so al sabato sera non andare fuori in discoteca perché
04:35poi la domenica avevo la partita, per me era passione quindi per me era totalmente lì, ma
04:39significa per me era il concetto del metterci quell'impegno, metterci quell'atteggiamento che
04:47metteva dietro me Alessandro con il concetto invece questo è importante per il team, quindi sai che
04:55cosa faccio? lavoro per il team, è anche magari un qualcosa che mi faceva arrabbiare lì per lì e
05:01per l'amor di Dio siamo tutti esseri umani di conseguenza ci arrabbiamo, soffriamo se stiamo in
05:06panchina, però dovevo imparare a digerirlo, cosa che poi ho fatto negli anni, non da subito, imparare
05:13a digerirlo come un se questa è la cosa giusta per la squadra io mi metto al servizio della squadra,
05:18ecco credo che non ci sia nulla come lo sport, poche cose come lo sport ti possono insegnare una
05:24dinamica di questo tipo, ecco una cosa subito un aspetto importante riguardo il fatto che tu ci
05:29hai raccontato di tutta una serie di abilità che lo sport ti ha fatto maturare di cui però poi è
05:36bene come dicevi tu nel corso degli anni prendere consapevolezza e questo poi in effetti fa un po'
05:41la differenza nell'essere capaci di utilizzare al meglio queste abilità, tra l'altro il fatto di
05:48riconoscerle e a posteriori di dire quanto sono stato stupido o quanto sono stato egoista o
05:55tornassi indietro questa la gestirei in maniera diversa perché magari l'allenatore ti diceva
06:01quelle cose lì ma allora l'allenatore non capiva, era la situazione e quindi le capisci dopo e dopo
06:10quando le capisci dici alcune aveva fatto bene, altre le guardo oggi con l'esperienza che ho e
06:16dico quel allenatore come se l'ha giocata male, se la sarebbe potuta giocare molto meglio se
06:21avesse fatto così, così, così. Ascolta spiegaci anche invece il passaggio, c'è detto che hai
06:27cominciato con la pallavolo da bambino a quel momento in cui hai capito ok qui i giochi si
06:34diventano seri, c'è l'agonismo, c'è da vincere la partita e questo in qualche modo ha cambiato
06:39anche la tua visione di questo sport così bello di cui ti eri innamorato, l'ha fatto diventare
06:44magari in alcuni momenti un po' più faticoso? Guarda a me l'agonismo ha esaltato e per me quel
06:53cambio lì è stato a 16 anni quando ho ricevuto la prima convocazione nelle giovanine della
07:00maxicono, prima ero lì a Parma e nelle squadre di Parma e poi a un certo punto si andava nella
07:07squadra principale tutti volevano andare lì e mi ricordo il giorno in cui ho ricevuto la lettera
07:12del sei stato convocato per l'inizio del ritiro e lì era il coronamento di quel mio piccolo sogno
07:20lì in quel momento lì perché poi dopo venivo a contatto con persone che arrivavano anche i
07:26forestieri li chiamavano, quelli che arrivavano non da Parma ma dalle altre città perché proprio
07:31poi la maxicona era un concentramento di altre persone, di giocatori che venivano da tutta
07:36quanta Italia e quindi è stato un bellissimo confronto ma non l'ho mai vissuto come, era
07:41fisicamente più difficile, ti impegnava di più sicuramente sì ma per me sempre noi, dico tutti i
07:47miei compagni di squadra, è sempre stato un concetto di mi esalta l'idea di essere in una piccola crema
07:54di persone che stanno facendo qualcosa di straordinario per quanto potesse essere straordinario
08:00una cosa del genere ma per me all'epoca lo era. Ascolta stiamo parlando ovviamente di una
08:05trasmissione che si chiama Mondo Triathlon e tra poco arriveremo anche a parlare di questo
08:08sport ovviamente però facci sognare, regalaci anche un po' di emozioni di quello che è stato
08:13i tuoi highlights nella carriera del pallavolo, quali sono i ricordi più vividi? I ricordi più vividi
08:20sono in realtà i momenti con la squadra sia quando giocavo nelle giovanili che poi insomma
08:25ci siamo tolti le nostre soddisfazioni perché siamo arrivati, siamo stati vice campioni d'Italia
08:29perdendo una partita che non vi racconto in varie situazioni purtroppo io a un certo punto in una
08:37di quelle finali lì durante quegli anni non sono potuto andare perché mi sono preso gli orecchioni
08:41proprio in quel momento lì e avremmo potuto vincere anche quella partita, diciamo così un po'
08:45di secondi posti di scudetti di medaglie di medaglie d'argento portate a casa nelle
08:52giovanili e poi dopo insomma ho fatto la mia carriera nelle serie a questo punto partendo
08:59dalla serie c poi la serie b insomma andandomi a giocare. Un momento per me speciale è stato
09:06quando si era infortunato il palleggiatore della serie A, secondo palleggiatore e quindi sono andato
09:12ad allenarmi anche con la serie A quindi con le persone che vedevo insomma lì avanti un po' come
09:17degli idoli e sono stati momenti momenti belli poi detta a livello di palmare se di curriculum
09:25cioè non sono un giocatore che ha vinto le olimpiade, mi sono tolto proprio le mie soddisfazioni
09:32al mio livello insomma. A un certo punto quando hai deciso invece di dire ok pallavolo è stato
09:39una bellissima parentesi della mia vita ora è il momento di cambiare. È stato quando ormai a
09:4630 anni, quindi un paio di giorni fa, ho iniziato a lavorare, il mio lavoro di cui ancora non abbiamo
09:56parlato e mi cominciava a portare via parecchi weekend perché ero impegnato nel fare quello
10:04che devo fare nei weekend e è stato un momento in cui erano più le volte in cui dovevo dire
10:09allenatore guarda purtroppo sabato o domenica non posso esserci per la partita e allora la
10:15prima volta il primo anno mi sono mi sono proposto come secondo palleggiatore però comunque una
10:21squadra poi deve avere anche il secondo palleggiatore e allora poi un anno l'ho fatto come terzo
10:26palleggiatore cioè perché gli allenatori volevano avermi ovviamente lì ma poi nel momento importante
10:31magari non ero a disposizione e alla fine ho deciso semplicemente di fare un passo indietro.
10:35Ok e invece come maturata entriamo nel vivo nella ciccia di questo lavoro che è così importante che
10:43quando hai cominciato a fare comunque quando se ne parlava ancora agli anni 90 quindi non si
10:49capiva bene che cosa fosse diciamo questo mental coach diciamo per usare tra virgolette in termine
10:55generico. Un termine che oggi va di moda il mental coach, il coach mentale, coach motivazionale,
11:01l'allenatore mentale insomma lo possiamo chiamare. Come ti è venuto in mente di intraprendere questa
11:07cosa? Guarda perché quando giocavo a pallavolo ho fatto un corso dove si parlava tra l'altro
11:13proprio di come allenare la mente in maniera diversa e l'ho fatto per in realtà mio interesse
11:18personale era un corso sullo studio tecniche di memoria metodologie d'apprendimento lettura
11:23rapida quindi però lì mi avevano iniziato a far comprendere il potere della nostra mente
11:29mi sono appassionato a queste cose ho fatto più corsi legate a queste cose qui e ovviamente
11:34applicavo quelle cose su me stesso e in quella stagione ero in serie B2 credo in quel momento
11:42in quella stagione il mio allenatore a un certo punto dice senti ma cosa stai facendo nell'ultimo
11:48periodo? Perché ti vedo che sei molto migliorato su questi aspetti qui sto notando delle tue
11:56capacità stai avendo dei miglioramenti evidenti e ha detto guarda sto facendo queste cose qui
12:02gli spiego diceva molto interessato senti ma lo faresti anche con i tuoi compagni di squadra?
12:07Perché no? E allora ho iniziato a lavorare con alcuni miei compagni di squadra applicando
12:13semplicemente come mi venivano quelle tecniche che io ho imparato capendo quali erano le loro
12:17difficoltà e sono state le mie prime coaching diciamo così fatte all'istante e vedevo che
12:24però le persone iniziavano a ottenere dei risultati da lì si è sparsa un po la voce e
12:29quindi ho cominciato proprio a lavorare con le persone e allora continuando poi in questa mia
12:36formazione perché all'epoca facevo la formazione quindi come come studente poi piano piano nel
12:42frattempo con questa azienda qua avevo iniziato anche ad assistere e quindi ad essere ad aiutare
12:47i nuovi studenti nuovi allievi che arrivavano e da lì è partita un po questa passione che
12:52ancora oggi mi porta e poi raccontiamo perché ci tengo a raccontare che ho avuto la fortuna
12:58anche io di essere uno studente di alle e realmente dal punto di vista della mia vita
13:04sportiva e della mia vita reale è cambiato tanto in meglio e vorrei che proprio approfondissimo
13:10questo aspetto ma prima facciamo un altro passo avanti nella parte sportiva perché finita comunque
13:17la pallavolo dal punto di vista agonistico hai continuato a nutrire la tua passione per lo sport
13:23in altre maniere e il primo vista la mia vita a quel punto che ero un giorno in una città un
13:28giorno nella fa il corso qui fa il corso la su giù l'unico sport che poteva venire con me sempre in
13:36maniera molto semplice mettendo un paio di calzoncini e un paio di scarpe da running
13:42ovviamente era la corsa e quindi da lì mi sono iniziato ad appassionare alla corsa perché devi
13:46sapere se non lo sai se sei sempre stato come dire solo nel mondo del triathlon che in realtà
13:53per un pallavolista o per un cestista fa pallacanestro o per un calciatore la corsa
14:01è da odiare tu gli dici corri senza correre dietro una palla e noi non c'è perché io all'inizio mi
14:09sono forzato in realtà per farlo perché ho detto è l'unico modo in cui posso tenermi un pochettino
14:13in forma perché altrimenti tendo veramente a mettere su chi li immediatamente e quindi da
14:18lì mi sono prima forzato un po e poi dopo come ogni cosa meravigliosa perché il nostro cervello
14:23il nostro cervello poi si adatta a qualunque cosa ho trovato la mia passione la mia motivazione per
14:28andare a correre ed è diventato il mio compagno in realtà mio compagno di apprendimento perché
14:34all'inizio mi mettevo su all'epoca erano era l'ipod e mi mettevo su il insomma training in
14:43inglese quindi lo utilizzavo come la mia ora di apprendimento quindi dove dove associavo questa
14:48attività che mi piaceva tantissimo l'imparare in inglese peraltro così miglioravo anche la mia la
14:53mia listening comprehension e mettevo sulle cuffiette e diventava non tanto l'ora di corsa
14:59che mi avrebbe fatto schifo ma diventava l'ora di formazione nella quale poi facevo anche la
15:05corsa agganciata a questa roba qui oggi non posso non posso passare troppi giorni senza andare a
15:11correre perché altrimenti mi manca questo compagno wow quindi e com'è stato il passaggio comunque
15:17da uno sport di squadra come la pallavolo a un'attività fisica assolutamente solitaria anche
15:22se in realtà non è vero perché poi si può correre anche con altre persone andavo sempre da solo come
15:27cosa e me sai nel momento in cui a quel punto diventava la mia ora di formazione io ero ben
15:33contento di farlo se qualcuno mi diceva andiamo a correre insieme quindi è un po è un po strana
15:40come cosa poi dopo ho imparato anche a farmi piacere e andavo con i colleghi a quel punto
15:45eccetera e però per me è proprio il l'avevo agganciata all'ora che prendevo per me per la
15:52mia formazione intanto anche per la per la mia salute fisica poi dopo ovviamente da buon maschio
15:58come dire ignorante un po competitivo scatta il garmin e comincia ok adesso iniziamo a fare
16:05i tempi a vedere cosa succede ascolta poi a un certo punto però arriva anche questo triatlone
16:13allora vogliamo sapere i colpevoli e raccontarsi un po di una mia carissima amica collega all'epoca
16:25facevamo i corsi insieme che la roby liguori che tra l'altro conosce anche molto bene che mi dice
16:33a un certo punto che lei insomma faceva aveva già fatto il suo primo iron ironman quindi era
16:38era super carica e allora solo che lo sai insomma conoscendo la robia una caratteristica che il
16:47senso dell'orientamento non le appartiene e quindi cos'era successo in un paio di mattine lei comincia
16:53ad andare da sola a fare le sue corse lungo roba del genere non arriva non arriva non arriva per
16:58il corso perché si era persa da qualche parte e allora per sopravvivenza a un certo punto dico
17:03senti già una roba inizio anch'io a fare triatlone con te perché così almeno so che ti posso
17:09riportare indietro allora tra uno scherzo e l'altro montando sulla bicicletta insieme andando
17:15in nuoto alla palestra in piscina la mattina mi ha cominciato ad appassionare anche questa
17:22nuoto e bici come sono stati per te quindi avevi già comunque l'approccio da ragazzo del nuoto
17:28da ragazzo del nuoto che però ho trovato essere per me la disciplina più noiosa difficile quindi
17:37quella la mia ostica è stata molto con l'accordo anche perché non avevo la tecnici lo facevo da
17:42ragazzino ma non avevo la tecnica giusta non sapevo cosa significava tirare l'acqua qualcosa
17:48di questo tipo qua d'accordo e quindi lì ho dovuto poi prendere anche un insegnante farmi
17:54farmi dare proprio delle lezioni specifiche la bici invece è stata una piacevolissima sorpresa
18:00perché sebbene non fossi mai andato però mi piaceva e mi veniva bene e quindi è stato subito
18:07subito preso subito anche senza la paura dell'oddio un aggancio cado no no no è stato subito un bel
18:15feeling immediatamente poi mi piaceva l'idea di poter andare eravamo a fare i corsi al lago di
18:20garda prendevamo la bici e si andava in giro eravamo a fare i corsi a milano marittima lì
18:26vicino a te e andavamo in giro per tutto il e quindi è anche era anche proprio bello appassionante
18:32per vedere tutto il circondario e ora questo è uno dei momenti topici anche dei nostri racconti
18:38l'esordio nel trietro quale hai scelto perché l'hai scelto quali erano le tue aspettative
18:45questa è una bella cosa da chiedere a dalle mora allora primo primo come si dice triathlon che ho
18:53scelto di fare in realtà non l'ho scelto me l'ha regalato robbie insieme a marco suo marito per
18:59il mio compleanno e non sai se è un regalo ma però mi ha fatto molto piacere ed era come regalo
19:11lo sprint l'iscrizione allo sprint di cervia oriccione uno dei due non mi ricordo ma lì
19:21da quelle parti lì e quindi è stato è stato quello a questo punto cioè si va alla grande
19:29aspettative alte quindi io mi alleno faccio tutte le cose però mi allenavo in maniera
19:35singola non avevo all'epoca un allenatore ancora d'accordo quindi mi allenavo dicevo
19:39corso ok ce l'ho la corsa ci sono nuoto qui due lezioncine in acqua almeno me ne devo prendere la
19:48bici insomma mi piace e poi tutto sommato cosa vuoi che sia dai uno sprint alla fine sono sono
19:55distanze che proprio mi gestisco alla grande ecco non tutte quante insieme cioè il concetto del
20:01tutte quante una dopo l'altro mi era un po mi ero posto quindi il primo l'ho proprio fatto vediamo
20:06cosa succede e mi ricordo alla quarta bracciata quando ci stavo mettendo quando ce la stavo
20:11dando tutta io ho cominciato ad andare in come dire in deprivazione d'ossigeno detto c'è qualcosa
20:19che non va e mi ricordo il primo l'ho vissuto proprio tutto tutto così e lì ho capito lo sprint
20:26non so se non so se mi dà cioè lo sprint è fondamentalmente un apnea unica è stato questo
20:33passaggio qua non so se la mia formula preferita come concetto dopo poi c'è stato l'olimpico per
20:39l'olimpico mi sono preparato sicuramente meglio e quindi e che è stato l'olimpico a questo punto
20:45era nel circuito ironman 51 50 era il giorno prima dell'aero quindi un olimpico anche senza scia in
20:52bicicletta attenzione ragazzi quindi già comunque più complicata la faccenda e quindi mi sono fatto
20:58quell'olimpico lì non con un grandissimo tempo perché tipo era stato tre ore sul netto delle tre
21:06ore io volevo fare sotto le tre ore ho fatto tipo un minuto in più una roba di questo tipo e quindi
21:12insomma tempi molto molto sereni però lì mi era mi era piaciuto proprio il concetto ok avevo tra
21:18l'altro pronti via parto con la corsa ai miei 4 e 15 al chilometro quindi insomma per i miei tempi
21:26anche abbastanza sostenuto poi dopo il primo chilometro iniziamo a rimanere e quindi poi me
21:35le sono portati fino alla fine infatti quella frazione non è stata una grandissima come dire
21:39esplua sensazione ma bella bella l'esperienza mi è piaciuto tantissimo anche appena prima dei due
21:47triathlon avevo fatto due mezze maratone e belle con bellissime sensazioni bellissime il concetto
21:54della gara ancora una volta ma fatto riaffiorare quella competitività che avevo quando giocavo a
22:01pallavole quindi mi è piaciuto molto proprio è stato esaltato poi dopo stavo preparando il mezzo
22:06ironman quando è arrivato il covid quindi poi dopo per varie robe che non sto a spiegare poi
22:13dopo lasciato perdere questa questa preparazione qua ma ma continuo gli allenamenti continuo
22:21molto bene adesso allora dobbiamo entrare nel vivo perché allora il nostro alle mora come
22:28definire chi conosce la pnl conosce ricciard bendler ecco il nostro alessandro mora e diciamo
22:34il master trainer che va a braccetto con ricciard bendler che insegna a tutto il mondo che cos'è
22:40questa benedetta programmazione neurolinguistica magari qualcuno dice la panca
22:45allora per per per spiegarla in due secondi insomma la capacità l'abilità di comunicare con
22:52se stessi e con gli altri in maniera efficace io adesso ho detto in maniera molto semplice ma ci
22:57sono veramente tante cose tantissimi strumenti da utilizzare vorrei che ci aiutassi perché nel
23:04mondo del trattamento succede questo siamo tutti bravissimi a dire che l'aspetto mentale è quasi
23:09preponderante più si allunga poi la distanza più diventa importante allenare la mente piuttosto
23:15che il fisico ma poi nessuno lo fa o meglio nessuno è capace o si rende conto di quello
23:20che bisognerebbe fare realmente per essere capaci di affrontare una sfida così importante e dare il
23:27meglio di sé perché realmente utilizzare la propria mente adesso ce lo spiegherai tu ci permette di
23:32attingere a quali ha delle abilità fisiche che magari a un certo punto diciamo non ce la faccio
23:39più in realtà ce la puoi fare se riesci a pensare in una determinata maniera spiegacelo bene e facci
23:45capire volentieri la mente parlando con triatleti è molto semplice il concetto perché il triatleta
23:53è già nella mentalità del se voglio eccellere voglio fare comunque bene questa questa questo
23:58sport qui ho un allenatore che si occupa della bici o un allenatore che si occupa della parte
24:04di nuoto un allenatore che si occupa della parte di corsa di tecnica di corsa o ce li ho avuti bene
24:09o male in un momento o nell'altro e il triatleta sa benissimo con le schede il fai da te piuttosto
24:16che fatto imparo lo tiro giù dai che deve seguire determinate tabelle determinate cose per essere
24:23pronto nel momento della gara a giocarsi al meglio le sue caratteristiche quindi noi che cosa facciamo
24:28alleniamo i muscoli alleniamo il fisico alleniamo la tecnica ok alleniamo magari una strategia di
24:35gara una tattica di gara sulla base delle mie caratteristiche spesso quello che viene lasciata
24:40la singola abilità dell'atleta cioè il concetto del ce l'hai o non ce l'hai è questa parte mentale
24:46d'accordo che però uno dice è importantissima la domanda è ok importantissima come la alleni
24:52se è importantissima perché il cervello è un po come ovviamente è sbagliata tecnicamente la
25:00metafora che ti uso ma è un po come un muscolo ok il cervello non è un muscolo ma si comporta a
25:06volte come un muscolo cioè se tu lo alleni e alleni determinate cose caratteristiche quelle
25:14poi ti ritornano quando sei poi in gara in questo caso d'accordo se tu non le alleni in gara tra
25:21virgolette improvvisi in gara la bellezza della gara qual è è che c'è l'adrenalina ok e quindi
25:28siamo molto più attivati e di conseguenza non sentiamo fisiologicamente determinate cose ma
25:34magari questo può valere benissimo per uno sprint può valere benissimo per un i 100 metri se devo
25:42fare i 100 metri 400 metri ma quando si tratta di una gara così lunga a un certo punto prima o
25:50poi vieni a contatto e a confronto con i tuoi quindi chiamano i demoni interiori d'accordo uno
25:58dei demoni interiore è la tua vocina il tuo dialogo interno quante volte all'enesima vasca in
26:05piscina o mentre stai andando su per una per una salita in bicicletta o mentre stai correndo per
26:13un po' di tempo inizia a parlare con te stesso l'acqua si è scoperto che la qualità del dialogo
26:21che tu hai con te stesso internamente influenza in maniera importantissima quello che accade
26:27all'esterno e anche la tua percezione della fatica ricordiamoci sempre che il dolore o la fatica
26:34sono delle percezioni che noi abbiamo quindi il muscolo manda un messaggio manda un segnale ma
26:42poi il nostro cervello interpretarlo e lavorarlo e a seconda dell'interpretazione che dà esempio
26:47dai ce n'ho ancora dai spingo oppure non ce la faccio più sono arrivato in realtà si è visto
26:57che il limite mentale viene colpito molto prima rispetto al limite fisiologico ok e quindi questo
27:06poi inizia a spostare l'attenzione del nostro cervello a mi fa male qui non ho più fiato il
27:12cuore batte forte e il piede sento che lo sto appoggiando ma qualunque cosa mi fa male la
27:18spalla o che cosa sia e quando il focus è lì diventa un casino puoi spostarlo il nostro
27:25cervello quando si focalizza su qualcosa quello per lui diventa la sua realtà e quando quella
27:32diventa la realtà bella o brutta noi viviamo poi quella quindi una grande capacità dell'allenamento
27:39mentale con poi dopo esercizi specifici anche lì è come se avessi la tua tabella dell'allenamento
27:44mentale avere la capacità di prendere il controllo ad esempio di questa vocina e saperla spostare
27:50sapere spostare l'attenzione da una parte a un'altra c'è un poi tantissime strategie una volta perché
27:56purtroppo la vocina spesso e volentieri in un'area ma ti dice ma chi cavolo me lo fa fare è un
28:02classicone stavo lavorando con qualche tempo fa con un atleta che faceva proprio le olimpiadi
28:10di triathlon e lui dice gli ho chiesto visto che insomma era uno quotato gli faccio senti ma quando
28:16ad esempio qual è la tua strategia per gestire il dolore quando stai correndo e lui mi dice
28:21guarda quando io sto magari patendo un pochettino di fatica sto facendo una roba del genere fa io
28:26mi immagino non come se fossi più lì io che sto correndo dice mi immagino come di salire
28:35sull'elicottero con le telecamere che mi stanno guardando in termine poi tecnico pianelistico
28:42noi sappiamo che questa è una dissociazione molto furba se uno sta avendo male mi dissocio e dice
28:49mi immagino di essere nella cabina affianco al commentatore quindi lì sull'aereo affianco al
28:55commentatore che sta commentando guarda tizio caio come sta andando guarda come recupera si
29:01vede la faccia sofferente ma notate come sta andando e quindi si auto incitava in maniera in
29:07maniera dissociata commentando quello che stava avvenendo sotto ok alcuni altri si sdoppiano
29:14immaginano di essere dietro loro stessi o davanti loro stessi quindi ad esempio questa abilità che
29:20per qualcuno è molto innate e classicamente molte persone lo fanno per una di quelle strategie che
29:26se allenate e allenate con cognizione sapendo quello che stai facendo ti permette poi di gestire
29:32ad esempio in questo caso la fatica il dolore o qualunque cosa sia ecco quindi detto che abbiamo
29:38aperto un calderone potremmo fare 100 puntate anche di più solo su questi argomenti e quello
29:45che ti vorrei chiedere è che come dicevi adesso tu tanti dicono ah ma è una mia caratteristica
29:49innata io riesco a farlo altri e riesce quindi a superare i momenti di crisi altri d'altro canto
29:55dicono a noi in quel momento lì quando sono così vado in crisi e son fatto così non ci posso fare
30:01niente non è vero per me il sono fatto così prendere o lasciare è una è una stupidaggine
30:08alla limitazione grande che una persona si dice per evitare di mettersi in quelle situazioni
30:13che il suo cervello in maniera anche totalmente naturale normale vede come oddio non riesco a
30:20gestirla quella cosa lì e quindi ti ci vuole ti ci vuole parare non ti ci vuole mettere a confronto
30:25ma quando tu capisci invece che in realtà puoi farla quella cosa semplicemente devi avere una
30:31strategia per ecco che ti si aprono tante altre opportunità finestre che magari fino a quel a
30:37quel momento non stavi considerando un'altra considerazione che volevo fare con te poi
30:42purtroppo mannaggia siamo in chiusura abbiamo parlato di grandi atleti ha parlato di olimpiedi
30:48abbiamo parlato appunto di atleti che vivono da professionisti questo aspetto ma l'aspetto
30:54mentale probabilmente anche è ancora più importante per chi lavora famiglia mille pensieri
31:02che si affolano anche durante una gara così importante e deve essere comunque capace di
31:07fissarsi un obiettivo e far sì che la sua vita sia in equilibrio per arrivare a prendersi questo
31:11obiettivo quindi è per tutti questo lavoro e chiudiamo il cerchio da quello da cui sono partito
31:19all'inizio per me lo sport è una grandissima metafora di vita e le tecniche le strategie che
31:25utilizzano che imparano i campioni o che hanno innati questi campioni per ottenere quei risultati
31:30pari pari le puoi prendere e applicare con le dovute ovviamente proporzioni a quello che uno
31:37fa nella vita di tutti i giorni ma perché scusami se uno sta gestendo magari una riunione importante
31:43dove fare un colloquio importante secondo te non ha il dialogo interno che dice oddio e se sbaglio
31:48questo se non ce la faccio e adesso come gestisco questa situazione non sono all'altezza o cose di
31:54questo tipo qua e ci sono tantissime similitudini nei due processi se spogli lo schema e il processo
32:03nella vita professionale di un atleta o nella vita professionale di una persona o personale
32:07uguale lo stesso concetto cosa vedi vedi una persona che è impegnata a raggiungere un obiettivo il
32:13primo un obiettivo di performance sportiva atletica il secondo magari un obiettivo di
32:18performance professionale ha un obiettivo di performance nelle relazioni ha un obiettivo di
32:23performance nel gestire una determinata dinamica che sta capitando in famiglia al lavoro quindi si
32:29tratta dello stesso concetto e la mente è quello strumento che permette a tutto il resto di
32:36funzionare alla grande io non dico è più importante la mente rispetto alla tecnica o a rispetto alla
32:41tattico rispetto al fisico perché sarebbe stupido ma la mente è quella che ti permette di se
32:47strutturata bene di far volare alla grande al 100% le altre due o quello che può essere alle altre
32:54due ok perché se io sono fisicamente super preparato tecnicamente super preparato ma la
32:59mente non c'è non riesco non riesco a mettere in pratica quelle cose che ho se io sono potentissimo
33:04con la mente ma tecnicamente non sono capaci o fisicamente non sono all'altezza non vinco ok
33:10ecco perché tutte e tre insieme vanno alla grande la mente è quello che sostiene in chiusura quindi
33:16se vogliamo dare un consiglio per prendersi cura del proprio allenamento mentale ai nostri amici
33:22che ci stanno seguendo triatleti o altri sportivi di altri sport quali sono i passi basilari che
33:27bisogna cominciare a fare attatemi ovviamente iniziare a informarsi ma si può partire anche
33:37leggendo qualcosa oggi con internet fai clic su migliaia di video questo quell'altro capire un
33:43pochettino informarsi su il potere che noi abbiamo e che spesso non ci rendi qui spesso
33:49non ci rendiamo conto per poter fare effettivamente qualcosa con il nostro cervello e prenderne il
33:55controllo se vogliamo dirla così non è bellissima ma ma ma porta il punto e quindi fino a poi poter
34:01arrivare a contattare dei professionisti che si occupano proprio di quella parte e quello poi
34:06dopo nelle singole come dire professioni o abilità che le persone vuole imparare d'accordo
34:13quindi uno sportivo ovviamente professionista che fa dello sport in questo caso e dei risultati la
34:21sua vita e da cui gli vengono gli entrano soldi e tutto il resto della carriera lì per me è
34:28fondamentale avere una persona come me che lo affianca nel poter fare a grande quello che sta
34:33facendo altri ce l'hanno di natura quindi non hanno probabilmente bisogno e mano a mano a scendere
34:40a seconda di quello di quanto riveste quell'importanza di quel risultato. Io ti ringrazio di cuore per
34:45quello che abbiamo dato in questa puntata, lui scherzava prima ma io lo dico davvero convinto
34:52seguite Alemora lo cercate su online e trovate tutti i suoi riferimenti per poter intraprendere
34:59un percorso davvero importante un percorso non solo sportivo ma di vita come abbiamo detto
35:03finisce qui purtroppo la nostra puntata di Mondotriatron la prossima sempre su Bike Channel
35:09da docciaio triamo buon triatron a tutti ciao amici ciao